PDA

Visualizza Versione Completa : Selmer Soloist E



MyLadySax
4th July 2013, 11:07
Che ne dite del Selmer Soloist E per tenore (83 tips)? Lo trovereste veramente troppo aperto per suonare musica classica?

tzadik
4th July 2013, 13:26
Dipende dalle capacità tecniche di chi suona... dipende da che suono vuoi ottenere, dipende da che cosa devi farci.

freddie
4th July 2013, 14:03
Così, senza avere altre informazioni ti direi di no, anizi mi pare un'ottima scelta!

Considera che sul tenore un E rimane comunque un becco piuttosto chiuso, direi che siamo sul minimo sindacale...

tzadik
4th July 2013, 14:17
Fior di "musicisti classici" usano Selmer S90 e Vandoren Optimum... in aperture inferiori a 0,070".
È tutto relativo. :zizizi))

freddie
4th July 2013, 14:34
Sicuramente tutto è relativo...io rispondevo semplicemente alla domanda di MyLadySax: secondo me è un'apertura che ancora ti permette di fare tutto e nello stesso tempo il suono e un po' più ricco che con un C*/s90/TL3 ecc...

Poi è anche vero che il soloist è un becco abbastanza resistente (camera stretta, facing piuttosto corto) e non necessita di grandi aperture...

MyLadySax
6th July 2013, 11:16
Fior di "musicisti classici" usano Selmer S90 e Vandoren Optimum... in aperture inferiori a 0,070".
È tutto relativo. :zizizi))
Che "fior di "musicisti classici" usano Selmer S90 e Vandoren Optimum... in aperture inferiori a 0,070 lo so, altrimenti non avrei chiesto della funzionalità del Selmer Soloist E nella classica.
Mi domando se ci sono sassofonisti tenori che si spingono fino ad un'apertura di 83 tips per suonare (per l'esattezza) musica eurocolta del 18° secolo (trascrizioni, ovviamente).

David Brutti
11th July 2013, 23:28
Presente!
Ho utilizzato un Soloist "Short Shank" E per tenore per anni e prima ancora un Soloist moderno F. Da un anno ormai sono passato a un Link "Early Babbitt" 8* e per un pò non mi muovo.
Il soloist (soprattutto se d'annata) è un becco ottimo per la classica.
L'apertura E è tutt'altro che ingestibile a patto ovviamente che si affronti lo studio in modo serio (ma quello non dovrebbe mancare mai qualunque setup si utilizzi) ed anzi conferisce un ottimo equilibrio tra volume e controllo. Se ti stai orientando sui moderni, provali con attenzione e magari vai in un negozio ben fornito in modo da poter fare raffronti (anche a parità di apertura).

MyLadySax
23rd July 2013, 17:40
Grazie.

Tenor 86
23rd July 2013, 17:45
io ho un selmer s 80 D e vorrei ottenere un suono piu pop - jazz diciamo, e lo so che non è il becco adatto ma magari montando ance java verdi e zz o rico jazz sempre 3,5 mi ci potrei avvicinare a un suono piu leggero meno scuro?

MyLadySax
23rd July 2013, 18:08
C'è senz'altro chi potrà risponderti con maggior competenza di me, ma sì, otterrai senz'altro un suono meno scuro e più jazz usando ance più jazz, pur senza cambiare bocchino. Non posso dirti, però, se sarà sufficiente a darti quel che vuoi, perché ciò dipende molto dal tuo approccio personale, dalla conformazione del tuo cavo orale e dalla tua preparazione tecnica. I sassofonisti di jazz che usano becchi così chiusi sono sempre stati pochi.

Blue Train
23rd July 2013, 18:41
io ho un selmer s 80 D e vorrei ottenere un suono piu pop - jazz diciamo, e lo so che non è il becco adatto ma magari montando ance java verdi e zz o rico jazz sempre 3,5 mi ci potrei avvicinare a un suono piu leggero meno scuro?
Il forum è disseminato, in varie forme, dei tuoi dubbi sul setup, non è il caso che imperversi con OT anche in topic di altri.
Grazie

globe81
4th October 2013, 21:20
Riesumo questo topic per non crearne altri inutili dato che il mio dubbio riguarda i soloist.
Quello che vi chiedo è: Kenny Garrett suona con un soloist (penso long shank vintage) con apertura a 0.96, un soloist di nuova concezione arriva a questa apertura? Inoltre nella forma e dimensioni risulta uguale ad un vintage o no (sapendo già che cambia il materiale)??