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Visualizza Versione Completa : Selmer Reference 36, lo avete provato?



Joehend
2nd January 2013, 18:22
Ciao a tutti,

volevo sapere che ne pensate del Reference 36. Ovviamente non ha molto senso a mio avviso fare confronti con strumenti vintage o cmq con Mark Vi o SBA; e' vero che entrambi i Refrence si ispirano ai due modelli citati , ma avendo gia' provato il 54 e avendo un Mark Vi 70k posso dire, a mio avviso che non e' possibile fare confronti.

grazie

A

tzadik
2nd January 2013, 18:52
Il Reference 36 si ispira al Balanced Action, non al Super Balanced Action... e infatti certe "proporzioni" sono quelle dell Balanced Action (vedi chiver, fusto e campana).

Io ho provato un Reference 54 una decina di anni fa'... e non ricordo molto.
A occhio posso dire che si tratta di strumento ben riusciti (almeno il Ref 54 che ho provato... ma credo che il discorso sia estendibile anche al Ref 36)... ma assolutamente non capiti.

Joehend
2nd January 2013, 20:46
ciao Alessio,
grazie della tua sintetica ma ottima risposta, e a confronto con i Rampone R1 Jazz?

73giorgetto
2nd January 2013, 21:34
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Io ho provato un Reference 54 una decina di anni fa'... e non ricordo molto.
A occhio posso dire che si tratta di strumento ben riusciti (almeno il Ref 54 che ho provato... ma credo che il discorso sia estendibile anche al Ref 36)... ma assolutamente non capiti.
In che senso, se posso, dici non capiti?.... Io non sono un esperto e mi é capitato di provare un solo reference 54 quando poco più di un anno fa era il lizza con uno yanagisawa 992 che alla fine (libero da condizionamenti perché proprio ci capivo poco di nomi ) gli ho preferito...
Grazie...

tzadik
2nd January 2013, 22:19
Premessa: io non ho mai provato un Reference 36... ho provato un Reference 54, tanti anni fa'... e all'epoca avevo pure gusti/strumenti/esperienza diversi da quelli che ho adesso.
All'epoca... riconoscevo che il Reference 54 era un buon strumento. Forse non sarei riuscito ad apprezzarlo completamente.
Ad oggi credo che riuscirei ad apprezzarlo per quello che è... e non per come è pubblicizzato/commercializzato.


Sul suono e in generale sul "comportamento" dello strumento... sono gusti personali.

gil68
3rd January 2013, 23:05
ciao Alessio,
grazie della tua sintetica ma ottima risposta, e a confronto con i Rampone R1 Jazz?
Io credo che non si possono confrontare...sono due sax del tutto diversi (vedi, ad esempio, il canneggio più largo nel Rampone...) e mi sembra che Tza abbia detto che il suono del Selmer...da un Rampone non l'avrai mai... :-leggi-:

Fabolus80
3rd January 2013, 23:55
Ciao!
Ho provato il Reference 36 di un amico l'anno scorso, è un ottimo sax, suono bello tondo e scuro, per me molto adatto al jazz.

Jarvisjam
20th February 2013, 10:16
Ne ho provato uno ieri. Il suono non è male ma l'ho sentito piuttosto opaco sul F#/G acuti e un po' legato. Molto meglio il SA III e assolutamente stupefacente uno Yaganisawa con fusto in argento stracostoso (ero da Daminelli per una riparazione e mi sono lasciato andare).

gil68
20th February 2013, 21:36
Può darsi che hai provato un Reference che avrà bisogno di venire suonato molto affinché si sfoghi...magari il Serie III e il Yana saranno stati 2 esemplari che si sfogheranno prima e più facilmente...considerando sempre che lo Yana é in argento...

tzadik
2nd April 2013, 16:08
Nell'immaginario collettivo sia i Selmer vintage non sono mai stati considerati strumenti "scuri".
Molti degli strumenti che sono arrivati ai giorni nostri (compresi i vecchi Balanced Action) hanno subito riparazioni e modifiche nel corso del tempo... per adeguarsi a quelle che erano le necessità dei musicisti delle varie epoche.

Sono quasi sicuro che se andassimo a prendere un Mark VI "transitional" (a cui dovrebbe ispirarsi sulla carta il Reference 54) o un Balanced Action... e se li settassimo in una configurazione più vicina alla configurazione originale (con cui uscivano di fabbrica)... probabilmente a livello di suono le differenze sarebbero ben percettibili ma comunque limitate, mentre a livello di feeling (cioè come risponde lo strumento all'emissione... quindi non ergonomia) probabilmente le differenze sarebbero anche in questo caso limitate.
Tenete conto che sia Ref 36 sia Ref 54 montano risuonatori in plastica... che, al solito, tendono a "rallentare" lo strumento, nel bene e nel male.

Viceversa cambiando configurazione sugli strumenti (action più aperta, risuonatori in metallo... etc etc) probabilmente si andrebbe in una direzione diversa... e magari questi strumenti (Ref 36 e Ref 54) sarebbero stati più "compresi"... non dico apprezzati, ma almeno compresi.

A questo bisogna aggiungere che generalmente l'italiano medio cerca un Mark VI che suoni "grosso" e "potente"... per poi andare a montarci sopra un bocchino che lo rende più "scuro".
Forse, volendo essere più razionali... avrebbe più senso avere uno strumento "più scuro" e poi montarci sopra un bocchino "mediamente scuro" (o volendo "neutro"): ho sempre riflettuto su sta cosa... e non sono mai arrivato a una conclusione che fosse razionale...


Ah... la sfogatura c'entra poco... e niente.