Visualizza Versione Completa : Alternativa alle Vandoren Java verdi
Albersax
27th February 2015, 15:11
Salve a tutti...
Come da titolo vorrei trovare un ancia alternativa alle vandoren verdi, esse sono le uniche ance che sin ora riescono a farmi ottenere il suono che vibra in un certo modo, le ho montate praticamente sia su becchi in metallo che anche in ebanite.
Premetto che già le ho preferite a molte altre tipo: vandoren blu, rosse, V16, ZZ, La voz, Rico, Rico Royal, Rigotti Gold, Rico select jazz filed e unfiled...
Non sò più cosa provare... le Java Verdi me ne riesce una ogni 20 e la cosa è davvero sconfortante..
Diciamo che sono molto esigente per quanto riguarda il suono che deve uscire dal mio strumento e quando trovo un ancia giusta sono abbastanza contento
considerando che suono molto in media anche (3 ore al giorno) non posso girare sempre con le poche ance che sono riuscite...
Attualmente suono con uno yamaha 475 con un Jumbo Java A35 e legatura optimum sono veramente contento della proiezione che ho... avendo scelto la mia personalità ovvero lo smooth jazz ed il suono.. purtroppo però non sempre posso tirar fuori ciò che desidero a causa di questa problematica con le ance...
Vi ringrazio anticipatamente per eventuali vostri consigli
tzadik
27th February 2015, 15:17
Rico Jazz Select tutta la vita...
Probabilmente le usavi in un modo non corretto... o per il suono o per il bocchino o per il modo di suonare.
O semplicente usavi una durezza/taglio errato.
Usate correttamente (...), la Jazz Select ha più "tutto", rispetto alle Java verdi...
algola
27th February 2015, 17:13
devo confermarti anche io quello che ti ha già detto tzadik.
le java verdi per me sono gioie (nel timbro) e dolori (durano pochissimo e sono molto variabili). le rsj (unfiled) per me sono una certezza (durano di più e le trovo più uniformi) dovrai suonarci un po prima di abituarti.
un saluto
gil68
27th February 2015, 20:30
Naturalmente, RSJ é l' "acronimo" di Rico Select Jazz...
Ma non hai mai provato a recuperare le ance "sfigate" (passatemi il termine per una volta...) dandoci dentro di lametta o carta vetrata???
Sul sito del nostro DocSax c'é una pagina su come si ritoccano le ance che di primo acchito non vanno...non riesco però a metterti qua il link, ci dev'essere qualcosa che non funzia...
gil68
27th February 2015, 20:36
:zizizi: :read:
mascio
27th February 2015, 20:45
Rico Jazz Select tutta la vita...
Probabilmente le usavi in un modo non corretto... o per il suono o per il bocchino o per il modo di suonare.
O semplicente usavi una durezza/taglio errato.
Usate correttamente (...), la Jazz Select ha più "tutto", rispetto alle Java verdi...
per cortesia, potresti spiegare cosa intendi con "correttamente" , perché anch'io sto cercando un'ancia più adatta a me. Attualmente uso Rico arancione 2,5/3. Ma ho appena cambiato l'imboccatura e sono poco contento con esse. Rico Jazz Select mi sembra una buona alternativa. Magari, vorrei usarle correttamente. Ti ringrazio in anticipo.
algola
27th February 2015, 22:15
non ricordo dove avevo letto che le corrispondenti delle java verdi sono le rico arancioni, le corrispondenti delle v16 sono le rico jazz select unfiled.
qualcuno me lo conferma?
tzadik
27th February 2015, 22:38
per cortesia, potresti spiegare cosa intendi con "correttamente" , perché anch'io sto cercando un'ancia più adatta a me. Attualmente uso Rico arancione 2,5/3. Ma ho appena cambiato l'imboccatura e sono poco contento con esse. Rico Jazz Select mi sembra una buona alternativa. Magari, vorrei usarle correttamente. Ti ringrazio in anticipo.
Ci sono delle caratteristiche "oggettive" (o pseudo-oggettive) e delle caratteristiche soggettive... parlo di ance.
In condizioni normali, ottieni grosso modo quello che il produttore indica riguardo allo specifico prodotto.
Viceversa... puoi ottenere risultati differenti.
Ci sono tanti, troppi aspetti (parlo proprio di fisiologia del modo di suonare) da considerare... quindi rimane sempre il solito consiglio:
- prova, sperimenta, verifica... e suona con quello che più preferisci.
mascio
27th February 2015, 23:22
ok, mo capisco cosa intendi. Grazie.
Albersax
28th February 2015, 00:20
Mah...... io vi posso dire che praticamente a me piace molto la timbrica che riesco a far uscire con questo set up attualmente...
per quanto mi riguarda la prima cosa che vado a trasmettere è l'espressione ed il suono, sono veramente pignolo su questo fatto.. difatti idealizzo artisti come warren hill, dave koz ecc. ecc.
il problema principale si pone quando riesco a trovare solamente un'ancia ogni molti paia di pacchi di ogni genere che vibrino in un certo modo su tutte le ottave... per intendersi dal primo Sib alla 4° ottava del Re diesis...ma non si tratta di note acute o quant'altro ma proprio di comodità tra timbrica e del virtuosismo che a sua volta viene proprio agevolato dall'ancia stessa....
La mia richiesta sarebbe di trovare una marca di ance nella quale ci sia più probabilità di trovare ance che vibrino...
Le ance che praticamente sono vincenti e che vibrano di per se sempre anche quando le vai a prendere dopo un mese le ho già portate all'osso nel senso che le ho tagliate gradualmente fin che proprio non era più possibile...
Oppure dovrei adottare la possibilità di trovare qualche ancia sintetica... ma la cosa non mi convince per niente....
Cioè sono così al limite che praticamente suonando in orchestra (non di musica classica) ed essendo un solistra a metà concerto molte volte mi tocca fare la sostituzione dell'ancia con un altra già precedentemente scelta per avere sempre quel timbro molto aggressivo, perchè si verifica quel fenomeno mi pare che si chiami Mismatch....
In fine vorrei solo dire che non vorrei più spendere robe di centinaia di euro a ritirare confezioni di ance diverse per provarle.. perchè giustamente singolarmente non le spedisce nessuno... vorrei trovare una marca che mi garantisca almeno la meta delle ance che siano adatte alle mie esigenze...
tzadik
28th February 2015, 00:35
1) probabilmente stai usando ance che non sono cattive... ma semplicemente sbagliate. Non è una questione di timbrica, né di virtuosismo.
2) una volta che l'ancia è finita... è finita, morta! Se la tagli... hai un'ancia finita ma con un taglio differente quindi suonarà ancora di meno, proprio perchè geometricamente non potrà mai vibrare come nella configurazione originale: ricorda che l'ancia non è piatta (lungo la sezione longitudinale, lato lungo).
3) un'ancia ha una vita media media di 30 ore circa... se la tratti bene (prima di suonarla e dopo averla suonata) riesci a sfruttarla qualche ora extra... ma non avrà mai una vita infinita (per le ance sintetiche è lo stesso, eh).
4) se fai smooth jazz... ti serve il suono dell'ancia nuova... quindi considerando il punto 2)... prima la cambi, meglio è. Alcuni suoni hanno un certo costo... purtroppo è un dato di fatto.
Le ance vibrano tutte... dipende quanto e come e a che condizioni... forse anche il bocchino che usi non è proprio indicato... magari un A45 o un A55 ti faciliterebbero il compito: chi lo sa.
Ricorda che però tante cose non dipendono solo dalle ance...
Albersax
28th February 2015, 00:44
Ti ringrazio Tzadik, e anche gli altri...
In effetti non c'è proprio da fare quando un ancia è finita è finita....
dovrei usarne una al giorno considerando che le maltratto davvero tanto...Io provengo da un Beechler in metallo custom 7 eric marienthal che non mi dispiaceva, ed era un 85 di apertura... adesso sono passato al A35 jumbo java ed ho notato che ho molta più facilità a controllarlo... diciamo che scendere un pò di apertura è stata una scelta diciamo pensata in rapporto al becco che avevo prima... ma in realtà posso aver capito che la facilità di controllo non era dovuto ad un fattore apertura ma quanto al becco stesso...
astormingus
28th February 2015, 14:43
Il problema della resa costante e duratura (il più possibile, almeno) delle ance è il moloch contro cui tutti combattiamo dal primo minuto in cui abbiamo iniziato a soffiare dentro le nostre vuvuzela giganti e dorate :D. In banda, come in orchestra, è anche peggio per via dei tempi di inattività durante cui il prezioso legnetto si asciuga (specie in estate) e al momento di riprendere la musica...lo sconforto ci assale.
Anche a me hanno suggerito le Rico Selected Jazz, ma per la cronica difficoltà nel reperirle nel (unico) negozio musicale della mia città, alla fine continuo ad usare le LaVoz Medium Soft alternate alla Java Verdi 2 e mezzo.
Per sunanre in banda, però, comincio a pensare con una certa attrazione perversa alle ance sintetiche, se non altro perchè non necessitano di inumidimento per "avviarsi".
fcoltrane
28th February 2015, 19:40
... ma non avrà mai una vita infinita (per le ance sintetiche è lo stesso, eh.....
magari infinita no ma alcune sintetiche 3 4 mila ora se le suonano tutte:mrgreen:
globe81
6th March 2015, 15:56
Io le migliori che ho provato per le sonorità smooth sono le vandoren red unfiled.
algola
8th March 2015, 20:44
Io le migliori che ho provato per le sonorità smooth sono le vandoren red unfiled.
devo dire che ho sentito un ragazzo che è passato sull'alto dalle vandoren java verdi alle rosse e ha un suono niente male!
Albersax
10th March 2015, 12:27
Grazie Globe81 e Algola
vedrò di rivisitarle per vedere se vanno bene attualmente.. e un paio d'anni che non ne ho più provate...
tzadik
11th March 2015, 12:43
Le Java Rosse sono solamente una via di mezzo tra le Vandoren Blu e le Java Verdi.
Suonano più scure... hanno un dorso più alto e sono più dure.
Si fa prima a usare ance Rico. Inutile perdere tempo con le Vandoren...
https://scontent.xx.fbcdn.net/hphotos-xap1/t31.0-8/s720x720/10835363_10155192817995389_3558995031832813882_o.j pg
Luigi Cameo
25th January 2023, 14:54
Anche se il post è datato, non ne apro un altro perché la mia domanda è la stessa. Mi trovo molto bene con le Java verdi , alla fine sono le uniche che ho provato ( tranne esperimenti con le legére) il problema è che avendo preso 2 e 2.5 in ogni pacchetto una è eccezionale almeno per le mie qualità, le altre, come direbbero i pugliesi: meh.
Cosa mi consigliate che abbia non dico 5 su 5, ma almeno 3 su 5 di ance buone? Magari anche un po' più corpose e scure delle verdi. Grazie
marco_palomar
25th January 2023, 15:40
la mia esperienza personale è molto limitata, comunque ho trovato le vandoren dei vari tipi che ho provato o troppo variabili da esemplare a esemplare o troppo poco durature. Le usavo soprattutto per la possibilità di acquisto singolo, che nei primi mesi di pratica è fondamentale. Poi sono passato alla D'Addario con le La Voz e le Select Jazz e sia la percentuale di ance buone sia la durata mi sono sembrate molto migliori (prima 3 ance buone e 7 cattive, ora 7 buone e tre cattive).
Attenzione però che l'inadeguatezza dell'ancia è spesso un'inadeguatezza del sassofonista, che quando invece è esperto riesce a gestire anche ance non perfette o in via di deterioramento.
HCE
25th January 2023, 15:52
pensa che la mia esperienza è quasi contraria: le la voz durano pochissimo e le trovo di qualità incostante, mi piacevano molto sul clarinetto basso 20 anni fa, le ho riprovate di recente e nisba (sul basso uso ance di sax tenore, come molti colleghi) - le D'Addario non le ho mai provate, le Vandoren blu di solito finisco col suonarle tutte, ma faccio anche un po' di necessità virtù, sono abituato così e non ci faccio quasi caso.
sono cose molto variabili... molto dipende da come interagiamo noi con quello che usiamo - io sono fra i pochissimi non classici che usano le vandoren classiche, ma, in generale, prima di approdare lì (ai tempi era quasi un tabù) con tutte le altre che provavo il suono era troppo leggero e squillante (ho un suono naturalmente piuttosto aperto).
magari è anche ora di fare altri esperimenti :) ma sono piiiiigro...
Il_dario
25th January 2023, 17:21
Il problema delle ance buone e “cattive” all’interno dello stesso pacchetto è comune a varie marche e dipende dalla variabilità della produzione . Per avere tutte le ance buone all’interno dello stesso pacchetto occorre scegliere marche che “selezionano le ance “ (woodstone , Francois louise per esempio) e che naturalmente costano molto di più.
marco_palomar
25th January 2023, 17:49
pensa che la mia esperienza è quasi contraria: le la voz durano pochissimo e le trovo di qualità incostante, mi piacevano molto sul clarinetto basso 20 anni fa, le ho riprovate di recente e nisba (sul basso uso ance di sax tenore, come molti colleghi) - le D'Addario non le ho mai provate, le Vandoren blu di solito finisco col suonarle tutte, ma faccio anche un po' di necessità virtù, sono abituato così e non ci faccio quasi caso.
sono cose molto variabili... molto dipende da come interagiamo noi con quello che usiamo - io sono fra i pochissimi non classici che usano le vandoren classiche, ma, in generale, prima di approdare lì (ai tempi era quasi un tabù) con tutte le altre che provavo il suono era troppo leggero e squillante (ho un suono naturalmente piuttosto aperto).
magari è anche ora di fare altri esperimenti :) ma sono piiiiigro...
ripeto la mia esperienza è troppo poco per far casistica, ma con le vandoren dopo pochi minuti in molti casi spunta fuori il problema (es. fischio, suono legnoso, suono troppo aperto, troppo dure, troppo morbide ecc.), con le la voz o le SJ qualche giorno di suonata riesco a farlo con un suono mediamente gradevole, con meno oscillazioni... poi si rovinano, certo, ma non così velocemente: ieri ne ho buttata via una di ottobre (io le ruoto). Si tratta comunque di un campo molto soggettivo, vedo che quasi tutti usano le vandoren senza porsi o avere troppi problemi.
Luigi Cameo
25th January 2023, 17:59
Lo avevo immaginato. La qualità si paga.
HCE
25th January 2023, 19:10
ripeto la mia esperienza è troppo poco per far casistica, ma con le vandoren dopo pochi minuti in molti casi spunta fuori il problema (es. fischio, suono legnoso, suono troppo aperto, troppo dure, troppo morbide ecc.), con le la voz o le SJ qualche giorno di suonata riesco a farlo con un suono mediamente gradevole, con meno oscillazioni... poi si rovinano, certo, ma non così velocemente: ieri ne ho buttata via una di ottobre (io le ruoto). Si tratta comunque di un campo molto soggettivo, vedo che quasi tutti usano le vandoren senza porsi o avere troppi problemi.
Guarda, ma mia esperienza è solo lunga ... :) Non sono metodico ed è anni che uso la stessa roba mentre il mondo mi cambia intorno... Vale davvero poco su questo tipo di questioni
Peter Kien
26th January 2023, 11:01
Anche se il post è datato, non ne apro un altro perché la mia domanda è la stessa. Mi trovo molto bene con le Java verdi , alla fine sono le uniche che ho provato ( tranne esperimenti con le legére) il problema è che avendo preso 2 e 2.5 in ogni pacchetto una è eccezionale almeno per le mie qualità, le altre, come direbbero i pugliesi: meh.
Cosa mi consigliate che abbia non dico 5 su 5, ma almeno 3 su 5 di ance buone? Magari anche un po' più corpose e scure delle verdi. Grazie
François Louis Excellence (scatola nera). 10/10 buone. Spendi un po' di più ma smetti di soffrire. Prova e fammi sapere se sei d'accordo
HCE
26th January 2023, 11:35
per curiosità, come sono a durezza? un 3 corrisponde a cosa?
Il_dario
26th January 2023, 11:51
Tabella dal siti FL
1445
HCE
26th January 2023, 12:48
santo subito! magari me ne prendo una scatola, anche solo per conoscenza...
Luigi Cameo
26th January 2023, 14:20
Ok appena posso le prenderò. Grazie
Peter Kien
26th January 2023, 14:51
per curiosità, come sono a durezza? un 3 corrisponde a cosa?
Secondo il mio parere, una 3,5 FL Excellence corrisponde a una Vandoren Java 3, forse appena un po' più resistente Nella tabella dal sito FL pubblicata da @Il_dario non concordo sul fatto che Java e V16 abbiano la stessa resistenza; ho sempre riscontrato una maggiore resistenza nelle V16
HCE
26th January 2023, 15:46
grazie anche a te. nella tabella mi sembra che riporti una corrispondenza fra FL excellence 3,5 e Vandoren classica 3 - proverò un 3,5. Così mi sembrerà pure di essere tornato giovane, quando usavo le 3,5 :)
Luigi Cameo
26th January 2023, 17:14
Non si trova mai una tabella fatta, non dico precisa, ma un po' veritiera :)
Il_dario
26th January 2023, 17:29
Questa tabella è pubblicata sul sito del costruttore , certo che le comparazioni secondo me, vengono fatte sentendo esperienze dei musicisti e/o comparando esemplari di cui si è venuto in possesso.
Come dicevo in altro intervento, la variabilità produttiva incide anche sui confronti tra le varie durezze e marche di ance .
Occorre sempre provare di persona :saggio:
tzadik
28th January 2023, 11:55
... andrebbero indicate anche le modalità di uso e di preparazione delle ance.
È vero che alcune ance sono più selezionate e stagionate.
È altrettanto vero che TUTTE le ance "organiche" risentono di temperatura e umidità (...) e quindi con qualche precauzione e qualche piccola attenzione si riescono a "ripristinare".
Perché tzadik dice questo?
Perché spesso la spinta a cercare qualcosa di differente nelle ance non è dovuta a una precisa esigenza sonora... ma piuttosto alla necessità di avere un prodotto che - una volta umidificato e posizionato sull'imboccatura - suoni con consistenza... senza troppe "operazioni aggiuntive".
Alcune "operazioni aggiuntive" sono talmente semplici e banali che andrebbero rinconsiderate al fine - almeno - di evitare dispendio di soldi.
HCE
28th January 2023, 12:16
Sono d'accordo con te
Luigi Cameo
28th January 2023, 18:52
Sarebbero, queste operazioni aggiuntive?
Luigi Cameo
28th January 2023, 21:15
Comunque resto sempre sorpreso( venendo da uno strumento che non usa ance) come stessa marca e stessa durezza facciano cambiare il suono in modo così oggettivo.
Il_dario
28th January 2023, 21:37
@Luigi due considerazioni : stessa Marca OK ma stessa durezza intendi “nominale” , perché quella effettiva non puoi saperla .
Se non ben selezionate , nella stessa scatola ci sono ance diverse , leggermente diverse.
Poi, visto che vieni da uno strumento senza ancia e quindi entri in un mondo nuovo, prova a montare la stessa ancia leggermente (decimi di millimetro) più arretrata o più avanzata rispetto al ciglio e poi dimmi come cambia cambia il tuo confort e quindi il tuo suono :wink:
Luigi Cameo
28th January 2023, 21:54
Si, nominale. Seguirò sicuramente il tuo consiglio.
Il_dario
29th January 2023, 00:11
@Luigi ti ho mandato un messaggio privato “esplicativo” :wink:
Luigi Cameo
29th January 2023, 17:07
Comunque mi pare di capire che per non avere problemi di scarto bisogna pagare le ance almeno il doppio, se prendiamo come prezzo medio le vandoren, che sono le più gettonate o comunque le più comuni da trovare. Ho visto che in questa categoria rientrano le rigotti, le woodstone e le Francois Louis. Ma ho anche letto che sono tutte rigotti rimarchiate. quindi cosa cambierebbe a livello finale?
marco_palomar
30th January 2023, 06:33
come ha detto tzadik con un po' di banali accortezze si riesce a far suonare almeno tutte le ance nuove... non so lui cosa intendesse, ma per me si tratta di cosi semplici tipo:
1) scegliere l'ancia del numero giusto e della marca giusta
2) inumidire sempre l'ancia prima di suonare
3) sciacquare ed asciugare l'ancia dopo aver suonato, e riporla nel modo giusto
4) posizionare l'ancia sul bocchino nella maniera giusta, né troppo avanti, né indietro, né a destra, né a sinistra
5) per i più bravi (non io) bastano due botte di lama per risistemare un'ancia stoppacciosa, faticosa o inerte
In ogni caso ieri ho suonato per ben due ore di fila e con soddisfazione con un'ancia aperta un paio di giorni fa e di cui ho inavvertitamente rovinato la punta... anzi sembrava addirittura suonasse meglio!
Luigi Cameo
30th January 2023, 09:29
Sì, sono accorgimenti che uso anche io. Oltre a tenere le ance in un contenitore ermetico con una busta di boveda( lo uso per i sigari) per regolare l'umidità. Mi piacerebbe anche a me saperle regolare con la lametta. Anche io sto suonando con un ancia che mi piace moltissimo, ma purtroppo si è ''sbeccata'' sul lato sinistro. In bocca non mi fa male e non dico che che suoni meglio, ma suona bene lo stesso.
tzadik
31st January 2023, 22:53
come ha detto tzadik con un po' di banali accortezze si riesce a far suonare almeno tutte le ance nuove... non so lui cosa intendesse, ma per me si tratta di cosi semplici tipo:
1) scegliere l'ancia del numero giusto e della marca giusta
2) inumidire sempre l'ancia prima di suonare
3) sciacquare ed asciugare l'ancia dopo aver suonato, e riporla nel modo giusto
4) posizionare l'ancia sul bocchino nella maniera giusta, né troppo avanti, né indietro, né a destra, né a sinistra
5) per i più bravi (non io) bastano due botte di lama per risistemare un'ancia stoppacciosa, faticosa o inerte
In ogni caso ieri ho suonato per ben due ore di fila e con soddisfazione con un'ancia aperta un paio di giorni fa e di cui ho inavvertitamente rovinato la punta... anzi sembrava addirittura suonasse meglio!
Questi sono già ottimi consigli per salvaguardare l'ancia durante la sua "vita utile" e hanno anche dei vantaggi dal punto di vista igienico (se si evita di inumidire troppo).
Facevo riferimento a un fatto ancora più semplice e banale.
L'unica zona di contatto tra ancia e imboccatura/sassofono è la tavola.
E la tavola essendo la zona "lavorata" con maggiore superficie è purtroppo anche la più soggetta a deformazioni dovute a variazioni di temperatura e umidità.
Quando, alla fine del processo di produzione (di un'ancia), si arriva al mitico comparatore che ci dirà che rigidità avrà l'ancia... la misura di resistenza a flessione ovviamente non tiene conto della perfetta planarità dell'ancia, parametro che ovviamente cambia con l'umidità e temperatura... anche quando l'ancia è già stata confenzionata e spedita.
Come viene trattata la materia prima ha comunque un'influenza (positiva o negativa) sulla stabilità dimensionale dell'ancia (una volta prodotta) ma... anche ance "preziose" non sono esenti da quelle che è la natura del "legno"... pur essendo comunque "selezionate".
È logico pensare che quando si inizia a utilizzare un'ancia (la si preleva dal pacchetto, la si controlla...), bisogna prestare un po' di attenzione in che condizioni è il "fondo".
Se non è perfettamente piano (...), è opportuno lappare il fondo su un foglio di carta da stampante... con un po' di cura e pazienza, ma senza raggiungere la perfetta planarità, almeno all'inizio.
Perché "senza raggiungere la perfetta planarità"?
Perché usando l'ancia (suonando) la pressione che direttamente o indirettamente si ottiene dalla legatura (che ti tiene ferma l'ancia) contribuirà a deformare plasticamente (il fondo del)l'ancia, contribuendo quindi a migliorare il contatto tavola ancia/tavola imboccatura così migliorare la performance. Un'ancia nuova potrebbe non aver raggiunto un perfetto equilibrio perché magari eccessivamente asciutta (vedi Vandoren...) per cui "lucidando" troppo il fondo in una fase iniziale, in una fase successiva da una situazione con fondo dell'ancia (tavola) leggermente convesso (o leggermente concavo) si potrebbe ottenere (a maturazione avvenuta) la situazione duale... convesso ---> concavo (o concavo ---> convesso).
Tutte queste cose succedono durante il breakin' in... e durante il breakin' in può succedere anche un tavola non perfetta, si deforma e diventa "sufficientemente" da portare un miglioramento evidente sulla performance dell'ancia stessa... in altre parole dopo 10 ore l'ancia suona meglio di quando era nuova... senza alcun intevento.
Problema: se un'ancia dura 30 ore... 10 ore se ne vanno per "far suonare" un'ancia... quindi un terzo della sua vita utile... Ciaone!
Moltissimi usano metodi più "estremi", sostituendo la carta da stampante con carta vetrata di varia grana... ma anche utilizzando carte da carrozziere "molto fini" (1500/2000) il rischio di rendere INUTILIZZABILE l'ancia è alto. Viceversa... lappando il fondo contro un semplice foglio A4 da stampante... il rischio di rovinare un'ancia nuova è praticamente nullo
Il Reed Geek è un altro metodo ingenoso e veloce... ma da usare con ESTREMA cautela.
Non sono mai stato favorevole a metodologie che prevedono una grande rimozione di materiale dalla parte superiore dell'ancia.
Perché?
Perché se andate a ritroso e andate a vedere quando sono stati elaborati questi metodi... viene fuori che parliamo di tecniche che si basavano sulla qualità costruttiva dell'ance che di trovavano all'epoca (anni '40, anni '50?).
Ora, possiamo essere d'accordo sul fatto che l'effetto della rimozione di materiale dalla parte superiore corrisponde a una riduzione (complessiva) della rigidità dell'ancia... ma siamo tutti altrettando d'accordo sul fatto che le ance che troviamo adesso nei negozi sono costruite secondo standard qualitativi MOLTO più elevati... sia sul controllo del materiale sia sul controllo delle lavorazioni e "denominazione finale".
Altro aspetto è proprio il grosso lavoro manuale da (ipoteticamente) fare su un'ancia, considerata alla stregua di un semilavorato: magari singolarmente si ottengono risultati ma sarà quasi impossibile ottenere consistenza. Esempio: posso anche partire da un'ancia N° 4 e lavorarla fino a ottenere qualcosa che assomiglia a un'ancia #2,5... ma come faccio a ottenere ance uguale dallo stesso processo, lavorando a mano, con lime/coltelli senza alcune strumento di misurazione dedicato?
Luigi Cameo
1st February 2023, 00:12
Grazie Tzadik. Enciclopedico come sempre.
HCE
1st February 2023, 09:25
io comunque ogni tanto le limo :))) solo sui lati, solo se sono gnucche o davvero troppo dure, ma sicuramente non porto una 4 a una 2,5 si tratta davvero di interventi minimi. quando sono esauste le metto in ammollo, qualcosa recupero.
proverò col metodo del foglio a4 e farò attenzione alla planarità delle ance: è un periodo che le preferisco quando gli rimane davvero poco da vivere, potrebbe essere per quello - potrebbe anche essere un problema legato alla planarità del piano del mio bocchino che negli anni è andata alla deriva (lo uso dall'89 ed era già vecchio allora): forse le ance ci mettono un po' ad adattarsi a quello. forse.
nella mia esperienza la durata dipende anche da fattori soggettivi, credo legati agli enzimi presenti nella saliva: ho un allievo che praticamente dovrebbe cambiare ancia ad ogni lezione... hanno un aspetto raccapricciante oltre a suonare male. Quando suono dal vivo, non importa quanto sia buona o nuova l'ancia: a fine serata la devo buttare. Perchè? non l'ho mai capito - sicuramente suono in un modo diverso, più aggressivo, però...
Luigi Cameo
1st February 2023, 10:33
Sì, credo anche io che il ph della nostra saliva possa giocare un ruolo se pur minimo.
io ho qualche amico trombettista, che dopo qualche giorno, su un bocchino nuovo,
dentro l'argentatura diventa blu. la famosa saliva da visitors :D
HCE
1st February 2023, 10:47
Che schifo :laughing:
Sì anche il pH certo...
ogundejazz
1st February 2023, 11:10
i Quando suono dal vivo, non importa quanto sia buona o nuova l'ancia: a fine serata la devo buttare. Perchè? non l'ho mai capito - sicuramente suono in un modo diverso, più aggressivo, però...
Capita anche a me! Poi di solito è un'ancia accuratamente selezionata e "preparata" per l'evento suonandola il giusto. Una volta, in orchestra, tirammo a tardi perchè la gente ballava, prima dell'ultimo pezzo mi sono accorto che si era staccato un rettangolino di canna sul dorso, prima della punta, ma senza creare un buco. L'ancia era completamente macerata dall'uso. Mai successo studiando..Fortunatamente facevo il secondo alto, e per un pezzo ho fatto "finta":laughing:. Che l'adrenalina del suonare in pubblico produca effetti sul ph all'interno della bocca?
HCE
1st February 2023, 11:50
pensa che io ormai ho smesso di scegliere le ance prima di suonare: faccio una pre selezione, ma poi tutto dipende talmente tanto da fattori locali contingenti (acustica, temperatura, umidità, condizioni fisiche mie...) che la scelta finale la faccio lì
Luigi Cameo
3rd February 2023, 19:01
Cari miei prodi, vi aggiorno. Eh, lo so, che palpebre direte voi, ma è la fregola del principiante.
So già da me, che un novizio dovrebbe pensare solo a studiare da mane a sera, con un solo bocchino e una sola ancia
per anni, prima di passare a una nuova ancia e bocchino, ma io sono un po' come la storia ( fake) del calabrone che fisicamente non poteva volare, ma se ne fregava e volava ugualmente.
Sottolineo che comunque studio tutti i giorni e non sto solo a compulsare ance e bocchini :D ma al momento non devo diventare il nuovo Trane e suono solo nel mio studiolo, per la gioia di famigliari e vicini :D
Poi di natura sono curioso e sperimentatore. Insomma fino ad ora ho provato le Java verdi(2.0 e 2.5) e le Zz(3.0) e una Legere, che non mi da soddisfazione, la trovo fredda e incolore. Le ZZ, prese solo perchè erano in offerta a 10 euro su amazon e nel caso non fossi riuscito
per la loro durezza, le avrei messe a stagionare nel cassetto. Insomma oggi, mi allungo di qualche km per andare in un negozio di musica. Era la prima volta che entravo da sedicente sassofonista e quindi chiedo se le ance fossero
disponibili sfuse e il commesso, mi dici di sì, 5 euro ad ancia. troppe care? credo nella media. purtroppo è un negozio vicino al conservatorio e non aveva nulla di particolare tranne le inossidabili Vandoren e Le DSJ. Prendo una java rossa 3 ( ancora non capisco bene se sono da 2.5 o 3, suonando principalmente un 7*) un dsj 2h, 3s e 3m. la rossa 3 mi risulta dura. la 2h ottima, la 3s anche e la 3m leggermente dura, ma l'ho suonata poco, magari si ammorbidisce. Oramai come unica cosa, le metto a mollo 5 minuti nell'acqua senza rischiare la manovra del taglierino visto nei filmanti di you tube, rischiando di rovinare l'ancia non essendo esperto. Beh prese dal pacchetto a caso non ho trovato problemi, per me problema vuol dire suono chiuso, afono, e un'ancia che non vibra o vibra male. Ora sarà che le Dsj costa di più, ma in questo negozio sfuse costano uguale alle java, ma mi sono piaciute. le ho trovate a differenza delle verdi e zz meno brillanti , più corpose soprattutto in alto ( massimo arrivo al fa acuto). Spero la mia esperienza possa essere d'aiuto ai novizi che verranno. vi saluto vado a fare due noti di Rascher
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