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Visualizza Versione Completa : Bocchino "Atti Sound", la mia opinione



Tronkysax
16th April 2014, 23:33
Salve a tutti
Volevo metter una recensione per l'amico Carlo Atti riguardo il bocchino Atti Sound di sua produzione per chi fosse interessato.
Ho acquistato da Carlo l'imboccatura Atti Sound e devo riconoscere che è veramente pazzesca! Oltre a rendere un suono enorme al di fuori dell'immaginabile e una proiezione a 360 gradi di lungo raggio, essa permette di sviluppare un suono nobile, evoluto, che ripercorre dentro di se l'eredità dei grandi sassofonisti della storia con una concezione moderna e un design innovativo.
Un' imboccatura versatile realizzata con estrema precisione che supera di gran lunga ogni altra su tutto il pianeta, che libera molta potenza in una vasta gamma di dinamiche e colori.
Consiglio vivamente ai professionisti di provarla e realizzare da se!''
Tommaso Troncon, Sassofonista e Compositore

re minore
17th April 2014, 08:40
...che supera di gran lunga ogni altra su tutto il pianeta...

Uau!!! Finalmente la cerca e' finita!!! Il Sacro Graal e' finalmente qui, a portata di mano. Bene, era ora. Per troppo tempo il Bocchino Perfetto e' sembrato essere solo una chimera. Credo che siamo tutti contenti di sapere che Esso Esiste :yeah!)

By The Way, quello che hai comprato dall'amico Carlo Atti, per il quale ho il massimo e disinteressato rispetto e considerazione pur non avendo mai provato il becco Atti Sound, e' per contralto, tenore o che? E si puo' sapere anche quanto lo hai pagato? Certi dettagli possono sembrare insignificanti quando Si Vede La Luce ma a ben pensarci non sono del tutto secondari ;)

mako0250
17th April 2014, 09:24
Quoto! ::saggio::

PaoloAug
17th April 2014, 13:06
Ciao re minore,perdona se ti rispondo io...in questi giorni non ho una mazza da fare!! Cmq, sono andato a vedere sul sito di Atti,dove viene venduto questo becco in ottone per sax tenore alla cifra di 330euro. Dal sito: "Questo bocchino per sax tenore viene prodotto da Carlo ed Umberto Atti e rifinito a mano dallo stesso Carlo con la preziosa collaborazione del Prof. Franco Fiorani. Realizzato in ottone ha una apertura sette (sette stella circa) progettato per avere potenza senza perdere corpo, per suonare piano senza perdere presenza; ricco di armonici ed elastico consente di ottenere il suono proiettivo e molto centrato del moderno modo di suonare".
Io personalmente ho un becco per baritono fatto da Fiorani e non posso che parlarne bene (anche se dopo circa 5 anni ho deciso di venderlo/scambiarlo).
Sul resto non metto parola, ma sinceramente il post di tronky messo sulla sezione mercatino dovrebbe almeno indicare la dicitura "Messaggio promozionale" (non si sà mai...metti che Striscia la Notizia..).Forse era meglio postarlo in altre sezioni.
Considerazione finale: secondo me il mercato delle imboccature ha raggiunto livelli paradossali e noi, amanti del sax, contribuiamo stupidamente ad alimentarlo con le nostre paranoie e frustrazioni.

fcoltrane
17th April 2014, 13:19
non conosco il bocchino in oggetto ma il sassofonista è davvero in gamba.

posso aggiungere che il discorso di PaoloAug non fa una piega (su paranoie e frustrazioni).
ma è altrettanto vero che oggi ci sono una serie di prodotti che in una certa misura hanno innovato il mercato dei bocchini.
per lungo tempo ho utilizzato lo stesso bocchino con la stessa ancia (ed ho speso fortune provandone sempre diversi) recentemente ne ho provato uno che mi ha incuriosito parecchio ed ha risvegliato antiche malattie che credevo superate .
gam gam gam gam

re minore
17th April 2014, 13:27
Ciao re minore,perdona se ti rispondo io...

Ciao Paolo, siamo in piena sintonia: io non ho niente contro i becchi "Atti Sound", ci mancherebbe. Fino a stamattina neanche sapevo della loro esistenza. E' solo che a leggere certi post mi sento preso per i fondelli e mi cascano le braccia. A prescindere dai "360 gradi di lungo raggio" doh!

Avevo visto anche io il sito, e se devo essere sincero anche li' ho trovato qualche motivo di perplessita'. Cito:

"...In questi cinque anni sono stati prodotti migliaia di prototipi, sperimentate curve, proporzioni diverse e differenti materiali..."

Cinque anni contengono, al massimo, 1827 giorni. Ma quante "migliaia di prototipi" si possono fare in 1827 giorni? Ma perche' bisogna sempre esagerare? Se un prodotto e' buono, e questo certamente lo e', non dovrebbe aver bisogno ne' di incredibili recensioni ne' di impossibili affermazioni.

bonnygonfio
19th April 2014, 12:57
Al di là del nome stampato sopra il bocchino e del prezzo se uno si trova bene potrebbe spendere anche 1000 euro che non si potrebbe biasimare. Sicuramente Carlo ha maturato nella sua carriera l' esperienza per far saltar fuori un suono particolare da questi bocchini. E credetemi, lui di imboccatuere ne ha suonate tante tante.... Poi possono piacere o no ma direi che se ora, con tutto quello che c'è sul mercato, si è lanciato in questo business ci sarà un motivo e sicuramente il prodotto sarà di ottima qualità.

Rosario Giordano
19th April 2014, 14:11
Quello che mi lascia molto perplesso, al di la' della effettiva validita' di questi bocchini (e ultimamente ne sono usciti una miriade, tutti perfetti, tutti performanti, tutti spettacolari, tutti "non ne avete mai provato uno così prima"), sono i volumi di vendita effettivi a cui questi produttori possono aspirare. I discorsi che ho sentito fare da molti saxofonisti "medi" che conosco, e' che trovano gia' esagerati i 100/150€ x un qualsiasi bocchino, figurarsi x se prendono in considerazione le cifre richieste x questi becchi, a prescindere dalla loro validita'.
A mio avviso sono e rimangono prodotti di una nicchia molto esigua, rivolti ad un parco clienti (noi fuori di testa) altrettanto esiguo e sempre meno numeroso (mica possiamo comprare tutto quello che esce sul mercato).
In sostanza, e' un business che faccio veramente fatica a comprendere.

tzadik
19th April 2014, 15:09
Quello che mi lascia molto perplesso, al di la' della effettiva validita' di questi bocchini (e ultimamente ne sono usciti una miriade, tutti perfetti, tutti performanti, tutti spettacolari, tutti "non ne avete mai provato uno così prima"), sono i volumi di vendita effettivi a cui questi produttori possono aspirare. I discorsi che ho sentito fare da molti saxofonisti "medi" che conosco, e' che trovano gia' esagerati i 100/150€ x un qualsiasi bocchino, figurarsi x se prendono in considerazione le cifre richieste x questi becchi, a prescindere dalla loro validita'.
A mio avviso sono e rimangono prodotti di una nicchia molto esigua, rivolti ad un parco clienti (noi fuori di testa) altrettanto esiguo e sempre meno numeroso (mica possiamo comprare tutto quello che esce sul mercato).
In sostanza, e' un business che faccio veramente fatica a comprendere.In Italia... il sassofonista medio crede ancora che l'hardware non conti un cavolo... e soprattutto non considera nemmeno che suonare è più bello se si suona "confortevoli". E "suonare confortevoli" è una cosa soggettiva.
In Italia, il sassofonista medio è ancora uno che probabilmente ha cominciato a suonare in una banda e che ha appreso per prima i rudimenti del sassofono classico... o ancora peggio, del clarinetto.
Non che che sia un problema in assoluto... ma se l'ambizione (qualsiasi sia il livello tecnico... e dopo artistico che si vuole raggiungere) è quello di suonare "musica leggera" (nel suo significato più ampio)... è naturale pensa che il retaggio sia rimasto quello: Il setup conta poco... lo strumento conta abbastanza.
Viviamo in un epoca in cui la qualità media del prodotti facilmente raggiungibili dal pubblico è molto più alta rispetto a 20/30/40 anni fa' (ma volendo anche a 10 anni fa') e nonostante ci sia anche uno sforzo per creare qualcosa di nuovo... mediamente si tende a volere sonorità vecchie di 50/60 anni fa'.
La musica, a tutti i livelli, alla fine di tutto rimane un linguaggio e anche "suonare" è un forma (o un sottolivello) di linguaggio... quindi il limite più grande (forse) è quello non di non progredire nel linguaggio.

Qualche produttore di accessori si adegua solo a questa filosofia: la musica cambia, il linguaggio cambia (si evolve o meno)... cambiano i suoni.
Succede sia nella classica, sia nel jazz.
Nella classica... sono cose che avvengono più a tappeto (Selmer e Vandoren escono con prodotti nuovi... e la gente nell'ambiente classico, partendo dai conservatori, si adegua).
Nel jazz, invece, tutto avviene in maniera più "personale".

Onestamente io faccio più fatica a capire perchè molti si ostinano a una certa chiusura mentale... che non significa "comprare" (figuriamoci...), significa soltanto andare a guardare le cose da un punto di vista più pratico e razionale.

Poi, in assoluto, l'iniziativa imprenditoriale è sempre da lodare.
Non sempre dietro a un'iniziativa imprenditoriale c'è una filosofia imprenditoriale nel fare le cose, ma questo è un male della società italiana, a molti livelli (non solo parlando di ambiente musicale con annessi e connessi).


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Comunque tanto per tornare in-topic:

https://www.facebook.com/media/set/?set ... 777&type=3 (https://www.facebook.com/media/set/?set=a.697343460323218.1073741885.509654555758777&type=3)

https://www.facebook.com/media/set/?set ... 777&type=3 (https://www.facebook.com/media/set/?set=a.697347916989439.1073741886.509654555758777&type=3)

Rosario Giordano
19th April 2014, 20:33
Va be'!
Auguri a tutti i nuovi costruttori di imboccature! Anche a quelli che arriveranno dopo Pasquetta e di cui non potremo assolutamente fare a meno!

Jason Kessler
28th April 2014, 21:27
Volevo riportare brevemente la mia esperienza con un becco di Carlo Atti.

Il concetto sviluppato da Carlo è sostanzialmente un misto tra Guardala, Francois Louis (quello di Bob Berg) e Berg Larsen.
Il becco che ho provato ha una volume pazzesco, enorme, oserei dire maggiore di un Guardalone King, è brillante ma non esageratamente chiaro, anzi, pur rimanendo comunque un becco spinto, è abbastanza modulabile anche per una ballad.
Molto carico e ricco di armonici, omogeneo per tutta l'estensione, le note gravi sono piene e da "gran botta" (ci si possono fare anche i soffiatoni...) il registro acuto è molto presente, mai sottile (le palmari sono una goduria).

Esternamente il becco è molto piccolo, calzano le fascette da soprano, Carlo afferma che il becco ha questa resa anche grazie alla misura esterna.

Per quanto riguarda le migliaia di prove....confermo.....avrà fatto anche più di 1.000 prove, chi lo conosce può tranquillamente confermarlo.
Nel caso qualcuno fosse interessato gli consiglio di contattarlo direttamente per discutere le caratteristiche del becco ricercato, i suoi becchi non sono standard e possono essere costruiti sulla persona.

fcoltrane
28th April 2014, 23:21
bella recensione.
:yeah!)

Fabolus80
29th April 2014, 10:02
Ciao a tutti. Sono stato molte volte dal Prof. Fiorani e spessissimo ho incontrato Carlo Atti, che ha portato avanti questo progetto con un'infinità di prove.
Non credo di aver provato quell'imboccatura nello specifico, ma ne ho una credo abbastanza simile ed è la mia preferita.
Condivido in pieno la descrizione di Jason.
Aggiungo che non è un becco per principianti, però il mio è più aperto..

CARLO ATTI
4th January 2016, 15:46
rispondo affermando che in 5 anni non sono stati costruiti migliaia di imboccature (come un amico ha scritto) ma solo oltre 500 (cinquecento) di varie aperture e dimensioni di camere, solo per sax tenore tralasciando quelle per contralto e soprano.
tutto ciò mi è stato facilitato possedendo di famiglia un'officina con un centro di lavoro c.n.c mori seiki nh4000 di ultima generazione, che mi permette di fare uscire dalla macchina il bocchino perfettamente funzionante senza alcun intervento manuale sullo stesso, grazie anche ad una utensileria speciale e con l'aiuto paziente di mio padre grande esperto di lavorazioni meccaniche,
e avendo alle spalle una consolidata carriera di saxofonista jazz a livello internazionale riconosciuta da tanti.
ho già venduto alcune decine di imboccature a musicisti famosi come: Antonio Marangolo, Tommaso Trocon, Michael Blake (N.Y.) Bob Watson ......
detto questo sarei ben felice di dimostrarlo con una tua visita nella mia azienda, e farti provare gli ultimi bocchini che ho costruito, compresi i vecchi modelli serviti per ricerca, che posso offrire a un prezzo irrisorio.
la mia volontà è quella di inserirmi in un mercato super affollato, e offrire un prodotto dal costo cinese alla qualità made in italy.
un codiale saluto, carlo atti molinella (bologna)
(sito in allestimento: www.attisoundmouthpiece.com)

CARLO ATTI
4th January 2016, 15:50
ti ringrazio per gli auguri !!!
buon anno a tutti carlo atti

CARLO ATTI
4th January 2016, 16:36
condivido il tuo ragionamento:
infatti ho iniziato a costruirmi i becchi nella mia officina perché non trovavo mai quello giusto e spendevo un sacco di soldi.
dopo tantissime prove per ricercare quello giusto,(che forse non arriverà mai) sono giunto ad un livello, per me molto buono.
ed ho iniziato a produrli anche per la vendita.
la produzione in serie con una macchina mori seiki nh4000 di ultima generazione ed una utensileria speciale mi permette di fare uscire dalla stessa un bocchino con le diverse aperture estremamente preciso in particolare sulle curve di appoggio dell'ancia e nella camera.
ciò mi permette di produrre ad un prezzo cinese con tecnologia made in italy.
per quanto riguarda un imboccatura costruita a doc per il singolo musicista il prezzo sarà di gran lunga superiore.
al dilà di tutte le future discussioni vale sempre il "provare per credere"
saluti e grazie carlo atti molinella (bologna)

algola
4th January 2016, 16:43
la mia volontà è quella di inserirmi in un mercato super affollato, e offrire un prodotto dal costo cinese alla qualità made in italy.

(sito in allestimento: www.attisoundmouthpiece.com)

ma carlo... prodotto dal costo cinese con qualità made in italy??
con 500 prove fatte a spanne solo di mori seiki ci sono: 2 ore a pezzo x 500 pezzi x 50 euro/ora = 50.000 euro solo di costo macchina (escluso utensili)! va beh che è di tuo padre... però io rivederei il business planning... tengo fuori dal costo la modellazione 3d...ma un cad/cam tanto per tanto costo 30.000 euro più l'operatore che ha dovuto disegnare le 500 prove... mezzora l'una... capisci che...

adesso a fronte di un prodotto ottimizzato, maturo, etc... dopo un investimento importante... l'idea di "prodotto dal costo cinese con qualità made in italy" proprio non te la consiglio.

ptram
4th January 2016, 18:04
Algola, PRIMA aspetta che li compriamo al prezzo attuale, POI, e solo POI, fagli notare che ci rimette! :)

Carlo, il sito è bello e in tono con l'immagine ultramoderna dei prodotti. Ti riferisco però che gli esempi musicali su iPad non si sentono.

Paolo

CARLO ATTI
4th January 2016, 19:24
ciao algola, ti ringrazio e ti rispondo subito : prima di tutto no uso il cad-cam , non perché non lo sappia usare ma per il semplice motivo che l'esecuzione del pezzo avviene molto lentamente e con una finitura scadente.

2) pertanto non ho costi di operatori per la modellazione.

3) i programmi pezzo me li ha insegnati bene mio padre.
4) ho investito parecchio in utensili speciali che mi permettono di finire i becchi di macchina, senza nessuna finitura manuale, li soffio con un getto d'aria ,me li metto in bocca e suonano a meraviglia !
vieni a molinella e te lo dimostro.
4) la macchina mi sforna 1 bocchino da contralto ogni 13 minuti.
5 per il tenore e il contralto impiego un po' di più.
6) io accetto con rispetto tutti i consigli, sono 3 anni che ci tiro dentro ad avere un prodotto diverso dagli altri e ho la ferma intenzione di continuare su questa strada.
saluti a tutti e buon anno. carlo atti

CARLO ATTI
7th January 2016, 22:07
ciao, Fabolus 80, ti ringrazio della tua gentile testimonianza, dato che sei di faenza, poco distante da molinella, mi farebbe molto piacere incontrarti e farti provare le mie ultime creazioni.
comprese le penultime........ un saluto carlo

docmax
8th January 2016, 23:36
Vista la recensione di Jason ( del quale conosco la competenza sul campo ) sono molto incuriosito. Ho un gran desiderio di provare le imboccature in questione. Mi attrezzerò. [emoji6]

gazze
24th May 2016, 22:19
ho visitato il sito e che dire: grand bell becco; quando ne avrò bisogno verrò sicuramente a trovarti
sono di rimini , faccio anche presto.........
mi piace molto l accoppiata con il primo sax, cosè s80II ?
saluti vincenzo

Bluesax
31st January 2020, 12:55
Buongiorno a tutti!
rispolvero questa discussione per aggiungere la mia esperienza, sono da poco possessore di un PYTHONE 8 e confermo quello che gia si è detto, un volume e una facilità di emissione veramente eccezionale, anche troppo si potrebbe dire. Ho avuto modo di provarlo in un contesto acustico di mainstream jazz e devo dire che a discapito dell'enorme potenza, si può, con un po di sforzo, controllarlo anche nelle ballad avendo sempre un tono pieno in basso come in alto.Ho riscontrato qualche difficoltà nell'intonazione sui registri alti, ma penso sia dipeso più dalla mia paura di "sparare" troppo. Sono ancora alla ricerca del tipo di ancia più idoneo, ho come l'impressione che il PYTHON "mangi" rapidamente l'ancia, altra cosa da capire e se tenere la sua legatura oppure cambiarla...anzi se qualcuno avesse esperienze su becchi simili e volesse darmi suggerimenti, sarebbe il benvenuto!
Appena posso posterò qualcosa da ascoltare così da darvi un' idea più precisa!

Marcus
31st January 2020, 19:22
Ah bene bluesax fa piacere a distanza di anni sapere come va la faccenda....sono molto interessato....prima che becco avevi?....alla fine lo ritieni un becco mediamente chiaro o scuro?....e soprattutto: dici che mantiene corposità; intendi in assoluto o per essere un becco di metallo e per di più spinto?
Grazie

Bluesax
31st January 2020, 19:37
Ciao Marcus, io sono partito anni fa con un beccaccio in metallo, una specie di berg larsen, poi circa 6 anni fa ho iniziato con i becchi in ebanite. Adesso sto alternando un Lebayle jazz hr 8 e un STM NY 7*
Il becco di Atti resta corposo su tutto il registro senza diventare sguaiato, temevo risultasse troppo chiaro per i miei gusti e invece resta mediamente scuro, certo e uno ha in mente il suono alla Ottolink, non è il caso di prendere una bocchino come il Python. Penso che la cosa migliore sia riuscire a breve a registrare qualcosa in modo che ognuno si faccia la propria idea.

Luigi Cameo
9th January 2023, 10:29
Dal 2014, nessuno li ha più provati o comprati?

Bluesax
10th January 2023, 16:48
mah, dal 2020 direi....

Federk
11th January 2023, 01:28
Dal 2014, nessuno li ha più provati o comprati?

Circa un'anno fa ho preso un bocchino in plastica bianca, lo uso in sala prove quando non ho il microfono..:cool:
Grande proiezione e sensazione di compressione del suono.
Pagato pochissimo..credo fosse un prototipo, non so se lo ha fatto anche in metallo.

Luigi Cameo
20th January 2023, 19:59
capita, una svista.