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Visualizza Versione Completa : sax swing e dixieland



6th May 2008, 00:19
ciao a tutti!

suono il soprano da poco, e vengo da pianoforte e chitarra, volevo indirizzarmi verso lo studio dello swing e del dixieland...ma non saprei quali sassofonisti ascoltare! Vi dico che (per dare un'idea) ultimamente mi piace tantissimo la colonna sonora del film 'Metropolis' ,suonata da Toshiyuki Honda...lo conoscete?

Sapreste consigliarmi qualche sassofonista (magari sopranista) swing o dixieland, o anche gruppi ?

:)

ciao

gaetano952
9th May 2008, 11:06
ciao a tutti!

suono il soprano da poco, e vengo da pianoforte e chitarra, volevo indirizzarmi verso lo studio dello swing e del dixieland...ma non saprei quali sassofonisti ascoltare! Vi dico che (per dare un'idea) ultimamente mi piace tantissimo la colonna sonora del film 'Metropolis' ,suonata da Toshiyuki Honda...lo conoscete?

Sapreste consigliarmi qualche sassofonista (magari sopranista) swing o dixieland, o anche gruppi ?

:)

ciao

Ciao come gruppo potresti ascoltare la Original Dixieland Jazz Band.(ce ne sono tante altre)..ma il soprano non c'è...
Come sopranista...sicuramente il primo grande fu Sidney Bechet...tra l'altro anche grande clarinettista...piu swing che dixieland pero..

Sax O' Phone
9th May 2008, 12:18
Scusa Gaetano, ma Sidney Bechet è insieme a Louis Armstrong il padre fondatore dello stile New Orleans (Dixieland), almeno per quanto riguarda il virtuosismo del solista, anche se poi ha suonato a lungo e con tantissimi altri musicisti: entrambi provenivano da Crescent ed approdarono a Chicago e NYC...
Per i Sax Swing senza dubbio la coppia Coleman Hawkins e Lester Young non deve rimanere inascoltata: c'è la storica esecuzione di Hawk 'Body And Soul' che porterÃ* il tenore nell'era contemporanea, e le bellissime ballate di Young con Lady Day.
Trovi eccellenti raccolte delle loro registrazioni sui 78 giri pubblicate dalla Mosaic e dalla Proper, oppure più sintetiche, ma molto ben fatte, dalla Dreyfus.

gaetano952
9th May 2008, 12:36
Scusa Gaetano, ma Sidney Bechet è insieme a Louis Armstrong il padre fondatore dello stile New Orleans (Dixieland), almeno per quanto riguarda il virtuosismo del solista, anche se poi ha suonato a lungo e con tantissimi altri musicisti: entrambi provenivano da Crescent ed approdarono a Chicago e NYC...
Per i Sax Swing senza dubbio la coppia Coleman Hawkins e Lester Young non deve rimanere inascoltata: c'è la storica esecuzione di Hawk 'Body And Soul' che porterÃ* il tenore nell'era contemporanea, e le bellissime ballate di Young con Lady Day.
Trovi eccellenti raccolte delle loro registrazioni sui 78 giri pubblicate dalla Mosaic e dalla Proper, oppure più sintetiche, ma molto ben fatte, dalla Dreyfus.

Si lo so....pero ricordo (perke non ascolto ormai da tempo lo stile new orleans)...di averlo sentito con il clarinetto fare dixieland..invece con il soprano ,forse perke lo ha adottato piu avanti...l'ho sentito fare swing...poi magari sicuramente mi sono perso delle registrazioni di bechet che fa puro dixieland con il soprano....possibilissimo
in ogni caso...è lui il primo sax soprano della storia del jazz...

MyLadySax
9th May 2008, 12:43
Prima di tutto, la parola dixieland è equivoca, perché la si usa a sproposito per indicare un po' tutto il jazz non orchestrale che si faceva prima della cosidetta era dello swing, mentre dixieland era solo il jazz per piccoli gruppi che facevano i bianchi (es.: New Orleans Rhythm Kings), che va distinto dal jazz per piccoli gruppi che negli stessi anni facevano i neri, ossia il New Orleans style.
Ciò posto, va detto che la distinzione tra dixieland e New Orleans style non regge nel caso di frutti tardivi nati dalla collaborazione di musicisti bianchi e neri.
Cmq, se il riferimento è un po' a tutto il jazz non orchestrale stilisticamente (anche se non sempre cronologicamente: si pensi agli All Stars di Louis Armstrong negli anni '50) anteriore all'era dello swing, è meglio parlare di jazz classico per piccole formazioni.
In secondo luogo, con l'eccezione del grandissimo clarinettista e sopransassofonista Sidney Bechet, che ha cavalcato da par suo entrambi gli stili, non vi è stato alcun sassofonista di una qualche importanza che si sia dedicato al sax soprano negli anni del jazz classico e dello swing.
La spiegazione è presto detta: all'epoca, i sassofoni soprani era assai imperfetti nell'intonazione e non li voleva suonare quasi nessuno!
Ci sono senz'altro buoni sopransassofonisti nell'ambito del cosiddetto e spesso impropriamente detto dixieland revival, ma io non li conosco.
Il mio consiglio è ascoltare Bechet, che ha superato la tecnica dello slap tongue, inaugurando una nuova era per il nostro strumento, ancor prima di Coleman Hawkins (lo si ascolti, per esempio, giÃ* nelle registrazioni, insieme all'altrettanto giovane Armstrong, del 1923).

Sax O' Phone
9th May 2008, 14:13
Bravo MyLadySax, giustissime puntualizzazioni ;) . Sidney Bechet è adorabile per me sopratutto col soprano, che se non erro acquistò a Parigi in un bric-a-brac per pochi soldi, e credo negli anni '30. Prima era conosciuto per la sua grande tecnica e capacitÃ* inventiva con il Clarinetto, ed in seguito il sax prese il sopravvento: fu l'unico musicista a poter condividere il solo con Satchmo sullo stesso palco, e sicuramente il suo vibrato è immediatamente riconoscibile. A parte lui sino agli anni '50 sono pochissimi quelli che hanno usato il soprano in modo così efficace.
Per le Band, nel New Orleans oltre a quella giÃ* citata ci sono gli Hot Five e Hot Seven di Louis Armstrong, ma diciamo che Bechet a parte, o qualche Melody C, il sax non aveva grande rilievo. Con Coleman Hawkins inizia l'era del sassofono tenore solista: le Band sono quella di Fletcher Henderson con Hawkins, Chick Webb con la Fitzgerald, Duke Ellington (con Jonny Hodges al contralto) e quella di Count Basie (con Lester Young).
Per te che sei un chitarrista, ti consiglierei un viaggio a ritroso, partendo dagli ottimi album di Kenny Burrell - Ellington Is Forever Vol 1&2 degli anni '70, che sono delle orchestrazioni affatto male del bravo chitarrista che ha messo insieme un bel po' di musicisti DOC per rendere omaggio alla musica del passato, facendoti quindi apprezzare da una prospettiva contemporanea lo stile particolare di un'epoca.