Visualizza Versione Completa : Tenore Keilwerth SX90R Shadow
Bronx
29th November 2012, 14:04
Ragazzi pur usando il tasto "cerca" non riesco a trovare un topic: mi sembra che nel passato qualcuno avesse rilevato dei problemi a riguardo dei grani rigirati (rolled tone holes) relativamente al modello in oggetto.
Non sto parlando dei problemi costruttivi di ordine generale: mi risulta infatti che i camini di questo tipo richiedano una tecnica costruttiva più accurata (cosa che non può non riflettersi sui costi) e che necessitino di una più accurata registrazione a causa della maggiore superficie offerta al tampone.
Quello che vi chiedo è se qualcuno, relativamente allo Shadow, possa lamentare delle esperienze negative a riguardo di quei camini.
Un abbraccio. Luca
gene
29th November 2012, 14:21
Tutti i Keilwerth SX90R hanno i rolled tone holes, non solo lo Shadow, il quale è di Nickel invece che di Brass ......
Qualche strumento sfigato è nell'ordine delle cose ..... il mio per esempio, non ha quei problemi e non necessità di registrazioni più accurate o frequenti, rispetto ad altre marche.
Aggiungo che la meccanica dei Keilwerth è fantastica, originale (ovvero non copiata allo standard Selmer) ed assai robusta (sai, i tedeschi ..... :sad: ) ed affidabile.
Sono strumenti assai apprezzati soprattutto in USA (gli americani sono persone pratiche ... ON/OFF), dove se non si è affidabili e seri, non resti sul mercato ..........
Mi incuriosisce invece un'aspetto, e ti faccio una domanda ..... Perchè orientarsi su un Keilwerth .......
tzadik
29th November 2012, 16:15
Un tecnico inglese aveva fatto una piccola statistica sui Keilwerth SX90R (la "R" indica i modelli con i grani rigirati, saldati sui camini... esistevano anche SX90 senza "R", che non hanno i grani rigirati) e dalla statistica veniva fuori che su tutti gli esemplari osservati... alcuni camini (su cui erano saldati gli anelli... che creano il "grano rigirato") non erano "piani"... il che è un problema grosso, visto che con i grani rigirati la superficie su cui poggia il tampone è più ampia (rispetto a uno strumento a uno strumento con i camini "semplici") e non si può compensare solo con la deformabilità del tampone stesso.
Si possono benissimo immaginare le soluzioni per il problemi... e relativi costi.
Non sto parlando dei problemi costruttivi di ordine generale: mi risulta infatti che i camini di questo tipo richiedano una tecnica costruttiva più accurata (cosa che non può non riflettersi sui costi) e che necessitino di una più accurata registrazione a causa della maggiore superficie offerta al tampone.Esatto: la scelta di avere i grani rigirati... è alla fine una trovata psicologica, che essenzialmente è fatta ai fini del marketing: i Keilwerth sono strumenti che hanno un canneggio più largo rispetto al canneggio Selmer... e
Lo Shadow è in alpacca (http://it.wikipedia.org/wiki/Alpacca) (che poi in realtà non vuol dire molto, "alpacca" è il nome della lega... il nome commerciale dalla lega specifica che usano non credo che lo sappia nessuno al di fuori della Keilwerth).
Poi ha un deposito galvanico "black nickel".
La cosa interessante è che l'alpacca tende a rendere lo strumento più veloce ad emettere, più potente (come volume sonoro) e oltre a questo il suono è più "aggressivo" (più alti, meno medi, più bassi... armonici molto ben definiti).
Il deposito galvanico nero (diverso dalla "vernice" che si vede sui Selmer/Yamaha/Yanagisawa "neri") invece fa l'effetto contrario: "rallenta" l'emissione e rende il suono più morbido.
Quindi... l'unicità dello Shadow (e degli strumenti in alpacca con finitura black nickel) è proprio quella di unire assieme un corpo fatto di un materiale che ha certe caratteristiche, con una finitura che ha le caratteristiche contrarie: il mix crea il suono "particolare" dei modelli Shadow.
Bronx
29th November 2012, 16:40
Mah, che ti devo dire... io sto cercando di fare un mio personale percorso di ricerca: sono curioso, analitico (a volte un po' troppo, in direzione del rompiballe...), innamorato della musica (come può esserlo un senzadio), cerco sempre di fare le cose al mio meglio e per far questo, per crescere, mi devo anche arricchire di esperienze.
Certo non è bene disperdersi: non sono come quegli appassionati di fotografia che continuano a cambiare prodotto senza scattare una foto, se mi permetti la metafora.
Però ritengo sia utile l'alternanza di cicli diversi: il momento dell'impegno a parità di fattori, in modo da affinare la tecnica e da valorizzare lo strumento già scelto, cui far seguire un diverso periodo in cui volgere lo sguardo altrove e senza abbandonare il patrimonio acquisito.
In questo non posso limitarmi a leggere opinioni altrui, per quanto autorevoli: devo provare sax e set-up diversi e prossimamente ho la possibilità di provare uno di questi strumenti.
Perchè desidero provarlo? Sono descritti come sax dal suono potente e brillante: mi sono fatto l'idea che lo Shadow possa essere uno strumento dalla forte personalità, forse un po' fuori dal coro, se non altro per il fatto di avere una lastra di alpacca. Magari mi sarò fatto un film e sarà una delusione ma, per me, è fondamentale averlo cercato ancor più del fatto che possa piacermi o meno.
Sarà anche molto probabile che la meccanica costituisca uno dei punti di approdo delle tecniche costruttive.
E poi non sono uno che si nasconde dietro un dito: credo che noi tutti siamo un po' feticisti (passami un pò 'sto termine) e che amiamo questo tubo storto a prescindere dal fatto di essere capaci di suonarlo, di saperlo valorizzare, di esserne degni. In questo lo Shadow sembra proprio bello, sicuramente particolare, anche se dal vivo non l'ho mai visto.
Insomma mi incuriosisce a 360°...
Ho improvvisato una risposta: ti sei addormentato? Ciao Gene.
Bronx
29th November 2012, 16:43
Finchè rispondevo a Gene si materializzava l'intervento di Alessio, che ringrazio come sempre...
tzadik
29th November 2012, 17:02
In questo non posso limitarmi a leggere opinioni altrui, per quanto autorevoli: devo provare sax e set-up diversi e prossimamente ho la possibilità di provare uno di questi strumenti.
Perchè desidero provarlo? Sono descritti come sax dal suono potente e brillante: mi sono fatto l'idea che lo Shadow possa essere uno strumento dalla forte personalità, forse un po' fuori dal coro, se non altro per il fatto di avere una lastra di alpacca. Magari mi sarò fatto un film e sarà una delusione ma, per me, è fondamentale averlo cercato ancor più del fatto che possa piacermi o meno.
In realtà, il Mark VII ha caratteristiche simili allo Shadows... sono strumenti diversi, ma generalmente chi cerca una sonorità affine a quella dello Shadow... comunque si "trova"con le caratteristiche del Mark VII.
Poi nella scelta dello strumento... anche le piccole cosa fanno la differenza, lo sappiamo tutti, non c'è niente di male e niente di strano. :zizizi))
Bronx
29th November 2012, 17:31
Ma si... buono a sapersi anche questo. Ti ringrazio.
Ma se non lo provo non saprò mai se, per me, è altrettanto vero quanto dici. Al di là del fatto che le tue capacità critiche e di valutazione possano essere più degne delle mie, perchè basate su fattori di esperienza e competenza di cui io difetto.
Certo ci sono dei dati oggettivi, alcuni dei quali riferiti da te, ma la bellezza di queste prove è anche la presa di coscienza del possibile diverso e le sensazioni che lo strumento ti trasmette al di là di qualsiasi cosa.
In ogni caso sembra che io mi ricordi male a riguardo dei grani rigirati, a meno che non intervenga qualcun'altro...
Bronx
29th November 2012, 17:34
...nel senso che se avessi già letto della statistica da te citata credo me ne sarei ricordato e non avrei richiesto il vostro aiuto.
tzadik
29th November 2012, 17:39
... ma la bellezza di queste prove è anche la presa di coscienza del possibile diverso e le sensazioni che lo strumento ti trasmette al di là di qualsiasi cosa.Ovvio! :zizizi))
gf104
29th November 2012, 17:47
@Bronx: se non ti addormenti.... :smile:
http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/Sax ... _tenor.htm (http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/Saxes/Tenor/Keilwerth_sx90r_tenor.htm)
Bronx
29th November 2012, 17:50
Non so perchè ma il link non funziona... :sonno:
gf104
29th November 2012, 17:51
hai ragione, niente da fare non esce....www.shwoodwind.co.uk e poi ti cerchi la recensione
tzadik
29th November 2012, 17:52
http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/Sax ... _tenor.htm (http://www.shwoodwind.co.uk/Reviews/Saxes/Tenor/Keilwerth_sx90r_tenor.htm)
Bronx
29th November 2012, 17:54
Wow! GRAZIE...!!
SteYani
29th November 2012, 18:01
Un tecnico inglese aveva fatto una piccola statistica sui Keilwerth SX90R (la "R" indica i modelli con i grani rigirati, saldati sui camini... esistevano anche SX90 senza "R", che non hanno i grani rigirati) e dalla statistica veniva fuori che su tutti gli esemplari osservati... alcuni camini (su cui erano saldati gli anelli... che creano il "grano rigirato") non erano "piani"... il che è un problema grosso, visto che con i grani rigirati la superficie su cui poggia il tampone è più ampia (rispetto a uno strumento a uno strumento con i camini "semplici") e non si può compensare solo con la deformabilità del tampone stesso.
Si possono benissimo immaginare le soluzioni per il problemi... e relativi costi.
Le voci che girano in rete sui problemi dei Keilwerth derivano tutte di seconda mano da quel cazzone che stai citando te (tutte che riportano di aver letto che qualcuno ha scritto che gli SX90R hanno quel problema, ma poi vai a risalire e scopri che TUTTE riconducono a un'unica fonte: il suo intervento).
Perché è un cazzone? Perché uno che scrive le stronzate (a suo dire recensioni) che ha scritto lui sul Guardala e sull'altello Keilwerth e che magnifica gli stencil cinesi venduti da delle ditte inglese (e che scommetto una milionata che venderà nel suo negozio) non può che essere un grandissimo e solenne cazzone.
E non scrivo chi è perché non voglio fargli pubblicità. Mica che poi qualcuno si orienta a scegliere il sax in base alle sue cretinate.
SteYani
29th November 2012, 18:05
Perché non vai sul forum di saxontheweb nella sottosezione Keilwerth a chiedere di questo presunto problema?
Vedrai che tutti quelli che hanno o hanno avuto un Keilwerth ti risponderanno che non hanno mai avuto problemi, mentre quelli che te lo confermeranno ti diranno che ne hanno solo sentito parlare da qualcuno che ne ha sentito parlare (però loro il Keilwerth non ce l'hanno).
tzadik
29th November 2012, 18:20
Nel articolo è stata fatta una statistica sulla base degli strumenti che ha avuto per le mani... che poi la statistica che sia stata fatta secondo criteri non ottimali, è discorso a parte.
Nell'articolo ci sono le foto prove evidenti dei difetti trovati su un piccolo campione di Keilwerth con i grani rigirati: stop!
Puoi tenere fuori da questo thread le tue idiosincrasie verso la roba Made in China... per questo thread puoi aprire un thread a parte o usare questo: viewtopic.php?f=22&t=25812&start=7530 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=22&t=25812&start=7530) :zizizi))
Zeppellini Matteo
29th November 2012, 21:21
io posso solo dire a proposito di questo strumento che è il sax più bello che abbia mai suonato...
Esteticamente ci sono 2 finiture (lo shadow e un altra color rame e argento) che sono le più belle mai viste..
Da suonare è un sax indimenticabile... sono andato a provarlo per 3 giorni di fila.... che strumento..... altrochè selmer...
gene
29th November 2012, 21:49
Mi sono sentito chiamare ....... allora ..... concordo sul fatto di provare, di farsi una propria opinione. In mezzo a questo c'è pure il fatto di prendere delle delusioni ..... ma fa parte del gioco, in sintesi la penso (quasi) come te, caro Bronx.
La storia dei Keilwerth coi tone holes difettosi è nota da anni ... quel signore ha detto delle cose oggettivamente vere, ma ha poca credibilità per altre cose dette su altri sax, di dubbia qualità, come giustamente ricordava qualcuno .... mi domando invece quanti fossero questi esemplari difettosi, 1, 2, 10, 20, 50 etc. e che matricola avessero .... non lo sapremo mai ..... :mha!( magari appartenevano ad una partita mal riuscita, e ritengo possano contarsi sulle dita di una mano.
Inoltre come già detto, il mercato dei Keilwerth è gli USA ....
Basta farsi un giro su SOTW, nessuno si lamenta di un Keilwerth, qualcosa vorrà dire. ...... detto questo, un difettuccio i keilwerth lo hanno, parlo per il mio ovviamente, si attaccano i tamponi ai pads ... palmari sx, e Re#, Do # grave .....
Ultima cosa ..... The truth about keilwerth saxophones!! chi fosse interessato rimando a:
http://forum.saxontheweb.net/showthread ... ght=sticky (http://forum.saxontheweb.net/showthread.php?174077-The-truth-about-keilwerth-saxophones!!&highlight=sticky)
Parla il Product Manager di Julius Keilwerth Saxophones .........
Chi fosse interessato al nuovo catalogo Keilwerth:
http://ipaperfrance.ipapercms.dk/Buf...Keilwerth/ENG/
Dimenticavo, parliamo di numeri, Keilwerth costruisce pochi esemplari (duemila, forse meno?) l'anno di SX90R, è quindi una produzione di nicchia. Avrebbero tutto l'intereresse a fare le cose per bene, oppure no?
PJM
29th November 2012, 22:03
Sono stato endors di keilwerth per un anno, mi mandarano a casa due tenori shadow e uno black "normale" non shadow. Tutti e tre ottimi sax,il black era allucinante, il più aggressivo, chiaro, pulito e potente. Ho preferito uno Shadow però che era più caldo. Questi sax hanno una meccanica fantastica e hanno tutto un suono loro, il livello è cmq molto alto meglio di un selmer che di attuale produzione.Non ho riscontrato sui tre esemplari da me esaminati problemi con i grani rigirati o di qualsiasi altro genere. Sonoricamente sono strumenti che sembrano davvero votati al pop o funk e company, poichè hanno una frequenza molto sugli acuti, suono pulito pure troppo..la nota è diretta, appuntita e "buca".. se si mette però un becco di ebanite o un ottolink florida di metallo il suono risulta un pò "vuoto", poco consistente. Questi strumenti sviluppano davvero il loro suono e ragione d'essere se ci si mette sopra becchi "spinti" come Jody jazz Dv metallo, Guardala, Sugal e compagnia bella.
Alla fine dopo una parentesi di un anno sono tornato al mark 6 poichè mi mancava proprio quella ricchezza e spessore, quel calore per il jazz senza che manchi anche la cattiveria o "pulizia" nel pop quando serve.
Per quanto mi riguarda come produzione attuale con i Keilwerth siamo nel top..non riuscivo da anni a suonare con un sax di attuale produzione, selmer compresa , devo essere onesto, con il Keilwerth per un anno se non altro ce l ho fatta! Cosa non da poco! Poi il vintage è un discorso a se ma questa è un'altra storia. PJM
Bronx
30th November 2012, 10:45
Siete già andati oltre le mie aspettative nel vostro contributo, anche se quando un thread si caratterizza per certi contenuti in realtà vorrei non finisse mai (perciò spero in qualche altro intervento).
Sono molto curioso di provare quella specie di doppia anima (lastra e finitura) descritta da Tza.
Un grazie a tutti voi.
gene
30th November 2012, 10:54
Non ti resta che provare un Keilwerth .... fossi in te proverei anche il Black Nickel ed il Vintage .... :amore:: e magari facci sapere le tue impressioni ....
Bronx
30th November 2012, 10:58
Certo Gene!
Non riesco a far funzionare il link del catalogo da te postato, nemmeno "interpretando" l'indirizzo: potresti darmi una mano?
gene
30th November 2012, 11:27
Prova qui, il link è OK .....
http://www.flipbooks.buffet-group.com/J ... werth/ENG/ (http://www.flipbooks.buffet-group.com/JuliusKeilwerth/ENG/)
Albysax
30th November 2012, 11:30
Siete già andati oltre le mie aspettative nel vostro contributo, anche se quando un thread si caratterizza per certi contenuti in realtà vorrei non finisse mai (perciò spero in qualche altro intervento).
Sono molto curioso di provare quella specie di doppia anima (lastra e finitura) descritta da Tza.
Un grazie a tutti voi.
comunque se vieni da queste parti c'è anche quello che ho in vendita io,che ti garantisco
è veramente da provare... :zizizi))
viewtopic.php?f=71&t=26760 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=71&t=26760)
Bronx
30th November 2012, 11:51
@Gene: ti ringrazio:
@Albysax: ciao vecchio mio, come stai? Si, avevo già visto la tua inserzione e verrei a provarlo se tu fossi in po' più vicino: in questo periodo con un bimbo piccolo per me è difficile spostarmi perchè tutto è più complicato, anche le cose più banali.
Ma va bene così: lo sapevo prima di farlo.
Albysax
30th November 2012, 12:09
eh lo so...a me piacerebbe provareil tuo mk7
Bronx
30th November 2012, 12:12
Quello confido prima o poi di fartelo conoscere...
Tommy
3rd December 2012, 18:28
Da pochissimo è on line il nuovo sito internet
http://www.julius-keilwerth.com/en
Bronx
4th December 2012, 02:37
Ti ringrazio per la dritta Tommy!
David Brutti
4th December 2012, 12:07
...Le voci che girano in rete sui problemi dei Keilwerth derivano tutte di seconda mano da quel BIP che stai citando te (tutte che riportano di aver letto che qualcuno ha scritto che gli SX90R hanno quel problema, ma poi vai a risalire e scopri che TUTTE riconducono a un'unica fonte: il suo intervento)...
Purtroppo il mondo è pieno di riparatori senza scrupoli che per fini "commerciali" o peggio per rifilare delle fantasmagoriche "messe a punto" che dovrebbero risolvere tutti i problemi dei suddetti sax oltre che i difetti del musicista compresi sciatica, mal di denti, influenza e raffreddore.
Strano che tali tecnici senza scrupoli non riscontrino MAI difetti su sax di grossi gruppi che hanno tutti i mezzi per rivalersi legalmente sui suddetti e preferiscano "accanirsi" su ditte artigianali con produzioni piuttosto piccole... eppure io non avuto proprio esperienze positivissime (tipo basso Super Action da 16.000 eurozzi con campana svitata e storto dissaldato).
Strano anche il fatto che i suddetti tecnici non consiglino MAI di rivolgersi alla ditta produttrice quando ci sono problemi ma cerchino sempre di risolvere il problema "da soli", visto che uno dei vantaggi di avere un sax nuovo è quello della GARANZIA che guarda caso per la legge Italiana dura due anni.
Anche io ho provato a più riprese i Keilwerth (in particolare i top di gamma compresi i sax con camini rigirati) eppure non ho riscontrato problemi costruttivi di sorta e tutti i sax provati suonavano molto bene pur non rientrando nei miei gusti a livello di suono (ma questa è un'altra cosa).
Condivido con Bronx sul fatto che occorre provare il più possibile e farsi un'idea personale sullo strumento in quanto, scusate la franchezza, il mondo dei forum è pieno di sentito dire, d'informazioni fatte col copia incolla da terzi siti e da opinioni spesso non suffragate da una REALE conoscenza.
Jason Kessler
4th December 2012, 13:03
Mi trovate un tecnico competente che oggi non riscontri difetti sulla attuale produzione Selmer?????
Addirittura i venditori/commercianti li sconsigliano...a favore di altre produzioni, sulle quali poi, è innegabile, possono avere anche margini superiori.
L'accanimento su ditte artiginali è sbagliato e non motivato, però a volte occorre anche riconoscere alcuni limiti di queste produzioni seppur eccellenti. Ed i limiti ci sono, e sono riscontrabili anche oggettivamente.
Come è vero che certi si accaniscano per motivazioni personali, è anche vero che certi tendono a non accorgersi di alcuni difettucci negando a prescindere tutto.
Per la precisione, una ditta artigianale è tale sia che si trovi in Italia, che in Giappone, che in Taiwan, che in Cecoslovacchia.
Poi sta nell'onestà delle persone avere un comportamento corretto ed etico, come in tutti i settori.
Non mi riferisco a nessuno in particolare, voglio sono evindeziare come gli eccessi sono sempre presenti in entrambe le direzioni.
David Brutti
4th December 2012, 13:29
L'accanimento su ditte artiginali è sbagliato e non motivato, però a volte occorre anche riconoscere alcuni limiti di queste produzioni seppur eccellenti. Ed i limiti ci sono, e sono riscontrabili anche oggettivamente.
Detto francamente e senza peli sulla lingua, ho trovato strumenti con difetti inaspettati anche nelle produzioni nipponiche le quali sono reputate essere il top per quel che riguarda la messa a punto. I limiti della messa a punto finale sono identici perché sia sax industriali che artigianali vengono normalmente spediti via corriere ed è inevitabile che subiscano degli urti anche minimi che possono creare giochi di qualunque tipo: il negoziante serio ha un laboratorio tecnico per dare un'ultima messa appunto prima di far testare il sax al cliente. E' facile, stando così le cose, spingere sull'acceleratore e creare discredito su un marchio rispetto ad un altro, anche perché come da te segnalato, sappiamo tutti che su certi prodotti il margine di guadagno è superiore... non so, ma un tecnico che invece di segnalare la cosa al produttore e consigliare di rispedire lo strumento indietro pretendendo la risoluzione del problema invece crea un "evento" su internet mi puzza di marcio.
Jason Kessler
4th December 2012, 13:52
E' proprio vero! La messa a punto dei Japan ultimamente è molto deludente, tanto da inficiarne molto spesso la vendita finale dato che alla prova si riscontrano immdetiatamente difetti rilevanti.
Il fatto è che spesso i negozi non hanno nemmeno un mezzo tecnico che possa capire e risolvere certe problematiche elementari...
questa dell'"evento" me la sono persa!
fcoltrane
4th December 2012, 14:23
certo che un articolo di tal fatta stupisce.
due ipotesi mi vengono in mente del tutto opposte.
in entrambe le ipotesi (sia che dica il vero sia che dica il falso) per l'azienda tedesca (se ho capito bene)
un danno di immagine enorme.
fosse in italia .......................... :ghigno: con un paio di sax come pagamento proverei a risolvere la faccenda
gf104
4th December 2012, 14:47
ma guarda fra, mi sono letto "l'articolo" un paio di anni fa mentre ero in vacanza e in occasione della prima e unica brutta giornata piovosa. a casa non avevo voglia di leggermi tutte le 18/20 pagine....quasi un romanzo!
chiarisco subito che non sono ne pro ne contro l'articolo, mi fa solo riflettere il fatto che l'azienda Keiwerth, piccola o grande che sia, non abbia mosso un dito per chiarire, smentire, querelare il giornalista. d'accordo gli interessi più o meno loschi che ci possono essere dietro, però ritengo che uno, in assenza di prove concrete, se ne guardi bene prima di mettere per iscritto certe cose. altro che 2 saxes per chiudere la faccenda! il danno di immagine è enorme. concludo dicendo che ho visto solo in foto la meccanica di quel tipo di sax e mi piace moltissimo.
fcoltrane
4th December 2012, 15:43
il problema è proprio probatorio e di metodo.
desideri fare una statistica e valutare la bontà di un unico sax?
perchè?
ti è stato commissionato uno studio di questo tipo?
lo fai con tutti i sax che ti capitano ?
sei un benefattore e i risultati vanno solo a beneficio della comunità dei sassofonisti?
ecc.....
non entro nel merito ma diffido del metodo.
gf104
4th December 2012, 16:11
come diceva gene molti mesi fa non è da escludere che dietro quel "servizietto" ci siano interessi "particolari". resta il fatto che l'estensore della recensione ha documentato le rogne di quei saxes che gli sono passati passati per le mani. se non ricordo male la recensione risale al 2002 ma da verificare.
fcoltrane
4th December 2012, 16:27
è sul termine "documentato" che non siamo daccordo.
il metodo è importante per questo.
se già non condivido il metodo ha poco senso parlare del merito.
come si può parlare di camini quando non sappiamo niente di quel sax.
anche a non voler pensar male , non si può escludere che il proprietario del sax prima di portarlo al riparatore per incuria o altro motivo abbia rovinato il sax.
magari il figlio di 2 anni gli ha dato un bel colpo di lima hihihihihiihi
David Brutti
4th December 2012, 17:56
chiarisco subito che non sono ne pro ne contro l'articolo, mi fa solo riflettere il fatto che l'azienda Keiwerth, piccola o grande che sia, non abbia mosso un dito per chiarire, smentire, querelare il giornalista.
Considerazione interessante. Possono esserci diverse risposte al tuo quesito (l'una non esclude l'altra):
1) Proprio durante il periodo di pubblicazione e diffusione virale dell'articolo la Keilwerth era in grave crisi e le voci di corridoio la davano praticamente per fallita. Dubito che qualcuno all'epoca si curasse di quisquilie informatiche a fronte di dover mandare a casa operai e artigiani e di chiudere bottega;
2) Le piccole aziende ahimè spesso hanno mancanze di personale e difficilmente riescono ad assumere addetti alla comunicazione che possano occuparsi della cosa, anche se magari sarebbe ora di pensarci seriamente in quanto su internet l'informazione viaggia alla velocità della luce e avere qualcuno che possa informare correttamente e intervenire laddove necessario per me è importantissimo.
Ma in ogni caso, torniamo IT sennò il discorso si allarga troppo.
gf104
4th December 2012, 18:10
per come la vedo io quella pugnalata di recensione deve aver prodotto un danno mica da poco, visto che da tempo la comunicazione viaggia alla velocità della luce!
però se i tempi suggerivano di pensare ad altro....
se negli U.S.A, che qualcuno ha definito il mercato più importante per K, la recensione non ha avuto risonanza meglio per Keilwerth e lunga vita a questo brand :smile:
gene
4th December 2012, 21:44
La storia non si fa "con i se o con i ma" ...... questo vale per ogni ambito umano, non solo musicale.
Per motivi professionali, conosco come ragionano gli americani, sono per certi versi, visti con occhio italiano, come dire, ON/OF, senza sfumature o meglio senza vie di mezzo/accomodamenti/aggiustamenti in corso d'opera .... :ghigno: (quelòle che da noi chiamiamo "varianti").
Sono gente seria, ed il bussiness è sacro, quindi, non si scherza, col grano sono assai suscettibili ...... dove voglio arrivare .....
Qualcuno si è mai chiesto, in termini di mercato, di cosa stiamo parlando.
In termini numerici quanto pesa Keilwerth, nello specifico, sul settore SX 90R, il loro top ....
Non ho i dati in casa e potrò essere più preciso, ma si parla di poco meno/poco più di 2000 sassofoni anno tra alti tenori baritoni e soprani ..... Il loro mercato è gli USA e la Germania .....
Chi avrà la bontà di perdere un poco di tempo su SOTW dio tutto ciò se ne parla ben poco.
Glli americani sono gente anche pratica, badano al sodo, quindi se gli fai pagare un sax 5.000 dollari non scherzano .... un piccolo passo falso e sei fuori dal mercato ..... il resto sono chiacchiere da bar ......
Bronx
5th December 2012, 02:37
Io ritengo, rovesciando la prospettiva, che il problema principale stia in chi legge.
Internet è uno strumento come un altro e va gestito: ha il pregio di consentire l'accesso in breve tempo ad una mole impressionante di stimoli ed informazioni che, nel loro numero e qualità, necessitano di una certa attenzione e di un minimo di preparazione. Questa sorta di democrazia informatica è una meravigliosa piattaforma dove l'esperienza può essere condivisa, ma non sempre il concedere uno spazio a chiunque porta ad un comune arricchimento: a volte il tutto si esaurisce in un momento di protagonismo dove l'eventuale disagio non è sempre giustificato per il solo fatto di averlo reso noto e dove spesso si trascurano le altrui difficoltà affrontate per costruire una reputazione negli anni, con impegno e passione.
Certo la colpa o il dolo, ad esempio di un produttore come nel nostro caso, possono essere documentati e diffusi, quando esistenti, ma un aspetto importante credo consista nella autorità non verificata (e non sempre verificabile) dell'autore di un articolo e nell'assorbire acriticamente l'informazione.
Ad esempio in me c'era un brandello di memoria che ricordava la recensione di un problema a riguardo di quelli che più che rolled si sono rivelati ring tone holes: se io mi fossi fermato a quello stato sarei andato a provare con preconcetto un sax, quando una verifica a mezzo vostro ha rivelato un solo articolo nel web derivato da una serie di esperienze riportate da un tecnico, probabilmente coinvolto anche in altre dimensioni. Ho letto velocemente quell'articolo con la concentrazione consentita da mio figlio che mi saltava allegramente sui genitali, cosa che non mi ha impedito di capire come il campione non fosse rappresentativo della popolazione, a prescindere dal fatto che i contenuti, in buona fede o meno, corrispondessero a verità. A questo punto, viste le carenze del metodo e quindi venute per me meno le eventuali pretese di scientificità/veridicità, risultavano in secondo piano i motivi che avessero spinto alla pubblicazione del testo.
Dopo tutto ciò, grazie a voi ed alle vostre riflessioni comuni, sono andato a provare l'XR90R a mente libera unitamente a due Silversonic (matricola alta e bassa) un Conn e un King Zephir: il risultato? Lo Shadow ha fatto la sua porca figura...
Mi ha veramente sorpreso per una voce molto più calda di quella che mi aspettavo leggendo recensioni (lo dico più come fruitore di musica che come che come mediocre saxofonista, visto che gli strumenti erano provati anche da un pluridiplomato strumentista), oltre che per una felice ed agile meccanica. A mio umilissimo avviso un ottimo strumento, appartenuto tra l'altro ad un noto jazzista bolognese che, per sua attitudine e ricerca musicale, tuttavia mi risulta cambi i sax come io le mutande (beh, più o meno...).
Una riflessione più leggera? Uno strumento molto bello...
tzadik
5th December 2012, 13:53
I problemi riscontrati da Howard erano reali e documentati, su un campione di 17 Keilwerth... dei quali 15 avevano problemi e 2 invece "no".
Non credo che basti un articolo simile... a far dirottare potenziali acquirenti verso altri strumenti. :lol:
Tra l'altro prima di partire con critiche a chi ha pubblicato quell'articolo... magari è bene rileggerselo per bene, vero? :D-:
Tenete conto che si tratta un articolo, scritto da un punto di vista di un riparatore... quindi vengono fatte alcune considerazioni che a chi poi lo strumento lo suona, possono non interessare direttamente.
Il sassofonista medio consapevole che ha letto un articolo simile... quando va a provare un Keilwerth sicuramente farà attenzione a cose che magari, generalmente non guarda. Punto.
fcoltrane
5th December 2012, 14:09
Tza stiamo parlando del merito senza che vi sia una minima verifica del metodo.
17 sax ...........non sono pochi, ma questo è un dato non verificato.
se l'autore avesse scritto 200 sax dal mio punto di vista il grado di attendibilità sarebbe lo stesso.
non è così che si acquisisce maggiore credibilità.
tzadik
5th December 2012, 14:17
Il metodo è semplicemente: si smonta la chiave... si mette sopra una la dima la per verifica della planarità di sezioni anulari.
Se la sezione anulare (cioè il bordo del camino) combacia con la dima... allora il bordo del camino è livellato, altrimenti non è livellato: niente di più semplice.
Perchè capita che i camini non siano perfettamente livellati?
Perchè durante la produzione lo strumento si scalda e si raffredda innumerevoli volte... e sui Keilwerth i camini vengono riscaldati pure per saldarci sopra gli anelli (in realtà vengono brasati non saldati).
Geometria complessa = ritiro termico non lineare = la parte riscaldata e raffreddata può perdere precisione dimensionale e geometrica.
Aggiungo una cosa: molti tecnici di area anglofona hanno la fobia dei camini perfettamente livellati.
Il problema poi è che non tutti si rendono conto che ogni camino deve avere la sua altezza prestabilita, che non necessariamente è uguale per i camini di tutti i fori sullo strumento.
fcoltrane
5th December 2012, 14:26
ma io mi riferisco al metodo, non all'indagine spicciola .
hai preso 17 sax , quali?
chi te li ha forniti?
li hai presi direttamente in fabbrica?
hai la prova dell'acquisto?
se li hai acquisiti diversamente hai la prova che non sono stati modificati successivamente al primo acquisto?
il procedimento che hai seguito è stato controllato da qualcuno ?
ecc..
questa una piccola serie di obiezioni sul metodo.
tzadik
5th December 2012, 14:33
Trattandosi di un riparatore... sono strumenti che ha revisionato, gli sono stati portati.
Quindi direi che non c'è nessuna incongruenza.
gene
5th December 2012, 14:43
Seriale Anno
94501 1990
96001 1991
97251 1992
99001 1993
100751 1994
102501 1995
104251 1996
106001 1997
107901 1998
110501 1999
113501 2000
2001/2007 123500
Questi sono i numeri ...... diciamo circa 30.000 mila sax prodotti in 27 anni ....... (SX 90R)
Qualche sax difettato ci sarà ... ma parliamo di circa 10.000 prodotti negli anni ci cui parla (anno 2002 e seguenti)l'articolo .... per cui parliamo, statisticamente, di 1/2 sax l'anno (con difetti)..... credo si continui, (e mi chiedo perchè) a parlare del nulla .....
tzadik
5th December 2012, 14:52
Appunto! :zizizi))
fcoltrane
5th December 2012, 16:12
già sul merito il primo intervento di Gene mi aveva convinto , ed il secondo che faceva riferimento alle leggi di mercato che non perdona aveva fugato ogni dubbio.
le mie perplessità si riferiscono agli pseudo articoli che appaiono in rete con una parvenza di scientificità ma che nascondono superficialità nel metodo .
tutto sommato credo che anche le mie elucubrazioni possano essere servite a qualcosa.
dubitate e pentitevi hihihihihihhiih
Bronx
5th December 2012, 19:10
Solo per chiarezza: quando nel mio ultimo intervento parlo del metodo dell'articolo mi riferisco all'aspetto statistico della cosa, ossia al fatto che 17 sax su una popolazione che immaginavo nell'ordine delle migliaia (precisamente quantificata poi da Gene) è poca cosa.
Il metodo/professionalità spesa dal tecnico nel valutare i camini non è ai miei fini rilevante, cosa che mi consente di evitare di tradurre analiticamente l'articolo e di impararlo a memoria (anche se condivido alcune perplessità di fcoltrane).
Io comunque ringrazio chi ha commentato e linkato quell'articolo (Tza e forse una altro di cui non ricordo il nome), sarei un pazzo a non apprezzare questo dal momento che costituisce l'oggetto della mia richiesta di informazioni.
Ma a posteriori l'aspetto per me più interessante della cosa è che quell'articolo risulta essere l'unico contributo e che sembra che nessun'altro nel web si lamenti della cosa: se così non fosse il mio atteggiamento nei confronti dello strumento e di un suo eventuale aquisto sarebbe diverso.
Questa era in sostanza la ragione della mia richiesta (e quando ho provato lo strumento ho comunque osservato con curiosità i camini).
Se non avessi approfondito, se mi fossi limitato al sentito dire... quello si che sarebbe stato un peccato di sufficienza.
Anche io mantengo delle perplessità sul fatto che un articolo del genere, pur dal contenuto penalizzante, possa danneggiare pesantemente una azienda.
Un grazie a tutti voi.
gf104
5th December 2012, 19:45
le tante o poche persone interessate a questo bel sax penso che, se ne sentono la necessità, possano tranquillamente porre una serie di precise domande all'estensore della recensione, Stephen Howard, e aspettarne la risposta.
ma siccome è doveroso sentire le 2 campane, poi contatterei anche la Keilwerth, che nel frattempo pare si sia rimessa dalle recenti difficoltà, per sentire cosa rispondono in merito. fermo restando che i pareri già espressi da molti di voi sono tutti interessanti! come già detto poi ognuno tira le conclusioni :smile:
Tommy
6th December 2012, 18:32
Vado un attimo fuori dell'argomento strettamente musicale; probabilmente d'ora in poi l'azienda presterà maggior attenzione all'immagine ed a rispondere ad eventuali critiche ed osservazioni, visto che da poco fa parte del secondo gruppo mondiale di strumenti musicali, ovvero il gruppo Buffet, che ha molte più possibilità di una piccola azienda semiartigianale.
Potrebbe anche darsi che in futuro vengano prodotti più strumenti, con una diffusione maggiore, potendosi appoggiare alla distribuzione Buffet.
Due cifre le si trovano sul sito corporate: http://www.buffet-group.com/fr/content/ ... l%C3%A9s-0 (http://www.buffet-group.com/fr/content/chiffres-cl%C3%A9s-0)
Chiusa parentesi :smile:
gene
6th December 2012, 22:09
........Potrebbe anche darsi che in futuro vengano prodotti più strumenti ........
Speriamo di NO ...... quantità e qualità, sono difficili da ottenere e spesso non vanno d'accordo ...... :ghigno:
Bronx
7th December 2012, 15:35
Recensione pro-Gene: ci siamo sentiti telefonicamente, è simpaticissimo!
Ma solo perchè l'ho chiamato una volta: quantità e qualità non vanno d'accordo....... :lol: :lol: :lol:
cagliostro70
22nd January 2013, 15:33
Allora, aggiorno il 3d perchè ho appena preso un Keilwerth SX90R (non Shadow) e devo dire che (almeno il mio) va BENISSIMO. Lo hanno provato in diversi ed è stato testato da Simone: non ci sono problemi.
Sul sito che riporta questo problema ho invece 2 dubbi:
1- a detta di chi sa NON si interviene come loro consigliano (gli hanno dedicato una sezione apposita) per correggere un problena su un camino girato
2-al tempo del mio primo acquisto, un sax VENUS, mi basai sul suo parere positivo per il, se pur molto modesto, investimento. Be' il sax non andava male, aveva un suono decente, ma ricordo che le meccaniche erano talmente deboli come metallo che si piegavano e una volta mi si "incollò" un tampone (il solito do#) , nello staccarlo dal camino la pelle SI STRAPPO'!!! Questo poer dire che forse la recensione era stata un po' dettata dall'entusiasmo in questo caso
Jason Kessler
22nd January 2013, 15:46
Allora, aggiorno il 3d perchè ho appena preso un Keilwerth SX90R (non Shadow) e devo dire che (almeno il mio) va BENISSIMO. Lo hanno provato in diversi ed è stato testato da Simone: non ci sono problemi.
Sul sito che riporta questo problema ho invece 2 dubbi:
1- a detta di chi sa NON si interviene come loro consigliano (gli hanno dedicato una sezione apposita) per correggere un problena su un camino girato
2-al tempo del mio primo acquisto, un sax VENUS, mi basai sul suo parere positivo per il, se pur molto modesto, investimento. Be' il sax non andava male, aveva un suono decente, ma ricordo che le meccaniche erano talmente deboli come metallo che si piegavano e una volta mi si "incollò" un tampone (il solito do#) , nello staccarlo dal camino la pelle SI STRAPPO'!!! Questo poer dire che forse la recensione era stata un po' dettata dall'entusiasmo in questo caso
Qualcuno è in grado di tradurre in italiano quanto scritto da Cagliostro70?
cagliostro70
22nd January 2013, 15:56
Allora, aggiorno il 3d perchè ho appena preso un Keilwerth SX90R (non Shadow) e devo dire che (almeno il mio) va BENISSIMO. Lo hanno provato in diversi ed è stato testato da Simone: non ci sono problemi.
Sul sito che riporta questo problema ho invece 2 dubbi:
1- a detta di chi sa NON si interviene come loro consigliano (gli hanno dedicato una sezione apposita) per correggere un problena su un camino girato
2-al tempo del mio primo acquisto, un sax VENUS, mi basai sul suo parere positivo per il, se pur molto modesto, investimento. Be' il sax non andava male, aveva un suono decente, ma ricordo che le meccaniche erano talmente deboli come metallo che si piegavano e una volta mi si "incollò" un tampone (il solito do#) , nello staccarlo dal camino la pelle SI STRAPPO'!!! Questo poer dire che forse la recensione era stata un po' dettata dall'entusiasmo in questo caso
Qualcuno è in grado di tradurre in italiano quanto scritto da Cagliostro70?
è così poco chiaro? :BHO:
fabioevans
22nd January 2013, 18:22
Hai fatto bene Cagliostro, considero il Keilwerth SX 90R shadow un grande strumento, l'ho provato nuovo tempo addietro in un noto negozio romano, e lo stavo preferendo, tra gli strumenti c.d. "non sfogati" a tanti selmer di recente costruzione,e perfino ad un Mark 7 usato...
Meccanica comodissima, quello che provai io era nero, ma credo di aver capito che tutti gli "shadow" lo siano.
Stavo facendo una follia...ma poi mi resi conto che non studiando assiduamente, anche il mio Grassi Pro era più che sufficiente, allora, a soddisfare il mio sfogo sonoro..... :saxxxx)))
cagliostro70
22nd January 2013, 18:45
Cavolo Fabio sei bravissimo, sei riuscito a capire quello che volevo dire senza bisogno di un traduttore???!! :-)
fabioevans
22nd January 2013, 19:32
Cavolo Fabio sei bravissimo, sei riuscito a capire quello che volevo dire senza bisogno di un traduttore???!! :-)
Anni e anni di corsi multilingue....sai :lol:
Sto scherzando....per cambiare discorso.
Ma non entro nel merito del vostro discorso.
gene
22nd January 2013, 19:46
Ottimo !!!! Siamo in pochi ad avere sax Keilwerth ...... :mha!(
cagliostro70
22nd January 2013, 20:30
Fabio se quello che hai provato tu aveva le chiavi DORATE era un semplice black nickel come il mio, se erano argento era uno shadow!
Gene che modello hai tu?
Mi sto già adattando al canneggio più largo e alla posizione alternativa del fa#, mi farà bene
Albysax
22nd January 2013, 21:46
Grandissimo strumento...ho avuto modo di provarlo...meccanica eccezionale,bellissimo suono (soprattutto versatilissimo) e....
bellissimo!...complimenti...
gene
22nd January 2013, 22:01
Il mio è il modello SX89R black nickel.
http://www.julius-keilwerth.com/en/inst ... %2C11%2C12 (http://www.julius-keilwerth.com/en/instruments/jk3400-5b-black-nickel-plated?l=10%2C11%2C12)
Un sax Keilwerth che esteticamente mi "arrapa" .... :ghigno: assai, è il vintage .....
Non starò a dire, è meglio di questo, è meglio di quello etc. Non sono mai stato un monogamo ....... :\\: ne un fissato col vintage o col MK VI.
Oggi di ottimi sax ce sono parecchi ....il resto lo fa chi lo suona .....
fabioevans
22nd January 2013, 22:25
Fabio se quello che hai provato tu aveva le chiavi DORATE era un semplice black nickel come il mio, se erano argento era uno shadow!
Non lo ricordo, lo provai da Cherubini più di 6 anni fa...credo di ricordare che avesse le chiavi dorate..ma ricordo il prezzo, comunque, circa 3200 euro nuovo. :cry:
cagliostro70
23rd January 2013, 00:13
Grazie Alby,
il problema lo sai qual'è nel mio caso ??
Oggi di ottimi sax ce sono parecchi ....il resto lo fa chi lo suona .....
:lol:
Albysax
23rd January 2013, 02:28
Gene dice sempre cose sagge...io sono d accordo con lui...
vai di Keilwerth Matteo!
Tommy
23rd January 2013, 15:11
O voi amanti dei Keilwert, on line c'è anche il catalogo :-leggi-:
http://issuu.com/saxcouk/docs/keilwerth_gb/1
Albysax
23rd January 2013, 16:32
O voi amanti dei Keilwert, on line c'è anche il catalogo :-leggi-:
http://issuu.com/saxcouk/docs/keilwerth_gb/1
non solo Keilwerth ;) ...io sono amante dei buoni saxofoni! :saputello
Tommy
23rd January 2013, 18:07
Io anche di quelli così così ... ma mi pare che non c'entra con la discussione
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