Visualizza Versione Completa : Nuovo Grassi TS600 Jazzy
SLANG67
26th October 2012, 22:11
Qualcuno ha provato questa novita' di casa Grassi? Sembra uno strumento molto interessante...
STE SAX
26th October 2012, 22:32
in effetti cosi' sembra. E' lo strumento di punta con i grani rigirati, risuonatori in metallo (e non in porcellana come sugli altri jazzy) e tamponi in pelle di canguro nera, campana smontabile e i tasti in bachelite (come sul ts460 jazzy line). Costa attorno ai 2600 euro. Non so, a me piace molto il mio ts460 jazzy e sarei curioso di provare questo anche perche' costa piu' del doppio e mi piacerebbe vedere se li vale davvero.
http://grassi.proel.com/category/produc ... rent=60194 (http://grassi.proel.com/category/products/ts600-0?category_parent=60194)
SLANG67
26th October 2012, 22:33
...Dalle mie parti sta' sui 1800 euro...
STE SAX
26th October 2012, 22:34
2600 e' il prezzo da catalogo, poi probabilmente ci sono promozioni etc.
forse ti riferisci a Cherubini ....
xavabal
26th October 2012, 23:22
Sembra un mauriat
xavabal
26th October 2012, 23:51
Riguardo il ts460 non è uno strumento malvagio se suoni da solo, se suoni insieme ad altri ti coprono tutti almeno questo e successo a me
red
27th October 2012, 00:41
si è vero, sembra un Mauriat o un Cannonball (nella finitura in questione)
bonnygonfio
27th October 2012, 14:23
Come sottolineato piu' volte (recentemente anche nel topic riguardante i sax l.a. ripamonti) a taiwan c'è la possibilita' di far costruire sax in determinate fabbriche con materiali e caratteristiche tecniche scelte direttamente dal committente (in questo caso proel). Se poi, come in un altro caso, il marchio di fabbrica è semi-sconosciuto in italia (tipo questo http://www.system54.de) ma il sax è costruito benissimo con materiali pregiati ci si puo' affidare anche a marchiarlo diversamente. Vi invito pertanto a confrontare le foto dei vari modelli dei system 54 e del grassi ts600. Troverete mooooolte cose in comune. Soprattutto per i prezzi vi invito caldamente a scaricare il listino, avrete una ulteriore sorpresa... :)
Diciamo che questa sarebbe la III generazione di "nuovi "grassi. Io mi sono fatto questa idea...I serie (quella che possiedo io) stessa fabbrica p.mauriat ma qualita' tamponi minore, ma solo quella, per il resto strumenti identici (ho avuto sia il mauriat e ora ho il ts 300). II serie "al risparmio" con logo serigrafato e non inciso e strumenti non degni dei predecessori. Dal costo anche decisamente inferiore. La III serie cerca secondo me il rilancio con una buona qualita' / prezzo. Se ho occasione lo andro' a provare, questa serie doveva uscire quest'anno a febbraio da quello che sapevo io...se la sono presa comoda, ma se il sax è come il I serie e i tamponi sono pisoni pro c'è da divertirsi...OT bellissimo il chiver stile SBA del system 54 non trovate??? :ghigno:
tzadik
27th October 2012, 15:20
OT: giusto per chiarire alcuni punti della produzione a Taiwan.
A Taiwan ci sono fabbriche costruiscono tutto quello che riguarda il sassofono: dai corpi (fusto, chiver, culatta, campana) ai pezzi della meccanica, viti... scatole, accessori per la cura degli strumenti... bocchini, legature etc etc, custodie.
Se non ricordo male, ci sono anche fabbriche che producono solo un taglio di strumenti, cioè solo contralti, solo tenori... etc etc.
Poi, separatamente ci sono i laboratori dove si assemblano gli strumenti...
Questo è il sistema.
Funziona tutto diversamente rispetto a come funziona in Europa (ai giorni nostri, adesso).
Qui in Europa, c'è una grande fabbica dove dentro si fa tutto (vedi Selmer, Keilwerth)... e magari si compra fuori quello che non si produce in casa: tipo le custodie o gli accessori per la cura... o le confezioni di cartone per i vari accessori... etc etc etc...
Ohhhhhh... nell'industria automobilistica funziona allo stesso modo
Per far costruire uno strumento a Taiwan serve un partner locale... anche solo per interfacciarsi con le aziende locali.
Poi ovviamente uno può anche decidere (insieme a un partner locale) di aprire un'attività a Taiwan a proprio nome (insieme al partner locale) per far realizzare o assemblare gli strumenti.
Ci sono anche delle "società" che forniscono dei pacchetti già preconfezionati.
Si va lì, si sceglie dal catalogo... chiver, corpo, campana... si scelgono i materiali per le varie parti dello strumento, il procedimento di produzione, trattamenti termici/chimici e finiture... poi si sceglie la meccanica, l'ergonomia... come/dove assemblarli, i materiali per l'assemblaggio (tamponi, risuonatori, viti... etc etc)... poi si sceglie il packaging (custodia, accessori vari)... e si ha lo strumento.
Ovviamente però si può anche andare là con un proprio progetto e realizzarlo con le proprie specifiche, anche senza appoggiarsi completamente a "società" che vendono i pacchetti già pronti.
Poi chiaramente ci sono dettagli ha possono avere una certa influenza sulla resa sonora dello strumento e dettagli che hanno solo un senso estetico: credo che nessuno verrà mai a dire che un Mark VI suona meglio di un Serie II perchè il Mark VI aveva il F acuto frontale a bottone e non a goccia... o la chiave del E bequadro non ergonomica.
Quindi ci sono dettagli che si trovano in moltissimi strumenti che arrivano da Taiwan... poi però la sostanza può essere ben diversa.
La Proel dopo aver venduto tutto quello c'era dentro la vecchia fabbrica Grassi (in Italia), ha voluto "far sopravvivere" il marchio... spostando la produzione a Taiwan.
C'è da dire che il marchio "Grassi" è ancora abbastanza radicato nell'immaginario collettivo italiano (che come ben sappiamo... fatica ad accettare le novità, anche quelle nazionali)
e che fino a 20/25 anni fa' i Grassi erano gli unici strumenti italiani che si potevano considerare "professionali": gli strumenti professionali R&C e Borgani sono ben più recenti.
Quindi l'intento della Proel è quello di rilanciare il marchio Grassi, sfruttando l'immagine acquisita nel passato. Fine.
SLANG67
27th October 2012, 15:36
...Nessuno ha provato questo strumento??
gene
27th October 2012, 19:44
PRODUZIONE:
Annually 60% of the saxophones worldwide are produced in Taiwan. Houli district, which is located in Taichung city, central Taiwan, is known as “The Hometown of Saxophones.” Production in Houli accounts for 80% of the total output of saxophones in Taiwan.
THE BOSS: tutto inizia, nella seconda metà degli anni '40, con sig. Chang, Lien Cheng ......
http://www.lcsax.com/
Il resto, ve lo leggete ....... :ghigno:
ps. TK melody (che qualcuno conoscerà) è del nipote ....
alefiorio
28th October 2012, 15:15
Veramente bello, anche la finitura, ma bisognerebbe provarlo! Se il rapporto qualità prezzo è come sugli altri grassi taiwanesi potrebbe essere uno strumento mica male! ma per quel prezzo.....
darionic
1st November 2012, 12:24
veramente belli da vedere.....chissà il suono. Sui grani rigirati nei sassofoni moderni per emulare i vintage sono un pò scettico.....non è quello che fa il suono vintage...
gene
1st November 2012, 13:16
Se ne è parlato qui di rolled tone holes .....
viewtopic.php?f=57&t=6013 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=57&t=6013)
Dario, il suono vintage lo fa il musicista, il tone hole è semplicemente una tecnica di costruzione del foro che offre alcuni vantaggi .......
tzadik
1st November 2012, 13:30
Il suono vintage lo fa lo strumento... se lo strumento ha effettivamente un suono vecchio. Poi il resto lo fanno il setup e il suonatore.
I grani rigirati sono una stronzata.. :zizizi))
red
1st November 2012, 14:29
ahahaha grande Tzadik... :lol: .
in effetti il loro maggior pregio è anche il loro difetto. è vero che i tamponi si deteriorano più lentamente ma è anche vero che il camino non lascia il solco sul tampone in modo accentuato e questo può favorire delle chiusure meno "ermetiche". ovviamente tutto si può settare, ma è più difficoltoso
darionic
1st November 2012, 16:13
..una volta siamo tutti daccordo...i rolled tone holes sono una trovata commerciale....ma molti sassofonisti ci cadono perchè credono che avranno il suono del chu berry.....
gene
1st November 2012, 18:21
:mha!( porto un esempio ..... Daniele D'Agaro ..... l'ho visto (udito) suonare con un Chu .... faceva un genere che caro Dario e Tza non era propriamente ortodosso, ne tantomeno bepop.... dico questo per dire che se si riesce a suonare, in un certo "stile" non è merito o demerito delllo strumento, è il musicista che suona, come sa ....
L'esempio può essere esteso ad altri musicisti ....
tzadik
1st November 2012, 18:41
D'Agaro suona con un New Wonder I (su cui poi sono state fatte alcune modifiche). Comunque suona con setup estremi... è un esempio limite.
Comunque ha un suono "ruggente"... ma di sicuro non moderno. :zizizi))
fabioevans
1st November 2012, 20:36
Ragazzi dico la mia...ho avuto due tenori coi RTH, e penso che sia una buona trovata per far durare di più i tamponi, però è anche vero che avendo una superficie maggiore di appoggio sulla pelle, se non si usano cuscinetti di una certa qualità, si appiccicano più facilmente, io infatti ho sempre usato grafite, in primo tempo e attualmente le cartine polverose yamaha...con grandi risultati.
Secondo me quelle piccole perdite che gli strumenti moderni evidenziano, dopo qualche mese di uso, dovute ad una parte del cuscinetto che non appoggia perfettamente io non le riscontro/ le ho riscontrate sui miei vecchi tenori.
Detto questo, non saprei dire se ci sono delle differenze per come la colonna aria esce dai fori...forse si, o forse no, ma se ci fosse sarebbero minime. :-leggi-:
A voi l'ardua scelta....RTH o no, questo è il dilemma....
gene
1st November 2012, 20:55
Fabio, ho riscontrato questo inconveniente sul mio Keilwerth ....... Re, mi, fa sul castello, Do # e Re# grave, dopo un normalre utilizzo tendono a rimanere "attaccati" .....
fabioevans
1st November 2012, 23:32
A Gene daglie de cartina..:ghigno: pure sul selmer lo cartineggio parecchio....io in più asciugo i tamponi quasi ogni giorno....e funziona, del resto il Conn monta le molle più grandi che si trovano sul mercato...per assicurare un buon ritorno, i scuso per L OT.
SLANG67
11th January 2013, 22:29
...Nessuno che l'ha provato?...
bertuc79
5th March 2013, 00:37
fotocopia del system 54....sono identici! alcune chiavi in particolare....sarei curioso di provarlo mi piace esteticamente ma quelle madreperle verdastre sui tasti mi fanno schifo!
rosario grosso
3rd April 2013, 00:40
Provato oggi con un mb2 fascetta selmer e ancia 3:1/2 ottimo strumento davvero cattivo e potente,meccanica da 5 stelle molto scorrevole e precisa,suono indefinito ( appena nuovo di fabbrica ) sfogato secondo me tira la sua vena aggressiva,solido in mano e molto pesante degno di struttura e lamiera affidabile,pronto nel sound e registri molto equilibrati. Grave ben centrato,medio/alti veramente forte e squillante,altissimo veramente aperto e carico!!! Conclusioni
1 affidabile 8/10
2 suono 8/10(era nuovo arrivato proprio oggi)
3 meccanicA 9/10 scorrevole e molto precisa
4 volume 9/10 aggressivo
5 peso 6/10 forse un po' pesante
6 prezzo 1700 dalle mie parti forse un po' alto
7 finitura 10/10 ottima e ben fatta sul chiver e campana
8 custodia 4/10 fa cagare ma discreta nel trasporto
9 dotazione becco/tracolla e imbottitura 5/10
SLANG67
3rd April 2013, 18:42
Insomma, uno strumento interessante. Qui' a Roma e' sulle 1800 euro. A quest punto dovro' decidermi di andare a provarlo. Grazie Rosario.
rosario grosso
5th April 2013, 20:03
slang io te lo consiglio se cerchi un suono (vintage\jazz) e profondo e carico però e sempre un fattore indicativo...perche essendo lo strumento nuovo non e sfogato e penso che si puo dare il sound che piu si vuole..poi con la somiglianza della meccanica selmer style....si uno strumento da provare e perche no....pure da comprare..:D
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