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Visualizza Versione Completa : Joshua Redman



Danyart
15th August 2013, 11:25
Secondo wikipedia, fino ai 22 anni, joshua non si esercitava con regolarità, anzi, e per anni è stato più interessato al pop che al jazz...rimane un mistero che già due anni dopo (nel '93) suonasse in modo molto simile ad oggi (lo dico perchè l'ho sentito dal vivo, a due passi da me, due giorni fa).
Il suono reale di joshua è praticamente uguale a quello che si sente nel disco Wish, se non fosse per il fatto che ormai da anni usa un ottolink in ebanite che lo rende leggermente meno grosso (questa è la mia impressione) e un pò più ronzante (come sempre succede con gli ottolink neri)

http://it.wikipedia.org/wiki/Joshua_Redman

fcoltrane
15th August 2013, 11:56
sono dell'idea che il suono che produceva a quel tempo fosse altra cosa.
un volume ed un corpo molto diverso da quando è passato ad aperture più semplici e all'ebanite.
condivido sia il meno grosso che il ronzante (che non sono altro che aspetti della stessa medaglia.)

tzadik
15th August 2013, 13:45
Nella seconda metà degli anni '90, Redman aveva un concetto di suono un po' differente da quello attuale.
Poi, con il tempo... si cresce si matura e si cambia suono, stile, idee... approccio.
Poi cambia la casa discografica, cambia il produttore... E anche questo concorre a far cambiare il suono che si sente nei dischi. Cambiano i gusti della gente, cambiano le mode.

Succede più o meno a tutti... A chi più, a chi meno.


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Riguardo alla pratica, personalmente sono arrivato alla conclusione che puoi fare pratica finché vuoi... Però alcune cose o ce le hai già "innatamente", o non ce le hai.

Sono un po' rimasto male quando sia Brecker sia Bill Evans (il sassofonista) vengono fuori con frasi del tipo: "trascrivere è importante, ma non l'ho mai fatto volentieri, non sono cose che fanno per me...".

darionic
15th August 2013, 14:41
I sassofongezzisti hanno sempre tenuto un atteggiamento riluttante per quel che riguarda lamplificazione del proprio strumento che, per quanto fedele può essere, non è' il suono vero. Ho ascoltato tanti concerti di bravi jazzisti e in ambiente club medio piccolo difficilmente si amplificano . Diversa e' la situazione palco dove lamplificazione e' obbligatoria ma, si sa, il jazz non nasce e non rende nei grandi palchi. Anche io nel mio piccolo preferisco non amplificarmi mai, al limite mettendo un panoramico in zona fiati per dare un po' di presenza

tzadik
15th August 2013, 15:40
Redman è sempre stato uno molto attento a curare il suono che esce dal PA.
Puoi lavorare in modo che sia bello il suono che esce dalla campana, ma se non si sposta l'attenzione a come "far funzionare" il suono che poi dovrà arrivare al pubblico... è infantile dare la colpa sempre al fonico/service di turno.

Io sassofonista solo (o sassofonista in sezione) mi preoccupo di dare al fonico un suono pulito e facile da gestire per frequenze e dinamiche (se suono in sezione: mi preoccupo che il suono funzioni insieme ai suoni degli strumenti della sezione, etc etc), suono che funzioni per quel set e magari per quell'ambiente.
Poi se qualcosa va storto... la colpa è sempre di chi gestisce i suoni "a valle" (sottointeso che bisogna essere consapevoli del proprio operato).


Su palchi grandi, di solito la produzione fornisce materiale tale (poi spesso i fonici di sala se li portano gli artisti) che permette di suonare con la massima naturalezza e trasparenza.
Ognuno deve portarsi dietro le proprie competenze e magari anche usarle in maniera proficua. Poi nel caso di problemi, ognuno si prende le proprie responsabilità.


Il suono vero? Non esiste, però esiste il suono che arriva al pubblico in maniera "ottimale" e purtroppo esiste il suono che non raggiunge il pubblico in maniera ottimale (può dipendere da chi suona e/o può dipendere da chi si occupa di gestire materialmente il suono reamplificato).

Danyart
15th August 2013, 16:07
non ho capito perchè state parlando dell'amplificazione qui dove ho detto che il suono di joshua era perfetto...ricordo, forse non l'ho detto, che al concerto era amplificato, anche se l'ho sentito anche senza microfono, suono quasi uguale

tzadik
15th August 2013, 16:22
Esatto... È come deve essere!
Dove sta il problema?

darionic
15th August 2013, 21:58
Tutto quello che dici Alessio e' giusto resta il fatto che qualsiasi solista bravo jazz preferisce suonare nudo.. E' questo e' un dato incontrovertibile. Come te lo spieghi? Proprio ieri prima di un esibizione in un baio all'aperto di gianni gebbia( forse il piu conosciuto al mondo sassofonista jazz siciliano) mi diceva spero di non dovermi amplificare. .. Per carità ..

tzadik
15th August 2013, 22:14
Potendo si... Meglio suonare con volumi acustici (avendo come riferimento quello che dovrebbe essere il volume acustico di un pianoforte... Anche nel caso di avere un piano digitale).

Però quando non è possibile... Bisogna adattarsi. :zizizi))
Che poi nel caso di grandi nomi e grandi palchi, bisogna solo preoccuparsi di suonare... Al resto ci pensano i tecnici.

ReedBreacker
16th August 2013, 22:54
Secondo wikipedia, fino ai 22 anni, joshua non si esercitava con regolarità, anzi, e per anni è stato più interessato al pop che al jazz...rimane un mistero che già due anni dopo (nel '93) suonasse in modo molto simile ad oggi (lo dico perchè l'ho sentito dal vivo, a due passi da me, due giorni fa).



Come direbbe anche il Phate:"Beat' a isso".

Io sono sempre più portato a credere che i geni da "Il pianista sull'oceano" che mettono le mani su uno strumento per la prima volta a suonano ad alti livelli non esistano.
Credo nei talenti che se coltivati a dovere possono dare i dovuti frutti.

Tutto risiede nella scintilla che ognuno ha dentro di se e nella voglia di farla diventare fiamma ardente.

Probabilmente per Redman il fatto di stare contatto col padre e l'essere bombardato fin da giovane dal suono del tenore gli ha facilitato il compito della ricerca del suono....

fcoltrane
18th August 2013, 12:01
Redman sicuramente è maturato è progredito ecc..
ma dal punto di vista del suono per me c' è una involuzione.
(magari ora gestisce ancora meglio una altra ottava del sax ed altri aspetti ma il costo ......)

Danyart
19th August 2013, 14:36
http://www.youtube.com/watch?v=yDA1C9FK-XI

indubbiamente qui il suono, pur mantenendo certe caratteristiche tipiche di redman, era però più caldo e pieno emeno ronzante, anche se è anche vero che è molto più processato

runtujazz
19th August 2013, 14:52
...mi sembra che sia molto lontano da questo suono:

[youtube3:1nq30spj]http://www.youtube.com/embed/IDEryu3hJmM[/youtube3:1nq30spj]

Danyart
19th August 2013, 15:04
il suono è sempre quello, gonfiato dall'equalizzatore, poi dipende anche da cosa si suona

tzadik
19th August 2013, 15:07
Un brano è registrato dal vivo... e poi compresso da YouTube.
L'altro è registrato in studio... e poi compresso da YouTube.

Stesso suono + diversa catena audio = suono diverso.

xavabal
19th August 2013, 15:22
Pensate che a me piace di più il suono che ha adesso

fcoltrane
19th August 2013, 16:12
Per capire veramente il suono di un sassofonista e necessario ascoltarlo dal vivo senza amplificazione

xavabal
19th August 2013, 22:18
Si sono d accordo

MarcoCattafi9
21st May 2014, 11:04
https://www.youtube.com/watch?v=fdEYxxQzSMc

Bluesax
21st May 2014, 15:52
Per me resta uno dei più interessanti sassofonisti in circolazione per cura del suono e originalità. L'ho visto al Bluenote quando è venuto a milano ed è stato uno spettacolo, gran bel timbro, gran senso ritmico...e il suo disco Freedom in the groove ,uno dei primi,mi piace un sacco!

fcoltrane
21st May 2014, 17:57
anche per me è uno dei sassofonisti più interessanti in circolazione.
le ragioni per cui mi piace sono diametralmente opposte ma il risultato è lo stesso : un sassofonista meraviglioso.
una conoscenza della tradizione ed una capacità di suonarla enorme.
un modo di affrontare anche una semplice pentatonica o una scala blues straordinario.
un senso dello swing e della linea melodica che invidio più di ogni altra cosa .
e tanto altro ancora.

giosuei
21st May 2014, 18:35
A Bergamo quest'anno sembrava piu' magro e sciupato (o la giacca era troppo grande).
Ma lui mi e' sembrato piu' rilassato e a suo agio di qualche anno fa.
Meno concitato
il suono sempre il suo
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