mike
17th July 2012, 22:26
ciao a tutti, ho una questione di tecnica che potrebbe risultare interessante.
Consideriamo la esecuzione di una scala maggiore di do per movimenti di terzine discendenti secondo questo schema:
do-si-la si-la-sol la-sol-fa sol-fa-mi etc.
partendo dal do più acuto e scendendo per tutta la estensione del sax.
Si tratta di un esercizio basilare, e sicuramente molti già lo eseguono. La mia questione riguarda la diteggiatura di esecuzione dell'esercizio, in particolare nel caso di esecuzione a velocità elevate.
Consideriamo in particolare il momento del passaggio tra il re "intermedio" e il do sottostante, in pratica il momento in cui passiamo alla ottava bassa del sax, rilasciando il portavoce.
le note focali di questo passaggio sono: mi-re-do re-do-si do-si-la
In questo caso, per permettere una esecuzione più rapida, ho constatato che, sulle prime due terzine di questo passaggio, utilizzare il tasto del do basso (ossia il tasto che si preme col mignolo della mano destra) CON PORTAVOCE, al posto del normale tasto del do (medio della mano sinistra), permette una esecuzione molto più fluida, anche se ciò va a discapito della intonazione della nota.
Credo che questo espediente possa risultare utile nel caso di esecuzioni di passaggi di questo tipo a velocità al limite delle nostre capacità tecniche.
Spero di essermi spiegato bene, è una di quelle cose che è difficile spiegare a parole, ma se prendete in mano il sax la capite subito.
Vorrei sapere da altri utenti con esperienza se ricorrono abitualmente a questo espediente e lo considerano valido, o se ritengono l'uso del do basso con portavoce una scorrettezza tecnica e lo evitano.
Consideriamo la esecuzione di una scala maggiore di do per movimenti di terzine discendenti secondo questo schema:
do-si-la si-la-sol la-sol-fa sol-fa-mi etc.
partendo dal do più acuto e scendendo per tutta la estensione del sax.
Si tratta di un esercizio basilare, e sicuramente molti già lo eseguono. La mia questione riguarda la diteggiatura di esecuzione dell'esercizio, in particolare nel caso di esecuzione a velocità elevate.
Consideriamo in particolare il momento del passaggio tra il re "intermedio" e il do sottostante, in pratica il momento in cui passiamo alla ottava bassa del sax, rilasciando il portavoce.
le note focali di questo passaggio sono: mi-re-do re-do-si do-si-la
In questo caso, per permettere una esecuzione più rapida, ho constatato che, sulle prime due terzine di questo passaggio, utilizzare il tasto del do basso (ossia il tasto che si preme col mignolo della mano destra) CON PORTAVOCE, al posto del normale tasto del do (medio della mano sinistra), permette una esecuzione molto più fluida, anche se ciò va a discapito della intonazione della nota.
Credo che questo espediente possa risultare utile nel caso di esecuzioni di passaggi di questo tipo a velocità al limite delle nostre capacità tecniche.
Spero di essermi spiegato bene, è una di quelle cose che è difficile spiegare a parole, ma se prendete in mano il sax la capite subito.
Vorrei sapere da altri utenti con esperienza se ricorrono abitualmente a questo espediente e lo considerano valido, o se ritengono l'uso del do basso con portavoce una scorrettezza tecnica e lo evitano.