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Visualizza Versione Completa : The Devil's Rag/Valse Vanite



tommalto
3rd February 2014, 21:37
Avete studiato questi brani? Come mi consigliate di studiarli...

David Brutti
4th February 2014, 11:16
Devil's Rag:
un Rag Time virtuosistico ma musicalmente non molto interessante (se ti piace il genere, meglio restare sul repertorio originale del Vaudeville e degli anni '20 e '30, come ad esempio, Rudy Wiedoeft (Sax-O-Phun, Saxophobia etc... ce ne sono a decine), Jimmt Dorsey (Oodles of noodles) etc...).
-Iniziare a studiare il brano lentamente con pulsazione rigorosamente "alla croma" (tipo 144 alla croma). Nei passaggi con semicrome legate, lavorare impostando (se possibile) il metronomo sulle semicrome in modo da avere un controllo perfetto e una grande regolarità;
-Studiare i passaggi scomodi (soprattutto nell'acuto) isolandoli e ripetendo ogni situazione "difficile" almeno un minuto senza errori. Successivamente praticare inserendo due note prima del passaggio "scomodo" e due note dopo;
-per le sezioni in staccato, assicurarsi di lavorare giornalmente la velocità dello staccato sulle articolazioni proposte da Londeix ne "Les Gammes" (serie A n° 5 6 7) e la resistenza (serie A n° 10 11 12) oltre che su "Le Detaché". Sul brano, studiare i passi staccati legato con un grande sostegno d'aria cercando di collegare tutte le note e evitando buchi nel suono; successivamente reinserire lo staccato cercando di mantenere inalterata la spinta dell'aria (soffiare come se si stesse legando); Lo staccato deve essere chiaro ma scorrevole;
-per lo stile, utilizzare un'articolazione netta e precisa, un suono molto sostenuto e continuo;
-se si vuole suonare in stile ascoltare questo:
http://www.youtube.com/watch?v=Db9P-u1_2bE
http://www.youtube.com/watch?v=3yMwc8olTLE

Valse Vanité:
Tecnicamente, si richiede un ottimo legato soprattutto nei passaggi tra note dell'ottava bassa e dell'ottava alta: lavorare ripetendo i passaggi scomodi come sopra cercando di legare in modo perfetto ogni suono e di trovare soprattutto un'omogeneità timbrica.

La difficoltà interpretativa di questo brano è che richiede l'utilizzo di un tipo rubato elegante tipico dei musicisti classici dei primi del '900.
Anche il suono deve essere scuro e pastoso come andava all'epoca: considera che Wiedoeft suonava principalmente il c-melody (tenore in do) che ha un suono davvero morbido. Se si tolgono queste due componenti e se si adotta un suono di sax classico "moderno" (ovverosia ultra chiaro e poco espressivo) il brano diventa volgare e poco interessante purtroppo (cosa che purtroppo affligge il 90% delle esecuzioni moderne).
Ascolta la versione originale dell'autore: http://www.youtube.com/watch?v=507B4-WrE0A

tommalto
4th February 2014, 16:49
Grandee, graziee :bravo: :bravo: :half:

David Brutti
4th February 2014, 18:25
Di nulla