PDA

Visualizza Versione Completa : Bocchino sax Soprano per suono grosso



sax111
14th December 2013, 00:22
Quale bocchino per ottenere un suono bello grosso con grande volume e non nasale?

sax111
23rd February 2014, 00:05
Nessuno che sappia darmi una risposta?

Il_dario
23rd February 2014, 00:17
Forse l'Aizen ls piu che il so che vedo in firma aiuta molto, anche se , per quello che ho potuto provare io, il 475 non è il massimo per il suono " grosso e non nasale" !
:saxxxx)))

bb
6th March 2014, 15:15
prova un ottolink in ebanite, è un bocchino piuttosto scuro, se ne trovi uno ben fatto ha degli ottimo bassi, il problema è che non sempre sono ben fatti! Quindi potresti cercarne uno usato e farlo lavorare da un bravo refacer con la garanzia di avere un link performante.
Sul fatto di avere il suono grosso non basta un bocchino, dipende piu' da te che dal becco, cmq l'esperimento con l'ottolink si puo' fare essendo un becco piuttosto economico.

tzadik
6th March 2014, 15:59
Quoto... l'Aizen "Slant" per soprano.
Non c'è Otto Link moderno (e non troppo vintage) che tenga.

L'ultima versione dell'Aizen, poi, è stata ulteriormente "migliorata".

just
6th March 2014, 16:06
non ho molta esperienza,piuttosto limitata, quindi mi 'genufletto' ai consigli degli altri, però ho notato nell'absolute in resina le caratteristiche da te indicate.... vedi se puoi provarne qualcuno

sax111
7th March 2014, 02:26
Per quanto riguarda l'absolute in resina l' ho provato provato su gentilissima concessione del produttore Marco Pozzo, il quale mi ha inviato dietro pagamento quello in ebanite, in alluminio e quello in acciaio.
Ho trattenuto quello in alluminio perché mi é sembrato che avesse un suono più potente rispetto all'ebanite ed all'acciaio perché avevo promesso che uno lo avrei comprato.
Dopo due giorni sono stato da Raffaele Inghilterra e ne ho provati tanti, ma in poco tempo é stata piú la confusione mentale che altro. Nell' occasione ho comprato l'aizen ed un jodi jazz in ebanite

sax111
7th March 2014, 02:34
Scusate.
Dicevo che nell'occasione ho comprato l'aizen in firma ed un jody jazz in ebanite 7*. Il jody jazz l'ho usato cinque minuti mentre l'aizen no uso in continuazione ma voglio, anche se sto migliorando tanto, un suono ancora più grosso.
L'absolute lo metterò in vendita appena avró un po di tempo da deficare alle foto, per restocontinuo a cercare per il bocchino oppure per altro sax??
Sono in guerra con me stesso.

Taras
7th March 2014, 09:42
un drake ceramic chamber...bello aperto...

gil68
7th March 2014, 13:38
Prova altri tipi di ance e legature...e magari prova pure quello che ti ha detto Taras, e se ti piace prendilo, se ti avanza ancora qualche soldo...in questi tempi grami va considerato anche (e soprattutto) questo... :cry: :muro((((

Fabolus80
7th March 2014, 14:04
Ciao, io uso un Otto Link in ebanite modificato da Doc Sax, che ha allargato la camera per farlo assomigliare a uno Slant.
Suona benissimo, scuro e omogeneo, oltre al fatto che è l'unico che fa suonare il mio vecchio Conn perfettamente intonato.
Per il costo esiguo degli Otto Link in ebanite ti consiglio di trovarne uno usato e farlo sistemare, sempre che non vada già bene così.
Lo suono con ance La Voz, secondo me è un ottimo abbinamento.

Taras
7th March 2014, 14:29
anche molto molto consigliato Absolute Plus...più accessibile come prezzo rispetto al Drake...

David Brutti
7th March 2014, 14:34
Fra poco escono i nuovi bocchini Rampone & Cazzani - Giancarlo Maurino. Sono copie di un Otto Link Slant d'annata (quello di Giancarlo appunto).
Io uso un prototipo da diverso tempo ormai e ne sono soddisfattissimo. Verranno presentati al prossimo MusikMesse. Potrebbero fare al caso tuo. Provali.

Il_dario
7th March 2014, 14:37
Sax111 .... Dopo tutte le prove che hai fatto, forse come giustamente stai iniziando a capire ... Un po del limite sta nel sax !

kraslice soprano
7th March 2014, 17:44
Ciao, io uso un Otto Link in ebanite modificato da Doc Sax, che ha allargato la camera per farlo assomigliare a uno Slant.
Suona benissimo, scuro e omogeneo, oltre al fatto che è l'unico che fa suonare il mio vecchio Conn perfettamente intonato.
Per il costo esiguo degli Otto Link in ebanite ti consiglio di trovarne uno usato e farlo sistemare, sempre che non vada già bene così.
Lo suono con ance La Voz, secondo me è un ottimo abbinamento.

D'accordissimo.
Un Otto Link in ebanite, con un qualche lavoro che porti ad una camera media o larga.
La cosa fondamentale, almeno per la mia poca esperienza, è che non deve essere un bocchino "free blowing", ma anzi offrire una certa resistenza (meglio se una notevole resistenza, scegliendo l'ancia giusta per marca e durezza): in questo modo il diaframma è chiamato ad un salutare lavoro, e dopo un pò apparirà il suono che cerchi.

Le copie moderne degli Slant, diversamente dall'originale, sono un pò troppo facili - anche se la camera larga dovrebbe comunque offrire un suono tendenzialmente grosso.

tzadik
7th March 2014, 17:52
D'accordissimo.
Un Otto Link in ebanite, con un qualche lavoro che porti ad una camera media o larga.
La cosa fondamentale, almeno per la mia poca esperienza, è che non deve essere un bocchino "free blowing", ma anzi offrire una certa resistenza (meglio se una notevole resistenza, scegliendo l'ancia giusta per marca e durezza): in questo modo il diaframma è chiamato ad un salutare lavoro, e dopo un pò apparirà il suono che cerchi.

Le copie moderne degli Slant, diversamente dall'originale, sono un pò troppo facili - anche se la camera larga dovrebbe comunque offrire un suono tendenzialmente grosso.

Sono cazzate!

Molti bocchini moderni sono concepiti per essere gestibili con ance differenti, anche che all'epoca dei bocchini da cui sono ricopiati non esistevano.
La resistenza si può creare a diversi livelli. Troppi si dimenticano che è l'ancia a generare il suono...
... e che il bocchino concorre solo a "preamplificare" quel suono.

Cambi ancia, cambia il suono. Non è scritto sui libri... ma è una realtà fisica incontrovertibile!

Tantissimi sassofonisti neanche ci credono quando gli dici che se cambi ancia puoi "sistemare" alcuni aspetti del suono e dell'intonazione.
Bisognerebbe avere l'accortezza di ricordarsi queste cose.
Gran parte dei bocchini moderni sono semplicemente concepiti per essere più efficienti, non necessariamente più facili.
Poi basta non confondere l'approccio con cui un bocchino viene suonato... da quelle che sono le reali caratteristiche del bocchino.
Da qui in poi nascono difetti di forma nel valutare come funziona un bocchino... (e onestamente ne ho sentite di tutti i colori a riguardo).

kraslice soprano
7th March 2014, 18:29
Sono cazzate!


Se leggi bene il mio post, che hai anche ricopiato, non vi si trascura certo il ruolo delle ance.

Ad ogni modo, come dicono i maestri, quando la colonna d'aria raggiunge il bocchino, buona parte del lavoro della produzione del suono è già fatto.

tzadik
7th March 2014, 19:06
Sono cazzate nel senso che non sono i bocchini moderni troppo "facili".
Sono i bocchini "antichi" che mediamente erano poco efficienti... o soltanto "meno efficienti".

Da lì in poi... è una questione soggettiva: bocchino vintage, costoso (o estremamente costoso), rifinito male = avere resistenza = con molta probabilità bisogna rivedere i rapporti bocchino/apertura/tipo di ancia/durezza dell'ancia.
Questo non significa che non si possa trovare un equilibrio. L'equilibrio si trova anche ma non sarà un equilibrio "stabile". :zizizi))

Avere hardware che fa lavorare bene le ance permette di eliminare inefficienze.
Se a parità di ance (e qui... bisognerebbe parlarne), un bocchino è troppo facile:.. significa che l'ancia non va bene, magari serve lo stesso di ancia, ma più dura.
O (caso più frequente) serve un'ancia di tipo differente (anche se di rigidità effettiva molto simile).


Se i "maestri" dicono che il grosso del lavoro è già fatto quando la colonna d'aria raggiunge il bocchino... probabilmente mancano di qualche nozione basilare di acustica.
Saranno anche maestri... ma la fisica è fisica e da lì non si scappa, eh... :zizizi))

Bisognerrebbe prima di andare alla ricerca del suono... andare alla ricerca del "confort"... trovato il "confort" poi si cerca (e magari si trova) il suono. Al "confort" ci si arriva con la testa, con le mani, con lo studio... con l'hardware corrretto per il proprio modo di essere/vivere/suonare...

Il contrario è un po' anacronistico... ci sono degli step che bisogna seguire.
"Maestri" o non "maestri"... :D-:

fcoltrane
7th March 2014, 19:26
il punto incontrovertibile è che la produzione del suono è del sassofonista.
e su questo siamo tutti in accordo.
il problema vero è che capire il rapporto tra : intonazione , timbro volume e corpo ed omogeneità rispetto a tutto il registro del sax;
con : resistenza alla emissione , resistenza alla stretta , come viene elaborata l'aria dal bocchino, (a seconda del registro) ed infine vibrazione dell'ancia e cosa più importante sassofonista.

basta cambiare la gradazione dell'ancia per modificare per ciò solo tutti questi parametri.
con il tempo si impara ad agire in questo senso o sulle ance (quando il bocchino si considera un dato imprescindibile)
o sul bocchino (quando ti piace come risponde ma magari non è dell'apertura "giusta") ed allora ne cerchi uno di diversa misura ma dello stesso modello.
o cercando un nuovo bocchino quando proprio vuoi modificare tutti i parametri perchè non te ne va bene nemmeno uno.

in questi ultimi anni credo che molti produttori abbiano modificato uno dei parametri in maniera rilevante .
la resistenza .
questo ha un costo in relazione al suono che diventa brillante ma perde corpo.
sul soprano mi vengono in mente alcuni Drake ed alcuni Wanne che in diversa misura percorrono questa strada.
(dal mio punto di vista solo una ancia resistente ed una apertura del bocchino rilevante può ricreare alcuni equilibri)
un esempio di questo è Liebman che negli anni 80 (alla fine) suonava con ance di plastica e bocchini in metallo guardala ed oggi con i drake
con una apertura rilevante.
alcuni parlano di evoluzione e di scelte diverse ....l'ascolto dei diversi setup per me è la migliore risposte