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Visualizza Versione Completa : il programma di studi



Metallo76
28th November 2012, 10:20
Buongiorno amici.

Desidero chiedervi cosa prevede un buon percorso di studio. Io settimanalmente oltre alla lezione col maestro riesco a suonare una o due volte (un'ora e mezzo circa ogni volta che mi cimento), quindi il tempo è quello che e la crescita pure.

Nel programma cosa dovrebbe esserci?

- Scale maggiori
- modi sulle scale maggiori
- Scale minori
- Arpeggi (ma quanto servono veramente?)
- Pentatoniche maggiori (tutte?)
- Pentatoniche minori (tutte?)
- Esercizi di improvvisazione sulle pentatoniche
- Scale blues (tutte?)

Ed in quanto tempo dovrei riuscire a padroneggiare tutto?

Poi come proseguire???

antonello
28th November 2012, 10:57
bhè se hai un maestro che ti segue è giusto che sia lui a farti il programma di studio e dirti quello che devi fare....comunque in linea di massima è bene partire sempre con la tecnica che si sviluppa grosso modo sugli esercizi che hai elencato, ma non solo...di scale ad esempio ce ne sono tante altre, te ne cito giusto 3 che puoi inserire: cromatica, esatonale, semitono-tono, sarebbe opportuno inserire inoltre anche i salti di terza e quarta (almeno). oltre al tecnica è importante anche la lettura; e qui la scelta delle letture dipende non solo dal tuo maestro, ma anche da te, quello che vuoi fare o quello che ti piacerebbe, dai gusti musicali e da quello che generalmente ascolti. comunque ritengo ottimi gli omnibook dei grandi tenor sassofonisti jazz, con le trascrizione dei loro soli. ce ne sono numerosi, ma almeno 4 di grandissimo interesse: jhon coltrane, stan getz, dexter gordon e sonny rollins...a te le belle cose!!!

Metallo76
28th November 2012, 23:36
Il fatto é che sembra di stare x molto tempo sulle solite cose e un poi ci si avvilisce. ho studiato le scale maggiori ed i modi, alcune scale minori, la scala blues di do maggiore, tre delle scale pentatoniche maggiori ed i relativi esercizi di improvvisazione sulle basi ritmiche. Mi viene il sospetto di essere un po indietro.

zkalima
29th November 2012, 12:01
Visto che sei agli inizi forse ti è utile aver chiare alcune cose:

Note lunghe, sviluppare il suono prima di tutto, un cattivo suono articolato benissimo è sempre poco piacevole, un buon suono, anche senza acrobazie tecniche è sempre una buona musica.

Esercizi ritmici, ogni melodia è un ritmo ornato da note, la padronanza del tempo è prioritaria e non negoziabile, ed è quello che innesca di più la comunicazione musicale.

Suona i temi imparandoli dall'ascolto e non dagli spartiti, in questo modo sviluppi il senso della melodia e non soltanto il suo schema.

Gli arpeggi sono fondamentali perchè sono quelli che ti danno la consapevolezza armonica di quello che stai suonando.

1° suono
2° ritmo
3° melodia
4° armonia

Il.neo.sax
29th November 2012, 14:53
Hey zka che esercizi ritmici consigli?, premettendo che non so cosa intendi per esercizi ritmici ;)

zkalima
29th November 2012, 15:25
Ci sono diversi modi, gli esercizi di Lennie Niehaus; "Basic jazz conception for saxophone" sono esercizi in forma di canzone con poche variazioni armoniche e più attenzione sul'articolazione ritmica della frase, da eseguirsi con il metronomo visto che non hanno basi.
Partire con tempi lenti e salire quando si è capito meglio l'esercizio, ad un ceto punto si sente lo swing, allora l'esercizio è completo.

Oppure Dante Agostini; Solfège rithmique e Solfège syncopè che sono metodi concepiti per percussionisti, ma sono esercizi di solfeggio ritmico utilissimi per capire bene il tempo e le sue suddivisioni e possono essere eseguiti in molti modi, a voce, (utilissimo), battendo le mani o con una bacchetta da batteria, oppure schioccando le dita, insomma hanno il vantaggio di poter essere praticati con profitto anche in orari non da sax.

Non tutto lo studio deve essere necessariamente praticato soffiando nel tubo. :saxxxx)))

Un altro esercizio, non importante, ma fondamentale è ascoltare i dischi e tenere il tempo, contando l'uno e il tre e schioccando il due e il quattro, e seguire la forma in modo da sapere sempre a che punto è l'improvvisazione del pezzo, anche seguirli con lo spartito davanti.
Questo è un modo diverso di ascoltare musica che apre la mente in modo straordinario e che quando comincerai a suonare seriamente con altri ti darà un'autonomia e una presenza che apprezzerai molto.

Consiglio di un tossicodipendente in via di guarigione; state lontani dagli Aebersold, :ehno: oppure usateli sotto la stretta sorveglianza di un maestro.
Sono basi ben fatte, ma il loro uso tende a perdonarsi molti difetti, inoltre dopo un po' di tempo si memorizzano dei passaggi e si fa riferimento a quelli invece che alla propria posizione all'interno della struttura del pezzo, le notazioni armoniche spesso sono più complicate rispetto a quelle del real book e quindi tendono a dare e fissare un'interpretazione dell'armonia.
Quindi modica quantità e controllo, usarli e non farsi usare dalle basi.

Il.neo.sax
29th November 2012, 15:34
Beh, piu chiaro non potevi essere :saxxxx)))

zkalima
29th November 2012, 15:36
Registra tutto quello che suoni, ha due utilità distinte; una è quella di individuare con calma dove correggerti, l'altra è che riascoltare le registrazioni più vecchie ti da la sensazione di fare dei progressi, e nei momenti di sconforto è utile.

Il.neo.sax
29th November 2012, 22:21
Registra tutto quello che suoni, ha due utilità distinte; una è quella di individuare con calma dove correggerti, l'altra è che riascoltare le registrazioni più vecchie ti da la sensazione di fare dei progressi, e nei momenti di sconforto è utile.

Grazie mille zka, i vostri consigli sono oro :saxxxx)))