Visualizza Versione Completa : Viaggio negli USA
Beefcake
30th June 2012, 18:24
Stò programmando un viaggio negli States, con l'idea di toccare le tappe fondamentali della storia del jazz.
Partendo da New York, in aereo fino a Chicago, da qui in macchina ridiscendendo a sud passando per St. Lous, capatina a Kansas City, Memphis, Jackson, New Orlenas. 21 giorni circa in tutto.
Stò facendo il programma del viaggio, ma non sapendo bene quanto tempo sostare ogni tappa e cosa ci sia da vedere, visitare, sentire, non ho idee chiare sui tempi di permanenza in ogni singola città
Qualcuno di voi ha qualche suggerimento? Datemi qualche meta, qualunque cosa, jazz club, negozi, musei, case storiche, e quant'altro di queste città:
- New York
- Chicago
- St Louis
- Kansas City
- Memphis
- New Orleans
Qualche altra tappa intermedia tra queste città?
giosuei
30th June 2012, 18:56
Se andando a Sud, in Ohio, passi vicino a Columbus fermati a Pilkerington, lì c'è il negozio di Dave (JunkDude)
https://junkdude.com/Default.aspx
Hanno bellissimi vintage, lì ho preso un Big B ma NON ho preso un Martin Dick Stabile che avrei dovuto portare via :muro((((
Il negozio è piccolo ma Dave è gentile, ti fa provare tutto quello che ha lì, anche i bocchini.
Nel 2009 aveva ancora degli Excalibur rifiniti da Ralph Morgan
giosuei
30th June 2012, 19:07
Ho sbagliato a guardare la mappa,
l'Ohio è troppo lontano (e noioso) dalla tua strada.
per favore cancellate i miei messaggi, non so come fare
E non andare ad Elkhart, in Indiana, il pellegrinaggio non vale la pena.
C'è un bel negozio Kessler (ma niente di imperdibile) con davanti un monumento ai bandisti (sul fiume).
La Selmer USA è un capannone anonimo nella zona industriale.
Più interessante il capannone storico, in centro città, fatto di mattoncini rossi e con le porte di metallo verdi. Ma è vuoto, da decenni.
Elkhart adesso è famosa solo per una fabbrica di camper......
Beefcake
30th June 2012, 19:17
Grazie per le indicazioni.
Non cancellare nulla... se qualcuno andasse in Ohio può rimanere utilie.
Visiterò quello che mi consigliate. L'idea tuttavia non è quella di andare là per comprare, strumenti, anche se potrebbe capitare.
I
weseven
1st July 2012, 01:55
non è una tappa storica, ma se sei a ny una sera io andrei qua:
http://www.thestonenyc.com/
come vedi dal programma (e dal curatore) ci gira "brutta" gente...
Beefcake
1st July 2012, 08:54
Grazie, interessante.... me lo segno
Beefcake
2nd July 2012, 23:49
Qualche altro consiglio?
Tra le tappe ho aggiunto:
- Nashville
- Clarksdale
Beefcake
24th October 2012, 00:49
Riapro il topic, visto che mi trovo in viaggio...
Ho passato 4 giorni a New York. Per quanto le mie gambe me l'hanno consentito ho cercato di vivere il jazz della Grande Mela, ma la città offre talmente tante possibilità che è stato difficile vedere tutto. Mi sono soffermato su quello che era programmabile da casa, quindi i jazz clubs più famosi e negozi più conosciuti.
Sono stato al Birdland, al Blue Note, al Village Vanguard ed allo Smalljazzclub.
Prima di tutto devo dire che sono carissimi. Mi spiace, ma è la prima cosa che si nota e probabilmente la più importante. Anche perchè gli spettacoli spesso sono 2 la sera e si può assistere solo ad uno solo, il quale non dura per più di 1h15min. In due persone a New York in questi club, con una bibita non si spende mai meno di 90 dollari, comprese mance e tasse.
I clubs sono pienissimi, nel fine settimana si fà fatica a trovare un posto ed è sempre meglio prenotare pagando in anticipo l'ingresso, altrimenti si rischia di finire in posti lontano da chi suona, in spazi molto ridotti. Sono talmente pieni che anche un lunedì di ottobre il locale si riempie oltre il limite consentito dalla legge, per entrambi gli spettacoli serali.
Il livello è molto alto. Quello che ho notato è che qui la musica è una parte integrante della cultura americana. Tuttavia rimango dell'idea che anche in Italia il livello è molto alto, anche nei piccoli locali la sera. Questo me lo ha confermato anche Jon Baltimora, il proprietario di un negozio di fiati proprio accanto a Roberto's wind, dicendomi che da lui passano molti italiani e che il jazz italiano viene subito dopo quello americano.
I prezzi dei sax, bocchini e del materiale inerente è più del doppio che da noi. Un Florida qui in negozio può arrivare a costare 1200 dollari. Ho visitato la stanza dei MarkVI di Roberto's wind e c'è da specchiarsi gli occhi, ma sembra di entrare nella cassaforte blindata di una banca: mi hanno proposto di provarli, ma non ho voluto. Lo stesso da Jon Baltimora: non me la sono sentita di provare niente. Forse il fatto che a quelle cifre non comprerei mai, forse l'ambiente che non mi è parso accomodante ed invitante a provare uno strumento. Proprio non so'.
Grande soddisfazione invece visitando un negozio di vinili, Jazz Record Center, all'8° piano di un palazzo sulla 26°th West, dove ho trovato un sacco di bella musica.
Ora mi trovo a Chicago, dove mi aspetta ancora tanto jazz.... spero di potervi aggiornare presto!
Un po' di shopping...
http://imageshack.us/a/img824/2858/img1716uy.jpg
Jason Kessler
24th October 2012, 07:29
Fantastico David!!! Non ti invidio per niente sai...!!!
Beefcake
24th October 2012, 07:43
Ahahahah... appena ho un attimo di tempo vi posto qualche recensione più dettagliata.
Stasera ho passato la serata in un localino a Chicago, fantastico!
gene
24th October 2012, 07:53
mhmhmhmhmhmh ..... sax no, ma almeno un bocchino perchè no .... mica esistono solo i Florida da 1200 dollari .... in mezzo a tutti quei vinili sul letto, che ne uno che stona ... chi indovina ?????
STE SAX
24th October 2012, 11:48
bravo Davide, buon divertimento, sono contento che sia passato da Baltimore. Con me era stato gentilissimo e ci eravamo bevuti una birra insieme. Attendiamo gli sviluppi del viaggio .....
a proposito, il tuo serie II si sta comportando bene, ho registrato e postato alcune cose cosi' puoi ascoltarlo.
Jason Kessler
24th October 2012, 16:39
mhmhmhmhmhmh ..... sax no, ma almeno un bocchino perchè no .... mica esistono solo i Florida da 1200 dollari .... in mezzo a tutti quei vinili sul letto, che ne uno che stona ... chi indovina ?????
Sanborn?
Beefcake
24th October 2012, 16:40
mhmhmhmhmhmh ..... sax no, ma almeno un bocchino perchè no .... mica esistono solo i Florida da 1200 dollari .... in mezzo a tutti quei vinili sul letto, che ne uno che stona ... chi indovina ?????
Un becco già l'ho preso: un Drake Christlieb master series. Non ho avuto modo di provarlo, lo farò al mio rientro. Quale vinile stona?
a proposito, il tuo serie II si sta comportando bene, ho registrato e postato alcune cose cosi' puoi ascoltarlo.
Ho ascoltato tutte le registrazioni che hai fatto e son contento che tu lo stia usando.
Beefcake
24th October 2012, 17:30
Qualche recensione.
Birdland: sulla 46th strada a Manhattan, non lontano da Time Square. E' il locale storico dove suonava Charlie Parker ed a lui intitolato. In realtà da allora ne sono passate parecchie ed il Birdland ha cambiato gestione più volte. E' appena più grande degli altri che ho visitato, ma comunque non è disposto in maniera ottimale per l'ascolto della musica.Tutti questi jazz club sono abbastanza sporchi, interno in moquette. Io sono stato ad ascoltare la David Berger Jazz Orchestra, molto bravi. In particolare mi ha stupito una ragazza che quando improvvisava tirava fuori il meglio della band. Ho prenotato prima di arrivarci online, spendendo 25 dollari, più le consumazioni, in quanto ci ho cenato perchè ero appena arrivato a New York e praticamente non avevo mangiato nulla.
Io sono stato al primo spettacolo delle 17, a seguire ci sarebbe stato un altro gruppo alle 20.30 e 23.
http://www.birdlandjazz.com/
Blue Note: ci sono stato il giorno successivo a sentire Dizzie Gillespie Alumni All Stars. Si trova sulla 3th strada in downtown, vicino a Soho. Intorno vi sono molti altri jazz clubs meno conosciuti. Io non avevo la prenotazione ed ho pensato di arrivare un'ora prima e trovare posto. L'ho trovato solo in piedi in un angolo lontanissimo dal palco. Visto che ero in compagnia della mia donna che già sopporta il fatto di venire a sentire jazz per tutto il viaggio, ho aspettato 15min prima del concerto ed ho chiesto se c'era un tavolo libero, in cui non fosse ancora giunto chi l'aveva prenotato. Così ho ottenuto 2 posti accanto a 4 donne che potevano essere le protagoniste di sex and the city con qualche anno in più. In questo posticino stretto stretto ho ascoltato questa band strepitosa, che suonava un bepop, con influneze funk.
Il locale è disposto malissimo, il bar in un angolino e non si vede nulla dal bar, bisogna necessariamente prendere un tavolo e prenotarlo con buon anticipo. Lo spazio dev'essere almeno 1/3 di quello del Blue Note a Milano ed il locale era stracolmo di persona, in un sabato sera di ottobre. I newyorkesi apprezzano molto il jazz. Io sono stato al primo spettacolo delle 20.00, alle 21.15 hanno smesso di suonare, alle 21.45 tutti fuori, locale ripulito e pronto per il secondo spettacolo delle 22.30, fuori all'uscita una coda interminabile di persone che aspettavano di entrare.
http://www.bluenote.net/newyork/index.shtml
Small Jazz Club: stanco si pagare uno sproposito sono stato a questo piccolo locale sulla 10th in Greenwich Willage. Me lo ha consigliato un utente di saxontheweb, dicendomi che è più piccolo ed accogliente, più a buon mercato. Non è vero! Ingresso 25 euro, locale posto sotto il livello della strada (come i veri jazz clubs di una volta), molto piccolo. Presa una consumazione, abbiamo ascoltato questo quartetto coltreniano sax tenore, piano, basso e batteria: Ken Fowser & Behn Gillece. Io sinceramente dopo 1h ero stufo di sentirli. Il sassofonista era molto bravo, ma non ci metteva niente di suo, sembrava la copia di un coltrane dopo 1963, che io non apprezzo un granchè, la mia morosa ancora meno. Ce ne siamo andati mentre il locale era stracolmo di gente.
http://www.smallsjazzclub.com
Village Vanguard: siituato sulla 7th strada in downtown. Si scende una rampa di scale e si entra in questo locale molto piccolo con un odore di muffa fortissimo, moquette anche qui ovunque. Abbiamo trovato un tavolo giungendo un lunedì di ottobre un'ora prima, all'inizio dello spettacolo vi erano nel locale molte più persone di quelle consentite dalla legge, come enunciava un messaggio sul muro. Anche in questo caso si trattava del primo spettacolo della serata alle ore 21, il secondo alle 23.
Suonava la Village Vanguard Jazz Orchestra (http://www.vanguardjazzorchestra.com/), che vi suona stabilmente ogni lunedì. Bravi, niente da dire. Ingresso 25 euro, più consumazione (comunque alla fine il conto della serata quasi 70 euro, con mance, tasse...).
http://www.villagevanguard.com/
Vi recensisco anche questo piccolo negozio di dischi e vinili, Jazz Record Center (http://www.jazzrecordcenter.com/), sulla 26esima, molto molto interessante. Si trova all'ottavo piano di un palazzo. E' pieno di roba! Ci voglio un po' di ore per visitarlo bene, tant'è che per fortuna è fornito di bagno, altrimenti avrei dovuto interrompere la mia esplorazione per motivi fisici. Ho comprato parecchi vinili interessanti, ma ci ho anche trovato un poster che cercavo da tempo "A great day in Harlem". Vi consiglio di farci un salto se ci andate.
Ho visitato anche la 52th strada, che in cui oggi non c'è più nulla, solo parcheggi per auto.
Visitata la tomba di Miles ma non sono riuscito a vedere quella di Coltrane, poichè ci vuole sempre tempo per trovarla nei cimiteri di New York e comunque si trovano in due luoghi differenti.
Consiglio a tutti un giretto da Roberto's Wind e Jon Baltimora, da cui non ho acquistato nulla.
Infine io ho visitato il Ponte di Williamsburg, dove si narra andasse ad esercitare Sonny Rollins negli anni della sua vita in cui si ritirò per studiare. Dove si esercitava con Steve Lacy ed altri, senza disturbare i suoi vicini di casa. Mi sarebbe piaciuto andarci a suonare, ma non avevo con me lo strumento. Vi lascio con la pubblicità che venne girata nel 1971 dalla Pioneer sul ponte di Brooklyn (anche se Williamsburg era il ponte su cui si esercitava Rollins, ma Brooklyn era più scenico) per promuovere i suoi prodotti, che però dà un assaggio di emozione!
[youtube3:3heg7vz8]http://www.youtube.com/embed/lkP62lMWnP4[/youtube3:3heg7vz8]
gene
24th October 2012, 18:53
Grande Jason Kessler !!!! risposta esatta !!!!!!
Beefcake ... il tuo diario di bordo, mi sta facendo montare una rabbia ...... :devil:
STE SAX
24th October 2012, 19:02
molto ma molto bene Davide, continua cosi'. Mi spiace per la tua ragazza ma in fondo se tu sei contento non e' piu' tranquilla anche lei? Concedile comunque qualche tappa dedicata ai suoi interessi e salutamela.
gf104
24th October 2012, 19:05
eh sì gene, Jason non è mica uno che sta li a pettinare le ance :smile:
Beefcake
24th October 2012, 21:26
Sanborn acquistato da una bancherella per strada a 1.29$. Potevo anche spenderli...
Vi prepareró una bella recensione di Chicago che stó visitando ed è fantastica!
Beefcake
26th October 2012, 06:38
Veniamo a CHICAGO
Domani abbandono anche questa città e mi sposto a St Louis. Devo dire che è una delle città più belle e affascinanti che abbia mai visitato. Vivibile, poco incasintata, molto ben servita dai mezzi di trasporto, wi-fi. Bei monumenti, spazi per lo sport. Ma non mi dilungo su questo: se vi capitasse di passarci è assolutamente da vedere.
I locali, rispetto a New York, hanno prezzo molto più bassi. L'ingresso dai 5 ai 10 dollari, più la consumazione.
Lascio per ultima la recensione del Green Mill, il locale di jazz più bello in cui io abbia mai messo piede.
In 3 giorni ho visitato:
Andy's Jazz Club (http://www.andysjazzclub.com/): è uno dei jazz club più in vista della città. In realtà è un pub dove si può anche mangiare qualcosa. Io ci sono venuto 2 volte alle 17, prima di andare altrove ed ho sentito suonare due gruppi:
- Andy's Brown Quartet: bel suond, piacevoli da sentire.
[youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/LlXGX5ZqWxU[/youtube3:1iqz9jlb]
- Daniel Berkey Quartet: con sax baritono. A parte l'inizio in cui il sassofonista era un po' stonato, poi si è sistemato ed ha anche smesso di suonare in modo free, lasciando spazio ad ottimi spunti improvvisativi (non ho trovato esempi su youtube)
Buddy Guy's Legend (http://www.buddyguy.com/): volevo dedicare una serata al blues di Chicago, senza fiati, ma solo chitarra. Sono stato in questo locale, famoso per il blues a sentire Mojo Daddy, un quartetto 2 chitarre elettriche, basso e batteria. Bel suond, molto cattivo, ma dopo 30min non ne potevo più, sempre blues, sempre gli stessi riff, a tutto volume. Una volta andavo matto per questa musica. Una cosa carina: nel bagno sia dei maschietti che delle femminuccie una persona apposita vi profumava o truccava (le donne), pretendendo ovviamente una mancia (non ho capito cosa questo c'entri con il locale, tanto blues, tanto "macio", poi uno nel bagno con dopobarba e profumi per farsi belli)
[youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/FrYyC6FJbUw[/youtube3:1iqz9jlb]
Jazz Record Mart (http://jazzmart.com/): il più grande negozio di vinili e cd del mondo (questo lo credono loro!). Ho comprato un po' di vinili. Devo dire che il personale è abbastanza scortese (ma in realtà ho notato che gli Americani bianchi sono abbastanza scortesi), ma il negozio è una meraviglia. Si trova davvero di tutto. Assolutamente da visitare
Dave's Record (http://www.davesrecordschicago.com/): altro negozio di vinili nella zona di Lincon Park, ha un po' di tutto, anche jazz e blues. Il proprietario è molto socievole e disponibile. Non hanno cd e non chiedetili: non li ha mai avuti e non li avrà mai (così recita un messaggio sulla porta).
Green Mill (http://greenmilljazz.com/): come ho già detto, il più bel locale jazz che io abbia mai visto. Il personale non è molto socievole, soprattutto con me che non parlo molto, ma il locale è una figata! E' un jazz club storico di Chicago, ci veniva anche Al Capone. Il locale è rimasto così com'era allora, ha un arredamento assolutamente vintage, un ambiente molto molto particolare. Qui io ho sentito swing in 2 serate differenti, il tutto accompagnato dai balli dei frequentatori del locale che amano recarsi qui vestiti con abiti degli anni '50 per ballare lo swing. E' uno spettacolo unico: la prima sera alle 21 il locale era quasi vuoto, hanno iniziato a suonare ed in un'ora si è riempito di ballerini che hanno divertito molto anche la mia morosa, che è rimasta affascinata dall'ambiente.
- The Fat Babies: suonano dixiland, mi sono piaciuti molto. Vi riporto un esempio, anche se l'organico era composto in modo differente, con sax tenore/clarinetto, tromba, basso, piano e benjo.
[youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/2nehMBFMmZs[/youtube3:1iqz9jlb]
La seconda serata sono giunto al Green Mill sotto un diluvio pazzesco, credendo di trovarlo semivuoto come la volta precedente; giungendo 15min prima dell'inizio dello spettacolo non credevo avrei avuto problemi a trovare da sedere. Il locale invece era pieno di persone già al mio arrivo e non c'era un posto per sedersi. Tutti lì per ballare lo swing!
- Alan Gresik Swing Shift Orchestra: suona swing anni '30/'40.
[youtube3:1iqz9jlb]http://www.youtube.com/embed/oKgamltag6o[/youtube3:1iqz9jlb]
Locali che non ho visto, ma varrebbe la pena vedere:
- Rosa's Lounge
- B. L. U. E. S.
- Blue Chicago (ci sono passato davanti, stavano suonando ma non sono entrato)
- Hungry Brain
- Schubas (musica Country)
- Double Door
- Empty Bottle
- Hideout
- Velvet Louge
Sono rimasto estasiato dal Green Mill. Vi lascio con una foto del jukebox del locale, risalente probabilmente agli anni '50, dove ci ho speso tutti i miei 25cent di $, quando i gruppi non suonavano...
http://img688.imageshack.us/img688/1797/foto11ov.jpg
Zeppellini Matteo
26th October 2012, 10:47
Che bello... mi sembra di leggere un libro...... continua così beefcake....
Beefcake
28th October 2012, 06:20
SAINT LOUIS
Giunti a St Louis senza ben chiaro che cosa vedere. In realtà ci sono venuto principalmente perchè è la città nativa di Miles e curiosando prima di partire già avevo fiutato che sarebbe stata un'altra città di grande jazz.
Infatti ho scoperto che è la città nativa anche di Clark Terry, di Scott Joplin e di David Sandborn, che a St Louis c'è Saxquest. Poi ho saputo che il jazz a St Louis gode di un'ottima tradizione, che vi è un fitto calendario di serate e che è una città che negli ultimi anni stà puntando molto a rilanciarsi, in quanto si è spopolata alla fine del secolo scorso. Camminando per le strade ci si accorge subito di questa rinascita, anche se rispetto a Chicago è una città apparentemente fantasma: devi avere ben chiaro cosa visitare altrimenti sembra che non ci sia nulla, a parte il grande arco all'ingresso della città, sulle rive del Mississipi.
Saxquest (http://www.saxquest.com/): beh, molti di voi già lo conoscono, è uno dei negozi migliori al mondo specializzati in sax ed in particolare nel vintage. Quando ho saputo che si trovava proprio qui mi sono emozionato parecchio. Ci sono stato questa mattina all'apertura e ci ho trascorso la mattinata.
Saxquest si compone del negozio, del laboratorio di riparazione e di un museo (al piano superiore) del sassofono vintage. Il negozio, per quanto possa sembrare dal sito, non è fornitissimo. Si notano subito i sax vintage che sono gli stessi in vendita online. Mentre li guardavo il personale lavorava freneticamente al pc, poichè credo che la vendita online sia la loro principale attività. Devo dire che rispetto al resto degli USA i prezzi sono molto buoni e si possono trovare ottime occasioni, ma come ho potuto constatare di persona, sarebbe sempre meglio provarli i sax prima di comprarli, visto che ho provato parecchi vintage e qualcuno non valeva proprio la pena di essere acquistato.
Mentre visitavo il negozio è entrata una curiosa comitiva di stranieri, con una guida. Mentre io guardavo i sax sento la guida che decanta le lodi di Saxquest come il miglior negozio di sax vintage degli Stati Uniti. Poi questi salgono al piano superiore per visitare il museo, così colgo l'occasione anche io di visitarlo e di sfruttare la guida.
Al piano superiore ci sono principalmente due stanze, con sax vintage sui piedistalli, imboccature e locandine pubblicitarie riguardanti i sax Selmer, Conn, Buescher, Martin, King.... c'è da perdersi la testa. Io ho dato un'occhiata, fotografato l'interessante. Mentre faccio fotografie i turisti vengono verso di me e la guida mi domanda: "Tu perchè sei qui, da dove vieni?". Le spiego che sono italiano in viaggio negli USA; allora mi domanda perchè mi trovi proprio in questo negozio ed io rispondo che è famoso in tutto il mondo, confermando quello che lei aveva già insegnato ai suoi discepoli. "Ma tu suoni il sassofono", mi domanda "Certo!", rispondo. "Allora perchè non ci suoni qualcosa? Hai un'imboccatura?", mi domanda. "Sì, ce l'ho, ma dove prendo un sax?", e questa mi invita a prendere uno di quelli del museo. Mi trovo proprio accanto ai Selmer, almeno una quindicina tra MarkVI, SBA e BA. "Ma è sicura che possa suonare uno di questi?" e lei mi risponde "Certamente, non farti problemi e suonici qualcosa".
Avete presente quando Indiana Jones deve scegliere il sacro graal tra tanti, tutti di grande splendore? Mi sembrava di essere nella stessa scena. Così prendo il mio Drake e pesco un sax, la mia scelta, senza tanto gurdare il modello, ma solo il colore e l'aspetto a prima vista e prendo un tenore Balance. Così mi metto a suonare con un bel po' di emozione, ma ricompensata da un bel applauso finale, anche da parte del personale di saxquest che è salito per conoscermi. Una scena che mi ha molto coinvolto e che ricorderò con piacere.
Non ho provato altri sax nel museo, proprio perchè in un museo non si dovrebbero provare il materiale esposto! In negozio successivamente ho provato solo sax tenori: un Conn 10M, un Martin The Martin, 2 MarkVI, 2 SBA, uno splendito P.Mauriat, un King. Ho provato tutti i Duckoff che aveva e un MacSax Bob Sheppard-Eric Falcon. Ho comprato una legatura ed un portasax, ma è stata una bellissima esperienza!
Vi lascio con due foto, una scattata davanti al negozio prima di entrarci, l'altra di un particolare del museo che ho fotografato dove vengono spiegate le innovazioni che la Selmer fece al Mark VI quando lo introdusse (ce l'ho anche in alta definizione se servisse).
http://imageshack.us/a/img141/1710/img1781ju.jpg
http://imageshack.us/a/img560/5365/img1805ta.jpg
Jazz at the bistro (http://jazzstl.org/jazz-at-the-bistro/): probabilmente il locale jazz più in vista della città, situato vicino all'università. Ho passato una bellissima serata. L'ingresso è abbastanza costoso, 20 $, ma ne ho pagati 10, in quanto avevo la tessera studente ed applicano uno sconto. Comunque stupita la persona che mi ha accolto che fossimo così giovani lì a sentire jazz.
Il locale si presenta molto bene, noi abbiamo anche cenato. Abbiamo assistito all'esibizione del Legacy Jazz Quintet, un quintetto fenomenale hard bop composto da batteria, piano, contrabbasso, sax alto e tromba (http://jazzstl.org/experience/artists/legacy-jazz-quintet/), di cui non ho trovato simple in rete. In risalto soprattutto il batterista ed il pianista. Il sax alto ha molto talento e sostenuto da una ritmica così ha suonato molto bene.
E' una meta obligata per chi voglia sentire jazz a St Louis, si potrebbe riuscire a sentire Marcus Mille o Chris Potter, che sono entrambi inseriti nel calendario degli eventi di questi mesi.
BB's Jazz Blues and Soul (http://www.bbsjazzbluessoups.com/): altro locale molto famoso in città, situato in una zona dove ci sono solo i piloni che sostengono le highway per uscire da St Louis. Ci sono stato proprio stasera a sentire la Reunion Jazz Band featuring The Bosman Twins. Il gruppo è composto dalla ritmica piano, batteria e tastiera (non professionisti, ma ex compagni di universitò) a cui si aggiungono i fratelli Bosman che praticamente suonano tutti i tipi di sax, cambiandoli in continuazione. Sono molto scenici, si muovono tanto, scendono tra il pubblico, addirittura in alcuni brani uno dei due gemelli suonava il flauto traverso mentre aveva a tracolla un sax baritono ed un contralto. Hanno suonato un jazz molto commerciale, ma con buon gusto e tanto stile. Di seguito un simple dei gemelli Bosman.
[youtube3:3mgohdx2]http://www.youtube.com/embed/RXmCmxvtbXs[/youtube3:3mgohdx2]
Vinyl vintage (http://www.vintagevinyl.com/): è uno dei negozi di vinili storici di St Louis. E' molto grande e vi è in fondo al negozio un soppalco con i vinili jazz. Si trovano anche cd e dvd. E' ben fornito e se cercate altro oltre al jazz troverete molte cose interessanti, in quanto di rock, funk ed altri generi è pieno.
Prossima tappa è domani a Nashville, dove non credo sentirò jazz, piuttosto country... vi tengo aggiornati. Spero vi facciano piacere queste recensioni, è un modo utile anche a me per riordinare un po' le tante cose viste.
Zeppellini Matteo
28th October 2012, 10:17
Continua così.... mi hai fatto appassionare alla lettura!! :D
STE SAX
28th October 2012, 14:00
ottimo Davide, credo che questo diario sara' un'ottima guida per chi avra' l'occasione di ripercorrere il viaggio.
Beefcake
29th October 2012, 04:45
NASHVILLE
Beh, sono finito a Nashville in quanto è una tappa obligata per chi voglia raggiungere New Orleans, passando anche per Memphis (che vedrò domani).
Nashville è famosa soprattutto per la musica country. Le canzoni in cui si parla di tequila, di un uomo solo con una chitarra in autostop, con i suoi stivali da cowboy ed il suo cappello spesso sono state scritte proprio a Nashville (così recitano le guide :BHO: )
Questo è proprio il clima che si respira: si raggiunge Broadway street, che è il centro nevralgico della città: piena di saloon, di locali dove si balla e si suona, di negozietti dove si possono acquistare gli stivali in cuoio ed il cappello da cowboy (probabilmente gli unici acquisti originali che si possano fare nei negozi, il resto mi pare che siano tutte cianfrusaglie). La musica country proveniente dai locali arriva alle orecchie di chi cammina ammirando le vetrine dei negozi, le carrozze che passano accanto alle macchine e si può ascoltare anche qualche solista improvvisato che suona qualcosa per strada.
A me sinceramente è bastato un pomeriggio passato a girare per queste strade, non mi fermerei di più di così. Ma gli amanti del genere potrebbero trovare qualcosa di più interessante di quello che ci ho trovato io.
Il sax qui non esiste, almeno è quello che mi è parso di capire. Qui la chitarra vince su tutto! Ho tentato di rimanere attinente al tema del viaggio, ma di jazz neanche l'ombra; l'unico locale dove si possa sentire qualcosa che abbia a che fare con il jazz è il BB King Restaurant & Blues, una catena presente anche in altre città americane. Qui sembra abbia suonato anche Miles, ma stento a crederlo.
BB King Restaurant & Blues (http://www.bbkingclubs.com): locale molto grande. Non ho pagato l'ingresso perchè sono entrato prima delle 19, dopo era previsto. Ho comunque speso molto per una cena, ma ho potuto gustare il pesce gatto, specialità della casa (niente di eccezionale). Ho sentito un gruppo, la Bart Walker Band (chitarra elettrica, basso e batteria), che non mi ha entusiasmato, i soliti riff di chitarra sul classico blues, di cui sinceramente ne ho le palle piene... unica cosa interessante (ma poco interessante :zizizi)) ) l'utilizzo frequente dello slide. Io avrei preferito ascoltare il Bluegrass, che è tipico di questa zona (dicono sia proprio nativo di Nashville :BHO: ) I chitarristi sicuramento l'avrebbero apprezzato più di me. Vi lascio un esempio del gruppo preso da youtube.
[youtube3:8l8aavm8]http://www.youtube.com/embed/CpN_79V2X6g[/youtube3:8l8aavm8]
Ho anche visitato due negozi di vinili, ma non li recensisco neanche perchè avevano solo cd e vinili di musica country o di Elvis, che io non conosco. Comunque l'esperienza è positiva. Vale la pena passare qualche ora in questa cittadina.
Domani vado a Memphis. Vi lascio con l'immagine di un cartello che c'era fuori da un locale, che inizialmente mi ha invogliato ad entrarci... voi che dite?
http://imageshack.us/a/img600/1669/toplessq.jpg
Federico
29th October 2012, 09:25
Non mi fai per niente invidia :cry: beato te divertiti e tienici aggiornati :yeah!)
ReedBreacker
29th October 2012, 13:41
Bellissima guida!
Sono sincero se ti dico che ogni giorno vengo a guardare appositamente in cerca di aggiornamenti!
Continua così ^_^
Il.neo.sax
2nd November 2012, 16:37
Che bella idea! Non sono esperto di jazz peró sicuramente è un qualcosa di affascinante il tuo viaggio :bravo:
Beefcake
2nd November 2012, 19:46
MEMPHIS
Non si può procedere verso sud senza fermarsi a Memphis. La città di Elvis, della musica country e del rhythm and blues, una delle città dove probabilmente è nato il rock.
La città a mio avviso non ha nulla di molto interessante da vedere, tutto quello che c'è si concentra in Beale Street, la via principale di Memphis, dove veniva Elvis a trovare i suoi originali vestiti all'inizio della carriera. Rispetto a Nashville, dove vi era almeno una cultura country che permetteva di trovare qualcosa di interessante, a Memphis l'unica cosa che secondo me vale la pena visitare è Graceland (la casa di Elvis) e lo studio di registrazione dove incise il suo primo disco in Union Street.
Graceland (http://www.elvis.com/graceland/): si trova un po' fuori rispetto al centro. Si può visitare la casa, con tutte le stanze in cui dimorò Elvis, non si accede al reparto notte. Inoltre gli annessi, con piccoli musei che espongono i numerevoli riconoscimenti discografici, la carriera cinematografica, i vestiti indossati nei concerti, nei film. Il suo parco macchine (notevole :slurp: ), la sua tomba, vari shop.
Beh, ci si perde un'intera giornata per visitare tutta Graceland.
Prezzo di ingresso 36 dollari cadauno nella visita Platinum da me scelta, non vale la pena pagare i 70 dollari per la visita V.I.P.
http://img502.imageshack.us/img502/309/img1844dy.jpg[/URL]
Beale Street: non recensisco i singoli locali in cui sono stato perchè davvero non ne vale la pena. La via a mio avviso è molto commerciale, la musica spesso è di scarso livello e rivolta ad un pubblico di massa. Sono stato al King Palace Cafè e al Rum Boogie Cafè, dove pareva suonassero buon blues e qualcosa di jazz. Il blues è di discreto livello, di jazz neanche l'ombra (ma probabilmente Memphis non è il posto adatto! :ehno: )
Vi lascio con questo pensiero, perchè a Memphis sembra proprio che tutto sia business e questo non mi piace!
http://img16.imageshack.us/img16/4360/img1942tv.jpg[/URL]
bb
3rd November 2012, 16:57
gran bel viaggio e diario di bordo, prima o poi devo andarci anch'io in america...non credevo che i locali fossero cosi' cari a NY!
Alessio Beatrice
3rd November 2012, 22:36
Beef, grazie mille!!! Il prossimo anno credo di fare proprio un giro molto simile al tuo quindi ti seguo con molto interesse. Prenderó spunto da questa ottima guida.
Beefcake
4th November 2012, 01:07
gran bel viaggio e diario di bordo, prima o poi devo andarci anch'io in america...non credevo che i locali fossero cosi' cari a NY!
New York è costosissima, ma il livello del jazz è molto alto... ma anche i prezzi. Cara rabbiosa! A me è andata bene, perchè se fossi rimasto 1 giorno in più avrei incontrato Sandy (di cui comunque ho sentito gli strascici a Chicago ed oltre, con abbassamento delle temperature e freddo intenso!)... e mi è andata anche meglio, visto che volevo partire da New Orleans e finire a New York (correndo la maratona, che poi hanno annullato proprio ieri)...
Beef, grazie mille!!! Il prossimo anno credo di fare proprio un giro molto simile al tuo quindi ti seguo con molto interesse. Prenderó spunto da questa ottima guida.
Io spero sia utile questa guida e CHIEDETEMI INFORMAZIONI DI QUALUNQUE GENERE, perchè se io avessi avuto la possibilità di avere qualcuno che aveva già fatto un viaggio simile avrei risparmiato parecchi soldini con dei piccoli consigli! Basta dedicarci qualche giorno al pc da casa per avere chiari i concerti in circolazione nel periodo in cui siete in viaggio, i metodi per spostarsi e quant'altro ed avrete un viaggio con i fiocchi!
Ora mi trovo a New Orleans. L'ultima recensione ve la faccio da casa...domani rientro. La città è magica! Vale la pena spendere qualche riga in più! E vi posto anche qualche piccolo video che ho fatto sulle strade e nei locali....
STE SAX
4th November 2012, 20:19
non ricordavo che a New York i locali fossero cosi' cari, ma forse rispetto al 2009 e' cambiato qualcosa. Al Vanguard Village avevo speso se non ricordo male 30 dollari con consumazione per sentire Lou Donaldson (avevo comunque prenotato telefonicamente al mattino).
Beefcake
4th November 2012, 20:55
Cerco di essere più chiaro sui prezzi. Ad esempio proprio il Village Vanguard (che riapre proprio in questi giorni in quanto era stato allagato da Sandy) Ci sono stato con Giulia, la mia ragazza, quindi i prezzi sono per 2 persone. Ingresso: 25 dollari a testa Consumazione: 2 birre circa 15 dollari circa (una a testa)... tasse incluse. Ma dovete pensare che manca la mancia che è praticamente obbligatoria +3 dollari. Esempio di serata jazz + cena al Birdland. Ci sono stato da solo. Ingresso preso via web 30 dollari (più spese di transazione (quindi altri 3/4dollari mi pare). Sandwich pollo e french fried 22 dollari, ma vanno aggiunti 5 dollari di mancia. Le consumazioni sono obbligatorie!
Il tutto per non più di 1h massimo 1h30min di musica. Poi spesso tutti fuori e nuovo spettacolo.
Noi siamo abituati a pagare solo per la consumazione ed ad ascoltare musica. Invece qui spesso si paga: ingresso + consumazione/cena + tasse (che ve trovate ne conto alla fine, non nei prezzi dichiarati) + mance varie.
Reed
16th November 2012, 15:25
Mi intrometto sulla questione dei prezzi poiché a NY ci sono stato diverse volte. I jazz club storici e più famosi (Birland, Blue Note, Village Vang. etc) sono costosi e ormai molto "turistici". Se ci si informa bene e si ha anche un po di fortuna si trovano occasioni anche gratuite dove ascoltare misicisti di altissimo livello. Es: d'estate davanti al negozio JR Music vicino a al WTC c'é un palco con concerti gratuti (io ho sentito Mike Stern con Franceschini!); vicino al Lincoln ho sentito Rollins al'aperto gratis, al Bryant Park spesso ci sono concerti gratuiti di livello (!). Tutto questo solo per dire che le occasioni per sentire musica magnifica a ny senza spendere ci sono.
Reed
16th November 2012, 15:26
PS comunque complimenti per il resoconto del viaggio! molto interessante.
Beefcake
23rd November 2012, 17:04
Concludo, con largo ritardo, la recensione di New Orleans....
NEW ORLEANS
Beh, sono finito nel posto giusto! Così ho pensato la prima sera che giravo per le vie di New Orleans, nel quartiere francese, vestito da lupo mannaro nella notte di Halloween!
E’ una delle città più affascinanti che io abbia mai visto. E l’aspetto fondamentale, che è anche il motivo principale che mi ha portato a concludere il mio viaggio proprio qui: si respira musica in ogni angolo!
La musica è una realtà che è nell’anima delle persone che sono nate e cresciute qui. Non esistono note stonate qui, solo blue notes. Potete assistere a delle spettacolari esibizioni camminando per la strada in pieno giorno, in piena notte, o nel tardo pomeriggio (e tra l’altro queste esibizioni a mio avviso sono quelle più belle, quelle che ti colpiscono di più, perché sono piene di sentimenti).
Chi arriva a New Orleans fa un salto in un altro mondo, completamente diverso dagli Stati Uniti e di qualunque città si abbia mai visitato. Qui davvero la città non dorme mai, la musica stessa non smette mai di suonare.
Ho assistito a delle scene che mi hanno colpito molto. Questa sera per esempio un corteo nuziale festeggiava gli sposi in una delle vie più trafficate della città. Le macchine si sono messe tranquille in coda ed hanno assistito al passaggio degli sposi danzanti, accompagnati dalla banda dixieland e dal corteo di parenti ed amici, tutti danzanti a ritmo di musica. Non un colpo di clacson per protestare da parte di nessuno! Stamattina invece una piccola band si stava esibendo in pieno centro nel quartiere francese: la clarinettista si è alzata in piedi e dal marciapiede si è spostata in mezzo alla strada affinchè tutti potessero vederla ed udirla mentre faceva il suo solo; ha fermato il traffico, costringendo i conducenti dei veicoli ad uno stop: nessuna protesta, anzi al termine del suo solo un automobilista è sceso dall’auto per lasciare il suo contributo economico.
Queste sono scene all’ordine del giorno a New Orleans.
Fritzel's European Jazz Pub (http://www.fritzelsjazz.net/): si trova in Burbon Street. Uno dei locali più emozionanti in cui sono stato. Suonava proprio la band del locale, con tanta passione e animo. Ho ascoltato dell'ottimo Dixieland. La presenza scenica dei musicisti era notevole, il clima familiare. Proprio un bel posto da vedere!
Spotted Cat Musica Club (http://www.spottedcatmusicclub.com/): in Frenchman Street, proprio l'ambiente ideale per ascoltare del buon jazz. Accogliente, in vecchio stile, offre esibizioni di band locali.
DBA (http://dbabars.com/dbano/): in Frenchman Street, luogo ampio, una lista di birre molto varia. La musica và dal jazz, al folk. Il jazz ha un livello leggermente più basso degli altri locali, ma vale la pena farci un giro.
Apple Barrel Bar: vicino allo Spotted e DBA, vale la pena farci un salto!
House of Blues (http://www.houseofblues.com/venues/clubvenues/neworleans/): questo locale, visto il nome, dà solo spettacoli di blues, ma di ottimo livello. Rispetto agli altri locali si paga un ingresso: più adatto a chi ama il blues chitarresco!
Lafitte's Blacksmith Bar (http://www.lafittesblacksmithshop.com/Homepage.html): in Burbon Street, quando sono passato il locale era impegnato per i festeggiamenti di un matrimonio.
Maison Bourbon Jazz Club (http://www.maisonbourbon.com/): in Burbon Street, accogliente, buon jazz. Pensate che il nome completo del locale è Maison Bourbon dedicated to the reservatio of jazz!
Dove si può cenare ascoltando jazz:
BMC: in Decatur Street. Non ci ho mai cenato, ma ho ascoltato passandoci del buon jazz.
Maison (http://www.maisonfrenchmen.com: in Frenchmen Street.
The Palm Court Jazz Cafè (http://www.palmcourtjazzcafe.com/): in Decatur Street.
Vi lascio due video, da me girati. Sono due artisti di strada, che rappresentano l'anima di New Orleans.
Questo suonava Thriller (Michael Jackson) la sera di Halloween fuori da un locale, con gli zoombie che gli ballavano attorno: era molto divertente... e l'idea molto originale...
[youtube3:bpubdvuo]http://www.youtube.com/embed/1S8AzyqdyZM[/youtube3:bpubdvuo]
Questo invece un gruppo di ragazzini, avranno avuto forse 18 anni, e mi sono piaciuti...
[youtube3:bpubdvuo]http://www.youtube.com/embed/rzLpyqhWi5c[/youtube3:bpubdvuo]
pinuccio
4th December 2014, 01:47
Ciao, anche io sto programmando un viaggio a New Orleans. Secondo voi dovrei fare un'assicurazione di viaggio usa (http://www.assicurazione-di-viaggio.it/usa) prima di partire? E' possibile assicurare anche il bagaglio spero
pinuccio
4th December 2014, 01:48
Che bella idea! Non sono esperto di jazz peró sicuramente è un qualcosa di affascinante il tuo viaggio :bravo: bello
Beefcake
4th December 2014, 13:59
Che assicurazione vuoi fare? L'unica sensata è quella sanitaria in quanto il sistema sanitario americano non è come il nostro. Se dovessi avere una appendicite acuta durante il viaggio e ti devono operare ti mandano una fattura a casa a 6 zeri.
Nessun'altra assicurazione potrebbe essere utile
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