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Visualizza Versione Completa : Softly as in a morning sunrise



MAC
9th April 2013, 20:38
SOFTLY è uno dei miei standards preferiti e si presta a riarmonizzazioni.

Un esempio molto interessante è l'interpretazione di Dianne Reeves, il breve assolo di sax dopo il primo chorus è un esempio di semplificazione outside della sottostante armonia.

http://www.youtube.com/watch?v=2Oey2aykfSE

MAC
9th April 2013, 20:59
La riarmonizzazione di dolphy e hancock è un pò radicale e se chiedete la mia opinione non è una delle mie versioni favorite

phatenomore
9th April 2013, 21:53
Questo MAC mi piace ogni post di più :smile:

MAC
9th April 2013, 22:58
phatenomore, mi fa piacere che anche tu sei un amante di questo brano, la versione di Coltrane è famosissima, inizia con un lungo e magistrale assolo di Mccoy Tyner, poi entra trane che sulle A va tutto outside, mentre nei B va puntualmente inside, alla pari di Tyner (il brano come sappiamo è un AABA). Che io abbai notato, una regola non scritta nell'esecuzione di soflty è che nei B bisogna far sentire quel Ebmaj iniziale.

http://www.youtube.com/watch?v=VSUiqjjetUg

MAC
9th April 2013, 23:09
La celebre versione in duo di Stan Getz e Kenny Barron è suonata tutta, o quasi, inside. Questa è famosa per essere stata l'ultima registrazioen di Getz prima del suo decesso per cancro, stava già male m anon ha rinunciato a suonare.

http://www.youtube.com/watch?v=-yWDcG3qJJ4

MAC
9th April 2013, 23:22
Michael Bracker va decisamente outside in questo superlativo assolo, nonostante ciò fa sempre sentire quando passa al Eb nel B

http://www.youtube.com/watch?v=l_ppTrovVXk

MAC
9th April 2013, 23:26
Assolo trascritto di Bob Berg, anche lui va abbondantemente outside

http://www.youtube.com/watch?v=c14OmRfzuis

phatenomore
10th April 2013, 10:14
Trovo che l' in & out di Berg sia di una lucidità scioccante, anchese meno "pefetto" di quello di Brecker che esagera, IMMO, con i soliti pattern, multiphonics e false fingering.

Tornando al concetto di "semplificazione" armonica per suonare outside: si può senz'altro semplificare ma, per la mia esperienza e per il mio gusto, più semplifichi e meno sarai soddisfatto del risultato finale.

docmax
10th April 2013, 11:48
Bello questo post.
Trovo interessante studiare e provare a stare dentro e fuori il contesto del brano summenzionato, molto semplice ma per questo non facile.
Io non sono affatto bravo a capire tecnicamente come si fa, ma seguo l'istinto e l'orecchio e per questo mi trovo bene a suonare alla Getz.
Andare fuori mi crea molta tensione, non mi rilasso molto perchè? Come dice MAC sento che devo fare sentire il cambio richiesto da B (quell'Eb che Coltrane fa sentire alla perfezione).
Proviamo a vedere se mi riesce più spontaneo con il provarci.

phatenomore
10th April 2013, 14:31
Docche, capisco bene che la tua è una domanda vera e propria? I.e. Perchè mi crea tensione suonare outside?

Se ho capito bene, provo a spiegare perchè mi sento teso io nella stessa circostanza: io mi sento teso perchè non so dove atterrerò alla fine dell' outside. Se uso pattern semplici, trasposti per intervalli già sperimentati ancora ancora...ma se provo ad usare pattern complessi ho paura di atterrare con una bella IX minore quando la sezione segna la tonica in grande relax... e doverla tenere per due bei quarti facendo finta che sia tutto studiato... Puoi incantare molti ma non te stesso...:lol:

Sapere in anticipo dove si vuole atterrare è la vera chiave, non semplicissimo manco questo, ma anche nel suonare inside è un requisito FONDAMENTALE.

MAC
10th April 2013, 17:41
Beh però, prima di scoraggiarci, dobbiamo pensare che sicuramente i grandi musicisti hanno probabilmente sviluppato queste tecniche dapprima a 'tavolino', magari annotandole su uno spartito, pezzo per pezzo, selezionandole, esercitandosi per ore e ore, suonandole in pubblico poco alla volta finchè sono diventati degli automatismi e riescono ad eseguirle istintivamente senza preoccuparsi di dove finiranno. Inoltre, riescono a pensare sempre un pò avanti, anche in brani veloci.
Bunky Green, un eminente maestro dell'inside-outside, in una intervista al festival di Salzau (disponibile su Youtube) spiega brevemente il concetto (e nella tesi di Chris Miller questo aspetto viene discusso più a lungo) ma, ascoltando le sue registrazioni di 40 anni fa e quelle di Salzau risult aevidente che è un processo che è stato perfezionato in 50-60 anni di pratica (adesso Bunky è quasi ottantenne). Se pensiamo di potere suonare come questi 'alieni', allora possiamo tranquillamente abbandonare lo strumento, come ho fatto io 7-8 anni fa.
Parliamo di una persona, come Bunky Green, che a 16 anni, secondo le sue stesse parole, suonava esattamente come Charlie Parker.

Un metodo per iniziare ad applicare le tecniche outside è ovviamente in pezzi non troppo veloci e poche battute alla volta, inizialmente studiate, sentire come suonano e possibilmente registrarsi e sentire l'effetto 'dall'esterno'.

MAC
10th April 2013, 17:53
Per esempio, questa è la struttura outside che sto provando attualmente (avrete capito che sono un amante delle armonie alterate), ogni accordo è una battuta. Il tutto espresso in chiave di C (pianoforte).

A = Aalt/Aalt /Dalt /Dalt/Galt/Galt/C-7+/C-7+

B= Ebmaj/Ebmaj/Calt/Calt/F-7/F-7/Ealt/Ealt

Nell'A suono una successione di Armonie alterate in steps di V discendenti, per approdare sul C-7+
che è un quasi-inside

Nel B quasi tutto è inside, a parte l'ultimo accordo che è un cromatismo discendente di F e anticipa la sequenza di quinte discendenti dell'A, or ora mi sta venendo in mente di sostituire Falt a F-7, non ricordo se ho già provato.

Il fatto di avere tutto annotato in un foglio davanti agli occhi mi fa sentire rilassato, poi si possono suonare spezzoni della sequenza outside all'interno della sequenza inside così l'impresisone è proprio quella che stiamo improvvisando tutto sul momento...

MAC
10th April 2013, 17:57
Un altro esperimento possibile (che ancora non intraprendo) è quello diutilizzare una tastiera o piano digitale con possibilità di cambiare tonalità (con il sax si dovrebbe usare un sassofono elettronico). In questa maniera possiamo sperimentare se l'armonia originale, spostata ad esempio di 3, 4, 5 toni sopra o sotto, rende un effetto particolare e piacevole o meno. Con le basi Abersold questo si può provare suonando ad esempio il tenore sulle armonie del contralto o del piano e viceversa, ma siamo limitati a soli 3 toni.
Anche suonare la stessa sequenza outside che abbiamo sperimentato in una chiave in altre chiavi può mostrarci se la stessa sequenza suona meglio trasportata di tono.

MAC
10th April 2013, 19:00
Charles McNeal, l'altosassofonista che ha pubblicato moltissime trascrizioni nel suo sito, mi sembrfa che vada decisamente outside verso al fine dell'improvvisazione

http://www.youtube.com/watch?v=4zpZTyBFUh8

MAC
12th April 2013, 19:55
Accordi alternativi (polifonia) (fonte http://forums.allaboutjazz.com/showthread.php?t=52953).
C'è moplòt ascelta dato ceh si tratta di un classico giro: I-(VI)-II-V. Che dire, sembrano interessanti, c'è solo da provarli!!

A section:
| Cm6 / / / | G7 / / / | etc.
| Cm6 / Aø7 / | Dø7 / G7b9 / |
| Cm6 / A7alt / | Ab13 / G7b9 / |
| Cm6 / Eb13 / | D7alt / Db13 / |
| Cm6 / Bb13 / | Ab13 / G7alt / |
| Cm6 / Gb13 / | Fm7 / Bb7 / |
| Cm7 / Dm7 / | Ebm7 / Fm7 / |
| Cm7 / Bbm7 / | Abm7 / Db13 / | (Gbmaj7b5 / Ebmaj7 / | Abmaj7 / Bmaj7b5 / |)
| Cm6 / Bbmaj7 / | Abmaj7b5 / Bmaj7b5 / | Ebmaj7b5 / Dbmaj7b5 / | Bmaj7b5 / / / |
| F9sus4 / / / | Db9sus4 / / / |

B section:
Fm7 / Bb7 / || Eb6 / / / | % | Eº7 / / / | % | Fm7 / / / | % | G7 / / / | % ||
Bm7 / E7 / || Eb6 / / / | % | Gø7 / / / | C7b9 / / / | Fm7 / / / | F#º7 / / / | Dø7 / / / | Db13 / / / |
Abm7 / Db7 / || D/Eb / / / | Ebmaj7 / / / | Db13 / / / | Gb13 / / / | Fm7 / Bb7 / | Ebm / Ab7 / | Dø7 / / / | G7 / / / ||
Emaj7b5 / / / || Ebmaj7 / Ab7 / | Dø7 / G7 / | Abm7 / Db13 / | Dbm7 / Gb13 / | Fm7 Bb7 | Em7 / A7 / | Ebm7 / Ab7 / | Dm7 / G7 / ||
Dmaj7b5 / / / || Ebmaj7#5 / / / | Gmaj7#5 / / / | Gbmaj7b5 / / / | Emaj7b5 / / / | Abmaj7b5 / / / | Gbmaj7b5 / / / | Abmaj7b5 / / / | Bmaj7b5 / / / ||

MAC
12th April 2013, 20:45
http://michael-sorg.com/theorysoft.html

Altro interessante di unica scala suonata sull'A di softly.

La scala utilizzata è la seguente:

C D Eb F F# (G) Ab A B

Si tratta di una scala diminuita Whole tone -Half tone costruita sul I minore del giro. Il G è tra parentesi perchè non fa parte delal scala, ma si usa quando si vuole scaricare la tensione e risolvere.

fcoltrane
22nd May 2015, 13:48
interessante questo post me lo ero perso .
partiamo dal primo esempio nel video di Dianne Reeves.
per me non può considerarsi" un esempio di semplificazione outside della sottostante armonia."
il sassofonista improvvisa sulle due A e rimane in sostanza ancorato ad un accordo , qualche cromatismo qualche agiramento di nota ma è ben ancorato al mondo minore .
su tutto il solo le alterazioni che danno l'idea di uno spostamento out sono pochissime e si ascoltano sono per un brevissimo momento.
per Bob Berg grazie alla trascrizione si può sentire esattamente quanto vada out (e lo fa molto molto meno di Brecker) .
Trane me lo devo ascoltare con la trascrizione davanti per la prima parte certamente" in" poi non ricordo .
Getz in tutta la vita.







.

fcoltrane
14th August 2016, 12:23
riprendo questo vecchio post :
stavo ascoltando la splendida versione di Bob Berg e notavo come il solo inizi rispettando fedelmente gli accordi e tutto ancorato agli stessi.
e quindi sul D- la 3a la 5a la tonica la fanno da padroni . sul E-7b5 arriva spesso sulla terza minore . ecc..
l'utilizzo del cromatismo è spesso identico e mira a raggiungere la nota obbiettivo.
grande sassofonista ed un saldo riferimento per l'improvvisazione .