Visualizza Versione Completa : ance vandoren v12 per sax soprano
calzaferri
14th January 2016, 14:02
qualcuno utilizza o conosce le ance vandoren v12 per sax soprano?
potete darmi qualche indicazioni riguardo il tipo di suono che producono e impressioni/valutazioni.
Ad ora utilizzo le v16 e sarebbe interessante sapere le differenze rispetto le V12.
grazie e ciao
tzadik
14th January 2016, 14:11
La V12 è l'ancia per musica classica più scura che la Vandoren produce (come indicato sul sito internet Vandoren).
Contrariamente dalle altre ance per sassofono, la V12 è prodotta con la parte di canna più vicina al "nodo" (che, se ricordo, bene, una volta veniva scartata...).
Per musica da camera e per lavori come sassofonista di fila, generalmente sono molto usate le V12: su bocchini molto molto chiusi, con le V12 non ti serve andare su più di tanto con la durezza (cosa per alcuni lavori può essere molto utile), ma comunque producendo un suono MOLTO scuro (= più puro).
Per suoni classici "più solistici" meglio usare la Vandoren Traditional (pacco blu scuro).
Runner
14th January 2016, 16:06
Ciao Tzadik! Ti ricordi che mi lamentavo sempre delle ance? Ebbene, con il mio Alto ho trovato tranquillità provando le V12. Le migliori finora. E mi sono fermato da settembre circa su questi legni. Né ho intenzione di cambiare. Suonano pieno, vibrano bene e mi riescono meglio gli attacchi e gli acuti sono limpidi. Vanno, come tu dici, usate su becchi classici Ma se la cavano con tutti i generi secondo alcuni amici che le usano per jazz. L'importante è pedalare bene...
tzadik
14th January 2016, 17:36
L'ancia in sé è concepita (ancor prima che progettata) ottenere un certo effetto utile.
In questo caso (Vandoren V12), l'effetto utile è un suono più puro e scuro di quello delle Vandoren Traditional, facendo un paragone sullo stesso tipo di bocchini.
Questo non esclude che in alcune condizioni, o per via di chi suona o per via di come è fatto il bocchino (o per una combinazione delle due variabili) possano essere utilizzate per altro.
Quindi bisogna sempre separare quelle che sono le caratteristiche oggettive (che in questo caso funzionano per il 90% dei sassofonisti... e direi il 100% dei sassofonisti classici) e le caratteristiche soggettive (che valgono per varie ragioni per il restante 10% della popolazione, trasversalmente se consideriamo il livello tecnico).
Runner
14th January 2016, 17:46
Certamente, carissimo. Con la impostazione piuttosto rigida che ben conosci, ho lavorato molto sulla rilassatezza del mento, ovvio. A parità di condizioni, il suono che esce dallo yas 62 è più scuro ( o pieno) senza inficiare gli altissimi. Per me, una goduria.
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