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Visualizza Versione Completa : Ecco il mio nuovo muletto: alto R1 Jazz in RAME



David Brutti
22nd November 2012, 15:42
Ciao a tutti,

ebbene si mi sono preso un muletto da affiancare al mio contralto principale (l'R1-Jazz argento massiccio placcato oro).
La necessità nasce principalmente dal fatto che probabilmente fra un paio di annetti (o forse meno) dovrò ritamponare il mio alto principale. Di conseguenza, non potendo rimanere senza sax neanche per pochi giorni, ho agito d'anticipo e mi sono preso questo bel sax sostituto.
Dovendo scegliere un secondo strumento avevo due possibilità:
-prenderne uno molto simile al mio (quindi andare su strumenti analoghi come l'argento massiccio o con parti in argento come il due voci, che peraltro è destinato a diventare un pezzo da collezione);
-prenderne uno diametralmente diverso dal mio in modo da avere in ogni caso due paste sonore diverse;

Beh ho optato per la seconda cercando uno strumento con una sonorità per certi versi opposta al mio.
Che dire questo sax mi sta davvero prendendo molto e lo sto "sfogando" per benino utilizzandolo per qualche tempo come "primo" sax.
Rispetto all'argento massiccio lo strumento da un pò meno di resistenza, ma sicuramente ha una resistenza maggiore rispetto a un "classico" R&C argentato ad esempio. Il suono è semplicemente magnifico e davvero molto equilibrato: il rame mi ha sempre dato l'impressione di avere uno spettro armonico più bilanciato delle altre leghe il che rende il suono forse più scuro, anche se poi le armoniche acute non mancano affatto, come anche il volume che è tutt'altro che debole.

Era da un pò che propendevo per questa lega e dopo aver provato il tenore di Davide Grottelli me ne sono innamorato.

Ecco alcune foto (scusate, faccio schifo proprio come fotografo...); come potete vedere lo strumento essendo in rame puro senza alcun trattamento o pellicole protettive (che senso ha fare un sax in rame se poi si mette una vernice trasparente a protezione del metallo???) tende ad annerirsi in brevissimo tempo (ce l'ho da un 10 giorni e già si è scurito moltissimo).

Ciao a tutti

Foto 1 (http://www.davidbrutti.com/Public/File/David_Brutti/pag_esempio/default.htm?filename=IMG_1269.JPG)
Foto 2 (http://www.davidbrutti.com/Public/File/David_Brutti/pag_esempio/default.htm?filename=IMG_1271.JPG)

KoKo
22nd November 2012, 15:53
mesa che te devo passa a trova!

gene
22nd November 2012, 15:56
Assomiglia in modo stupefacente al mio Solid Bronze ......
David, quali sono, a tuo parere, le differenze timbriche tra il Rame ed il Solid Bronze .... saluti !!

atzeboya
22nd November 2012, 16:05
alla faccia del muletto:

complimenti, David !

fcoltrane
22nd November 2012, 16:07
estetecamente intrigante.
il collo è pure in rame ?
sembra argentato?
complimenti

StefanoSax
22nd November 2012, 16:17
Quanto ti è costato il ... ... "muletto" ? :)

David Brutti
22nd November 2012, 16:23
X Koko: quando vuoi kok! Sei sempre il benvenuto!!!

X Gene: non ci crederai, ma sia il bronzo che il rame erano due delle finiture che più mi interessavano. Le differenze ci sono e sono piuttosto marcate, sia dal punto di vista della resistenza (maggiore secondo me nel rame) che del colore in genere: il bronzo mi è sembrato uno strumento più brillante e forse con una proiezione e un volume maggiori al rame. Il rame per contro ha una complessità maggiore nel suono e questo grande equilibrio di frequenze che lo rende più pastoso. Parliamo sempre di due strumenti al top ovviamente.

X fcoltrane: il collo è in similoro argentato a spessore... m'hai fatto venire un'idea: mo ci provo il collo dell'altro sax...

X Atzeboya: in effetti più che un muletto, lo sto utilizzando semplicemente alternandolo a seconda del tipo di situazione in cui mi trovo a suonare: il rame mi ispira più quando suono in solo o in situazioni cameristiche, il massiccio mi da di più quando suono in duo col pianista o da solista come anche in sinfonica.

xavabal
22nd November 2012, 17:02
auguri.

Anche se esteticamente le cose bicolare a me non piacciono, ma questo conta meno di nulla :-)

STE SAX
22nd November 2012, 17:14
complimenti David, bell'acquisto davvero. Da cosa puo' dipendere il fatto che sulla linea longitudinale della campana (foto 2) il sax sembra essere non ricoperto dal rame?
Io avevo provato da loro un soprano curvo identico al tuo alto e mi era piaciuto proprio un sacco, peccato il costo elevato altrimenti l'avrei preso.

gil68
22nd November 2012, 17:19
alla faccia del muletto:

complimenti, David !
Ben detto, Atze...mi hai tolto la parola di bocca; anzi, mi hai preceduto: alla faccia del muletto!!! :ghigno:

David Brutti
22nd November 2012, 17:21
Ciao Xabaval, in effetti anche io preferisco finiture diverse (tipo argentato campana oro o argentato chiavi e campana oro), ma che ci vuoi fare... se un sax suona, meglio prenderlo non importa quale finitura abbia. Il monocolore purtroppo non si può fare sul rame: penso che le chiavi si piegherebbero dopo poco tempo.

David Brutti
22nd November 2012, 17:24
Ciao Ste, quella è la linea della saldatura e non essendo lo strumento laccato i segni della lavorazione restano. Ma è solo una pigmentazione leggermente diversa che peraltro si sta scurendo come tutto il resto del sax e pertanto presto scomparirà; al tatto non si percepisce nulla.

Il_dario
22nd November 2012, 17:25
Che figata !! Ops. :yeah!) :yeah!)

Beefcake
22nd November 2012, 18:30
Io ho il soprano in rame.
Da subito l'ho apprezzato: sia per il suono, molto particolare, sia perchè il rame è più reattivo (si scalda subito lo strumento ed è un grande vantaggio), sia perchè mi piace da impazzire esteticamente... lo avrei voluto con i bottoni color viola, ma non lo fanno più, ma prima o poi alla prima revisione ci farò montare quelli in legno (quelli che montano sul Le dua voci)...

Sax O' Phone
22nd November 2012, 18:52
Mi piace molto! Ha già una finitura vissuta che lo rende 'vintage', ma come dicevi è il suono quello che conta! Complimenti.

antonello
22nd November 2012, 19:07
complimentoni... :bravo:
si si le foto sono belle, tutto quello che vuoi....ma noi lo vogliamo sentire!!! :zizizi))
perchè non inserisci dei bei file audio??? :saxxxx)))

David Brutti
22nd November 2012, 20:08
X antonello: e anche tu c'hai ragione. Dai che appena ho un attimo posto qualcosa. O magari ci registro il prossimo CD, chissà....

beccodritto
29th November 2012, 23:39
Bellissimo strumento
potresti farmi capire meglio le differenze tra quello in rame e quello in argento campana oro (che se ho capito bene è l'altro modello che hai)?Cosa si intende per resistenza?
Grazie

David Brutti
30th November 2012, 00:38
X beccodritto: attualmente posseggo, oltre all'alto in rame, un meraviglioso alto in argento massiccio placcato oro 24K (a parte l'interno della campana che è "naturale" ovverosia si vede l'argento della lastra). Ho avuto per un breve periodo un alto argentato campana oro che ho cambiato non appena era disponibile il suddetto in rame. Insomma una storia un pò complicata!

L'alto argentato campana oro era uno strumento incredibilmente interessante e molto bilanciato ma tendeva a somigliare abbastanza al mio primo strumento: quindi un sax sonoro con un buonissimo volume e un'ottima proiezione. Il rame mi ha stregato in quanto è una cosa completamente diversa: molto più scuro e "lirico" del precedente e ovviamente un pò meno sonoro, ma la cosa si denota poco in quanto tutti i sax R&C sono generalmente molto sonori già di loro. Oggi poi ho avuto modo di confrontarlo con una gloria del passato ovverosia un King Super 20 con collo in argento massiccio: strumento magnifico, si sentiva che era studiato per il Be-bop con una sonorità tagliente non appena si supera la soglia del mf e un suono più pastoso nel piano, ma a mio parere (e per come devo suonare io), l'R&C non sfigurava affatto anzi l'ho preferito su tutta la linea, soprattutto per l'intonazione pressoché perfetta e una grande omogeneità di suono oltreché per il timbro sempre scuro non importa quale dinamica si suoni (per alcuni può essere uno svantaggio, per me è un pregio).

La resistenza me la spiego così: ogni strumento e ogni setup da al musicista una diversa sensazione quando si soffia: alcuni setup e strumenti un'emissione diretta e facile, altri invece necessitano di una maggiore spinta dell'aria per ottenere risultati simili. E' più un discorso di sensazioni; io in generale tendo a preferire la seconda categoria di strumenti-setup in quanto strumenti con emissione troppo facile tendono a cambiar suono quando si spinge tanto (in genere diventano acidi, non che questo sia per forza un difetto).

pierlu_bardo
22nd December 2012, 01:00
Ciao David,
un saluto prima di tutto ed ancora grazie per gli insegnamenti, i consigli e la disponibilità che hai regalato a Quarna a quanti come me hanno partecipato al raduno di giugno. Ti chiedo qualche chiarimento in più riguardo al concetto di resistenza, in particolare riferito alla finitura in rame, non così immediato per chi come me è all'inizio. Cosa si intende per resistenza: facilità di emissione? la finitura in rame può essere considerata "facile" (se ci fosse qualcosa di facile nello studio di questo strumento! :D ), spontanea ...oppure no? in pratica è sufficiente spingere poca aria per farlo suonare? o il contrario? l'impressione che avevo avuto a Quarna provando a soffiare in un alto in rame era che "partisse prima" rispetto ad altri. Ad esempio...domanda da ignorante lo so: per attaccare un "pianissimo" quanto può aiutare o ostacolare questa finitura? Altro esempio: su youtube c'è un tuo filmato di un brano (Ulla in africa) in cui suoni (ovviamente benissimo) il soprano ed in cui, soprattutto nelle prime note, lo suoni in modo molto "morbido": al di là del fatto che tu faresti suonare in quel modo anche la finitura più sorda, il rame è simile all'oro (mi sembra che sia quella la finitura del tuo semicurvo)?
grazie ed ancora complimenti

David Brutti
22nd December 2012, 10:59
Ciao pierlu,

è un piacere sapere di essere d'aiuto. Si, diciamo che per resistenza intendo la maggiore facilità d'emissione ma anche il rapporto tra emissione e spinta dell'aria: uno strumento che oppone poca resistenza significa uno strumento che a parità d'aria ha un'emissione diretta e semplice e che suona subito anche con pochissima spinta.
Uno strumento molto resistente al contrario necessita di un supporto dell'aria costante. Ovviamente è un concetto molto soggettivo e varia non solo con le finiture diverse e i canneggi diversi (non parliamo del setup poi) ma anche dal musicista che suona e dalle sue caratteristiche fisiche.
Il rame secondo me ha delle peculiarità davvero interessanti: da una parte offre sicuramente meno resistenza dell'argento massiccio e di tanti sax placcati, ma dall'altra questa caratteristica non implica affatto un suono chiaro, cosa che notoriamente affligge molti sax "easy blowing" come la maggior parte dei prodotti made in japan o taiwan. Il soprano che utilizzo nel video è uno strumento unico e ha una doppia finitura: il corpo in ottone è stato argentato a spessore e successivamente dorato a spessore. Lo strumento è estremamente resistente (forse più del mio soprano attuale in argento massiccio. Lo strumento serviva per capire come si comporta l'oro sopra uno strato di argento ed è servito da studio per i sax con corpo in argento massiccio placcati oro che sono tra le finiture di punta della ditta.

Per il quesito sul piano, a me piacciono tendenzialmente sax resistenti proprio perché ho molta spinta e anche su un piano ad esempio mi permettono di sostenere e spingere come sempre faccio. Il rame ho notato che tende ad essere molto facile a livello d'emissione nel piano e nel registro grave forse più facile della maggior parte dei soprani placcati oro, ma sicuramente più "tosto" di un R&C argentato o ottone grezzo.

Sax O' Phone
22nd December 2012, 15:12
Grande David, grazie per le tue osservazioni...

Interessanti queste carattristiche del rame: quindi diresti che ti facila gl attacchi sul registro basso?
Presumo che gli armonici siano molto ricchi (forse già lo hai detto) ma se vuoi sarei incuriosito nel conoscere le tue impressioni sul comportamento di questo materiale sul registro acuto e sovracuto....

Isaak76
22nd December 2012, 15:42
Esteticamente forse il rame potrebbe far storcere un po' il naso rispetto ai Gold/Silver/Bronze, però la sensazione a pelle che ho provato suonando il tenore è stata più che positiva, in fatto di armonici purtroppo non mi ricordo, è passato troppo tempo e quando si è in sede R&C mi si azzera il cervello eheh!
Confido in qualche sample di David per sentire l'alto!

tzadik
22nd December 2012, 15:49
Il materiale non ha influenza sul corretto funzionamento dello strumento... semmai, limitatamente allo strumento, equalizza e partecipa a fornire sensazioni differenti suonando, cose che poi all'atto pratico possono fornire anche una sensazione sia fisica sia psicoacustica che lo strumento funzioni in maniera diversa.

Sui materiale del chiver, il discorso è ancora differente. (io la verifica strumenti con tanto tanto rame dentro non l'ho fatta... però l'ho fatta sui chiver).

Il rame è un materiale meno duro di bronzo e ottone (e ovviamente anche dell'alpacca), quindi le vibrazioni si propagano in maniera differente. All'atto pratico... lo strumento risulta più "lento" nei transienti e con meno frequenze acute.

La differenza (all'atto pratico) non è enorme, però una persona con una buona sensibilità (e che non tende a ricreare lo stesso suono con setup diversi), la differenza la sente... sia suonando lo strumento, sia ascoltandolo da fuori (e più lontano è il punto di ascolto, più saranno le differenze).

David Brutti
22nd December 2012, 16:15
Come già detto, il materiale influisce principalmente sul timbro e può enfatizzare o meno alcune frequenze rispetto ad altre.
Per quel che riguarda l'emissione sia nel grave che nell'acuto e/o sovracuto è la forma che governa principalmente queste caratteristiche, anche se...

1) il rame come già detto correttamente tende a "addolcire" le frequenze acute e sovracute (parlo di armonici ovviamente);
2) il problema nell'emissione nel grave è dovuto principalmente al forte volume delle armoniche medio alte nelle prime tre fondamentali del sax (sib, si, do). Al 90% quando si sbaglia un attacco nel grave la nota che esce fuori è una nota acuta (e poi magari subito dopo esce la fondamentale);
3) il rame tende ad avere queste frequenze meno evidenti rispetto ad altri materiali (anche l'argento si comporta così ad esempio);
4) ne risulta che il rischio di sbagliare attacco su queste frequenze è minore rispetto a materiali che tendono invece a prediligere queste frequenze (trovo ad esempio il bronzo un pelino più difficile da questo punto di vista);

Poi c'è da dire che la forma dei sax R&C ispirata a sassofoni pre-balanced (l'alto è davvero molto simile al Chu) su qualsiasi finitura tende a dare una risposta eccellente nel grave rispetto a sax a canneggio stretto.

Per quel che riguarda il registro sovracuto, anche qui la forma la fa da padrona; diciamo che a livello di emissione risulta facile più o meno come gli altri R&C. A livello di suono invece, per gli stessi motivi riportati qui sopra, il registro acuto e sovracuto è davvero molto morbido e pastoso; addirittura nelle note di "transizione" (Fa#, Sol, Sol#) non si sentono differenze particolari con il resto del registro.

Unico svantaggio è il registro sovracuto "estremo" (oltre il Fa sovracuto); sempre per il fatto che il rame attutisce le armoniche acute è più difficile andare oltre questo limite, ma diciamocelo francamente, anche l'ottone in questi ambiti rivela dei limiti. Per raggiungere queste vette senza fracassarsi il labbro occorrono strumenti con materiali particolari, tipo l'argento massiccio.

Sax O' Phone
22nd December 2012, 16:35
Interessanti osservazioni: ma tanto 'pourparler' io tendenzialmente vorrei un sax che armonizza tutte le caratteristiche, ovvero un suono generalmente scuro ma con gli acuti pieni e brillanti; che abbia facilità a prendere i sovracuti e sia al contempo facile sui bassi e pieno sui medi.

Per ipotesi, secondo voi un frankenstein di sax come dovrebbe essere costruito? Canna larga con fusto in bronzo, campana in rame e chiver in argento?

....Mah, forse sto parlando del Sacro Graal... ;)

David Brutti
22nd December 2012, 17:38
Purtroppo per il tuo portafogli, il "Two voices" o l'argento massiccio potrebbero essere una risposta.

Quando sono salito a Quarna a novembre, l'ultima cosa che avrei voluto fare è prendere un altro tenore in quanto il mio R1 Jazz argentato satinato mi ha sempre soddisfatto su tutta la linea. Appena fatti due sputazzi sul Two voices ho sentito subito la grande differenza e soprattutto "l'equilibrio" tra le varie caratteristiche del sax che mi pare ricalchino quello che tu dici: suono bilanciatissimo a livello di emissione, sovracuti facili, armoniche semplicemente equilibrate cioè ne troppa presenza delle acute ma nemmeno un suono medioso.

A mio parere l'arg massiccio sul tenore è splendido anche se offre molta resistenza in più rispetto a un sax in ottone il che applicato a un canneggio "enorme" lo rende adatto a tenoristi sempre "in forma", che pompano un casino. Inomma bisogna fare un pò di palestra :)
Il Two Voices sul tenore ha davvero l'equilibrio giusto tra densità di suono, omogeneità e resistenza che è appena superiore a quella dei colleghi in ottone o rame ma tutt'altro che ingestibile. Poi le incisioni del maestrissimo incisore sono davvero splendide. Insomma non ho rimpianti.

markweb
23rd December 2012, 17:25
bello veramente , ma se non ho capito male il suono del rame e meno "forte" dell'ottone e quindi in stanza rende meglio e non disturba?

Scusa se faccio domande stupide ma vorrei capire meglio.

In oltre avere il cliver in argento e il corpo in Rame che migliorie sonore porta?

pierlu_bardo
23rd December 2012, 20:57
Grazie David, ancora una volta. un piacere non solo ascoltarti suonare ma anche insegnare (rimanendo semplice e facile da capire, sempre interessante e pieno di spunti!). Ripeto l'invito (già fatto a Quarna scherzando, ma con un fondo di verità) a scrivere un manuale sul sax, dalla teoria, alla "fisica" dello strumento, fino alla tecnica. Continua così

David Brutti
23rd December 2012, 22:19
x markweb: se si suona male si può essere fastidiosi con qualsiasi tipo di sax di qualunque marca :ghigno:
A parte gli scherzi, si il Rame possiamo definirlo a parità di setup, musicista, ancia e quant'altro un pò più morbido dei cugini in ottone e bronzo.
Parliamo di differenze minime, non significa che con questo sax si suona solo piano (il Grottelli mio collega di quartetto aveva un tenore in rame e aveva un suono in acustico molto potente e sonoro).

x pierlu: non so, finché mi regge il fiato preferisco suonare. Però per il futuro... chissà.

David Brutti
23rd December 2012, 22:43
Ah dimenticavo la domanda sul collo: purtroppo ad oggi la R&C non produce colli in rame, ma si stanno attrezzando: ad esempio l'ultima volta che sono salito ho potuto testare i colli in bronzo. Vi terrò aggiornati su sviluppi futuri...

dearchrists
24th December 2012, 20:10
Complimenti per l'acquisto, deve essere qualcosa di speciale.. E fortunato tu David, che ti puoi permettere un "muletto" così!

rena
4th May 2013, 14:34
La finitura in rame in questione, presenta gli stessi inconvenienti di quella in ottone nudo non laccato? Va benissimo l'opacizzazione, ma l'inconveniente delle gocce di condensa che se non tolte subito rimangono e' sempre presente?

tzadik
4th May 2013, 14:39
Si. :zizizi))
Ma succede con tutte le finiture.
Del resto, succede su tutti gli strumenti (non solo R&C) che non hanno una lacca (=vernice trasparente) sopra la finitura applicata al metallo vivo.

Basta prestare attenzione ad asciugare lo strumento in maniera intelligente, appena si finisce di suonare.
Poi periodicamente si può pulire con prodotti chimici appositi (quindi pulitura chimica... e non meccanica!!!).

David Brutti
5th May 2013, 14:56
Utilizzando un'apposita cera e con un pò di cura nella pulizia (come segnalato da Tzadik) le finiture "nude" resistono più di quanto si pensi.

rena
5th May 2013, 21:29
Dimmi dimmi di questa cera, che il mio tenore in firma mi fa impazzire