Visualizza Versione Completa : Prolema armonico Re ---> Sol su Selmer Mark VII
ronnieross
11th October 2014, 21:20
Salve, nel mio tenore Selmer Mark VII che sto riprendendo ad utilizzare dopo tanti anni, si ripresenta un vecchio problema che avevo dimenticato:
nel passaggio discendente dal D del castello al G una quarta sotto, spesso "stecca" cioè la nota udibile rimane D
Càpita anche a qualcun altro?
Saluti
Enrico
Bluesax
11th October 2014, 21:31
ciao, se è un problema che gia avevi potresti intanto verificare se lo strumento chiude bene. Poi potrebbe essere che man mano che sali stringi troppo sul becco e quando dal D passi al G resti ancora con la stessa stretta... oppure non chiudi tu contemporaneamente le chiavi della posizione del G. La cosa si verifica anche se esegui l'intervallo lentamente?
ronnieross
11th October 2014, 21:39
sì, anzi più è lento il passaggio più è "pericoloso"
filtra una leggerissimissima luce sotto la chiave del fa del castello, ma anche premendola con l'altra mano cambia nulla...
Bluesax
11th October 2014, 22:01
mmh....porta il bimbo dal medico :wink: se il tampone o la chiave sono storti non chiude bene... :mha!:
fabioevans
11th October 2014, 23:15
E' un classico problema....è solo questione di studio. devi cambiare la posizione del labbro, appunto da D alto a G 2^ ottava, altrimenti esce l'armonico. Piuttosto proverei a cambiare ancia, magari ad indurirla.
Se c'è un problema tecnico, è nel passaggio tra portavoce, se rimangono aperti contemporaneamente si può verificare il problema. Il Fa del castello (forse intendi il palmare acuto) non c'entra niente, comunque.
ronnieross
11th October 2014, 23:26
E' un classico problema...
Ok, grazie della dritta. Vale solo per il tenore questo problema classico?
[Perché sul soprano ne ho altri ma non quello]
fcoltrane
13th October 2014, 10:49
il problema che hai descritto può dipendere sia da eventuali sfiati del sassofono sia da una cattiva gestione da parte tua del sax. (emissione , stretta eccessiva ecc..)
se non sei in grado di renderti conto della salute del sax , conviene che tu lo faccia provare a chi è in grado di capire se necessita una revisione.
per quanto riguarda invece la seconda ipotesi : sono convinto che se il problema è di una stretta eccessiva che si esercita con il labbro o con il morso la soluzione prospettata da Fabioevans alla lunga può risultare un rimedio peggiore del male.
il principio è semplice una unica emissione per suonare tutto il sassofono.
il labbro non deve fare assolutamente nulla. (meno interferisce meglio è perchè consente alla emissione di fare tutto il lavoro)
un atteggiamento diverso : ossia per ciascuna nota un movimento del labbro o anche un morso diverso o anche un modo di tenere il bocchino diverso preclude al sassofonista di gestire i suoni con l'emissione.
e quindi l'omogeneità del timbro del volume del corpo del suono del sax sarà una utopia.
il più delle volte saremo condannati ad un registro acuto carente di corpo ed un registro basso che è lo specchio di questa condizione.
la tecnica sassofonistica oggi consente di suonare il sassofono con una sola emissione per parecchie ottave fuori dal registro ordinario ma il principio è che il labbro debba interferire il meno possibile .
(Coltrane ,Joe Allard , Liebman, Bob Berg , Bergonzi ecc...)
soprano
10th November 2014, 00:22
Salve anche io avevo questo problema sullo stesso sax mk vii.. ma tra i vari becchi che tengo con alcuni steccava altri no.. È tutta questione di labbro e fiato..
Buona suonata
ronnieross
11th November 2014, 21:02
Salve anche io avevo questo problema sullo stesso sax mk vii.. ma tra i vari becchi che tengo con alcuni steccava altri no.. È tutta questione di labbro e fiato..
Buona suonata
Salve, hai provato molti altri tenori? senza problemi?
nikoironsax
11th November 2014, 22:26
se filtra luce sotto una chiave, il problema è il sax e non tu! non ci son congetture da fare ne ipotesi ne consigli che tengano...prima devi avere un sax che funziona! poi puoi iniziare a fustigarti e studiare se ancora hai problemi...porta il sax da un tecnico...:zizizi:
ronnieross
14th November 2014, 14:29
Aggiornamento: stavolta effettivamente si tratta di un problema mio. Ho passato la mattina a provare tenori presso un noto negozio bolognese e quella è la sintesi.
Un po' meglio con lo Yamaha 875
Sorprendente - per altri versi - il tenore lien cheng, clone del Mark VI
nikoironsax
15th November 2014, 09:42
Beh io comunque al posto tuo mi farei sistemare la chiave da cui filtra luce...per poi riprovarlo...così giusto per aver conferma definitiva che il problema è il tuo...
algola
24th November 2014, 11:37
l'unico modo che conosco per ovviare al problema è, oltre a sistemare il sax, esercitarsi sui salti (intervalli) che puoi trovare su qualsiasi metodo.
ronnieross
24th November 2014, 17:20
C'è anche la possibilità di cambiare bocchino come si discuteva insieme in altro thread :-)
algola
25th November 2014, 08:57
C'è anche la possibilità di cambiare bocchino come si discuteva insieme in altro thread :-)
non fare lo sbaglio di tanti, troppi.
molti pensano di ovviare a problemi tecnici cambiando in continuazione bocchino/sax/ance alla ricerca di quella combinazione che suona "facile", "meglio"
con l'esercizio tutto suona "facile".
tu usi un bocchino buono e un sax buono... basta solo esercitarsi nel modo corretto.
prova ad esercitarti tutti i giorni: note lunghe e salti prima di iniziare a fare altro... vedrai che in pochi giorni suonerai meglio, meglio sicuramente di quanto potresti ottenere cambiando bocchino.
un saluto
ronnieross
25th November 2014, 14:59
Si tratta di un combinazione tra tre elementi: strumento - ancia/bocchino - suonatore.
Non è detto, a mio modo di vedere, che l'accoppiatore, ovvero il sistema ancia bocchino, sia "buono" in assoluto. Piuttosto lo dovrebbe essere per quello strumento e per QUEL musicista.
Poiché il sax oggettivamente è stato certificato senza problemi, da un tecnico di vaglia, e poiché l'esame di realtà mi impedisce di pensare a più di un'ora al giorno di studio, sono un dilettante, non rimane che lavorare sull'accoppiatore, il sistema bocchino/ancia.
Negli anni '80 comprai in successione quattro bocchini in ebanite: un ottolink tone edge 8* - un berg larsen 105 - un meyer 6 e, consigliato dal maestro, un Selmer C*. Non c'era internet e non c'erano tanti canali di confronto in un paesino di provincia
Il Larsen mi piaceva e mi piace molto ma, la maturità dei 50 anni mi ha aperto gli occhi: aveva ragione il maestro, ovviamente: il selmer, per me! (e forse per tutti i dilettanti), è il più gestibile. E' l'unico su cui riesco a fare sempre decentemente il famoso RE - SOL.
Tutto ciò premesso mi sto domandando se, messa come condizione necessaria la gestibilità di cui sopra, ci sia qualcosa in commercio con timbro diverso, ecco.
Per inciso: i tre bocchini Vintage di cui sopra, escludendo quindi il C*, sono in vendita :-)
fcoltrane
25th November 2014, 16:06
scusate la ripetizione il pc fa i capricci:wall:
fcoltrane
25th November 2014, 16:11
le brutte abitudini sono difficili da eliminare , e più tempo passa più la situazione si cristallizza.
dal tuo discorso comprendo un sano realismo ma mi permetto di esprimere un parere del tutto in contrasto con quanto detto dal maestro.
sono consapevole di esprimere un punto di vista che in parte è frutto di presunzione (non ti ho mai ascoltato , non conosco le tute capacità tecniche, il tuo fisico ecc..)
ma ci provo lo stesso.
l'idea che il selmer c tra i bocchini che hai citato sia il più gestibile è diretta conseguenza di un preconcetto e di un modo di suonare oggi superato.
anche solo concettualmente tra i bocchini che hai citato in mezzo dovrai cercare il più gestibile non agli estremi.
quindi se il link 8 rappresenta un estremo il selmer c rappresenta l'altro.
un ora di studio al giorno rappresenta tanto tempo e se dedichi anche solo 10 minuti per risolvere il problema che hai evidenziato potresti in pochi mesi suonare agevolmente con il 6 meyer ed entro l'anno con il link. (con l'ancia adeguata)
a quel punto sarà una questione di scelta consapevole e non il dover subire un limite tecnico.
gli esercizi ai quali faccio riferimento si riferiscono alla emissione ed alla risoluzione dei problemi legati al modo di tenere il bocchino e di mordere in vario modo.
algola
25th November 2014, 17:28
Si tratta di un combinazione tra tre elementi: strumento - ancia/bocchino - suonatore.
Non è detto, a mio modo di vedere, che l'accoppiatore, ovvero il sistema ancia bocchino, sia "buono" in assoluto. Piuttosto lo dovrebbe essere per quello strumento e per QUEL musicista.
Poiché il sax oggettivamente è stato certificato senza problemi, da un tecnico di vaglia, e poiché l'esame di realtà mi impedisce di pensare a più di un'ora al giorno di studio, sono un dilettante, non rimane che lavorare sull'accoppiatore, il sistema bocchino/ancia.
Negli anni '80 comprai in successione quattro bocchini in ebanite: un ottolink tone edge 8* - un berg larsen 105 - un meyer 6 e, consigliato dal maestro, un Selmer C*. Non c'era internet e non c'erano tanti canali di confronto in un paesino di provincia
Il Larsen mi piaceva e mi piace molto ma, la maturità dei 50 anni mi ha aperto gli occhi: aveva ragione il maestro, ovviamente: il selmer, per me! (e forse per tutti i dilettanti), è il più gestibile. E' l'unico su cui riesco a fare sempre decentemente il famoso RE - SOL.
Tutto ciò premesso mi sto domandando se, messa come condizione necessaria la gestibilità di cui sopra, ci sia qualcosa in commercio con timbro diverso, ecco.
Per inciso: i tre bocchini Vintage di cui sopra, escludendo quindi il C*, sono in vendita :-)
mah, il problema lo si può risolvere anche solo con l'esercizio... ma se vuoi sperimentare...la sperimentazione è ricerca...
se vuoi ci possiamo incontrare e ti faccio provare altri sax (i miei) e altri bocchini (i miei 2 soloist anni 60 aperti a 7* da freddy gregory, un ottolink HR lavorato da brian powell, un brillarth lavorato sempre da FG, 2 excalibur fatti da Morgan 7 / 7*, un soloist c* short originale, un soloist c* long originale)
un saluto
phatenomore
26th November 2014, 11:30
Il "problema" è talmente poco un "problema" che in molti (primo tra questi M.Brecker) usano questo" problema" in modo artistico (il Sol viene usato come false fingering per il re palmare) .
Non si tratta di un problema dello strumento, ma di una caratteristica fisica dello strumento (a prescindere da quale strumento si stia considerando).
Certo, la cosa deve essere sotto controllo e non può succedere "per caso".
Aggiungo, contrariamente a quanto afferma il m° fcoltrane :-) che la permanenza del Re con la diteggiatura del Sol, si verifica quando al stretta è leggermente più lasca e non quando è più tesa.
fcoltrane
26th November 2014, 12:09
concordo che il controllo degli armonici sia una ottima chance e consenta di accrescere la propria tecnica.
Brecker poi in questo era davvero unico .
se la produzione dell'armonico re è una scelta consapevole è per definizione una ottima scelta.
per quanto riguarda la permanenza del re con la diteggiatura del sol si può verificare sia come ha indicato Phatenomore con una stretta lasca sia nel caso di utilizzo di bocchini particolarmente chiusi con una stretta eccessiva .
in realtà questo accade con moltissimi bocchini ma la stretta eccessiva è assorbita diversamente dal bocchino e dall'ancia . (nel caso specifico un link 8 assorbe molto più di un selmer c).
studiando con il solo bocchino si può sperimentare questo che dico : gli armonici acuti (superate le due ottave) si producono con relativa facilità sia slargando con il labbro sia facendo il contrario stringendo , ma il controllo di quelli che sembrano fischioooooni avviene con emissione e apparato della laringe.
il mio discorso però era legato ad un aspetto (un pochino ot) che era stato evidinziato:
"Negli anni '80 comprai in successione quattro bocchini in ebanite: un ottolink tone edge 8* - un berg larsen 105 - un meyer 6 e, consigliato dal maestro, un Selmer C*"
l'idea che un principiante debba essere indirizzato su un selmer c sul tenore perchè facilmente gestibile è limitante.
un insegnante deve metterti in condizioni di suonare con un link 8 in ebanite un berg 105 un meyer 6 ed un selmer c e consentirti di scegliere quello che preferisci.
il selmer c è più facilmente gestibile solo in una malaugurata ipotesi : che la tecnica di emissione e di suono sia un aspetto inutile del sax
ronnieross
26th November 2014, 12:52
Il "problema" è talmente poco un "problema" che in molti (primo tra questi M.Brecker) usano questo" problema" in modo artistico (il Sol viene usato come false fingering per il re palmare) .
Non si tratta di un problema dello strumento, ma di una caratteristica fisica dello strumento (a prescindere da quale strumento si stia considerando).
Certo, la cosa deve essere sotto controllo e non può succedere "per caso".
Aggiungo, contrariamente a quanto afferma il m° fcoltrane :-) che la permanenza del Re con la diteggiatura del Sol, si verifica quando al stretta è leggermente più lasca e non quando è più tesa.
Allora possiamo dire, con una battuta, che per i dilettanti è un "bug" mentre per i professionisti e una "feature" :mrgreen:
Rispondo anche ad fcoltrane. Senza generalizzare - parlo solo per me - il problema si pone con i bocchini più APERTI
Aggiungo infine che sul soprano il problema non ce l'ho proprio, pur utilizzando un'imboccatura piuttosto aperta, un BARI 070
E un problema di emissione/pressione sbagliata, diciamo "insufficiente" ?, sul tenore.
fcoltrane
26th November 2014, 14:36
questo che riferisci succede a molti di noi. (e succede in una certa misura a tutti i livelli) o hai grandissima flessibilità o passare da un sax ad un altro non è per nulla semplice .
lo stesso succede se suoni per anni con un bocchino estremo per apertura grande con una ancia relativamente dura e poi passi ad un bocchino esattamente opposto chiuso con una ancia magari morbida.
spero di non essere stato frainteso: per me il selmer c sul tenore non rappresenta un problema , dei bocchini che hai citato non faccio una differenza di valore .
il link 8 non è migliore del selmer c .
Mi sembra assurdo il discorso opposto ossia che il selmer c sia il bocchino più facilmente gestibile per un principiante.
Lo diventa ,più facilmente gestibile, solo quando si scelgono alcuni aspetti del suono trascurandone altri.
ernia
29th November 2014, 12:25
@ronnieross
al di là dell'emissione che sicuramente c'entra io 'stamattina sto provando il sax di un amico che sadicamente me lo presta senza venderlo (sospetto fortemente che si sia accordato con mia moglie, non indago oltre per non restarci male :laughing:) e sono appunto incappato nel problema, che coi miei non si manifesta mai. davo la colpa al canneggio più largo (che magari influisce pure lui) ma dopo un po' mi è tornata alla mente questa discussione:
http://saxforum.it/forum/showthread.php?16276-passaggio-si3-re4-diventa-si3-la4
quella a cui si riferiva non la trovo più però dopo che ho cominciato a stare attento al timing della chiusura del sol non mi è più successo, prova a vedere se può essere anche il tuo caso.
la prova del nove è fare il passaggio do-re senza mettere giù l'anulare del sol, se ti parte l'armonico tutte le volte prova a stare attento ad anticipare la chiusura di quel dito
ronnieross
29th November 2014, 18:56
Grazie per le dritte... ma il problema rimane e continua a sembrarmi un problema mio coi bocchini più aperti (o meno chiusi :) )
la prova del nove è fare il passaggio do-re senza mettere giù l'anulare del sol, se ti parte l'armonico tutte le volte prova a stare attento ad anticipare la chiusura di quel dito
Questa non l'ho capita bene: intendi fare do centrale / re centrale - cambio di registro - coll'anulare sinistro sollevato?
ernia
29th November 2014, 20:01
sì, facendo così io mi trovo con l'armonico tutte le volte, e ne deduco che se chiudi in ritardo l'anulare cadi in questa situazione ti fa partire l'armonico.
almeno è quello che capita a me, se sto attendo a chiudere l'anulare insieme alle altre dita non succede
algola
30th November 2014, 10:48
sì, facendo così io mi trovo con l'armonico tutte le volte, e ne deduco che se chiudi in ritardo l'anulare cadi in questa situazione ti fa partire l'armonico.
almeno è quello che capita a me, se sto attendo a chiudere l'anulare insieme alle altre dita non succede
anche per questo motivo serve e basta solo l'esercizio...
ernia
30th November 2014, 11:28
sull'emissione o sul chiudere col timing giusto?
algola
30th November 2014, 14:27
sull'emissione o sul chiudere col timing giusto?
tutt'e due... io, la penso così: suonare è come l'atletica leggera o qualsiasi altra disciplina sportiva.
ci sono atleti (suonatori) che pensano di poter fare il "salto in lungo" (un bel fraseggo jazz, ad esempio) senza da neonati aver gattonato, strisciato, girello etc... (salti, note lunghe, scale, etc...)
ci sono automatismi che il cervello umano deve assimilare, ovviamente più si è giovani più è facile assimilarli... da grandicelli è un po più difficile ma non impossibile.
ovvio che studiare 100 giorni di sole note lunghe e salti da grandi ti fa odiare lo strumento, allora meglio organizzare il lavoro di studio in modo da spalmare questi 100 giorni (ipotetici) assieme ad altri studi (fraseggio, solfeggio, improvvisazione)... 10/15 minuti di NL / Salti + il resto...
un saluto
ernia
30th November 2014, 14:41
ma che parta l'armonico facendo il re senza l'anulare che chiude il sol capita solo a me?
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