PDA

Visualizza Versione Completa : Sax e flauto: concorrenti o alleati?



ptram
28th June 2013, 02:59
Ciao a tutti,

Ho iniziato a suonare il sax, mio primo strumento a fiato, da alcune settimane, e sono entusiasta di questo mondo. Tanto da voler suonare anche qualcos'altro. In prospettiva, spero un giorno di potermi permettere un clarinetto basso, ma per il momento credo che sia più saggio pensare al flauto: niente altre ance con cui combattere, diteggiatura più vicina al sax, spesa per uno strumento discreto tutto sommato contenuta.

Ma il mio dubbio è che il già poco tempo che posso dedicare allo studio del sax possa essere ulteriormente ridotto dall'arrivo di un flauto in casa. A volte mi capita di spendere l'ora quotidiana facendo solo esercizi di respirazione o tentativi con ancia e bocchino. E se li sostituissi con un po' di pratica sul flauto? Non sarebbe tempo utile anche per lo studio del sax, considerato che sul flauto farei anche pratica digitale valida per entrambi gli strumenti?

A voi che è successo? Il flauto ha tolto tempo prezioso per il sax, o i due mondi possono convivere pacificamente?

Ciao,
Paolo

barba
28th June 2013, 14:02
Convivono anzi si innesca una sinergia che aiuta nello studio,buon lavoro. Ciao Ezio

ptram
2nd July 2013, 17:16
Che vergogna! Invece di prendere un macho modello discendente al Si (e Sol in linea), ho preferito prenderne uno in Do, ma con il Sol fuori per paura che le ditine della mia manona non stessero comode!

Ora, so che presto schiere di compositori mi dedicheranno pagine immortali piene di Si3. Dovrò simulare un colpo di tosse ogni volta che ne trovo uno, e la mia carriera sarà presto compromessa!

Paolo

gene
2nd July 2013, 20:23
Non suono il flauto, però conosco diversi musicisti professionisti che suonano sax e flauto.
Tutti dicono che per un uso "serio" sarebbe meglio suonare soltanto il flauto, perché le modalità di produzione del suono del sax, rovinano l'impostazione, l'emissione del suono del flauto.
Ovviamente se uno strimpella senza impegno entrambi va tutto bene .. ma conviene suonare malamente entrambi ????

phatenomore
2nd July 2013, 20:41
Quoto gene.

Ho studiato flauto classico per un paio d'anni con un amico (che è stato secondo flauto in Scala per diversi anni) il quale è inorridito quando gli ho detto che volevo studiare anche il sax: il sax ti distrugge l' impostazione, mi diceva. Io per non dargli dispiacere ho mollato il flauto e ho suonato solo il sax. :lol:

barba
2nd July 2013, 20:51
Lo spirito umano non ha limiti,bisogna avere il coraggio di metterlo alla prova.Sono fermanente convinto per esperienza che la sinergia che viene a crearsi,paga. Ezio

ptram
2nd July 2013, 22:51
Le malignità dei flautisti nei confronti dei sassofonisti non mi spaventano! E poi, loro suoneranno pure in orchestra, ma la gno**a è roba per sassofonisti!

Ad ogni modo, Gene, so di essere destinato all'assoluta mediocrità come sassofonista, quindi la contaminazione flautistica mi preoccupa solo fino ad un certo punto. L'importante è andare incontro al fallimento con lo spirito giusto.

Scherzi a parte: sia il sax che il flauto sono strumenti che dovevo conoscere (comporre per uno strumento senza averci sputacchiato un po' dentro non è la stessa cosa che farlo dopo averci sofferto sopra). Forse il sax imparerò più o meno a strimpellarlo, perché è uno strumento che mi coinvolge fisicamente. Il flauto sarà una specie di ombra, un suono d'eco prodotto dalla diteggiatura su tasti in qualche modo simili.

(Ma - devo vedere cosa succederà quando comincerò a soffiarci dentro; e se mi piacesse?)

Intanto condivido questa cosa con voi sassofonisti. Se il flauto proprio non andasse, lo si può sempre riciclare in una specie di fiato sintetico, e partire in tournée con un vecchio furgoncino Volkswagen:

http://www.educci.de/fipple-head/

Paolo

gene
3rd July 2013, 07:56
Paolo messa così ...... va bene quello che sostieni. L'importante è essere consapevoli di quanto ci siamo detti .... Ovviamente se uno non ha pretese/obiettivi specifici, il problema non si pone .......

LisaBee
3rd July 2013, 14:44
Mah...
Io suono discretamente "malino" :ghigno: tutti e due, nel senso che ho studiato 3/4 anni di flauto classico da ragazzina, e due anni e mezzo fa sono passata al sax.
Il discorso è che per il livello, assolutamente amatoriale, in cui suono e continuerò a suonare io, mi va benissimo continuare a strimpellarli tutti e due, cercando di migliorare laddove posso.
Sono infatti due strumenti bellissimi, ognuno nel suo genere, e poterli suonare tutti e due è comunque una ricchezza, che a me piace.
Se saliamo un attimino di livello però do ragione a chi dice che studiarli seriamente tutti e due non è per niente facile;
per come la vedo io, sono due mondi abbastanza diversi, e il fatto che le diteggiature siano in parte simili è un piccolissimo aiuto, nell' insieme, niente di più.
Anche il fatto che l'impostazione del labbro possa tendere un po' a "sbarellare" x influenza del sax, sul flauto che è più delicato, mi è a volte capitato, pur ai miei bassi livelli.
Se si volesse suonare seriamente, è sicuramente un altro elemento con cui bisognerebbe quanto meno scontrarsi.
Ciò non toglie che con la voglia e la passione si possa provare a fare questo ed altro...

bobby
3rd July 2013, 14:45
Il mio ex e spero di nuovo prossimo insegnante suona benissimo sia sax che flauto (e anche un po la tromba)
D'altronde io sto portando avanti sax e tromba!
Certo e' che così facendo, quel che avrei fatto in un anno di ciascuno strumento lo spalmi su almeno due se non due e mezzo!

ptram
4th July 2013, 12:37
LisaBee, allora mi adeguerò allo sbarellamento: suonerò solo flauto rock!

Paolo

LisaBee
4th July 2013, 13:34
LisaBee, allora mi adeguerò allo sbarellamento: suonerò solo flauto rock!

Paolo

suonare rock con il flauto è una grandissima figata!! :smile: :smile:
Io ormai lo uso praticamente solo per quello, e con lo sbarellamento ci convivo...

utsilasi
5th July 2013, 11:22
suono da parecchio tempo il flauto e da non molto sto lottando con il sax
trovo che siano strumenti complementari che possono convivere in armonia, anche se poi verrà sempre fuori un preferito; basta cercare di non intercambiarli troppo bruscamente

ho stilato una lista di qualità, cercando di essere imparziale...

flauto: avaro
sax: generoso
flauto: oggettivo
sax: volubile
flauto: rilassante
sax: muscolare
flauto: sensibile
sax: sensuale
flauto: affidabile
sax: bisogna venirne a patti
flauto: richiede tanta aria, poca pressione e nessuna tensione a parte le labbra
sax: devi mordere, spingere, muovere muscoli e apparati nascosti...

cicciospino
5th July 2013, 20:32
Si possono studiare tutti e due insieme ovviamente ma poi ti accorgi che sono molto differenti
Il flauto richiede uno sforzo fisico notevole all'inizio e man mano che migliori ti rendi conto che il suono è fondamentale.

il flauto richiede una grande precisione e concentrazione perché alla minima incertezza il suono né risente
Se ascolti un flautista jazz soprattutto se sassofonista e poi ascolti un flautista classico o anche jazzista ma solo flautista ti rendi subito conto di quante incertezze ci sono nel suono del primo.
L'improvvisazione incide sul suono.
Sono pochi quelli che suonano perfettamente pulito.
Quindi se vuoi suonarli insieme concentrati sulla'emissione.

ptram
7th July 2013, 01:09
Bella lista, utsilasi. La sento anch'io così.
cicciospino, volevi dire che il sax richiede uno sforzo fisico notevole? Il flauto mi sembra piuttosto evanescente (ma non ci sono ancora entrato "dentro": della sua fisicità mi accorgerò più avanti).

Paolo

ptram
8th July 2013, 16:12
Da un paio di giorni sono riuscito a tirar fuori dalla testata qualcosa di diverso dal puro soffio. Forse ho trovato la mia impostazione e la giusta forza.

Non me l'aspettavo: si può arrivare davvero a produrre un "suono puro", molto focalizzato, pulito, quasi una sinusoide grossa e piena dal delicato sentore di legno (da un oggetto di metallo!)

È bello. Non comincerà a piacermi?

Paolo

phatenomore
8th July 2013, 16:24
Suona con qualcuno che abbia un poteziometro a portata di mano e cambierai idea :-)

ptram
8th July 2013, 16:48
Ah, se cercano di coprirmi, io ci metto un attimo a montare il sax! :-)

Ci vuole molto ad imparare a suonare la tuba? Almeno le note più basse?

Paolo

ptram
8th July 2013, 16:54
flauto: avaro
Io direi parsimonioso. Non ti nega nulla, eccetto il troppo.

Paolo

ptram
14th July 2013, 11:57
Sob, sob... ieri sono riuscito a suonare la scala cromatica della seconda ottava. Con tanto soffio, ma le note precise.

Oggi non riesco più a suonare una nota che sia una! :-(
(E sì che già Larry Teal ci aveva messi in guardia, noi aspiranti sassofonisti che vogliamo suonare anche al flauto...)

Ma non si può modificare l'imboccatura, e metterci una cannuccia collegata al foro?

Paolo

ptram
14th July 2013, 12:31
Ce l'ho fatta di nuovo! E addirittura, pian pianino, ho fatto anche qualche nota della pirma ottava.

Forse ho capito come: i manuali dicono di far corrispondere il bordo del labbro inferiore al bordo del foro. Mather dice addirittura di metterlo più in basso. Ma io ho un labbrone mediterraneo, quindi il bordo è distantissimo dal foro. Mi sono spostato più in alto sul labbro, lo ho piegato fino ad appoggiare la boccola sul mento, e l'emissione è molto più facile.

Paolo

phatenomore
14th July 2013, 13:01
Io no faccio testo perkè sono un integralista, ma prrchè anzichè sperimentare (i.e. Cazzeggiare) non studiamo un po' seriamente l'uno o l'altro (o quell'altro ancora p,erchè tra un po' spunteranno anche il flauto andino, il clarinetto e le launeddas)

ptram
14th July 2013, 14:40
Il flauto è una benedizione! Ci sono momenti (quasi tutti) in cui non è possibile esercitarsi al sax, pena colpi sul muro e telefonate mute e anonime. A quel punto si possono fare due sole cose: esercizi di diteggiatura al sax, o meno rumorosa prima pratica al flauto. Per ora, sembra che i vicini tollerino meglio i miei rantoli flautistici che i miei richiami di guerra al sax.

Vantaggi del flauto trasferibili al sax (per quel che posso vedere finora): la pratica di respirazione è la stessa. L'esercizio dell'orecchio idem. Il metronomo è lo stesso. Sono molto diverse tante altre cose, ma non vedo lo studio del flauto come un'interferenza - al contrario, mi permette di continuare a lavorare anche quando con il sax sarebbe impossibile.

Tutto questo, sempre nell'ottica di restare un assoluto dilettante con l'uno e l'altro strumento. Ma le cose che sto scoprendo cazzeggiando sono impagabili, e mi gratificano molto più del miraggio di diventare un bravo sassofonista. Ad esempio: qualche anno fa ho scritto un pezzo per flauto basso. Ho seguito le spiegazioni dell'ottima flautista. Eppure non so nulla del flauto - nulla di quello che sto scoprendo da solo.

Paolo

barba
15th July 2013, 21:45
Ciao Paolo,note lunghe,il segreto e' tutto li',la nota lunga ed i suoni filati con varie dinamiche ti permetteranno d'acquisire il controllo sul suono,buon lavoro. Ezio

ptram
16th July 2013, 16:36
Grazie Ezio, ci lavorerò sodo!

Paolo

ptram
15th August 2013, 18:17
Il mio flauto ha sicuramente qualcosa che non va: non c'è verso di fargli fare più di tre o quattro note di seguito. E poi: ho provato a inserire le pile nell'alloggiamento apposito (dalla parte opposta della boccola), ma non mi hanno dato il tappo per chiuderlo! Non funziona, non funziona...

phatenomore
15th August 2013, 18:37
Cosa vuol dire "i suoni filati"? È come "apri la gola? Oppure "spingi col diaframma"?

ptram
15th August 2013, 19:34
Non toccavo il flauto da settimane, ma per la respirazione credo che valga quanto sto imparando con il sax. Riempio i polmoni fino in basso, lascio uscire l'aria il più spontaneamente possibile, aiutandomi se è il caso con un po' più di diaframma. Lascio la gola aperta, e cerco di far risuonare la nota già in gola, senza arrivare a muovere le pliche vocali.

I suoni filati che suggeriva barba dovrebbero essere gli stessi che si fanno con il sax: note lunghe in crescendo e diminuendo. Io le trovo utili anche per il tempo (conto non la durata, ma il progredire delle dinamiche).

Beh, le pile devono aver fatto contatto, e complice il ferragosto libero qualcosa è venuto fuori. Ora copro quasi interamente le due ottave basse. È vero: se il flauto appoggia sul mento, il suono è molto più grosso. È più pulito, molto meno soffiato. Una scoperta in più, per me.

EDIT: in realtà mento se dico che faccio i suoni filati. Sì, un passaggio tra pp e mp, massimo mf c'è, ma diciamo che è un pallido spettro di suono filato...

phatenomore
15th August 2013, 20:06
Paolo, la mia era una provocazione. Sono molti i luoghi comuni sentiti e ripetuti senza aver capito e rielaborato. "Aiutarsi col diaframma" per ESPIRARE, ad esempio, non è anatomicamente possiile. "Aprire la gola" è talmente vago da non significare nulla.

ptram
15th August 2013, 22:42
Ah, ci sono cascato in pieno e mi sono messo ad autoanalizzarmi! Però,

1) quando la riserva d'aria sta per finire, è corretto "spingere" - con quello che credo sia il diaframma, se non sono i muscoli della panza - per sfruttare l'aria che è ancora nei polmoni (a questo mi riferivo dicendo che "mi aiuto")?

2) non è ancora del tutto automatico, per me, rilassare la gola; a volte mi accorgo di irrigidirla, ed è più difficile tirare fuori il suono (le note basse, sia nel sax che nel flauto, sono pressoché impossibili).

Non so come si chiamino queste operazioni, e le ho sempre scambiate per quelle descritte con i termini che citavi. È tempo di ricominciare ad andare a scuola.

Paolo

phatenomore
16th August 2013, 02:48
Con la consueta simpatia e sperando di non suonare saputo:

1. È corretto spingere dall'inizio, NON quando l'aria sta per finire.
Il diaframma però è un muscolo involontario che può solo contrarsi per causare l'ispirazione e si rilassa quando si espira, ragione per la quale non è possibile "spingere l'aria fuori spingendo col diaframma". Quello che contraiamo DALL' INIZIO dell'emissione, ripeto, sono gli addominali bassi ed i dorsali (come quando chiedi di fare silenzio facendo "shhhhhhhhhht")

2. Rilassare la gola è buona cosa ma "aprire la gola" è più che rilassarla. Ha soprattutto a che fare con la posizione dell'osso ioide/laringe e di conseguenza della lingua. Alcuni favoleggiano sul rilassamento del palato molle, che però non sembra essere governabile volontariamente.

ptram
17th July 2014, 12:09
Un paio di settimane fa ho seguito la prima lezione di flauto - una lezione che mi ha aiutato a cambiare completamente l'approccio allo strumento. Dopo alcuni giorni di esercizi sulla sola testata, è stato facile fare tutte le note della prima ottava, forti e chiare. Pian pianino sto conquistando anche la seconda ottava.

Essere seguiti da un'insegnante è ben diverso dal cercare di cavarsela con le lezioni su internet. Spero di poter seguire l'ottima docente almeno in qualche sporadica lezione.

Il flauto permette di porre in prospettiva il sax. Le cose in comune (la stessa tecnica di respirazione) ad un certo punto si differenziano, e i due strumenti si osservano da punti di fuga opposti. Capire l'uno permette di capire meglio l'altro strumento.

Inoltre, il suono del flauto, sentito attraverso le dita, è bellissimo. Ha sfumature sottili che il sax non ha. La mancanza di corpo, di vera robustezza rispetto al sax, è compensata dalla capacità di accedere al dominio del diafano, territorio inaccessibile al sax.

Esercitarsi al flauto è più facile: la portata è minore, si aprono più spazi per poter suonare anche a sera. Non mancano nemmeno in questo caso gli inconvenienti: incontrandomi tra i boschi, una coppia ha girato l'auto e dev'essere corsa a denunciare un uomo armato. E una coppia di omosessuali, parcheggiata accanto a me, mi ha lanciato messaggi dopo aver intuito, vedendo che suonavo uno strumento da donna, che ero disponibile. Suonare è sempre un pericolo sociale, in Italia.

Paolo

gf104
17th July 2014, 13:15
essere seguiti da un insegnante è sempre cosa buona e giusta!

Il flauto traverso uno strumento da donna? forse perchè è uno strumento dolcissimo?

quando penso al flauto traverso mi viene in mente il compianto Severino Gazzelloni e quella "bestia" inglese che risponde al nome di Sir James Galway....2 flauti d'oro in tutti i sensi!

sarà sicuramente una mia lacuna ma non mi vengono in mente nomi di donne che suonano il flauto traverso ad alto livello

ptram
17th July 2014, 14:39
Oltre ai due che citi, a me vengono mente anche Rampal e Bennett. Eppure, al di fuori dello star system, la stragrande maggioranza di flautisti che conosco sono flautiste. La dolcezza deve averci qualcosa a che fare.

Paolo

gf104
17th July 2014, 14:49
flauto=donna=dolcezza....concordo

ptram
17th July 2014, 16:27
Già. Non è dolcissima?

http://www.cdu-kreisneuss.de/images/portraits/merkel_angela.jpg

gf104
17th July 2014, 16:33
ma sì, se vuoi..... :smile: photoshop fa miracoli!
comunque se devo accostare uno strumento alla Signora penso più ad un trombone che non al flauto traverso
(con tutto il rispetto per la Signora e per il trombone)

ptram
17th July 2014, 18:34
C'è sempre il flauto contrabbasso...

gf104
17th July 2014, 19:23
sì, forse è più adeguato alla stazza della Signora

ptram
2nd August 2014, 12:59
Definizioni. Il sax è netto e preciso, tipico figlio dell'era industriale. Il flauto è sfrangiato ed evanescente, autentica voce dell'era mitica. Il clarinetto basso è il raccordo tra i due tempi.

ptram
16th August 2014, 19:38
Dunque, due settimane fa ho acquistato il corso di Emanuel Pahud, e per due settimane ho suonato solo il flauto. Suonato regolarmente, perché il flauto è più facile da portare con sé e da suonare in qualche posticino appartato.

Pahud spiega le cose come nessun altro. Mi sono rimesso a lavorare sulla respirazione (e in parallelo, guarda i casi, studiavo la teoria del souffle di Artaud). Ho capito come far entrare ed uscire il fiato senza porre in mezzo nessun ostacolo. Ho riflettuto sul respiro con più attenzione, perché con il flauto i pesi sono minori, lo strumento è più leggero del fiato.

Sono migliorato, in maniera evidente. E poi oggi ho preso il soprano. Due note di approccio, e poi ho cominciato a suonare. Le dita correvano. Il fiato reggeva. Le note gravi uscivano senza problema. Quelle alte erano piene e belle, dolci ed equilibrate, forti e chiare.

L tecnica di respirazione esercitata al flauto funziona anche sul sax. E, credo, funziona anche la tecnica digitale, forse perché con il flauto le chiavi non pesano, si muovono solo le dita sull'aria, e quando si torna al sax lo si fa senza paura, sicuri di tenere tra le dita non il metallo, ma il suono.

Paolo

mascio
16th August 2014, 20:09
non vedo i due strumenti come concorrenti rispetto alla tecnica, ma certamente concorrenti per il nostro tempo. Ognuno vuole essere studiato come primo strumento , almeno se vuoi avere un buon risultato. Ma quante ore sono disponibili per studiare ogni giorno? Per alcuni anni ho studiato flauto, clarinetto, e sax ogni giorno, ma era pesante. Alla fine ho accettato che il mio livello e' quello che e' e basta. Nel profondo del cuore c'e' sempre sax tenore e mo mi dedico solo a quello. Ancora studio gli altri ma non come fossero il mio primo strumento, ma solo per divertimento. Ma come sappiamo tutti, ci cono alcuni che hanno raggiunto un livello molto alto per tre anche quattro strumenti. Li considero degni di tutto il mio rispetto.