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Visualizza Versione Completa : Selmer presenta Seles, nuova linea low budget



alerar
27th May 2014, 23:58
[youtube3:dzya05b6]http://www.youtube.com/embed/SNvxhL4EuD4[/youtube3:dzya05b6]

runtujazz
28th May 2014, 08:01
Da quello che ho capito non hanno trasferito la produzione o ne hanno creato una nuova in Oriente, ma hanno aperto un nuovo stabilimento (o ristrutturato uno esistente) sempre in Francia. Se l'operazione commerciale è offrire degli strumenti di qualità medio-alta ad un prezzo abbordabile con nuove tecnologie sotto il marchio Seles e tornare a produrre invece l'eccellenza a marchio Selmer tramite la boccata di ossigeno degli introiti Seles, ci hanno visto giusto.

Blue Train
28th May 2014, 08:06
Si, modificato il titolo, Taiwan non c'entra...

il nero
28th May 2014, 08:14
beh,non lo dice chiaro chiaro,ma parla di collaborazioni con l'estero e dice che continueranno la produzione dell'eccellenza nella fabbrica solita avvalendosi dei propri esperti liutai e dall'altra parte di macchinari moderni eccetera eccetera... Si alza bandiera bianca cercando l'onore delle armi.
il nero :saxxxx)))

runtujazz
28th May 2014, 08:55
...non lo dice chiaro chiaro,ma parla di collaborazioni con l'estero...

"...De plus, des collaborations industrielles extérieures..."

Il sito parla di collaborazioni esterne non all'estero. Voglio credere ad una correttezza nell'uso dei termini nella comunicazione. Non capisco poi perché avrebbero alzato bandiera bianca, non produrranno nel futuro in Oriente a marchio Selmer. Se avere una produzione Seles low-middle budget di qualità medio-alta tramite moderna tecnologia produttiva permetterà alla Selmer di tornare a concentrarsi nel tirare fuori nuovamente dei gioielli, ben venga. Altro che alzare bandiera bianca, se lo spirito dell'operazione commerciale è questo torneranno ad essere i leader e sarà uno sprone per altri marchi a produrre ancora meglio con beneficio per chi li deve usare questi strumenti. Mi dirai che l'errore che ora potrebbe essere fatto è aumentare i prezzi e in questo caso si farebbero un autogol.

tzadik
28th May 2014, 16:53
Lo spirito credo quello che di salvarsi dalla crisi...

Se hai un sistema di produzione (sia beni materiali, sia beni immateriali, sia manodopera) che non lavora vicino alla saturazione oppure non lavora per il carico per cui è stato progettato... non c'è un ***** da fare: perdi soldi.
Vale per la Selmer, vale per la Fiat, vale la

Produrre un manufatto tutto sommato semplice come un sassofono... in Europra... è una cosa che è estremamente costosa.
Il resto è una conseguenza logica, che purtroppo deve tenere necessariamente conto di quello che è il target di mercato per prodotti simili.

gf104
28th May 2014, 17:16
SeleS: meglio tardi che mai

Blue Train
28th May 2014, 17:35
Il primo sax palindromo!

gf104
28th May 2014, 17:45
a me è venuta in mente la tennista Monica Seles!

fmeggysax
28th May 2014, 18:09
la selmer vuole rinnovarsi! prima i becchi concept e ora la linea seles! Staremo a vedere

Alessio Beatrice
28th May 2014, 19:15
Ecco l'annuncio:

http://www.conn-selmer.com/en-us/about/ ... new-brand/ (http://www.conn-selmer.com/en-us/about/news/henri-selmer-paris-launches-new-brand/)

il nero
28th May 2014, 23:36
Ho ascoltato attentamente e mi pare strano che quell'esterno non sia estero (conosco la differenza con etranger),se le realtà industriali restano francesi,come potranno abbattere i costi? comunque Selmer mi pare avesse già una linea a basso prezzo che non produceva in proprio,così è strano questo annuncio,ma vedremo in futuro (ma anche non vedremo con tutti questi containers che solcano i mari!) che cosa bolle in pentola.
Tanto per dissipare i dubbi,io non sono un accanito anti Selmer,anzi,ne ho uno anche io.
il nero :saxxxx)))

re minore
29th May 2014, 08:41
... se le realtà industriali restano francesi,come potranno abbattere i costi? ...

Esternalizzi la produzione / parte di essa ad una azienda, magari sempre francese, magari sempre tua ma con nome diverso, che non ha gli overhead che hai te e che quindi puo' garantire costi (anche parecchio) inferiori. Lo si fa frequentemente :D-:

Jason Kessler
29th May 2014, 10:01
Speriamo che i nuovi prodotti aiutino la Selmer a risollevarsi.
Stante la normativa europea in materia di MADE IN_______ le opzioni possono essere tantissime, pur mantenendo il "made in France".

Rimane comunque un dettaglio in relazione alla qualità finale del prodotto. Che sia made in France, China, Taiwan, poco conta...quello che pesa è la qualità del prodotto in quanto tale.

Girava voce che vi fossero seri approcci tra Selmer ed investitori cinesi. In materia di cinesi, la qualità dei loro prodotti musicali si è innalzata notevolmente, a maggior ragione se si sta parlando di semilavorati.

La qualità dell'assemblaggio dei sax Selmer oggi è oggettivamente molto, molto scadente. Forse, come dicono nel video, processi standardizzati e nuovi macchinari possono aver dato un contributo nel realizzare un prodotto finito più stabile ed accettabile, con costi di produzione più bassi anche in considerazione di una materia prima di qualità inferiore rispetto al top di gamma.
Certo è che il marchio Seles dovrà confrontarsi con un mercato molto ampio ed agguerrito, l'unico vantaggio competitivo sarà quello del Seles "by Selmer"....
Certo che annunciare la nuova linea senza neanche presentare un prodotto....sarebbe stato molto meglio partire presentando il marchio ed anche i primi strumenti in produzione.

Una Selmer ai livelli degli anni '50....fa bene a tutti....

lama 315
29th May 2014, 16:06
Nel video si dice chiaramente che verranno usati macchinari che saranno in grado di aumentare la qualità del prodotto,avvalendosi di collaboratori esterni e continuando a produrre nel loro stabilimento in Francia.(non parlo tutti i giorni francese ma abitando in valle d'Aosta regione francofona..)

bonnygonfio
29th May 2014, 16:41
Io dico una cosa, molto semplice e banale. Se a selmer, azienda che da decenni sopravvive grazie solamente al nome del machio sinonimo di qualita' eccellente, voleva fare una "nuova" linea di prodotti low budget diceva semplicemnte "la selmer ha aperto una nuova linea di sax dal nome ecc..." Non faceva tutti questi giri di parole 8 macchinari nuovi, divisione aziendale, collaboratori esterni ( o esteri). E' palesemente un modo per dire in maniera elegante alla francese "scusate, ma ci tocca fare i sax a taiwan pure a noi perchè a tirarcela nessuno compra piu' da noi ai nostri prezzi e non ci stiamo piu' dentro".

nikoironsax
29th May 2014, 19:50
:yeah!)

il nero
29th May 2014, 20:03
negli ultimi trenta anni ci sono stati indirizzi linguistici prima sconosciuti ed al politichese s'è affiancato anche il dirigentese,linguaggi volutamente involuti che dicono senza dire solamente accennando... negli ultimi tempi però alcuni megadirigenti hanno virato il loro linguaggio verso una forma cruda dove dicono le cose non solo apertamente ma anche col fastidio di chi deve parlare a chi non capisce,ad una classe inferiore a cui sfugge il senso del mercato.Bene,la signora del video è rimasta ancorata al vecchio linguaggio e così io,viziato dal detto che a pensar male si fa peccato ma normalmente ci si indovina,ho detto la mia opinione sicuramente e di certo infondatamente pessimistica.
il nero :zizizi))

runtujazz
29th May 2014, 22:22
Al di la del fatto che stiamo parlando del sesso degli angeli perché nessuno sa come stiano realmente le cose, scusate ma io non riesco a capire dov'è il problema se la Selmer si dovesse mettere a produrre sax in Oriente assemblandoli poi in Francia, sempre ammesso che sia questa la manovra commerciale. Avranno un altro marchio, non si chiameranno Selmer, il gioco mi sembra fatto a carte scoperte a differenza di una marea di oggetti prodotti a due soldi in Oriente ma venduti a prezzi Occidentali con guadagni enormi per chi li produce.
Che sti sax saranno prodotti totalmente in Francia con macchine moderne e di conseguenza estremamente produttive, esattamente allo stesso modo di come potrebbero essere prodotti in Oriente, la sostanza non cambia, saranno strumenti di fascia bassa e intermedia, c'è scritto chiaro e tondo sul sito. Se questo significherà diminuire la produzione attuale in termini numerici dei sax Selmer a vantaggio di una loro maggior qualità, (diminuizione produttiva compensata dagli introiti della nuova linea di sax) chi ne beneficerà saranno gli utenti, ovvero chi schiaccia.

ptram
30th May 2014, 00:00
Il nuovo marchio mi piace enormemente come disegno (è lineare e moderno, ma allo stesso tempo aggraziato come richiede ogni prodotto di design francese). Un po' meno come suono, ma l'essere palindromo lo rende comunque molto affascinante.

Ci sono zone della Francia in cui produrre costa meno (ad esempio, in Normandia e in Bretagna) rispetto all'Île-de-France (Mantes La Jolie è un sobborgo di Parigi). È un po' come le nostre zone svantaggiate, che rientrano nei vari obiettivi 4, 4bis, ecc.

Però non credo che si possa competere a livello di prezzi con i cinesi, senza produrre almeno qualcosa in Cina (o perlomeno in Taiwan, in cui potrebbe esserci una produzione artigianale ma con costi della manodopera inferiori).

Bentornata Selmer! Se a capo c'è una donna - la classica virago parigina, seria, preparata e colta - farai grandi cose!

Paolo

docmax
30th May 2014, 07:39
Come in altre occasioni la Selmer si è guardata attorno e ha agito di conseguenza.
Tout court. Exactement!

Jason Kessler
30th May 2014, 08:36
Fa sorridere il fatto che di improvvisamente qualcuno si senta esperto di pianificazione strategica e marketing....

Se le scelte delle Selmer siano corrette o meno lo sapremo solo tra qualche anno.
Sta di fatto che questa azienda sta vivendo una crisi senza precedenti, negli ultimi anni hanno dovuto effettuare licenziamenti, prepensionamenti oltre che diversi accordi con i dipendenti rimasti per ridurre l'orario di lavoro (simili con la cassa integrazione).

La famiglia Selmer non ha alzato bandiera bianca ed ha deciso di investire.
Resta solo da vedere se gli errori del passato abbiano pregiudicato in modo definitivo il futuro dell'azienda.

Io, come ho detto, faccio il tifo per loro.

Tommy
30th May 2014, 08:48
Tenete d'occhio questo sito, dove tra qualche tempo si potranno vedere gli strumenti

http://www.seles.fr/fr/instrument

gf104
30th May 2014, 09:00
senza essere esperto di pianificazione strategica/marketing e molto lontana da me l'idea di far sorridere il prossimo:

SeleS potrebbe anche essere un'operazione volta ad attirare qualche investitore sul tipo di qualche importante fondo di investimento americano (sempre a caccia di dove parcheggiare i $) oppure qualche tycoon orientale

comunque il tempo ci dirà come andranno a finire le cose

Jason Kessler
30th May 2014, 09:32
Si possono fare tutte le congetture possibili....sta di fatto che ogni tanto sarebbe utile concentrarsi sulle informazioni reali e disponibili.

Su SOTW http://forum.saxontheweb.net/showthread.php?213298-Selmer-launch-new-brand-SeleS
in mezzo ai vari commenti inutili, vi sono ulteriori informazioni date da Kessler Music (non siamo parenti) e Randy Jones di Tenormadness. Il progetto Seles prende avvio almeno dal 2012. I primi modelli usciranno verso la metà di giugno e probabilmente partiranno con i clarinetti.

runtujazz
30th May 2014, 09:50
Un Forum dovrebbe servire per scambiarsi informazioni, possibilmente senza fare i primi della classe. Non tutti hanno tempo e voglia di leggersi tutti i giorni lo scibile saxofonistico sul web. Bastava semplicemente riportare la notizia che hai letto Jason senza commenti "umoristici".

Comunque per far ridere le persone o, all'opposto emozionarle al pianto, bisogna essere dei grandi artisti.

Jason Kessler
30th May 2014, 09:58
Io non ho fatto nessun commento umoristico, inoltre nel commento precedente ho addirittura sintetizzato il contenuto di SOTW per evitare di doverlo leggere...punto.

No guarda, a volte per far ridere basta anche essere dei grandi imbecilli, mi viene in mente qualche politico.

Mi ricordo il primo della mia classe, faceva sempre tante citazioni inutili e poco concrete credendosi un grande filosofo di vita... :ghigno:

Hai detto giusto Runtujazz...un forum è utile per scambiarsi INFORMAZIONI, forse non hai chiaro cosa sia il concetto di informazione (....che non è una congettura...per esempio...).

runtujazz
30th May 2014, 10:46
O.T. Jason mi sembra che si sia partiti dall'annuncio di una nuova linea economica di strumenti a fiato realizzati da Selmer a marchio SeleS.
Qualcuno ha ipotizzato che sarebbero stati prodotti in Oriente.
A leggere nel sito e sentire le parole di M.me Selmer non si evince se questa nuova linea di strumenti sarà effettivamente assemblata fuori dalla Francia.
In diversi ci siamo spinti a fare delle ipotesi su come e perché un marchio storico abbia operato una scelta di questo tipo.
Non mi sembra che fin qui nessuno abbia velatamente offeso o irriso nessuno fino al tuo intervento, visto che ad ora almeno in due ti hanno per così dire contestato.

In ogni caso dire che "i primi modelli usciranno verso la metà di giugno e probabilmente partiranno con i clarinetti" dal momento che proviene da fonti esterne alla Selmer è più un rumors che un'informazione vera e propria, almeno per il concetto che ho io di informare. Una congettura poi è un "giudizio fondato su indizî o apparenze probabili" (cit. Treccani) e sia dal sito che dalle parole del video non mi sembra si possa dire ci siano ne l'uno ne l'altro.

end O.T.

Jason Kessler
30th May 2014, 10:59
Questa informazione è stata data da Kessler Music, uno dei principali Proshop Selmer in Usa dopo aver avuto contatti diretti con esponenti Selmer. Loro attendono i primu modelli per luglio. Inoltre il Kessler avrebbe già una idea di che tipo di clarinetto sarà, il quale dovrà confrontarsi con il Buffett r13 se non ricordo male.
Mi sembra abbastanza precisa come indicazione.
Meno informazioni si hanno sui sax.

runtujazz
30th May 2014, 11:12
...vabbè, rumors di un rivenditore per tenere caldi i clienti e non informazioni precise. Vedremo sul sito ufficiale SeleS che cosa realmente metteranno sul mercato.

ptram
30th May 2014, 11:51
Fa sorridere il fatto che di improvvisamente qualcuno si senta esperto di pianificazione strategica e marketing....
Considerata la qualità dei manager che abbiamo in Italia, pernso che siamo tutti autorizzati ad improvvisarci esperti :-)

(Incidentalmente, la pianificazione è una parte del mio lavoro. Immagino che anche altri, visto che non siamo tutti ragazzini, qualche esperienza nell'industria l'avranno avuta.)

Paolo

ptram
30th May 2014, 12:03
SeleS potrebbe anche essere un'operazione volta ad attirare qualche investitore sul tipo di qualche importante fondo di investimento americano
Perfettamente indovinato. Il gruppo Steinway è in vendita dallo scorso anno, e a contenderselo sono fondi d'investimento specializzati nel lusso.

Non capisco se Selmer Paris rimanga nello stesso gruppo, o questa mossa significhi che la famiglia Selmer stia cercando di ricomprarsi il marchio (o non lo abbia già fatto).

Paolo

re minore
30th May 2014, 12:11
...Considerata la qualità dei manager che abbiamo in Italia, penso che siamo tutti autorizzati ad improvvisarci esperti :-)


Non so che lettura dare a questa tua affermazione. I manager che abbiamo in italia sono tra i migliori al mondo, cosi' come lo e' l'intera struttura industriale del paese.

Quello che ci manca e' altro, e' il senso della collettivita', e' l'essere un popolo e non una collezione di individui. E' soprattutto il sentire che la cosa pubblica e' nostra e non di nessuno. E' da queste cosa che deriva la classe politica che abbiamo, che purtroppo ci rappresenta degnamente. Come singoli individui siamo geniali (ed il manager italiano lo e'), come popolo siamo il piu' stupido al mondo.

gf104
30th May 2014, 13:51
Si possono fare tutte le congetture possibili....sta di fatto che ogni tanto sarebbe utile concentrarsi sulle informazioni reali e disponibili.

Su SOTW http://forum.saxontheweb.net/showthread.php?213298-Selmer-launch-new-brand-SeleS
in mezzo ai vari commenti inutili, vi sono ulteriori informazioni date da Kessler Music (non siamo parenti) e Randy Jones di Tenormadness. Il progetto Seles prende avvio almeno dal 2012. I primi modelli usciranno verso la metà di giugno e probabilmente partiranno con i clarinetti.


trovo che sia molto riduttivo "concentrarsi sulle informazioni reali e disponibili"

(ma posso capire che non tutti sono in grado di guardare oltre la siepe e arrivare sul business prima di altri, se poi uno si affida a quello che scrivono terzi...no comment)

docmax
30th May 2014, 14:10
Non facciamo cagnara! Vi segnalavo che come altre ditte hanno linee Low cost anche Selmer le farà puntando molto o poco lo sapremo, come faranno lo sapremo, come suoneranno questi sax qui lo sapremo. Uniamo gli intenti. ;)

Tommy
30th May 2014, 14:46
Magari li vanno a fare qui :shock:

http://vimeo.com/57895709





:ghigno: :ghigno:

Jason Kessler
30th May 2014, 14:54
trovo che sia molto riduttivo "concentrarsi sulle informazioni reali e disponibili"

(ma posso capire che non tutti sono in grado di guardare oltre la siepe e arrivare sul business prima di altri, se poi uno si affida a quello che scrivono terzi...no comment)

Il bello...o brutto a seconda dei punti di vista, e che non ti rendi nemmeno conto del significato di quanto scrivi.

Quindi...tu non ti affidi a quanto scrivono altri....quindi non leggi i giornali....non guardi i telegiornali...ma insomma...a chi o cosa di affidi tu???

Nel caso specifico ho riportato quanto affermato da Kessler Music e Randy Jones...non due pinco palla qualsiasi ma due soggetti che hanno una certa affidabilità, se poi tu non li conosci (non intendo personalmente, meglio specificare....) è un altro discorso.

Ma questo conta poco, Gianfranco (GF104) se ce l'hai con me (http://www.youtube.com/watch?v=S5LbWfcwpnM :lol: )...è un problema tuo, non è necessario che tu intervenga ad ogni mio post per criticarmi, ormai mi pare palese. Io non ho offeso nessuno, se non ti sta bene ti ripeto....è un problema tuo.
Sei seccante...o forse secco...o forse seccato...chissà....

gf104
30th May 2014, 15:03
keep smiling!

da quello che posti, dal tono e da altro mi sembri un pit-bull incarognito dalle bastonate che ha preso e che prende!

su dai che la vita ti sorriderà!

accolgo l'invito di Docmax e quindi stop









lato B preferito: quello di JLO

gf104
30th May 2014, 15:05
Jason dimenticavo: assolutamente nulla di personale












tecnici preferiti: quelli della Pentacar

il nero
30th May 2014, 15:06
Ora davvero non ricordo,ma la linea low cost della Selmer l'ho solo immaginata e,se no,che fine ha fatto,chi la costruiva,qualcuno se li ricorda questi sax? Mi pare qualcuno dicesse li faceva Conn...dove?
per rendere il quadro più completo,se c'è qualcuno che ricorda o sa,sarebbe utile conoscere cosa ne è stato.
il nero :saxxxx)))

pacman
30th May 2014, 15:46
che target hanno in mente con questi prodotti?
entry level o una fascia intermedia?

ptram
30th May 2014, 15:56
Ora davvero non ricordo,ma la linea low cost della Selmer l'ho solo immaginata e,se no,che fine ha fatto,chi la costruiva,qualcuno se li ricorda questi sax? Mi pare qualcuno dicesse li faceva Conn...dove?
Forse parli dei Bundy, che erano venduti da Selmer USA (indipendente da Selmer Paris). I Bundy I e II erano costruiti nella fabbrica di Buescher, mentre quelli a marchio Selmer Company erano costruiti in Cina. Il marchio ora appartiene a Woodwind & Brasswind (una sussidiaria di Guitar Center).

Paolo

runtujazz
30th May 2014, 17:20
che target hanno in mente con questi prodotti?
entry level o una fascia intermedia?

...viene dichiarato un generico strumenti per diversi budget.

aldosax
31st May 2014, 14:48
Qualcuno sa da quando saranno in vendita?

bonnygonfio
1st June 2014, 21:14
RI-dico la mia. Un negoziante mediamente per vendere un tenore selmer nuovo impiega dai 6 mesi ad 1 anno. Per non parlare del baritono...ergo, ma chi ci ordina quella roba li? Come facciamo a comapare? Soluzione: lanciamo una nuova linea a costi piu' ridotti perchè non ci stiamo dentro, con una discreta qualita' e finiamo la roba che abbiamo gia' prodotto e...speriamo...

runtujazz
18th June 2014, 17:37
...pare che qualcosa si muova:

Presence Clarinet

- Key: B-flat and A
- Tuning: 440-442 Hz
- Barrel: 66,5 mm
- Keywork: silver-plated or nickel silver
- Adjustable thumb rest
- Valentino pads
- Optional E-flat lever
- Henri SELMER Paris hard rubber mouthpiece
- SeleS case

ulteriori info http://www.seles.fr/en/clarinette-presence-seles

Jason Kessler
18th June 2014, 18:41
...quindi alla fine sono partiti dai clarinetti come aveva detto Kessler Music....

runtujazz
18th June 2014, 18:58
...quindi alla fine sono partiti dai clarinetti come aveva detto Kessler Music....

...preferisci un applauso oppure un ...e ar popolo? o ancora qualcosa di più colorito? Anche qui si fa a gara a chi ce l'ha più lungo? La rete è piena di rumors per ogni articolo di marca salvo poi nella buona parte essere smentiti dalle uscite ufficiali. Fino a che non vedo non credo e per il momento Selmer o non Selmer ho chiesto a loro info il 28 Maggio e ancora non hanno risposto. Forse non sono più abituati a percorrere la via della seta e la risposta porta ritardo...

Jason Kessler
18th June 2014, 19:08
.

ReedBreacker
19th June 2014, 10:47
Ora davvero non ricordo,ma la linea low cost della Selmer l'ho solo immaginata e,se no,che fine ha fatto,chi la costruiva,qualcuno se li ricorda questi sax? Mi pare qualcuno dicesse li faceva Conn...dove?
per rendere il quadro più completo,se c'è qualcuno che ricorda o sa,sarebbe utile conoscere cosa ne è stato.
il nero :saxxxx)))


Dovrebbe essere questo quello che intendi te

http://www.conn-selmer.com/en-us/

il nero
19th June 2014, 14:28
Sì,son quelli di cui parlavo.
Tra le tante cose che non so (e che vedo ora) è che anche yanagysawa appartiene al gruppo Selmer.
il nero :saxxxx)))

bertuc79
20th June 2014, 00:01
premettendo che sono stato posessore di un super action 80 II serie del 1986 sistemato da messori,ed era un esemplare di quelli buoni, ho venduto questo sax,ora ho un grassi di produzione taiwan pagato niente,la meccanica non ha nulla da invidiare al selmer ,e il timbro mi piace molto di piu....
quello che voglio dire dopo aver visto il video è che molti hanno continuato a comprare selmer solo per il nome,cercando di convincersi che quei prezzi folli erano dovuti all'ecellenza del prodotto, anche se da molti anni i selmer non sono più "i migliori" sax.
tutti a criticare le aziende (come alcune italiane ripamonti grassi ecc.) che producono in taiwan,e vendono sax che hanno una qualità prezzo fantastica,
e adesso tutti entusiasti perchè la selmer si mette a fare sax low badget.....tra un po di mesi sentiremo dire che i seles sono dei sax stupendi solo perché sono selmer.......
io vi dico che a mio parere, vintage a parte,l'eccellenza del sax moderno si trova a taiwan,dovete farvene una ragione....

tzadik
20th June 2014, 00:39
Uhmmm... no, non ci siamo.

L'economia a Taiwan è diversa.
In Europa hai una grande azienda, che si avvale di un indotto.
A Taiwan hai tanti terzisti (indotto) che si mettono insieme per creare un marchio da mettere sul mercato.

Il risultato a livello pratico non è molto differente.
A livello filosofico e commerciale viene a mancare la vera filosofia sul prodotto.


Se la Selmer non avesse creato il Mark VI... la Yamaha e la Yanagisawa non l'avrebbero "copiato". Poi Yamaha ci ha messo 20 anni per arrivare a una certa popolarità sui sassofoni (Yanagisawa ancora di più).

Da 10/15 anni, a Taiwan hanno cominciato a copiare il Mark VI... e il risultato è quello che si vede in giro.

I marchi europei creano prodotti nuovi... spingendo la gente e comparli (e la Selmer, per il suo target di mercato ci riesce sia con sassofoni che con clarinetti).
I marchi di Taiwan invece offrono solto quello la gente vuole: uno strumento che assomigli il più possibile a un Mark VI.

... quindi dipende da che punto di vista osservi la cosa.
Da Taiwan arriva tanta roba... il livello medio (... medio) (da un punto di vista prettamente produttivo) non è comparabile da quello che esce dalla fabbrica Selmer, non lo sarà mai. Il resto è una questione di gusti (e questo penalizza un po' i prodotti Selmer).
Ma è anche normale... Selmer produce solo strumenti "professionali".
Da Taiwan attualmente in Europa... arrivano più strumenti da studio, che strumenti professionali (come numero).

zkalima
20th June 2014, 01:07
Insomma, prima di nominare Selmer bisogna lavarsi la bocca con l'aceto. :doh!:
io credo che il marchio Selmer stia facendo un bel giro di parole, produrranno semilavorati in qualche parigi cinese, come quella che ci ha mostrato Tommy, e uscirà un prodotto medio come la maggior parte di quelli che ci sono oggi sul mercato, avrà degli aspetti vantaggiosi e altri deludenti, come può essere un sax medio, (La gloriosa Hammond produce cloni digitali che non giustificano il costo e ha sul mercato concorrenti che dal punto di vista digitale le sono molto superiori), daltronde il top di gamma Selmer non è più quel granchè di sax e il prezzo è veramente esoso per quello che offre.
In fondo anche la Conn ha dovuto rassegnarsi a diventare un marchio fra i tanti dopo esser stata regina indiscussa, non vedo perchè non si accetti lo stesso da selmer, vuol dire che saliranno ancora di più i prezzi dei MK VI vintage e qualche principiante sarà sedotto dalla parentela di marchio, come se ci fosse una qualche magia nel nome, (aver avuto un bisnonno ammiraglio non ci fa lupi di mare), quello che vedo male è il livello reference.
L'altra ipotesi è che in Francia ci siano stabilimenti attrezzati a produrre sax in cui lavorano cinesi, come è successo in italia con la pelletteria di lusso, le scarpe e l'industria degli stracci a Prato, a leggere i commenti in effetti sembra che a molti stia sfuggendo che l'Europa è al tramonto industriale, culturale e politico, tutti delocalizzano, se possono, e gli altri si arrampicano sui vetri con le favole più illusorie circa la propria capacità produttiva.
Il problema della Selmer, questa è l'opinione che mi sono fatto, è principalmente il fatto che il suo top di gamma è lontano dall'eccellenza, non è più la ferrari dei sax.

ptram
20th June 2014, 02:44
Magari non c'entra niente, ma voglio ricordare una cosina a proposito degli strumenti fatti a Taiwan.

Un tempo, Jupiter faceva flauti che correvano dietro a Yamaha. Il Giappone era il modello di una nazione sotto perenne minaccia atomica da parte del vicino cinese, e che in mezzo all'ansia continuava a crescere imitando il vicino orientale. L'indistinto cinese della mainland cedeva il passo, sull'isola bella, ad un'idea poetica e un po' antica dell'essere cinesi.

Ad un certo punto, Jupiter compra Altus e assume il maestro Bennet per farsi fare una serie di flauti che non siano più copie, ma originali. Il risultato è un flauto (il DiMedici) accolto così così dal mercato e molto bene dalla critica. Progetto affossato dalla stessa Jupiter con un nome che ricorda i fettuccini Alfredo, e un sito internet che nemmeno un cantinaro. Però continua a vivere nella punta dei modelli economici (700, 900).

Da dove viene il cinema migliore, quello che entra subito negli annali del cinema? Da Taiwan e dalla Corea del Sud. La Francia investe ancora molto in cultura, ma da anni sta arretrando paurosamente (lezione di cinema con il miglior critico francese: io e una ragazza russa gli stiamo dietro e capiamo cosa dice, i ragazzini della classe vogliono il cinema commerciale americano, e dopo la lezione vogliono andare a farsi un hamburger).

Viviamo di miti. Abbiamo ancora i più grandi artigiani, capaci di rinnovare il settore e di passare il mestiere ai giovani, ma li ammazziamo chiedendogli di essere quelli che erano cinquant'anni fa e di clonare se stessi. Intanto l'oriente va avanti, e inventa le Yamaha e le Yanagisawa, che non sono tenute a continuare ad essere delle Selmer dei tempi andati.

Paolo

runtujazz
20th June 2014, 08:30
OT Non sono molto daccordo sui concetto espressi sulla filosofia della produzione industriale Orientale. A livello fotografico ad esempio ci sono aziende che iniziano ad essere ben presenti da anni sul mercato sia come produzione che come ricerca. Addirittura un'azienda coreana è riuscita a produrre un particolare obiettivo con delle soluzioni tecniche che finora neanche le blasonate Nikon e Canon erano riuscite ad introdurre (Nikon stessa ad esempio produce in Cina). In Inghilterra sta spopolando una moto Enduro che costa nulla rispetto alle prestazioni, la Zongshen RX 3, la stampa specializzata la descrive come una copia della BMW per il design ma ne elogia l'assoluta affidabilità del motore (l'azienda è specializzata nella produzione di motori) l'ottima tenuta di strada e il prezzo, 4500 € ...ve la dovete andare a prendere oltre Manica, al momento nessuno la importa in Italia. :smile:
La Cina in particolare sta producendo degli sforzi industriali enormi sia come progetti che come capitali investiti. Ha iniziato la costruzione di una ferrovia adibita esclusivamente ad uso commerciale che partendo dal cuore del paese arriverà al centro della Germania con un risparmio sulla movimentazione delle merci notevole. In Africa stanno costruendo (gratis) aziende manifatturiere dotandole però di tutte le infrastrutture per chi ci dovrà lavorare a cominciare dalle abitazioni. Un discreto schiaffo a livello economico lo ha dato recentemente all'America commissionando alla Boeing l'acquisto di cinquanta Jumbo... Sempre a livello aeronautico la Cina ha iniziato con notevole successo a produrre lei stessa aerei per il trasporto passeggeri con una politica di vendita piuttosto innovativa.
Per finire vorrei far notare che negli istituti commerciali di Taranto dall'anno scorso si insegna il cinese...
Insomma sta tiritera che in Oriente si producono middle shit andrebbe rivista, la storia si ripete, vent'anni fa ricordo le bocche storte per i primi Yamaha, poi tra vent'anni (io penso molti di meno) sarà solo una questione di gusti sonori l'acquisto di un sax.
Aziende come la Selmer secondo me soffrono perché si sono adagiate sugli allori e non hanno più fatto ricerca e studio. Io credo che è inutile continuare a fare battaglie sul fronte economico, le aziende devono investire in ricerca e creatività, un esempio è la Fazioli che produce 200 pianoforti l'anno (Yamaha ne butta fuori sempre 200 ma al mese) e non sa neanche cosa sia la crisi producendo tutto esclusivamente in Italia. Andate a vedere cosa è un pianoforte per la Fazioli...

Piccola notazione del tutto personale, ritengo che continuare a scrivere come spesso leggo qui quando si parla dei sax orientali, cinesino o cinese denoti una punta di razzismo.

il nero
20th June 2014, 13:48
Si può dire che Selmer non sia più il meglio del meglio perché sono i fatti a parlare,lasciando da parte i sax,sono anni ormai che il legno dei clarinetti non si sa che sia e è facile trovare strumenti crettati . è poi sufficiente confrontare un clarinetto di quarant'anni fa con un contemporaneo per vedere che i materiali non sono nemmeno lontani parenti. Certo, si può dire che non si trova più l'ebano bello ma si potrebbe,almeno, curarne la stagionatura e la lavorazione. I cinesi non sono capaci a fare le cose? Ma manco per niente e si stanno allontanando dal copiare certi strumenti e per quel che riguarda il legname,se date un'occhiata alla produzione di violini e archi in genere ne stanno fabbricando di bellissimi non ancora perfettamente verniciati ma poco da dire sulla resa sonora di molti di questi strumenti venduti a prezzi ai quali da noi non si compra il legname per farli. Fanno,certo,anche roba infima e il prezzo lo dice chiaramente:un violino completo di arco custodia eccetera a 70 euro non può essere ben fatto,ma basta spendere un po' di più per non credere ai propri occhi:Sanno fare le cose e "camminano" con una rapidità che fa paura a chi se ne vuole star seduto a ricordare. Penso anche io che l'impresa,da noi,è decaduta proprio per la mancanza di voglia di darsi da fare e investire in innovazione e ricerca sfruttando il vantaggio di essere "avanti" e contentandosi di monetizzare un marchio.Per conquistare il mercato negli anni dopo la metà del secolo scorso Selmer ha comprato tutto quello che poteva dare fastidio ed ha distrutto la concorrenza riducendola ad un livello qualitativo bassissimo,chi sa che non possa oggi comprare tutte le fabbriche cinesi e farle tornare "cinesi"...stavolta,però,potrebbe non essere impresa realizzabile.
Mi dispiace molto dire queste cose e mi piacerebbe che tutto fosse diverso ma non guardare serve solo a battere la bocca in terra.
il nero :saxxxx)))

runtujazz
24th July 2014, 12:01
Da Sel-mes :lol: è arrivato un bocchino per sax alto:

http://www.seles.fr/fr/seles-bec-prologue

Rifinitura esterna molto elegante con doppio logo, viene venduto completo di fascetta e copri-bocchino in un'altrettanto elegante e more is less confezione.

rena
31st July 2014, 22:02
Per quanto riguarda l'ultima produzione Selmer ( Jubilee) mi sentirei di dissentire. A parte il mio tenore che ho scelto, tutti quelli che ho provato erano perfetti per meccanica ed intonazione, oltre che per qualità costruttiva. Il suono poi può piacere o meno, ma non vedo una qualità sonora inferiore al mio R1 jazz, sono differenti ma con il giusto setup possono risultare entrambi molto gradevoli all'ascolto. Mentre qualitativamente e strutturalmente oltre che nel suono la differenza l' ho percepita con il serie II precedente e il serie III precedente che pure erano in vendita e mi avrebbero consentito un risparmio di circa 1000 euro

tzadik
31st July 2014, 22:25
Incrociando alcune informazioni che la Selmer ha rilasciato... C'è una buona probabilità che la serie Jubilee (Serie II e Serie III) siano gli ultimi Selmer (alti e tenori) con la campana non saldata.

Serie II e Serie III (su alti e tenori) sono strumenti pensati per modi di suonare differenti, almeno per come escono dalla fabbrica.

I Serie II (alti e tenori) sono strumenti che rimangono concepiti per quelle che erano le sonorità classiche in voga negli anni '80 (e che ancora vengono "abbracciate" e "venerate").
I Serie III (alti e tenori) sono a tutti gli effetti degli "all rounder", pensati per venire incontro a quellei che erano e sono i limiti del Serie II.
Il resto è solo una quetione di approccio "fisico" allo strumento (sul Serie II "devi levare", sul Serie III "devi aggiungere") e di messa a punto.

I Serie II sono pensati per "dover suonare levando" quindi hai una resa più "instabile"... proprio questo motivo.
I Serie III? L'opposto...
Nulla vieta impostare gli strumenti nel modo duale (Serie II "che suona poco", Serie III "da tenere sotto controllo")... Non è detto che sia una cosa "sensata", ma si può fare.
Limitatamente all'ambito classico... è una pura e semplice questione di canoni estetici.

Spesso ci si dimentica che la resa dello strumento non dipende solo dalla corretta tenuta dei tamponi (contro i camini)... È un peccato, secondo me!

I SeleS, per una questione di costi, credo saranno in qualche modo derivati dai Serie II.
(Tra l'altro, mi pare che anche sui Prelude by Selmer (o Selmer USA... o quello che è) viene montato un chiver di un Serie II).

Tommy
15th December 2014, 15:06
*******NIUUSSSSSSSS***********


Ecco il sax alto, nome "AXOS"

http://www.seles.fr/fr/seles-saxophone-axos

http://www.seles.fr/sites/default/files/Axos_zoom%20pavillon_0.jpg


http://youtu.be/Wg9M9KTetuw

nikoironsax
15th December 2014, 16:44
... sAxo ;)

Tommy
15th December 2014, 17:42
Su un forum francese un iscritto dice che il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 2500,00 euro, bocchino e custodia inclusi.

Sarebbero indicativamente dai 1000 ai 2000 euro in meno rispetto ai contralti Selmer attuali professionali e qualche centinaio di più di un Yamaha 62 (prezzi presi su Thomann).

Non so se sia vero, boh

tzadik
15th December 2014, 17:48
Con 2500€ trovi un Serie II ex-demo... e quindi chi lo compra uno strumento simile... doh!

Tommy
15th December 2014, 18:10
Giusto, senza neanche andare sull'usato.

Però c'è tanta gente che acquista nuovo, probabilmente è un'operazione sostenuta da un'indagine di mercato

Comunque qui è in vendita con un prezzo di due e sette:
http://www.musique-et-art.com/fr/boutique-instruments/bois/saxophone/saxophone-alto/saxophone-alto-axos-par-selmer-11108.html#gallery1

Bluesax
15th December 2014, 18:22
Ah beh, se il prezzo è quello.......:nonzo: :facepalm:

nikoironsax
16th December 2014, 08:34
:afraid::nonzo: Alla selmer sono impazziti?

Tommy
16th December 2014, 15:54
Ahh ragazzi, la gente compra una vagonata di sax molti dei quali "ispirati ai Selmer" .... giapponesi, coreani, domani forse cinesi .... gran parte sono o copie o ispirati in larga misura allo standard sonoro Selmer ....

pare che tutta questa offerta di strumenti buoni ma non costosi quanto gli originali sia piuttosto apprezzata, a leggere i pareri sul web di tutte ste varie marche, sia in Europa che in Nord America che altrove ....

Pure fior fiore di professionisti sono felici possessori di strumenti di origine orientale e li tengono a fianco dei loro preziosi strumenti francesi...


E la Selmer che fa? Eccheccacchio, gli altri grazie ai costi inferiori vendono a tutta anda (per dirla alla veneta), mentre l'originale cala di produzione, fatturato, personale ecc....
Provare ad attaccare quel mercato con un prodotto che riesca a contenere i costi utilizzando delle fasi produttive industrializzate non è sbagliato, se il risultato sonoro sarà buono.

Quanto costa circa di listino un alto Paul Mauriat, che mi pare una delle produzioni coreane più quotate?? Siamo sui 2400/2500 ... guarda caso! :wink:



Poi ci saranno sempre gli Henry Selmer Paris, magari potrebbe darsi che saranno anche più curati di ora, in modo da differenziarsi ancor più da questi nuovi Seles...

Bluesax
16th December 2014, 15:57
eh... allora selmer si tarocca da sola :mrgreen:

ptram
16th December 2014, 15:59
Se il prezzo di questi Selmer originali (fatti parzialmente a mano in Francia) sembra alto, e si fa il confronto con strumenti di seconda mano, non c'è che una soluzione: aspettare che entrino nel mercato dell'usato.

Selmer non si è "taroccata": lo dicono chiaramente che il minor costo rispetto alla produzione tradizionale è dovuto al maggior impiego di produzioni automatiche.

Paolo