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Visualizza Versione Completa : Omaggio a Michel Petrucciani - soprano e piano



fabioevans
24th January 2014, 00:04
Ho registrato "Brazilian Like" con il pianoforte e con il sax soprano, che ultimamente sto suonando frequentemente, e più lo suono e più mi piace...

Si tratta di un omaggio, a distanza di pochi giorni dall'anniversario della morte, (e con la speranza che non si rivolti nella tomba) :mha...: a Michel Petrucciani, il piccolo grande uomo.

L'arrangiamento pianistico è completamente mio, mi sono un po impazzito a fare il missaggio per far uscire un suono complessivamente ben distribuito ed equilibrato, non sono un fonico (Ahimè...) e mi mancano anche un paio di monitor adatti!
Comunque il risultato è stato uno studio approfondito del brano che mi ha consentito di entrare più in sintonia con il sax soprano (è la mia prima registrazione), di sfogarlo per bene e di conoscerne sicuramente i nei in modo da farlo migliorare dal tecnico.
L'occasione mi ha consentito di sperimentare un po il suono con la mia strumentazione digitale...e analogica.

A voi l'ardua sentenza.
P.S. fonici e tecnici del suono "You're wellcome!", su soundcloud c'è una seconda versione che gradirei sapere se si sente meglio o peggio...... :saputello
la mia audiofilia lo richiede....
Un ringraziamento a chi vorrà dedicarmi qualche minuto....
Buon Ascolto - Fabioevans :saxxxx)))
[soundcloud:1frjr21b]https://soundcloud.com/fabioevans/brazilian-like-missata[/soundcloud:1frjr21b]

fabioevans
25th January 2014, 19:42
Mi Sa che ho sbagliato a scrivere il titolo della canzone, forse questa versione si potrebbe chiamare...."brazilian I Don't like" :lol:

Vero?

docmax
4th March 2014, 13:34
Me piase! (PS anch'io glisso un po' troppo... ;) )

gnoato
5th March 2014, 11:50
Bella. :bravo:

fcoltrane
5th March 2014, 12:00
:yeah!)

nikoironsax
5th March 2014, 12:05
bravò!

darionic
6th March 2014, 10:48
yesssss

fabioevans
6th March 2014, 11:54
Grazie dell'ascolto....il brano nonostante numerose visualizzazioni non era stato ancora commentato.
Voi avete scritto che:
glisso
mi piace
yes
yeah....ora però massacratemi!!!

Può sembrare illogico quello che scrivo, ma il motivo per cui posto i brani, (spero anche di trovare il tempo magari di partecipare al brano del mese...) è per ricevere un input sui margini di miglioramento, ovvero cosa perfezionare e anche cosa va già bene sul sax tenore/soprano.

In questo senso sarei più propenso a ricevere, come scritto sopra, suggerimenti altrimenti non riuscirei a migliorarmi.
Data la professionalità e l'eminenza di chi ha favorevolmente commentato, auspico un ulteriore contributo.
Anche un giudizio del Phate (noto sopranista incallito) sarebbe gradito

Danyart
6th March 2014, 12:10
hai suonato prima il piano o il sax? la batteria c'era mentre suonavi il sax?

fcoltrane
6th March 2014, 12:21
un aspetto sul quale puoi provare a prestare attenzione è che quando dai suono ad alcune note a volte ne modifichi l'intonazione.
o il fenomeno inverso a volte per rimanere intonato e tenere il suono dai poco suono.
il registro acuto del soprano poi ha un corpo diverso (è un po come se abbia la tendenza a chiudersi) ma è anche vero che per suonare in maniera omogenea con il registro centrale che hai proposto devi avere una tecnica davvero fuori dal comune .
da questo punto di vista o rinunci ad un po di suono nel registro medio ed incrementi il corpo di quello acuto .
o cambi setup e ancia con uno che ti consenta di suonare tutto il registro al livello di quello centrale.
in entrambi i casi sono dolori perchè quello che prendi da una parte lo perdi dall'altra.

Taras
6th March 2014, 12:22
bella!!!!

fabioevans
6th March 2014, 17:16
hai suonato prima il piano o il sax? la batteria c'era mentre suonavi il sax?

Dany ho fatto diverse registrazioni....perché volevo creare una versione personalizzata di questo brano, peraltro a me molto caro, in quanto pianista....

Prima l'avevo registrata molto lenta, avendo ascoltato la versione del disco di Stefano Cocco Cantini....solo traccia guida (penosa credimi, perchè lo strumento sfiatava ovunque....e rendeva vani i miei tentativi di "domarlo"....) poi ho fatto fare delle modifiche tecniche che hanno reso lo strumento migliore di quando è uscito dalla fabbrica! Ho fatto persino spostare il poggiadito che non è posizionato bene su questi strumenti....
e ho rifatto la base che era solo piano e soprano....aggiungendo basso e batteria, e aumentando la velocità.
Poi ho fatto due tre take ed ho cercato di dare un equalizzata e un missaggio (non facile credimi) per dare un equilibrio ai suoni nel panorama stereo.
La batteria l'ho rifatta due volte e anche il piano....nel frattempo che suonavo mi venivano delle idee che reputavo di grande stile, come l'intro e le ho inserite.
L'idea è che registrando con un click di poteva rifare quello che non piaceva....a tempo.
Tornassi indietro leverei un chorus.....5 sono troppi anche per chi ascolta!!!

fabioevans
6th March 2014, 17:17
hai suonato prima il piano o il sax? la batteria c'era mentre suonavi il sax?

Dany ho fatto diverse registrazioni....perché volevo creare una versione personalizzata di questo brano, peraltro a me molto caro, in quanto pianista....

Prima l'avevo registrata molto lenta, avendo ascoltato la versione del disco di Stefano Cocco Cantini....solo traccia guida (penosa credimi, perchè lo strumento sfiatava ovunque....e rendeva vani i miei tentativi di "domarlo"....) poi ho fatto fare delle modifiche tecniche che hanno reso lo strumento migliore di quando è uscito dalla fabbrica! Ho fatto persino spostare il poggiadito che non è posizionato bene su questi strumenti....
e ho rifatto la base che era solo piano e soprano....aggiungendo basso e batteria, e aumentando la velocità.
Poi ho fatto due tre take ed ho cercato di dare un equalizzata e un missaggio (non facile credimi) per dare un equilibrio ai suoni nel panorama stereo.
La batteria l'ho rifatta due volte e anche il piano....nel frattempo che suonavo mi venivano delle idee che reputavo di grande stile, come l'intro e le ho inserite.
L'idea è che registrando con un click di poteva rifare quello che non piaceva....a tempo.
Tornassi indietro leverei un chorus.....5 sono troppi anche per chi ascolta!!!

fabioevans
6th March 2014, 17:18
hai suonato prima il piano o il sax? la batteria c'era mentre suonavi il sax?

Dany ho fatto diverse registrazioni....perché volevo creare una versione personalizzata di questo brano, peraltro a me molto caro, in quanto pianista....

Prima l'avevo registrata molto lenta, avendo ascoltato la versione del disco di Stefano Cocco Cantini....solo traccia guida (penosa credimi, perchè lo strumento sfiatava ovunque....e rendeva vani i miei tentativi di "domarlo"....) poi ho fatto fare delle modifiche tecniche che hanno reso lo strumento migliore di quando è uscito dalla fabbrica! Ho fatto persino spostare il poggiadito che non è posizionato bene su questi strumenti....
e ho rifatto la base che era solo piano e soprano....aggiungendo basso e batteria, e aumentando la velocità.
Poi ho fatto due tre take ed ho cercato di dare un equalizzata e un missaggio (non facile credimi) per dare un equilibrio ai suoni nel panorama stereo.
La batteria l'ho rifatta due volte e anche il piano....nel frattempo che suonavo mi venivano delle idee che reputavo di grande stile, come l'intro e le ho inserite.
L'idea è che registrando con un click di poteva rifare quello che non piaceva....a tempo.
Tornassi indietro leverei un chorus.....5 sono troppi anche per chi ascolta!!!

runtujazz
6th March 2014, 21:22
un aspetto sul quale puoi provare a prestare attenzione è che quando dai suono ad alcune note a volte ne modifichi l'intonazione.
o il fenomeno inverso a volte per rimanere intonato e tenere il suono dai poco suono.
il registro acuto del soprano poi ha un corpo diverso (è un po come se abbia la tendenza a chiudersi) ma è anche vero che per suonare in maniera omogenea con il registro centrale che hai proposto devi avere una tecnica davvero fuori dal comune .
da questo punto di vista o rinunci ad un po di suono nel registro medio ed incrementi il corpo di quello acuto .
o cambi setup e ancia con uno che ti consenta di suonare tutto il registro al livello di quello centrale.
in entrambi i casi sono dolori perchè quello che prendi da una parte lo perdi dall'altra.

...leggere questi consigli/giudizi mentre si ascolta il brano in questione non ha prezzo.

Grazie.

runtujazz
6th March 2014, 21:22
un aspetto sul quale puoi provare a prestare attenzione è che quando dai suono ad alcune note a volte ne modifichi l'intonazione.
o il fenomeno inverso a volte per rimanere intonato e tenere il suono dai poco suono.
il registro acuto del soprano poi ha un corpo diverso (è un po come se abbia la tendenza a chiudersi) ma è anche vero che per suonare in maniera omogenea con il registro centrale che hai proposto devi avere una tecnica davvero fuori dal comune .
da questo punto di vista o rinunci ad un po di suono nel registro medio ed incrementi il corpo di quello acuto .
o cambi setup e ancia con uno che ti consenta di suonare tutto il registro al livello di quello centrale.
in entrambi i casi sono dolori perchè quello che prendi da una parte lo perdi dall'altra.

...leggere questi consigli/giudizi mentre si ascolta il brano in questione non ha prezzo.

Grazie.

docmax
7th March 2014, 13:28
REPETITA JUVANT! ;)
visto che mi dici di approfondire io ti rimarco quello che dicevo e che sto cercando di togliere: il glissato. C'è una forte distinsione tra chi suona per diletto e chi invece suona per suonare e la prima se non la fondamentale è tenere un suono deciso, fermo, lasciando le glissate a sporadici limitati episodi.
Fai una prova: togli tutti i glissati e tieni bene la nota, spingendo con diaframma e modificando poco o nulla di labbro o di gola. Lo stesso brano stessa base e li mettiamo vicini: sono sicuro che ti stupirai anche se fai poche note o solo il tema.

fabioevans
7th March 2014, 16:24
Si in effetti abbiamo postato entrambi 2 volte....sarei grato agli amministratori se potessero eliminare un post a testa.

Si, dai tuoi commenti e da quelli di franco coltrane ho appreso che devo fare parecchio staccato....ancora!!! Questo mi consentirebbe di avere un attacco corretto, che in effetti non è altro che la presentazione di un sassofonista....ho preso 3/4 lezioni e il mio maestro diceva che l'attacco è quello che la gente che capisce di sax va ad ascoltare in un concerto....la prima cosa!
Da quello scaturisce la pronuncia di una nota e Ciò che ne consegue (accenti etc...).

Il glissato é un effetto da me ricercato, ma so che va usato con molta moderazione!!!! Solo che in questo brano latin jazz mi piaceva molto legare e glissare....
Ringrazio Franco per l'intervento tecnico, da cui ho capito molte cose, tra cui l'omogeneità dei registri che diventa realmente un must per ottenere un controllo reale dello strumento!
Anche se devo dire che il soprano è davvero una bella bestia!!! Soprattutto da domare sulle note acute, anche avendo un setup discreto, non è facile l'omogeneità e l'intonazione!!

fcoltrane
7th March 2014, 18:27
il mio più che un commento tecnico è cercare il pelo nell'uovo perchè molto dipende anche dall'intenzione dell'esecutore.
alcuni degli aspetti che ho sottolineato possono essere scelte dell'esecutore ed in questo caso da rispettare per principio.
se invece sono frutto di un limite tecnico allora sono migliorabili.
per quanto riguarda attacco e fraseggio , quindi in genere uso della lingua molto dipende anche dal gusto estetico di chi ascolta.
alcuni sassofonisti come Trane o Bird erano in grado di manifestare tanta forza nel suono e mantenevano un fraseggio leggero e preciso ed omogeneo .
altri pur avendo un suono forte non riescono ad essere leggeri nel fraseggio. (ho in mente una registrazione di Roland Kirk giant steps) dove il grande musicista fa sentire la lingua in maniera esagerata.

tra questi due modi di interpretare attacco e fraseggio ciascuno trova il suo modo di suonare sempre che la scelta sia una vera scelta e non un subire un limite tecnico.

ps: Francesco , Fra per gli amici, fcoltrane come username, ti prego Franco noooooooooooooo

bb
9th March 2014, 16:11
Ciao Fabio, innanzitutto mi fa piacere ascoltare una tua composizione e trovo anche giusto esporsi a critiche costruttive, fai benissimo a suonare il piano, avere un'esperienza su uno strumento armonico è fondamentale per qualsiasi sassofonista, ancora di piu' se anche sassofonista-compositore-arrangiatore.
Allora, diciamo che potremo distinguere tra il brano in sè e l'aspetto tecnico/esecutivo dello strumento.
Il brano in sè ha un tema cantabile che potrebbe anche funzionare, ma un aspetto importante è suonare il tema con sicurezza e con "autorità", ascoltandolo non ho l'impressione che sia un tema, non è approcciato come tale.
Poi per quanto riguarda il controllo tecnico dello strumento non c'è sostegno diaframmatico del suono, che risulta anche molto poco dinamico e poi c'è una disparità fra i registri, sembra che nell'ottava bassa e nell'ottava acuta siano 2 strumenti differenti.
Questo dipende essenzialmente dall'emissione che sul soprano deve essere molto compressa, rispetto al tenore ad es. ti serve meno quantità d'aria ma piu' compressione e la difficoltà è anche quella di suonare a labbro rilassato-e non stringendo come fanno moltissimi sopranisti- ma per rilassato intendo labbro morbido, ma nello stesso tempo composto, che è quello che insieme al diaframma è responsabile della precisione nell'intonazione.
Studi le note lunghe? Non le studiare vibrate, ma suono fermo e spinta diaframmatica a tutte le dinamiche anche su ppp.
Per la flessibilità del suono puoi fare ottave legate sui vari registri cercando di ottenere omogeneità di suono intesa sia come volume che come timbro.
Personalmente ritengo che il soprano per tirare fuori un buon suono e per avere un buon controllo dinamico vada suonato con un rapporto duretto (ancia 3 o 3,5) poi sull'apertura ci sono varie possibilità....ma ti sconsiglio vivamente di utilizzare ance morbide. Anche con grandi aperture vanno utilizzate ance non meno di 3 di durezza, pena problemi nel controllo e nell'intonazione che nel soprano è veramente difficile per tutti. La "scivolata" è dietro l'angolo per chiunque!
Sui glissati ti hanno già detto, non eccedere e poi se proprio vuoi inserirli (cmq in dose minore) coadiuvati con le chiavi, (a piene ed a mezze aperture) non con il solo labbro.
Riguardo al solo bene l'approccio stilistico, sei dentro al mood del brano, ma non sento molta "progettualità" delle frasi, non mi è chiaro lo sviluppo del solo, non c'è molta consequenzialità, sento delle idee frammentate, prova a fare una frase, pausa e poi un'altra frase che abbia una relazione con essa, pausa e cosi' via fino ad una frase conclusiva a fine chorus che possa poi "rilanciare" il chorus successivo con un'idea nuova.
Ovviamente questo che ti sto dicendo sono tutti concetti difficili, io ci lavoro da tempo e cerco di sforzarmi di applicarli specialmente in fase di studio, in modo tale da renderli naturali mentre suono dal vivo (momento in cui un'eccessiva razionalità - che invece serve nello studio- è opportuno metterla un po' da parte per avere piu' spontaneità).
Quindi non voglio "demolirti" come tu hai scritto, ma anzi spronarti a far meglio, ed in generale vai cosi' continua a scrivere ed insisti nello studio, la musica è complicata, ci vuole tempo e metodo.
Piu' sei preciso e puntuale nello studio e negli obiettivi, piu' riesci ad utilizzare quei concetti non pensandoci piu' quando diventeranno naturali.
Ascolta anche musicisti che fanno frasi chiare ed efficaci, vai indietro nel tempo, il jazz moderno è un'evoluzione di quello passato, se non parti dalla tradizione inevitabilmente ti mancherà il linguaggio, i musicisti dagli anni 20 fino ad oggi hanno fatto tutti cosi', un motivo ci deve essere. (questa poi non è una mia idea, mi è stato detto da musicisti americani molto autorevoli).
Spero di essere stato utile, ciao

docmax
11th March 2014, 00:50
Lezione magistrale che serve molto anche a me! Grazie.

fabioevans
11th March 2014, 12:12
Ciao Fabio, .......... fai benissimo a suonare il piano, avere un'esperienza su uno strumento armonico è fondamentale per qualsiasi sassofonista, ancora di piu' se anche sassofonista-compositore-arrangiatore.
Spero di essere stato utile, ciao
Ciao Fabrizio...che dire, sei stato utilissimo....praticamente una lezione a scrocco :D
Ti ringrazio veramente.

Per la parte pianistica....è il mio primo strumento e lo suono da più di 30 anni, e come te, trovo fondamentale per chi suoni strumenti a fiato avere una visione di quello che si suona. (infatti si studia pure in conservatorio....per i fiatisti)

Poi per quanto riguarda il controllo tecnico dello strumento non c'è sostegno diaframmatico del suono, che risulta anche molto poco dinamico e poi c'è una disparità fra i registri, sembra che nell'ottava bassa e nell'ottava acuta siano 2 strumenti differenti.
Questo dipende essenzialmente dall'emissione che sul soprano deve essere molto compressa, rispetto al tenore ad es. ti serve meno quantità d'aria ma piu' compressione e la difficoltà è anche quella di suonare a labbro rilassato-e non stringendo come fanno moltissimi sopranisti- ma per rilassato intendo labbro morbido, ma nello stesso tempo composto, che è quello che insieme al diaframma è responsabile della precisione nell'intonazione.
Studi le note lunghe? Non le studiare vibrate, ma suono fermo e spinta diaframmatica a tutte le dinamiche anche su ppp.
Per la flessibilità del suono puoi fare ottave legate sui vari registri cercando di ottenere omogeneità di suono intesa sia come volume che come timbro.
Personalmente ritengo che il soprano per tirare fuori un buon suono e per avere un buon controllo dinamico vada suonato con un rapporto duretto (ancia 3 o 3,5) poi sull'apertura ci sono varie possibilità....ma ti sconsiglio vivamente di utilizzare ance morbide. Anche con grandi aperture vanno utilizzate ance non meno di 3 di durezza, pena problemi nel controllo e nell'intonazione che nel soprano è veramente difficile per tutti. La "scivolata" è dietro l'angolo per chiunque!
Sui glissati ti hanno già detto, non eccedere e poi se proprio vuoi inserirli (cmq in dose minore) coadiuvati con le chiavi, (a piene ed a mezze aperture) non con il solo labbro.
Credo che mi rimetterò a fare note lunghe (con la forcella) e legare le ottave per l'omogeneità che è diventata davvero un obiettivo da raggiungere, almeno per il timbro/intonazione.
In effetti non è ho fatte molte sul soprano....sul tenore va meglio.
Come ance uso delle vandoren 2,5 su un becco Selmer "truccato" con apertura 0,068, seguirò pure il consiglio per la parte glissata.

Per la parte del solo, questo brano è stato utile perché mi ha consentito di studiare e sperimentare (avrai sentito ogni tanto suonavo "fuori" verso la fine del chorus) degli approcci stilistici diversi, e mi piacerebbe trasporre parte delle cose che già faccio sul pianoforte col sax.
Ottimo il consiglio per la costruzione del solo e le frasi...che in parte già conosco, ma che devo imparare a gestire con più consequenzialità in effetti, tutto ciò potrà avvenire solo dopo aver acquistato maggiore padronanza con lo strumento, in modo da poter liberare la mente da schemi armonici tradizionali e dare sfogo alla mia creatività.
Per questa cosa sono avvantaggiato in quanto ho studiato armonia con dei grandi professionisti, tra cui Stefano Sabatini, che in un arco temporale brevissimo mi ha letteralmente trasferito alcune idee da sviluppare e già mettendo in pratica alcuni esercizi da me svolti ho i riferimenti armonici che mi servono... :D-: Mi riferisco alle famiglie di accordi che sono la base degli arrangiamenti e dei polychords usati dai più!

Un grosso problema è quello di suonare su una base....(e poi con se stessi) è una cosa che ti ferma letteralmente, quando suonavo in jam c'erano delle conversations tra strumenti in particolare ritmici e tutto ciò consentiva di sviluppare con più stimolo le idee, che nascevano e si moltiplicavano, prolifere.
Ormai non suono in jam da anni....e questo si sente purtroppo!!