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Visualizza Versione Completa : Nuovo soprano R&C, quale becco per suono caldo e morbido?



calzaferri
10th May 2013, 17:52
ho appena acquistato un nuovo soprano: rampone& cazzani R1 JAZZ in rame.
sono entusiasta ma non sono convinto che il mio becco Jody Jazz sia adatto per esaltare il suono caldo e morbido dello strumento.
Mi potete dare qualche consiglio?
Che ne dite del Lebayle Jazz?
grazie
stefano

re minore
10th May 2013, 18:22
Che jody jazz e'? Ce ne sono molti e molto diversi tra loro! Per esempio, secondo me, per un suono caldo e morbido andrebbe benissimo il Jody Jazz DV NY.

tzadik
10th May 2013, 18:32
Tra i bocchini per sax soprano... per avere un suono "caldo" e morbido:
- a camera stretta:
+ Bari "HR" normalissimo
+ Absolute "Classic"
- a camera larga:
+ Aizen "Slant" (come quello che ho in firma)
+ Drake "Son of Slant"
+ Navarro "Maestra" (esce a breve il modello per soprano... )


Purtroppo per soprano... Jody Jazz produce solo il modello DV e non il modello DV NY (che effettivamente ha la caratteristiche cerchi, ma esiste solo per alto, tenore e soprano).

Mad Mat
10th May 2013, 18:39
Purtroppo per soprano... Jody Jazz produce solo il modello DV e non il modello DV NY (che effettivamente ha la caratteristiche cerchi, ma esiste solo per alto, tenore e soprano).

Allora Tzadik è umano! Anche il tuttologo di saxforum qualche volta si incarta :lol:

Il_dario
10th May 2013, 19:03
è bello sapere che è uno di noi :lol:

Taras
10th May 2013, 19:43
Lebayle camera LR in EBANO (....guarda caso ho un 8 come nuovo in vendita) :ghigno:

tzadik
10th May 2013, 20:01
:lol:

phatenomore
10th May 2013, 20:58
Scusate la mia semplicità, ma con quel soprano basta evitare il metallo per avere il suono "caldemmorbido".

re minore
10th May 2013, 21:26
E' difficile evitare il metallo con un soprano in rame, sarebbe forse un po' piu' facile con un clarinetto ma anche li' un po' ce n'e'! :zizizi))

phatenomore
10th May 2013, 22:30
Ha fatto la battuta! :lol:

Il_dario
10th May 2013, 22:32
E' difficile evitare il metallo con un soprano in rame, sarebbe forse un po' piu' facile con un clarinetto ma anche li' un po' ce n'e'! :zizizi))

:lol: :lol:

Siete un forum.... Fantastici !


Comunque quoto l' Aizen LS ......

maxort
10th May 2013, 22:52
Io invece uso il theo wanne gaia ed il suono é caldissimo.
Quando a Quarna l'ho provato sul saxello in rame era stupendo

gil68
11th May 2013, 14:54
Nonostante la mia ignoranza in fatto di sax soprano...la butto lì: e se si trovasse un buon esemplare, quindi perfettamente a posto, di Ottolink Tone Edge d'annata? Tempo addietro, avevo visto che in almeno 2 negozi di Milano ne sono rimasti invenduti, quindi con lunga giacenza, diversi esemplari che, forse, erano ancora -addirittura!- Early Babbitt (avevano pure le scritte arancioni sulle loro scatoline...ormai ben sbiadite!) Se a qualcuno potessero interessare, vi risponderò con dei MP quali sono questi negozi...

phatenomore
12th May 2013, 00:12
Io invece uso il theo wanne gaia ed il suono é caldissimo.
Quando a Quarna l'ho provato sul saxello in rame era stupendo

Oi, ma varda ch' al ga da sunè me un soprano, brisa me un baritun!

Che nel mio personalissimo bolognese significa: Ciccio, ma guarda che deve suonare come un soprano, non come un baritono...

calzaferri
2nd September 2013, 17:17
mi è stato consigliato il bocchino vandorem V16 (ovviamente per soprano).
avete qualche osservazioni a riguardo?
grazie e ciao

gil68
2nd September 2013, 18:43
mi è stato consigliato il bocchino vandorem V16 (ovviamente per soprano).
avete qualche osservazioni a riguardo?
grazie e ciao
Ciao Calzaferri, ma finora hai suonato sempre col Jody Jazz che avevi già? Non hai provato a prendere in considerazione un semplice cambio di marca e tipo di ance, e lo stesso per le legature?

David Brutti
3rd September 2013, 08:45
La fortuna del V16 è che lo trovi in moltissimi negozi, quindi non faticherai a provarne uno.
Il V16 per soprano esce in due versioni: camera piccola (S) e camera media (M). Sicuramente valuterei il secondo in quanto in genere gli R&C tendono a dare il massimo con becchi a camera larga.

Tra i becchi a camera larga moderni puoi provare:

-Drake Son of Slant
-Theo Wanne Gaia
-Aizen Slant

l'alternativa economica è prendere un Otto Link moderno e far aprire la camera (oltre a fargli dare una "raddrizzata"). Simone Borgianni può farlo con risultati eccellenti.

Oppure, sempre se vuoi risparmiare, prendi uno dei tanti becchi vintage (prima degli anni '40 i becchi a camera larga erano la norma) e lo fai reworkare all'apertura desiderata. Purtroppo se si esagera con l'apertura e se si va troppo oltre la misura originaria si rischia di schiarire troppo il becco in questione. Tra i becchi d'epoca reperibili su internet (ebay ad esempio) senza svenarsi: Woodwind co., Buescher, Martin, Conn ma ce ne sono a centinaia di marchi analoghi.

Se riesci a provarne uno, valuta anche un Otto Link Slant Signature, ma andiamo su cifre da capogiro. Io ne ho uno oltre a una copia fatta da Maurino-Licostini che sto utilizzando maggiormente, e tra i becchi "scuri" è a mio parere il top.

lalbertojazz
3rd September 2013, 11:30
Io utilizzo il vandoren che citi e mi trovo benissimo e fa al caso tuo ...prima utilizzavo l 'aizen , più facile come emissione ma la qualità del suono del vandore è decisamente migliore rispetto l'aizen

tzadik
3rd September 2013, 11:34
Che io sappia... sui Vandoren per soprano esiste solo un tipo di camera.

Su quelli per alto esistono due camere: camera "stretta" (che corrisponde alla camera "media" dei Meyer) e camera "media" (che corrisponde alla camera "larga" dei Meyer).

Generalmente se si deve allargare la camera del bocchino, bisogna anche restringere la finestra (accorciarla), altrimenti si rischia di avere un bocchino "fuori pitch": se fate caso tutti i bocchini a camera larga (escluso il Wanne) hanno una finestra più corta.
Non è solo il volume interno che concorre a generare il giusto pitch per le note... ma anche la forma di quel volume. :zizizi))

David Brutti
3rd September 2013, 12:03
Errata: camera M intendevo

David Brutti
3rd September 2013, 12:24
Io utilizzo il vandoren che citi e mi trovo benissimo e fa al caso tuo ...prima utilizzavo l 'aizen , più facile come emissione ma la qualità del suono del vandore è decisamente migliore rispetto l'aizen

Ho avuto entrambi e l'Aizen l'ho cambiato presto in quanto, nonostante fosse davvero ben fatto, dava una resistenza pressoché nulla e di conseguenza il suono era eccessivamente "aperto". Inoltre mi dava una fastidiosa "ronza" parassita ineliminabile, caratteristica che ho riscontrato su tanti becchi Aizen. Non dico che sia un difetto, anzi per alcuni può essere addirittura una caratteristica accessoria interessante, ma io preferisco un suono più "puro" in genere.

A Londra invece durante una serie di concerti che ho tenuto in gennaio ne ho utilizzato uno identico (ho dimenticato a casa la borsa con le mie imboccature :cry: e lo staff di sax.co.uk mi ha gentilmente aiutato prestandomi alcuni becchi) ma di recente produzione e il problema di questa fastidiosa "ronza" era assente.

Simone Borgianni
3rd September 2013, 13:48
Non è solo il volume interno che concorre a generare il giusto pitch per le note... ma anche la forma di quel volume. :zizizi))

Interessante, ho modificato spesso la forma della finestra ed ho avuto sempre effetti timbrici ma mai di intonazione :roll:

fcoltrane
3rd September 2013, 13:56
se cambia il timbro cambia anche l'intonazione, è vero però che emettendo in maniera diversa l'intonazione la si può riconquistare in caso contrario le relazioni cambiano tra le note e tra le varie parti di registro.

tzadik
3rd September 2013, 13:56
Il punto da tenere in considerazione è che il volume interno di un bocchino è calcolato approssimando la porzione mancante del corpo dello strumento se fosse un cono chiuso verso l'estremita dove va imboccato il bocchino.

Da questo assunto si fa un calcolo di massima per cui poi si va a creare un bocchino che sia proporzionato per "coprire" quel volume mancante.
Da qui in poi succede che strumenti diversi (che siano moderni o vintage) avendo conicità diversa e canneggio diverso possono avere un volume "mancante" leggermente diverso. Per ovviare a questo si può agire intervenendo sull'innesto del bocchino sul sughero.
Capita (è un fenomeno fisico comune) che cambiando la posizione del bocchino sull'innesto (e non mi riferisco solo a bocchini "allargati" anche a bocchini in condizioni "originali") l'effetto sul pitch non sia costante su tutta l'estensione dello strumento ma sia più evidente su certi registri che in altri.

Da qui l'assunto che variando la volumetria interna del bocchino, va cambiato anche il volume di controllo che poi varia con il movimento dell'ancia (che dipende sia dall'apertura, sia dalla dimensione della finestra).
Modificando le proporzioni del bocchino si possono ottenere variazioni più o meno significative sia sul timbro sia sul "pitch tendency" del bocchino stesso.

Di base però, se notate sui bocchini "copiati" dallo Slant Signature vero e proprio (Aizen, Drake, Morgan... etc etc) la finestra è ben più corta della media per questo motivo. :zizizi))

David Brutti
3rd September 2013, 14:15
Fatico a capire: il volume "mancante" come lo definisci tu è coperto dalla superficie dell'ancia che fino al punto di stacco dei binari aderisce perfettamente con il resto del becco... In ogni caso: confrontando il mio Slant con un Early Babbitt "recente" (camera small, la finestra è pressoché identica e piuttosto "grande". Idem per la copia Slant realizzata da Maurino-Licostini che sto utilizzando basata su uno Slant ancora più vecchio del mio.

Su becchi più di concezione più "antiquata" (Buescher ad esempio) in effetti la finestra è più piccola.
Tuttavia strano che nei becchi "slantizzati" da Simone non si riscontrino particolari squilibri di intonazione pur avendo analoga finestra.

David Brutti
3rd September 2013, 14:17
Ah con ciò non voglio dire che la finestra sia ininfluente, anzi, a diverse aperture corrisponde un modo diverso a livello di elasticità con cui reagisce l'ancia (in genere infatti becchi con finestra "piccola" tipo il Woodwind ad esempio, sembrava dare una resistenza maggiore di quella che ti saresti aspettato in quanto era chiusissimo).

David Brutti
3rd September 2013, 14:19
Interessante, ho modificato spesso la forma della finestra ed ho avuto sempre effetti timbrici ma mai di intonazione :roll

Mah sarà che a ritocca i becchi nun se bono :lol: :lol:

tzadik
3rd September 2013, 20:25
http://digilander.libero.it/spaceistheplace/soprano_otto_links/soprano_links1.jpg

http://digilander.libero.it/spaceistheplace/soprano_otto_links/soprano_links2.jpg

http://digilander.libero.it/spaceistheplace/soprano_otto_links/soprano_links3.jpg

Simone Borgianni
3rd September 2013, 20:45
Questa foto l'avevo vista, curioso il Tone Edge moderno, mai trovati con la camera quadrata, a dire il vero neanche l'EB ho mai visto in quel modo, lo slant invece si.
Forse alla fine le cose sono anche molto più semplici di come si pensi, in teoria il discorso fila, in realtà magari prendendo un modello corrente , e oltre all'equilibatura si toglie il restringimento poi magari si innesta 4/5 mm in più (quando serve)e si ottiene una timbrica assai interessante .
Io riporto solo la mia esperienza, nella fattispecie proprio sul TE da soprano almeno quest'anno ne avrò fatti 5/6 , nessun problema di intonazione riscontrato.

e aggiungerei meglio così :lol:

David Brutti
3rd September 2013, 20:47
Le finestre sono proporzionate alla lunghezza inferiore del becco.

Simone Borgianni
3rd September 2013, 20:53
Mah sarà che a ritocca i becchi nun se bono:

:evil: :ghigno:

kraslice soprano
7th January 2014, 14:42
http://digilander.libero.it/spaceistheplace/soprano_otto_links/soprano_links1.jpg

http://digilander.libero.it/spaceistheplace/soprano_otto_links/soprano_links2.jpg

http://digilander.libero.it/spaceistheplace/soprano_otto_links/soprano_links3.jpg

In realtà, il bocchino che Steve Lacy usava è l'Early Babbitt "oval throat" al centro, non quello a camera quadrata. Ne parla spesso Joe Giardullo, che ha anche una foto sul suo facebook del bocchino originale del grande sopranista.

tzadik
7th January 2014, 14:47
Vero! :zizizi))

Poi gliel'hanno rubato e s'è fatto fare (direttamente dalla JJ Babbitt) un Otto Link con restrizione sulla camera "quadrata" (circolare sbozzata)... sempre apertura 12 (quindi intorno a 0,100").


Nel suono di Steve Lacy, il bocchino conta fino a un certo punto... era più influente il fatto che usasse un bocchino ESTREMAMENTE aperto.
(Si può dire lo stesso di David Liebman... anche lui usa bocchini con apertura intorno a 0,100").

kraslice soprano
8th January 2014, 01:11
Sono d'accordo solo in parte.

Credo che l'apertura fosse legata anche al fatto che voleva usare delle ance molto morbide.

Mentre la scelta degli Otto Link ( Slant, e poi EB: se ne fece fare 3 o 4 direttamente dalla fabbrica negli anni '70, e non ha più usato altro) è una costante di tutta la sua vita artistica, con eccezione degli esordi ( Selmer Soloist ).

lalbertojazz
8th January 2014, 14:37
io sono passato dall'aizen al vandoren v16 e il cambiamento è enorme per ricchezza di suono , te lo consiglio caldamente

lalbertojazz
8th January 2014, 14:42
anche io ho avuto le stesse sensazoni di David circa l'aizen ..

tzadik
8th January 2014, 14:51
Sono d'accordo solo in parte.

Credo che l'apertura fosse legata anche al fatto che voleva usare delle ance molto morbide.
La stessa resistenza puoi ottenerla cambiando il rapporto tra facing (non solo apertura) e taglio dell'ancia (non solo la durezza misurata con il comparatore).

Ovviamente usare un bocchino iper aperto e un'ancia iper "soffice", resistenza a parte, comporta anche ben altri cambiamenti. :zizizi))


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Bisogna sempre ricordarsi che è l'ancia che genera il suono, non il bocchino.
Il funzionamento dell'ancia è vincolato a come il bocchino fa lavorare l'ancia... sempre! :zizizi))