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Visualizza Versione Completa : Qualche dubbio... bocchino in ebanite?



13th January 2008, 14:00
Ciao a tutti!
Allora prima di tutto neanche io ho ancora trovato il mio setup.. Comunque ho un Ottolink Metallo 7* con ance Rico Royal 2.5, però non mi sembra il massimo, voi conoscete un abbinamento migliore? E poi ho ancora la fascetta in dotozione dell'ottolink, però mi hanno detto che non è un granchè, quale potrebbe andare meglio? Sto studiando su alcuni metodi di M.Mule e H.Klosè, il bocchino che ho ora è un bocchino che mi permette di studiare, o è consigliabile uno in ebanite? Ancora non so che tipo di suono vorrei che avesse il mio sax, credo che il mio attuale, sia più sul classico, però vorrei iniziare a personalizzarlo, come posso fare? Vorrei iniziare ad avere un suono un pò più Jazz (non so se sia il termine esatto).. Lo studio di tecnica e di esercizi su libri citati in precedenza, esclude questa possiblitÃ*? Come si fa ad entrare nel mondo del Jazz? è vero che bisogna averlo nel sangue? Grazie mille, e scusate le mille domande :oops:

almartino
13th January 2008, 15:53
Ciao,
per la scelta del bocchino adatto dovresti avere le idee un po' più chiare, almeno avere in mente il suono che vuoi ottenere. Un punto di partenza potrebbe essere ascoltare qualche sassofonista che ti piace e vedere che setup usa, pero' sia ben chiaro, acquistando lo stesso bocchino non avrai mai lo stesso suono, però parti gia' con il piede giusto.
Se poi hai la possibilitÃ* di andare in un buon negozio che te li fa provare ancora meglio.

Se puo' esserti utile nel mio sito ho messo tempo fa alcune demo audio di varie imboccature:
http://www.caprimultimedia.com/mouthpiecetest.html

(presto lo aggiornerò con registrazioni del Lawton 8BB metal, SR technology PRO, Guardala handmade, Brancher E23, Gary Sugal metal, Yanagisawa ebanite)
spero possano esserti di aiuto per indirizzarti verso il suono che desideri!!!

ciao
Al

almartino
14th January 2008, 00:14
Oops, scusa non avevo visto che suoni il tenore, quindi non prendere come riferimento i miei test audio che sono per contralto!!!
ciao
Al

14th January 2008, 10:11
Si infatti me ne ero accorta.. Del resto, so che non si studia con il tenore :roll: .. infatti devo procurarmi un buon contralto quanto prima.. e non vedo l'ora! grazie lo stesso Al

Danyart
14th January 2008, 10:55
e perchè "non si studia col tenore"? è un sax come un altro, spesso si dice che il "contralto è più adatto per iniziare", non è una scemenza ma non è nemmeno una regola fissa..per il bocchino, anche io uso un metal Ottolink 7*, l'ho fatto modificare l'anno scorso per avere più spinta e bassi più corposi, non è un Guardala ma funziona, anche se ogni volta che si suona bisogna "scaldare" lo strumento più che con altre imboccature (non so scientificamente perchè ma questo è da 10 anni che suono). Per il materiale del bocchino, ebanite o metallo, la differenza maggiore sta nella conformazione interna, il materiale è meno importante per il timbro, ma per quanto ho notato, al solito con l'ebanite viene un suono più preciso, ma non per questo più bello..Ance, io suono con Alexander DC 3,5, non ti posso consigliare il numero, devi trovare te il rapporto giusto, ma la marca sì, anche se l'ultima scatola che m'è arrivata è un pò sfigata, solitamente sono perfette, 7-8 su dieci suonano immediatamente con ottimi armonici su tutta l'estensione. Divertiti con il tenore, ascolta i grandi e troverai un mucchio di soddisfazioni! :cool: :saxxxx)))

14th January 2008, 11:25
Mi associo a Danielsan. Io ho sempre suonato un tenore fin dal primo giorno. Ogni sax ha le sue difficoltÃ*. Un sax alto magari è più diretto come emissione e prontezza, ma è più difficile da controllare come intonazione e qualitÃ* del suono. Più si sale nella famiglia dei sax e più aumentano i problemi in tal senso (prova a intonare un soprillo :muro(((( ). Mentre, scendendo, si incontrano maggiori problemi sull'emissione e sulla prontezza dello strumento; con un sax tenore, come ben saprai, non è sempre facilissimo fare note gravi e magari farle piano.
Comunque se ti interessa una buona imboccatura da studio, io vendo due Selmer S80 in ebanite con apertura C e C*.

bb
18th January 2008, 11:02
Per la scelta del bocchino da usare ci sono diversi fattori da valutare.
Ho visto che parli di Mulè e Klosè.La prima domanda è :li stai studiando solo per migliorare la tecnica e quindi suoni con un suono moderno?oppure vuoi suonare musica classica e quindi cerchi un suono classico?Ti dico questo perchè anche se sono e saro' sempre un jazzista sono diplomato al Conservatorio e ti assicuro che il suono che si cerca in musica classica è completamente diverso ed aldilÃ* delle qualitÃ* tecniche che tu possa avere devi usare un bocchino adatto.
Cmq se invece suoni con un timbro moderno (secondo me il vero suono del sax!!!) devi considerare l'apertura la camera ed il tetto (il cosiddetto baffle) che danno le caratteristiche di base del bocchino.Il luogo comune che il metallo sia chiaro e stridente e l'ebanite piu' calda e "burrosa" secondo me è quanto di piu' falso esista,perchè tutti i costruttori di becchi dichiarano che le proporzioni costruttive influenzano il suono maggiormente del materiale.
Detto cio' devi provare diversi becchi e valutare oltre al timbro in sè l'intonazione,la dinamica, i cambi di registro e cosa piu' importante confrontarla con la tua precedente e vedere se ti trovi meglio.Inoltre le ance sono molto importanti,devi trovare quella della durezza e della marca che meglio si accoppia per "cacciare" gli armonici giusti.
Cambia il bocchino solo quando hai il suono e la tecnica giÃ* formati,non se sei un principiante ,perchè potresti buttare al vento un sacco di soldi per poi suonare come prima.Il suono lo devi avere tu, il bocchino deve solo aiutarti a tirarlo fouri.Se non hai formato il suono non sarÃ* certo il bocchino a dartelo,purtoppo è questa la veritÃ*,tocca studiare!Riguardo alla legatura dell'ottolink non capisco cosa abbia di male,io la trovo solida ed affidabile ed è usata da un numero altissimo di grandi musicisti.Ciao

Nous
18th January 2008, 14:13
Comunque ho un Ottolink Metallo 7* con ance Rico Royal 2.5, però non mi sembra il massimo, voi conoscete un abbinamento migliore? E poi ho ancora la fascetta in dotozione dell'ottolink, però mi hanno detto che non è un granchè, quale potrebbe andare meglio? Sto studiando su alcuni metodi di M.Mule e H.Klosè, il bocchino che ho ora è un bocchino che mi permette di studiare, o è consigliabile uno in ebanite? Ancora non so che tipo di suono vorrei che avesse il mio sax, credo che il mio attuale, sia più sul classico, però vorrei iniziare a personalizzarlo, come posso fare? Vorrei iniziare ad avere un suono un pò più Jazz (non so se sia il termine esatto).. Lo studio di tecnica e di esercizi su libri citati in precedenza, esclude questa possiblitÃ*? Come si fa ad entrare nel mondo del Jazz? è vero che bisogna averlo nel sangue? Grazie mille, e scusate le mille domande :oops:

Ciao, scusa se ti rispondo solo ora ma sono malato :muro((((
Allora...ho visto che sono giÃ* 6 annetti che suoni il sax..principalmente in banda (o esclusivamente?)....dato che studi sui miei due amiconi (Mule e Klose), anche se non dici che metodi (ce ne sono centinaia) e se sei autodidatta o con insegnante, ti posso dire quello che è la mia esperienza (prendimi con le molle ;))

Se guardi, il mio setup (Bocchino, legatura e ancia) è "nato" apposta per lo studio che sto facendo al momento : molti (troppi in alcuni momenti :lol: :lol: ) esercizi di tecnica, molta attenzione all'emissione ed al controllo, cura maniacale dell'intonazione e delle dinamiche, con un pò di divertimento a fine lezione. E' un setup che ho trovato con la mia insegnante, la quale per esempio ha poco apprezzato il mio tentativo di passare all'S90 perchè il mio suono è peggiorato drasticamente. Quindi il primo consiglio è : non cambiare troppi setup mentre studi, perchè fai dei passi indietro che da autodidatta magari non noti ma che un professionista sente subito.

Detto questo, se vuoi studiare su Mule e Klose, per me non ci sono dubbi sulla necessitÃ* di un bocchino in ebanite, ma soprattutto di un bocchino meno aperto del tuo... ovviamente io consiglio il Selmer S80 C* (ma se vuoi l'S90 lo sto giusto vendendo :lol: :lol: ). Ance di media durezza...per la legatura non so, secondo alcuni non influenza il suono..io posso dire che con la BG non ho mai avuto problemi.

Il suono dipende dal bocchino, il suono Jazz che dici tu non è possibile averlo con un bocchino come il Selmer..anche se il suono lo fa il suonatore, infatti io a fine lezione gioco con la mia insegnante con standard jazz con risultati passabili (i miei, i suoi sono eccellenti da sempre). D'altronde non è possibile studiare sul Klose su un bocchino da Jazz per questioni di controllo e di intonazione...oltre che di imboccatura vera e propria.
Il mio consiglio è : visto che sei giovane prenditi il Selmer, studiati il Klose ed il Mule bene (alla velocitÃ* indicata, con le dinamiche indicate, con un suono pulito, ....) senza fretta.
Studiati bene le scale maggiori e minori se non le hai giÃ* fatte.
Fatti un bagaglio tecnico di tutto rispetto. Trova un suono pulito ed intonato. Trova una impostazione rilassata, un'emissione facile su tutto il registro. Dopodichè decidi : continuare su questa strada oppure passare al Jazz.

Il Jazz da come lo vedo io è il passo successivo dopo l'impostazione tradizionale (o classica che dir si voglia) perchè presuppone un bagaglio tecnico non da poco (devi per esempio conoscere bene le scale), alcuni invece lo vedono come una cosa puramente istintiva e suonano fregandosene della teoria delle scale e spesso pure dell'esistenza dei nomi delle note ( :lol: ).

Se suoni in una banda, il lavoro che ti ho detto darÃ* i suoi frutti (al contrario l'impostazione jazzistica in banda serve poco)...mi stupisce che il tuo bocchino non abbia creato dei problemi nella sezione dei sax, visto che è molto aperto...ma magari sei l'unico sassofono della sezione ;)

Sul'avere il jazz nel sangue...non so, non ho fatto le analisi ultimamente :lol: :lol:

20th January 2008, 17:38
Raga grazie per i vostri consigli.. Credo di avere qualche dubbio in meno :roll: Ora sta a me cercare di capire la strada da prendere.. anche se una mezza idea c'è.. Forse se vi spiego meglio qual'è la mia situazione potete darmi un'altro aiuto.. In pratica io non sono autodidatta, studio presso la scuola di musica della mia banda, ed in quanto tale, non possiamo avere un professore specifico per tutte le sezioni, ma ne abbiamo tre che più o meno le coprono tutte.. per cui il mio prof non è diplomato in sax, ma in clarinetto.. quindi sicuramente non è come studiare con qualcuno che il sax lo conosce in ogni suo minimo dettaglio, ma se la cava cmq.. Per cui i libri di Mule e Klosè li ho presi perchè è stato lui a consigliarmeli, in quanto utilizzati nei conservatori (altra mia grandissima piaga: mi iscrivo o no??).. quelli che ho ora sembrano siano uno di terzo anno e l'altro di quarto.. Per quanto riguarda lo studio di scale maggiori e minori, ho un libro di Londex "LES GAMMES CONJOINTES ET EN INTERVALLES " secondo voi va bene? O me ne sapreste dire degli altri? Il mio suono credo che sia più sul classico, però non è quello che cerco, perchè in effetti il sax non è tanto per la musica classica, quindi io preferisco il suono moderno (anche perchè fare la vita di banda non mi interessa, e poi non si addice proprio ad una donna).. ma come posso fare per averlo? Su che testi dove studiare? O basta avere una posizione del labbro più rilassata? Aiutatemi :cry: !!! Quindi devo continuare a studiare tecnica (ma cn quale impostazione? classica o moderna?) e quindi il passaggio a generi come jazz o blues è un passo successivo? Ho capito bene? :oops:

6th February 2008, 18:42
secondo me gran parte dello stile personale di ognuno viene prima di tutto dagli ascolti.
nel senso che il jazz non è una malattia congenita con la quale ci si ritrova alla nascita, quindi al discorso "o ce l'hai o non ce l'hai" non ci credo affatto. va da se che se il jazz non è tra i tuoi ascolti sarÃ* difficile tirarlo fuori.
ovviamente a questo è legato anche un discorso di studio, a livello più che altro armonico del genere. anche a orecchio puoi fare molto ed è comunque fondamentale, le ore spese a improvvisare a orecchio su pezzi jazz, o di qualunque altro genere che ti interessa, sono comunque importantissime.
parlando del suono la prima differenza fondamentale viene dall'impostazione del labbro. l'impostazione classica è totalmente differente dall'impostazione jazz, però secondo me all'inizio è fondamentale. sicuramente è meglio essere padroni dell'imboccatura classica prima di passare ad una tecnica di imboccatura legata più propriamente al jazz, o moderna, più che altro per un discorso di intonazione. di sicuro l'impostazione jazz ti regala un suono molto più morbido e versatile. mentre di contro l'imboccatura classica è sicuramente è più gestibile. per quanto riguarda il bocchino ti consiglio di prenderti un bel pomeriggio e di andare in un negozio fornito a provare un po' di modelli diversi sia in ebanite che in metallo...magari anche con ance differenti.
buone suonate

red
19th February 2008, 17:20
come testo da affiancare a quelli da te menzionati, ti consiglio " il sassofono nella nuova didattica vol. II" di londeix ( quello con la copertina nera). può sembrare banale, ma è un validissimo testo per acquisire padronanza con le posizioni alternative :saputello

giovanesassofonista
16th September 2010, 18:42
Sul'avere il jazz nel sangue...non so, non ho fatto le analisi ultimamente :lol: :lol:
:lol:

gene
17th September 2010, 08:58
Concordo sul metodo di lavoro del Nous, che saluto...Dico solo che il suono è quello che hai nella tua testa e che esiste un solo modo per progredire, lavorare e sputare il sangue ........il jazz o ti piace o non ti piace, se ti piace PRATICALO: ascolta, ascolta, ascolta, prenditi dei modelli di riferimento, imita, cerca di prendere con l'orecchio, prova a rifare, vai a vederti qulche concerto, e lavorare.....contestualmente frequentare qualche scuola di musica, fare dei laboratori di improvvisazione, suonare con gli altri...interiorizzare i concetti teorici....che voglio dire, la pratica dello strumento deve diventare automatica, faccio un esempio che spero chiarisca.
E' come scrivere, quanto si è interiorizzato il sistema, mica stai a pensare se su quella parola ci vuole l'accento o l'apostrofo, se ci vuole l'acca o meno etc. è automatico...certo si sono persone che commettono errori di ortografia etc. evidentemente hanno studiato poco :ghigno: !!! col sax è uguale..... poi c'è il talento, ma anche qui è come a scuola, c'è chi è molto bravo perchè è "predisposto" e chi deve lavorare il doppio del tempo per ottenere lo stesso risultato.
Il resto sono cazzate, alibi...quello che siamo è quello che abbiamo imparato, con la fatica e l'impegno.... ::saggio::

AGOSTY 275
17th September 2010, 17:52
Ammazza che discorso! cmq hai ragione! :yeah!)