ptram
25th June 2014, 15:58
Ciao,
Il repertorio del clarinetto mi sembra spesso facilmente adattabile alla sonorità del sassofono. Il timbro è diverso, ma affine. L'estensione del contralto è sovrapponibile a quella del clarinetto soprano. Non mancano casi di ottime trascrizioni, che danno qualcosa di diverso, ma comunque non distante dall'originale.
Più difficile mi sembra passare dal clarinetto al sax soprano: i due strumenti hanno, per via della forma fisica, un approccio in qualche modo simile, ma al sax soprano mancano diverse note nel registro basso, note che la letteratura sfrutta invece parecchio.
Che fare in questi casi? Trasporre all'ottava superiore, ripetere la nota successiva o precedente, inserire una pausa? Leggendo un brano come la Sonata per clarinetto del 1939 di Hindemith - un lavoro che suona benissimo sul sax – ho l'impressione che ogni caso vada affrontato a sé, prendendosi la responsabilità di sostituirsi momentaneamente l'autore. Non si tratta di sfregiare un capolavoro, ma di portarlo ad un media diverso. Riprodurre un Raffaello su una rivista fotografica non è come offrire la visione dell'opera originale, ma è comunque una gran parte dell'esperienza originale.
Sono operazioni lecite? Lo stesso Hindemith trascriveva, e la sua celebre Sonata per sax contralto altro non è che un pezzo per corno alto in Mib riadattato. E suona magnificamente.
Paolo
Il repertorio del clarinetto mi sembra spesso facilmente adattabile alla sonorità del sassofono. Il timbro è diverso, ma affine. L'estensione del contralto è sovrapponibile a quella del clarinetto soprano. Non mancano casi di ottime trascrizioni, che danno qualcosa di diverso, ma comunque non distante dall'originale.
Più difficile mi sembra passare dal clarinetto al sax soprano: i due strumenti hanno, per via della forma fisica, un approccio in qualche modo simile, ma al sax soprano mancano diverse note nel registro basso, note che la letteratura sfrutta invece parecchio.
Che fare in questi casi? Trasporre all'ottava superiore, ripetere la nota successiva o precedente, inserire una pausa? Leggendo un brano come la Sonata per clarinetto del 1939 di Hindemith - un lavoro che suona benissimo sul sax – ho l'impressione che ogni caso vada affrontato a sé, prendendosi la responsabilità di sostituirsi momentaneamente l'autore. Non si tratta di sfregiare un capolavoro, ma di portarlo ad un media diverso. Riprodurre un Raffaello su una rivista fotografica non è come offrire la visione dell'opera originale, ma è comunque una gran parte dell'esperienza originale.
Sono operazioni lecite? Lo stesso Hindemith trascriveva, e la sua celebre Sonata per sax contralto altro non è che un pezzo per corno alto in Mib riadattato. E suona magnificamente.
Paolo