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Visualizza Versione Completa : Appassionarsi al Jazz



5th June 2008, 20:36
Ok, lo ammetto: il jazz non mi piace. Come può esistere un sassofonista a cui non piace il jazz? Non lo so, ma so solo che per suonare bene qualcosa, questo qualcosa mi deve piacere. Non sono uno che ha mai adorato gli spartiti (ciò non vuol dire che non so leggere il pentagramma, ma non è la mia massima aspirazione quella di eseguire i brani esattamente come sono scritti). So che essere felici di improvvisare è un'ottima prerogativa per iniziarsi al jazz, ma vorrei saperne qualcosa di più...

Dunque vi pongo alcune domande:

1) Mi sapreste dare qualche titolo di qualche pezzo che davvero mi farebbe appassionare al jazz? Quei brani-simbolo che vi hanno colpito davvero tanto, che magari per voi sono scontati, ma che sono davvero belli...
2) Cosa mi consigliate di fare per acquisire la "mente jazz"? Questa domande ve la pongo perchè, al di lÃ* della tecnica, io ritengo estremamente necessario sapere cosa inventarsi prima di essere in grado di farlo. Cioè, se io fischietto un motivetto che mi andrebbe di suonare, devo sapere cosa fischiettare; poi, se col sax non riesco a riprodurlo, quello pian piano lo imparerò (magari studiandoci davvero tanto su), ma se non so nemmeno immaginarmelo quel motivetto, quella scala, come faccio a seguire quella musica?

Spero di trovare qualche buona risposta... Ma non ne dubito :D

FrankRanieri
5th June 2008, 21:14
So che essere felici di improvvisare è un'ottima prerogativa per iniziarsi al jazz, ma vorrei saperne qualcosa di più...ecc
Cioè, se io fischietto un motivetto che mi andrebbe di suonare, devo sapere cosa fischiettare; poi, se col sax non riesco a riprodurlo, quello pian piano lo imparerò (magari studiandoci davvero tanto su), ma se non so nemmeno immaginarmelo quel motivetto, quella scala, come faccio a seguire quella musica?

Ciao, non è affatto detto che ad un saxofonista debba piacere il jazz. Anzi a molti strumentisti classici non piace...
Permettimi di dire però che improvvisare vuol dire certo creare qualcosa a livello estemporaneo e, si spera, sempre diverso onde evitare di ripetersi, ma per poterlo fare bisogna avere un bagaglio tecnico, musicale, pefino culturale di un certo spessore. Questo se si vuole cercare di dire qualcosa al pubblico...
Nell'improvvisazione c'è una logica precisa che spesso a molti sfugge, pensando che tutto sia irrazionale... La realtÃ* è ben diversa...bisogna avere padronanza dello strumento e comunque ci tengo a dire che ci si arriva TUTTI, chi più, chi meno. L'importante è andare a livelli. Se posso consigliarti, affidati ad un insegnante che ti dia lezioni private, ti indirizzerÃ* indicandoti il metodo di studio giusto e proficuo.



Dunque vi pongo alcune domande:

1) Mi sapreste dare qualche titolo di qualche pezzo che davvero mi farebbe appassionare al jazz? Quei brani-simbolo che vi hanno colpito davvero tanto, che magari per voi sono scontati, ma che sono davvero belli...
2) Cosa mi consigliate di fare per acquisire la "mente jazz"? Questa domande ve la pongo perchè, al di lÃ* della tecnica, io ritengo estremamente necessario sapere cosa inventarsi prima di essere in grado di farlo.


Rispondo a queste tue due domande insieme, perchè credo siano legate molto strette tra loro.
Personalmente molti anni fa ho sbagliato il mio approccio al jazz, saltando di palo in frasca attraverso i vari stili jazzistici... Il risultato è stata una overdose di troppa roba e troppo complessa per mie orecchie.
Quindi credo che per appassionarti al jazz dovresti provare ad ascoltare prima un pò di dixieland, un bel pò di Louis Armstrong, quindi le grandi orchestre (Benny Goodman, Glenn Miller, Woody Herman, Duke ellington, Count Basie, Billy Eckstine, ecc. ecc.).
Successivamente prosegui con il periodo temporale successivo, swing, bebop, mainstream, hardbop, free, avanguardia.
Il seguire questa linea temporale ti farebbe prima di tutto capire come si è evoluto il jazz e poi capiresti quello che piace a te, e li poi dovresti focalizzare la tua attenzione futura...
Cosa ascoltare?? Bè, TUTTO QUELLO CHE TI CAPITA!! sempre cercando di mettere in fila le epoche per non perdersi...
Stay tuned,
Frank.

FrankRanieri
5th June 2008, 21:22
ma se non so nemmeno immaginarmelo quel motivetto, quella scala, come faccio a seguire quella musica?


Dimenticavo...la musica non la devi seguire, deve essere nella tua testa!! E la musica arriva solo ascoltando tanto, tantissima musica.
Spero di esserti stato utile
Frank.

fabioo60
5th June 2008, 23:18
1) Mi sapreste dare qualche titolo di qualche pezzo che davvero mi farebbe appassionare al jazz? Quei brani-simbolo che vi hanno colpito davvero tanto, che magari per voi sono scontati, ma che sono davvero belli...

mi permetto, dal basso della mia ignoranza di vecchio rockettaro, di consigliarti l'ascolto di un disco su tutti:
"kind of blue" di miles davis, con un roster da sogno.
una frase bellissima che ho letto diceva " se non ti piace questo disco, vuol dire che non ti piace il jazz".
beh, una specie di prova del nove...
e se proprio non ti va, non è un dramma, con il sax si possono suonare un sacco di generi, fra tutti il rock, appunto. prova a "farti un giro" con Lee Allen e sappimi dire.

Ctrl_alt_canc
5th June 2008, 23:29
beh trovo riduttiva quella frase....


comunque...consigli...boh è cosi complicato dare consigli...se vuoi consigli teorici chiedi,per ora partiamo dalla improvvisazione

io personalmente quando ho iniziato a improvvisare avevo poche,pochissime idee e ripetitive (se poi speri di imitare Coltrane ti trovi a muove le dita pressochè a caso :lol: ) alcuni suggeriscono trascrizioni,ma nn ci dò troppo peso io.. piuttosto collins al masterclass diceva che sono meglio metÃ* note,ma con un ottimo tempo,piuttosto che 10000 note,fuori tempo. esercitati a stare a tempo e a creare nuove idee. io in genere procedo così,prendo un brano,lo ascolto interpretato da un sassofonista (chessò,l'ultimo in ordine di tempo http://youtube.com/watch?v=mCDv5NK54u0&feature=related questo)...non ci suono ancora,lo ascolto per circa un giorno e assimilo le frasi. il giorno dopo lo prendo lo faccio partire e comincio a stare a tempo,poche note per vedere se riesco a tenerlo,anche una stessa nota suonata staccata,poi sempre di piu etcc...quando mi sento sicuro comincio e memore delle frasi che ho sentito tutto il giorno,provo a imitare l'autore,anche arricchendo alcuni passaggi. poi quando sono ben pronto e ho individuato piu o meno quali sono le note da usare e quando,scarico la base solo strumentale (nello specifico Aebersold la ha fatta anche per questo brano) e ci suono sopra. mi trovo bene con sto metodo...magari non erano queste le info che cercavi però :\\:

(Ps.: per dirne una...anche rollins in quel brano ogni tanto esce dal tempo... :mha!( e non di proposito)

darionic
6th June 2008, 16:23
1) Mi sapreste dare qualche titolo di qualche pezzo che davvero mi farebbe appassionare al jazz? Quei brani-simbolo che vi hanno colpito davvero tanto, che magari per voi sono scontati, ma che sono davvero belli...

mi permetto, dal basso della mia ignoranza di vecchio rockettaro, di consigliarti l'ascolto di un disco su tutti:
"kind of blue" di miles davis, con un roster da sogno.
una frase bellissima che ho letto diceva " se non ti piace questo disco, vuol dire che non ti piace il jazz".
beh, una specie di prova del nove...
e se proprio non ti va, non è un dramma, con il sax si possono suonare un sacco di generi, fra tutti il rock, appunto. prova a "farti un giro" con Lee Allen e sappimi dire.

Ecco appunto fabioo60 mi ha preceduto...
Ho 36 anni, a 16 mi prestarono Kind of blue in vinile e da allora :half:
dimenticai i pink floyd, i genesis, anche se restano delle buone cose musicali per me
Piano piano cominciai ad approfondire certe correnti jazzistiche rispetto ad altre, trovai il mio sassofonista preferito: Dexter Gordon :yeah!) ...e la storia continuò :bravo: ....

Sax O' Phone
6th June 2008, 16:58
ShadowBoy, non sei obbligato ad amare!
Certo puoi scegliere se studiare un genere musicale ascoltandolo, e poi magari decidere se ti piacerebbe suonare in quel modo, creare quel genere di musica... ;)

Per approfondire la conoscenza del jazz dovresti ascoltarti molta musica, cronologicamente come ti è stato consigliato:

http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=4006&start=0&st=0&sk=t&sd=a&hilit=core+collection

pizzic77
7th June 2008, 11:16
Infatti, non necessariamente devi amare il jazz....sai quante altre cose puoi suonare con il sassofono?

Comunque non saprei quali dischi consigliarti, ce ne sarebbero una marea....Kind of Blue è sicuramente un buon inizio, però dovresti sentire tante altre cose, prodotte in periodi diversi, vuoi mai che così trovi il tuo stile ideale?

E se non ti appassioni pace, puoi improvvisare anche su altri tipi di musica senza problemi, quindi non ti preoccupare :smile:


x Ctrl:ma dove che Sonny va fuori tempo?

Ctrl_alt_canc
7th June 2008, 12:15
a 2.15 per esempio...

8th June 2008, 18:43
Il motivo per cui ho chiesto questi consigli proviene dal fatto che, sapendo suonare il jazz, sarei in seguito facilitato nel suonare la musica che piace a me. Ma suonando, per dire la mia, soltanto ska, migliorare tanto col sax non sarÃ* facile. Non lo sarÃ*, almeno, fermandomi ad eseguire i brani che mi piacciono.
Siccome con la mia band facciamo anche pezzi nostri, sono molto interessato a migliorare, così da potere usufruire di una tecnica e una fantasia migliori all'atto della composizione (che non è proprio uguale a scrivere le note sul pentagramma quando suoni ska-punk... ^^")

Comunque sia, credo che farò buon uso di questi consigli... Grazie mille a tutti ;)

gaetano952
8th June 2008, 21:35
a 2.15 per esempio...

:ehno: :ehno: :ehno: ....spero tu stia scherzando....

gaetano952
8th June 2008, 21:53
Il motivo per cui ho chiesto questi consigli proviene dal fatto che, sapendo suonare il jazz, sarei in seguito facilitato nel suonare la musica che piace a me. Ma suonando, per dire la mia, soltanto ska, migliorare tanto col sax non sarÃ* facile. Non lo sarÃ*, almeno, fermandomi ad eseguire i brani che mi piacciono.
Siccome con la mia band facciamo anche pezzi nostri, sono molto interessato a migliorare, così da potere usufruire di una tecnica e una fantasia migliori all'atto della composizione (che non è proprio uguale a scrivere le note sul pentagramma quando suoni ska-punk... ^^")

Comunque sia, credo che farò buon uso di questi consigli... Grazie mille a tutti ;)

Si è vero che suonando bene il jazz ti trovi più a tuo agio suonando altri stili musicali...perkè per suonare jazz devi avere un certo tipo di conoscenza ...soprattutto armonica...ma è anche vero che non puoi fare un qualcosa che non senti dentro...solo perkè ti aiuterebbe in altre situazioni...sarebbe come andare contro natura...piuttosto potresti studiare armonia...e composizione... e per la tecnica dello strumento non mancano di certo i libri...
Un sassofonista non deve per forza suonare jazz.....se lo fa ...è perkè quando ha sentito per la prima volta due note di Parker...o Armstrong...o Gordon ...o chiunque esso sia...ha sentito un qualcosa muoversi nello stomaco....che non c'entra nulla con il mal di pancia!! :lol: :lol:

Nous
8th June 2008, 22:23
Il motivo per cui ho chiesto questi consigli proviene dal fatto che, sapendo suonare il jazz, sarei in seguito facilitato nel suonare la musica che piace a me.

In realtÃ* no, suonando jazz saresti facilitato nel suonare jazz.
Secondo me le basi per affrontare qualsiasi genere musicale te le da solo la classica.

Ctrl_alt_canc
8th June 2008, 22:39
quoto gaetano,non il Nous,ma è ovvio che sono opinioni di un jazzista e di un classicista,non di una persona neutrale...tant'è che anche io propendo per l'idea di gaetano..Nous,un jazzista sa comunque leggere bene la musica,un classicista non sa improvvisare,se non in maniera accademica. (in ogni caso un classicista sarÃ* moolto piu bravo a riprodurre un brano scritto)



a 2.15 per esempio...

:ehno: :ehno: :ehno: ....spero tu stia scherzando....

si,è fuori tempo...sbaglia a mettere le note per quei 2 o 3 secondi...non penso sia fatto apposta

gaetano952
8th June 2008, 22:57
a 2.15 per esempio...

:ehno: :ehno: :ehno: ....spero tu stia scherzando....

si,è fuori tempo...sbaglia a mettere le note per quei 2 o 3 secondi...non penso sia fatto apposta[/quote]


Scusami....ma allora non hai proprio idea di chi sia Sonny Rollins...e soprattutto dimostri di non averlo ascoltato...questa è una delle caratteristiche di Rollins..spostare i temi ritmicamente...
Non si diventa uno dei più grandi sassofonisti della storia del jazz...per puro caso....ci vogliono gli "attributi"...e Rollins..ce l'ha pure belli grossi...

Ctrl_alt_canc
8th June 2008, 23:06
boh a me pare proprio fuori tempo come se sbagliasse..se poi dici che è fatto apposta ok..

ModernBigBand
8th June 2008, 23:37
Secondo me le basi per affrontare qualsiasi genere musicale te le da solo la classica.

Cerchiamo di mettere ordine su questo tema, evitando di fare di tutt'erba un fascio e soprattutto di giungere a conclusioni affrettate (e scorrette). Credo che Nous con la sua affermazione intenda dire che la base di tutto è la classica perché per fare musica classica è necessario avere un bagaglio teorico-tecnico tale da mettere l'esecutore in condizione di potersi avvicinare, più o meno facilmente, ad altri stili. Il concetto di fondo è che la tecnica classica rappresenta il fondamento dello strumento, la tecnica jazzistica è un'evoluzione della stessa, è un nuovo tipo di linguaggio. Forse non è agevole comprendere questa cosa perché viene naturale identificare il sax con il jazz e per questo credo che possa essere esplicativo il paragone con il pianoforte.
Tizio vuole imparare il pianoforte jazz...che fa?Secondo te mette su i dischi di Monk e ci suona sopra?No...inizierÃ* dal principio della tecnica pianistica ovvero con il tedioso Beyer, le scale, gli arpeggi, la Czerniana e compagnia bella (fino a prova contraria sono studi classici). Raggiunto un certo livello di conoscenza dello strumento sarÃ* in grado di iniziare ad approcciarsi con il jazz e quindi inizierÃ* con i primi metodi che insegnano questo nuovo linguaggio (tipo i nostri Niehaus). Non ci sarÃ* nessun pianista jazz che ai suoi allievi spiegherÃ* la benché minima nozione di jazz senza aver costruito una solida base pianistica. Il discorso per il nostro strumento è assolutamente identico.


Nous,un jazzista sa comunque leggere bene la musica,un classicista non sa improvvisare,se non in maniera accademica. (in ogni caso un classicista sarÃ* moolto piu bravo a riprodurre un brano scritto)


Queste affermazioni non sono corrette. Il jazzista sa leggere la musica perché è un musicista e per essere tale si presuppone che abbia studiato. Il classicista solitamente non improvvisa perché non è suo interesse principale, ma con la pratica potrebbe riuscire tranquillamente a farlo (al momento ignoro la definizione di "maniera accademica").
Il mio dubbio è che forse si sta sminuendo il jazz... :BHO:

;)

Sax O' Phone
9th June 2008, 00:16
No Modern, quello che dici mi sembra in gran parte corretto: mi sovviene comunque un'intervista al grande violinista Menuhin che ha fatto splendidi album collaborando con Grappelli (per altro anch'egli proveniente dalla scuola classica del violino); lo stesso Menuhin ammetteva le proprie difficoltÃ* nell'approccio al linguaggio improvvisato, che riuscì a superare grazie ai suggerimenti musicali proposti da Grappelli.
Andrebbe poi anche considerato il fatto che moltissimi jazzisti storici non hanno mai frequentato corsi, ma hanno semmai avuto maestri/colleghi che li hanno istruiti verbalmente e nella pratica...
Il discorso è complesso, visto cha a New Orleans le grandi orchestre jazz nacquero anche grazie ai musicisti Creoli che avevano suonato nelle Orchestre Sinfoniche, e che quindi avevano una preparazione teorica e strumentale di grande levatura, ma allo stesso tempo si formavano musicisti che poco sapevano della teoria e persino circa gli strumenti usati dalla musica Occidentale, inventandosi tecniche che non erano sicuramente ortodosse; in seguito ci sono per esempio i casi di Erroll Garner che non sapeva leggere o scrivere la musica, che suonava seduto (praticamente in piedi) su un voluminoso elenco telefonico posto sopra lo sgabello, o persino di Monk che sicuramente non aveva un approccio allo strumento conforme, parlando di pianisti...
Beetohven era un grade improvvisatore: famoso è l'aneddoto in cui prese un suo spartito, lo capovolse e lo suonò durante un concerto, per dire quanto fosse diffusa in realtÃ* la pratica dell'improvvisazione anche nella così detta Classica; questo è andato perduto, a mio parere, nel tentativo di preservare la bellezza e grandiositÃ* della musica sin'ora creata, ed avviene anche per il linguaggio jazz. Sicuramente esistono autori di musica colta contemporanea che danno ampio spazio all'improvvisazione, perchè per me la bellezza della musica è nell'immediatezza del momento in cui si esegue/ascolta, che NON sarÃ* mai uguale!

9th June 2008, 00:29
x Ctrl:ma dove che Sonny va fuori tempo?

Ho notato anch' io che Sonny andava fuori tempo alcune volte :evil: ..pensavo solo fosse voluto...
ma mi conferma anche Ctrl , che così non è :mha!(

gaetano952
9th June 2008, 09:22
No Modern, quello che dici mi sembra in gran parte corretto: mi sovviene comunque un'intervista al grande violinista Menuhin che ha fatto splendidi album collaborando con Grappelli (per altro anch'egli proveniente dalla scuola classica del violino); lo stesso Menuhin ammetteva le proprie difficoltÃ* nell'approccio al linguaggio improvvisato, che riuscì a superare grazie ai suggerimenti musicali proposti da Grappelli.
Andrebbe poi anche considerato il fatto che moltissimi jazzisti storici non hanno mai frequentato corsi, ma hanno semmai avuto maestri/colleghi che li hanno istruiti verbalmente e nella pratica...
Il discorso è complesso, visto cha a New Orleans le grandi orchestre jazz nacquero anche grazie ai musicisti Creoli che avevano suonato nelle Orchestre Sinfoniche, e che quindi avevano una preparazione teorica e strumentale di grande levatura, ma allo stesso tempo si formavano musicisti che poco sapevano della teoria e persino circa gli strumenti usati dalla musica Occidentale, inventandosi tecniche che non erano sicuramente ortodosse; in seguito ci sono per esempio i casi di Erroll Garner che non sapeva leggere o scrivere la musica, che suonava seduto (praticamente in piedi) su un voluminoso elenco telefonico posto sopra lo sgabello, o persino di Monk che sicuramente non aveva un approccio allo strumento conforme, parlando di pianisti...
Beetohven era un grade improvvisatore: famoso è l'aneddoto in cui prese un suo spartito, lo capovolse e lo suonò durante un concerto, per dire quanto fosse diffusa in realtÃ* la pratica dell'improvvisazione anche nella così detta Classica; questo è andato perduto, a mio parere, nel tentativo di preservare la bellezza e grandiositÃ* della musica sin'ora creata, ed avviene anche per il linguaggio jazz. Sicuramente esistono autori di musica colta contemporanea che danno ampio spazio all'improvvisazione, perchè per me la bellezza della musica è nell'immediatezza del momento in cui si esegue/ascolta, che NON sarÃ* mai uguale!

Quoto in pieno Sax O' Phone....e in parte anche Modern...
Modern...sicuramente "zucchero non guasta bevanda"......cioè se hai anni di preparazione accademica sotto...mica fa male...anzi!(tra l'altro è anche il mio caso)....
Però..però.....
ricordo benissimo....quando nel 1996 mi sono diplomato e cominciai a studiare jazz....
Il suono??....ho dovuto ricominciare da capo...e ci sono voluti anni per dimenticare l'impostazione classica e riuscire ad avere un suono jazzistico...decente...
La tecnica??
Si in teoria l'avevo giÃ* essendo un accademico....ma ahimè...non ho potuto farne uso...in quanto la tecnica nel jazz è di tipo mentale...quindi non conoscendo l'armonia erano due i casi...o muovevo le dita a caso...oppure dovevo iniziare a suonare con le semiminime.....in modo da poter avere più tempo per scegliere le note da suonare...
In conclusione....una bella revisionata ai programmi ministeriali in conservatorio.....in modo da dare ai futuri musicisti...una preparazione maggiore ,permettendogli di affrontare la musica in modo più universale...e non di avere i "paraocchi" come invece succede oggi...
Questa è la mia esperienza personale...provata sulla mia pelle...e il mio modestissimo parere...in merito all'argomento...

ModernBigBand
9th June 2008, 09:48
Ma infatti io sono d'accordo con voi due (gaetano952 e Sax O'Phone), voi giustamente avete risposto ampliando il concetto di jazz rispetto a quello che ha qualcuno qui dentro. Sono perfettamente in sintonia con Sax O'Phone quando afferma che anche nella classica ci sono stati grandi improvvisatori e nel jazz molti musicisti senza un bagaglio "accademico"...è la realtÃ* dei fatti.
Allo stesso modo concordo con gaetano952.
Il problema è che tra le righe di qualcuno, ho colto un messaggio del tipo "la tecnica classica non serve a nulla perché faccio jazz"...e la mia risposta era indirizzata a puntualizzare questo concetto. Senza una solidissima base di partenza non si va da nessuna parte, il succo del mio discorso era solo questo.

;)

gaetano952
9th June 2008, 10:06
Ma infatti io sono d'accordo con voi due (gaetano952 e Sax O'Phone), voi giustamente avete risposto ampliando il concetto di jazz rispetto a quello che ha qualcuno qui dentro. Sono perfettamente in sintonia con Sax O'Phone quando afferma che anche nella classica ci sono stati grandi improvvisatori e nel jazz molti musicisti senza un bagaglio "accademico"...è la realtÃ* dei fatti.
Allo stesso modo concordo con gaetano952.
Il problema è che tra le righe di qualcuno, ho colto un messaggio del tipo "la tecnica classica non serve a nulla perché faccio jazz"...e la mia risposta era indirizzata a puntualizzare questo concetto. Senza una solidissima base di partenza non si va da nessuna parte, il succo del mio discorso era solo questo.

;)

Ok adesso è chiaro...
;)
Se è per questo ho letto di peggio....del tipo...Sonny Rollins è andato fuori tempo...ma lasciamo perdere...ci sono problemi più importanti...ad esempio l'aumento giornaliero del prezzo del petrolio... :lol: :lol: :lol:

Nous
9th June 2008, 10:23
Secondo me le basi per affrontare qualsiasi genere musicale te le da solo la classica.

Cerchiamo di mettere ordine su questo tema, evitando di fare di tutt'erba un fascio e soprattutto di giungere a conclusioni affrettate (e scorrette). Credo che Nous con la sua affermazione intenda dire che la base di tutto è la classica perché per fare musica classica è necessario avere un bagaglio teorico-tecnico tale da mettere l'esecutore in condizione di potersi avvicinare, più o meno facilmente, ad altri stili. Il concetto di fondo è che la tecnica classica rappresenta il fondamento dello strumento, la tecnica jazzistica è un'evoluzione della stessa, è un nuovo tipo di linguaggio.

Hai centrato il punto, per evitare OT rispetto a questo topic mi sono permesso di aprirne uno apposta :

viewtopic.php?f=15&t=4712 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=4712)


Nous,un jazzista sa comunque leggere bene la musica,un classicista non sa improvvisare,se non in maniera accademica. (in ogni caso un classicista sarÃ* moolto piu bravo a riprodurre un brano scritto)


Non capisco perchè un jazzista non può riprodurre bene un brano scritto...non capisco neppure cos'è l'improvvisazione accademica. Mi pare che si stiano facendo affermazioni non sulla base della propria esperienza ma sulla base di preconcetti.

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 11:17
Secondo me le basi per affrontare qualsiasi genere musicale te le da solo la classica.

Cerchiamo di mettere ordine su questo tema, evitando di fare di tutt'erba un fascio e soprattutto di giungere a conclusioni affrettate (e scorrette). Credo che Nous con la sua affermazione intenda dire che la base di tutto è la classica perché per fare musica classica è necessario avere un bagaglio teorico-tecnico tale da mettere l'esecutore in condizione di potersi avvicinare, più o meno facilmente, ad altri stili. Il concetto di fondo è che la tecnica classica rappresenta il fondamento dello strumento, la tecnica jazzistica è un'evoluzione della stessa, è un nuovo tipo di linguaggio.

Hai centrato il punto, per evitare OT rispetto a questo topic mi sono permesso di aprirne uno apposta :

viewtopic.php?f=15&t=4712 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=15&t=4712)


Nous,un jazzista sa comunque leggere bene la musica,un classicista non sa improvvisare,se non in maniera accademica. (in ogni caso un classicista sarÃ* moolto piu bravo a riprodurre un brano scritto)


Non capisco perchè un jazzista non può riprodurre bene un brano scritto...non capisco neppure cos'è l'improvvisazione accademica. Mi pare che si stiano facendo affermazioni non sulla base della propria esperienza ma sulla base di preconcetti.

per "accademica" intendo proprio quel che ha esposto gaetano nel suo penultimo post,per il jazzista che legge in maniera diversa è nel senso che non si concentra totalmente sulla perfetta esecuzione del brano scritto,ma possibilmente tenta di modificarla e "tradurla" in un linguaggio a lui piu consono...a meno che non lo piazzino in big band o in un orchestra,allora vabbè...
in ogni caso non ho mai inteso che la tecnica sia estranea ad un jazzista,mi sembra di averlo fatto emergere più volte anche in altri topic,semplicemente è una diretta conseguenza più della pratica e dell'ascolto (per tecnica comunque,chiariamo bene cosa si intende...io parlo di velocitÃ*,stare in tempo [se poi rollins esce dal tempo "apposta",non mi piace,mi rende nervoso sentirlo fuori tempo...ciò non toglie che ultimamente lo ascolto molto,ma non che non capisco la sua musica]) che dello studio di arpeggi e esercizi vari da cui comunque non può prescindere,ma che non sono la sua fonte principale di miglioramento (come invece credo sia per il classicista)

MyLadySax
9th June 2008, 11:19
Quanto all'argomento "tecnica", io la penso così.
La tecnica classica è la tecnica classica e, se sei un sassofonista e vuoi suonare la "Fantasia per Sassofono Soprano e Piccola Orchestra" di Heitor Villa-Lobos, non puoi farne a meno.
Per il jazz, oggi è praticamente uguale, perché quasi tutti i jazzisti hanno una base classica più o meno solida (di solito solidissima, ormai) e, quindi, con tutte le enormi difficoltÃ* che imparare un linguaggio considerevolmente diverso comporta, si tratta pur sempre di tecnica classica piegata alle esigenze dell'improvvisazione e di un certo tipo di pronuncia ritmica.
Ma un tempo le cose stavano in modo un po' diverso nel jazz (e in genere nella musica afroamericana).
Se ascoltate prima Lester Young e subito dopo Coleman Hawkins, sapete benissimo che questi due grandi tenorsassofonisti avevano un suono, riconoscibilissimo, assai diverso l'uno dall'altro: è come se suonassero uno strumento diverso!
Se ascoltate T. Monk, ascoltate un pianista con una tecnica assolutamente eterodossa e con un suono anch'esso facilmente riconoscibile.
Ma, con qualche solo parziale eccezione, se ascoltate oggi due tenorsassofonisti anche di straordinaria bravura, non li riconoscete mica tanto facilmente, se non perché l'uno vi sembra più bravo, più veloce dell'altro; perché? Per più di un motivo, ma anche perché entrambi hanno di base la stessa impostazione tecnica, classica, naturlamente.
Né, per la stessa ragione, oggi pottrebbe esistere un pianista come Monk.
In realtÃ*, nella storia del jazz ci sono stati i Monk, ma anche i Peterson, che, invece, proprio sulla tecnica classica hanno basato il proprio stile.
Però, col tempo, uno dei rami si è seccato: oggi la tecnica classica ce l'hanno praticamente tutti, ma c'è pure molta più impersonalitÃ*.
La questione è la definizione di "tecnica", che non necessariamente dev'essere classica, come tanti musicisti, i quali hanno imparato a suonare grazie ai suggerimenti dei tanti maestri incontrati sulla loro strada (colleghi più anziani, ecc.), in passato hanno dimostrato.
In definitiva, la tecnica è un mezzo e può essere tanto diversa quanto diversi sono i risultati che si vogliono conseguire (Monk non avrebbe saputo suonare granché bene un concerto di Mozart, ma V. Horowitz non avrebbe mai potuto né voluto ottenere le sonoritÃ* di Monk).

pizzic77
9th June 2008, 12:45
Se è per questo ho letto di peggio....del tipo...Sonny Rollins è andato fuori tempo...ma lasciamo perdere...ci sono problemi più importanti...ad esempio l'aumento giornaliero del prezzo del petrolio... :lol: :lol: :lol:


Concordo su tutto con Gaetano :D

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 13:26
sementitemi! vediamo come potete dire che quel pezzo è a tempo! (che poi lo faccia apposta è un altro discorso)

Sax O' Phone
9th June 2008, 14:17
[...]
In definitiva, la tecnica è un mezzo e può essere tanto diversa quanto diversi sono i risultati che si vogliono conseguire (Monk non avrebbe saputo suonare granché bene un concerto di Mozart, ma V. Horowitz non avrebbe mai potuto né voluto ottenere le sonoritÃ* di Monk).
La cosa paradossale, se ci pensate, è che nel mondo della musica colta il jazz sino agli anni '40/'50 non era neppure preso in considerazione, essendo una musica +o- pop, e viceversa nel mondo del jazz un musicista con una preparazione classica nella teoria e nella tecnica era ricercato e stimatissimo; mentre oggi c'è sovrabbondanza di musicisti jazz con una vasta preparazione tecnica (e come dici tu MyLadySax, spesso con poca personalitÃ*), e potrebbe diventare più ricercato e stimato chi suona in modo intuitivo e personale, possibilmente essendo cresciuto nella tradizione orale, svezzato da un Maestro della Vecchia Scuola!
Nella Musica Colta contemporanea si notano invece vaste aperture alla possibilitÃ* espressiva dell'improvvisatore/strumentista, e si rende quindi necessaria la ricerca tecnica della personalizzazione del suono sul proprio strumento, ovviamente entro certi limiti preordinati: è altrettanto vero che per questi autori sto parlando di avanguardie stilistiche/compositive, e non certo della maggior parte del mondo formativo; noto però che esistono ampie possibilitÃ* che anche queste punte avanzate della ricerca sono ben presto assimilate al bagaglio tradizionale delle grandi orchestre sinfoniche, così come obbligatoriamente anche dai grandi Maestri esecutori.

AndreamarkVI
9th June 2008, 14:33
sementitemi! vediamo come potete dire che quel pezzo è a tempo! (che poi lo faccia apposta è un altro discorso)

ctrl, fidati che è a tempo....

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 14:38
sementitemi! vediamo come potete dire che quel pezzo è a tempo! (che poi lo faccia apposta è un altro discorso)

ctrl, fidati che è a tempo....

mha

9th June 2008, 14:59
[quote="Ctrl_alt_canc":19ws930e]sementitemi! vediamo come potete dire che quel pezzo è a tempo! (che poi lo faccia apposta è un altro discorso)

ctrl, fidati che è a tempo....

mha[/quote:19ws930e]
Sono pienamente daccordo con CTRL :bravo: ..SONNY è FUORI TEMPO !!..CHE LO FACCIA APPOSTA O NO...è FUORI TEMPO !!!

che ci di meglio a cui pensare è ovvio, gaetano..allora smetti di suonare il sax e vai a salvare il mondo :bravo:

pizzic77
9th June 2008, 15:12
Ammetto che a primo impatto possa suonare un pò strano....però, dovendo essere sincero, non mi sembra fuori tempo...

Anche perchè credo che Sonny Rollins sia il più abile (almeno tra i sassofonisti) a giocare con il ritmo, lo conosco piuttosto bene (visto che è il mio preferito) e di cose del genere quando suona se ne sentono un bel pò....
Personalmente credo si tratti semplicemente di uno spostamento ritmico della frase....
Poi, per caritÃ*...posso sbagliare io nella valutazione, mica sono infallibile :smile:

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 15:14
no per caritÃ* io lo ascolto da poco,infatti non sapevo fosse una sua prerogativa...xò quei pochissimi secondi mi paiono proprio errori (no perchè se no anche io sono un sonny rollins,anche molto spesso :lol: )

ma avete capito che non parlo di tutta l'esecuzione vero? solo di quei pochi secondi...

Nous
9th June 2008, 15:15
Sono pienamente daccordo con CTRL :bravo: ..SONNY è FUORI TEMPO !!..CHE LO FACCIA APPOSTA O NO...è FUORI TEMPO !!!


Senza alcun intento polemico, mi fate capire tu e ctrl :

1) cosa intendete con "TEMPO" ;
2) cosa intendete con "FUORI TEMPO" ;

Sulla base di questi due punti, si potrebbe magari discutere con calma della cosa (voi dite perchè secondo voi quel dilettante è fuori tempo, e qualcuno vi risponderÃ*)

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 15:17
Sono pienamente daccordo con CTRL :bravo: ..SONNY è FUORI TEMPO !!..CHE LO FACCIA APPOSTA O NO...è FUORI TEMPO !!!


Senza alcun intento polemico, mi fate capire tu e ctrl :

1) cosa intendete con "TEMPO" ;
2) cosa intendete con "FUORI TEMPO" ;

Sulla base di questi due punti, si potrebbe magari discutere con calma della cosa (voi dite perchè secondo voi quel dilettante è fuori tempo, e qualcuno vi risponderÃ*)

non si riesce a spiegarlo a parole,lo senti..quando in un quarto mette due note ,poi due note,poi due note,e in un altro battere ne mette una e mezzo perchè non riesce a farci entrare la seconda,beh è fuori tempo!

ribadisco,non parlo di tutto il componimento,solo di quei pochi secondi...


(voi dite perchè secondo voi quel dilettante è fuori tempo, e qualcuno vi risponderÃ*)

solo perchè è Rollins non può sbagliare? (in live per altro) Ho anche un brano di Coltrane in cui ad un certo punto cè un piccolo fischio evidentemente causato da uno sforzo eccessivo sull'imboccatura (non ricordo il brano nello specifico,fidatevi. mi pareva fosse un take secondario per altro) ...non per questo lo sminuisco...

AndreamarkVI
9th June 2008, 15:20
secondo me non vÃ* assolutamente fuori tempo..
dove ad esempio indica ctrl....a 2:15...non è vero che va fuori tempo,probabilmente percepite quel decimo di secondo dove sonny sembra "rallentare", come un effettivo "fuori tempo"..ma basta sentire come prosegue quella frase per capire che non è così e che l'effetto è assolutamente voluto....per ora dovete accontentarvi di questa spiegazione "grossolana"...ma arriverÃ* qualcuno meno ignorante di me che vi spiegherÃ* meglio :ghigno:

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 15:21
secondo me non vÃ* assolutamente fuori tempo..
dove ad esempio indica ctrl....a 2:15...non è vero che va fuori tempo,probabilmente percepite quel decimo di secondo dove sonny sembra "rallentare", come un effettivo "fuori tempo"..ma basta sentire come prosegue quella frase per capire che non è così e che l'effetto è assolutamente voluto....per ora dovete accontentarvi di questa spiegazione "grossolana"...ma arriverÃ* qualcuno meno ignorante di me che vi spiegherÃ* meglio :ghigno:


in realtÃ* sono proprio i 2 secondi successivi che mi fanno capire che è fuori tempo...me ne sono accorto subito e ho guardato bieco rollins...magari è il suo stile,ripeto,buona idea,ma se io suonassi sempre così credo che il metronomo si butterebbe dalla finestra

APOLLO CREED
9th June 2008, 15:22
a 2.15 per esempio...

E' impossibile che sia andato fuori tempo involontariamente...è evidente. A parte il fatto che un colosso del genere non può mica perdersi su queste cose.
La musica è varia....se da una situazione come quella che descrivi tu, "va fuori" e poi torna a tempo, forse ciò è voluto. Non conosco bene Rollins, ma come vedi hanno giÃ* sottolineato che questa è una sua caratteristica.

....e comunque io il metronomo lo odio :mad:

;)

ModernBigBand
9th June 2008, 15:22
Beh...Sonny "fuori tempo"... :roll: Lo spostamento degli accenti ritmici è una cosa assolutamente normale. L'impressione è quella di suonare fuori tempo ma in realtÃ* non è così. Se così fosse, per analogia, dovremmo dire che tutti quelli che usano accordi dissonanti suonano "stonati"... :ghigno:

;)

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 15:24
Beh...Sonny "fuori tempo"... :roll: Lo spostamento degli accenti ritmici è una cosa assolutamente normale. L'impressione è quella di suonare fuori tempo ma in realtÃ* non è così. Se così fosse, per analogia, dovremmo dire che tutti quelli che usano accordi dissonanti suonano "stonati"... :ghigno:

;)

....mi piace molto di piu questa spiegazione,ora metto in loop il pezzo incriminato e vedo se possiamo leggerlo in questa ottica...

Apollo ho gia editao il post prima e spiego che puo essere benissimo un errore (secondo me ovvio)

AndreamarkVI
9th June 2008, 15:28
l'ho detto che ora arrivava qualcuno meno ignorante di me a spiegare meglio :ghigno:
spostamento degli accenti ritmici,questo ci voleva :muro(((( ........grazie MBB!
;)

gaetano952
9th June 2008, 16:21
ctrl, fidati che è a tempo....[/quote]

mha[/quote]
Sono pienamente daccordo con CTRL :bravo: ..SONNY è FUORI TEMPO !!..CHE LO FACCIA APPOSTA O NO...è FUORI TEMPO !!!

che ci di meglio a cui pensare è ovvio, gaetano..allora smetti di suonare il sax e vai a salvare il mondo :bravo:[/quote]

Ti eri gia commentato da solo dicendo che Sonny Rollins non va a tempo....adesso con questa frase hai proprio sforato....
Io posso anche smettere di suonare il sax....ma non sarai di certo tu a dirmelo...e nessun altro....
non mi sono permesso di dirlo a te...che manifesti una ANTIMUSICALITA'...ed un IGNORANZA MUSICALE...da oscar...e non dovevi permetterti tu....
Detto questo....mi scuso per i toni con tutti gli altri utenti del forum che leggeranno questo messaggio...e con l'amministratore Alessio...non è mia abitudine...ma quando ci vuole ci vuole...
e chiedo gentilmente ad Alessio...di essere cancellato dal Forum (come si dice bannato?).....non mi troverei più a mio agio...dopo quello che è successo.
Grazie
Gaetano

ModernBigBand
9th June 2008, 16:32
No Gaetano se mi permetti stai sbagliando, se un utente fa un commento "maldestro" non puoi prendertela così. Anzi, con la tua competenza dovresti essere in grado di riconoscere "a naso" che certi commenti lasciano il tempo che trovano e passare oltre (come diceva qualcuno...non ti curar di loro, ma guarda e passa...).

;)

Ctrl_alt_canc
9th June 2008, 16:36
guarda che io ho specificato che secondo me è fuori tempo...non la ho presa come veritÃ* assoluta...(no perchè mi sento comunque tirato in causa)

9th June 2008, 16:43
Ok adesso è chiaro...
;)
Se è per questo ho letto di peggio....del tipo...Sonny Rollins è andato fuori tempo...ma lasciamo perdere...ci sono problemi più importanti...ad esempio l'aumento giornaliero del prezzo del petrolio... :lol: :lol: :lol:

Gaetano non fare la vittima...t ho risposto con la stessa arma con cui hai inziato tu la conversazione !!!!...e fai bene a scusarti con Alessio e gli altri

ModernBigBand
9th June 2008, 16:49
Ragazzi cerchiamo di chiudere questo OT altrimenti credo che il topic verrÃ* irrimediabilmente chiuso.

;)

APOLLO CREED
9th June 2008, 16:53
Calma Gaeta' & Co. ;)
...anche se nutro notevoli perplessitÃ* riguardo questo fatto di Sonny Rollins. In quel contesto non ci andrei neanche io involontariamente fuori tempo, IO che non ho un pelo di Sonny. Ovviamente quelle note "gettate lì" sono state volute, è ovvio che non siano errore umano.

AndreamarkVI
9th June 2008, 16:59
restiamo calmi ragazzi.. ;)
personalmente ho inteso la frase di gaetano come una battuta,perciò penso non vi sia motivo da parte sua di dover chiedere scusa....

darionic
9th June 2008, 17:09
Cerchiamo di riportare la calma :D-: :D-:
Alcuni grandissimi dello strumento hanno costruito la loro carriera sul suonare non proprio a tempo. Se ascoltate gli assoli di dexter gordon sono tutti fuori tempo nel senso che sono suonati leggermente indietro. Era il terrore delle ritmiche che lo accompagnavano le quali dovevano concentrarsi per non calare il tempo. Rollins eseguiva alcune frasi completamete fuori tempo (ascoltate l'album the bridge), per non parlare di ornette coleman. Erano troppo grandi per considerare il tempo come lo cnsideriamo noi comuni mortali... :BHO:
Per non parlare della difficoltÃ* di trascrivere questi soli :muro(((( :muro((((
Quindi prima di dire che uno come sonny rollins o dexter gordon va fuori tempo solo perchè tre/quattro note non sono suonate come le suoneremmo noi bisognerebbe aver ascoltato un pò di roba di questi mostri sacri...

9th June 2008, 17:34
...non volevo assolutamente offendere nessuno....
...ovviamente è tutto relativo...
poter mettere in discussione certi dogmi fa parte della democrazia..poi ,si potrebbe(potrebbe) pure errare
come nel caso del grande Sonny...
però non mi sembra corretto deridere degli utenti per un considerazione , forse sbagliata (forse sbagliata) sul grande Sonny...con questo ho concluso questa discussione...mi spiace
che Gaetano se la sia presa ...la mia era solo una battuta perribattere alla sua derisione.....
....rimane un GRANDE FORUM !!...CIAO A TUTTI RAGAZZI ...ANCHE A TE GAETANO( NON SONO ASSOLUTAMENTE IRONICO)

MyLadySax
10th June 2008, 11:45
[...]
In definitiva, la tecnica è un mezzo e può essere tanto diversa quanto diversi sono i risultati che si vogliono conseguire (Monk non avrebbe saputo suonare granché bene un concerto di Mozart, ma V. Horowitz non avrebbe mai potuto né voluto ottenere le sonoritÃ* di Monk).
La cosa paradossale, se ci pensate, è che nel mondo della musica colta il jazz sino agli anni '40/'50 non era neppure preso in considerazione, essendo una musica +o- pop, e viceversa nel mondo del jazz un musicista con una preparazione classica nella teoria e nella tecnica era ricercato e stimatissimo; mentre oggi c'è sovrabbondanza di musicisti jazz con una vasta preparazione tecnica (e come dici tu MyLadySax, spesso con poca personalitÃ*), e potrebbe diventare più ricercato e stimato chi suona in modo intuitivo e personale, possibilmente essendo cresciuto nella tradizione orale, svezzato da un Maestro della Vecchia Scuola!
Nella Musica Colta contemporanea si notano invece vaste aperture alla possibilitÃ* espressiva dell'improvvisatore/strumentista, e si rende quindi necessaria la ricerca tecnica della personalizzazione del suono sul proprio strumento, ovviamente entro certi limiti preordinati: è altrettanto vero che per questi autori sto parlando di avanguardie stilistiche/compositive, e non certo della maggior parte del mondo formativo; noto però che esistono ampie possibilitÃ* che anche queste punte avanzate della ricerca sono ben presto assimilate al bagaglio tradizionale delle grandi orchestre sinfoniche, così come obbligatoriamente anche dai grandi Maestri esecutori.
Concordo su tutto.
Però, è proprio la tradizione orale che si è interrotta, purtroppo.
Purtroppo? Forse, è semplicemente così che doveva andare: la musica troverÃ* altre strade!

Ctrl_alt_canc
10th June 2008, 11:52
Cerchiamo di riportare la calma :D-: :D-:
Alcuni grandissimi dello strumento hanno costruito la loro carriera sul suonare non proprio a tempo. Se ascoltate gli assoli di dexter gordon sono tutti fuori tempo nel senso che sono suonati leggermente indietro. Era il terrore delle ritmiche che lo accompagnavano le quali dovevano concentrarsi per non calare il tempo. Rollins eseguiva alcune frasi completamete fuori tempo (ascoltate l'album the bridge), per non parlare di ornette coleman. Erano troppo grandi per considerare il tempo come lo cnsideriamo noi comuni mortali... :BHO:
Per non parlare della difficoltÃ* di trascrivere questi soli :muro(((( :muro((((
Quindi prima di dire che uno come sonny rollins o dexter gordon va fuori tempo solo perchè tre/quattro note non sono suonate come le suoneremmo noi bisognerebbe aver ascoltato un pò di roba di questi mostri sacri...


io non ho detto che rollins non va a tempo,ma che solo in quel pezzetto esce dal tempo (2.15)...quindi in quel pezzetto Rollins VA fuori tempo (come hai anche ammesso)... :yeah!) non è che ascoltandoli di più,questi mostri sacri,magicamente quel pezzettino mi pare a tempo,è una cosa oggettiva,che pure tu hai ammesso :smile:

MyLadySax
10th June 2008, 14:16
Scusate se mi intrometto, ma non credo che possa avere una qualche importanza stabilire se Rollins in quel breve frangente di quel determinato brano sia andato fuori tempo oppure no.
Io non posso sostenere alcuna tesi, perché non ho mai ascoltato il brano in questione, ma sono sicuro che siamo tutti d'accordo sul fatto che Rollins è uno dei più grandi sassofonisti della storia.
D'altronde, se pure è vero che Rollins è andato fuori tempo, non dimentichiamoci che anche lui è un uomo e che persino Maradona ha sbagliato un rigore: forse per questo non è stato un grandissimo campione?
Di più: Rollins fa parte di una generazione di jazzisti, ormai in estinzione, per i quali l'espressivitÃ* contava molto più della perfezione esecutiva, per cui qualche nota poco intonata o un momento di sfasatura nel tempo, nell'economia di un assolo per il resto riuscito (nel suo caso, quasi sempre magistrale :D ), cosa volete che sia?
Se proprio non riuscite a trarre una conclusione comune, andate a vedervi il suo concerto a Perugia e, se ci riuscite, chiedetelo a lui se è andato fuori tempo: sono sicuro che vi risponderebbe con cordialitÃ*.
Scusatemi ancora e proseguite pure senza di me.

Ctrl_alt_canc
10th June 2008, 14:19
Scusate se mi intrometto, ma non credo che possa avere una qualche importanza stabilire se Rollins in quel breve frangente di quel determinato brano sia andato fuori tempo oppure no.
Io non posso sostenere alcuna tesi, perché non ho mai ascoltato il brano in questione, ma sono sicuro che siamo tutti d'accordo sul fatto che Rollins è uno dei più grandi sassofonisti della storia.
D'altronde, se pure è vero che Rollins è andato fuori tempo, non dimentichiamoci che anche lui è un uomo e che persino Maradona ha sbagliato un rigore: forse per questo non è stato un grandissimo campione?
Di più: Rollins fa parte di una generazione di jazzisti, ormai in estinzione, per i quali l'espressivitÃ* contava molto più della perfezione esecutiva, per cui qualche nota poco intonata o un momento di sfasatura nel tempo, nell'economia di un assolo per il resto riuscito (nel suo caso, quasi sempre magistrale :D ), cosa volete che sia?
Scusatemi ancora e proseguite pure senza di me.


:lol: e cheddiavolo! manco lo avessi condannato! io avevo solo fatto quell'intervento per dire che è normalissimo sbagliare,ed è importante andare a tempo (oltre che difficile) ed ho portato l'esempio...non ho in nessun modo tirato merda addosso a Rollins...

21st June 2008, 13:24
Non è una cosa proprio semplice, ma c'è una differenza sostanziale tra lo "stare appoggiati" al tempo, e andare fuori.
Lo "stile" di ogni musicista, oltre che essere dato dal suono, dall'espressivitÃ*, pronuncia ecc..E' dato anche dal "timing", il modo di stare sul tempo.. Inizialmente pensavo che suonare bene era un bel suono, le belle frasi ecc..
Invece, soprattutto il modo di portare il tempo, per un solista fÃ* una differenza incredibile...E' difficile magari da capacitarsene, ma effettivamente quando sentiamo un saxofonista che ci dÃ* quel senso di "relax" e di "stare in poltrona" a volte non è dato dal suono soffioso, il vibrato ecc.. Il più delle volte anch'io mi sono accorto che è il modo in cui si tirava ikl tempo.

Io non voglio colpevolizzare, anzi credo che sia assolutmente normale trovare "strana" la cosa, soprattutto se come nel video è fatta con una certa enfasi.
Anch'io il primo disco che comprai di Jackie McLean pensai subito "questo qui è stonato di un quarto di tono"....

'Sti cazzi..... Magari sapessi avere la sua poesia... e Magari saper stare sul tempo come Dexter o come Rollins.... :ghigno:

Un abbraccio

Ctrl_alt_canc
30th June 2008, 21:31
Non è una cosa proprio semplice, ma c'è una differenza sostanziale tra lo "stare appoggiati" al tempo, e andare fuori.
Lo "stile" di ogni musicista, oltre che essere dato dal suono, dall'espressivitÃ*, pronuncia ecc..E' dato anche dal "timing", il modo di stare sul tempo.. Inizialmente pensavo che suonare bene era un bel suono, le belle frasi ecc..
Invece, soprattutto il modo di portare il tempo, per un solista fÃ* una differenza incredibile...E' difficile magari da capacitarsene, ma effettivamente quando sentiamo un saxofonista che ci dÃ* quel senso di "relax" e di "stare in poltrona" a volte non è dato dal suono soffioso, il vibrato ecc.. Il più delle volte anch'io mi sono accorto che è il modo in cui si tirava ikl tempo.

Io non voglio colpevolizzare, anzi credo che sia assolutmente normale trovare "strana" la cosa, soprattutto se come nel video è fatta con una certa enfasi.
Anch'io il primo disco che comprai di Jackie McLean pensai subito "questo qui è stonato di un quarto di tono"....

'Sti cazzi..... Magari sapessi avere la sua poesia... e Magari saper stare sul tempo come Dexter o come Rollins.... :ghigno:

Un abbraccio

ormai sei del forum :yeah!) hai messo anche lo strumento in firma

AndreamarkVI
30th June 2008, 21:43
chiedetelo a lui se è andato fuori tempo: sono sicuro che vi risponderebbe con cordialitÃ*.
oppure vi darÃ* una craniata che vi lascerÃ* mezzi morti e mezzi vivi...altro che fuori tempo...

Ctrl_alt_canc
30th June 2008, 22:21
chiedetelo a lui se è andato fuori tempo: sono sicuro che vi risponderebbe con cordialitÃ*.
oppure vi darÃ* una craniata che vi lascerÃ* mezzi morti e mezzi vivi...altro che fuori tempo...


:lol: sto pisciando dal ridere :lol: :lol:

MyLadySax
1st July 2008, 08:22
:lol:

milton
9th July 2008, 08:54
Kind of blue è senza dubbio una pietra miliare senza la quale non si va da nessuna parte..., ma...
Io mi permetto di segnalare anche tenor madness tra le basi del jazz!
Un disco in cui si possono ascoltare insieme Sonny Rollins e John Coltrane non deve mancare nella collezione di ogni sassofonista.

Buon ascolto