Visualizza Versione Completa : Valutazioni del vintage, come orientarsi?
Sandr1
18th February 2014, 21:39
Buona sera a tutti...
da tempo mi chiedo come nasce la valutazione di un vintage.
Prendo ad esempio uno degli ultimi annunci di vendita qui sul forum: 7.000 € per un Selmer, non trattabili.
Non sto dicendo che siano tanti ma, presupponendo la perfezione dello strumento, pronto da suonare, quanto incide:
il costo d'acquisto dell'epoca;
il numero dei pezzi prodotti;
la fama del marchio?
Per le moto Harley D., che a me non piacciono un granché, ho spesso sentito dire che non perdono mai il loro valore, anzi... può essere così anche per certi strumenti?
Se ritenete la domanda banale o troppo poco articolata abbiate pazienza...
grazie e buon festival per chi lo guarda :D
fcoltrane
18th February 2014, 23:56
considera che uno strumento musicale come il violino raggiunge somme impensabili ed anche il pianoforte no scherza.
il punto è che i sax vintage sono ancora oggi considerati il meglio che si possa suonare.
quanto sei disposto a pagare il meglio che si possa suonare?
io ad esempio se avessi ventimila euro non le spenderei mai per una moto , e neanche per una auto e neanche per un quadro ma per uno strumento musicale (o per più di uno) probabilmente si.
Danyart
19th February 2014, 00:16
quello che dice coltrane è giusto, però incide tantissimo anche il nome, il mio grassi a me piace più di centinaia di saxofoni famosi però se dovessi un giorno venderlo non mi darebbero più di 800 euro perchè sul mercato quel modello sta a prezzi tra i 350 e gli 800, mentre io non lo venderei nemmeno per 4000...mentre ho in prestito un buon mark 6 del '68 che per me non vale più di 2000, ma magari c'è gente disposta a pagarlo anche 4000 perchè comunque è un mark 6 del '68
Il_dario
19th February 2014, 00:17
Il prezzo del vintage (come ogni cosa riguardo l'usato) la fa il mercato ; per cui è il mercato che decide se valorizzare un oggetto piuttosto che un altro, una marca piuttosto che un altra e vi discorrendo !
Siamo sempre succubi dell'eterna legge della domanda e dell'offerta !
:saxxxx)))
Andy
19th February 2014, 01:41
Hai ragione Dario.... Però a me sembra che in quel caso ci siano più domande che offerte a quei prezzi ;) E le domande sempre li stanno........
fcoltrane
19th February 2014, 03:05
Andy credo che il problema sia anche una mancanza diffusa di denaro.
poi ciascuno di noi si scontra con i propri bisogni e le proprie necessità e priorità.
Daniele ad esempio faceva rilevare un aspetto che anche io ritengo significativo.
che non è la semplice affezione al proprio sax ma il fatto che tu cresci tecnicamente in simbiosi con il tuo strumento e nel corso del tempo lo conosci profondamente con i suoi limiti e punti di forza.
e magari c' è un momento che la tua valutazione si discosta in maniera straordinaria dalla legge di domanda e offerta
Andy
19th February 2014, 09:44
Certamente, la mia era solo una constatazione ;) perchè si vedono molte inserzioni di strumenti di quel tipo e a certi prezzi, però le inserzioni rimangono sempre lì.... Poi chiaramente e un periodo nero anche per i soldi/lavoro....
Il_dario
19th February 2014, 09:50
È per questo che dico che alla fine il prezzo lo fa il mercato. inteso come somma dei fattori : valore nominale dello strumento , necessità di venderlo o desiderio di acquistarlo !
:saxxxx)))
fcoltrane
19th February 2014, 11:18
e infatti sono convinto che tu abbia fotografato la realtà e sono altrettanto convinto che se dovessi mettere in vendita il mio marcolino non riuscirei mai a venderlo perchè la mia valutazione è irrimediabilmente compromessa. :\\:
Sandr1
19th February 2014, 12:03
per me, indipendentemente dalla domanda e dall'offerta, il valore di uno strumento vintage in perfetto stato di funzionamento (dovrebbe) essere principalmente dato:
dalle caratteristiche meccaniche, comprendendo le possibilità di utilizzo contemporaneo
dalle caratteristiche timbriche, comprendendo quindi anche i materiali utilizzati
dal numero di pezzi prodotti
dal marchio più o meno blasonato.
Per quest'ultimo aspetto direi, come ho anche letto qua e là in questo forum, che alcuni marchi sono sottovalutati rispetto ad altri di pari caratteristiche.
Una cosa per me incomprensibile è che, nel caso Selmer, il marchio mi pare più quotato rispetto ad altri marchi francesi spazzati via dal colosso Selmer.
Un marchio non più in produzione non dovrebbe essere quotato meglio in quanto "relativamente raro", o almeno alla pari, di un altro ancora esistente?
fcoltrane
19th February 2014, 12:45
il problema con i selmer è che molti musicisti la vedono e la sentono alla stessa maniera.
magari hai sentito Trane suonare per anni con un marcolino o con un sba e pensi vediamo se questo sax ha una marcia in più?
poi lo provi e dici perbacco è proprio così!!!!!!
poi ne provi un altro e ci ripensi e dici ma questa è una ciofeca.
poi ascolti un sassofonista contemporaneo e senti che il suono che produce è bellissimo e vai vedere con cosa suona.
stupore è proprio un sba.
poi vai a sentire lo stesso sassofonista e vedi che ha cambiato strumento e pensi ma come è possibile doh! .
poi vai ad una masterclass e fai provare il tuo sax ad un professionista che stimi e quello ti dice bello questo sassofono.
ecc.. ecc...
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