Visualizza Versione Completa : Yamaha yts23 vs grassi professional 2000: quale scegliere?
cocciuto
12th December 2015, 22:06
Come da titolo ho questo problema. Io uso un conn new wonder e come muletto per quando va in revisione tengo il mio primo Yamaha yts23, bello graffiato ed usato...è stato il mio primo preso usato. Adesso un amico mi venderebbe il suo grassi Professional 2000, degli stessi anni circa fine 80', praticamente intonso (appena fatto registrare). Sembra quasi nuovo. Dato che gli strumenti sono un po' troppi se lo prendo dovrei vendere lo Yamaha...il mio riparatore dice di non pensarci neanche e comprarlo subito. Alla prova non mi sembrano così diversi. Forse lo Yamaha ha un suono leggeremente più sporco e caldo., a parità di ancia e bocchino che sono rico royal 2 e 1/2 e bocchino the sig (tipo tone edge 8* modificato)...
Ovvio che se ci fosse chi li ha usati entrambi sarebbe perfetto.
Vi ringrazio in anticipo.
Luigi
asavantr
13th December 2015, 01:05
Ciao. Suono da anni il professional 2000 grassi e ti diro' che con un buon setup e dei buoni polmoni, non rimpiangi strumenti di blasone piu' elevato. Un pelo duro da suonare ai bassi con un filo di aria, ha dei medi esagerati. Cala un pelo negli acuti che vanno sostenuti col labbro. Ciau
Il_dario
13th December 2015, 01:19
Generalmente la precisione meccanica dello Yamaha é superiore a quella di un Grassi per cui dovendo scegliere un muletto (sax che si usa saltuariamente e si vuole trovare pronto) lo Yamaha é piú indicato , ma visto che normalmente suoni un Conn New Wonder di cui si puó dire ogni bene ma non che abbia una meccanica fluida , non credo tu abbia difficoltá di adattamento ! Il Grassi lo hai provato , se ti ha entusiasmato prendilo , altrimenti rimani con il tuo sax bello graffiato ed usato, che essendo stato il primo ha anche un suo fascino :wink:
globe81
13th December 2015, 08:49
Bisogna capire in che condizioni è il tuo yts23...una revisione completa costicchia pertanto potresti valutare l'acquisto del grassi se effettivamente è messo a nuovo.
In caso contrario se di muletto si tratta allora io non starei a spenderci soldi più di tanto............
cocciuto
14th December 2015, 02:24
Dopo un po' di prove sono un po' deluso. Il mio riparatore ne parla benissimo dicendo che in quegli anni era quasi secondo dopo il selmer. In effetti le meccaniche sono molto morbide ed in buona posizione. Tuttavia rispetto allo yamaha trovo un po' più resistenza al flusso d'aria e mi sto convincendo che il suono mi piaccia leggermente meno. Mi aspettavo di più da un confronto student vs professional...
theonlyfly
14th December 2015, 09:41
Io ho avuto per le mani, oltre al mio Prestige, anche alcuni altri Grassi tra cui un paio di Professional 2000 e uno dei due Prof. 2000 che ho avuto il piacere di suonare suonava di gran lunga meglio di altri Yamaha addirittura di un 62.
Ogni sax è fatto a suo modo, difficile fare paragoni generalizzati. Quello a cui mi riferisco io era molto sfogato e aveva un suono spaventoso e una meccanica molto fluida, faceva meno resistenza di Yamaha addirittura.
Io ti consiglierei di provarne altri. Se ti interessa ho un Leader che posso farti provare senza impegno quando vuoi, vedo che anche tu sei di Verona. In caso contattami, ciao.
SAXFOH79
15th December 2015, 12:06
Ho ascoltato diversi yamaha yts 23 e mi sono sempre piaciuti. .
Io ho posseduto e suonato per un anno un Grassi export argentato del '74 che era di molto superiore a molti sax da tanti "mila euro"..
I professional 2000 hanno una meccanica migliore del mio vecchio Grassi,e molti suonano molto bene. .ma spesso, come accade per tanti altri sax,l'esemplare poco performante o settato da cani e dietro l'angolo! !
Comunque. ..
Da Grassi fan ti dico:
Noi italiani facciamo fatica ad apprezzare i nostri prodotti..
In controtendenza negli USA ultimamente i vecchi Grassi sono strumenti ricercati e molto apprezzati!:mha!:
cocciuto
15th December 2015, 12:44
domani lo faccio provare al mio maestro, vediamo cosa ne pensa lui, magari li porto entrambi a lezione così li confrontiamo insieme...
gil68
15th December 2015, 20:43
domani lo faccio provare al mio maestro, vediamo cosa ne pensa lui, magari li porto entrambi a lezione così li confrontiamo insieme...
Magari il becco (e forse anche l'ancia e la legatura) col quale hai provato il Grassi non sono molto adatti a questo sax; se puoi, riprovalo con un altro tipo di becco...:wink:
gil68
15th December 2015, 20:49
Da Grassi fan ti dico:
Noi italiani facciamo fatica ad apprezzare i nostri prodotti..
In controtendenza negli USA ultimamente i vecchi Grassi sono strumenti ricercati e molto apprezzati!:mha!:
Sempre per cocciuto: questa è una considerazione che secondo me deve farti riflettere...
theonlyfly
15th December 2015, 23:59
E considera che i Grassi della signora Ida Maria erano completamente Made in Italy
cocciuto
16th December 2015, 16:40
al mio becco non rinuncio....ahahahahah
non ho nessun problema per il fatto che sia italiano, anzi. per dirti ho un vecchio orsi anni 50 probabilmente bandistico, apparentemente pietoso, ormai slaccato, qualche saldatura, duretto nelle chiavi, etc... ma come suono non è niente male, molto scuro, qualche difficoltà sulle note acute E e F, ma fino al Eb pochi problemi.
il discorso è se spendere per comprarlo e vendere lo yamaha per avere uno strumento simile nel suono e tutto sommato nelle meccaniche...1 madreperla in meno e campana non incisa ma chiavi nichelate entrambi, solo i tamponi delle chiavi gravi non hanno le vitine di regolazione come il grassi.
Potrei vendere l'Orsi ma per prendere i pochi soldi che vale lo tengo lì a far estetica vintage...
Giaguaro
16th December 2015, 23:47
Voto Grassi!
cocciuto
17th December 2015, 12:59
Risultati della prova allievo vs maestro con confronto tra i due in questione (ed un selmer reference 54), quindi ascoltando il suono sia da "attore" che da ascoltatore (bocchini diversi ma non ricordo quale sia il suo, ovvi suoni diversi oltre a bravura moooolto diversa. Io ho usato un CE Winds "The Sig" 7* con rico royal 2 e 1/2; lui dovrebbe avere un bocchino aperto sull'8* credo con ance più dure)
Grassi Professional 2000: è più pesante (forse è un po' più spesso, forse sono lechiavi) molto facile far partire il suono, piano e pianissimo molto belli, suono molto grosso sull'ottava inferiore; perde un po' il controllo sull'ottava superiore (soprattutto ad alto volume), bisogna stare attenti a non emettere suoni meno precisi perché si aprono un po' troppo (non so come dirlo altrimenti, diventano un po' nasali), niente di irrimediabile. ancora forse la facilità di emissione può portare ad alzare troppo il volume se non si è precisi sull'emissione; il portavoce è un po' verticale, non orientato nel verso del pollice. le meccaniche sono fluide.
Yamaha YTS 23: abbastanza facile l'emissione ma meno fluida, richiede un po' di spinta in più; suono meno grosso sulle note gravi ma molto più scuro e vintage, si sente di più il soffio anche non cercando apposta il soffiato; ha delle vibrazioni in più, forse legate ad una spessore inferiore. Molto più regolare su tutto il registro con grande controllo anche a volume elevato. Meccaniche ugualmente fluide. Mancano alcune viti di regolazione dei tamponi delle chiavi basse.
Di entrambi: le campane si assomigliano ed i diametri del fusto anche, ovviamente non sono in grado di valutare l'altezza dei fori.
Ovviamente suono meglio con lo yamaha perché lo uso, mentre non sono abituato al grassi (che, tra l'altro è tanto messo bene da sembrare non sfogato), però le sensazioni del mio maestro sono le stesse.
Volendo fare il solito paragone assurdo, lo yamaha ha un suono più mark VI (senza tutti i fantastici armonici però); il mio maestro ne ha uno che suona davvero bene (fatalità ieri sera aveva portato l'altro) e quindi il paragone lo ha fatto lui.
Difficile fare una scelta, ma per tanti motivi concordiamo sul fatto che vendere lo yamaha per tenere il grassi non è una brillante idea, mentre prendere il grassi per affiancare l'altro potrebbe avere senso...se non avessi già diversi tenori.
Giusto per conoscenza veniamo al Reference 54: molto pesante e spesso; suono regolarissimo ovunque sembra però frenare il soffio quindi bisogna spingere per alzare il volume, cosa che in effetti non lascia spazio ad errori in merito. Anche qui si sente bene il soffio anche non soffiato. Meccaniche fantastiche, silenziose e precise.
Alla faccia dei suoi €5000,00 oggi (pagato anni fa €3000 circa dal maestro) non mi ha entusiasmato.
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