Visualizza Versione Completa : Quale bocchino acquistare? proteggi bocchino sì o no?
Lady Lucy Lane
17th June 2014, 10:26
Ciao a tutti! Allora, dopo anni è giunto il momento di cambiare il mio bocchino, compagno di tante avventure, ma sono abbastanza inesperta da questo punto di vista e non ho idea di quale prendere :???:
Suono un contralto della jupiter e, da Settembre, inizierò a suonare in filarmonica, quindi suonerò molta classica. Però mi piace anche spaziare tra i generi e mi piacerebbe un bocchino abbastanza versatile.
Per quanto riguarda il suono, mi piacerebbe fosse caldo e "morbido" ed il meno metallico possibile, di solito utilizzo ance 2,5 o 3.
Ecco, queste sono un po' le particolarità che vorrei, se è possibile... :smile:
Inoltre ho anche sentito parlare dei salva bocchino e mi chiedevo se fossero comodi, perché tendo a mordere molto e non vorrei rovinare troppo l'imboccatura :oops:
Questo è quanto, spero che qualcuno riesca ad aiutarmi, grazie in anticipo! ^w^
SAXFOH79
17th June 2014, 11:36
Se l'imboccatura che hai usato finora è quella in dotazione con lo Jupiter, sicuramente avrai un giovamento nel passare ad una di " livello e fattura " superiore..Non conosco il tuo livello, ma sicuramente bocchini quali:yamaha 4c, vandoren Optimum o meglio il V16, Selmer E80, e 90. .tra questi citati sicuramente il più versatile è il v16, che si ispira ai Meyer, che sull'alto sono uno standard...altri marchi e modelli non li cito perché credo che sia ancora presto per te.rischieresti di non capirne le peculiarità. ..per quanto riguarda i salvabocchini, te li consiglio. .oltre a darti maggior confort, salvano veramente dai segni dell'usura il becco..io uso i più sottili della bg...leggo che stringi molto. .questo è un grave vizio da correggere. .vedrai che in molti te lo diranno. .Devi cercare di mordere il meno possibile. .a riguardo fai delle ricerche sul forum se n'è parlato molto, esistono anche diversi video sul tubo di Bergonzi, Liebman, ed altri...vedrai che ne gioverà il suono..
Peter Kien
17th June 2014, 11:44
Ciao
io son passato dopo circa sei mesi di studio (intenso) dal Yamaha 4C (di serie sul mio strumento) al bocchino che vedi in firma. Mi trovo benissimo, ne suono anche altri ma nel 90% dei casi utilizzo quello.
Non ho mai suonato classica e quindi non so se esistano dei "dettami" precisi in quell'ambito musicale, ma il bocchino di cui sto parlando ha un suono molto caldo (secondo i miei gusti), è molto versatile e soprattutto è molto facile da suonare.
ll salvabocchino secondo me è fondamentale: protegge i denti, il bocchino e soprattutto dà una sensazione (forse illusoria, ma confortevole) di stabilità nell'imboccatura. Secondo me è bene che sia sottile, il più sottile possibile. Io uso i Vandoren da 0,35 mm.
SAXFOH79
17th June 2014, 12:42
Purtroppo nella musica classica esistono "dettami"..il Jodyjazz è sicuramente un ottimo becco per quanto riguarda il rapporto "resa-spesa", ma..Come tutti i bocchini JJ anche l'hr non oppone molta resistenza e quindi credo che per un neofita con già alcuni vizi di impostazione sia sconsigliabile. ..infondo se per l'approccio allo strumento si consigliano sempre bocchini chiusi e con certe caratteristiche ci sarà pure un perché. .prima bisogna comprendere come imboccare, gestire il flusso d'aria, respurazione, laringe ,ecc..poi si cerca il timbro o il suono preferito. .Purtroppo il suono caldo, morbido, non si raggiunge solo con "il bocchino ". .Lo strumento ed il suo setup sono una piccola parte del suono..(ovvio che ci sono strumenti o setup che aiutano)..ma il suono viene principalmente da noi e dalle nostre capacità. .bisogna lavorare soprattutto su noi..poi il resto viene...
re minore
17th June 2014, 13:39
Ho nel cassetto un Soloist C* vintage short che e' nuovo, nel senso che non e' mai stato usato, nonostante i suoi 50 / 60 anni. Sia per l'oggetto in se' che per le condizioni in cui si trova e' un pezzo da museo.
Il suono del soloist e' sicuramente "caldo e morbido" e per la classica e' ideale, ma e' anche un becco versatile: anche io uso spesso un soloist vintage - pero' un F - per fare jazz e easy listening. Con ance 3 e anche 3 1/2 andra' benissimo.
Un paio di anni fa avevo venduto questo oggetto ad un noto forumista che suonava musica classica e che subito dopo l'acquisto ha smesso di suonare in seguito ad alcune gravi vicende personali. Non lo ha quindi mai usato e proprio il mese scorso sono venuto a sapere la storia e me lo sono ripreso.
Se ti interessa scrivimi in PM, lo potresti provare e se non ti soddisfa me lo potrai restituire. Ad ogni modo, se posso darti un consiglio, non acquistare becchi che non hai la possibilita' di provare di persona.
Lady Lucy Lane
19th June 2014, 15:19
Non sono propriamente una neofita, suono da molti anni, ma (per vari motivi) l'anno scorso ho dovuto smettere ed ho riprese quest'anno. Non ho problemi di suono, nè difficoltà a fer uscire tutte le note, però ho notato che, in quest'ultimo anno, il bocchino si è usurato notevolmente, quindi ho avuto l'impressione di stringere troppo.
Se ti interessa scrivimi in PM, lo potresti provare e se non ti soddisfa me lo potrai restituire. Ad ogni modo, se posso darti un consiglio, non acquistare becchi che non hai la possibilita' di provare di persona.
Sembra un ottimo bocchino, ma il problema è proprio questo, cioè che non ho la patente e quindi non riuscirei a spostarmi per provarlo :???: quindi preferirei un modello trovabile in negozio, dato che ce n'è uno a due passi da casa mia.
Un altro problema è il costo, perché sarebbe un regalo dai miei per la maturità, ma non voglio che spendano troppo :oops:
Sapreste consigliarmi un modello con un buon rapporto qualità/prezzo?
fcoltrane
19th June 2014, 15:40
sul bocchino da acquistare per contralto posso solo quotare i consigli degli amici altisti.
per quanto riguarda lo stringere molto posso dirti invece che il cambio di setup può essere una occasione per rimescolare le carte .
affronta il problema all'origine con uno studio mirato con il collo dello strumento.
(se studi da un po il sax questa tecnica con il solo collo ti può consentire non solo di imparare a non stringere mai più ma cosa più importante ad apprezzare il suono in tutti i suoi aspetti).
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