Marco Bertozzi
11th July 2012, 20:28
... e non trovo una sede più opportuna per dirlo.
Una notizia non è tale se non viene diffusa, e se si tratta di una buona notizia, comunicarla a qualcuno è un piacere.
Perciò spero che mi perdonerete se, invece di porre un quesito, vi racconto questa storiella.
Quando ho riesumato il sax, circa un mese e mezzo fa, sapevo che avrei dovuto affrontare delle difficoltà.
Non sono il tipo che scarica le responsabilità, e quindi parto dal presupposto che ogni insuccesso sia dovuto alla mia imperizia.
Il becco in mio possesso era ancora quello datomi in dotazione 35 anni fa: cosa sia non lo so, ma faceva il suo onesto dovere.
Ho acquistato ance Vandoren Java (quelle "verdi") da 2,5 e da 3, ma queste ultime erano davvero impossibili, almeno per me: mi costringevano a stringere troppo - cosa che non posso fare - e ha sputare i polmoni che non ho più, a causa del fumo.
Con le 2,5 le cose andavano molto meglio... fino al Mi basso, dopo di che partivano quei fantastici armonici che, a farli volutamente, sono una delizia, ma quando scappano a casaccio sono un inferno: nella migliore delle ipotesi, riuscivo ad intonare, e per non più di due secondi, un Do con effetto da "sta partendo il piroscafo".
Tremendo!
:\\:
Naturalmente, c'è sempre il caso che il mio Grassi abbia bisogno di una revisionatina, ma prima di portarlo da chi di dovere, ho voluto fare un tentativo in un'altra direzione, e ho acquistato un becco Vandoren Java A35. Pur essendo consapevole che un bocchino così aperto potesse esser un po' oltre la mia portata, ho voluto rischiare ugualmente.
Ieri il becco è arrivato e, temendo di inciampare in problemi di intonazione, l'ho "caricato" con l'ancia 3, ma il risultato non è stato entusiasmante, eccettuato il fatto che il timbro del sax si è fatto immediatamente meno nasale, più rotondo e squillante.
Oggi torno alla 2,5.
Da principio i soliti esercizi sulle note basse non sembrano venire troppo bene, e già penso a chissà dove sfiata 'sto sax.
Poi, forse dopo essersi impastata con mezzo litro di bava schifosa, l'ancia sembra rispondere come si deve, e mi esce persino un Si basso senza nessun particolare sforzo.
Com'è che diceva Dexter Gordon? La felicità è un'ancia umida... o qualcosa del genere.
:lol:
Ad ogni modo, da quel punto in poi, tutto, ma proprio tutto, è uscito che sembrava che a suonare fosse qualcun altro... beh, si fa per dire.
E la revisione è rimandata, almeno per un po'.
:ghigno:
Marco
Una notizia non è tale se non viene diffusa, e se si tratta di una buona notizia, comunicarla a qualcuno è un piacere.
Perciò spero che mi perdonerete se, invece di porre un quesito, vi racconto questa storiella.
Quando ho riesumato il sax, circa un mese e mezzo fa, sapevo che avrei dovuto affrontare delle difficoltà.
Non sono il tipo che scarica le responsabilità, e quindi parto dal presupposto che ogni insuccesso sia dovuto alla mia imperizia.
Il becco in mio possesso era ancora quello datomi in dotazione 35 anni fa: cosa sia non lo so, ma faceva il suo onesto dovere.
Ho acquistato ance Vandoren Java (quelle "verdi") da 2,5 e da 3, ma queste ultime erano davvero impossibili, almeno per me: mi costringevano a stringere troppo - cosa che non posso fare - e ha sputare i polmoni che non ho più, a causa del fumo.
Con le 2,5 le cose andavano molto meglio... fino al Mi basso, dopo di che partivano quei fantastici armonici che, a farli volutamente, sono una delizia, ma quando scappano a casaccio sono un inferno: nella migliore delle ipotesi, riuscivo ad intonare, e per non più di due secondi, un Do con effetto da "sta partendo il piroscafo".
Tremendo!
:\\:
Naturalmente, c'è sempre il caso che il mio Grassi abbia bisogno di una revisionatina, ma prima di portarlo da chi di dovere, ho voluto fare un tentativo in un'altra direzione, e ho acquistato un becco Vandoren Java A35. Pur essendo consapevole che un bocchino così aperto potesse esser un po' oltre la mia portata, ho voluto rischiare ugualmente.
Ieri il becco è arrivato e, temendo di inciampare in problemi di intonazione, l'ho "caricato" con l'ancia 3, ma il risultato non è stato entusiasmante, eccettuato il fatto che il timbro del sax si è fatto immediatamente meno nasale, più rotondo e squillante.
Oggi torno alla 2,5.
Da principio i soliti esercizi sulle note basse non sembrano venire troppo bene, e già penso a chissà dove sfiata 'sto sax.
Poi, forse dopo essersi impastata con mezzo litro di bava schifosa, l'ancia sembra rispondere come si deve, e mi esce persino un Si basso senza nessun particolare sforzo.
Com'è che diceva Dexter Gordon? La felicità è un'ancia umida... o qualcosa del genere.
:lol:
Ad ogni modo, da quel punto in poi, tutto, ma proprio tutto, è uscito che sembrava che a suonare fosse qualcun altro... beh, si fa per dire.
E la revisione è rimandata, almeno per un po'.
:ghigno:
Marco