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Visualizza Versione Completa : Super Action 80 serie I



martin
24th July 2008, 14:01
Qualcuno lo possiede o lo ha suonato ? Cosa potete dirne , rispetto ai più considerati Mark6 , per es.? Non mi sembra che venga considerato nel forum tra i soprano da comprare come migliore scelta , eppure era il modello usato da LACY , che a mio modesto parere , resta l' insuperato specialista jazz dello strumento.

zard
24th July 2008, 14:44
Nella mia affannosa ricerca ho provato anche un SA prima serie. Giudizio senz'altro negativo, aveva un suono particolarmente metallico. A mio modesto parere il fatto che un bravo sassofonista usa con successo un particolare tipo di strumento non vuol dire niente. Ti assicuro che il merito è all'80% del sassofonista.
Ciao

martin
24th July 2008, 15:51
E' vero che un bravo strumentista fa cantare anche i ferri arruginiti (nel mio piccolo ,ricordo il
mio ex-maestro incantarmi col mio vecchio Orsi da banda, a tal punto che se non fosse stato
giÃ* mio glieilo avrei comprato !) Però è anche vero non sono a conoscenza di nessun professionista,che usi uno strumento decisamente scarso ! Sapete dirmi di qualche jazzista che suoni , chessò , con un Orsi , o un Grassi , o un Floret .....? (E anche quelli che oggi suonano i RamponeC o i Borgani , non è che siano Liebman ....... a meno che non facciano pubblicitÃ*).
Tornando al mio argomento : è possibile che Lacy , ripeto Lacy, il quale poteva permettersi di scegliere qualsiasi soprano a livello top , usasse il SA80I , solo perché tanto lo suonava lui e non perché questo strumento avesse delle qualitÃ* tali da farglielo preferire ad altri ?

Novazione77
24th July 2008, 17:12
...posso dirti che molti lo preferiscono perchè(anche se non ha il suono del Mark VI)ha una meccanica più agevole e cmq un ottimo suono!!!
:saxxxx)))

giuliano
2nd August 2008, 11:03
e il serie II?

pumatheman
13th April 2009, 13:20
riesumo! ::saggio::
ho notato che si parla molto dei primi SA II a mai dei SA I, sono curioso di sapere se cè qualche similaritÃ* di timbro/sonortÃ* tra il SA I e il Mk6 qualcuno ha avuto occasione di sputacchiarli entrambi?
non ho mai sentito parlare invece dei sop mk7, non sono mai stati prodotti? dal mk6 si passò direttamente al SA I ?

13th April 2009, 14:23
E' vero che un bravo strumentista fa cantare anche i ferri arruginiti (nel mio piccolo ,ricordo il
mio ex-maestro incantarmi col mio vecchio Orsi da banda, a tal punto che se non fosse stato
giÃ* mio glieilo avrei comprato !) Però è anche vero non sono a conoscenza di nessun professionista,che usi uno strumento decisamente scarso ! Sapete dirmi di qualche jazzista che suoni , chessò , con un Orsi , o un Grassi , o un Floret .....? (E anche quelli che oggi suonano i RamponeC o i Borgani , non è che siano Liebman ....... a meno che non facciano pubblicitÃ*).
Tornando al mio argomento : è possibile che Lacy , ripeto Lacy, il quale poteva permettersi di scegliere qualsiasi soprano a livello top , usasse il SA80I , solo perché tanto lo suonava lui e non perché questo strumento avesse delle qualitÃ* tali da farglielo preferire ad altri ?

Rimango un attimo fuori tema..Liebman suona un Keilwerth...endorser...Jimmy Greene e un certo Lovano suonano un Borgani, pubblicitÃ* o no suonano da paura...e anche i R&C sono strumenti fantastici, costruiti a regola d'arte.
tornando al tema in discussione...Sa I o II sono ottimi strumenti, averne provato uno solo come detto prima non significa niente e non è sicuramente un campione adeguato a giudicare una intera serie.
Lacy, Lovano, Brecker e compagnia bella possono suonare quello che gli pare, sei TU che devi trovare il tuo strumento! Provane diversi senza pregiudizi e poi puoi fartene un'idea. Solo così puoi scegliere quello giusto per te!
Oppure fai come me con il tenore, negli ultimi 8 anni ne avrò cambiati almeno 5 spendendo una fortuna fino ad arrivare al mio attuale, trovando la pace dei sensi e il conto in banca in rosso!

Fabrysax
13th April 2009, 14:28
Ne ho provato uno di super action I e devo dire che non mi è sembrato poi tanto male,subito dopo ho provato un serie III e davvero non c'era storia,ll III ha una marcia in più per quanto riguada la meccanica,ma il timbro dell'I era un po' più "vintage" del III,anche se comunque nel soprano le diferenze timbrice sono meno marcate che nell'alto e nel tenore.Anche un serie I direi che va benissimo(e ha il suo buon valore di mercato),poi dipende da cosa hai intenzione di fare,"ogni strumentista ha il suo strumento"

Fabrysax
13th April 2009, 14:30
E' vero che un bravo strumentista fa cantare anche i ferri arruginiti (nel mio piccolo ,ricordo il
mio ex-maestro incantarmi col mio vecchio Orsi da banda, a tal punto che se non fosse stato
giÃ* mio glieilo avrei comprato !) Però è anche vero non sono a conoscenza di nessun professionista,che usi uno strumento decisamente scarso ! Sapete dirmi di qualche jazzista che suoni , chessò , con un Orsi , o un Grassi , o un Floret .....? (E anche quelli che oggi suonano i RamponeC o i Borgani , non è che siano Liebman ....... a meno che non facciano pubblicitÃ*).
Tornando al mio argomento : è possibile che Lacy , ripeto Lacy, il quale poteva permettersi di scegliere qualsiasi soprano a livello top , usasse il SA80I , solo perché tanto lo suonava lui e non perché questo strumento avesse delle qualitÃ* tali da farglielo preferire ad altri ?

Rimango un attimo fuori tema..Liebman suona un Keilwerth...endorser...Jimmy Greene e un certo Lovano suonano un Borgani, pubblicitÃ* o no suonano da paura...e anche i R&C sono strumenti fantastici, costruiti a regola d'arte.
tornando al tema in discussione...Sa I o II sono ottimi strumenti, averne provato uno solo come detto prima non significa niente e non è sicuramente un campione adeguato a giudicare una intera serie.
Lacy, Lovano, Brecker e compagnia bella possono suonare quello che gli pare, sei TU che devi trovare il tuo strumento! Provane diversi senza pregiudizi e poi puoi fartene un'idea. Solo così puoi scegliere quello giusto per te!
Oppure fai come me con il tenore, negli ultimi 8 anni ne avrò cambiati almeno 5 spendendo una fortuna fino ad arrivare al mio attuale, trovando la pace dei sensi e il conto in banca in rosso!

Quoto...anch'io ho speso una fortuna per poi cadere su un ferro vecchio come il Conn,eppure ha un suono inimitabile

pumatheman
13th April 2009, 14:36
belle riflessioni! ci si incaponisce con i para occhi per modelli o altre p******te ma il suono lo famo noi in in grossa (grossissima?) %.
il fatto è che mi garberebbe un sop con concezione/timbro a-la mk6, per dirla in soldoni "nasale e pastoso", allora mi stavo un pò guardando intorno... immaginavo i SA I vicini ai mk6... poi lo sappiamo tutti che Trane usciva pastoso e nasale anche con un soprano chicco.... con le pile scariche... :half:

fcoltrane
13th April 2009, 16:54
gli 80 I serie sono degli ottimi sax, la meccanica è differente dai mark 6.
il suono con la stessa emissione è differente , ma se trovi il setup giusto sei in grado di avvicinarti molto.
io ritengo che il suono dei Mk6 non sia un unico suono.
recentemente ho paragonato il mio sassofono (un mark 6 recente ) con altro mark 6 (con meccanica tutta rialzata e più antico) .
l'emissione per saturare lo strumento era diversa come del resto il suono.
ciao fra

pumatheman
13th April 2009, 17:15
gli 80 I serie sono degli ottimi sax, la meccanica è differente dai mark 6.
il suono con la stessa emissione è differente , ma se trovi il setup giusto sei in grado di avvicinarti molto.

hai confrontato i due tubi? a paritÃ* di setup "la pasta" ti è sembrata diversa? il SA I più scuretto per caso?

fcoltrane
13th April 2009, 19:54
a mio parere ci sono setup che influenzano il suono in maniera rilevante.
provo a spiegarmi.
se monto un link 6 ebanite con ancia di canna su quel 80 I serie al quale facevo riferimento
e sul mio sax il suono più scuro è del 80 I serie rispetto al mio, ma paragonato a Mk6 antico che ho provato è meno scuro .
l'omogeneitÃ* di suono:
il mio più omogeneo poi l'80 I serie poi il MK6 antico.
la possibilitÃ* di ottenere un suono grande su tutto il registro:
1° il MK6 antico, poi il mio poi l' 80 I serie.

se invece le prove le faccio con un guardala e un'ancia di plastica
la facilitÃ* di emissione :

80 I serie poi il mio poi il mK6 antico.
il timbro pero con questo setup tende ad uniformarsi per i tre sax tranne per alcune sfumature
che riprendono quanto giÃ* detto.
gli altri aspetti invariati.
è anche vero che io non sono un sopranista ed intervenire sul timbro per me non è cosa facile
ho anche ascoltato il suono del mio soprano suonato da un vero sopranista e con il suo soprano (MK6 antico)
il timbro invariato.
quindi in realtÃ* la prima impressione è rilevante ma lavorando su emissione e sul resto si riesce proprio a controllare questi aspetti.
(basterÃ* scegliere un bocchino ed una ancia adatti)

ciao fra

pumatheman
13th April 2009, 21:15
grazie per il post ftrane!
d'accordo, a paritÃ* di setup, i sax dello stesso medello possono suonare molto diversi tra loro, tra diverse annate l'ho costatato anchio col mio tenore 62 purple logo e gli odierni (ci sono quasi 30 anni di differenza)
quello che più o meno cercavo era "un filosofia costruttiva" e di conseguenza di pasta di suono quanto più simile possibile a quella del mk6...
"in teoria" allora è più o meno "la stessa" se resto col mio 675 e sempre "in teoria" cambiassi setup, giusto? tra l'altro la yamaha ha copiato i selmer sin dagli esordi.
mah... se il SA80 è così lontano dal mk6 tanto vale che resti col mio 675... che mi pare "a occhio" sia lontano quanto il SA80...

fcoltrane
13th April 2009, 23:06
in realtÃ* conosco poco il 675, posso confermare però che alcuni setup sono in grado di uniformare il suono .
il guardala con ancia di plastica è uno di questi.
ma anche il sugal liebman con ancia di plastica.
(certo è che sono bocchini molto faticosi anche se danno grosse soddisfazioni in termini di suono).
provo ad andare nello specifico:
ritengo che un grande sassofonista riesca ad influire sul timbro prescindendo dal sax e dal setup.
ma sono anche certo che alcuni suoni possano essere prodotti solo con un setup adatto.
(ad esempio Liebman e Shorter suonano Mr Pc , Liebman riesce a salire davvero in alto con una grande presenza sonora , se non avesse avuto un setup adatto anche lui se lo poteva scordare)
ciao fra

David Brutti
23rd August 2009, 22:46
(E anche quelli che oggi suonano i RamponeC o i Borgani , non è che siano Liebman ....... a meno che non facciano pubblicitÃ*).


Sconsigliatissimo. Metallico e nasale, iper crescente sugli acuti e poco corposo nel grave. Parere personale ovviamente. Poi ci sono gli strumenti "baciati da Dio o da qualsivoglia divinitÃ*" (ad es.: Girotto usa un 3a serie, soprano notoriamente sfigato. Il suo suona in modo magnifico).
Non capisco invece tutta sta diffidenza "aprioristica" nei confronti di marche italiane che cercano con professionalitÃ* di sfornare prodotti interessanti. La tua tesi inoltre è contraddetta dal numero sempre crescente di musicisti che amano e suonano "made in italy"... mah!?

Come giÃ* detto e ribadito più volte, la scelta di uno strumento rientra in un discorso di ricerca del suono ed è meglio a mio parere non farsi condizionare da fattori esterni. Non è detto infatti che il setup di Steve Lacy possa adattarsi allo stile di chiunque (in effetti nel mondo del jazz è pressochè impossibile trovare 2 setup identici, guarda un pò...). Altrimenti suoneremmo tutti con lo stesso strumento!

tzadik
24th August 2009, 00:25
I soprani Mark VI sono rimasti in produzione più a lungo degli altri tagli...

In sostanza c'è stato un periodo in cui c'erano alti e tenore Mark VII e contemporaneamente soprani Mark VI..
Quindi per i soprani sono passati dai soprani Mark VI ai Super Action prima serie...

Francamente non ho mai provato un soprano Serie I... ma se mi dicono che è peggio del Serie II, che come suono (rispetto al mio Rampone, che è un Rampone dritto ed è un modello relativamente "chiaro") mi è sembrato "striminzito"...

Per i Mark VI: ne ho provati due: uno completamente rivisitato nella meccanica (molle tirate durissime e fusti della meccanica maggiorati) e uno con molle meno dure e con non tutti i fusti maggiorati (il cambio dei fusti sarÃ* da fare in futuro anche sul mio Rampone): tutti e 2 facili da suonare... nel senso, la resistenza non mi sembrava maggiore del Rampone che ho, il suono più secco e ovviamente molto più nasale.
Per l'intonazione non mi esprimo ma le ipotesi sono 2: o il Rampone è tanto tanto tanto (intonato) dappertutto o il Mark VI è un casino da intonare (tra Bb basso e Bb più alto c'era mezzo tono di differenza su tutti e 2 gli esemplari)... Propendo per la prima opzione però... :mha!(

fluigi
25th August 2009, 10:30
Nella mia precaria preparazione vorrei dire che per quanto concerne il suono le variabili da considerare sono molte e sono state giustamente da voi illustrate; aggiungo una storia che mi raccontò il mio insegnante di sax allorchè un suo amico, professionista, si disperò quando cadde e si ammaccò il clivert del suo tenore. Incredibile, ma vero, quanto suonò il tenore con il clivert ridotto in quel modo la disperazione si tramutò in gioia in quanto il suono che ne usciva era da "Dio"! Aggiunse che mai avrebbe fatto riparare quel clivert e ringraziava il cielo che si era ammaccato.

fluigi
25th August 2009, 10:54
:oops: scusate ho scritto clivert credo sia chiver

GeoJazz
25th August 2009, 11:11
riesumo! ::saggio::
non ho mai sentito parlare invece dei sop mk7, non sono mai stati prodotti? dal mk6 si passò direttamente al SA I ?
Anche se con qualche mese di ritardo, qualche delucidazione che giÃ* tzadik aveva accennato. La produzione MarkVII riguardò soltanto Alti e Tenori, non furono prodotti mai (se non per qualche particolare richiesta, credo, e in maniera non ufficiale) nè soprani nè baritoni MKVII. ;)

tzadik
25th August 2009, 14:15
Infatti... ma tra l'altro, esclusi i soprani, alti e tenori erano riusciti mediamente meglio come Serie I, che non come Mark VII... :mha!(

Fabrysax
5th September 2009, 15:11
Ragazzi ha detto bene l'amico,è chi ci sputa dentro allo strumento che conta!
Basti parlare di Parker,ha suonato una miriade di strumenti,Conn Chu berry,Conn 6M,Conn Ladyface,King super 20,Grafton plastic e perfino un Selmer laccato da Tony Scott (curiositÃ* di cui pochi sono a conoscienza),bocchini di ebanite,di metallo ma alla fine ERA SEMPRE LUI,non cambiava di una virgola se non per gli orecchi più attenti,ma si parla di finezze sonore....

tzadik
5th September 2009, 15:19
Parker suonava in una condizione che era più che "alterata" se a questo sommi il fatto che la qualitÃ* delle registrazioni dell'epoca era elevata ma non c'era la trasparenze che si riesce a raggiungere oggi... certe sfumature non si riescono nemmeno a percepire! :mha!(