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Visualizza Versione Completa : Imboccatura note alte



Pr0gMa
29th July 2014, 13:14
Salve a tutti :)
Sto avendo qualche difficoltà a capire come approcciare le note alte del mio sax contralto, diciamo dal LA (compreso) dell'ottava alta in poi. Sono sempre un po' calanti e per mantenerle alla giusta altezza mi si stanca l'imboccatura come niente, e dopo un po' sono costretto a smettere del tutto di suonare. E' questo l'unico modo e non resta che aspettare che l'imboccatura si rinforzi (suono il sax da un mese e mezzo circa), o esiste un modo più salutare per riuscire a "trattarle" come tutte le altre?
Uso un'imboccatura "jazz" (non so se così si può definire), in sostanza con il labbro inferiore sporgente e non piegato verso dentro. I suoni bassi mi piacciono tanto, sono un po' soffiati e gracchianti e mi illudo che ricordino vagamente i subtone di Ben Webster al tenore. Vorrei riuscire a mantenere lo stesso suono anche per il registro più alto.
Qualche consiglio?

Grazie per l'attenzione e per le eventuali risposte. :)

tzadik
29th July 2014, 14:22
Salve a tutti :)
Sto avendo qualche difficoltà a capire come approcciare le note alte del mio sax contralto
(...)
(suono il sax da un mese e mezzo circa)
(...)
Vorrei riuscire a mantenere lo stesso suono anche per il registro più alto.
Qualche consiglio?
Dare tempo al tempo... e studiare.

Pr0gMa
29th July 2014, 16:17
Ciao tzadik, grazie per la risposta.
Il tuo consiglio lo sto già seguendo e studio con costanza e senza esagerare; nel frattempo però mi domando se le cose stanno procedendo in modo consono e chiedere per chiarirmi i dubbi in un certo senso fa parte dello studio.
Era un modo per dire che è una questione che si risolve col tempo anche senza esercizi mirati? Se è così, mi suona strano! :P

Bluesax
30th July 2014, 11:26
ciao ma sei seguito da un maestro o ti stai arrangiando? se suoni solo da un mese, con costanza e senza esagerare (che poi è soggettivo) devi intanto essere sicuro di avere l'impostazione corretta e poi col tempo , non esiste una tabella di marcia, le cose verranno sempre più fluide e forse più semplici. Ma cerca di partire col piede giusto e non avere fretta ;)

fcoltrane
30th July 2014, 14:06
è come hai sottolineato nella tua domanda.
"trattarle come tutte le altre"
questo che è un fondamento della tecnica moderna non è per nulla scontato.
conosco infatti anche professionisti che operano "anche diversamente".
(correggono il suono "anche" con il labbro e la stretta)
il punto è che il controllo del suono è più semplice se si riesce ad avere un approccio identico.
se invece si modifica qualcosa a livello di viso , morso , labbro a seconda della nota si rischia il purgatorio sassofonistico.

lo studio più tradizionale sono le note lunghe .
altro studio è qui indicato viewtopic.php?f=9&t=30565 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=30565)

poi ci sono tecniche avanzate con il solo bocchino ma in questa fase dopo appena un mese non sono indicate perchè possono essere rimedi peggiori del male da debellare.
o lo studio della omogeneità di due note contigue (anche per questo è necessario o un insegnante che ti segua o una certa esperienza di suoni).

tutti queste tecniche si basano su un principio: l'ascolto di alcuni indici del suono e la comprensione del suono che produce la comprensione del procedimento.
spesso poi capita che alcune parti del procedimento neanche sono realmente conosciute perchè accadono automaticamente.
(basti pensare a cosa succede a livello della gola dell'apparato diaframmatico respiratorio della lingua e di tutte quelle parti molli e muscoli ecc.. che partecipano alla produzione del suono).

algola
30th July 2014, 22:07
ciao, anche io ero un sostenitore del "trattare le note come tutte le altre" ultimamente mi sono accorto invece che il labbro inferiore aiuta tanto a migliorare il timbro tra registro alto e basso. in sostanza più le note sono gravi più si copre l'ancia con il labbro, più acute meno superficie tra labbro e ancia.

il consiglio però più indicato è quello di utilizzare un'imboccatura stabile e ferma, ottenuto un buon risultato così, potrai poi sperimentare.
buono studio

alessandro

Pr0gMa
31st July 2014, 14:41
Grazie per le risposte :)
Ho seguito il consiglio di cercare un'imboccatura valida su tutto il registro sin dall'inizio, dopo aver letto qui sul forum che si tratta dell'approccio migliore. Mi chiedo però se così facendo non si cerchi in un certo senso un compromesso fra il suono che si vorrebbe avere e la possibilità di non modificare mai l'imboccatura.
Mi spiego meglio con l'esempio: con l'imboccatura che adotto al momento sulle note gravi sono piuttosto contento del suono che ho - è infinitamente migliorabile e lo sarà sempre, però non mi lamento, lol :P -; le note alte però sono impossibili. Se imbocco diversamente riesco a suonare dal RE più acuto al SIb più grave senza modificare nulla della mia imboccatura (tutto quello che modifico riguarda fiato e collo), ma nel registro basso sono inevitabilmente più... "pernacchioso", se mi passate il termine, e non sono più tanto contento.
Col tempo si riesce ad avere la meglio sul compromesso, e a suonare tutte le note con la stessa imboccatura mantenendo allo stesso tempo il suono che si vuole? Perdonate la domanda magari un po' fumosa ma vorrei avere più pareri possibili su questa questione che mi sembra fondamentale.

fcoltrane
31st July 2014, 21:27
il punto è che se si impara a gestire il suono con l'apparato della laringe ed una emissione costante si impara pure a disimpegnare il labbro e la stretta del morso.
una sola emissione per tutto il sax.
se al contrario lavora il labbro ed il morso in una certa misura non lavorano apparato della laringe ed emissione.

il compromesso nel sax è una costante ma in questo caso è il contrario.
se impari a disimpegnare la stretta ed il labbro con il tempo risolverai tutti questi problemi.
se fai il contrario sarà come camminare con il freno a mano tirato, probabilmente riuscirai ma con più fatica e dopo più tempo.
conosco sassofonisti che non ne sono mai venuti a capo.
il suono dei bassi tendente all'afono, il suono del registro acuto chiuso e tendenzialmente stonato.