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Visualizza Versione Completa : Ai selmeristi, mi dite cosa ci trovate nel vostro bimbo?



Placebo
30th November 2012, 13:31
E' un sondaggio che con la vostra preziosa collaborazione, mi aiuterà a capire una volta per tutte, spero, cos'hanno di così speciale questi famigerati sassofoni.

Io suono, o ci provo, da cinque anni. Non ho mai avuto strumenti pregiati, ma ne ho provati. Recentemente, ho girato un po' alla ricerca di un contralto in sostituzione del mio Rampone. La mia scelta, anche in relazione al mio budget è ricaduta su un Yanagisawa.
Tuttavia ho provato parecchi ferri, nuovi e usati, tra cui diversi Selmer.
Io forse non posseggo conoscenze tali da poter apprezzare strumenti pregiati, benchè abbia notato le differenze tra i vari strumenti, addirittura tra strumenti identici, ma proprio non sono riuscito a capire cosa hanno di così speciali i sax in argomento. :BHO:
Lo so, me ne tirerò dietro di tutti i colori, e se qualcuno vorrà darmi dell'ignorante.... :lol: ... ben contento, ma per favore spiegatemi il perchè. Sia chiaro, i Selmer che ho provato erano sia nuovi che vecchi di molti anni, Mark VI di tutte le età ecc... non ricordo neppure i vari modelli, ma ho maneggiato strumenti di 15 anni che li davano per 2500-3000 e passa €... :shock:
E se vi dicessi che ho provato strumenti taiwanesi da 1500€ che mi davano molto di più?

gene
30th November 2012, 13:42
....... Tuttavia ho provato parecchi ferri, nuovi e usati, tra cui diversi Selmer ...........
Bisogna definire lo standard=provare .....
provare 10 minuti, mezz'ora, 1 ora, un giorno, 1 settimana ......
Questo è il punto ...... fermo restanto che non esiste che A è meglio di B, che la propria percezione/instinto è unico giudice (ed è quella che talvolta di frega ...), ti dico, che dalla mia esperienza, per poter dare un giudizio, occorre del tempo ......
Poi c'è il feeling che si ha su un determinato strumento, ma è cosa diversa ...... c'è gente qui sul forum che si trova meglio su un vecchio Grassi rispetto ad un Selmer ......
Lo stesso dicasi con un bocchino ..... non ho mai creduto al provare 10 minuti un bocchino ...... ci vuole del tempo, e spesso, almeno per me, è stato importante suonarci, metterlo via del tempo e poi risuonarci ...... come vedi, non esiste verità ......

gene
30th November 2012, 13:49
E se vi dicessi che ho provato strumenti taiwanesi da 1500€ che mi davano molto di più?
Dimenticavo ....... io ho esperienze contarie a te con strumenti taiwanesi, ed ho avuto per 25 anni un Selmer ...... :mha!(

Placebo
30th November 2012, 13:52
Concordo con te gene, ma molti sassofonai si illuminano all'idea di possedere un Selmer, un vero e proprio oggetto del desiderio. Uno strumento per sentirlo tuo davvero devi provarlo per molto è vero, ma già da un primo approccio si capisce se la scintilla scocca....
Proprio per questo io ho chiesto il parere ai possessori, vorrei che mi raccontassero le loro sensazioni, maturate nel tempo, dopo mesi, anni di musica sul loro strumento. Cosa hanno trovato nel loro Selmer, che altri strumenti non hanno.

Placebo
30th November 2012, 13:56
Ehehhee... pensa. In bottega dal saxofonaio qualche giorno fa era presente un noto Maestro del sax, preferisco non citarlo ovviamente. Ha preso in mano un taiwanese che io avevo già avuto modo di provare, e mi era piaciuto molto, e dice: "Questo strumento è davvero incredibile, ne vuole di Selmer..." Sono rimasto sconcertato, ed ho pensato: "allora non sono così tanto fuori strada!"

Danyart
30th November 2012, 14:08
magari, se invece di pensare ad uno strumento come taiwanese (manco fosse la marca), francese, tedesco o marziano, ti renderesti conto che non c'è niente di strano a preferire uno all'altro... oggi ho venduto il mio keilwerth st 90 soprano ad un saxofonista che ha preferito un trevor james ad uno yanagisawa che costava 10 volte di più...e se sentissi suonare questo tipo stai tranquillo che della marca o provenienza del sax te ne fregheresti altamente

Danyart
30th November 2012, 14:09
ogni esemplare, poi, fa storia a se, il mio grassi pro 2000 sembra un mark 6,c ome suono, il wonderful che ho provato ieri è pure meglio

docmax
30th November 2012, 14:09
Non sei per niente fuori strada. ;)

KoKo
30th November 2012, 14:12
sono tante variabili, come dice Dany non c'è niente di strano.
detto questo i selmer generalmente sono strumenti meno immediati rispetto ai taiwanesi (almeno a quelli che ho provato io).
dovresti passarci piu' tempo insieme...
io non ho grande esperienza, ho provato un solo paul mauriat, ma secondo me non c'era paragone col mio mark vi.

Albysax
30th November 2012, 14:40
Io invece ultimamente ho provato diversi P.Mauriat che...ca..o
che emozioni mi han dato!!

enduroduro
30th November 2012, 15:24
Personalmente credo che si compri spesso( come nel mio caso ) uno strumento anche guidato da un fattore storico emozionale. Sono sempre stato attrato dal vintage sotto ogni sua forma e amo seguire la storia passata dei musicisti famosi. Questo è il principale motivo che mi ha condotto verso alcuni strumenti. Parlando di sonorità posso dire che avverto spesso poca differenza tra sax e sax a meno che non siano dei rottami stonati . Credo di non avere ancora abbastanza capacità di percepire la reale qualità di uno strumento rispetto un altro, so solo che quando suono il mio tenore mi sento travolto ogni volta da un vortice di sensazioni che mi fanno capire che è un sax verente buono. Poi non nego che la voglia di cambiare è insediata in me come un morbo per cui mi capita di lanciarmi in una vendita per un nuovo acquisto.

xavabal
30th November 2012, 15:41
io mi trovo bene con i selmer.

Per prima cosa perché mi piace il suono selmer scuro e tagliente almeno il mio mark vi.
Seconda cosa mi vibra in mano e questa e una caratteristica che a me piace
Terza cosa e affidabile al di sopra delle altre marche
Quarta cosa feeling con lo strumento 100% risponde a tutto quello che voglio
È poi ci sono tante altre cose che nn sto qui a dire


negli altri strumenti non ho trovato almeno una di queste tre caratteriste per questo selmer for ever.
Poi ovvio per un secondo strumento la scelta e vasta sicuramente nn un altro selmer.
Mi piacciono i borgani i Mauriat i sequoia e i ripamonti
Ma se dovessi comprare un secondo strumento forse comprerei un borgani

gf104
30th November 2012, 16:11
@Placebo: quando circa 2 anni fa ho preso un nuovo tenore Selmer SAII la scelta è stata condizionata non dal marchio e neanche dal buon prezzo ma unicamente dal timbro che usciva da questo sax e dalla meccanica simile ma non così fluida come lo YTS 62 che avevo.
tieni presente che il venditore me ne ha messi a disposizione 6-7 tra Yamaha 875, Yanagisawa T902-T992, TrevorJames alto di gamma ma non ricordo il modello,Selmer SA prima serie usato, un altro tenore usato Selmer MKVII e poi non ricordo che altro.
poi più avanti ho provato R1Jazz tenore.... e qui è tutta un'altra storia :smile: ma poi andiamo OT
se all'epoca dell'acquisto del mio Selmeraccio ci fosse stato anche il Ripamonti Vjazz che ho provato di recente, molto probabilmente lo avrei scelto al posto di Selmer.....
tieni presente che sono poco più che beginner e quindi sono impressioni soggettive!
resta il fatto che come detto e stradetto occorre provare e riprovare ma nel caso ti piacesse il timbro dei vintage americani vai su R1jazz....una goduria ;) (e non tribuli come sui vintage)

Placebo
30th November 2012, 17:31
Vorrei ringraziare tutti quanti hanno risposto, comincio ad avere le idee più chiare.
Sapete, quando sono andato a comprare il sax, il venditore mi ha detto una cosa che mi ha molto colpito: "Cerca di non guardare i sax che ti metto in mano, non gurdare la marca. Attacca il collarino e suona, poi dimmi cosa pensi, poi vedremo la marca". E' molto interessante, e così ho cercato di fare (difficilissimo :lol: ), ma in effetti è l'unico modo per comprare un sax senza lasciarsi condizionare dalla Griffe (o dalla sua assenza....).

fcoltrane
30th November 2012, 17:39
prendo spunto dall'ultimo intervento per rispondere.
quando prendo il mio sax è una goduria.
ormai ho trovato un equilibrio con il mio setup e non è facile tornare indietro.
come si fa a valutare la bontà di un sax ?
presto detto :
prendi un sax e verifica cosa riesci ad ottenere ,poi ne prendi un altro e fai la stessa operazione.

trovo che i sax di nuova produzione abbiano rispetto ad una ventina di anni fa una buona qualità generale. (mi importa poco dove sia la produzione)
ma immancabilmente abbiano un limite che li faccia apparire meno buoni dei miei sax.
una volta è perchè si prendono più aria e fai una fatica bestia per ottenere lo stesso risultato, altra volta la meccanica non va bene per la mia abitudine, altra volta il suono ha un timbro che non mi piace e per modificarlo devo cambiare ancia o bocchino , ecc...
con i vintage poi è ancora più difficile regolarsi.
ho provato recentemente una decina di mk6 (tanto per parlare del mio stesso sax ) e solo 2 avevano una qualità che li faceva avvicinare al mio.
questo non vuol dire certo che l'ottanta per cento dei mk6 siano ciofeche ma è un dato che fa riflettere.

gf104
30th November 2012, 17:47
MKVI....quello che dici sulla decina che hai provato mi fa stare più tranquillo ;)
@Placebo: in ultima analisi penso che il timbro del sax debba soddisfare le tue orecchie così come la meccanica deve essere friendly per le tue manine e il tutto senza dar troppo peso al brand e dove è stato prodotto il sax :smile:

Jason Kessler
30th November 2012, 18:00
Non trascureri il discorso del settaggio.

Io non riesco a suonare altro che SBA, ma restaurati da Messori.
Tutto il resto mi sembra ostico, spento, volgare (a volte), scomodo, brutto e inutile.

Raramente trovo qualcosa di interessante, ma alla fine, per un miliardo di motivi, mi sento a casa solo con il citato modello, rigorosamente passato dalle mani del mio riparatore di fiducia.


Per la cronaca, in un noto negozio locale, un Selmer Reference tenore nuovo di pacca è stato consegnato dalla Ditta stessa con il meccanismo del C# grave al contrario! La tazza era aperta...e la chiave premuta....la chiudeva. Roba da pazzi...!!!!

zkalima
30th November 2012, 18:58
Sono molto d'accordo con Gene, quello che può dare uno strumento non è verificabile in pochi minuti, ci sono sax di produzione attuale che hanno un suono molto presente, proiezione e buona meccanica, ma quello che possono dare è solo quello, ci sono invece strumenti che subito non sono eclatanti, ma offrono un range di suono molto ampio, che richiedono la messa a punto di un setup più raffinata, e che reagiscono male ad un'impostazione non collaudata dell'emissione del musicista.
Insomma la qualità più alta nei sax è più esigente e richiede più esperienza, per questo ai principianti si consigliano sax facili, perchè il loro standard è più limitato, ma immediatamente accessibile, e la capacità del musicista alle prime armi di adattare se al sax e di sfruttarne le sfumature e la presenza è evidentemente molto bassa.

Per quanto riguarda i Selmer, ci sta dentro troppa roba, la forza commerciale del marchio si è imposta con una tale presenza sul mercato, che ancora riescono a vendere baracche come i reference a prezzi stellari, d'altronde musicisti come Dexter Gordon hanno lasciato il Conn per il Selmer e questo significherà qualcosa.

JackGregory
30th November 2012, 22:13
Io ho in testa il suono che esce dai miei Selmer e sono abituato a quello, ho posseduto anche in contemporanea anche uno Jupiter (tenore) non modello base (ottimo strumento meccanica e rapporto qualità/prezzo), ma il suono che ne usciva era diverso .

Placebo
30th November 2012, 23:16
Grazie fcoltrane. La tua spiegazione mi ha molto soddisfatto, dalle tue parole, traspare l'amore che hai per il sax, per i tuoi strumenti. Sa ripassi, dimmi un'altra cosa: ti sei affezionato col tempo ai tuoi strumenti, o hai trovato il feeling dai primi minuti che l'hai provati?

Placebo
30th November 2012, 23:22
Scusate se non vi cito tutti. Leggo con molto interesse i vostri interventi. Forse qualcuno pensa che questo mio 3D sia un po' banale, eppure per me è importante.
Grazie

fcoltrane
30th November 2012, 23:33
è stato amore a prima vista .
ricordo però che, arrivando da un selmer prima serie la richiesta di aria era maggiore ed il suono di conseguenza.
il sax era del mio maestro e ancora prima di vederlo concretamente ne avevo ascoltato il suono .
il più bel suono di sax tenore che abbia ascoltato sino ad oggi.

Placebo
30th November 2012, 23:48
Sembra una favola.. :smile:

Grazie! ;)

fbisbo76
1st December 2012, 00:16
Ciao Placebo, ti do la mia chiave di lettura... ::saggio::
per quel che mi riguarda sono approdato al Mark VI dopo 15 anni di tenore Yanagisawa...ho dato via il mio vecchio ma ottimo u900 che ha sempre fatto più che egregiamente il suo mestiere. Al conservatorio ho -per ragioni di studio e di impostazione classica- suonato sempre alti Selmer, ma non sono mai stato un Selmeriano convinto credimi ;)
Sono approdato al Mark VI tenore perchè poi con la maturità dovuta ho ascoltato nel tempo tantissimi dischi, suonati dai grandi del Jazz (Michael Brecker in primis) ma anche della musica moderna (Chris White dei Dire Straits, per citarne un altro) che suonanavano Mark VI e senza saperlo (almeno sul tenore) cercavo da tempo quel tipo di suono... che può dare solo un Mark VI :ghigno: . Non si tratta di dire se è meglio o peggio. Magari tra un pò di anni camnbierò idea, chissà.
Se fai caso agli strumenti in firma, non sono un sassofonista selmeriano convinto a priori... nella mia vita ho provato tanti sax di marche diverse e ne ho avuti tanti... ognuno di loro mi ha dato qualcosa di diverso.
Secondo me per apprezzare un buon vintage come il Mark VI occorre sicuramente molta esperienza, devi volere un vintage e cercare quella filosofia e non si può valutare e liquidare in poco tempo.
Per ricollegarmi ai discorsi fatti nei post precedenti e rispondere alla tua domanda, posso dirti che sicuramente un sax molto moderno nell'immediato ti darà sicuramente di più, ma poi i limiti li sentirai nel tempo, quando cercherai di personalizzare il tuo suono o cercherai una maggiore duttilità sonora dello strumento o una timbrica particolare. Nel dettaglio ti scrivo le mie sensazioni "a pelle" suonando il tenore Mark VI che ho in firma:
- Quando prendo il mio Mark VI tra le mani già percepisco la differenza (ergonomia, lastra, peso dello strumento) e quando lo suono sento una vibrazione diversa e maggiore della lastra dello strumento rispetto ad altri, una sensazione unica che non posso descriverti...
- la timbrica è molto particolare e il mio tenore riesce a seguirmi dove voglio
- il sax non è "duro" come gli esemplari moderni, non è sguaiato come certi altri sax provati , è equilibrato, intonato ed ha il giusto mix tra peso, struttura meccanica, fluidità e sonorità per quello che voglio suonare (è un pò come guidare una macchina dagli equilibri perfetti tra setup,meccanica,velocità,risposta ecc...)
- Altra particolarità che ha fatto la fortuna di questi sax è la meccanica: fluida e precisa (considera che il mio esemplare è del 1959 ma suona meccanicamente alla pari di un sax moderno, anzi, forse meglio)
- il Mark VI non fa rimpiangere sax moderni
- posso suonarci jazz o suonare musica classica senza difficoltà (senza problemi di intonazione o di meccanica scomoda...come invece succederebbe suonando esemplari di sax più jazzistici come i Conn)
- il Mark VI non è impegnativo, come ad esempio il mio alto Rampone che pretende di più, visto il canneggio più largo e il fatto che è un sax moderno.
spero di averti dato qualche ragguaglio...
saluti

Bracc
1st December 2012, 02:47
Io ho un mark vi ed un mark vii...tempo fa avevo addirittura 2 tenori mark vi....bè che dire, soffiare dentro un selmer è molto diverso di suonare dentro ad altre lastre....deve piacere proprio il modo di come risponde il tuo fiato all'interno dello strumento, mi riferisco a facilità, grossezza, immediatezza, per me Selmer è un modo di sentire e vivere il sax, diverso dal modo borgani etc etc...
O ti piace o no.

tzadik
1st December 2012, 02:50
La scelta dello strumento è di per sé una cosa estremamente personale... ha estremamente poco senso discutere su ste cose: la natura umana (soprattutto maschile) poi porta a una escalation per imporre il proprio pensiero... e poi si arriva agli insulti, il thread verrà chiuso e ognuno continuerà la sua verità... a sostenere la sua verità. Ci scommettiamo su? http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif


La scelta dello strumento è di per sé una cosa estremamente personale... e tutto dipende da un serie di fattori tecnici, fisici, culturali, psicologici e chi più ne ha più ne metta... ma comunque personali.

La scelta dello strumento è di per sé una cosa estremamente personale.

La scelta dello strumento è di per sé una cosa estremamente personale.

La scelta dello strumento è di per sé una cosa estremamente personale.

La scelta dello strumento è di per sé una cosa estremamente personale.

La scelta dello strumento è di per sé una cosa estremamente personale.

Placebo
1st December 2012, 10:05
Grazie fbisbo per la tua interessante disamina. Insomma, mi pare di capire che quando ti prendi un Selmer, non apprezzi sin da subito le potenzialità di questo strumento. Ma allora... come si fa? Lo si prende a fiducia ed aspetti di capirlo nel tempo? Sai... nella domanda che io pongo in questa discussione, si cela anche un altro dubbio. Il mio Yanagisawa, acquistato solo pochi giorni fa usato, ma praticamente perfetto, pari al nuovo. Una serie di fattori mi hanno convinto a prenderlo, subito. Ma mi sta succedendo una cosa strana... non riesco a sentirlo mio, e soprattutto, non riesco a spingerlo dove voglio. Allora mi chiedo, se devo ancora capirlo, o se ho fatto un acquisto sbagliato. Se la cosa continua per molto, dovrò darci un taglio, e sostituirlo. Magari mettendo sopra un 7-800 €, potrei trovare anche io un Selmer, e vedere come va. Tanto se non dovessi calzarmi, lo ripiazzo ad occhi chiusi. Ma mi domando pure... il mio grado di "in"competenza, merita uno strumento del genere? Grrrrrrr... m'innervosisco quando entro in confusione.

@Tzadik, ti apprezzo molto e spesso ho trovato utili i tuoi suggerimenti. Lo so che uno strumento è una cosa strettamente personale, ma non concordo sul fatto che questa discussione sia inutile. Forse lo è per te, e per molti altri, ma per me è importante. E poi cavolo... quando ho un dubbio sull'argomento "sax" in genere, se non ne parlo con voi, con chi vuoi che ne discuta, con mia moglie? :lol:

Andy
1st December 2012, 10:13
Tanto se non dovessi calzarmi, lo ripiazzo ad occhi chiusi.

Premetto che non ho assolutamente un Selmer, però in quanto a "piazzarlo ad occhi chiusi" Non credo tanto alla favola.... Se guardi sui siti ci sono parecchi Selmer in vendita ma sono sempre lì.... ;)

Placebo
1st December 2012, 10:31
ahahha... econe una nuova. Perchè secondo te succede questo, Andy?
In effetti... li dove hopreso il mio Yana, c'erano Selmer a carriolate.....

tzadik
1st December 2012, 11:01
@Tzadik, ti apprezzo molto e spesso ho trovato utili i tuoi suggerimenti. Lo so che uno strumento è una cosa strettamente personale, ma non concordo sul fatto che questa discussione sia inutile. Forse lo è per te, e per molti altri, ma per me è importante. E poi cavolo... quando ho un dubbio sull'argomento "sax" in genere, se non ne parlo con voi, con chi vuoi che ne discuta, con mia moglie? :lol:Il punto è che le motivazioni per cui uno scegliere di entrare in possesso di un Selmer (in maniera più o meno legale :lol: )... possono essere le stesse per cui uno non vuole entrare in possesso di un Selmer.

Poi ci sono vari aspetti dello strumento che possono essere analizzati... qualcuno in maniera oggettiva, altri in maniera soggettiva. :zizizi))
Sulle cose oggettive si può discutere... pure su quelle soggettive... ma spesso sono venute fuori situazioni in cui ci si metteva quasi le mani addosso, almeno "virtualmente". http://tzadik.xoom.it/emoticon/TFRykn8TT.gif

re minore
1st December 2012, 15:01
Nel mio piccolo ho provato (solo contralti) molti selmer che andavano alla grande e non pochi selmer che invece andavano maluccio. Qualcuno non andava e stop, e parlo anche di mark vi: alcuni mark vi che ho provato sembravano termosifoni.

Ho provato alcuni alti di altre marche, e cito gli unici due che mi sono veramente piaciuti molto: uno yanagisawa 992 provato da Inghilterra ed un conn transitional che ho venduto perche' a suonarlo mi faceva male la mano sx.

Per il resto, la mia personalissima impressione e' che quando un selmer va bene (e non sempre va bene) non c'e' n'e' per nessuno. Ho speso una piccola fortuna per un mark vi ed un sba e non ho mai trovato sax migliori.

Ripeto: solo contralti. Sui tenori non sono in grado di dare un giudizio e per quanto riguarda i soprani, sui quali pure potrei astenermi visto l'esperienza molto limitata, il miglior soprano che abbia mai suonato e' stato un R&C R1.

fcoltrane
1st December 2012, 15:33
per Placebo:
capire uno strumento non è cosa semplice (sono daccordo con Gene che lo riferiva ai bocchini che per provare un bocchino e capirne le potenzialità ci vuole tempo.)
allora come cavolo si fa a scegliere il sax?
l'unico modo è provare provare provare .
se si prova con amici sassofonisti si ha la fortuna di confrontarsi ed avere pareri diversi e cosa più importante suoni diversi.
quale è la prova del nove.
quando ti capita la fortunata coincidenza che le tue impressioni corrispondano a quelle del tuo interlocutore. (anche addirittura a sua insaputa hiihiihihihihihihihiihii)
per Reminore : avevo dimenticato del transitional conn alto ,un grandissmo strumento dalla meccanica davvero ostica.
quoto "quasi" integralmente quello che hai scritto.

Cannibale
1st December 2012, 16:01
La mia storia con questo marchio risale ai primi anni 90.. avevo iniziato con il contralto Yamaha 25 usto poi dopo un paio di anni avevo capito che preferivo il tenore ed avevo comprato un Yamaha YTS 61 un buon tenore, dopo un paio di anni ebbi modo di provare un mark VI di un collega e la sensazione che provai me la ricordo molto bene,(quella che provo ogni giorno) quel sax vibrava tra le mani come se fosse vivo e il suono che ne usciva era fantastico, io volevo quel suono. All'epoca ero al 2 secondo anno di Economia e per pagarmi le lezioni di sax facevo l'istruttore di nuoto e in estate di surf e vela... insomma era come se oggi mi innamorassi di un boeig 747, non potevo proprio permettermelo. Qualche tempo dopo per altri motivi lasciai totalmente il sax.
Da 3 o 4 anni ho ripreso, suono un paio di ore al giorno e una volta alla settimana con un gruppo jazz fusion e mi diverto tantissimo, oggi le cose sono cambiate e il prezzo di un sax non è onestamente un fattore, quindi appena ho potuto ho comprato il miglior mark VI che mi è capitato e poi anche un SBA. Spesso mi capita di provare sax di altri marchi ma per un motivo o per l'altro preferisco sempre i miei. Non ho preconcetti ne motivi particolare per preferire i vintage ed in particolare i Selmer, sono sempre attratto dal suono dei Conn ma la meccanica non la tollero, lo scorso anno ho preso un soprano mark VI, ho anche avuto un Yamaha 475 ho testato un 62R ma il confronto in termini di suono mi ha ancora una volta portato in questa direzione.

re minore
1st December 2012, 19:04
... per Reminore : avevo dimenticato del transitional conn alto ,un grandissmo strumento dalla meccanica davvero ostica.
quoto "quasi" integralmente quello che hai scritto.

Il mio era di fatto un 6M, con tanto di donnina nuda incisa, era un sax veramente bello. Ora e' nella collezione di berni.
La meccanica era relativamente comoda e non mi dava grossi problemi tranne uno: mi faceva male il pollice sx (quello che aziona il portavoce). Per questo motivo decisi di vendere il sax e proprio l'altro giorno un forumista mi ha raccontato che anche lui aveva un conn che gli dava problemi alla mano, che ha continuato a suonarlo ma che poi i problemi sono diventati seri e ha dovuto rinunciare. Con altri sax non ha avuto, neanche lui, particolari problemi.

Andy
1st December 2012, 21:49
ahahha... econe una nuova. Perchè secondo te succede questo, Andy?
In effetti... li dove hopreso il mio Yana, c'erano Selmer a carriolate.....


Guarda io non ti saprei dire perchè succeda che ci siano un sacco di Selmer in vendita (Forse perchè tutti pensano di venderlo quando gli pare... "Male che vada") Però credo, dal mio punto di vista, che ogni cosa abbia il suo prezzo, non puoi chiedere per un sax gli stessi soldi a cui viene venduta una utilitaria... (sempre a mio modesto parere)
Poi magari, giustamente ci sono persone che, beate loro, hanno disponibilità di 3000/5000 euro per comprare un sax (alla faccia della crisi) Ed e giusto che lo facciano, ma credo anche che siano una minoranza di "fortunati". La maggior parte penso che vogliano solamente "realizzare" (o pensare di farlo) Solamente perchè hanno in mano un Selmer, altrimenti non saprei come spiegarmi questa vendita di strumenti che , a detta di molti, sono i migliori in assoluto... E allora come mai lo vendi???? ;)
Non me ne voglia nessuno del forum su questa mia considerazione, perchè tale è e tale rimane.. Una semplice considerazione personale.

fcoltrane
1st December 2012, 22:26
considera pure che per alcuni strumenti musicali il prezzo richiesto è lo stesso di una villa.
io al contrario sostengo che i soldi spesi in strumenti musicali sono ben spesi.
la scorsa settimana discutevo sulla crisi con un amico il quale mi ha spiegato il valore di alcune auto che transitavano.
in pochi di minuti sono passate un centinaio di auto circa, dal valore che si agirava in media sui 40 mila euro.
(alla faccia della crisi.)

non ho ben capito il discorso sul "realizzare" , ed infatti mentre è chiaro per chi vende (realizzare come sinonimo di guadagnare denaro) non lo è affatto per chi compra (a meno di non considerare il termine come realizzare un sogno).

Andy
1st December 2012, 22:46
Sono d'accordo con te fcoltrane che alcuni strumenti costino come una villa, però a mio modesto parere, le alternative potrebbero essere altre per chi non sia puramente "professionista" (Non e detto che se non hai un Selmer sei una nullità.. Credo ;) ) Intendevo solamente dire che non tutti hanno, purtroppo, la possibilità per spendere dei capitali per uno strumento,oppure per andare in ferie ai Caraibi, o per comperare una Lamborghini ecc ecc...
Per il discorso del "realizzare" era riferito naturalmente a chi vende, perchè chi compra credo realizzi ben poco, se non un suo sogno o il miglioramento della sua professione... ;)

fcoltrane
1st December 2012, 22:56
è chiaro che non è lo strumento che fa il musicista, credo però che ci sia una differenza sostanziale tra uno strumento musicale ed una lamborghini.
poi il titolo è indicativo "ai selmeristi cosa ci tovate nel vostro bimbo".
mi stupirei se qualcuno scrivesse: il mio bimbo è stato il peggiore acquisto della mia vita e lo tengo solo perchè nessuno se lo ricompra ha un suono che assomiglia ad un flauto suonato male , e lo ho preso solo perchè sono un po coglione.
hihihihihihihihhihiihi avevo un complesso di inferiorità con i connisti che non ho ancora risolto

Andy
1st December 2012, 23:38
:lol:

Sax O' Phone
1st December 2012, 23:56
Per quanto riguarda i Selmer
...
musicisti come Dexter Gordon hanno lasciato il Conn per il Selmer e questo significherà qualcosa.

Apprescindere: leggendo mi è tornata alla mente un'intervista che avevo visto dove lo stesso Dex ammetteva che tecnicamente non capiva nulla dello strumento, tanto che il becco che usava gli era stato dato da un altro saxofonista che suonava in sezione con lui. Si era trovato bene e da allora ha sempre usato quello.

Come per qualsiasi altro strumento/attrezzo devi poterlo usare ad occhi chiusi, diventare un tutt'uno portandoti alla realizzazione del tuo progetto creativo con naturalezza.
Se questo non avviene e lo strumento non ti calza, il problema è o nelle tue capacità o nella sua inadeguatezza ai tuoi scopi.
Con quest'affermazione finale mi pare di essere 'quello della tromba' di Arboriana memoria... :lol:

Sax O' Phone
2nd December 2012, 00:02
mi stupirei se qualcuno scrivesse: il mio bimbo è stato il peggiore acquisto della mia vita e lo tengo solo perchè nessuno se lo ricompra
:ghigno:

Probabilmente non credo avrebbe grosse difficoltà a rivendere un Selmer anche se fosse un chiodo, ma con la S...

Avrei presente almeno una ventina di musicisti che non suonano più i loro Selmer perchè hanno trovato altri strumenti e che probabilmente non sentono la necessità di intervenire in un thread così titolato. E' pure vero che molti continuano ad usare sax di questa marca e probabilmente non li cambierebbero mai.
;)

fbisbo76
2nd December 2012, 00:55
Grazie fbisbo per la tua interessante disamina. Insomma, mi pare di capire che quando ti prendi un Selmer, non apprezzi sin da subito le potenzialità di questo strumento. Ma allora... come si fa? Lo si prende a fiducia ed aspetti di capirlo nel tempo? Sai... nella domanda che io pongo in questa discussione, si cela anche un altro dubbio. Il mio Yanagisawa, acquistato solo pochi giorni fa usato, ma praticamente perfetto, pari al nuovo. Una serie di fattori mi hanno convinto a prenderlo, subito. Ma mi sta succedendo una cosa strana... non riesco a sentirlo mio, e soprattutto, non riesco a spingerlo dove voglio. Allora mi chiedo, se devo ancora capirlo, o se ho fatto un acquisto sbagliato. Se la cosa continua per molto, dovrò darci un taglio, e sostituirlo. Magari mettendo sopra un 7-800 €, potrei trovare anche io un Selmer, e vedere come va. Tanto se non dovessi calzarmi, lo ripiazzo ad occhi chiusi. Ma mi domando pure... il mio grado di "in"competenza, merita uno strumento del genere? Grrrrrrr... m'innervosisco quando entro in confusione.


Secondo me il fatto di suonare un Yanagisawa 901 non è limitante. Occorre secondo me che tu lo suoni per un pò di tempo, lo Yanagisawa in questione è un ottimo strumento che ti può dare tanto.
Oltre al fatto del "grado di competenza" personale , cioè la tua capacità di gestire un sax (che chiaramente non conosco) e di capirne tutte le peculiarità ,quando provi un sax (Mark VI o altro vintage come Conn ecc...) entrano in campo molti fattori, il fatto ad esempio legato alla tua esperienza personale (da quanti anni suoni e cosa hai suonato e per quanto tempo), la sensibilità personale, il tipo di setup usato (che magari si addice di più ad un tipo o un altro di strumento - marca si sax). Nel contempo (intendo mentre prendi confidenza con il tuo Yanagisawa e lo conosci meglio) puoi sempre provare altre marche di sax come i Selmer Mark VI e cercare quello "suonante" :amore:: ìche fa per te. Bada bene: provare non vuol dire per forza "acquistare" o avere i soldi per, quindi chiunque può farlo senza impegno.
La mia ricerca in tal senso è durata molti anni ed ho provato molti esemplari di MarK VI diversi oltre che SBA anche di professionisti del settore ( non mi sono accontentato di provare ad esempio quelli dei negozi. Avevo bisogno di suonare certi esemplari per capire e avere magari pure un parere di un professionista).
Mi sono fatto un'idea precisa nelgi anni di come suonavanoa alcuni e di quali esemplari suonavano poco o addirittura male. Mi sono reso conto che a volte entrano in gioco anche altri fattori che vanno al di là della tua capacità di capire come suona il sax: ad esempio un sax vintage con una messa a punto sbagliata o che non è a posto, o il fatto che stai suonando su quel sax un chiver non azzeccato (e sui vintage succede) ..e magari il fusto del sax è stupendo ...basterebbe cambiare chiver e ti cambia il mondo. E' importante quindi provare, provare e confrontarsi anche con altri musicisti.
L'aver provato negli anni strumenti diversi ( di marche diverse ) quello sicuramente ti può aiutare ad essere più consapevole nella scelta (fermo restando il fatto che un sassofonista continua poi a suonare sempre il suo sax).
- un collega sassofonista che ti conosce bene e che suona sempre con te ti può aiutare nella scelta, quindi mentre provi lo strumento puoi farti dare dei pareri, farti ascoltare e confrontare le tue impressioni sullo strumento o degli strumenti che hai a disposizione.
ti faccio un esempio concreto della prova che io chiamo del 9: quando ho scelto il mio Mark VI ho portato con me due colleghi sassofonisti che a sua volta hanno portato i loro sax tenori, avevo 9 sax da provare: un tenore Selmer Serie II e un Borgani Jubilee, io il mio Yanagiswa u900. Li abbiamo confrontati in tempo reale con altri 6 Mark VI in vendita per renderci conto delle differenze e sicuramente la scelta finale che mi ha portato al mio Mark VI five digit è avvenuta con maggiore consapevolezza.
insomma secondo me è solo una questione di tempo e poi troverai il tuo sax. :ghigno: saluti

Placebo
2nd December 2012, 00:58
Tutto molto interessante. Talvolta anche divertente.
Io quando ho comprato il sax, non avevo 3000€ in tasca, ne avevo la metà, ed ho comprato uno strumento che vi rientrava. Se i Selmer che ho provato, avessero avuto un costo tale da poter essere affrontato dal mio budget, comunque non lo avrei acquistato.
Sbagliando? Forse. Non mi emozionavano, magari col tempo mi avrebbero dato molto, chissà.... :mha!(
Visto che ci siamo, mi dite in breve che differenza hanno i nuovi modelli rispetto i vintage?

Placebo
2nd December 2012, 01:12
Grazie fbisbo, molto esaustivo.
Mi conforta sentire da te che lo Yana non è limitante. Sono giorni che i scervello per capire se sono io o è lui. Ne ho parlato col mio maestro, e presto me lo proverà per capire insieme il problema.
Ciò che dici in merito al fatto di provare stumenti in insieme ad altri amici sassofonisti, lo doper scontato. Anzi... da solo non riuscire a fare l'acquisto. Ho un compagno di battaglia fedele, col quale condividiamo le gioie del sax e della musica, ed ovviamente in queste occasioni ci muoviamo in squadra... :ghigno:

fbisbo76
2nd December 2012, 01:15
Tutto molto interessante. Talvolta anche divertente.
Io quando ho comprato il sax, non avevo 3000€ in tasca, ne avevo la metà, ed ho comprato uno strumento che vi rientrava. Se i Selmer che ho provato, avessero avuto un costo tale da poter essere affrontato dal mio budget, comunque non lo avrei acquistato.
Sbagliando? Forse. Non mi emozionavano, magari col tempo mi avrebbero dato molto, chissà....
Visto che ci siamo, mi dite in breve che differenza hanno i nuovi modelli rispetto i vintage?
Ciao Placebo...hai letto la mia precedente disamina? :lol: visto che ho tempo stasera continuerò ad annoiarti .... !
i nuovi modelli non hanno niente a che vedere con i vintage. Sono fatti per suonare subito e per colpire l'acquirente magari con molta cura a livello estetico oltre che magari con un timbro brillante e proiettato (mi vengono a mente gli Yamaha Custom YAS 875 serie EX e Z ad esempio, ma anche il tuo Yana 901) Un vintage lo scegli perchè secondo me è un esemplare unico ed ognuno di loro ha pregi e diffetti che ti possono fare innamorare di lui :amore:: il vintage cioè è molto personale ..è come farsi un vestito su misura.... mentre i modelli nuovi sono standard, è come acquistare un capo già confezionato per il pubblico (non so se mi spiego :lol: )
Gli esemplari nuovi secondo il mio modesto parere sono tutti molto simili a parità di marca e modello, e hanno tutti le stesse caratteristiche (suonano più o meno uguale) sono cioè fatti in serie e più standardizzati. Ci sono poi alcuni marchi che curano di più la messa a punto e altri che lo fanno meno..la serie III Selmer per esempio non cura molto la messa a punto per quello che costa (ecco perchè ne vedi a carriolate in vendita, altro motivo è che ad esempio la serie II Selmer è strautilizzata in conservatorio ed è quasi d'obbligo ma dopo il diploma molti sassofonisti se ne liberano e magari si prendono un Mark VI che è un altro mondo).
Modelli moderni come gli Yamaha YAS 275,475,875 di solito non hanno problemi di messa a punto, si tratta solo di provare diversi esemplari dello stesso modello proprio per togliersi lo sfizio di prendere il migliore tra i tre ecc....
Un sax moderno ti dà molto subito perchè magari risulta facile (soprattutto a chi inizia e chi non ha esperienza) ma chiaramente ha i suoi limiti riguardanti la timbrica ecc... Gli Yanagisawa e gli Yamaha ad esempio non hanno una timbrica particolarmente duttile, suonano fino a lì e basta non ti danno di più. Poi chiaramente se i sax vengono provati da professionisti è anche vero che c'è chi dice che un sassofonista vero potrà tirar fuori il suo suono da qualsiasi tipo di strumento ... siamo daccordo... ma li entrano in campo molti altri fattori legati alla preparazione, alla gestione dello strumento e del setup.....la disamina potrebbe continuare...

tzadik
2nd December 2012, 02:15
Leggo tante idee... ma tanto confuse. :D-:

fbisbo76
2nd December 2012, 02:47
spero non sia riferito ai miei post .... :BHO:

tzadik
2nd December 2012, 03:16
Si... soprattutto i tuoi. :zizizi))

L'efficienza della meccanica è una cosa che si può misurare... e si può intervenire in mille modi per fare funzionare la meccanica in un certo modo piuttosto che in un altro.
Alcuni strumenti vintage sono molto delicati... la resa complessiva può venire influenzata in maniera pesante da cose che apparentemente sembrano ininfluenti.
Non tutti i tecnici lavorano allo stesso modo... e i risultati poi si sentono.

Per valutare gli strumenti... bisogna tener conto di molti fattori.
E questo può valere anche su strumenti moderni, che magari non subiscono un controllo di qualità accurato (o almeno non in tutte le fasi della produzione assemblaggio).

Il suono non lo fa lo strumento. Il suono non lo fa nemmeno chi suona.
Il suono lo fa una combinazione dello strumento + chi suona... in che percentuale? È una cosa che varia da soggetto a soggetto.

Altra cosa: uno strumento è limitante nella misura in cui ti limita a ottenere certe cose che possono essere svariate... volume, intonazione etc etc...
Tanto più basso il livello tecnico di chi suona... tanto più alto il margine prima di arrivare al "limite".
Vale anche la cosa duale: uno strumento troppo "selettivo" può limitare moltissimo anche chi semplicemente non riesce a suonarlo per ragioni indipendenti dal livello tecnico.

Per quanto riguarda il valore dei Selmer vintage, non mi esprimo.
In questo caso, il mercato, la storia e infine le caratteristiche del singolo strumento generano il prezzo... un dato è importante però trovano in vendita più Mark VI che tutti gli altri modelli Selmer messi assieme...
Avevo fatto anche un statistica un po' di tempo fa', guardando solo il mercato interno. e di Mark VI (considerando tutti i tagli) se ne trovavano in vendita il doppio rispetto ai Serie II (considerando tutti i tagli): quindi o tutti quelli che hanno un Serie II sono idioti oppure il Serie II riesce a essere più apprezzato come strumento, che come merce di scambio.
Il resto è una questione di gusti personali.

@re minore: provato di persona anche io un 10M con il problema sul poggia dito del pollice sinistro: dopo 15 minuti a suonarlo... mi faceva male il pollice.
Ora, io non voglio essere presuntuoso... e non ho nemmeno idea di quale sia il livello dei "tecnici" della tua zona... però quel problema si può risolvere, in modo definitivo: è un problema dello strumento, non di chi suona!

Placebo
2nd December 2012, 09:17
@fbisbo: ho avuto la stessa sensazione. Provando un Selmer nuovo prima (non ricordo il modello) e un Yamaha custom dopo, mi pareva che gli strumenti fossero identici, soprattutto nella timbrica. Insomma... avevano un'aria.. "standard", parola terribile da usare su questi strumenti.

@tzadik: concordo su tutto. In merito poi alla personalizzazione/correzione difetti, conosco un tecnico capace di customizzare un sax all'inverosimile. Quindi su molto si può intervenire.

re minore
2nd December 2012, 10:15
@re minore: provato di persona anche io un 10M con il problema sul poggia dito del pollice sinistro: dopo 15 minuti a suonarlo... mi faceva male il pollice.
Ora, io non voglio essere presuntuoso... e non ho nemmeno idea di quale sia il livello dei "tecnici" della tua zona... però quel problema si può risolvere, in modo definitivo: è un problema dello strumento, non di chi suona!

E' vero che forse (il forse e' d'obbligo) lo strumento poteva essere modificato per risolvere il problema, ma lo strumento in se non aveva alcun problema! Il problema, secondo me, derivava dalla posizione che la mano doveva assumere che, per me, evidentemente non andava bene. Mi e' stato detto, da berni, che e' un problema che puo' dipendere dai fori in linea. Comunque con te sono tre le persone che conosco che hanno avuto problemi di dolori alle mani con un conn... qualcosa vorra' pur dire!

fbisbo76
2nd December 2012, 20:44
seriamente e senza offese per nessuno, essendo su un forum ognuno è libero di esprimere la sua opinione e resta il fatto che personalmente ho sempre apprezzato i tuoi interventi, ma questo in particolare mi è sembrato frutto di una serie di preconcetti... e meramente tecnico.... comunque scriverò lo stesso quello che penso, diciamo che sono in parte daccordo con te, ma ci sono alcuni punti da chiarire... anche io potrei dirti che noto un pò di confusione nei tuoi interventi. Spero di non essere tedioso e i moderatori mi perdoneranno visto che non è mio solito fare interventi lunghi:

Si... soprattutto i tuoi. :zizizi))

L'efficienza della meccanica è una cosa che si può misurare... e si può intervenire in mille modi per fare funzionare la meccanica in un certo modo piuttosto che in un altro.
Alcuni strumenti vintage sono molto delicati... la resa complessiva può venire influenzata in maniera pesante da cose che apparentemente sembrano ininfluenti.
Non tutti i tecnici lavorano allo stesso modo... e i risultati poi si sentono.

Beh sono daccordo in parte: quando vai a provare uno strumento vintage impegni tempo e denaro, alle volte puoi fare anche un sacco di kilometri, quindi secondo il mio parere la selezione va già fatta a priori, bisogna cioè rivolgersi alle persone giuste che ti danno strumenti a posto e non il contrario. Spesso invece ci si rivolge alle persone sbagliate e qui concordo con te nel dire che i risultati poi si sentono ( ma non ce n'è bisogno di sentirli, bisogna concentrarsi su strumenti suonanti e meccanicamente a posto vista la spesa).


Per valutare gli strumenti... bisogna tener conto di molti fattori.
E questo può valere anche su strumenti moderni, che magari non subiscono un controllo di qualità accurato (o almeno non in tutte le fasi della produzione assemblaggio).

Il suono non lo fa lo strumento. Il suono non lo fa nemmeno chi suona.
Il suono lo fa una combinazione dello strumento + chi suona... in che percentuale? È una cosa che varia da soggetto a soggetto.
Il suono non lo fa lo strumento sono daccordo. Il suono non lo fa chi suona, non sono daccordo. E' assodato ormai da tempo e lo dicono i professionisti che il suono lo fa chi lo suona lo strumento, in larga parte. Diciamo in termini percentuali direi un 80% lo fa chi suona, il resto lo fa lo strumento. Questo test lo potete fare con i vostri allievi dandogli il vostro strumento ma anche con i professionisti dandogli il vostro strumento uscirà un suono completamente diverso. Che poi sia migliore o peggiore chiaramente dipende da chi suona, ma stiamo dicendo la stessa cosa in maniere diverse.



Altra cosa: uno strumento è limitante nella misura in cui ti limita a ottenere certe cose che possono essere svariate... volume, intonazione etc etc...
Tanto più basso il livello tecnico di chi suona... tanto più alto il margine prima di arrivare al "limite".
Vale anche la cosa duale: uno strumento troppo "selettivo" può limitare moltissimo anche chi semplicemente non riesce a suonarlo per ragioni indipendenti dal livello tecnico. sono daccordo in parte. Non esistono strumenti limitanti. Esiste lo strumento giusto per quella persona e lo strumento sbagliato. Esempio: Ad un mio allievo principiante non darei mai da suonare il mio alto R&C silverpro per le stesse ragioni che ho detto sopra, dipende da chi lo suona, sarebbe uno strumento sbagliato. Ma non è uno strumento limitante per me che ho un'esperienza diversa e vengo da studi sia classici che jazzistici.


Per quanto riguarda il valore dei Selmer vintage, non mi esprimo.
In questo caso, il mercato, la storia e infine le caratteristiche del singolo strumento generano il prezzo... un dato è importante però trovano in vendita più Mark VI che tutti gli altri modelli Selmer messi assieme... Questo è ininfluente ai fini della scelta. Il fatto che a me piaccia un vintage va al di là dei volumi di vendita dell'usato, e poi stiamo parlando di strumenti di nicchia che non solo non sono adatti a tutti ma che hanno pure dei prezzi alle volte proibitivi, questo non ne diminuisce il valore, anzi.


Avevo fatto anche un statistica un po' di tempo fa', guardando solo il mercato interno. e di Mark VI (considerando tutti i tagli) se ne trovavano in vendita il doppio rispetto ai Serie II (considerando tutti i tagli): quindi o tutti quelli che hanno un Serie II sono idioti oppure il Serie II riesce a essere più apprezzato come strumento, che come merce di scambio.
Il resto è una questione di gusti personali.

Anche qui una volta tanto non mi trovi daccordo, e non lo dico perchè mi hai criticato, ma solo per il fatto che i serie II sono strumenti più standard (diciamo più alla portata di tutti) e dalla più facile rivendibilità visto che hanno tutto un mercato legato ai conservatori. Personalmente dopo 10 anni di studio ho venduto il mio alto Selmer Serie II (in condizioni tecniche pietose) al prezzo di quando l'ho acquistato proprio per il fatto che il negozio che lo ha comprato lo ha rivenduto nel giro di pochi giorni a studenti del conservatorio.


Ora, io non voglio essere presuntuoso... e non ho nemmeno idea di quale sia il livello dei "tecnici" della tua zona... però quel problema si può risolvere, in modo definitivo: è un problema dello strumento, non di chi suona! i tecnici della mia zona non capisco cosa c'entrano, visto che il mio Mark VI è stato acquistato a Parma da un collezionista privato ed è praticamente perfetto proprio per tutto quello detto in precedenza non c'è bisogno di provare strumenti non a posto, basta sapere a chi rivolgersi.

fbisbo76
2nd December 2012, 20:51
@tzadik : ti copio incollo il commento che per sbaglio risulta scritto da te nei miei commenti:

Avevo fatto anche un statistica un po' di tempo fa', guardando solo il mercato interno. e di Mark VI (considerando tutti i tagli) se ne trovavano in vendita il doppio rispetto ai Serie II (considerando tutti i tagli): quindi o tutti quelli che hanno un Serie II sono idioti oppure il Serie II riesce a essere più apprezzato come strumento, che come merce di scambio.
Il resto è una questione di gusti personali.
Anche qui una volta tanto non mi trovi daccordo, e non lo dico perchè mi hai criticato, ma solo per il fatto che i serie II sono strumenti più standard (diciamo più alla portata di tutti) e dalla più facile rivendibilità visto che hanno tutto un mercato legato ai conservatori. Personalmente dopo 10 anni di studio ho venduto il mio alto Selmer Serie II (in condizioni tecniche pietose) al prezzo di quando l'ho acquistato proprio per il fatto che il negozio che lo ha comprato lo ha rivenduto nel giro di pochi giorni a studenti del conservatorio.

Placebo
2nd December 2012, 21:47
Ecco lo sapevo che con questa discussione alcuni animi si sarebbero accesi... :twisted:

tzadik
2nd December 2012, 22:49
@fbisbo76: sulle opinioni non si discute.
Però non si possono trascurare cose importanti... più si è in grado di capire come funziona lo strumento, maggiore è la capacità di giudizio.

Le mie considerazioni sui Selmer vintage erano da un punto di vista prettamente "di mercato", al netto di quelli che possono essere i target di vendita di certi strumenti.


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La considerazione sui tecnici era riferita a re minore...

@re minore: provato di persona anche io un 10M con il problema sul poggia dito del pollice sinistro: dopo 15 minuti a suonarlo... mi faceva male il pollice.
Ora, io non voglio essere presuntuoso... e non ho nemmeno idea di quale sia il livello dei "tecnici" della tua zona... però quel problema si può risolvere, in modo definitivo: è un problema dello strumento, non di chi suona!

tzadik
2nd December 2012, 22:52
@re minore: sul 10M che ho provato il problema era un po' sull'ergonomia ma soprattutto sulla distribuzione dei pesi (poi vabbè... sul chiver dei 10M sarebbe da aprirci un thread).

fbisbo76
2nd December 2012, 23:23
@fbisbo76: sulle opinioni non si discute.
Però non si possono trascurare cose importanti... più si è in grado di capire come funziona lo strumento, maggiore è la capacità di giudizio.

su questo non ti si può dar torto ... ;) scusa per il commento riferito a reminore ...non avevo capito... e ora che la disamina sui selmeristi continui :yeah!)

Placebo
3rd December 2012, 00:15
:lol:

Qualcuno ha da prestermi un selmer? Giusto lo tengo un paio d'annetti per capire se è il mio sax! :ghigno:

KoKo
3rd December 2012, 01:28
Anche a me sul conn all inizio dava fastidio il pollice...dopo un mesetto è diventato tutto naturale...bisogna solo abituarsi ad un concetto diverso