Visualizza Versione Completa : Becco Sax Contralto Selmer Soloist E
ciroguglielmi
7th April 2014, 13:02
Ciao ragazzi. Ho bisogno di un consiglio.
Ho un sax contralto Yamaha e finché ho suonato in Conservatorio, musica classica ecc, ho utilizzato un becco Selmer s80 c*. Ad oggi la situazione è cambiata. Suono in banda e in una street band e suonare questo genere di musica con un c* non mi va bene. Troppo fiato, poca corposità nelle note, pochi risultati soddisfacenti. Stavo pensando di cambiare imboccatura e comprare un becco più aperto. Mi hanno fatto provare il JodyJazz classico 6 (apertura 78, costo 150€) e devo ammetterlo non è semplicissimo da suonare e controllare. Stavo pensando di andare sul selmer soloist E (apertura 80, 130€). Visto che suono da sempre con un selmer.
Alla fine l'impostazione sarà la stessa, avrò meno problemi di adattamento.
Ho bisogno di aiuto.. Grazie a tutto ragazzi
JackGregory
7th April 2014, 14:02
non capisco 'Troppo Fiato' con un Selmer C* . Stai attendo a non compiere un salto elevato di apertura perchè richiede adattamento. Imboccature standard versatili per alto sono Meyer , Ottolink, Vandoren V16. Puoi utilizzare il Selmer C* in Banda e nell'altro progetto pensare anche ad un'imboccatura in metallo.
ciroguglielmi
7th April 2014, 14:15
Intendevo dire che con il c* "spreco" fiato senza ottenere il suono che cerco.
Hai ragione, sto provando da tre giorni il JodyJazz e l'adattamento non è semplice. È certamente da studiare. Non penso di esagerare, in fondo passo da un apertura da 65 a un 80. Pensi che sia troppo?
fmeggysax
7th April 2014, 14:18
quel che vuole in poche parole è più potenza sonora
ciroguglielmi
7th April 2014, 14:25
Senza dubbio cerco più potenza sonora. Suonare in street band con il c* non mi permette di sfruttare a pieno le possibilità che mi offrono i pezzi da street band. Con il soloist E potrei fare anche del jazz???
fmeggysax
7th April 2014, 14:50
Magari prova a contattare palladium per sapere che becchi hanno disponibili... Se ne hanno 2/3 che pensi ti possano interessare vai a provarli un pomeriggio per sceglierne uno o scartarli..
gil68
7th April 2014, 14:55
Io direi che sì, col Soloist si può benissimo fare jazz; l'importante é che, appunto, non sia troppo chiuso; poi potresti considerare anche i vari Meyer, Ottolink, e Vandoren (per quest'ultimo produttore, i modelli più adatti sono V5 Jazz, Java e V16; il Jumbo Java mi pare invece un pò tanto "estremo" e a volte troppo brillante)
fmeggysax
7th April 2014, 20:15
http://www.ilsaxofono.it/dati/tabaperture/contralto.html qua ho trovato qualcosa di interessante :yeah!) :yeah!) :yeah!)
ciroguglielmi
7th April 2014, 20:25
Si avevo già dato un'occhiata :lol:
Sto provando il JodyJazz da due/tre giorni e sto notando come sia difficile (dopo 7 anni di solo c*) passare da 65 a un'apertura da 80. È come se partissi da zero. Impostazione, spinta, labbro, intensità, intonazione. Come sempre mi accordo con un fa# e lo porto all'ottava superiore. Le prime volte non è stato semplice mantenere l'intonazione perché gli acuti sparano alla grande, però la pratica (come sempre) mi sta aiutando. Penso di andare sul selmer a breve vado in negozio per valutare quale sia la miglior scelta :saxxxx)))
tzadik
7th April 2014, 20:37
Se vuoi cambiare suono...
Devi almeno cambiare modo di suonare...
Nel tuo caso poi ti serve un bocchino meno limitante e tutte le cose annesse e connesse.
Le difficoltà che incontri possono dipendere da diversi fattori:
- modo di suonare/impostazione non compatibile con il suono che vuoi ottenere
- condizioni di prova non ottimali. Esempio: ance non adatte al bocchino
Se fai fatica con un Jody Jazz "Classic" (che come il Selmer S80 è un bocchino con camera quadrata). A parità di apertura con un Soloist (Selmer Soloist moderno) probabilmente farai ancora più fatica.
Perchè il Soloist concettualmente è un bocchino pensato per la stessa destinazione d'uso del Selmer S80 (nel tuo caso... un C*).
E in ogni caso la qualità costruttiva del Selmer è molto inferiore a quella del Jody Jazz.
ciroguglielmi
7th April 2014, 21:18
Cosa intendi con stessa destinazione d'uso?
Comunque sia la mia difficoltà riguarda mantenere l'intonazione sugli acuti. Ora sto usando una vandoren 2,5 ma ho preso un ancia in resina da 3,5. L'ancia fa la sua parte secondo me. Ma penso anche che sia solo questione di abitudine. Solo suonando posso risolverlo.
re minore
8th April 2014, 09:23
In se e per se il salto da S80 C* a Soloist E (che dovrebbe essere 078 e non 080) e' facilmente gestibile ed e' suscettibile di apportare i miglioramenti che ti aspetti. Sono pero' un po' perplesso dal fatto che trovi difficile il tuo S80 C*. Dal punto di vista della difficolta' di gestione non dovrebbe presentare problemi.
Mettiamola cosi': se il tuo unico problema con il S80 e' quello di ottenere una grande potenza sonora il passaggio a Soloist E puo' essere un passo nella direzione giusta.
Se invece le tue difficolta' con l'S80 sono di ordine piu' generale secondo me devi rivedere l'impostazione prima di (o oltre che) cambiare setup.
ciroguglielmi
8th April 2014, 11:52
No re minore. Prima ho scritto che le difficoltà le ho trovate al primo approccio con l'intonazione degli acuti con il JodyJazz che sto provando come simile al soloist E. Il c* lo suono da 7 anni, non ho mai avuto problemi, figurati :D
tzadik
8th April 2014, 14:37
Cosa intendi con stessa destinazione d'uso?
Il Soloist è un bocchino per musica classica... tanto quanto il modello "S80" (e pure l'S90).
L'apertura ha una certa influenza... ma come detto prima.
La qualità intrinseca del Jody Jazz è molto superiore a quella di un Soloist moderno. Volendo, tenendo conto che ti serve un bocchini che permetta di ottenere un suono "potente"... non reggerebbe neanche il confronto Jody Jazz Classic vs. Selmer Soloist di quelli vecchi.
Perchè?
Perchè fondamentalmente il Jody Jazz è un bocchino pensato per la destinazione d'uso che serve a te.
Il Soloist (qualsiasi Soloist) è un bocchino pensato originariamente per la classica... utilizzabile anche per alto, con certe "limitazioni" (ovviamente)
Il Jody Jazz Classic se usato "correttamente" è estremamente facile.
Un generico Soloist invece è un bocchino che ha molta più resistenza e non è così semplice da suonare.
Per questo motivo... non è solo il bocchino che ti serve... ti serve anche cambiare modo di suonare.
Il conservatorio classico ti aiuta a impare a muovere le dita e suonare con un certo linguaggio, in un certo modo.
Tu vuoi approcciarti a suonare con un altro linguaggio... per cui devi cambiare modo di suonare... e non è così semplice e nemmeno immediato.
Perchè non si tratta solo di muovere le dita. :zizizi))
I Selmer S80 e S90 fino a un meno di un paio d'anni fa' erano fatti con delle macchine utensili non computerizzate.
La finitura era pessima... essendo molto diffusi in aperture chiuse o molto chiuse ed essendo la gente che li suona, gente che mediamente studia molto... non erano molto problematici.
Il difetto più evidente era la cattiva rifinitura del ciglio rispetto alla prima parte della discesa: questa cosa creava molti problemi sull'attacco delle note, specialmente agli estremi.
Ho avuto modo di vedere 7 bocchini Selmer "versione 2014" e quel problema non c'era più (c'erano altri problemi... però i bocchini effettivamente risultavano più facili).
(In conservatorio queste cose non le dicono... però la prova pratica non lascia dubbi).
https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc3/t1.0-9/1939416_10153956936790389_1415322137_n.jpg
ciroguglielmi
8th April 2014, 14:52
Mi stai consigliando il JodyJazz?? Secondo te quale apertura?
Oggi faccio un salto in negozio per provarne qualcuno
re minore
8th April 2014, 15:37
Con tutto il rispetto per l'esperienza di tzadik ho un paio di riserve: la prima sul soloist che per me e' un becco adatto, al contrario dell'S80, anche per fare jazz.
Non e' certo un becco pensato per grandi volumi ma allora non lo sono neanche il JJ classic, il meyer e tanti altri. E comunque un soloist E dovrebbe garantire un po' piu' volume di un S80 C*: io ho un Soloist F (vintage) e mi da' un volume paragonabile a quello del JJ DV NY 6.
La seconda e' sui JJ: ne ho avuti (e ancora ne ho) parecchi. Sono rimasto molto soddisfatto di DV NY, e Norteno, un po' meno del DV (che pero' e' un becco abbastanza spinto e non e' proprio nelle mie corde) e l'HR proprio non mi e' piaciuto. Il classic non lo conosco, ma mi viene da pensare che i JJ possono essere ottimi becchi... ma anche no :D-:
tzadik
8th April 2014, 15:52
È difficile "consigliare"...
Se vuoi facilità di emissione... volume e brillantezza: sono caratteristiche tipiche del Jody Jazz "Classic"... ovviamente, come detto, devi comunque (a prescindere dal bocchino) lavorare su ance e impostazione (magari pure sullo strumento... se è settato in modo non coerente).
Nel Soloist ritrovi quello che trovi nel S80 solo che è non semplice come il S80.
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Il Soloist è un bocchino per classica... come concezione... concezione degli anni '50.
Che poi qualcuno lo usi o l'abbia usato per altri generi musicali è fatto... ma la filosofia di partenza è quella. :zizizi))
Il Jody Jazz Classic è un bocchino pensato per musica leggera... non per musica classica.
Ha il nome "Classic" perchè era il primo bocchino Jody Jazz prodotto.
Io con il JJ HR* per alto non ho mai avuto problemi... è molto più punchy della versione per tenore per esempio. Ha diversa mediosità rispetto a un bocchino tipo Meyer.
L'unica cosa che può dar fastidio sui Jody Jazz è la bassissima resistenza, che non li rende compatibili né con tutti i suonatori (né tanto meno con tutte le ance) né per qualsiasi sonorità (e infatti non sopie di bocchini già esistenti in passato).
ciroguglielmi
8th April 2014, 16:54
Quale quale spessore di ancia in resina devo prendere??
ciroguglielmi
8th April 2014, 16:55
Quale spessore di ancia in resina devo prendere con il soloist E o il JodyJazz??
tzadik
8th April 2014, 18:54
Prendi ance di legno di diversi tipi, possibilmente non Vandoren (perchè non agevolano nella comprensione del funzionamento del bocchino) e fatti le tue prove.
Spendi meno, fai sana sperimentazione, capisci cose che di cui in conservatorio ti hanno tenuto all'oscuro.
Meglio di così...
Perchè fissarsi con le ance sintetiche? doh!
fmeggysax
8th April 2014, 20:59
nessuno può dirti lo spessore perché dipende da te...
ciroguglielmi
9th April 2014, 00:25
Aggiornamenti. Sono andato in negozio per chiarire i dubbi ma come al solito si entra con alcune idee e si esce con mille altre.
Non avevano grandissima scelta. (Ho provato per sport un Vandoren di cui non ricordo l'apertura (non mi è piaciuto molto) e un Meyer 5M che non mi ha impressionato).
Detto questo ho testato il Selmer Super Session E confrontandolo con il JodyJazz Classic 6 e il caro e vecchio Selmer S80 C*. Li ho provati tutti con ancia Rico 2,5.
Impressioni? Il JodyJazz produce un suono pauroso, molto spinto. Con tutta l'accortezza del mondo, sul mio Yamaha non produce un gran suono sugli acuti, risulta fin troppo "squillante". Tende a cambiare timbro tendendo verso il tipico, forse oserei dire tendendo al suono da tromba. Tuttavia, ripeto, ha una potenza assurda, si sente che (secondo me) è stato creato per fare jazz o comunque ci gira intorno come genere. Resta un gran becco, la qualità del materiale e le rifiniture sono ottime.
Il Selmer Super Session E è decisamente diverso. Ha un suono più rotondo, profondo e meno squillante. Si avvicina concettualmente più al mio vecchio C* che ad un becco da musica jazz. Penso sia molto versatile, permette di suonare musica leggera come prima scelta, ma di ricadere sul classico e di azzardare un po' di elementare jazz. Anche con questo si riesce a spingere molto, senza cadere nell'esagerazione.
Ho un solo dubbio. Non vorrei che il Super Session non si discostasse molto dal C*. Insomma non vorrei fare un'acquisto "simile" al C*. Voi cosa ne pensate?? Il genere di musica che suono è bandistica (quindi classica, leggera..) e da street band..
tzadik
9th April 2014, 01:52
Forse su un Jody Jazz simile una Rico #2,5 è anche troppo morbida...
Il Super Session è il bocchino per jazz della Selmer.
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Se cominci ad avere dubbi simili... ti conviene fissare un budget, un suono di riferimento.
E valutare tutte le opzioni possibili che trovi sul mercato dell'usato o del nuovo.
È chiaro che in una banda di paese/municipale/del conservatorio/di altro tipo le esigenze sono diverse dal suonare in una "street band".
Di pede ismaele
14th April 2014, 13:34
Il Vandoren v5 a 35 é una via di mezzo tra classica e jazz....usato con le ance java ha una discreta proiezione....prova anche altri Meyer...magari 6 o anche 7.
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