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Visualizza Versione Completa : La sessione di studio ideale



Nous
6th June 2008, 00:05
Ciao a tutti, stasera alla fine della mia sessione di studio mi è venuta una curiositÃ*, ovvero sapere secondo voi come deve essere una sessione di studio per essere ottimale. E' ovvio che un professionista probabilmente dedicherÃ* allo strumento 4 ore al giorno mentre un dilettante magari una a settimana, ma in generale come dividete il tempo dedicato allo studio?

Per intenderci, fate sempre esercizi tecnici mirati (ad esempio sullo staccato) magari a rotazione, fate sempre le scale (se sì, tutte?), fate sempre esercizi su metodi più o meno complicati (Giampieri, Orsi, Mule,...) e in caso affermativo utilizzate un solo metodo alla volta oppure attingete a più metodi in parallelo, suonate sempre dei pezzi classici, suonate sempre standard jazz, ... eccetera eccetera :cool:

A voi la parola, io prendo appunti :saxxxx)))

Ctrl_alt_canc
6th June 2008, 00:15
UHm... (probabilmente sono la persona che ti interessa meno sotto questo punto di vista,ma non ci sono altri post a cui rispondere a sta ora :lol: )

di solito inizio con qualche scala di riscaldamento,e dico la veritÃ*,non le uso tutte...alcune proprio proprio le faccio una volta al mese...sono abbastanza rare (e difficili,per cui faccio fatica a farle veloci e su tutti gli esercizi)

poi in genere prendo un brano del metodo e lo leggo (col sax) poi un altro (piu complesso) poi prendo un manuale che avevate postato qui (poi ti diro il titolo) dove ci sono esercizi scemi ma molto utili per velocizzare la tecnica (con alterazioni strane,salti strani etc). poi talvolta invece dei brani sui metodi magari mi prendo un brano jazz che ho stampato...
in ultimo improvvisazione estemporanea,e poi su disco o su base...

ModernBigBand
6th June 2008, 00:17
Quello che suggerisco normalmente agli allievi è di dedicare non meno di 2 ore al giorno allo studio (ovvio che in base agli impegni e al livello possono diminuire o aumentare).
Agli allievi suggerisco questa routine:
1/2 ora - Note lughe/riscaldamento
1/2 ora - Scale (tutto il circolo delle quinte, ci vogliono 2 minuti) per toni e semitoni maggiori/minori e modali. Legate, staccate e combinazioni diverse. Esercitazione su scale con figurazioni sempre diverse. Arpeggi (a seconda del livello maggiori/minori settima dominante/diminuita)
1 ora - Studi - Ognuno ha il suo metodo con gli esercizi adatti al proprio livello.

Questa è una routine-base, naturamente a seconda del livello ci sono molte altre cose da fare...

;)

Ctrl_alt_canc
6th June 2008, 00:20
io non riesco a darmi tempi fissi :lol: vado un po' a voglia... cristo mezzora di note lunghe? mi sparo su un piede piuttosto :shock: a voi non viene l'irrefrenabile voglia di suonare e suonare e suonare?? tipo a volte (scazzo totale,nessuna voglia di procedere con metodo) prendo il sax e suono,improvviso,ci sto ore...

ModernBigBand
6th June 2008, 00:26
Beh ma tu sei libero di fare come vuoi, ai miei allievi non posso dire fate come vi pare!! :ghigno:
E comunque una bella risposta te la sei data da solo:


di solito inizio con qualche scala di riscaldamento,e dico la veritÃ*,non le uso tutte...alcune proprio proprio le faccio una volta al mese...sono abbastanza rare (e difficili,per cui faccio fatica a farle veloci e su tutti gli esercizi)

Io chiedo le scale ad ogni lezione...

;)

Nous
6th June 2008, 00:34
Io chiedo le scale ad ogni lezione...


E quando i tuoi allievi le sbagliano cosa gli fai :\\: ?

ModernBigBand
6th June 2008, 00:45
Li mando in giro con le orecchie d'asino e il sax appeso al collo con i fiori nella campana!! :ghigno:
Scherzo, al massimo dico di studiarle meglio ma devo dire sinceramente che nessuno ha difficoltÃ*. Le scale vanno studiate con metodo, dopodiché sono solo otto note messe una dopo l'altra.
Come riscaldamento faccio sempre suonare tutte le scale, partendo dal DoM fino al SiM (e poi lo stesso con le minori). In questo modo, anche se non ho molto tempo da dedicare alle scale, posso sempre accertarmi che le stiano studiando.

;)

Nous
6th June 2008, 08:48
1/2 ora - Note lughe/riscaldamento


Le note lunghe ok, non serve spiegarle.
Riscaldamento : che tipo di esercizi di riscaldamento?



1/2 ora - Scale (tutto il circolo delle quinte, ci vogliono 2 minuti) per toni e semitoni maggiori/minori e modali. Legate, staccate e combinazioni diverse. Esercitazione su scale con figurazioni sempre diverse. Arpeggi (a seconda del livello maggiori/minori settima dominante/diminuita)


SarÃ* che ho capito male, ma secondo me ci vuole più di mezz'ora a fare tutto ;)
A meno che tu per scale intenda proprio un semplice (per sol M) Sol-La-Si-Do-Re-Mi-Fa#-Sol (ascendente e discendente?). Per esempio per come le faccio io ogni scala mi prende almeno un paio di minuti (Sol di un ottavo, LaSiDoReMiFa#SolFa#MiReDoSiLaSol di sedicesimi, La di un ottavo, SiDoReMiFa#SolLaSolFa#MiReDoSiLa Si etc. etc.). Poi è ovvio che di per se potrei limitarmi a farla una sola volta. Mi incuriosiscono le combinazioni diverse...un esempio? Ok gli arpeggi, anche se non è che io li faccia così spesso come dovrei...



1 ora - Studi - Ognuno ha il suo metodo con gli esercizi adatti al proprio livello.


Sono curioso, mi dici qualche metodo che usi, magari diviso per livello?



Questa è una routine-base, naturamente a seconda del livello ci sono molte altre cose da fare...


A me queste molte altre cose mi interessano tutte :lol:
Ti faccio un esempio : un allievo ti studia lo slap. Immagino che tu gli farai fare una serie di esercizi preparatori, poi una serie di esercizi specifici, e poi qualche brano in cui utilizzare lo slap. Finita questa routine, lo slap lo richiami poi in altre lezioni? Ovvero inserisci degli esercizi di richiamo ogni tanto?

ModernBigBand
6th June 2008, 12:35
Le note lunghe ok, non serve spiegarle.
Riscaldamento : che tipo di esercizi di riscaldamento?

Anche questo dipende molto dal livello. Se si tratta di ragazzini che stanno appeno iniziando, il riscaldamento consiste quasi esclusivamente nelle note lunghe. Quando sono un pò più maturi iniziano lo studio degli armonici, magari solo i primi, tipo (Sib-Sib-Fa / Si-Si-Fa# / Do-Do-Sol e lo stesso per la posizione di Do# e RE) per poi progredire. Naturalmente oltre alle semplici note lunghe c'è il discorso della cura delle dinamiche (come dice anche il Rascher) e quindi ci sarÃ* il relativo esercizio sulle dinamiche da fare possibilmente (io dico necessariamente) con l'accordatore.



1/2 ora - Scale
SarÃ* che ho capito male, ma secondo me ci vuole più di mezz'ora a fare tutto ;)
A meno che tu per scale intenda proprio un semplice (per sol M) Sol-La-Si-Do-Re-Mi-Fa#-Sol (ascendente e discendente?). Mi incuriosiscono le combinazioni diverse...un esempio? Ok gli arpeggi, anche se non è che io li faccia così spesso come dovrei...

Allora lo studio delle scale procede così: ogni settimana faccio praticare una scala soltanto (con le relative minori) in modo da avere il tempo di assimilarla bene. Quando la scala viene bene (la scala va fatta a due ottave quando possibile) ci vogliono 7 secondi per completarla (senso ascendente e discendente). La settimana successiva si passa ad un'altra scala, ma quella/quelle precedenti devono essere sempre ripetute. Una volta chiuso il circolo delle quinte, chiedo normalmente di fare le scale per toni (es. DoM, ReM, MiM, FaM, SolM....) e semitoni (DoM,Do#M,ReM,MibM,FaM,SolbM...). Ai ragazzi più "scafati" faccio fare anche le modali, le scale Blues (ed eventualmente le pentatoniche) e le esatonali (sono solo due). Per quanto riguarda l'esecuzione delle scale, i ragazzi iniziano a farle lente al quarto, per assimilare le note (che non leggono) e quando hanno raggiunto un certo livello le fanno nelle combinazioni più disparate (tutte legate,tutte staccate,due legate e due staccate e viceversa, quattro staccate e quattro legate e viceversa...) di sedicesimi (anche a terzine). Quando ho tempo gli scrivo 6-7 righe da fare a prima vista con le note della scala (è interessante perché si abituano ai cambiamenti repentini di ritmo e sono più concentrati perché comunque le note le conoscono). Gli arpeggi sempre, sono solo 4 o 5 note per cui... :D



Sono curioso, mi dici qualche metodo che usi, magari diviso per livello?
Per quanto riguarda gli studi, per me i ragazzi non hanno un livello standard tipo 1° anno, 2° anno ecc... ma li classifico in base a quello che sanno fare. Normalmente i primi metodi che studiano sono il classico Orsi, il Giampieri, il Lacour. Quelli che hanno bisogno della teoria e del solfeggio ovviamente affiancano altri metodi a quelli di strumento. Si prosegue con i vari Salviani (il 1 e il 3 volume lo facciamo insieme a lezione) ed eventualmente il Mule. Ci sono altri testi che consiglio e faccio fare, ma solo a chi è interessato.
Infine, lo studio di tecniche particolari avviene prevalemente a lezione sotto il mio controllo, ma in veritÃ* devo dire che non amo che i miei allievi vadano i giro come "galletti" a farsi belli con i sovracuti o cose del genere. Purtroppo i ragazzini sono un pò esibizionisti e siccome ho avuto un'esperienza negativa, preferisco passare allo studio di tecniche avanzate non solo quando c'è la necessaria maturitÃ* musicale, ma anche quando il ragazzo dimostra una certa maturitÃ* intellettuale.

;)

Overtone
6th June 2008, 12:53
Credo anche io che dipenda dal livello, ad ogni modo ti dirò cosa faccio io tutti i giorni:
1°: con metronomo a 60, partendo dal do centrale, due giri di note lunghe su tutta l'estensione.
2°: tutte le scale maggiori legate su tutta l'estensione (metr.a 160)
3°: tutte le scale minori staccate (idem come tempo)
4°: con metronomo a 180, scale cromatiche sia staccate che legate partendo dal Sib fino al Sib alto, poi partendo dal Si fino al Si, poi dal Do fino al Do e così via.
5°: intervalli solo legati (xchè sono ovviamente + difficili) a 80-100bpm
6°: a giorni alterni apro il metodo e faccio letture di brani classici, oppure metto su le basi e FINALMENTE mi posso sfogare.... :saxxxx)))

Mi piacerebbe ricevere consigli anche da voi, cosa ne pensate? fino al punto 5 è una gran rottura, ma è una rottura necessaria....

PallaDiCannone
6th June 2008, 14:49
Il mio riscaldamento consiste in note lunghe e filate, diciamo 10 minuti.
Dopo passo alle scale: tutte le maggiori e minori, con articolazioni diverse. Non mi ci vuole molto per completarle. Se ho tempo le faccio anche per terze e per quarte, o partendo da gradi diversi (ad es eseguo DoM partendo prima dal Do, poi dal Re, poi dal Mi, ecc...)
Dopodichè, se ho qualche concerto da preparare, mi studio i pezzi da eseguire, altrimenti ultimamente cerco di migliorare il mio fraseggio jazz.
Purtroppo non ho molto tempo per studiare, causa impegni universitari, e mi tocca condensare il tutto in una oretta scarsa :cry:

Ctrl_alt_canc
6th June 2008, 14:53
Infine, lo studio di tecniche particolari avviene prevalemente a lezione sotto il mio controllo, ma in veritÃ* devo dire che non amo che i miei allievi vadano i giro come "galletti" a farsi belli con i sovracuti o cose del genere. Purtroppo i ragazzini sono un pò esibizionisti e siccome ho avuto un'esperienza negativa, preferisco passare allo studio di tecniche avanzate non solo quando c'è la necessaria maturitÃ* musicale, ma anche quando il ragazzo dimostra una certa maturitÃ* intellettuale.

;)


grazie :zizizi))


ah prof,domanda personale...a che velocitÃ* (di metronomo) andrebbero fatti per essere utili gli esercizi sulle scale?( intesi come salti di terza,quarta etc,gradi congiunti,triadi...)

ModernBigBand
6th June 2008, 15:07
grazie :zizizi))

Ehi Ctrl non prendertela, non alludevo a te ma ad una storia accaduta con un allievo tempo fa! :lol:
Per quanto riguarda la velocitÃ* di esecuzione, la cosa è soggettiva. Sicuramente devi iniziare molto lentamente per consolidare i vari passaggi, dopodiché aumenterai gradualmente la velocitÃ* cercando di mantenere sempre il totale controllo e la pulizia nel fraseggio. Un ottimo esercizio è fare le scale a velocitÃ* sempre crescente...ad esempio prendi una scala semplice tipo il Sib partendo da 60bpm fino...a quanto riesci ad arrivare.

;)

Nous
6th June 2008, 15:09
grazie :zizizi))


:lol:
Dai,sono sicuro che non si riferiva esplicitamente a te...anche se mi pare che tu abbia la coda di paglia :lol:
Seriamente parlando, io la penso come lui : se un ragazzino non è abbastanza adulto per capire che fare i sovracuti non vuol dire fare SOLO i sovracuti, allora è meglio non insegnarglieli ;)



ah prof,domanda personale...a che velocitÃ* (di metronomo) andrebbero fatti per essere utili gli esercizi sulle scale?( intesi come salti di terza,quarta etc,gradi congiunti,triadi...)

In attesa che ti risponda il diretto interessato, io posso dire che il metodo che uso io (il Voxman, vol. II) dice di farli alla massima velocitÃ* con cui si riesce a farli mantenendo pulita l'esecuzione.

Questo vale anche per gli esercizi di meccanica, laddove però la velocitÃ* massima è il punto di partenza per lo studio (es. se eseguo un esercizio in maniera pulita a 80 per quarto, in settimana lo porterò gradualmente almeno a 120).

Ctrl_alt_canc
6th June 2008, 15:18
Ah...ok grazie del consiglio a entrambi :bravo: ...il metronomo a quarti o ottavi in questi esercizi?


eppoi io i sovracuti li uso sul serio nei soli (magari una o due note),non per fare il galletto :azzangel

ModernBigBand
6th June 2008, 15:25
Ah...ok grazie del consiglio a entrambi :bravo: ...il metronomo a quarti o ottavi in questi esercizi?
E' indifferente, l'importante è riuscire a seguire correttamente il ritmo. Parti con il quarto a 60 e sali fin dove riesci ad arrivare.


eppoi io i sovracuti li uso sul serio nei soli (magari una o due note),non per fare il galletto :azzangel
E questa è la riprova che non mi riferivo a te! :lol:

;)

Ctrl_alt_canc
6th June 2008, 15:42
il metrono a 60 è da spararsi sulle palle :lol: (sono molto ripetitivi e meccanici)

ok,vado fino a dove riesco ^^

Giu-Zep
7th June 2008, 01:00
Il mio esercizio?
1 ora di note lunghe con l'alto (non scherzo!)....................
E poi "duo" di bob mintzer sul tenore finchè non mi ricordo di avere un esame, e che invece di scappare in america a buttarmi nel Jazz...........sn rimasto qua a sperare nel diploma :lol: :lol: :lol: (gli occhi dell'emoticon non rendono bene l'estremo grottesco di questa risata!)

pizzic77
7th June 2008, 11:04
Quando ci riesco il mio programma di studio è il seguente:

1- Riscaldamento con scala cromatica, fatta lentamente, note lunghe e con variazione di dinamica (da poco ho cominciato a scaldarmi anche usando solo il bocchino).
2- armonici (per l'immensa gioia dei miei vicini :D )
3- scale (maggiori, minori e di settima) ed accordi per semitoni, quarte e quinte, cercando di trovare ogni volta una figurazione ritmica differente...
4- Prendo l'Omnibook di Parker e cerco di imparare uno o due pattern in tutte le tonalitÃ*
5- Quindi metto un disco (non a volume alto) e cerco di suonare su quello, magari cercando di capire che note/scale vengono usati ed in quali punti (in questa fase faccio anche qualche piccola trascrizione)
6- A questo punto suono: scelgo un pezzo, prendo il metronomo, e comincio a suonare: niente base, solo io e il metronomo
7- In caso di estrema frustrazione per gli insuccessi dello studio :sad: , metto gli Aebersold e comincio a suonare finchè non mi sparano :yeah!)

13th June 2008, 08:51
seguo il metodo di modernbigband, che è anche il metodo del mio maestro.

Note lunghe (però faccio 15 minuti, non mezz'ora), scala cromatica lenta, aumentando sempre un po' la velocitÃ*. Se sbaglio torno a farla lenta. Legata e staccata, partendo da punti diversi etc.
Poi passo alle scale maggiori per semitoni o circolo delle quinte. Giro armonico. Scale minori naturali, melodiche e armoniche. Scale di settima (misolidie? non ricordo).
Arpeggi maggiori, minori e di settima.
Giampieri, l'esercizio assegnato (mi ci vuole una settimana di studio, di solito, per assimilarlo. Poi a lezione lo sbaglio :lol: )
Se ho ancora tempo "gioco" con gli aebersold, o con qualche brano che mi piace e che provo a trascrivere.
Se invece il tempo è poco divido gli esercizi in due giorni...
A questo dovrei aggiungere un po' di solfeggio ed hear training... magari la sera, devo ancora organizzarmi :smile:

E' un anno e mezzo che studio, quindi per ora non so fare altri impicci ;) e cerco di consolidare bene quello che ho imparato fino ad ora. Il mio insegnante è della scuola di modernbigband, non mi insegna cose per le quali non sono pronta :smile:

Nous
13th June 2008, 09:23
seguo il metodo di modernbigband, che è anche il metodo del mio maestro.

[CUT]

Il mio insegnante è della scuola di modernbigband, non mi insegna cose per le quali non sono pronta



Sono gli insegnanti migliori :saputello

AndySax
20th June 2008, 14:01
la mia routine di lavoro (perchè oltre a suonare, lavoro e ho una famiglia, quindi sono questi due impegni che dettano la routine e non viceversa...) è la seguente:

Tempo totale: da mezz'ora ad un'ora, non tutti i giorni. Se va di lusso, sabato e domenica anche un'ora e mezza....
Tipico studio da mezz'ora: ("sveltina")
1) Note lunghe con dinamiche (5 minuti); Armonici (per ora fino al Do) (5 minuti)
2) scale: o un giro di Quinte (ciascuna scala ascendente e discendente, sull'estensione massima) o per semitoni (tipo DoM ascendente, Do#Mdiscendente, ReM ascendente ecc.); oppure una sola scala con routine completa (scala su tutta l'estensione, poi per terzine, poi per quartine, poi intervalli di terza, poi accordi, poi scale minori, poi scala pentatonica, poi scala blues) (5-10 minuti)
3) Studio di un pezzo di classica (Bach o altro) o esercizi del Klose, oppure
4) Studio di un pezzo con base, con improvvisazione e un pò di studio armonico del brano (dove arrivo)

Per il "rapporto completo" da un'ora o un'ora e mezza, raddoppio all'incirca i tempi di tutto, ma comunque cerco di fare un break dopo mezz'ora per riposare le orecchie (dei figli, moglie e vicini).

Dimenticavo, studio da un anno e mezzo, e il mio obiettivo non è arrivare a diventare un musicista, ma divertirmi con quello che faccio, per cui...se qualche volta salto i "preliminari" (scale, o note lunghe) e passo al divertente, non mi colpevolizzo troppo.

Ctrl_alt_canc
20th June 2008, 14:03
accidenti abitiamo pure vicini :lol: quando vuoi fare un duetto o una band chiamami :ghigno:

AndySax
20th June 2008, 14:06
ho visto, purtroppo ancora un mese e il lavoro mi porterÃ* lontano lontano, in Irlanda...a Belfast. Sto giÃ* cercando un maestro e/o una band per suonare lassù.

Ctrl_alt_canc
20th June 2008, 14:14
D'ho! :muro(((( e vabbè,buon lavoro e buono studio :ghigno:

Ctrl_alt_canc
14th May 2009, 19:39
Aggiorno il mio programma di studio vÃ*...che il primo post che feci fa un po' ridere...premesso che il tempo di studio "ufficiale" è un ora,trascurando quindi che durante il giorno prendo il sax,mi metto allo specchio e suono,questo è la suddivisione oraria.

Premetto anche che uso un timer da forno per tenere gli orari,più che altro per non fare meno tempo di quanto stabilito...tantè che spesso sforo di un bel po',in ogni sezione di esercitazione...si,anche nella parte di scale...(le minori armoniche sono una goduria per l'improvvisazione estemporanea)

-10 minuti: una nota lunga per vedere se suona e,scelta la "scala del giorno" parto con i vari esercizi di riscaldamento su di essa,triadi,gradi congiunti,accordi (tutti,maggiori,minori,settima,semidiminuita).
-10 minuti: tecnica. Uso il pata workbook per potenziare la velocitÃ* di lettura,e di diteggiatura (visto che sono abbastanza strani i salti che ti costringono a fare sti esercizi..e poi sono migliaia,non li finirò mai XD) ovviamente questi,con metronomo.
-10 minuti: lettura di uno "jazz skatch",di Niehaus. No metronomo,al massimo la prima volta.
-10 minuti: Lettura del brano di Intermediate Jazz Conception di jim snidero...con base e senza base.
-10 minuti: (talvolta postpongo sta parte,ma è utile per riposarsi..) Mi metto al piano e costruisco accordi,leggo accordi,canto le note del piano,e esercizi di questo genere.
10 minuti: Lavoro sull'aebersold II V7 I con CD,memorizzo,ascolto,suono.
-Ad lib: Divertimento. In genere comprende improvvisazione sui brani che mi piacciono al momento,oppure seguire qualche standard....talvolta perdo 20 ore per sistemare l'impianto di registrazione perchè il suono fa pena :lol: ma quello sono io.

David Brutti
15th May 2009, 09:07
Ciao a tutti, stasera alla fine della mia sessione di studio mi è venuta una curiositÃ*, ovvero sapere secondo voi come deve essere una sessione di studio per essere ottimale. E' ovvio che un professionista probabilmente dedicherÃ* allo strumento 4 ore al giorno mentre un dilettante magari una a settimana, ma in generale come dividete il tempo dedicato allo studio?

Per intenderci, fate sempre esercizi tecnici mirati (ad esempio sullo staccato) magari a rotazione, fate sempre le scale (se sì, tutte?), fate sempre esercizi su metodi più o meno complicati (Giampieri, Orsi, Mule,...) e in caso affermativo utilizzate un solo metodo alla volta oppure attingete a più metodi in parallelo, suonate sempre dei pezzi classici, suonate sempre standard jazz, ... eccetera eccetera :cool:


Riporto questo elenco che è stato trattato tra l'altro durante la mia ultima masterclass a Vicenza. E' una routine ordinaria che tocca praticamente tutti gli aspetti relativi alla tecnica di base. Non metto i minutaggi poichè sono molto soggettivi e soprattutto perchè, quando si possiede un buon controllo, tali esercizi saranno piuttosto rapidi (un paio di ore al massimo)

Preliminare: qualche nota e scala col bocchino soltanto

1- scala cromatica legata e staccata dal Sib grave al Fa-Fa# per chi ce l'ha. Per gli utenti di livello superiore, scala cromatica dal Sib grave al Re sovracuto (chi ce la fa anche più in alto);
2- note lunghe e suoni filati (<>) possibilmente toccando i vari range dello strumento. Ad es.: 2-3 note lughe-filate nel registro grave, 2-3 nel registro medio senza portavoce, 2-3 nel registro medio con portavoce, 2-3 del registro acuto, 2-3 del registro sovracuto etc...
3- note lunghe su dinamiche "a terrazze": prendere una nota e suonarla varie volte coprendo il range dinamico totale (fff ff f mf mp p pp ppp)
4- esercizi di intonazione su bordone: su pedale suonato da uno strumento elettronico (tastiera, computer etc...) eseguire arpeggi che coprano tutta l'estensione intonando nota per nota fino ad ottenere degli intervalli perfetti e senza battimenti. Quando si avrÃ* una buona sicurezza nell'intonazione eseguire l'arpeggio in velocitÃ* legato e staccato varie volte;
5- tutte le scale maggiori e minori procedendo cromaticamente (sconsiglio di procedere per aggiunta di alterazione in quanto ci si abitua a dare prioritÃ* ad alcune scale rispetto ad altre), per grado congiunto, terze e quarte su articolazione della serie A e B del metodo "les gammes" del londeix;
6- esercizio del Rascher sull'omogeneitÃ* di suono (la scala cromatica spezzata lentissima e legata, vedi metodo Top Tones);
7- esercizi sugli armonici (vedi sopra);
8- quello che ti pare...

Sconsiglio quasi tutti i testi di studi che molto spesso trattano in modo parziale gli argomenti soffermandosi principalemente sulla velocitÃ* digitale trascurando tutto il resto.
Ecco un elenco di buoni libri di studi:

Ferling - 48 studi per oboe, fatti saltando da una tonalitÃ* all'altra: il testo presenta gli studi partendo da do maggiore e proseguendo per aggiunta di alterazione. Se uno li studia "saltando" (ad es 1e 2 poi 47-48, 3 e 4, 45-46) si otterranno molti benefici e ci si svincolerÃ* dal considerare alcune tonalitÃ* "facili" rispetto ad altre;
Mule - Etudes variées (come sopra)
Londeix - Nouvelles Etude Variées (simili a quelli del mule ma con sovracuti)
Ch Koechlin - Etudes (con pianoforte, ottimi per il suono e per l'intonazione)
Senon - 16 etudes
Passi orchestrali (molto più utili di qualsiasi metodo...)

Il Fumatore di Sax
15th May 2009, 15:48
...al Re sovracuto (chi ce la fa anche più in alto)...
Sol quarta ottava! :yeah!) Grazie Sigurd.

...note lunghe su dinamiche "a terrazze": prendere una nota e suonarla varie volte coprendo il range dinamico totale (fff ff f mf mp p pp ppp)
Ecco, conviene fare come per le note lunghe, cioè su tutto il range dello strumento? O è lo stesso se prendo anche solo una nota del registro medio oggi, una del basso domani ecc...?

Ferling - 48 studi per oboe
Ma va bene anche quello per oboe o c'è anche riveduto esplicitamente per sax (come il Salviani, per capirci...)?

Passi orchestrali (molto più utili di qualsiasi metodo...)
Uhm... Potresti fare un esempio? Intendi parti da solista o da accompagnatore...? Mah?...


Adoro le domande cumulative... Rendono le persone nervose! :>

David Brutti
15th May 2009, 16:10
Ecco, conviene fare come per le note lunghe, cioè su tutto il range dello strumento? O è lo stesso se prendo anche solo una nota del registro medio oggi, una del basso domani ecc...?

No: scegli una nota e la fai varie volte su tutte le dinamiche facendo attenzione a non variare il volume all'interno della nota.
Poi se vuoi puoi ripetere l'esercizio su altre note, tuttavia per ottenere dei buoni risultati su una nota soltanto bisogna passarci del tempo...



Ma va bene anche quello per oboe o c'è anche riveduto esplicitamente per sax (come il Salviani, per capirci...)?

Si anche se l'edizione per sax è stata completata fino a coprire tutte le toalitÃ* (anche quelli enarmoniche ad es.: do#-reb) e pertanto conta 60 studi. La versione per oboe è ugualmente interessantissima.



Uhm... Potresti fare un esempio? Intendi parti da solista o da accompagnatore...? Mah?...

Per libri di passi orchestrali si intendono quei testi nei quali sono raccolti celebri soli di sassofono o parti difficili tratte da brani sinfonici e operistici. Un esempio?
L'arlesiana di bizet,
L'ebony concerto di Stravinsky
Il Bolero di Ravel e moltissimi altri autori, quasi tutti di grosso calibro che hanno utilizzato il sax in orchestra Sinfonica

Il Fumatore di Sax
15th May 2009, 16:18
Wow, grazie David! Dalla prossima settimana provo la tua "scaletta", vediamo se riesco! :D

just
15th May 2009, 16:27
azz.... david....molto bello e completo ma con un paio d'ore è assai difficile... :zizizi))
parlo del mio scarso livello, ovviamente

David Brutti
15th May 2009, 18:28
Beh all'inizio è chiaro che occorre molta più pratica!
Ti assicuro che quando prendi mano con gli esercizi facendoli di fila ci si mette attorno alle 2 orette circa (quando poso li faccio tutti i giorni), ovviamente senza pause in mezzo...

re minore
16th May 2009, 18:49
Ecco la mia:

1. Note lunghe per tutta l'estensione cromatica, a tempo con metronomo.

2. Ripetizioni delle note piu' alte, sempre lunghe (Mi, Fa, Fa#) sperando che prima o poi mi vengano con la stessa facilita' di tutte le altre.

3. Scala cromatica in legato, quarto a 140 ma suonando per crome, avanti e indietro a ripetizione.

4. Scala cromatica in staccato, quarto a 140 ma suonando per "semiminime puntate sopra", avanti e indietro a ripetizione.

5. Scelgo una nota e faccio queste scale che partono da quella nota: maggiore, minore naturale, armonica, dorica, pentatonica maggiore e minore, blues. A tempo con quarto = 120, ma suonando per crome, su tutta l'estensione avanti e indietro a ripetizione.

6. Arpeggi su questi accordi, sulla nota scelta sopra: maggiore 7+, maggiore 7, minore 7+, minore settima, semidiminuito, diminuito. A tempo con quarto a 90, ma suonando per crome, su tutta l'estensione avanti e indietro a ripetizione.

7. Pataworkbook, appena introdotto. Non lo conoscevo fino a qualche giorno fa (grazie a chi lo ha nominato! :half: )

8. A questo punto o mi leggo un brano nuovo, o mi suonicchio qualcosa che gia' so fare, magari con semplici improvvisazioni.

Prossimamente introdurro' lo studio dei lick dell'Aebersold n. 3.

Non sempre faccio tutto, dipende dal tempo che ho. Ma questa e' la "sessione ideale". Di solito riesco a farla sabato e domenica.

just
16th May 2009, 21:14
5. Scelgo una nota e faccio queste scale che partono da quella nota: maggiore, minore naturale, armonica, dorica, pentatonica maggiore e minore, blues. A tempo con quarto = 120, ma suonando per crome, su tutta l'estensione avanti e indietro a ripetizione.

6. Arpeggi su questi accordi, sulla nota scelta sopra: maggiore 7+, maggiore 7, minore 7+, minore settima, semidiminuito, diminuito. A tempo con quarto a 90, ma suonando per crome, su tutta l'estensione avanti e indietro a ripetizione.



Ecco, per chi deve ancora imparare per bene, così mi sembra più 'umano' :zizizi))
Ossia, oltre agli altri esercizi preparatori e con la scala cromatica, concentrarsi su una tonalitÃ* o alcune, ed eseguire quanto descritto ai punti 5 e 6...... fino a raggiungere, con i miglioramenti, il lavoro più completo come suggerito da David ;)

Saxmachine
27th May 2009, 20:30
prima di tutto mi sembra giusto chiarire una cosa.
studiare un'ora a settimana è INUTILE!!!11!!!
personalmente se (sfortunatamente) non ho il tempo di studiare tutti i giorni e salto un paio di giorni (in cui cmq suono ma non studio, che è diverso) noto un rapido diminuire delle mie prestazioni.
decisamente molto più rapido dei progressi, quindi ci vuole una giornata di studio intenso per rimettersi in forma, rimanendo sempre allo stesso livello senza progredire in nulla.
alla luce di questo ragionamento mi sembra chiaro che (nel limite del possibile) è NECESSARIO studiare tutti i giorni.
dice d. liebman "se vuoi diventare un buon jazzista assicurati di avere 8 ore libere tutti i giorni per studiare"
è anche utile chiarire il genere musicale che bisogna suonare perchè a prescindere dello stile servono delle cose, oltre a certi esercizi che servono in ogni caso.
quando studio musica classica, come in questo periodo il mio iter di studio è più o meno questo:
- riscaldamento con alcuni esercizi solo col bocchino
- SUONI LUNGHI su tutta l'estensione. stò usando come guida l'esercizio per l'uniformitÃ* del tono sul libro di Rascer che in pratica è una scala cromatica.
il discorso qui è abbastanza complesso, col passare degli anni ho capito che fare solo il suono lungo senza pensarci, come se fosse una semplice routine è completamente inutile, in questa fase dello studio ci vuole attenzione, concentrazione e consapevolezza; soprattutto è necessario ascoltarsi. alla fine dell'esercizio mi concentro su qualche suono filato.
- SUONI ARMONICI questi li cambio giorno dopo giorno cercando gradualmente di "aumentare il tiro". a volte parto da una delle note gravi e produco tutti gli armonici che mi riescono, altre seguendo la scala cromatica confronto il suono naturale con quello armonico, cambiando così per ogni nota la posizione. è anche una buona occasione per studiare i sovracuti, non appena esco fuori dal range dello strumento comincio a confrontare le varie posizioni.
completati tutti questi esercizi ho una sensazione piacevole. il sax è caldo (e anche io lo sono) vi consiglio di provare e vi sentirete veramente bene con il suono e il controllo. dopo di che passo allo studio della tecnica
-TECNICA tutte le scale maggiori e minori cromaticamente prima legate e poi staccate, spesso ripeto il giro più di una volta aumentando la velocitÃ*. poi sto facendo parecchi arpeggi (sempre cromaticamente maggiori, minori diminuiti e aumentati, se ho tempo aggiungo anche le varie settime) li trovo molto utili per lo staccato e poi salti di terza e di quarta. in questa fase mi prendo la libertÃ* di aggiungere anche esercizi più moderni, che magari mi portano in anfratti dello strumento che in questo modo non esplorerei. mi divertono molto gli esercizi che suggerisce bergonzi sulle pentatoniche, oltre ad essere un'ottima palestra sono anche utili per l'improvvisazione. oppure studio dei fraseggi sulle scale. questi esercizi vanno fatti in TUTTE LE TONALITA' e SU TUTTA L'ESTENSIONE dello strumento. gradualmente sto inserendo i sovracuti negli arpeggi (nelle scale non ancora).
-LETTURA questo è variabile. dipende da cosa devo studiare, se sono studi o se è un concerto, resta il fatto che l'approccio è sempre quello. si parte lentamente per poi gradualmente aumentare la velocitÃ*. le dinamiche cerco sempre di inserirle fin dalla prima lettura, in modo da velocizzare l'apprendimento, sarebbe stupido vedersi solo le note e poi dover rifare da capo tutto il lavoro per inserire le dinamiche e l'agogica.
concludendo resta il fatto che il discorso è soggettivo e sarÃ* compito dell'insegnante (o dell'alunno se parliamo di un autodidatta) isolare i punti deboli e cercare di rafforzarli. se una tonalitÃ* mi risulta ostica tecnicamente l'unica soluzione è quella di insistere su di essa fin quando non mi diverrÃ* naturale suonarla. un grande esempio ce lo da il mitico Coltrane.
ho letto nella sua biografia che aveva difficoltÃ* ad improvvisare sul blues in do diesis (e come lui molti altri sassofonisti che però non se ne curavano molto). dopo mesi di studio sulla tonalitÃ* in questione
incise un blues in cui fa un assolo assurdo proprio in do diesis.
il succo è questo: i punti deboli devono col tempo diventare punti di forza.
a breve appena avrò altro tempo da dedicarvi posterò invece una tabella di lavoro dedicata allo studio del jazz.
ciao e scusate il papiello

David Brutti
27th May 2009, 22:50
Ecco, per chi deve ancora imparare per bene, così mi sembra più 'umano' :zizizi))
Ossia, oltre agli altri esercizi preparatori e con la scala cromatica, concentrarsi su una tonalitÃ* o alcune, ed eseguire quanto descritto ai punti 5 e 6...... fino a raggiungere, con i miglioramenti, il lavoro più completo come suggerito da David ;)

Devo essere sincero?
Gli esercizi di tecnica di base proposti nella mia personale "routine" me li consigliò Jean Marie Londeix durante la prima masterclass che feci con lui dopo soli 4 anni di studio (era davvero pazzo!) del sassofono. Che dire, fu una doccia fredda assoluta er me, abituato ai ritmi letargici dello studio "made in italy", in quanto lui pretendeva per il mio livello la conoscenza di tutte le scale maggiori e minori a memoria per terze e per quarte, degli arpeggi maggiori, minori, di dominante diminuiti, semidiminuiti e di settima maggiore e minore (mi disse che per questa volta passi, ma l'anno successivi voleva risentirmeli con qualche sovracuto). Tuttavia mi rimboccai le maniche e dopo due settimane di durissimo lavoro ero in grado di eseguire gli esercizi richiesti.

Negli anni poi ho integrato tali esercizi con altri tratti dal metodo del buon vecchio Sigurd Rascher. Ritengo che tali esercizi siano un buon punto di partenza tecnico per qualsiasi tipo di musicista: la conoscenza delle scale maggiori e minori e degli arpeggi, come avere un buon controllo del suono su ogni dinamica, sul legato e s ullo staccato, il controllo degli armonici e della laringe sono in effetti prerogative comuni a OGNI sassofonista (Ps.: un mio allievo si è diplomato con 96/100 alla Berkeley a Boston e posso assicurarvi che seguono un metodo di studio molto simile a quello proposto). Ovviamente poi, una volta praticate le basi tecniche, si passerÃ* anche ad esercizi più specifici a seconda del genere che si suona, tuttavia resta di fatto che la tecnica di base è un "comune denominatore" che unisce il variegato mondo dei saxisti!

Il Fumatore di Sax
27th May 2009, 23:18
Massì, alla fine (passatemi la terminologia rozza e spiccia) è bello farsi letteralmente il c**o studiando col sax!!! :yeah!)
(Sempre meglio che rompersi la schiena otto ore in fabbrica o studiare per quel dannatissimo esame di Economia... :muro(((( )

Nous
28th May 2009, 08:47
Riporto questo elenco che è stato trattato tra l'altro durante la mia ultima masterclass a Vicenza....

Ma quindi a Vicenza (se mi ricordo di mandare il modulo di iscrizione) nelle 4 ore della masterclass mi stroncherai con questi esercizi? I metodi li ho tutti, a parte il Koechlin - Etudes (con pianoforte, ottimi per il suono e per l'intonazione)...se dici che è ottimo lo compro, il pianoforte ce l'ho e l'insegnante che lo suona anche.

re minore
28th May 2009, 08:54
[...]fu una doccia fredda assoluta er me, abituato ai ritmi letargici dello studio "made in italy"
[...]

Quoto in pieno lo spirito del post di davidbrutti, molto ma molto ma molto piu' in piccolo anche io mi sono fatto una bella doccia fredda, pero' da solo. Avendo un paio di mesi fa raggiunto la conclusione che non conoscevo le scale a sufficienza, mi sono fatto questo esercizio: metronomo a 120 e suonando per crome (quindi 240 note al secondo) fare tutte le scale maggiori, una di seguito all'altra per quarte ascendenti (Do, Fa, Sib, etc.), a memoria e senza perdere un colpo. Se faccio un errore, anche uno solo, mi fermo, rifaccio due o tre volte la scala che ho sbagliato, poi riprendo l'esercizio da quella scala e lo termino - quindi fino alla scala di Sol, ultima della serie. Poi ricomincio. Considero l'esercizio concluso quando riesco a fare tutta la serie dal Do al Sol senza neanche un errore. In questo modo in circa 40 ore di studio effettivo mi sono imparato molto bene (molto bene al mio livello - ovviamente) tutte le scale maggiori, e adesso data una scala a caso la posso fare a velocita' molto elevata con al massimo un "ripasso" di pochi secondi.

Nella mia routine oggi questo esercizio non c'e' piu', e' servito allo scopo ed e' troppo demanding in termini di tempo, visto che perche' mi riesca mi occorrono da una a due ore, ma ho intenzioni di rimettercelo tra un mesetto per le minori naturali ed armoniche. E magari potrei poi farlo anche per gli arpeggi.

Nous
28th May 2009, 09:00
240 note al secondo

Complimenti, hai la supervelocitÃ* come superman :lol: ?

David Brutti
28th May 2009, 09:00
Ma quindi a Vicenza (se mi ricordo di mandare il modulo di iscrizione) nelle 4 ore della masterclass mi stroncherai con questi esercizi? I metodi li ho tutti, a parte il Koechlin - Etudes (con pianoforte, ottimi per il suono e per l'intonazione)...se dici che è ottimo lo compro, il pianoforte ce l'ho e l'insegnante che lo suona anche.

Diciamo che il corso verterÃ* principalmente su questi argomenti, anche se verranno trattati con la dovuta calma e con le necessarie delucidazioni. Sono degli esercizi basilari come ho giÃ* ribadito e mirano alla costruzione della tecnica di base, intesa in senso lato e non soltanto "tout court" come tecnica digitale. Essa comprende il controllo dell'intonazione, del legato, delle articolazioni e tutte quelle componenti necessarie al controllo dello strumento. Possedendo questa famigerate tecnica di base si è in grado di affrontare qualsiasi partitura (di difficoltÃ* adeguata all'allievo ovviamente) in poche ore di studio (mi ricordo una frase del Londeix: se non sei in grado di montare un brano in 4 ore, non sei in grado!).
Poi ovviamente si potrÃ* affrontare anche il repertorio, anzi porta pure dei brani che hai studiato.
Gli studi del Koechlin prendili: sono estremamente belli e interessanti.

David Brutti
28th May 2009, 09:03
Nella mia routine oggi questo esercizio non c'e' piu', e' servito allo scopo ed e' troppo demanding in termini di tempo, visto che perche' mi riesca mi occorrono da una a due ore, ma ho intenzioni di rimettercelo tra un mesetto per le minori naturali ed armoniche. E magari potrei poi farlo anche per gli arpeggi.

Prova magari a fare le famigerate scale anche in successione cromatica (Do Do# Re etc...), per toni (Do, Re, Mi, Fa#, Sol# etc...) e per terze minori (Do, Mib, Fa# La etc...) In questo modo si assicura la perfetta indipendenza delle scale che verranno affrontate NON gerarchicamente.

re minore
29th May 2009, 07:59
240 note al secondo

Complimenti, hai la supervelocitÃ* come superman :lol: ?

ahem... diciamo che sono 240 al minuto :lol:

re minore
29th May 2009, 08:02
Prova magari a fare le famigerate scale anche in successione cromatica (Do Do# Re etc...), per toni (Do, Re, Mi, Fa#, Sol# etc...) e per terze minori (Do, Mib, Fa# La etc...) In questo modo si assicura la perfetta indipendenza delle scale che verranno affrontate NON gerarchicamente.

Ottimo suggerimento! Thanks! :half:

Fabrysax
17th September 2009, 15:23
infatti stavo provando mentalmente a suonare 240 note al secondo ma non riuscivo....
al minuto invece mi sembra più fattibile :ghigno:

seethorne
4th October 2009, 23:07
avendo molto recentemente ritrovato interesse nel migliorare la mia tecnica (o meglio imparare ad averne una), ultimamente la mia scaletta è questa:


- 40 minuti a cercare di avere un suono decente. parte numero 1: riuscire a suonare le note più basse. parte numero 2: controllare l'imboccatura allo specchio, modificandola sulla base di quella che mi ha permesso di suonare le note basse. l'obiettivo è quello di eliminare ogni rigonfiamento di guance ed espulsione di aria, ovviamente unito al cercare un suono aperto, non mutilato e strozzato. parte numero 3, scale maggiori ad incremento di semitono, (do, do#, re, re# ecc), a partire dal si bemolle inferiore, fino ad arrivare al fa# della seconda ottava (così ricopro tutta l'estensione dello strumento, e a proposito, non sapevo esistessero i sovracuti, l'ho scoperto su questo forum. ma sono sicuro che l'estensione del mio sax mi basta ed avanza). a questo punto dovrei iniziare ad essere soddisfatto del suono che produce il mio sax. mi dicono che dovrei fare le note lunghe, ma 30 secondi non li reggo, figuriamoci se posso fare un'ora... brrrr!

- a questo punto suono 10 minuti di roba a random perchè mi sono giÃ* rotto di fare esercizi. dispongo di orecciho relativo quindi suono tutto ciò che io abbia giÃ* sentito in precedenza.

- prendo il giampieri e faccio 1 esercizio fin quando non mi rompo di farlo. possono essere 30 secondi o mezz'ora a seconda di quanto mi piace l'esercizio che devo fare.

- riprendo a suonare a random finchè non mi fa male il labbro o la mascella.

"studio" il sax da due anni. migliorerò :lol:

17th December 2009, 23:44
Il mio piano di studio ideale è questo..
Per l'inizio vado un po' controcorrente...parto con un po' di improvvisazione casuale io e il sax senza metronomi o basi..per scaldare le dita e avere un buon suono (massimo 10 minuti)
Poi inizio a suonare le scale maggiori in tutte le tonalitÃ* e se ho tempo le suono per semitoni toni terze etc.. (il mio insegnante mi diceva che le scale minori sono dentro le maggiori quindi mi faceva studiare dal punto di vista tecnico solo quelle)
Seguono arpeggi eseguiti a ritmi diversi..
Finita la parte tecnica mi dedico allo studio di pezzi o all'improvvisazione su standard e non, ed essendo per quest'anno autodidatta mi sono procurato aebersold e basi :saxxxx)))
Lo studio del pezzo consiste nel studiare gli accordi (se necessario separatamente) e poi provare a improvvisare con le scale più opportune a volte buttandosi sulle modali...
Poi c'è anche il momento per il buon vecchio blues che può durare fino alla distruzione dell'ancia :ghigno:

lucaB
22nd December 2009, 21:25
io per il sax non ho ancora un metodo dato che mi deve ancora arrivare (il sax). Per il piano faccio così (e cercherò di usare lo stesso metodo per il sax, per quanto possibile).

considerando che non ho mai più di un'ora scarsa, il tempo è suddiviso senza criterio tra i seguenti esercizi:
1. voicings

2. esercizi sulle scale / arpeggi, generalmente seguendo il ciclo delle quinte/quarte, o per semitono/tono, insomma con tutte le combinazioni che conosciamo tutti

3. apro un real book e imparo un pezzo nuovo o suono due tre pezzi che giÃ* conosco cercando di buttarci dentro qualcosa di diverso dalla volta precedente

4. prendo un volume a caso di aebersold (ce li ho tutti) e faccio andare la base una volta
la seconda volta ci canto su un'improvvisazione e mi registro
dalla terza volta in poi cerco di suonare quello che ho appena cantato, se quello che ho cantato mi piace a volte (magari anche giorni dopo) lo trascrivo.

5. quando mi sono rotto con l'aebersold improvviso a caso sui voicings che ho imparato

giovanesassofonista
2nd April 2010, 16:25
Io faccio un pò di scale
La scala cromatica a semiminime,crome,terzine e semicrome
Provo ogni esercizio due volte(ne ho in media 2-3) del giampieri sono al 26 circa
Suono qualche pezzo così a caso
Mi esercito ad imparare un pò il piano in modo che quando entro in conservatorio sono giÃ* abbastanza preparato

Chopin75
3rd April 2010, 14:51
Io ultimamente sto procedendo così:

- note lunghe almeno un quarto d'ora per riscaldarmi e curare il suono
- esercizi su scale, arpeggi e scale blues a random (es. re min melodica e sol maggiore + scala blues di fa + arpeggio di mi minore...primo esercizio)
- un brano semplice a scelta
- poi qualche esercizietto ricreativo

ovviamente prima almeno un ora o due di solfeggio e lettura della musica.

tenuto conto che sto ancora studiando l'orsi come metodo...per ora di improvvisazione nn se ne parla per almeno altri sei/otto mesi

giovanesassofonista
17th April 2010, 15:58
Aggiornato il mio programma di studio
1)Scala cromatica in semiminime:2 legate 2 staccate-2 staccate 2 legate-4 staccate 4 legate-4 legate 4 staccate anche a terzine e semicrome
2)Scale maggiori e minori diatoniche senza alterazione( quindi DoM e Lam) e tutte le altre con i diesis da 1 a 6 alterazioni sempre M e m ,lo stesso con i bemolli ma da 1 a 5 alterazioni
3)Salti di 3a,4a,5a,6a,7a,8a,9a e 10a dal Giampieri sono due esercizi per salto
4)Suoni lunghi con tutte le dinamiche (fff-ff-f-mf-mp-p-pp-ppp)
4)Esercizi preparatori agli arpeggi dal Giampieri tutti e 34 a crome e terzine
5)Stessa cosa delle scale ma con gli arpeggi
6)4 esercizi di tecnica presi dal pataworkbook
7)Prove per eseguire effetti come vibrato,slap,growl,sovracuti,armonici e altro
8)Arpeggi di 7a Maggiore , 2 senza alterazioni ,2 con diesis e 2 con bemolle
9)2 esercizi di meccanismo del Giampieri tra il 9 e il 18
10)Studi due volte ciascuno sono in media 3-4 dal Giampieri e una paginetta della seconda parte de "Il sassofono nella nuova didattica Vol 1
11)5 Scale diatoniche,5 esatonali,6 blues e 6 maggiori e 6 minori pentatoniche
12)Solfeggio in chiave di basso dal pozzoli (due esercizi) e due dal Bona in chiave di violino
13)Strimpello qua e lÃ*

Chopin75
17th April 2010, 18:55
Scusa ma una sessione del genere a me prenderebbe circa 8 ore...beato te che pratichi con uesto sistema.
Mia moglie comunque mi dice che sto migliorando e che per lei nn è una noia che io le suoni nelle orecchie

bluevix
17th April 2010, 22:31
2 ore di solfeggio??????

Roba da pazzi!!!!

giovanesassofonista
18th April 2010, 10:59
Due esercizi :lol: :lol:

Aktis_Sax
18th April 2010, 17:18
Aggiornato il mio programma di studio
1)Scala cromatica in semiminime:2 legate 2 staccate-2 staccate 2 legate-4 staccate 4 legate-4 legate 4 staccate anche a terzine e semicrome
2)Scale maggiori e minori diatoniche senza alterazione( quindi DoM e Lam) e tutte le altre con i diesis da 1 a 6 alterazioni sempre M e m ,lo stesso con i bemolli ma da 1 a 5 alterazioni
3)Salti di 3a,4a,5a,6a,7a,8a,9a e 10a dal Giampieri sono due esercizi per salto
4)Suoni lunghi con tutte le dinamiche (fff-ff-f-mf-mp-p-pp-ppp)
4)Esercizi preparatori agli arpeggi dal Giampieri tutti e 34 a crome e terzine
5)Stessa cosa delle scale ma con gli arpeggi
6)4 esercizi di tecnica presi dal pataworkbook
7)Prove per eseguire effetti come vibrato,slap,growl,sovracuti,armonici e altro
8)Arpeggi di 7a Maggiore , 2 senza alterazioni ,2 con diesis e 2 con bemolle
9)2 esercizi di meccanismo del Giampieri tra il 9 e il 18
10)Studi due volte ciascuno sono in media 3-4 dal Giampieri e una paginetta della seconda parte de "Il sassofono nella nuova didattica Vol 1
11)5 Scale diatoniche,5 esatonali,6 blues e 6 maggiori e 6 minori pentatoniche
12)Solfeggio in chiave di basso dal pozzoli (due esercizi) e due dal Bona in chiave di violino
13)Strimpello qua e lÃ*

cavoli, sei passato in 2 settimane da un programma di un'ora a uno di due giorni e mezzo!

giovanesassofonista
18th April 2010, 17:49
Non l'ho ancora provato completo perchè sono malato,però non ci impiegherò due giorni e mezza, un'oretta massimo un'oretta e mezza

18th April 2010, 22:20
La mia sessione di prove giornaliere:
-1/2 di note lunghe su tutto il registro dello strumento e sovracuti
-1/2 di scale maggiori e minori a random e relativi arpeggi
-1 ora di salti ed esercizi di tecnica su staccato legato escale blues in tutte le tonalitÃ*
-1 ora di improvvisazione e di prove su brani a scelta tra i big del jazz
-1/2 di esercizi di meccanismo e di svago
-1/2 di solfeggio su bona e 1/2 sul pozzoli

seethorne
28th April 2010, 00:52
4 ore e mezza?
1 ora di solfeggio??? ma bastaaaaaaaa l'ho fatto da bambino non ne posso piùùùùù
ma soprattutto: mezz'ora di note lunghe???? alla quarta nota lunga che faccio lancio il sax dalla finestra!!!
'mazza che resistenza!
sia ben chiaro, è tutta ammirazione la mia!

just
28th April 2010, 01:04
:lol:
il lancio del sax dalla finestra alla 4 nota lunga......
e se suonavi il piano?
@giovanesassofonista: il tuo piano di studi è assolutamente impressionante :shock:

seethorne
28th April 2010, 09:14
ma suono anche il piano :D ma non si fanno note lunghe col piano :D non ho mai avuto il desiderio di defenestrarlo :lol:

giovanesassofonista
28th April 2010, 10:48
:lol:
il lancio del sax dalla finestra alla 4 nota lunga......
e se suonavi il piano?
@giovanesassofonista: il tuo piano di studi è assolutamente impressionante :shock:
In bene o in male? Comunque non è così mostruoso anche se dopo il primo giro di esercizi preparatori degli arpeggi fatti a crome uno comincia a rompersi le scatole

lucaB
28th April 2010, 13:37
la mia sessione di studio è dinamica e cambia ogni giorno in base a quello che è successo il giorno prima.
Ci sono alcuni capisaldi, comunque:

20 minuti di note lunghe / esercizi col bocchino / armonici / esercizi per l'intonazione

ripasso rapido delle scale maggiori / minori (sarÃ* un paio di minuti)

10 minuti lavoro sui punti deboli, che in questi giorni vuol dire fare un sacco di esercizi ad alta intensitÃ* mignolare

10 minuti di coker

10 minuti di ricker

10 minuti di viola

10 minuti niehaus

il resto del tempo lo passo a suonare a orecchio o imparare le trascrizioni di desmond o imparare canzonette (vedi snidero o mintzer)

i pattern che so bene li suono sulle basi aebersold, quelli che sto ancora imparando con il metronomo.

giovanesassofonista
2nd May 2010, 11:24
Aggiornato il mio programma di studio
1)Scala cromatica in semiminime:2 legate 2 staccate-2 staccate 2 legate-4 staccate 4 legate-4 legate 4 staccate anche a terzine e semicrome
2)Scale maggiori e minori diatoniche senza alterazione( quindi DoM e Lam) e tutte le altre con i diesis da 1 a 6 alterazioni sempre M e m ,lo stesso con i bemolli ma da 1 a 5 alterazioni
3)Salti di 3a,4a,5a,6a,7a,8a,9a e 10a dal Giampieri sono due esercizi per salto
4)Suoni lunghi con tutte le dinamiche (fff-ff-f-mf-mp-p-pp-ppp)
4)Esercizi preparatori agli arpeggi dal Giampieri tutti e 34 a crome e terzine
5)Stessa cosa delle scale ma con gli arpeggi
6)4 esercizi di tecnica presi dal pataworkbook
7)Prove per eseguire effetti come vibrato,slap,growl,sovracuti,armonici e altro
8)Arpeggi di 7a Maggiore , 2 senza alterazioni ,2 con diesis e 2 con bemolle
9)2 esercizi di meccanismo del Giampieri tra il 9 e il 18
10)Studi due volte ciascuno sono in media 3-4 dal Giampieri e una paginetta della seconda parte de "Il sassofono nella nuova didattica Vol 1
11)5 Scale diatoniche,5 esatonali,6 blues e 6 maggiori e 6 minori pentatoniche
12)Solfeggio in chiave di basso dal pozzoli (due esercizi) e due dal Bona in chiave di violino
13)Strimpello qua e lÃ*
Ho levato i salti poichè mi ero rotto, secondo voi come potrei fare un numero ridotto di scale al giorno, ma farle con i salti,articolazioni varie e tutto quanto?

lucaB
2nd May 2010, 14:26
non puoi fare tutto tutti i giorni (a meno che tu non abbia otto ore a disposizone), è una veritÃ* con la quale ci siamo scontrati tutti. Devi decidere a quali esercizi dare la prioritÃ*. Fai pochi esercizi fatti bene in tutte le tonalitÃ*.

giovanesassofonista
2nd May 2010, 19:59
Buon Dio non ci metto 8 ore ho anche lo studio e molto altro, ci metto un'oretta e mezza(senza solfeggio) , se levo i salti ancora meno, cosa trovate ci sia di lungo o complicato?

David Brutti
2nd May 2010, 22:38
Il consiglio è di concentrarsi su degli esercizi miratissimi che ti permettono di lavorare su molti elementi contemporaneamente.

Ecco alcuni consiglii:

1)Scala cromatica in semiminime:2 legate 2 staccate-2 staccate 2 legate-4 staccate 4 legate-4 legate 4 staccate anche a terzine e semicrome

Eviterei di concentrarmi così tanto sulla scala cromatica. Mi limiterei ad eseguirla (e studiarla) 1 volta legato e 1 volta stacc. rigorosamente con il metronomo annotando i progressi giornalieri.

2)Scale maggiori e minori diatoniche senza alterazione( quindi DoM e Lam) e tutte le altre con i diesis da 1 a 6 alterazioni sempre M e m ,lo stesso con i bemolli ma da 1 a 5 alterazioni

Questa frase non ha senso: studia le scale seguendo il metodo del Londeix: è super razionale e evita inutili dispersioni.
Riassumo e aggiusto per il tuo livello: giorni pari = studio delle scale maggiori su grado congiunto seguendo il modello di articolazioni A
giorni dispari scale minori su grado congiunto su articolazioni della serie B
Le scale si studiano cromaticamente toccando ogni volta TUTTE le tonalitÃ* (ovvero parti da Do, poi fai Do# poi Re poi Mib e così via). Quando entrerai nella routine per ogni scala ci metterai si e no un minuto scarso. Di conseguenza il lavoro sulle scale porterÃ* via soltanto 25 minuti circa.

3)Salti di 3a,4a,5a,6a,7a,8a,9a e 10a dal Giampieri sono due esercizi per salto

Eviterei il Giampieri tout-court, e questi esercizi in particolare poco interessanti in quanto non integrano nessun lavoro sulle articolazioni, sull'attacco, sulle dinamiche. Se lavori bene sulle scale otterrai risultati immediati.

4)Suoni lunghi con tutte le dinamiche (fff-ff-f-mf-mp-p-pp-ppp)

Intanto meglio concentrarsi su suoni lunghi nelle principali dinamiche in quanto è inutile studiare nel fff ad esempio quando non si ha il controllo necessario per eseguirlo e si suona calanti e stonati. Limitati a 5-6 suoni lunghi nelle dinamiche f-mf-mp-p

4)Esercizi preparatori agli arpeggi dal Giampieri tutti e 34 a crome e terzine

Eviterei. Affronterei il discorso arpeggi più avanti e sempre su un famoso metodo del Londeix "Le Detaché".

5)Stessa cosa delle scale ma con gli arpeggi

Non capisco, e comunque il lavoro fatto sulle scale giÃ* porta via molto tempo e da molti risultati, quindi eviterei

6)4 esercizi di tecnica presi dal pataworkbook

Limitati a 1 e ben fatto

7)Prove per eseguire effetti come vibrato,slap,growl,sovracuti,armonici e altro

Affronterei l'argomento più avanti quando avrai maggiore conoscenze e abilitÃ*

8)Arpeggi di 7a Maggiore , 2 senza alterazioni ,2 con diesis e 2 con bemolle

Potresti più che altro sostituire questo lavoro con un lavoro sull'intonazione come descritto da me in altre parti del forum (esercizi d'intonazione con il bordone).

9)2 esercizi di meccanismo del Giampieri tra il 9 e il 18

Eviterei sono inutili e concepiti per sassofoni vetusti che non si usano più (strumenti detti "ministeriali"). Sostituirei con gli esercizi meccanici che trovi ne "Il sassofono nella nuova didattica". Molto più razionali ed efficaci

10)Studi due volte ciascuno sono in media 3-4 dal Giampieri e una paginetta della seconda parte de "Il sassofono nella nuova didattica Vol 1

Concentrati solo sul Londeix ma studiando le lezioni nella loro interezza e magari utilizza il Giampieri per esercitare la lettura a prima vista

11)5 Scale diatoniche,5 esatonali,6 blues e 6 maggiori e 6 minori pentatoniche

Ok magari fanne una al giorno per tipo e falla bene in modo da acquisirla in modo corretto

12)Solfeggio in chiave di basso dal pozzoli (due esercizi) e due dal Bona in chiave di violino

Ok

13)Strimpello qua e lÃ*

Questo sempre ma cercando di applicare quello che hai studiato prima.

Riassumo per chiarezza:
-scala cromatica una volta legato e una volta staccato; 5min
-scale maggiori e minori seguendo "les gammes" 25min
-studio dell'intonazione su bordone (arpeggi lenti) 5min
-una lezione del Londeix "il sassofono nella nuova didattica" (dovrebbe darti tutto lo studio necessario di tecnica, emissione, suono , lettura senza farti perdere tempo con le famose paginate di semicrome inutili del Giampieri. Conmprende anche lo studio dei suoni lunghi e della meccanica. Fidati: se lo fai con metodo andrai più velocemente e otterrai risultati indubbi). 15 min
-1 esercizio del Pataworkbook; 5min
-una scala per l'improvvisazione; 5min
-solfeggio 30min

tot ridotto all'osso: un'ora e mezzo

3rd May 2010, 10:41
m'illumini d'immenso :bravo: :D

David Brutti
3rd May 2010, 10:47
Non citare sempre i post presedenti sennò i moderatori s'incacchiano (perchè diventa difficile consultare il topic).

Di nulla comunque

KoKo
3rd May 2010, 11:34
ma le 5 esatonali da dove le tiri fuori? =)

Filippo Parisi
3rd May 2010, 11:39
:shock: :BHO: :D

giovanesassofonista
3rd May 2010, 17:45
Grazie david, mi riduce di molto il tempo, c'è da dire però che nonostante il Giampieri possa essere vecchio io studio con un maestro quindi che lo voglia o meno devo fare quegli esercizi, dovrò comprare "Les gammes" che da quel poco che ho visto mi sembra ben fatto, quindi fare le scale da quel libro senza tutti quei salti vari che ci sono elencati giusto? I salti dal Giampieri li avevo rimossi perchè mi prendono un sacco di tempo e alla fin fine non è che ne tragga un miglioramento perchè sono banali, farli magari una volta al mese è giÃ* più ragionevole,ora dò un'occhiata a quei tuoi topic sull'intonazione.
Di nuovo grazie :D

Filippo Parisi
3rd May 2010, 22:02
Ma il Viola Vol. 1 per le scale non si usa più? Fatto quello per bene......credo ci sia poco da aggiungere alle suddette....

lucaB
4th May 2010, 09:50
io studio sul viola :yeah!)

5th May 2010, 14:44
io ho studiato sul Viola 1 e 2

ora dovrei fare il 3 ma non mi va... :BHO: :evil:

lo devo fare?