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Visualizza Versione Completa : Contralti Conn, caratteristiche?



MartinaDamico
2nd February 2015, 22:40
Ciao a tutti sono alla ricerca di un bel sax contralto vintage: al momento suono su un selmer sa 80 serie II ma dopo qualche anno di studio e essendomi orientata sempre piu verso il jazz, sento il desiderio di provare qualcosa di diverso... escluso il mark VI che trovo solo a prezzi vertiginosi sto optando verso i conn, che mi sembrano essere dei validi avversari. Leggo infatti di molti che hanno addirittura abbandonato il proprio selmer e optato per i conn nonostante la scomoda meccanica. Vorrei provarne un po' ma prima di addentrarmi in questa ricerca desidererei capire meglio le caratteristiche dei vari modelli e quali secondo gli esperti sono i modelli da considerare.
Raccolgo quindi consigli, suggerimenti, esperienze e opinioni sui vari contralti Conn.

Ps:spero non esista giá l argomento ma non ho trovato nulla di simile

Grazie mille!

Il_dario
2nd February 2015, 23:06
Ciao Martina .. In realtà spulciando in giro trovi parecchio materiale e parecchie recensioni, si anche dove avevi postato nel fan club e ti sei lasciata cacciare via da un infiltrato :laughing:
Comunque parlando di Contralti Conn le serie sono NewWonder I fino a metà degli anni 20 , poi evoluti in NewWonderII con qualche miglioria meccanica e di intonazione rispetto alla precedente , meccanica comunque sempre abbastanza diversa da quelli moderni a cui sei abituata ! Poi si passa hai modelli 6M direi il meglio della Conn, però anche qui negli anni sono state adotatte alcune varianti sulla meccanica e andando avanti con gli anni, le guerre e gli spostamenti delle produzioni hanno "peggiorato" la qualità produttiva e di conseguenza il Nome !
Direi che i 6M migliori sono quelli che vanno dagli anni 35 ai 45 , molto buoni anche quelli fino alla meta degli anni 50 dove hanno eliminato i famosi Rolled Tone Holes e fatto qualche semplificazione !
In seguito hanno ridisegnato alcune parti e negli anni 60 gli stabilimenti produttivi sono stati spostati in Messico e la qualità è decisamente diminuita !
Purtroppo trattandosi di "vintage" è difficile dire se un sax è meglio di un altro , perchè dipende molto dalla storia che isingoli esemplari hanno avuto, quindi devono essere provati !
Buona caccia :wink:

fabioevans
3rd February 2015, 00:18
Non suono il contralto, e quindi non sono in grado di aiutarti purtroppo nella scelta del modello più confacente alle tue esigenze.
Non era mia intenzione cacciare nessuno dalle discussioni (ci mancherebbe), anzi sei la benvenuta....ma di indirizzarti verso la giusta sezione.
Mi fa anche piacere, che una persona scelga degli strumenti validi:
posso dirti che sul tenore (proprio stasera ho ripreso a suonare il mio Conn Transitional, ed è un grande strumento) non c'è grande difficoltà per chi ha le mani un po grandi.
E' solo un discorso di abitudine e di apertura mentale, questi strumenti - il contralto immagino sia più facile - presentano una leggera distanza della tavola del plateau dal mignolo, ma possono essere migliorati con degli interventi tecnici da parte di validi restauratori e poi anche le chiavi palmari possono essere modellate sulla tua mano (così come ho fatto io).

" Poi si passa hai modelli 6M direi il meglio della Conn" come scrive Il Dario, che ha già esaustivamente spiegato molti dettagli. (non per niente è un moderatore)

Sia i New Wonder I e II, i Transitional e i 6M erano strumenti concepiti per suonare in big band, quindi seduti....pertanto troverai delle differenze anche sul bilanciamento del peso dello strumento in piedi.
Altra caratteristica da considerare è che hanno i fori in linea (cioè la mano destra va posizionata diversamente, rispetto ai moderni), se la tua è grande allora nessun problema.....credimi.
Si tratta di provarli e vedere se fanno per te o no....la percentuale di trovare un Conn buono che suona veramente rispetto ad altri più blasonati (ad esempio i S.....er è maggiore a mio avviso).
L'importante è trovarne uno totalmente restaurato da tecnico competente, e capirai veramente che vuol dire free blowin' e suono grosso.
Charlie Parker usava principalmente un Conn, se non erro proprio un transitional con i fori della campana da un solo lato o un 6 M, ma ha usato anche KING ed altri (Grafton),
ma Lui era Bird.....:hail:

algola
3rd February 2015, 07:06
io sarò contro corrente... ma il selmer serie II CONTRALTO è uno strumento nettamente superiore ai conn di pari taglia, sia dal punto di vista timbrico che meccanico, sia per la classica che per il jazz.

per il tenore il discorso è più complesso

re minore
3rd February 2015, 10:42
Ho avuto un conn transitional (contralto) che era in tutto e per tutto un 6M naked lady. Uno strumento fantastico, tanto tanto suono bello profondo, ed era anche uno strumento molto ma molto bello esteticamente. Io lo ho venduto perche' non riuscivo a suonarlo senza che prima o poi cominciasse a farmi male la mano. Ho deciso che non volevo avere grane e di non correre rischi. Penso di aver fatto una scelta saggia, ma mi e' dispiaciuto non poco.

Il Serie II secondo me e' esattamente agli antipodi del 6M, sono due strumenti che non potrebbero essere piu' diversi tra loro... non so neanche se ha veramente senso fare un confronto.

Alessio Beatrice
3rd February 2015, 13:10
Come detto da Re Minore, 6M e Serie II sono strumenti talmente lontani nel tempo tra loro che si comparano male.
Meccanicamente il Conn è meno agevole (ma comunque è questione di abitudine), anni di evoluzione meccanica ovviamente si notano e si percepiscono.
Come timbro invece non credo ci sia uno superiore all'altro, il Conn (grazie anche al suo strafamoso canneggio largo) è diverso dal caratteristico suono Selmer. Se ti piace un suono "grosso" te ne innamorerai.
Poi ci sono i vari modelli che fanno la differenza quindi, purtroppo come dicevi tu Martina nel primo post, bisogna avere pazienza e provarli...

MartinaDamico
3rd February 2015, 16:48
Grazie mille per tutti i vostri suggerimenti, ne traggo soprattutto che occorre provarne vari e con attenzione! Inizierò con calma la mia ricerca e nel frattempo se qualcun altro avesse altre esperienze da condividere si faccia pure avanti! Grazie molte davvero

Alessio Beatrice
3rd February 2015, 20:14
Brava, non ci vuole fretta ;)

il nero
3rd February 2015, 21:29
C'è un'altra cosa da prendere in considerazione e non mi pare trascurabile,il prezzo. I new wonder (anche transitional) costano meno della metà del 6M e ce ne sono di ottimi con qualche differenza meccanica ma con voce paragonabile;secondo me sono eccellenti contralti e,se si vuole fare un confronto con Selmer,si deve fare con strumenti coevi comunque superiori meccanicamente,ma con voce imparagonabile...tutti stupendi ma profondamente diversi. E inoltre i New Wonder sono molto belli,sopra tutto quelli con i bassi contrapposti,sempre da provare come tutti i sax di qualunque marca. Un altro contralto fenomenale è il top hat and cane della Buescher che,però,è molto caro.Di poco costosi ci sono i true tone,da non trascurare anche gli stencil Conn e Buescher che si trovano a prezzi modesti.
Il nero:sax:

fabioevans
3rd February 2015, 23:05
Altra caratteristica dei contralti Conn è che In genere hanno un microtuner sul chiver con una ghiera che serve per intonare lo strumento, se ti capita di trovarlo funzionante sei fortunata.... A volte lo saldano che perde..... Un esempio al link
http://pages.ebay.com/link/?nav=item.view&alt=web&id=251817323881

Poi ci sono i trilli: tutti i Conn hanno il trillo del G# e del Eb a forchetta (2/4 dito mano dx). In quegli anni andavano forte...

secondaserie
4th February 2015, 10:10
Io ho acquistato un New Wonder II post-Chu Berry o pre-transitional che dir si voglia...è una variante fabbricata per pochissimi anni prima del tansitional vero e proprio con ancora le chiavi del B e del Bb basso contrapposte. Il sax era stato ritamponato e settato molto bene, secondo il mio maestro ed infatti suona meravigliosamente,ma il microtuner era inchiodato(cosa che il venditore non aveva detto) ed era per me impossibile trovare il punto di accordatura perché pur inserendo tutto il becco non era sufficiente. Seguendo dei tutorial disponibili su You Tube sono però riuscito a sistemarlo con grande soddisfazione e adesso va benissimo ed è pure comodissimo.

Tblow
23rd February 2015, 21:06
Se il tuo desiderio è provarne alcuni, sapendo dove abiti, sono sicuro che troverai persone disponibili qui sul forum, io sono uno di questi (in provincia di Udine)

alessaxico
24th February 2015, 12:57
prova un 6m che ha un'ottima meccanica,addirittura l'ho preferita a quella dell super action 2..mi è sembrata di una velocità e scorrevolezza incredibile!
secondo me è fatto per mani piccole,ecco perchè risulta molto confortevole...Il suono è straordinario...malleabile,rotondo, ampio ma sicuramente più centrato di un chu berry e meno "cattivo"..
per la questione intonazione una volta che hai capito come funziona sei apposto (con il chu le cose sono un pò più complicate)

un pò di o.t. perchè non provi qualche buesher aristocrat/bigb o the martin? sono strumenti fantastici! se vieni da una sonorità selmer il buescher ha sicuramente più cose in comune col selmer rispetto al conn

alessaxico
24th February 2015, 13:01
se proprio vuoi infognarti sulle differenze di meccanica nel lungo periodo di passaggio dal chu berry al 6m ecco una guida piuttosto precisa
http://www.stohrermusic.com/2012/10/conn-transitional-6m-saxophones-the-finer-points/

re minore
24th February 2015, 16:30
... un 6m che ha un'ottima meccanica,addirittura l'ho preferita a quella dell super action 2..mi è sembrata di una velocità e scorrevolezza incredibile! secondo me è fatto per mani piccole,ecco perchè risulta molto confortevole...Il suono è straordinario...malleabile,rotondo, ampio ...

Sono d'accordissimo sul suono ma non lo sono affatto sulla meccanica. Per me la meccanica del 6M e' piu' comoda di quella di tanti sax vintage ma comunque largamente piu' scomoda di quella che trovi su Serie II e similari. Tra l'altro io ho le mani piccole ma non mi ci trovavo bene, principalmente per via dei fori in linea ma anche per come era fatta la spatola.

E questo dimostra una cosa: le impressioni che puo' dare uno strumento sono in larghissima misura soggettive e gli strumenti (soprattutto vintage!!!) bisogna provarli di persona.