Visualizza Versione Completa : Aizen TSSO 7*
Federico
18th October 2012, 21:26
Come sapete ero alla ricerca di un Solist o similare, ed ho trovato questa buona occasione da Nando (utente del forum)
Stamattina mi è arrivato il becco, logicamente come tutti gli Aizen senza fascetta, ma io mi ero già procurato una Flexitone ( Ottima) da Saxshop.
Il becco con la sua bella scatoletta e il sacchettino si presenta molto bene, e sinceramente è molto ben fatto, almeno ad occhio nudo, non ho mai potuto provare un Solist originale, dunque non lo posso confrontare.
Gli monto un'ancia 3 Marca, e vado...
Allora prima cosa che ho notato che il becco è estramente facile, suona subito senza la minima fatica, molto omogeneo a livello di volume su tutti i registri e soprattutto con molto volume, cambio ancia monto una Rico 3 e non sneto grandi differenze.
Guardando con l'accordatore, mi sono accorto che per essere intonato devo tenerlo molto arretrato sul sughero, stile joe henderson :ghigno:
Ha un suono soffiato stupendo bello ciccioso e fufi fufi, suonando normalmente il becco si comporta molta bene, mantiene la sua scurezza su tutti i registri, però quando cominci a spingere forte, il becco cambia e diventa parecchio sguaiato, questa è una caratteristica che ho trovato su tutti i becchi in ebanite Hard Rubber o resina che sia, tengo a dire che ho avuto Otto Link EB Drake e altri becchi in ebanite che non ricordo.
Io fondalmentalmente ho sempre sputazzato su becchi in metallo, proprio per questo motivo che quando spingi forte non diventano sguaiati, devo dire che però il suono e il calore dei becchi in ebanite sul metallo non riesci ad ottenerlo, ed in particolare il suono di Aizen mi piace molto, la mia domanda a questo punto sorge spontanea, avete notato anche voi questo "problema" sui becchi in ebanite? Probabilmente si potrebbe risolvere usando un'ancia tipo Legere che sega parecchio gli armonici, ma secondo me nel registro basso con un'ancia del genere e questo becco, sembrerebbe di suonare un fagotto :???:
L'unica soluzione è suonare a volume normale, voi che dite?
Il becco lo devo ancora studiare bene ( per poi venderlo vi ho fregat sul tempo :lol: ) però devo dire che suonato ad volume medio mi ha dato delle buone impressioni
pumatheman
18th October 2012, 21:45
mi raccomando le foto e il prezzo
Danyart
18th October 2012, 21:47
:lol: :lol:
Federico
18th October 2012, 21:49
Oltre a questo qualcuno che sa dirmi se ha avuto le stesse sensazioni su i becchi in ebanite :neutral:
gf104
18th October 2012, 22:09
mai riscontrato quello che affermi, sia su ebanite moderna che vintage
Federico
18th October 2012, 22:19
:mha!( capiterà solo a me...
gf104
18th October 2012, 22:24
becco rispettoso dell'ambiente....non va oltre la soglia dolore ;)
Federico
18th October 2012, 22:38
È che proprio cambia voce, non so come spiegarmi :muro((((
STE SAX
18th October 2012, 23:18
neanche io Fede ho mai avuto questo problema. Quando spingi con l'aria anzi il suono diventa grosso ma sempre rotondo, e' molto piacevole, aumenta solo il corpo del suono ma sguaiato proprio mai mai. La mia esperienza si limita a : Jody Jazz HR, Ottolink New slant, Drake son of slant e Lebayle AT ( i miei becchi attuali in ebanite)
Federico
19th October 2012, 00:07
Non so forse sono io che ci devo prendere mano, anzi orecchio, vi saprò dire tra un pò magari, posterò anche due note per farvi capire cosa intendo
Bracc
19th October 2012, 01:00
che intendi per sguaiato?
Federico
19th October 2012, 07:45
Che praticamente non mantiene lo stesso suono di quando suoni a volume normale ma si "schiarisce " e sembra avere molti più armonici, però forse è solo una mia impressione, proverò a registrarmi e sentire le differenze :mha!(
gf104
19th October 2012, 08:43
se col becco non hai feeling da subito forse è inutile che perdi tempo...segui il suggerimento del puma :smile: pensa quanti becchi migliori ti (ci) aspettano!
maxort
19th October 2012, 08:59
A me faceva così il bari nickel che ho ancora (la mitica arma di Arvidax).
Se non suonavo con un filo di fiato mi diventava un barrito di elefante
gene
19th October 2012, 09:58
Non hai feeling col bocchino ....... :ehno: Probabilmente in queso momento hai in testa un suono più scuro senza perdere in potenza e definizione, che il Aizen SO non può darti perchè ha altre caratteristiche .......
The Aizen SO Tenor mouthpieces are based on the Selmer Soloist models of old. They have a special, round chamber with a short shank to give a warm, smooth but also punchy sound
A questo punto, se vuoi Aizen, prova il modello LS, ispirato/copiato? al Otto Link Tone Edge Slant Signature, ovvero bocchino a camera larga e suono più scuro.
andrec75
19th October 2012, 10:02
L'idea del Soloist è giusta ma dovevi ascoltarmi e prendere il Cafè Espresso. L'Aizen Slant ti darebbe la stessa sensazione che ti da l'Aizen Soloist, non è che sguaia il suono spingendo ma cambia parecchio il timbro mentre con l'Espresso questo non capita.
tzadik
19th October 2012, 10:15
Il problema è che...
Per ottenere un suono uniforme a diverse dinamiche, su tutta l'estensione dello strumento... non basta avere un bocchino/setup "pregiato" e uno strumento "pregiato".
È sempre una questione di corretta impostazione, di corretta emissione/respirazione, di corretta resistenza (che devi crearti combinando setup e strumento)... e di tecnica strumentale.
Il setup, da solo, (specie se è un setup "pregiato") non ha colpe. :zizizi))
Il Soloist della Aizen è una riproduzione piuttosto fedele del Soloist Short Shank, per molti versi anche più godibile di un Soloist Short Shank originale (ovviamente di apertura medio-ampia... ma con facing originale).
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@Federico: se non vuoi quell'effetto, ti serve più resistenza... aumenta la durezza delle ance o aumenta l'apertura...
Ovviamente aumentando la durezza delle ance o l'apertura... ci sono delle "conseguenze" sull'emissione...
David Brutti
19th October 2012, 10:23
Ho utilizzato i becchi Aizen per diverso tempo, quindi parlo per esperienza diretta.
Purtroppo è una pecca che anch'io ho riscontrato e che gli originali non hanno affatto.
La tendenza a "schiarire" è dovuta principalmente a delle scelte di mercato dove la tendenza del musicista medio di oggi è quella di cercare "facilità" anche a discapito del suono. Senza contare poi che il mercato orientale è molto allineato sulla ricerca di sonorità squillanti e chiare. Non che queste due tendenze siano necessariamente da biasimare, pur non condividendole affatto.
Gli originali non hanno per nulla queste caratteristiche (parlo da possessore di diversi Soloist d'annata nonché di Slant, il soloist checché se ne dica è un becco molto bilanciato e tendente a una sonorità piuttosto "scura" pur risultando più inscatolato dei becchi a camera larga) e sono davvero molto diversi a livello timbrico dagli Aizen.
Senza nulla togliere agli Aizen che sono poi dei prodotti di altissimo artigianato, ma più che copie esatte li definirei dei becchi "ispirati" al vintage.
David Brutti
19th October 2012, 10:25
Ah si, come sottolineato da Tzadik, nessun becco farà da scorciatoia per le ore di studio da passare su un setup e prova ad utilizzare ance più toste. Gli Aizen hanno una punta sottilissima quasi affilata cosa che diminuisce di molto la resistenza e tende proprio a dare le sensazioni che segnali.
Il problema potrebbe venire ridotto con un ancia più dura.
tzadik
19th October 2012, 11:27
Ho provato alcuni Aizen Soloist in passato...
Poi Io ho avuto a casa un Soloist Short Shank G originale (... una rarità, visto che era in condizioni pari al nuovo) per un paio di mesi e ho avuto l'occasione di confrontarlo (confronto diretto) con un Aizen Soloist 7*.
Tra un "G" e un "7*" c'è circa mezzo numero di differenza, nell'apertura...
Il Selmer suonava anche troppo bene... ma aveva il grosso limite dei facing corti e radiali: funziona con ance con punta sottile e dorso grosso (Vandoren Blu, Hemke, Gonzales... e via così).
L'Aizen aveva un facing un po' più lungo... ma comunque tendente al radiale: con le ance funzionava come il Soloist originale.
Il Soloist originale era uno dei primi Soloist, per capirsi quelli con l'apertura a ferro di cavallo un po' più "aperta".
La differenza tra i due bocchini era appena percettibile... e solo nel registro medio: il Soloist originale aveva più medie e un suono meno granuloso... l'Aizen era
Sull'Aizen, la punta e i binari erano comunque piuttosto "spessi"... ed era un Aizen Soloist non ultima serie... cioè aveva ancora la forma esterna tipo Soloist (con la parte finale del collo arrotondata). Gli ultimi Aizen Soloist invece hanno la forma esterna uguale al modello LS (aka "Slant") e il becco forse un po' più basso (non ho misurato).
Il Soloist originale per via del facing più corto (con ance dure ovviamente, Vandoren Blu #3,5 e Gonzales #3) rompeva il suono prima dell'Aizen, che dal canto suo era più aperto.
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Non c'è niente di strano.
I Soloist, per il tipo di camera e per la conformazione interna... nascono per funzionare bene in aperture chiuse o medio chiuse (D, E... massimo F). Facing più aperti ma comunque corti aumentano percussività e attacco (e non solo sui Soloist... su qualsiasi bocchino).
L'Aizen (gli Aizen) hanno dei facing che funzionano molto bene in aperture medie (da 6* a 7*)...
Cosa importante da ricordarsi: il Soloist è un bocchino a camera stretta, scuro a dinamiche moderata, versatile, centrato, equilibrato... "morbido"... ma comunque è un bocchino a camera stretta e come tale si comporta... a dinamiche estreme.
Joe Henderson aveva un suono scuro, legnoso ma comunque molto centrato... con un Soloist di media apertura (o forse medio chiusa)... però Henderson suonava sempre a dinamiche basse. Le note le distillava... e questo era funzionale al suo fraseggio, che è sempre stato armonicamente complesso.
Fortunatamente ha un becco esterno molto alto... che porta a suonare con la "bocca" più aperta Io ho avuto a casa un Soloist Short Shank G originale (... una rarità).
Suonare con la bocca più aperta significa incanalare l'aria nel bocchino in maniera diversa (anche perchè... pure il cavo orale assume un "posizione" diversa)... questo aiuta non poco a scurire il suono risultate.
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@Federico: procurati delle ance taglio classico (Vandoren Blu, Hemke... non Gonzales perchè sono delle "perline") di moderata durezza...
È l'ancia che ti spezza il suono... o meglio come l'ancia vibra... o meglio ancora: come influenzi il modo in cui fai vibrare l'ancia, in quel registro, a quelle dinamiche.
Vuoi che il suono non si spezzi? Devi far vibrare meno l'ancia!
Come fare per far vibrare meno l'ancia? Ehehehe... è complicato. Complessivamente devi limitarne la vibrazione di una certa porzione di ancia...
- o facendo vibrare meno... una porzione di ancia più lunga (allunghi il facing)
- o stoppando la vibrazione (suoni in punta, mordendo)... così poi anche l'intonazione va in merda... e devi muoverti su e giù per il bocchino :lol:
- passi a un'ancia più "dura" e usi più pressione di aria.
gene
19th October 2012, 11:30
Sono totalmente daccordo con David ed Alessio ...anch'io ho notato tale tendenze di mercato (Aizen, Drake, etc.).
Da qulche mese sono un fan di F. Louis e trovo che lo Spectruoso, modello Sphere, vada da questo punto di vista, in controtendenza ed abbia una propria identità.
Soltanto che ci vuole pazienza .... nel senso che pur essendo un bocchino (apparentemente) "facile" da utilizzare, anche da sassofonisti meno esperti, bisogna studiarlo, suonarci. A distanza di mesi mi sorprende per le sue potenzialità e sfumature timbriche.
Ovviamente siamo nel campo della soggettività assoluta ........
tzadik
19th October 2012, 11:33
Il mercato gira intorno ai gusti "medi" dei sassofonisti... non c'è niente di strano.
Bocchini che tendono ad assomigliare a un Otto Link del passato, vuoi o non vuoi... si vendono. :zizizi))
gf104
19th October 2012, 11:50
molto gratificante e istruttivo leggere le dotte esposizioni dei nostri esperti :smile:
Federico, dopo Aizen....vai di Link o similia doc e lassa perde i giappi! (e in genere tutti i becchi che vanno "studiati e assimilati"!) però se cerchi le sfumature che un becco ti può regalare dopo mesi-anni di studio....allora.... sei masochista!
p.s.
casualmente,se vuoi, ho uno STM 7* anni 80, baffle EarlyBabitt...nel caso mandami mp ;)
Bracc
19th October 2012, 11:54
Che ance usi Fede?
tzadik
19th October 2012, 11:57
Non c'è niente di dotto... è l'ancia, che vibrando allo scorrere di un flusso d'aria, genera il suono. :-leggi-:
Il bocchino incanala l'aria, crea il timbro, influenza il modo di vibrare dell'ancia... però alla fine tutto parte dalla vibrazione dell'ancia.
Prendete un bocchino... montaci sopra un'ancia "classica" e un'ancia da rhythm'n'blues e otterrete suoni diversi senza cambiare niente altro.
Poi è facile che si preferisca il suono di un'ancia piuttosto che dell'altra... però l'ancia influenza tanto il suono... specialmente su bocchini "concepiti" per certi usi... che gradiscono ance di un certo tipo.
gf104
19th October 2012, 12:08
sarà anche....ma il sassofonista medio quanti tanti anni deve studiare per arrivare ai tuoi/vs. livelli di conoscenza? e poi come in diversi casi, oltre alla conoscenza, c'è chi ci mette del suo.
se non mi passi il termine dotto lo cambio in "preparatissimissimo" :smile:
Federico
19th October 2012, 12:11
Sono contento che il Maestro Brutti, abbia riscontrato anche lui questa tendenza al chiaro, mi sembrava di essere stupido :D
Stamattina ho provato il becco per due ed effettivamente come dice sia Tza e David, bisogna studiarci parecchio sopra, infatti già oggi anche soffiando forte il suono cominciava a migliorare, come durezza di ance suono con le 3 oltre non riesco andare, adesso proverò con le Hemke vediamo se riesco a migliorare ancora il suono, in ogni caso devo dire che suonato normalmente ha veramente un bel suono mediobassociccioso, credo che qualcosa di più scuro forse non mi piacerebbe.
Alla fine mi sembra di aver capito che è un becco immediato "col trucco" della serie che per ottenere il suono che realmente ha quel becco devi passar i sopra parecchio tempo, per il momento sono felice dei progressi che sto facendo, logicamente con tanto studio penso che riuscirei ad arrivare al suono che cerco, sono sulla buona strada
KoKo
19th October 2012, 12:14
boh, io ho provato gli aizen per alto (il modello copia soloist) non aveva niente a che vedere col mio soloist long shank, ma nemmeno con lo short E che ho avuto tempo fa.
E' un bocchino molto piu' compresso e tendente al chiaro...
il soloist è difficilissimo che dia l'impressione che dice Federico, è uno dei becchi piu "centrati" ceh abbiam mai suonato...
andrec75
19th October 2012, 12:21
Al netto delle capacità di ognuno, occorre trovare il giusto setup per ogni bocchino. Quindi se il bocchino non ha problemi, e gli Aizen sono molto ben fatti, bisogna provare un po' di ance e trovare quella che si adatta meglio. Io ad esembio sullo short mi trovo bene con le Signature.
tzadik
19th October 2012, 12:57
Sono contento che il Maestro Brutti, abbia riscontrato anche lui questa tendenza al chiaro
boh, io ho provato gli aizen per alto (il modello copia soloist) non aveva niente a che vedere col mio soloist long shank, ma nemmeno con lo short E che ho avuto tempo fa.Tutto dipende dalle condizioni della prova.
Ci sta che l'Aizen faccia lavora di più l'ancia (complessivamente)... e ci sta che sia più "compresso" (gran roba la compressione... http://www.saxforum.it/forum/images/smilies/laughing.gif).
Chiaro, scuro, brillante afono... sono condizioni che si verificano al variare del funzionamento con l'ancia... e dell'ancia. A parità di ancia... gli Aizen sono più "brillanti".
Poi comunque uno può preferire un bocchino piuttosto che un altro.
... bisogna provare un po' di ance e trovare quella che si adatta meglio. Io ad esembio sullo short mi trovo bene con le Signature. :-leggi-:
David Brutti
19th October 2012, 13:41
Qui si parla di condizioni di prova, io parlo di un utilizzo prolungato (sul tenore ci ho passato quasi un annetto, sul soprano qualche mese) durante il quale mi e' stato possibile testare varie ance e legature in concerti, prove e registrazioni. Il dato soggettivo resta, e' inevitabile e ridondante ribadirlo ogni volta, tuttavia certe casistiche ci sono, inutile negarlo. Poi come gia' detto e ridetto cio' che per me puo' essere un limite per altri puo' rappresentare un vantaggio, l'importante e' non spacciare per dogmi quelli che dogmi non sono come ad esempio il fatto che gli Aizen sarebbero copie perfette dei soloist, cosa che dal mio punto di vista di umile possessore e utilizzatore di qualche becco vintage non e'. Sulla qualita' elevata di fabbricazione degli Aizen non discuto in quanto sono prodotti eccellenti.
Federico
19th October 2012, 17:12
Altre tre ore di suonata ininterrotta è sto prendendo conoscenza di questo becco che più lo suono più mi piace, e quasi giunto il momento di venderlo :lol: scherzo, mi sono imposto di tenerlo almeno 6 mesi lo giuro :-leggi-:
gene
19th October 2012, 17:23
:bugia: chi ti conosce sa che sei affetto da GAM incurabile ..... :D-:
Sai come la penso ..... suona, studia, suona, studia,suona, studia .... alla fine, col tempo, qualcosa si impara ...... :saxxxx)))
gf104
19th October 2012, 17:30
mi chiedo perchè Federico vuol soffrire per 6 mesi....con tutte le medicine(becchi) che girano!
come dice gene, non ci sono scorciatoie allo studio! ma almeno studiare-suonare col becco che ti piace :smile:
Federico
19th October 2012, 17:36
Ma sinceramente comincia a piacermi veramente :zizizi))
gf104
19th October 2012, 17:39
allora siamo tutti felici e contenti ;)
gil68
19th October 2012, 20:49
Vedremo quanto durerà quest' Aizen...si accettano scommesse... ;)
maxort
19th October 2012, 20:57
Aizen non arriva al panettone!
gf104
19th October 2012, 21:18
il cambiamento è il risultato finale di tutto il percorso di apprendimento (L.B.)
vai tranquillo Federico che non sei solo :smile:
Natale o Pasqua sempre feste sono ;)
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