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Visualizza Versione Completa : Top Tones, Rascher: come studiarlo?



pumatheman
12th June 2008, 21:59
salute!
mentre che ero a tirar giù a orecchio un tema di Monk mi sò accorto che quel diavolo di Charlie Rouse faceva il sol di 3 ottava, allora mi son messo i testa di arrivarci anchio... mi documento è cado su Top Tones di Rashèr... inizio a leggerlo e capisco la particolarit* della tecnica dei sovracuti...

il metodo mi sembra pesantemente palloloso l'inizio e allora mi chiedo se:

oggi a 2 anni e quache mese di saCs sar* il caso di iniziare con questo metodo oppure è troppo presto?

come consigliate di "innestarlo" nello studio quotidiano? possono bastare 15/20min al giorno fatti bene ?

attualmente faccio gi* i long tones facendo gli armonici di 5ta e 8va (immaginado prima le note) senza usare porta voce, quindi + o - il meccanismo dovrebbe essere questo, allora domando: quanto si differenzia la tecnica per ottenere un G di 3° ottava?
è vero che il G di 3° 8va è il sovracuto più difficile?

Ctrl_alt_canc
12th June 2008, 22:09
beh gli armonici devi farli senza portavoce...ti dico,con un po' di impegno non servono metodi per fare sovracuti,io arrivo tranquillamente al re 4 ottava (oltre non ci provo,non mi è utile) trovando le posizioni e usando l'accordatore... :smile:

comunque il Sol uno dei sovracuti piu difficili da prendere...e a mio parere il la,il più semplice...ti dico,dopo due o tre la presi bene il sol esce tranquillo,poi riesco a fare la scala,e nei fraseggi non è che li uso cosi tanto,al massimo li tengo lunghi oppure saltello dal fa al la,oppure fa la do...

ModernBigBand
12th June 2008, 22:10
Il Rascher puoi buttarlo dalla finestra in due minuti o mantenerlo a portata di mano per tutta la vita. Sarebbe preferibile dedicarci qualcosa di più di 20 minuti. Cosa che ti consiglio...per ora fai finta che la pagina 19 non esista e studia con calma le 18 pagine precedenti...è l'unico modo per imparare davvero i sovracuti.

;)

pumatheman
15th June 2008, 15:49
domanda da autoditatta, semplicione/segamentalista:
siccome becco il G e il G# e il A di 3° ottava facedo l'armonico con portavoce, sar* "grave" se faccio così invece di usare le posizioni di sovracuti?

ModernBigBand
15th June 2008, 16:07
Non è grave ma sarebbe un terno al lotto farle uscire sempre, perché molto difficilmente riuscirai a produrre in velocit* una nota del registro sovracuto senza utilizzare le posizioni dedicate.

;)

pumatheman
16th June 2008, 00:17
grazie per la pazienza MBB! :half:
altra domanduccia:
ma quando faccio per esempio il G di 3° con portavoce con gli armonici il principio di funzionamento è lo stesso del tone immagination o no? :BHO:

David Brutti
16th June 2008, 09:05
salute!
mentre che ero a tirar giù a orecchio un tema di Monk mi sò accorto che quel diavolo di Charlie Rouse faceva il sol di 3 ottava, allora mi son messo i testa di arrivarci anchio... mi documento è cado su Top Tones di Rashèr... inizio a leggerlo e capisco la particolarit* della tecnica dei sovracuti...

il metodo mi sembra pesantemente palloloso l'inizio e allora mi chiedo se:

oggi a 2 anni e quache mese di saCs sar* il caso di iniziare con questo metodo oppure è troppo presto?

come consigliate di "innestarlo" nello studio quotidiano? possono bastare 15/20min al giorno fatti bene ?

attualmente faccio gi* i long tones facendo gli armonici di 5ta e 8va (immaginado prima le note) senza usare porta voce, quindi + o - il meccanismo dovrebbe essere questo, allora domando: quanto si differenzia la tecnica per ottenere un G di 3° ottava?
è vero che il G di 3° 8va è il sovracuto più difficile?

Come affrontarlo?
L'importante è fare gli esercizi in modo assai progressivo e soprattutto giornalmente (meglio pochi minuti tutti i giorni).
Soprattutto non trascurare MAI gli esercizi preliminari soprattutto quelli relativi all'omogeneit* di suono come invece quasi tutti fanno. Se prima di eseguire gli esercizi sugli overtones avrai acquisito tutti gli scopi enunciati da Rascher negli esercizi precedenti faticherai meno e otterrai dei risultati nettamente superiori.
Il rascher lo faccio studiare quasi da subito ai miei allievi: sviluppa l'orecchio e ti abitua ad avere un'attenzione speciale verso la qualit* timbrica. Ecco come gli dico di procedere:
Prima fase:
-5 min note lunghe pag. 6, sia attacco d'aria che attacco di lingua;
-5 min dinamiche a terrazze, pag. 6;
-10 min esercizio pag. 7 (Uniformity of Tone Character)
una volta acquisita una buona omogeneit* di suono si passa alla seconda fase. normalmente ci vuole qualche mese di lavoro.

Seconda fase:
-5 min esercizio pag. 7 (Uniformity of Tone Character)
-10 min. Fourths and fifths pag. 9
-10 min. octaves, fourths and fifths (che è un maxi riepilogo dei precedenti esercizi).
Se si vuole si può iniziare a lavorare sui primissimi armonici tentando di ottenerli secondo il metodo enunciato a pad. 12

Terza fase:
-5 min esercizio pag. 7 (Uniformity of Tone Character)
-5 min octaves, fourths and fifths pag. 10
-15 min overtones exercises. Come si studiano? Con molta calma cercando di ottenere un'intonazione perfetta. L'emissione deve essere anch'essa molto precisa. Cercare di eseguire tali esercizi suonando in modo molto rilassato. Non appena ci si accorge di essere troppo rigidi smettere immediatamente. La rigidit* muscolare la nemica degli overtones.

Poi si passa all'applicazione della tecnica nella pratica.

Il rascher è davvero utilissimo lo consiglio spesso ai miei allievi durante le masterclass che tengo.
L'importante è farlo bene e con calma

Sax O' Phone
16th June 2008, 14:36
David! :bravo:

:pray: :pray: :pray:
:half: :half: :half:

;)

David Brutti
16th June 2008, 14:59
Scusa manca la quarta fase:

-ricovero immediato per fratture multiple causate da parenti, amici e vicini di casa

SalVac85
16th June 2008, 17:01
Anch'io ho deciso di intraprendere il Rascher ed avere uno come David che ti aiuta.............GRASSSSSSSSIE :half: !!!!!!!!pero' è scritto in inglese..............e io di inglese non capisco (quasi) una mazza :cry: ........scusate l'OT ma essendo in formato pdf ho provato a copiare ed a usare il Google Translate ma non ci riesco :cry: ..........qualcuno ha un suggerimento per come fare o meglio ancora le traduzioni :ghigno: ?

Ctrl_alt_canc
16th June 2008, 17:03
eh...i traduttori fanno proprio pena,non ce' modo,l'unica e' sapere l'inglese o studiarlo in italiano...


ma lo trovate cosi' necessario lo studio di questo metodo,in particolare per i sovracuti? ma e' pura teoria o ci sono molti esercizi?

SalVac85
16th June 2008, 17:15
Si i traduttori fanno proprio pena,al limite del comico ma tutto sommato riesci a capire qualcosa...........ma il mio problema è proprio che non riesco a copiare le frasi dal metodo in pdf!!!!!!!!!!!!!!


ma lo trovate così necessario lo studio di questo metodo,in particolare per i sovracuti? ma è pura teoria o ci sono molti esercizi?

Beh,lo dicono in tanti inclusi maestri e professionisti di codesto forum..........qualke giorno fa ho provato a ''sbagliare coscentemente'',nel senso di provare a fare i sovracuti direttamente senza studiare.......di uscire escono,ma:
1:non sempre,
2.a volte puliti,a volte stonati,a volte completamente sbalestrati!
3.esce una nota per un'altra........
Il rascher da quel poco che ho capito insegna ad avere completamente in mano la situazione ''tonistica''..........IO CREDO PROPRIO (almeno per me) CHE SIA MOOOOOOLTO UTILE.................

Ctrl_alt_canc
16th June 2008, 17:20
Si i traduttori fanno proprio pena,al limite del comico ma tutto sommato riesci a capire qualcosa...........ma il mio problema è proprio che non riesco a copiare le frasi dal metodo in pdf!!!!!!!!!!!!!!


ma lo trovate così necessario lo studio di questo metodo,in particolare per i sovracuti? ma è pura teoria o ci sono molti esercizi?

Beh,lo dicono in tanti inclusi maestri e professionisti di codesto forum..........qualke giorno fa ho provato a ''sbagliare coscentemente'',nel senso di provare a fare i sovracuti direttamente senza studiare.......di uscire escono,ma:
1:non sempre,
2.a volte puliti,a volte stonati,a volte completamente sbalestrati!
3.esce una nota per un'altra........
Il rascher da quel poco che ho capito insegna ad avere completamente in mano la situazione ''tonistica''..........IO CREDO PROPRIO (almeno per me) CHE SIA MOOOOOOLTO UTILE.................


evidentemente non riesci a copiare perchè è una semplice immagine e non testo (anzi lo è sicuro,è la scansione del volume cartaceo)...cè poco da fare mi dispiace... :neutral:

i problemi da te elencati mi si presentavano all'inizio,ormai li ho rimossi...per quello chiedevo,piu che altro perchè viene spesso osannato e tanto mitizzato come metodo :zizizi))

pumatheman
16th June 2008, 17:22
detto fra noi :lol: però mi piglia lo sconforto a usare i metodi, questo ancora di +... dev'essere d'un palloso da paura :lol: ...

David Brutti
16th June 2008, 17:33
Anch'io ho deciso di intraprendere il Rascher ed avere uno come David che ti aiuta.............GRASSSSSSSSIE :half: !!!!!!!!pero' è scritto in inglese..............e io di inglese non capisco (quasi) una mazza :cry: ........scusate l'OT ma essendo in formato pdf ho provato a copiare ed a usare il Google Translate ma non ci riesco :cry: ..........qualcuno ha un suggerimento per come fare o meglio ancora le traduzioni :ghigno: ?

Scusate il post lunghissimo ma in questo modo ce l'hanno tutti.

E adesso al lavoro!
Ps.: proprio oggi mi hanno contattato da Como per tenere una masterclass di sax dal 15 al 19 settembre. Nella masterclass ovviamente tratterò la nota dolente dei sovracuti e del lavoro sul rascher. Chi è interessato mi contatti.

Bau!

TOP TONES FOR SAXOPHONE

NOTE LUNGHE ( pag. 6 del testo inglese)
Sostenere le seguenti note senza vibrato. Il suono deve essere assolutamente fermo, senza alcun
crescendo o decrescendo all’ inizio o alla fine.
Suona tutte le note con la stessa forza. Tutte le dinamiche, dai ppp ai fff devono essere praticate su
tutta l’estensione, dal Si b basso al Fa acuto, (questo è naturalmente relativo, perchè il Si b basso
non potr* mai essere suonato piano come per esempio il Fa centrale).
DINAMICHE A “TERRAZZA” ( pag. 6 )
In questo esercizio non ci deve essere connessione di crescendo o decrescendo Ira i suoni. Ogni
nota si deve cominciare seconde i segni di dinamica, mantenere a quel livello, e troncare
nettamente alla fine. Tuttavia un attacco sul fortissimo non deve sembrare una esplosione. E’
importante suonare le note su tutti i gradi dinamici, da ppp a fff.
Va sottolineata una chiara distinzione tra attacco “di lingua” e attacco “di colonnia d’aria”.
Entrambi devono essere esattamente a tempo. In pratica la lingua fa scattare l’ancia per produrre un
suono nel ff, laddove si può usare solo la colonna d’aria per mettere in moto l’ancia nel pp. Lo
studente deve provare a combinare entrambi i metodi per il mf. E’ essenziale un severo controllo
sulla forza reale di ogni suono per evitare qualsiasi crescendo o decrescendo all’inizio o alla fine di
esso. Far mancare questo controllo distorcerebbe le proporzioni dinamiche del suono successive.
Graficamente così: (segue esempio) Nota qui le differenze reali e apparenti quando si conclude
una nota con un crescendo o un decrescendo. Questo non interferisce con il normale studio delle
note lunghe con crescendo e decrescendo. Praticare queste dinamiche come segue:
UNIFORMITA’ DI CARATTERE E DI SUONO ( pag. 7 )
L’intento di questo esercizio quelle di raggiungere uniformit* di carattere e di sonorit* su ogni
nota. Le note vicine possono essere quasi identiche da questo punto di vista, ma anche chiaro che
una nota al di sopra del Do acuto non suoner* mai come una nota del registro basso. La prima avr*
sempre più brillantezza e meno volume della seconda. Ma se lo studente è consapevole di questo
fatto potr* trarne vantaggio, dovr* cercare di aggiungere volume alle note superiori e brillantezza
alle inferiori. Suonate la stessa nota prima con maggiore poi con minor pressione dei muscoli
labiali sul bocchino. La quantit* di aria deve essere dosata per bilanciare le variazioni pur minime
della pressione dell’imboccatura. Il volume non deve variare, cambia solo il colore. Applicare lo
stesso esperimento sia al registro grave che a quello acuto. Procedere con gli esercizi segnati
dopo aver raggiunto i risultati desiderati.
* Assicurati di raggiungere uniformit* di colore e di volume fra queste due note. La
particolare difficolt* e’ dovuta al fatto che il Sol # suona con il portavoce inferiore, mentre il La
con il superiore.
** 5 Indica il Re b chiuso 0 Indica il Re b aperto
IMMAGINAZIONE DEL SUONO ( pag. 8 )
Tutta l’attivit* musicale proviene dall’equilibrio tra una vivida, colorata e precisa immaginazione
del suono ed un’abile produzione dello stesso. Senza un concetto preciso della musica da
riprodurre, non siamo capaci di renderla in maniera convincente. La padronanza incompleta della
produzione e del controllo del suono rende impossibile proiettare pienamente l’esperienza del
nostro orecchio interno. Perciò lo studente deve esercitare il proprio orecchio interno nello stesso
modo in cui si esercita con lo strumento. L’immaginazione di un suono è un’attivit* della mente
allo stesso modo dell’immaginazione di un triangolo con propriet* chiaramente definite, come
grandezza, forma, colore, ‘ecc,.Nel caso di un suono queste propriet* saranno l’altezza, la sonorit*,
la qualit*, il timbro, la stabilit*, la durata, ecc. Attivare la mente al punto di “immaginare” un
suono se siamo circondati dal silenzio relativamente facile. Se si ascolta un altro suono nello
stesso tempo, la cosa diventa più complessa. La difficolt* diventa ancor più grande quando sono io
che produco questo suono, non solo perchè sono direttamente impegnato nella sua produzione, ma
soprattutto perchè, per poterlo produrre con lo strumento devo prima avere un concetto di esso ben
chiaro nella mente. Ora deve cominciare una nuova attivit* mentale: l’immaginazione di un altro
suono. La cosa pi facile sar* cominciare con un suono di altezza identica a quelle che sto suonando.
E ora, passo passo - mentre ancora suono la nota originale con lo strumento - salgo dall’ unisono,
in linea di massima seconde una scala, alla nota che voglio raggiungere. Nel caso del nostro
esercizio, questo significa che io suono Re sul saxofono e, dopo aver identificato la nota
“immaginata” con questa altezza, gradualmente (pensando, attenzione!) salgo al La. Potr*
non essere facile e potranno volerci diversi tentativi per riuscire. E poichè soltanto io so cosa
penso, solo io posso sapere se ci sono riuscito. Nessun insegnante può controllare quello che
faccio dentro, ma la forza dell’ “immaginazione” del suono ottenuta in questo esercizio
determiner* largamente la riuscita degli esercizi da pag. 12 in poi. C’e’ anche un altro aspetto di
questo esercizio : immaginare un suono contenuto nella normale estensione della mia voce è
piuttosto facile. C’e’ bisogno di maggior concentrazione per formare il concetto di un suono
contenuto nell’ estensione del mio strumento, ma al di fuori dell’ estensione della mia voce. E
la formazione di un suono al di fuori di entrambe le estensioni richiede uno sforzo ancora più
grande. Nella successione degli armonici naturali l’ottava, la quinta e la quarta sono i primi tre
intervalli, con le rispettive proporzioni di 1:2, 2:3, 3:4. Sono perciò adatti in modo particolare agli
esercizi di ascolto. Nello studio seguente lo studente deve considerare le quinte e le quarte come se
fossero scritte separatamente.
All’ inizio pensiamo e suoniamo Re . Poi , mentre ancora suoniamo Re , pensiamo in anticipo il La .
Dobbiamo pensare questo La cosi vividamente da avere l’esperienza realistica di sentire una quinta.
Realizzato ciò - e non prima - cambiamo la nostra diteggiatura per suonare il La . Ora
l’immaginazione della nota ed il suono acustico devono corrispondere . Siamo pronti per il passo
successivo: pensare Mi mentre continuiamo a suonare La. Per completare questo ciclo possono
volerci alcuni minuti. E poichè la nostra capacit* di concentrazione non sempre è molto allenata,
potrebbe occorrere parecchio tempo per eseguire con padronanza questo esercizio apparentemente
semplice. Dato che la crescita della forza mentale è un processo organico, non c’ bisogno di dire
che necessita di applicazione quotidiana; bastano cinque o dieci minuti al giorno per gli esercizi a
pag. 9° 10, per esempio un rigo al giorno, o anche mezzo rigo!
QUARTE E QUINTE ( pag. 9 )
• Re e La formano la prima quinta. Nello stesso tempo. La non è solo la nota finale di questa
quinta, ma anche la nota iniziale della quarta La - Mi. Quindi, suonando il La, lo studente deve
sentirlo prima in connessione con il precedente Re, poi in connessione con il successivo Mi.
Procedendo da quest’ultimo, la quarta La-Mi è completata e Mi diventa il punto di partenza
della successiva quinta Mi - Si.
** Qui la metamorfosi del concetto che lo studente ha di nota tenuta diventa, oltretutto, una
necessit* teorica. Il cambio enarmonico da Re # a Mi b necessario per ottenere la quarta Mi b-Si b.
Altrimenti risulterebbe una terza aumentata Re #-Si b. D’altro canto, procedendo da Sol # a Mi b si
creerebbe una sesta diminuita. Tutti i cambi enarmonici in questo studio sono presenti per questa
ragione.
OTTAVE, QUARTE E QUINTE ( pag. 10 )
In ogni battuta di questa pagina noi leggiamo un’ottava, una quarta e di nuovo un’ottava. Ma in
ogni battuta c’è anche una quinta “nascosta”. Nella prima battuta fra la prima e la terza nota,
mentre nella seconda battuta fra la seconda la quarta nota. Poichè non formata da note successive,
la quinta è più difficile da udire, e perciò necessita di un maggiore sforzo mentale. Questo è,
precisamente, il nostro scopo.
All’inizio è troppo difficile pensare a tutti questi obiettivi contemporaneamente. Perciò concentrati
su uno alla volta per alcuni mesi.
Cerca di ottenere:
perfetta intonazione
dinamica equilibrata
legato uniforme
uniforme qualit* di suono
vibrato continuo
GLI ARMONICI NATURALI* ( pag. 11 )
Suonare gli armonici naturali sul sassofono è una parte del necessario allenamento dell’orecchio e
dell’imboccatura. Corrisponde allo sviluppo della “flessibilit*” su un ottone. Le diteggiature usate
per le note acute in concerto sono diverse da quelle dei seguenti esercizi. Ma lo studente trover*
difficilissimo produrre qualsiasi suono sopra il Fa acuto con le diteggiature a pag. 19, se non avr*
studiato gli armonici naturali.
L’importanza di una mente attiva è stata sottolineata nelle pagine precedenti. Perciò, questi esercizi
non sono progettati solo per lo sviluppo della qualit* del suono, ecc., ma anche per quelle dell’
“orecchio della mente”.
Procediamo ora verso quella parte dello studio in cui il lavoro fatto su questi esercizi porter* i suoi
frutti. La produzione di un armonico è il risultato
di un’imboccatura regolata delicatamente accoppiata ad un flusso d’aria completamente controllato.
Le variazioni di questi due fattori sono cosi imponderabili che l’Autore esita a definirle. Il tentativo
di farlo sarebbe paragonabile ad un simile discorso da parte di un insegnante di canto: “Dai una
tensione di 4 once e 1/16 alle corde vocali, produci un’emissione di flusso d’aria di 3278 cc. al
minuto e controlla con l’orecchio che il numero di vibrazioni delle corde vocali e quindi della nota
sia 660 al seconde - questo è Mi”. Invece, egli cerca di dare allo studente un accurato concetto della
nota desiderata (dell’altezza come delle altre propriet*) che, a sua volta, influenza (al di sotto del
livello di coscienza) l’azione dei polmoni, delle corde vocali, ecc., da cui risulta alla fine la
produzione della nota. Ora, se noi sostituiamo “imboccatura” a
“corde vocali” abbiamo descritto esattamente la produzione di un armonico. Presupponiamo
naturalmente che i due elementi principali del lavoro, vale a dire il concetto accurato del suono ed
un’imboccatura controllata, siano ben sviluppati; altrimenti il risultato finale, la nota, sar* fuori
altezza e/o di scarsa qualit*. Poichè gli armonici naturali si trovano ad altezze naturali, non tutti si
adattano alla nostra scala temperata. Perciò gli armonici 7, 11, 13 e 14 saranno sensibilmente
“stonati” **. Sul saxofono, gli armonici della serie costruita sul Si b basso sono piuttosto intonati
(eccetto il 7, 11, 13 e 14) perchè le proporzioni dello strumento sono riferite principalmente a questa
nota di base. Le altre serie di armonici sono intonati solo per alcuni gradi al di sopra della
fondamentale.
Le seguenti serie di armonici non sono date come esercizio, ma intendono servire solo da
riferimento.
* Questi paragrafi non vogliono costituire una discussione scientifica sugli armonici.
** L’undicesimo armonico, per esempio, è circa un quarto di tono più su della quarta nella scala
temperata. A meno che non si usino segni speciali, ciò non può essere indicato con gli accidenti
tradizionali.
ESERCIZI SUGLI ARMONICI ( pag. 12 )
Prima che lo studente inizi a studiare gli esercizi da pag. 12 a pag. 18, si raccomanda di provare il
seguente:
Suona lentamente una scala di Do dal Do centrale a quelle acuto, su e giù. Ora canta (NON
SUONARE!) la quarta nota di questa scala. Se necessario, comincia a cantare Do e sali per gradi
fino alla quarta nota della scala. Assicurati di aver cantato esattamente la quarta nota in
QUELL’ottava (non si trova nella normale estensione degli uomini, ma è piuttosto facile produrre
questa nota in falsetto). Dopo aver cantato questa quarta nota della scala di Do, diteggia (di nuovo,
NON SUONARE!) il Si b basso. Ora, senza cambiare la posizione delle dita (niente portavoce, per
favore!) suona con il saxofono la nota che hai appena cantato. Per un risultato migliore non forzare:
la nota verr* piuttosto facilmente. Potrebbe essere necessario selezionare la nota desiderata fra altre
che vengono fuori da sole; ma tale selezione non sar* difficile se il nostro obiettivo, cioè la nota che
abbiamo cantato, rimane chiara nella nostra mente. Ricorda: è la mente che da l’ordine; il
diaframma, l’imboccatura, ecc., lo eseguiranno solo se e quando sar* dato chiaramente. L’attivit*
della mente deve precedere quella degli organi del nostro corpo.
Abbiamo appena prodotto il terzo parziale (la quarta nota della scala di Do, cioè Fa centrale) della
fondamentale (posizione delle dita) Si b basso. l seguenti esercizi serviranno a sviluppare una gran
facilita in questo lavoro. Le note intere indicano le note che devono essere prodotte. Quando
appaiono al di sopra di una nota nera o di una linea orizzontale (sotto al rigo), sono suonate come
armonici. Le note nere indicano solo la posizione delle dita, non l’altezza del suono. Rappresentano
le fondamentali su cui sono costruiti gli armonici.
Un’accurata intonazione è di estrema importanza. Confronta sempre un armonico nell’estensione
normale con la stessa nota prodotta con la diteggiatura usuale, e controlla con le ottave e con le
quinte. L’intonazione degli armonici al di sopra dell’estensione normale deve essere confrontata
con l’ottava e la quinta sotto la nota desiderata. Attacca ogni nota dolcemente; devi esercitare sia la
scioltezza della lingua che la flessibilit* del flusso d’aria.
Ora sento qualcuno chiedere: “si davvero possono suonare questi due esercizi? Sono possibili?
Perchè devo perdere tempo con queste stupidaggini infantili?” Sono i famosi attacchi di angoscia.
Ma anche per lo studente che non ha intenzione di suonare per tutta la sua vita una sola nota sopra il
Fa acuto non c’è miglior esercizio per sviluppare la produzione e l’intonazione del suono che
eseguire una quantit* di armonici ogni giorno. Come ho detto prima, ciò corrisponde allo studio
della “flessibilit*” per un ottone.
* La linea orizzontale indica la posizione inalterata delle dita ** Ogni segno di bemolle, diesis
o bequadro è valido per la nota a cui si riferisce per il resto dell’esercizio, se non viene cambiato. La
doppia barretta indica la fine dell’esercizio.
** Questa ed altre note non vengono date intenzionalmente come Si naturale; il loro significato
melodico le rende Do bemolle.
DITEGGIATURE SOPRA IL FA ACUTO ( pag. 19 )
Qui sotto ci sono le diteggiature per le note acute da usare in concerto. Ho gi* spiegato
perchè non siano pubblicate all’inizio di questo volume. Non pretendo che queste siano le uniche
possibili per le note sopra il Fa acuto. Sono quelle date nella prima edizione di questo metodo nel
1941, che costituisce la prima pubblicazione su questo argomento; queste diteggiature sono state
quindi provate ed usate per più di un quarto di secolo.
Un esempio sar* sufficiente: probabilmente il più famoso lavoro per saxofono, il Concertino da
Camera di Jacques Ibert, composto per me e dedicatomi nel 1935. Fu solo a causa della nostra
amicizia e della conseguente speciale conoscenza che il compositore aveva del saxofono che egli
potè richiedere un’estensione di quasi quattro ottave. lo ho usato le diteggiature indicate qui sotto
ogni volta che ho eseguito questa composizione. Per ciò che riguarda gli altri lavori a me dedicati
fin dal 1931, stessa situazione: il compositore udiva più di due ottave e mezza dal mio saxofono, e
quindi scriveva con un’estensione di più di due ottave e mezza!
Queste diteggiature sono utilizzabili su ogni tipo e marca di saxofono; ho cercato di trovare
diteggiature che non fossero troppo complicate, che si accostassero una all’altra in modo
ragionevole e che producessero un’intonazione perfetta. Mi viene in mente una lamentela
frequente: “Ho seguito queste diteggiature e i risultati sono stati più o meno degli squittii, ma non
certo note attendibili!”. Più di un esecutore si è condannato al fallimento per aver trascurato gli
esercizi delle pagine precedenti, credendo di non aver bisogno di tale preparazione.
indica il polpastrello alzato
indica il polpastrello abbassato
* OK portavoce completamente abbassato
** Eb chiave del Mi b (mignolo, mano destra) completamente abbassata.
ESERCIZI SPECIALI ( pag. 20 )
I seguenti esercizi vanno eseguiti lentamente; Sono scritti in ottavi unicamente per un’impressione
visiva più compatta, L’accuratezza dell’intonazione e l’uniformit* della qualit* del suono sono gli
obiettivi principali di questi studi. La velocit* non è importante. Inizia ogni nota distintamente - o
con la lingua o con il flusso d’aria. Dovrebbero essere praticati entrambi i metodi. Cerca di eseguire
questi esercizi più dolcemente e legato possibile.
* Ogni segno di bemolle, diesis o bequadro valido per la nota a cui riferito per il
resto dell’esercizio, se non viene cambiato.
SCALE CON GLI ARMONICI NATURALI ( pag. 22 )
Le venti scale seguenti vanno suonate come armonici dal 4° al 12° delle cinque note più basse dello
strumento. Non intendono sostituire le scale convenzionali. ma sono date come studio ulteriore per
l’estensione allargata. Le note superiori (scritte come note intere) indicano l’altezza del suono da
produrre, mentre le note inferiori (scritte come note nere) indicano la posizione delle dita. l numeri
sotto le note nere si riferiscono all’armonico desiderato.
Quindi ( vedi es. sul libro ) indica : diteggiare il Si b basso e suonare il suo 4 armonico che Si b due
ottave sopra.
II segno ottava applicato solo alle note intere indica l’altezza reale dei suoni .
* Le note tra parentesi sono per la scala minore armonica. indica: diteggiare il Si b
basso e suonare il suo 4 armonico che Si b due ottave sopra.
** Il segno 8va applicato solo alle note intere indica l’altezza reale dei suoni.
*** Le note fra parentesi sono per la scala minore armonica.

SalVac85
16th June 2008, 17:46
evidentemente non riesci a copiare perchè è una semplice immagine e non testo (anzi lo è sicuro,è la scansione del volume cartaceo)...cè poco da fare mi dispiace...

è proprio cosi :zizizi)) .............


SalVac85, c'è l'ho io il pdf dei testi in italiano, madami una mail e ti rispondo con l'allegato!

grazie mille,sei gentilissimo :D .......pero' vedo gia che David ha risolto MAGNIFICAMENTE il problema :yeah!) !!!!!!!!!

Sax O' Phone
16th June 2008, 19:27
David, approfitto della tua infinita pazienza e disponibilit*! e vorrei chiederti:
negli esercizi di Note lunghe ed anche in quelli a terrazza come consiglieresti di procedere con le note, dove c'è etc.? Non ho ancora ragionato bene se usa un intervallo specifico che conviene seguire... :oops:
Grazie!!!
;)

pumatheman
16th June 2008, 21:36
stò tizio li suona come la cosa +facile del mondo! link: http://www.youtube.com/watch?v=IEAdZfCt ... re=related (http://www.youtube.com/watch?v=IEAdZfCtSEI&feature=related)

trovo che possa essere di grande aiuto per "gli autodidatti" sentire qualcuno che te li spara in faccia così! :lol:

ps: domani devò comprare un paio di nuove casse per il pc perchè "il ragazzino" me li ha sfondati!!! :lol: :lol:

David Brutti
16th June 2008, 21:53
David, approfitto della tua infinita pazienza e disponibilit*! e vorrei chiederti:
negli esercizi di Note lunghe ed anche in quelli a terrazza come consiglieresti di procedere con le note, dove c'è etc.? Non ho ancora ragionato bene se usa un intervallo specifico che conviene seguire... :oops:
Grazie!!!
;)

Non nessun intervallo specifico. Puoi procedere come preferisci. L'unico consiglio è di farne pochi ma molto bene puntando l'attenzione sulla qualit* e la tenuta del suono, sulla precisione dell'attacco e sulla stabilit* del suono in genere. Facendone troppi di seguito si tende a irrigidirsi e ciò non va mai bene. La "vecchia scuola" all'italiana che imponeva note lunghe in quantit* va assolutamente corretta: note lunghe ed esercizi si: pochi ma buoni!
Puoi procedere per intervalli di 4°-5°. Io in genere ne faccio un paio nel registro grave (a caso), un paio nel medio senza portavoce, un paio nel registro medio col portavoce, un paio nel registro auto. Cerco di ricordarmi quali suoni ho lavorato nei giorni precedenti per non ripetermi. In genere in 4-5 giorni di studio finisco tutti i suoni del mio sax.
Non ne faccio più di tanti poichè per perfezionarne otto gi* ci vogliono 20 minuti buoni!

pumatheman
20th July 2008, 10:27
dopo un mesetto di lavoro sugli arminici quì sul Raschel:

sento un discreto affaticamento del labbro inferiorei emettendo i 4 arminonici, "lo deve fare" o sto sbagliando qualcosa?

è giusto esercitare una tensione maggiore sull'imboccatura via via salendo con gli armonici? cosi i denti inferiori mi vanno a "stressare" il labbro inferiore...

noto che mi f* sempre +male, e mejo interrompere per un pò?

David Brutti
20th July 2008, 11:00
Si: significa che stai lavorando solo di labbro per ottenere gli armonici. Concentrati sulla pressione dell'aria e sulla laringe.
Durante le mie masterclass ho notato che è di aiuto ai miei allievi, per far comprendere il lavoro della laringe, pensare di adattare la cameratura della gola come se si pronunciassero diverse vocali: ad esempio "oe" del tedesco quando si necessita di una chiusura sensible della gola etc...
Scusami se nn entro nel dettaglio ma è davvero difficile da spiegare senza esempi diretti.

Ciau

pumatheman
20th July 2008, 11:37
grazie David.
la durezza dell'ancia quanto può influenzarne l'emissione? un'ancia +duretta potrebbe essere di aiuto per andare "in sù"?
per andare in "in sù" la pressione dell'aria dovrebbe essere maggiore giusto?
la laringe allora la si "sfrutta" per esempio emettendo delle sillabbe o vocali generiche o "intonate" con l'armonico da emettere?

almartino
20th July 2008, 11:47
la laringe allora la si "sfrutta" per esempio emettendo delle sillabbe o vocali generiche o "intonate" con l'armonico da emettere?
puma non devi emettere nessuna sillaba nessun suono con la gola, david ovviamente parlava della posizione/adattamento della gola, cioè la gola deve assumere una conformazione come se volessi emettere quei suoni.

ciao
Al

David Brutti
20th July 2008, 11:48
grazie David.
la durezza dell'ancia quanto può influenzarne l'emissione? un'ancia +duretta potrebbe essere di aiuto per andare "in sù"?
per andare in "in sù" la pressione dell'aria dovrebbe essere maggiore giusto?
la laringe allora la si "sfrutta" per esempio emettendo delle sillabbe o vocali generiche o "intonate" con l'armonico da emettere?

Se lavori in modo corretto non devi avere la necessit* di indurire l'ancia.
Dovresti cercare di ottenere gli armonici col tuo setup naturale.
Per quel che riguarda la pressione dell'aria in generale deve essere molto elevata.
Le vocali che ti ho consigliato non devono essere "emesse": quanto deltto prima è di aiuto solo per capire come deve lavorare la gola, non devi pronunciare nulla mentre suoni.

MyLadySax
23rd January 2009, 08:53
Ho da poco iniziato a cimentarmi con gli armonici, croce (specialmente per il mio paziente vicino di casa e per la mia compagna, che è meravigliosa, perché mi sopporta) e delizia, come studio propedeutico all'emissione dei sovracuti.
Trovo la cosa appassionante, uno studio che definirei mistico sullo strumento, che ti costringe a controllare il corpo e la mente, evitando qualsiasi irrigidimento.
Penso che ordinerò presto il Raschèr, ma per adesso sto andando un po' a tentoni, basandomi su quanto ho potuto leggere qu* e l*, anche in questo forum.
Dopo tanti sforzi, ora riesco a raggiungere il 4° armonico di Bb, benché:
- non sempre e ancora con una certa difficolt*;
- con un'ancia leggermente più dura di quella che uso abitualmente;
- trasformando il suono dell'armonico precedente (dunque, non direttamente);
- spesso con un suono che porta "le scorie" dei suoni sottostanti.
Proprio ieri ho ottenuto i migliori risultati, fino ad oggi, raggiungendo il 4° armonico con maggiore disinvoltura e più nitidamente.
Considerate, cmq, che, pur suonando il sassofono ormai da un bel po', sono un neofita in questo tipo di studio, per lo più essendomi dedicato al registro grave.
Ora ho una perplessit* che spero qualcuno sapr* risolvere.
Naturalmente, mi sforzo di usare la laringe per modificare l'altezza dei suoni e passare, per quanto mi è possibile legando, da un armonico all'altro, fino al 4° (almeno per adesso), e, naturalmente, evito di "stringere", di "mordere", ecc., cercando di mantenere una posizione rilassata; ma noto anche che un piccolo movimento, fatto spontaneamente, del labbro inferiore, quasi a far vibrare una determinata porzione dell'ancia, mi è tuttavia indispensabile, per raggiungere soprattutto il 4° armonico. E' normale o sbaglio qualcosa?

David Brutti
23rd January 2009, 09:17
In generale la tecnica Rascher ha un approccio molto pratico e potrebbe essere esplicitato in questa frase: se ottieni quello che la tua mente immagina significa che il tuo corpo sta agendo bene. In generale poi il labbro sul sax deve essere abbastanza plastico in modo da poter "correggere" i grossi disequilibri che ci sono tra suoni gravi (canneggio enorme) e suoni acuti (canneggio stretto). Non vedo questa tua perplessit* come un problema. L'importante è come dici tu evitare contrazioni inutili e controproducenti. Il metodo Rascher serve a fare capire che lo strumento è realmente un ibrido tra un legno (modalit* di emissione e diteggiatura) e un ottone (capacit* di eseguire armonici e filtraggi) e se si vuole ampliare l'estensione dello strumento è assolutamente inutile e spesso dannoso ricorrere alla sola pressione del labbro.
Durante le mie masterclass, per far capire come cercare una posizione della laringe differente e funzionale chiedo all'allievo di impostarla come se si stesse pronunciando una determinata vocale (o, a, oe etc...) senza pronunciarla ovviamente. Normalmente per il 4° armonico funziona molto impostare la laringe su una vocale molto chiusa come la U francese ad esempio.
Un'altra dritta: anche la posizione della lingua influendo sull'aria può facilitare o ostacolare gli armonici. Prova a cambiare la posizione della lingua e vedrai come cambia il suono.
Per evitare invece i suoni parassiti prova ad aumentare la pressione dell'aria.
Vedrai che con ancora più pratica dovrai ricorrere sempre meno alla pressione del labbro inferiore; la sfiga di questo metodo è che per vedere dei risultati soddisfacenti bisogna praticarlo per anni. Però funziona!!!

docmax
23rd January 2009, 11:26
... Vedrai che con ancora più pratica dovrai ricorrere sempre meno alla pressione del labbro inferiore; la sfiga di questo metodo è che per vedere dei risultati soddisfacenti bisogna praticarlo per anni. Però funziona!!!

:muro(((( :muro(((( :muro((((
Max

pumatheman
23rd January 2009, 11:34
grazie David sei grandioso :bravo:
il quarto esce bene sempre ma io sto avendo problemi col 5° armonico del Bb (fa 3°ottava), c'è qualche "dritta" per salire fin lassù?

fcoltrane
23rd January 2009, 14:18
il problema con gli armonici è che è possibile produrli anche interferendo con il labbro.(e non solo)
provo a spiegarmi meglio :
il metodo utile per un sassofonista è riuscire ad articolare la laringe .
per capire se siamo in grado di fare ciò abbiamo un indicatore certo.
se riusciamo a passare da un armonico a quello immediatamente successivo e ritornare all'armonico di partenza senza che tra i tre suoni vi sia pausa di suono e diversit* di timbro ,
allora siamo certi che stiamo articolando.
in caso contrario stiamo facendo altro.
(che potr* essere utile per altri fini ma non per la produzione degli armonici)
questo indicatore è utile perchè lo si trova anche nei primi armonici (ad esempio posizione fondamentale 1° armonico posizione fondamentale)
se siamo in grado di farlo correttamente non vi è dubbio che col tempo arriveremo a superare
i nostri limiti.
per quanto riguarda il movimento del labbro il punto è capire se è il labbro che si adatta alla
articolazione della laringe, o se non vi è alcuna articolazione ed il labbro prova a fare quello che la laringe non fa.
(l'unico modo anche qui è dal risultato)
per il resto concordo integralmente con quanto scritto da David.
ciao fra

MyLadySax
23rd January 2009, 14:22
Grazie, David, beato Cristian che ti ha come maestro!
Grazie, fcoltrane.
Davvero.

fcoltrane
23rd January 2009, 14:29
grazie David sei grandioso :bravo:
il quarto esce bene sempre ma io sto avendo problemi col 5° armonico del Bb (fa 3°ottava), c'è qualche "dritta" per salire fin lassù?
puoi provare a produrre quel fa utilizzando la posizione normale senza portavoce.
quindi leghi quella posizione a quella del BB basso.
oppure
posizione di fa ,posizione alternativa, posizione BB basso tutte legate e senza portavoce.

prova a suonarle con lo stesso timbro e la stessa intonazione
ciao fra

pumatheman
23rd January 2009, 15:52
grazie fra, molto interesante proverò stasera ;)
codesto procedimento l'ho usato per ricavare il 4° armonico... per il 5° facevo il fa 3a ottava col portavoce poi passavo a diteggiare il Bb ma non riscivo a tenelo... :idea:

fcoltrane
23rd January 2009, 16:17
si perchè legare le due posizioni , posto che ci sono molte chiavi implicate non è semplicissimo.
per il 4° il procedimento è più semplice perchè puoi addirittura mantenere aperta la chiave del re anche quando chiudi tutte quelle del BB basso.

per il 5° armonico ti dicevo di mettere a confronto le due posizioni di fa (in realt* le tre posizioni)
perchè se riesci a renderle con lo stesso timbro e la stessa intonazione stai certo che stai lavorando nella direzione giusta.

ed ancora puoi procedere suonando il 4° armonico per le posizioni di BB B C C# D
legando il primo suono al successivo .
se riesci puoi provare a suonare il 4° sul C# e legarlo alla posizione di BB.
ciao fra

MyLadySax
26th January 2009, 09:44
A piccoli passi e con tanta pazienza, ma vado migliorando.
Continuo a studiare col bocchino in firma, ma qualcuno sa dirmi come mai con un Otto Link STM NY n° 9* (utilizzando le stesse ance e la stessa legatura) riesco a raggiungere non solo molto più agevolmente il 4° armonico, ma con un piccolo sforzo anche il 5°, oltre che il G sovracuto direttamente? Forse perché l'Otto Link ha una camera interna più ampia?

David Brutti
26th January 2009, 09:58
Probabile. O forse potresti trovare questa imboccatura più "facile" per il tuo modo di suonare e magari oppone meno resistenza rispetto all'altra. Il consiglio è di praticare gli armonici con il setup con cui suoni abitualmente senza cercare facilitazioni e senza cambiare imboccatura.

Jacoposib
26th January 2009, 16:47
Grazie mille David! :D

Sax O' Phone
26th January 2009, 19:07
David le sa tutte! ;)
Inoltre, caro MyLadySax, come gi* ti scrissi in privato, il Jody Jazz è particolare, sopratutto per quanto concerne la durezza delle ance, che lo stesso Espina consiglia di usare di almeno un valore in più, credo a causa della conformazione aperta del piano di appoggio; e poi c'è la questione della legatura: la Rovner Dark che ti forniscono insieme al JJ secondo me è ottima per accentuare il registro basso, che è gi* mi sembra molto più agibile con questo becco, ma a me chiudeva parecchio le note del registro acuto, e di conseguenza anche i sovracuti; montando una FL Ultimate (quella con la vite sotto), ho scoperto che mantenevo un eccellente controllo dinamico sul registro basso, ma sopratutto, mi apriva il registro acuto e sovracuto; io comunque su questo becco (pure vero che il mio è un 7*) mi trovo benissimo con ance Rico Royal #3.5 o #4. Anche Almartino lo conosce molto bene e magari può darci altri consigli ed informazioni...

MyLadySax
27th January 2009, 09:03
Sì, ho considerato la questione della durezza delle ance, la cui incidenza non è affatto trascurabile. Non escludo di usare ance un tantino più dure, ma preferirei evitarlo, perché, non fosse per armonici e sovracuti, potrei dirmi pienamente soddisfatto dalle 2,5 m. Riuscire a mantenerle sarebbe un grande risultato per me, ma - ripeto - non escludo di cambiare. Solo proseguendo nello studio potrò rendermi conto. Purtroppo, non ho ancora veramente interiorizzato la tecnica, per cui mi ci vuole ogni volta un sacco di tempo (anche più di mezz'ora), per riprendere la corretta impostazione, prima di raggiungere in maniera soddisfacente il 4° armonico di Bb, ma è indubbio che sto sensibilmente migliorando (a piccoli passi e con tanta pazienza, ma che studio meraviglioso e appassionante!). Ieri, intenzionalmente, alla fine ho puro beccato il 5° armonico! Cmq, l'ancia che sto montando è un po' sfibrata e credo sia ora di cambiarla. Con l'ancia nuova, se ben funzionante, dovrei avere meno difficolt*.
Conosco molto bene la FL Ultimate, perché l'ho usata per mesi (trattala con cura: i piolini sono molto delicati). E' vero che ti d* una maggiore brillantezza sul registro acuto e anche un ottimo controllo delle note gravi, però la Rovner, a parte il fatto che nel registro grave mi piace comunque di più, mi garantisce un suono complessivamente più vicino a quel che desidero. Con lo studio degli armonici, sono realmente entrato in un'altra dimensione, per cui non escludo nessun cambiamento di setup, ma, anche per quanto riguarda il sostituire o meno la legatura, sono convinto che solo l'impegno mi metter* nelle condizioni di capire ciò che è meglio per me.
Grazie, non immaginate quanto mi siano utili tutti questi consigli.

Sax O' Phone
27th January 2009, 14:26
Vorrei solo aggiungere una cosa che forse non ho esplicitato bene: quando parlo di ance più dure di quelle che si usano di solito, intendo dire che a quel che risulta dalla mia propria esperienza, usando normalmente delle Rico Jazz #3 S o M o Rico Royal #3 sui Guardala (tra l'altro eccezionali per le sovracute e gli armonici), sul Jody Jazz montando ance ben più dure, non trovo la benchè minima difficolt*: secondo me il Jody Jazz è un'imboccatura che fa categoria a sé stante, rivoluzionando i limiti relativi sia all'apertura, che alla durezza delle ance... Provalo senza timore con ance più dure e ti stupir*!

MyLadySax
27th January 2009, 15:46
Grazie, Sax O' Phone, non mancherò di comunicare il risultato dei miei prossimi esperimenti con le ance.

docmax
27th January 2009, 20:22
Grazie a tutti per le informazioni grazie alle quali trovo molto giovamento: accelerano l'apprendimento, evitano errori di metodo.

Max

MyLadySax
2nd February 2009, 14:01
Doveroso informare dei miei progressi.
Il 4° armonico di Bb è acquisito!
Ora il mio obiettivo è raggiungere il 5° (ieri l'ho "sfiorato" più volte), migliorando il 4° ulteriormente.
Intanto, ho iniziato il Raschèr. Dagli esercizi preliminari, come consigliato da David.
Ho notato che, nel tenere lunga la nota (da ppp a fff), mi trema il labbro inferiore. Ho l'impressione che dipenda dal fatto che non riesco a rilassarmi!
Eseguo i preliminari facendo uso dell'accordatore elettronico, per migliorare pure l'intonazione.

MyLadySax
3rd February 2009, 09:19
Ho raggiunto il 5° armonico di Bb! Ancora stentando e ogni volta con tante prove, ma l'ho raggiunto, anche in maniera piuttosto netta, tenendolo lungamente. Anzi, ho sfiorato (ma involontariamente) armonici superiori, spero sempre senza stringere. Ieri sera ero raggiante.
Non mi resta che insistere.

govons
3rd February 2009, 14:48
io gi* sullo studio delle note "a terrazza" divento matto...
:doh!:

Sax O' Phone
3rd February 2009, 15:18
Complimenti MyLadySax! ;)
Io arrivo solo al terzo armonico del Bb (veramente gli altri non li ho mai neppure cercati!), e comunque devo ancora trovare la diteggiatura sul mio SA 80 II per il SOL acuto! :sad:

pumatheman
3rd February 2009, 15:44
io arrivo al 4to armonico di Bb ma con ance "performanti" i sovracuti stò cominciando a spararli bene fino al B anche a freddo sul tenore e ancora mejo sul soprano.
arrivo fino al B anche perchè non mi sono avventurato più sù. Prima vojo masticare bene iniziali che si dice siano tra i più sodi.
Il G m'è sempre uscito subito e alla grande o'Phone prova con 1(high B) + high F# + side A# ;)
ancora però non hoi mai affrontato il Raschèr metodicamente :oops:

MyLadySax
4th February 2009, 13:09
Sax O'Phone, non arrivi oltre il 3° armonico solo perché non ci hai mai studiato sopra.
All'inizio, col 4° armonico, che è una bestia nera, rischi di demoralizzarti, poi, piano piano, e con un po' di pazienza, facendo tesoro dei consigli di tutti, ci arriveresti senz'altro anche tu.
Non posso che incoraggiarti a intraprendere questo studio, che è utilissimo.

Sax O' Phone
4th February 2009, 14:01
Bhe è vero, è solo da un paio d'anni che ho scoperto le posizioni alternative, quindi puoi ben immaginare che non abbia fatto molte ricerche circa le note 'non omologate' oltre le posizioni standard, sia delle dita che mentali!
Infatti percepisco molto bene che l'emissione di suoni sovracuti e degli armonici è ancor di più legata al senso interiore che si ha della nota: una volta di più verifico una delle cose fondamentali che mi furono insegnate, e cioè che la nota va portata, ovvero la definisci prima mentalmente, e la porti al sax rendedola udibile; io ho delle difficolt* proprio perchè non ho ancora ottenuto il controllo necessario a mantenere l'intonazione di alcune sovracute, e questo mi infastidisce non poco, bloccandomi sulla loro pratica. Se emetti fischi e gemiti, per di più stonati, è meglio lasciar perdere una pratica intensiva: a volte imbrocco la giornata, ed allora insisto un po' di più cercando appunto di memorizzare lo stato interiore che mi porta a trovare queste note. Certo dovrei studiare di più questo metodo del Raschèr, e comprendo che la capacit* di controllo di questi registri e di queste tecniche ti fanno avanzare decisamente anche nella tecnica più comune migliorandola.
Il SOL acuto rimane per me precluso perchè ancora nessuna delle diteggiature sembra funzionare con costanza, ma forse è come dicevo un problema interno, e non di posizioni. Rimane inutilizzabile nelle esecuzioni, e quindi mi accontento del registro standard e degli armonici sino ala terza nota...
Continuo a lavorarci sopra, ma sul Soprano è anche peggio! Ho un problema sulle acute oltre il RE! :BHO:

tzadik
4th February 2009, 15:28
Io... credo di aver avuto la fortuna di essere riuscito a fare uscire i sovracuti senza essere passato prima per il Rascher...
Quando l'ho trovato è stato il paradiso... :slurp:

Per le posizioni però uso quelle riportate sul un libro di trascrizioni di Michael Brecker...

@ Sax O' Phone: prova a fare il G sovracuto solo con il tasto del B... senza la chiave del F alto e tieni premuto il tasto per l'A# ("Ta" sui metodi classici)...
Sul mio Selmer ho notato che esce meglio... altrimenti lo becco stranamente come armonico del G#...

Purtroppo ho provato un Yanagisawa (ho avuto per un mese un "T990µ" quando avevo il mio in riparazione): nei sovracuti con quel sax avevo una facilit* di emissione disarmante... :\\:

Ctrl_alt_canc
4th February 2009, 16:39
e il becco che mi hai scambiato pure...di solito uscivano molto sottili come volume..cappero con questa bellezza ci sfondo un muro! :ghigno: e rimangono perfettamente intonati!

tzadik
4th February 2009, 16:58
Beh... più estremo di un Dukoff S per tenore non so se esiste altro!
Più che altro l'high baffle ti aiuta a mantenere la pressione più alta... quindi gli armonici escono più facilmente e di conseguenza anche i sovracuti...
Io personalmente non ho problemi a tirare fuori sovracuti nemmeno con altri bocchini... grande differenza può farla l'ancia: un ancia nuovo o appena "rodata" ti rende più facili certe cose..



Un Dukoff è per sempre... ::saggio::

Ctrl_alt_canc
4th February 2009, 17:18
errato! di più estremo cè un dukoff S...10!! :ghigno:

MyLadySax
16th February 2009, 09:22
Continuo a studiare gli armonici.
Poco, perché ho poco tempo, solo di sera, quando torno a casa, ma, nonostante a volte mi senta stanco, trovo quasi sempre la forza di montare e soffiare.
Una perplessit*. Sul Eugene Rousseau ho letto che, per suonare gli armonici, si dovrebbe, tra l'altro, fare in modo che una maggiore porzione dell'ancia venga a trovarsi all'interno del cavo orale, mediante uno spostamente della mascella (e, quindi, del labbro inferiore) in avanti. Io sto ottenendo dei risultati via via migliori col 4° e col 5° armonico di Bb (intendo perfezionare l'emissione di questi armonici, prima di procedere), ma non sono sicuro di fare esattamanete come vorrebbe il Rousseau. E' grave?
Grazie in anticipo per l'eventuale cortese risposta.

MyLadySax
23rd February 2009, 09:35
Ho raggiunto il 6° armonico di Bb, anche se ancora faccio tutto con una certa difficolt*.
Per raggiungere il 6° armonico, posiziono la lingua come per pronunciare una "i": è corretto?
Se qualcuno mai mi delucider* (non posso pretenderlo, ma lo spero), cortesemente mi dia anche un suggerimento per raggiungere il 7° armonico, sempre che vi sia un suggerimento da dare.
Aggiungo che, a volte, il 6° armonico mi è più semplice del 5°. Anche il 3° armonico, che, come il 5°, corrisponde al F, a volte mi è ostico. E' normale?

albyblueska
23rd February 2009, 17:29
Secondo me la tua difficolt* a suonare il 3 o 5 armonico dipende unicamente dalla difficolt* che probabilmente hai a immaginare quelle note nella tua testa.
Io ad esempio faccio molta più fatica a produrre il 4 armonico rispetto al 3 che mi esce anche quando non voglio.
Ti faccio notare infatti che il 3 e il 5 armonico(FA) si trovano entrambi ad una quinta dalla nota precedente(Sib).
Quindi il mio modesto consiglio è di esercitarti a cantare inervalli di quinta(cantare, non suonare) e quindi di suonarli sul sax usando la dittegiatura normale in modo da farteli entrare in testa.
Quindi passa nuovamente a produrli con gli armonici.

fcoltrane
24th February 2009, 01:41
se riesci a suonare il 6° armonico di Bb prova a suonare quello di B poi di C poi di C#
in questa maniera arriverai al 7° senza neanche pensarci.
anche perchè il 7° dista dal 6° un tono

dissento da movimenti di mandibola o variazioni di pressioni del labbro (la strada da percorrere l'articolazione della laringe ecc..)
ciao fra

MyLadySax
24th February 2009, 13:25
Grazie.

fcoltrane
24th February 2009, 13:44
è un piacere discutere di questi argomenti.
ad onor del vero devo ammettere che dal 7° in poi ti può capitare di controllare e selezionare
i suoni anche senza il controllo della laringe ma con una combinazione di emissione labbro ecc..
questo accrescer* la tua sensibilit* del labbro nella selezione del suono ma ne limiter* un aspetto il timbro.
per verificare l'articolazione della laringe con la stessa emissione puoi fare due cose.
1 ° quando passi da un armonico all'altro devi legare i suoni.
(sia ascendente sia discendente)
se ci riesci (e lo puoi verificare con i primi armonici) stai articolando se c'è un buco non stai articolando. (occhio al timbro)
2° devi mettere a confronto l'armonico con la nota corrispondente presa con la posizione standard.
(se articoli la laringe non vi sar* differenza di altezza e timbro) se lavori con labbro emissione ecc.. probabilmente l'armonico avr* un timbro diverso o una altezza diversa.

ciao fra

MyLadySax
24th February 2009, 17:52
Ok, grazie, cercherò di fare tesoro di tutti questi consigli, di cui ho tanto, tanto bisogno.

red
28th February 2009, 19:37
scusate, forse me lo sono perso...ma qualcuno potrebbe passarmi il testo in pdf? :half: :half:

pumatheman
28th February 2009, 21:52
Red (il testo) è tutto quì viewtopic.php?p=42413#p42413 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?p=42413#p42413)
;)

red
1st March 2009, 01:59
ok grazie. pensavo però che ci fossero anche le note! :roll: . vabbè, quelle me le procuro altrove ;) . grazie ancora :ghigno:

ModernBigBand
1st March 2009, 02:06
In realt* le note sono la cosa meno importante di questo testo, la parte teorica è a dir poco illuminante mentre i "pallettoni" hanno più che altro funzione di guida...a differenza degli esercizi sul controllo/omogeneit* del timbro nella prima parte del volume.
In ogni caso, se hai bisogno...

;)

MyLadySax
13th March 2009, 16:28
Scusate, ma il 5° armonico di B (F#) è un po' calante?

fcoltrane
13th March 2009, 16:41
meglio calante che crescente .
se fosse crescente significherebbe che ne modifichi l'altezza con il labbro.
puoi provare ad intonarlo con la nota fa# presa con la posizione a forchetta .
altra aspetto che può esserti utile è prendere l'armonico ad un volume contenuto per poi aprirlo ed arrivare all'intonazione. (comunque il 5° armonico è un buon traguardo considera che sei gi* fuori dal registro) ora non resta altro che intonarli.(stesso discorso per i prossimi)
ciao fra

MyLadySax
13th March 2009, 18:00
Ok, grazie.

saxluis
5th September 2009, 01:07
Ciao...su quale sito posso acquistarlo?grazie!

alto23
5th September 2009, 11:59
Per esempio, qui (http://www.birdlandjazz.it/Sigurd-Rascher_Top-Tones-For-The-Saxophone-P5229.html).

saxluis
7th September 2009, 11:32
Ciao David mi puoi consigliare un sito dove acquistare questo metodo? grazie! ;)

saxluis
7th September 2009, 11:36
Ah scusate volevo chiedervi un'altra cosa...ma le posizioni dei sovracuti di questo libro sono per sax contralto, quelle per sax tenore sono diverse, me lo consigliate lo stesso, oppure....c'è un'alternativa? Grazie!

David Brutti
7th September 2009, 14:36
Ah scusate volevo chiedervi un'altra cosa...ma le posizioni dei sovracuti di questo libro sono per sax contralto, quelle per sax tenore sono diverse, me lo consigliate lo stesso, oppure....c'è un'alternativa? Grazie!

prova su http://www.di-arezzo.it

Le posizioni suggerite da Rascher sono buone per sassofoni molto antichi (tipo Conn New Wonder o Buescher True Tone), anche se alcune di esse possono andar bene anche sui sax moderni. Su sassofoni moderni è consiliabile utilizzare altre tabelle di posizioni, tabelle reperibili anche sul saxforum.

MyLadySax
8th September 2009, 13:52
Provando e riprovando, ho trovato posizioni diverse da quelle che ho letto. Mi vanno molto meglio, anche per l'intonazione. E' normale?

fcoltrane
8th September 2009, 14:32
secondo me è normale.
devi però prestare attenzione che le posizioni che utilizzi non siano relative a note dalla diversa altezza che poi vengano modificate da una stretta eccessiva.
in quel caso timbro e apertura del suono sono gli indicatori che ti servono.
(anche così però riuscirai a mettere a punto una ottima tecnica ),
ciao fra

giovanesassofonista
6th May 2010, 13:50
Sto riesumando un topic vecchio lo so, ma siccome non apro un nuovo topic chiedo qua. Col mio maestro ho cominciato il Rascher, mi ha detto leggilo cosa c'è scritto e poi secondo come sembra vada bene a te dividi i capitoli e dai a ciascuno un tot di tempo(per esempio scelgo i primi 3 capitoli e li faccio ogni giorno per un mese).Io ho fatto così:
-Note lunghe,dinamiche a terrazza e uniformit* e carattere del suono(15 giorni)
-Immaginazione del suono(1 mese)
-Quarte e quinte;ottave,quarte e quinte(7 giorni)
-Gli armonici naturali, esercizi sugli armonici(1 mese)
-Diteggiature sopra il fa acuto, esercizi speciali e scale con gli armonici naturali(1 mese)
Mi ha detto di fare così e poi mi dar* lui il piano da seguire vuole vedere se ci sono andato vicino voi che dite? Che vi sembra?

MyLadySax
6th May 2010, 14:43
Abbastanza pretenzioso, ma, se ci riesci, bravo!

lucaB
6th May 2010, 16:11
io non ho capito bene come eseguire le dinamiche a terrazza! qualcuno mi spiega? Spero che alla master verranno approfonditi questi importantissimi aspetti di intonazione/emissione/omogeneit* timbro eccetera, giusto David?

:half:

giovanesassofonista
6th May 2010, 18:48
Per andare OT ma quale cappero è la chiave X? Per caso è quella che chiude una chiavetta a sinistra più il primo pulsante? Non sono arrivato ancora a quel punto ma lo chiedo per curiosit*

Isaak76
6th May 2010, 20:48
La X, o F, è quella sopra all' 1 (il SI)

giovanesassofonista
6th May 2010, 22:27
cosa chiude?

Alastor
6th May 2010, 22:28
apre C4 e chiude la chiave del SI contemporaneamente

giovanesassofonista
7th May 2010, 18:58
ho capito grazie

guidoreed
14th March 2011, 15:50
Scusate, ma il 5° armonico di B (F#) un po' calante?
Grazie a tutti!! topic molto molto interessante!! un ringraziamento particolare a David che ha messo a disposizione la traduzione del Rascher, mi ero gi attivato per farlo tradurre e questo ritrovamento mi evita un gran seccatura. Una curiosit: perch chiamate 5 armonico di Bb il FA (e di B il FA#) quando in realt il sesto? Giusto per capire.. o esiste una convenzione nel linguaggio saxofonistico per cui il primo non si conta? grazie a tutti ciao guido

fcoltrane
14th March 2011, 16:15
il fa pu essere o il secondo o il quinto armonico.
devi considerare che il primo suono Bb basso non un armonico (ma li contiene tutti :D )
ciao fra

guidoreed
14th March 2011, 16:23
grazie della conferma fra, ciao

seethorne
14th March 2011, 20:46
scusatemi, non mi chiara una cosa.
Nella posizione di sib basso il sib basso il primo armonico o il primo armonico il sib centrale?
in tal caso io riesco a prendere
- sib basso
- sib centrale
- fa seconda ottava
- sib seconda ottava

e sono al 4 armonico o al 3? perch non riesco a prendere il fa della 3a ottava. Comunque il sib della seconda ottava non ho fatto fatica ad ottenerlo (la prima o la seconda volta che ci ho provato uscito subito, ed anzi quello che ottengo con meno fatica)

grazie mille

fcoltrane
14th March 2011, 21:23
sei al 3 armonico.
il Bb basso non un armonico ma il suono fondamentale dal quale selezionare i singoli armonici.
il quarto armonico il re quindi il fa che desideri suonare.
perch lo studio degli armonici rilevante per lo studio del suono?






ciao fra

Frank891
14th March 2011, 21:42
ottimo questo topic, interessantissimo :bravo:
ora i sovracuti (e le orecchie dei vicini) hanno le ore contate :yeah!)

jovanny94
3rd April 2011, 12:56
ragazzi dove posso procurarmi anche io la traduzione di questo metodo??? :D

Frank891
4th April 2011, 14:02
a Pagina 1 di questa discussione ;)

red
2nd December 2011, 17:38
ragazzi una domanda...proprio non ho capito la pag. 10...allora dice cos:
"In ogni battuta di questa pagina noi leggiamo unottava, una quarta e di nuovo unottava. Ma in
ogni battuta c anche una quinta nascosta. Nella prima battuta fra la prima e la terza nota,
mentre nella seconda battuta fra la seconda la quarta nota. Poich non formata da note successive,
la quinta pi difficile da udire, e perci necessita di un maggiore sforzo mentale. Questo ,
precisamente, il nostro scopo. "
allora la prima nota un "fa", poi c' il fa acuto (quindi l'ottava), poi un do (quindi do-fa acuto una quarta) e poi un do in terzo spazio (ottava rispetto alla penultima nota). ora lui mi dice che c' una quinta nascosta fra la prima e la terza nota. cio?
e come la faccio uscire? cio che diteggiatura devo usare (con o senza portavoce?)
grazie, magari la domanda sar scema per proprio non capisco

red
7th December 2011, 01:18
eddai proprio non me la volete dare una mano?? ;)

KoKo
7th December 2011, 01:22
fa-do
una quinta.
non tanto nascosta =)

red
7th December 2011, 01:29
non ho capito...le note sono:fa in quinto rigo, fa con tre tagli addizionali, do con due tagli addizionali (entrambi sopra il pentagramma) e do in terzo spazio......qual' 'sta quinta? e per giunta nascosta?

ModernBigBand
7th December 2011, 01:30
...allora la prima nota un "fa", poi c' il fa acuto (quindi l'ottava), poi un do (quindi do-fa acuto una quarta) e poi un do in terzo spazio (ottava rispetto alla penultima nota). ora lui mi dice che c' una quinta nascosta fra la prima e la terza nota. cio?
e come la faccio uscire? cio che diteggiatura devo usare (con o senza portavoce?)


Red credo che tu abbia frainteso...non devi far uscire nulla! ;)
L'esercizio si basa sull'affinamento dell'orecchio e in sostanza Rascher dice che oltre alle ottave e alle quarte che sono relazioni "palesi" in quanto avvengono tra note vicine, ci sono anche delle quinte "nascoste" che sono pi difficili da sentire perch non sono formate da suoni vicini.
La sequenza degli intervalli infatti sempre ottava-quarta-ottava, tuttavia tra la prima e la terza nota delle misure dispari e tra la seconda e la quarta nota delle misure pari trovi anche l'intervallo di quinta.

red
7th December 2011, 01:34
quindi devo suonare quello che c' scritto senza cercare armonici, giusto? e nella prima battuta (per esempio) la quinta dove sarebbe?sentire in che senso? scusa magari ci sto andando in fissa ma credo che sia proprio una questione di "grammatica" :D

ModernBigBand
7th December 2011, 01:46
Red sto andando a prendere i ceci per la punizione...:ghigno:
Come dov' la quinta? E' tra il Fa (prima nota) e il Do (terza nota). L'esercizio sempre uguale, nelle misure dispari trovi la quinta tra prima e terza nota (come Fa-Do), in quelle pari invece la trovi tra la seconda e la quarta.
Tu devi suonare solo quello che c' scritto, il discorso ottave-quarte-quinte riguarda l'abituare l'orecchio a percepire determinati intervalli tra cui la quinta "nascosta". Non c' nulla di particolarmente "occulto"...

red
7th December 2011, 02:00
ahhhh capito....non la vedevo perch mi facevo i conti rapportando la nota a quella immediatamente successiva.....allora la cosa duplice: problemi di grammatica e di comprendonio del sottoscritto...grazie Modern, posso studiare serenamente! :D

fcoltrane
7th December 2011, 04:06
posso aggiungere che un modo di affinare l'orecchio e prepararti al prossimo passo.
il prossimo esercizio infatti prevede lo studio dei suoni armonici in quesa successione primo suono fondamentale :Bb poi il primo armonico una ottava pi in alto: bb quindi il secondo armonico una quinta ancora in alto dal primo armonico: fa

red
7th December 2011, 14:31
si infatti prima di iniziare il libro l'ho sfogliato e "studiato" gli esercizi e i vari passi...per questo credevo che l'armonico in questione dovesse uscire come appunto un'armonico..... l'esercizio dopo che prevede questo (quindi stessa posizione ma produzione di suoni diversi)! :D
devo dire che un'ottimo esercizio per la mente...peccato che nei conservatori (almeno in molti, credo) questo testo non sia molto considerato! ho un paio di metodi per i sovracuti e gli armonici, consigliato da docenti di conservatorio e "dottoroni"...poi ti scopro che lo ha scritto l'amico dell'amico.....scusate ma queste cose mi fanno un po incaxxare perch invece di consigliare un testo validissimo come il rascher ti consigliano un libro (magari pure fatto bene, per carit) che non allo stesso livello, soprattutto come "filosofia di base"

ReedBreacker
18th September 2012, 00:28
Scusate,qualcuno saprebbe spiegarmi con quale dinamica(forte,mezzo forte,piano...) va suonato l'esercizio a pag 7 e qual' la velocit consigliata?
non vedo pause ma certo non si pu suonare tutto d'un fiato...ogni quanto si dovrebbe cercare di respirare?

Il_dario
18th September 2012, 06:12
Ciao RB, quando mi hanno Spiegato l'esercizio, non si parlato ne di dinamica ne di tempo.
L'esercizio serve per uniformare il suono sui vari toni , deve essere eseguito lentamente , tre note alla volta, magari ripetendole se non sei soddisfatto del risultato. Insistendo sui passaggi di ottava dove naturalmente il volume della nota diverso dalla precedente. Dinamica forte, una bella respirazione e via di diaframma ! :D

ReedBreacker
18th September 2012, 10:32
Ok allora proprio come li faccio :D Grazie mille

re minore
18th September 2012, 14:22
Non credo ci sia una velocita' obbligatoria, io comunque lo faccio con metronono a 80 bpm.

Il.neo.sax
22nd October 2012, 20:20
Scusatemi anche io ho intrapreso la tortuosa strada dei sovracuti, pero non mi e chiaro sin dal primo esercizio (non insultatemi :oops: ) l ex di pagina 6 "sustained notes" non ho capito come devo procedere, cioe devo fare le note che sono trascritte con la stessa forza, ma quell etc. che significa?? Poi la parte dove dice che tutte le tonalita devono essere praticate attraverso tutto il range che devo fare???

Grazie mille anticipatamente :saxxxx)))

red
22nd October 2012, 21:04
"NOTE LUNGHE ( pag. 6 del testo inglese)
Sostenere le seguenti note senza vibrato. Il suono deve essere assolutamente fermo, senza alcun crescendo o decrescendo all inizio o alla fine.
Suona tutte le note con la stessa forza. Tutte le dinamiche, dai ppp ai fff devono essere praticate su tutta lestensione, dal Si b basso al Fa acuto, (questo naturalmente relativo, perch il Si b basso non potr mai essere suonato piano come per esempio il Fa centrale). "


in pratica devi suonare tutte le note con la stessa "forza". ti fai tutto in ff...poi inizi di nuovo col f, poi col mf...ecc. lo scopo dell'esercizio quello di far uscire tutte le note allo stesso modo. sai benissimo che ci sono difficolt con certe note (ad esempio il Bb basso difficile farlo uscire pianissimo). questo esercizio ti aiuta a controllare tutti i vari registri e le varie "altezze" in modo indifferente! inoltre il metodo va utilizzato per tutti gli esercizi del libro
;)

Il.neo.sax
22nd October 2012, 22:49
Ma quindi devo suonare tutte le note dell'estensione del sax dal si b basso al fa acuto con tutte le tonalita e non solo le note presenti nel pentagramma nell'esercizio? Cioe se cosi se ne vanno 2 ore :mha!(

Grazie mille per la risposta ;)

red
23rd October 2012, 13:37
no...devi suonare le note scritte nei vari esercizi. diciamo che un'indicazione di massima per eseguire tutti gli esercizi del libro. cio, prendi un esercizio e lo esegui in tutte le sue dinamiche: una volta tutto forte, un'altra tutto piano ecc...
:D

Il.neo.sax
23rd October 2012, 14:09
no...devi suonare le note scritte nei vari esercizi. diciamo che un'indicazione di massima per eseguire tutti gli esercizi del libro. cio, prendi un esercizio e lo esegui in tutte le sue dinamiche: una volta tutto forte, un'altra tutto piano ecc...
:D

Ah ho capito questo punto, ma quindi l esercizio di pagina 6 consiste nell eseguire solo quelle note scritte sul pentagramma, nelle varie tonalita giusto? :D

Jason Kessler
23rd October 2012, 14:56
Scusami, ma il tuo insegnante di sax, nonch "insegnante di vita" come hai scritto nella tua presentazione, ti ha anche insegnato qualcosa sul sassofono?
Cosa hai stiduiato fino ad ora?

Il.neo.sax
23rd October 2012, 15:04
Scusami, ma il tuo insegnante di sax, nonch "insegnante di vita" come hai scritto nella tua presentazione, ti ha anche insegnato qualcosa sul sassofono?
Cosa hai stiduiato fino ad ora?

Insegnante di vita perche diventato anche una persona con cui confidarmi e che mi ha insegnato valori importanti. Comunque sul sassofono mi ha insegnato qualcosina pero, dovendo istruire ragazzi per la banda e suonare quei quattro pezzi che ci davano, la maggior parte delle cose che ci faceva studiare non le abbiamo approfondite e le faceva "perche lo diceva lui". Poi ho anche perso la voglia di studiare il sax anche perche la banda si e sciolta e non mi interessavo piu di tanto.

Comunque la questione non se sia o no competente il mio maestro eh ;) non voglio criticarti la tua domanda sicuramente motivata

P.S la maggior parte di cose le sto trovando su questo forum e spero possiate aiutarmi quindi se puoi aiutarmi a rispondere alla mia domanda mi farebbe piacere :D lo so che per voi sono cose ovvie ma per me no, non so se perche ho un maestro incompetente

Il.neo.sax
23rd October 2012, 19:42
Scusami red dopo aver.riletto le tua risposte a mente lucida ho capito :D grazie mille! ;)

red
24th October 2012, 00:58
figurati, per cos poco. comunque le tonalit non c'entrano. devi fare quelle note scritte per con tutte le dinamiche (pp,p,mf,f,ff..)
;)

Il.neo.sax
24th October 2012, 07:19
figurati, per cos poco. comunque le tonalit non c'entrano. devi fare quelle note scritte per con tutte le dinamiche (pp,p,mf,f,ff..)
;)

Eh si mi confondeva quell etc. alla fine del pentagramma pensavo dovessi fare altre note :D comunque alla fine sia la parte teorica importante in questo libro poi la parte pratica si potrebbe fare anche in modi diversi (sempre seguendo le indicazioni del testo)

Grazie mille red :saxxxx)))

Il.neo.sax
24th October 2012, 18:18
Ragazzi sono ancora io! ( non mi ammazzate vi prego)

Non mi chiara questa parte dell esercizio sull'uniformita del carattere e suono
"Suonate la stessa nota prima con maggiore poi con minor pressione dei muscoli
labiali sul bocchino"

Cio ad ogni nota che presente nell'eseercizio inizialmente dobbiamo mettere piu presseione con le labbra e in seguito , mentre stiamo esguendo la stessa nota di prima, minore giusto?

red
24th October 2012, 20:50
riporto pari pari:

Lintento di questo esercizio quelle di raggiungere uniformit di carattere e di sonorit su ogni nota. Le note vicine possono essere quasi identiche da questo punto di vista, ma anche chiaro che una nota al di sopra del Do acuto non suoner mai come una nota del registro basso. La prima avr sempre pi brillantezza e meno volume della seconda. Ma se lo studente consapevole di questo fatto potr trarne vantaggio, dovr cercare di aggiungere volume alle note superiori e brillantezza alle inferiori. Suonate la stessa nota prima con maggiore poi con minor pressione dei muscoli labiali sul bocchino. La quantit di aria deve essere dosata per bilanciare le variazioni pur minime della pressione dellimboccatura. Il volume non deve variare, cambia solo il colore. Applicare lo stesso esperimento sia al registro grave che a quello acuto. Procedere con gli esercizi segnati
dopo aver raggiunto i risultati desiderati.

in pratica, si, devi fare cos...ma ti serve per capire l'effetto e controlare il tutto!

fcoltrane
24th October 2012, 20:59
il principio illustrato (compensare le mancanze delle singole note ) rilevante.
il modo per raggiungere questo risultato pu apparire invece limitante .
leggi i messaggi relativi allo studio degli armonici dove pi volte si affrontato questo argomento.
controllare il suono con il labbro una tecnica ormai poco utilizzata anacronistica e controproducente .
uso corretto della respirazione, dell'apparato della laringe e del proprio orecchio invece la tecnica che ti aprira nuove strade.

Il.neo.sax
24th October 2012, 22:20
Mmm... quindi l'obiettivo imparare a controllare il suono non con il labbro ma con respirazione, laringe ecc.... mi si sta aprendo un mondo :yeah!) accidenti proprio difficile... vabb mi impegnero e vedro i risultati! grazie mille sia a red che a fcoltrane :smile:

Spero che non mi dobbiate piu aiutare, ma spero in caso di dubbio di poter contare su tutti voi del forum! :half:

red
25th October 2012, 00:29
io credo che bisogna sperimentare un po tutte le tecniche....credo che anche le tecniche di labbro siano utili...., c' una sola regola: studio tanto e fretta poca! praticamente non si finisce mai di imparare. se consideri che Sonny Rolins in una recente intervista ha dichiarato che vuole imparare a fare tante altre cose col sax, capisci di cosa sto parlando ( nato nel 1930, suona dal 1940 e ancora vuole imparare nuove cose... :D)

Il.neo.sax
25th October 2012, 07:30
io credo che bisogna sperimentare un po tutte le tecniche....credo che anche le tecniche di labbro siano utili...., c' una sola regola: studio tanto e fretta poca! praticamente non si finisce mai di imparare. se consideri che Sonny Rolins in una recente intervista ha dichiarato che vuole imparare a fare tante altre cose col sax, capisci di cosa sto parlando ( nato nel 1930, suona dal 1940 e ancora vuole imparare nuove cose... :D)

Infatti :D poi sono giovane penso che ne ho di tempo ahahahah :lol:

Il.neo.sax
31st October 2012, 19:56
Ragazzi chiedo di nuovo aiuto sempre per l esercizio sull uniformita del carattere e suono...
L'obiettivo mi chiaro, i mezzi un po meno.. In pratica non capisco come "compensare le mancanze delle singole note" come ha detto l'amico fcoltrane.
Ho capito che si dee usare respirazione e laringe ma in che modo? Ci sono degli esempi? Io cerco di compensare "soffiandoci di piu dentro" cercando di raggiungere l intonazione giusta pero non mi riesce :mha!( per questo chiedo degli esempi di come fare perche davvero non capisco... Forse solo questione di tempo ma preferisco comunque avere un vostro parere

fcoltrane
31st October 2012, 20:14
gli esempi che troverai in rete sullo studio degli armonici ti fanno vedere il risultato ma il procedimento (quello che succede all'nterno del corpo)
non lo vedi.
controlla i messaggi che si riferiscono allo studio degli armonici:
nello specifico raffronto tra nota di posizione e stesso suono ma come suono armonico .
l'utilizzo del labbro se da una parte ti pu consentire di beccare il suono armonico dall'altra parte il tuo nemico perch crea disomogeneit.
diverso l'utilizzo dell 'emissione.
nel senso che non nocivo come il labbro ma comunque interferisce con l'utilizzo dell'apparato della laringe.
l'ideale una unica emissione costante sia per il bb basso sia per l'ultimo armonico

Il.neo.sax
1st November 2012, 10:36
Vabbene dai prover, legger, e studier, studier, studier... :ghigno:

fcoltrane
1st November 2012, 10:44
dimenticavo :
un elemento visivo il movimento del pomo di adamo che sale e scende a seconda del suono prodotto.
l'indice pi sicuro dato per dal risultato nel senso che questo studio necessita di grande attenzione e ascolto sugli elementi del suono volume intonazione timbro.

Il_dario
1st November 2012, 11:25
L'esercizio sull'uniformit del suono importantissimo per acquisire il controllo del suono , ancor prima dello sviluppo degli armonici!
Esegui l'esercizio lentamente tre note alla volta cosi come indicato, se la sequenza delle tre note non ti piace, non suonano bene , non hanno la stessa uniformit in termini di volume... Ripetile ... E poi ancora ripetile !
Questo esercizio deve essere parte integrante dello studio quotidiano, bastano 5 minuti al giorno, come se facesse parte del riscaldamento prima dello studio !
Non devi eseguirlo tutto a tutti i costi... Scegli una serie di note e le esegui !

Il.neo.sax
1st November 2012, 15:40
Insomma il trucco uno solo: studiare :lol: (meglio piangere forse :cry: )

Il_dario
1st November 2012, 23:32
No... Meglio studiare e suonare :D

Il.neo.sax
2nd November 2012, 00:07
Vabbe quello sempre :saputello

Il.neo.sax
2nd November 2012, 17:31
Ragazzi oggi stavo facendo un po di pratica sugli armonici, cio usando le posizioni del sib basso tentavo di prendere le note piu alte. Facendo un po di questo esercizio a tempo perso sono riuscito a prendere sol e sol# acuti... Poi ho notato che, riprovandoci, ci riuscivo nuovamente... E uscivano abbastanza bene?.. Ora vorrei sapere se un buon segno, se fortuna, se normale ecc. ecc..... Fatto sta che continuero ad esercitarmi :saputello

fcoltrane
2nd November 2012, 18:00
comunque un buon segno.
probabilmente per tendi a lavorare anche con il labbro.
dico questo perch se il sol diesis l'armonico successivo al fa non appare invece il sol in quella ottava (successivamente ci sar un sol se procedi per mezzi toni ).
quindi il sol o un fa strizzato e portato su o e un sol diesis strizzato e portato gi.
comunque un fatto positivo perch cominci a gestire dei suoni sul BB basso che fino ad ora ti erano preclusi.
e acquisisci nuove attitudinie sensibilit

Il.neo.sax
2nd November 2012, 18:11
Si in effeti usando l accordatore mi accorgo che prendo il sol diesis, poi lavorando col labbro m esce il sol, comunque sto cominciando a capire i meccanismi, e penso che sia ancora piu importante che beccare una qualsiasi nota sapvracuta! :saxxxx)))

edos95
15th May 2013, 22:15
Buonasera a tutti! Ho da poco comprato il rascher e mi sono sin da subito cimentato nello studio. Sto seguendo tutti i suggerimenti che avete qui postato, partendo dagli esercizi preliminari con le note lunghe per ottenere l' uniformit del suono. Premettendo che comunque sono le prime volte che studio seriamente (o almeno ci provo XD) queste cose ho notato un piccolo problema, non so se sia normale o meno, ma nei 20 minuti giornalieri che dedico a questo metodo provo quasi fin da subito un lieve affaticamento del labbro. La domanda questa: sbaglio qualcosa oppure normale??
Anche perch ho sempre un po' sofferto per il labbro affaticato, a volte non riesco a suonare per molto tempo di seguito e devo quindi fare lunghe pause tra una sessione e l' altra, nonostante studi gi da tempo (a detta del mio maestro sarei circa al 4-5 anno di conservatorio). grazie in anticipo per le risposte.

fcoltrane
15th May 2013, 23:52
le note lunghe non dovrebbero produrre questo risultato .
ma se studi per 20 minuti altro argomento diverso da questo riscontri gli stessi problemi?
ti chiedo questo perch se l'affaticamento dovuto solo allo studio di questo metodo un fatto singolare.
se invece la poca abitudine a studiare con costanza un qualsiasi argomento pu essere normale proprio perch sei poco allenato.
lo studio di questo metodo dovrebbe portarti con il tempo a disimpegnare il labbro e a far lavorare tutto il resto emissione apparato della laringe ecc.....

edos95
16th May 2013, 14:15
l affaticamento lo provo in quantita maggiore in questi esercizi, ma anche se studio per molto tempo consecutivo le altre cose (tipo dopo un ora e mezza).

edos95
16th May 2013, 14:16
se studio per 20 minuti un altro argomento non ho alcun problema

edos95
27th June 2013, 23:15
scusate ancora ma non ho afferrato esattamente come svolgere gli esercizi (i primi 3). non capisco in particolare la differenza tra l' esercizio sustained tones e terrace dynamics; poi di quello a pagina 7 non capisco a cosa si riferisce quando c' scritto: "Suonate la stessa nota prima con maggiore poi con minor pressione dei muscoli labiali sul bocchino" quindi devo suonare prima piano e poi forte?? poi quale nota del gruppo di 3: la prima o l' ultima?? Perdonate la densit di domane ma per quanto Raschr sia stato un grandissimo sassofonista, in questo metodo da suggerimenti un po generici, almeno a mio avviso, sugli obiettivi di ogni esercizio sul loro relativo metodo di studio tanto pi in questi primi 3 che sono la base. Grazie in anticipo.