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Visualizza Versione Completa : Focus - Stan Getz



AndreamarkVI
11th January 2008, 15:01
vorrei conoscere cosa ne pensate dell'album di stan getz,focus ...fatto con archi e dagli arrangiamenti molto "classicheggianti"....... per come la vedo io un sassofono nella musica classica dovrebbe essere suonato proprio in quel modo :cool: (preciso però che io non sò un tubo di musica classica.. :roll: ).......ovviamente la mia è una provocazione,sò che questa non può essere considerata propriamente musica classica ma m'interesserebbe molto sentire qualche parere,magari proprio da parte di qualche sassofonista classico... ;)

Saxmachine
11th January 2008, 17:07
con il suono che ha getz non potrebbe mai fare musica classica, nei conservatori come sentono un soffiato bestemmiano figuriamoci se sentono getz.
nn conosco l'album in questione ma getz secondo me la musica classica l'ha studiata e anche bene perchè nei suoi soli se ne sente tanto l'influenza.
lo trovo molto semplice da trascrivere e da studiare proprio per questo.

ModernBigBand
11th January 2008, 22:54
A mio giudizio Getz, (pur essendo un grande), non ha un suono classico e si sente, diciamo che ha un suono "impuro". Tuttavia ci sono jazzisti che hanno un suono "classico" davvero notevole...uno su tutti Brandford Marsalis, ascoltate Creation!

;)

AndreamarkVI
11th January 2008, 23:03
grazie a tutti e due per aver risposto :grin:
nei conservatori bestemmiano se sentono un soffiato?perchè? :shock:
io non dico che getz abbia un suono classico(anche se il suo suono è uno dei più puliti e ben controllati che abbia mai sentito..)...dico che l'approccio generale in questo album,dagli arrangiamenti all'improvvisazione,sia molto improntato verso il classico...io non stò parlando di getz in generale....nessuno conosce quest'album?? :roll:

ModernBigBand
11th January 2008, 23:14
Io l'ho ascoltato per questo ho risposto...ehehe :oops:

Scherzi a parte, mi sembra ovvio concludere che il suo suono in questo album più che classico è "classicheggiante". Sicuramente è padrone della tecnica ma il suono dei sassofonisti classici è altra cosa...

AndreamarkVI
11th January 2008, 23:21
scusa modernbigband...ho avuto l'impressione che si stesse generalizzando più che parlando dell'album in questione...ho frainteso :oops: ...cosa intendi per suono impuro?? ti/vi voglio fare una domanda un pò strana.. :roll: cos'è che differenzia il suono classico da quello jazzistico?? qual'è il confine tra i due??

David Brutti
11th January 2008, 23:47
vorrei conoscere cosa ne pensate dell'album di stan getz,focus ...fatto con archi e dagli arrangiamenti molto "classicheggianti"....... per come la vedo io un sassofono nella musica classica dovrebbe essere suonato proprio in quel modo :cool: (preciso però che io non sò un tubo di musica classica.. :roll: ).......ovviamente la mia è una provocazione,sò che questa non può essere considerata propriamente musica classica ma m'interesserebbe molto sentire qualche parere,magari proprio da parte di qualche sassofonista classico... ;)

Classico, jazz ...:Perchè fare distinzioni?
Stan Getz è un grandissimo musicista con un suono pazzesco e quel disco è meraviglioso (come anche quello in cui duetta con Mulligan, altro stile ma stessa classe)!
Fortunatamente la vita musicale non è popolata dagli "insegnanti di conservatorio". Al di fuori di accademie e scuole il mondo va avanti nonostante loro (anzi a me sembra pure fregarsene).
W il soffiato, w il suono del sax!!!!!!

ModernBigBand
12th January 2008, 00:28
Mi viene in mente un paragone artistico...

Osserva un dipinto del Caravaggio...linee definite, soggetti perfetti,cura del dettaglio, attenzione alla luce (poca), alla profonditÃ* ecc...
Potremmo paragonarlo ad un suono classico...

Osserva un dipinto di Klee,di Kandinsky o anche di Picasso...cosa noti?
Colori forti, linee spesso indecise e tremolanti, figure contorte...ma non per questo meno bello, anzi...
Potremmo paragonarlo al jazz...

E' pacifico che in tutti i casi si tratta di Arte. Semplicemente sono strade diverse per arrivarci.

Perché mi viene in mente questo? Te lo dico subito...

Cosa intendiamo per suono "classico"? Per suono classico solitamente intendiamo un suono "di scuola" (perché lo apprendiamo dai nostri predecessori e istitutori), un suono pulito, preciso, rotondo, profondo,espressivo,curato nei dettagli, perfetto.
Il suono "classico" è regola, precisione, perfezione...

Quale può essere un suono "jazzistico"? Lo sarÃ* sicuramente quel suono che oltrepassando le "regole" cerca di darsi altre regole, regole che provengono dal profondo "Io" di noi stessi (ed è per questo che si sono sviluppati moltissimi stili)...
A questo punto capita sovente che la "creatura perfetta" muti il suo aspetto in qualcosa di nuovo, in continua evoluzione sotto la spinta delle nuove "regole" (growl,slap,multiphonics,ecc..)

Suono classico...suono jazz....io direi solamente Suono.
Perché il Suono è Arte.
Non importa come si arriva all'Arte....l'importante è arrivarci!

;)

AndreamarkVI
13th January 2008, 19:53
innanzitutto grazie david e grazie modernbigband...mi sono piaciuti molto questi due interventi :grin:


Cosa intendiamo per suono "classico"?un suono pulito, preciso, rotondo, profondo,espressivo,curato nei dettagli, perfetto.


io userei proprio questi aggettivi per descrivere il suono di stan in quel disco (che io amo tra l'altro...)
boh...a questo punto sono più confuso di prima.....non sò riconoscere un suono classico da uno che invece non lo è...o forse ho dei parametri di giudizio diversi;io ho uno scarsissima conoscenza del sassofono nella musica classica ma riesco ad attribuire gli aggettivi che hai scritto al suono di stan(soprattutto in questo album) e non riesco ad attribuirli pienamente a sassofonisti considerati classici.. :roll:
ciao,Andrea ;)

David Brutti
13th January 2008, 22:31
innanzitutto grazie david e grazie modernbigband...mi sono piaciuti molto questi due interventi :grin:
io userei proprio questi aggettivi per descrivere il suono di stan in quel disco (che io amo tra l'altro...)
boh...a questo punto sono più confuso di prima.....non sò riconoscere un suono classico da uno che invece non lo è...o forse ho dei parametri di giudizio diversi;io ho uno scarsissima conoscenza del sassofono nella musica classica ma riesco ad attribuire gli aggettivi che hai scritto al suono di stan(soprattutto in questo album) e non riesco ad attribuirli pienamente a sassofonisti considerati classici.. :roll:
ciao,Andrea ;)

Direi che le difficoltÃ* ad esprimere un giudizio sono dovute dal fatto che non esiste affatto un sassofono classico: per musica classica s'intende in effetti quel periodo storico che appartiene a Mozart, Haydn, Beethoven e (al massimo) Schubert. Il sax non era presente in quel periodo quindi , di fatto, non esiste alcun repertorio per sassofono classico (chiaro che col sax si può suonare di tutto, ma qui parliamo di opere originali).
Tutto il repertorio scritto per sassofono fa parte di avanguardie storiche del novecento (neoclassicismo, minimalismo, serialismo, dodecafonia etc....) e della contemporaneitÃ* ed è pertanto improprio parlare di sassofono classico o, perlomeno, paragonarlo ad altri strumenti che hanno avuto la fortuna (o la sfortuna) di esistere nel '700-'800.

Diciamo piuttosto che gli accademici tendono a considerare classico quel suono imposto e necessario a suonare la musica del primo novecento francese di tendenza "neoclassica" di cui il sassofono non conta tra i suoi compositori che epigoni. Ecco le caratteristiche: suono piuttosto esile (paragonato alle potenzialitÃ* dello strumento), prevalenza di armoniche medio-alte, possibilmente senza soffiato, attacco netto e preciso, modo di fraseggiare "imitativo" (si tende cioè ad imitare quegli strumenti che possono definirsi classici), vibrato assai costante e regolare (nel passato si usava un vibrato molto presente, ampio e quasi lirico, ora molti tendono a non abusarne adottandone un tipo meno ampio). Ovvio che ogni sassofonista differisce da un altro.
Il punto è che (per esperienza personale) questo modo di concepire lo strumento non risulta essere molto interessante per il pubblico poichè spersonalizza di fatto lo strumento delle sue componenti piu' interessanti e "umane" e anche per il fatto che ormai il sax è visto (giustamente) com l'icona del jazz.

Ritengo fortemente che per quanto riguarda il nostro strumento la grande fortuna è rappresentata dal fatto che non abbiamo così tanti riferimenti storico-stilistici che invece sono costretti a rispettare altri strumenti e che è veramente stupido limitarsi ad un "unico" modo di suonare come spesso tanti didatti blasonati vogliono farci credere.
Possiamo davvero fare quel che vogliamo col suono del nostro strumento per poter essere creativi sia che si suoni musica d'improvvisazione sia che si faccia quella scritta.

Per questi motivi continuo a sostenere che un suono classico non esiste sul sax.

Ciau