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Visualizza Versione Completa : Fantasie di Demessermann



FaviSax
12th September 2012, 22:27
In questo periodo sto studiando un concerto per sax e piano che forse molti di voi conosceranno: "Fantasie" di Demessermann. Voi l'avete mai suonato? Se si quando? :saxxxx)))

Crine
13th September 2012, 09:41
Gran bel pezzo!!! L'ho suonato col piano al saggio della mia scuola l'anno scorso (erano anni che volevo farlo!) Godibile e bello, tipico '800 virtuoso come piace a me (e qui mi beccherei gli insulti dei classicisti professionisti, ma io non lo sono, e adoro la musica dell'800 per sax!)
Mettiti con calma e con metodo a studiarla e vedrai che la farai bene.
(PS: non è un concerto)

Aktis_Sax
28th March 2013, 22:55
Non è un concerto ma è molto bella, è uno dei primi pezzi classici per sax e piano che ho ascoltato con piacere e che mi hanno fatto avvicinare al genere.

David Brutti
29th March 2013, 09:48
Non è un concerto

Mmm si e no. Mi spiego: la musica dell'800 originale per saxofono è relegata prettamente alla sfera della musica militare, e anche questo brano fa parte di questa tipologia di repertorio.
La prassi esecutiva dell'epoca era di suonare questi brani con accompagnamento di orchestra militare (sovente di grandi dimensioni) arrangiando a seconda delle esigenze di organico l'accompagnamento pianistico che è generalmente molto "basilare", soprattutto se confrontato con il repertorio pianistico coevo (soprattutto di area tedesca) che presenta delle vette tecniche e musicali molto alte.
L'esecuzione con accompagnamento di piano era riservata ai concorsi finali presso il conservatorio (dove il saxofono aveva un piccolo spazio con un corso para-militare, ovverosia riservato ai musicisti o agli aspiranti tali dell'armata) o per studio individuale.

In ogni caso la Fantaisie sur un thème original di Jules Demersseman assieme al 1er Quatuor di Singelée, all'Allegro de Concert di Caryl Florio e al Sextuor di Georges Kastner è uno dei brani più interessanti del repertorio ottocentesco per sax. Purtroppo tale repertorio va assolutamente contestualizzato nell'ambiente culturale delle orchestre militari in quanto se confrontato con i grandi capolavori del romanticismo praticamente scompare.

Proviamo inoltre a immaginare quanto possa essere complesso un brano del genere se eseguito su saxofoni dell'epoca: il che vuol dire doppio portavoce NON automatico (in pratica bisogna cambiare portavoce tra Sol e La acuti), assenza praticamente di tutte le chiavi alternative (no Tf, no P, no chiave dei sovracuti), assenza dei rollini a scorrimento per i gravi, Sol# NON automatico etc...

A presto e buona musica