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Visualizza Versione Completa : Non mi piace Coltrane, sbaglio?



19th December 2007, 20:46
ragazzi, sarÃ* che sono un novizio del jazz e del sassofono, però proprio coltrane non mi piace... quando lo metto la sera prima di andare a letto quasi mi infastidisce, il suo modo e le sue note..

dite che lo capirò piu' avanti?

Blue Train
19th December 2007, 20:56
Può dipendere anche dal periodo che stai ascoltando, in 10 anni cambiò moltissimo, sempre un grande ma diverso.
Metti su Giant Steps o qualunque album segnalato nel link e ne riparliamo ...

http://www.saxforum.it/phpbb2/viewtopic ... t=coltrane (http://www.saxforum.it/phpbb2/viewtopic.php?t=2789&highlight=coltrane)

Josax
19th December 2007, 23:30
Noooooo.....io l'adoro...ascolta Naima...poi mi dirai... :cool:

pizzic77
20th December 2007, 02:21
Cos'hai ascoltato?
Quali sono i tuoi sassofonisti preferiti?

Credo che inizialmente alcune cose di Coltrane possano risultare pesanti e di difficile comprensione, ma con il tempo penso che riuscirai tranquillamente ad apprezzarlo...e dopo poco ad adorarlo!!!!!

20th December 2007, 03:13
a me piace stan getz, sonny rollins, coleman hawkins, charlie parker...cannonbal adderley, gerry mulligan, che sono quelli che ho ascoltato di piu'.

di coltrane ho una raccolta di 5 cd con molti pezzi.. mi sembra molto molto tecnico, però, non sento in lui la scintilla jazz... so che sto dicendo delle eresie, un giorno me ne pentirò.. ma per ora, non ce la fo ad osannarlo..


AIUTO SONO UNA PERSONA ERRANTE?
(ps, chi ha cambiato il titolo del topic?)

Blue Train
20th December 2007, 09:01
di coltrane ho una raccolta di 5 cd con molti pezzi..

Forse tutti assieme possono essere troppi e hai fatto indigestione, in questo modo in un giorno puoi ascoltare ciò che lui ha partorito nel corso di 10 e più anni, rischi l' effetto "turista giapponese" che in 3 giorni visita tutta l' Italia ... da Via Montenapoleone al Colosseo.
Segui la cronologia, inizia dai primi pezzi e assaporali prima di proseguire.

Per ultimo considera poi che neppure la Nutella piace a tutti !!!

PallaDiCannone
20th December 2007, 09:42
Per ultimo considera poi che neppure la Nutella piace a tutti !!!

Nooooooooooooooooo

questa è un'eresia bella e buona!!
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

20th December 2007, 09:50
Prova ad ascoltare questo CD:

http://img247.imageshack.us/img247/3391/balladsdf4.jpg

Olatunji
20th December 2007, 12:06
Beh dipende da cosa sei andato a sentire sicuramente ;) sentiti My Favorite Things

Simone Borgianni
20th December 2007, 13:12
Comunque credo che i gusti siano molto personali, secondo me non significa che se ad uno non piace Coltrane allora non gli piace il Jazz.

gene
20th December 2007, 16:10
non preoccuparti........pensa che ci sono uomini a cui non piaccioni le donne, donne a cui non piacciono gli uomini....mica tutti dobbiamo avere gli stessi gusti.
Da un punto di vista strettamente storico musicale, Coltrane verrÃ* ricordato come un INNOVATORE del linguaggio sassofonistico ( tecnico ed armonico), il continuatore del discorso iniziato da Parker, che inventò il sassofonismo ( che brutta parola) moderno.
De gustibus......per esempio, a me, Ornette Coleman fa cagare, Stan Getz non mi emoziona, trovo sopravvalutato tutto quel filone West.Coast/Cool.
Inoltre, bisogna distinguere, per sintetizzare ci sono gli strumentisti/esecutori e gli innovatori.
per ampliare il discorso, Duke Ellington era sicuramente un pianista di non eccelso livello, ma grande compositore e band leader, Monk tecnicamente non era il massimo ma ha innovato il linguaggio del piano.
per contro abbiamo pianistri "mostri", potrei citartene decine..che la storia ha relegato in un cantuccio.
Miles Davis come suonava? eppure è tra i grandi, per contro Freddie Hubbard che amo tantissimo...è ricordato come dotato di una tecnica eccellente ma.....comunque la morale è......che ci vuoi fare i gusti....non preoccuparti è il bello della vita...LA DIVERSITA'

20th December 2007, 17:41
miles davis, suonava come non ho sentito nessun'altro.. forse cliffod brown..ma apparte questo!

il mio non è un discorso paritario sui gusti, dico solo che se comunque è considerato uno dei migliori sassofonisti, ci sarÃ* un motivo, e io non ce lo vedo. i consigli sono utilissimi, ne farò tesoro e ascolterò passo dopo passo.. per esempio coltrane di kind of blue, mi fa impazzire, lo amo. vedremo,,

p.s.: La nutella, piace a tutti gli esseri senzienti e sani di mente. :yeah!)

Lanjazz
20th December 2007, 18:21
Non sarÃ* dovuto al fatto che ci stiamo abituando ad una "perfezione" sonora sui cd, alla radio, con la nuova musica... e i suoni gracchianti dovuti a microfoni e a tecniche di registrazione sorpassate, ci infastidiscono???
Io amo Coltrane ma il suono indecente che trovo nei suoi dischi mi innervosisce..... ti devi abituare ad ascoltare fingendo che il suono sia migliore...... BUONA LA NUTELLA!!!!!!!

Olatunji
20th December 2007, 18:37
...veramente le registrazioni sono ottime molto spesso a parte qualche live :O

Comunque il motivo della grandezza di Coltrane è che ha attraversato le fasi del jazz dalla tradizione blues, approdando al modale sviluppandolo fino alla libertÃ* assoluta, e causando così un vero e proprio "salto" nella concezione di musica in generale, e il tutto nel giro di pochi anni: si tratta di un pilastro che non si può ignorare perchè tutti i sassofonisti (anzi i musicisti) gli devono qualcosa insomma :P

Alessio Beatrice
20th December 2007, 20:44
p.s.: La nutella, piace a tutti gli esseri senzienti e sani di mente. :yeah!)

Stupendo esempio!!! :lol:

Lanjazz
20th December 2007, 21:20
miles davis, suonava come non ho sentito nessun'altro.. forse cliffod brown..ma apparte questo!
:yeah!)

Miles Davis aveva il grande dono di TOGLIERE le note che gli sembravano in eccesso e, quasi sempre, rendere il brano più bello dell'originale.
Per questo forse non riesco ad apprezzare i musicisti tecnicamente prorompenti.... amo il togliere più del mettere.... Questione di gusti.
Non ricordo chi disse che molte volte la nota più bella di un brano è la pausa..... sono daccordissimo, una pausa al momento giusto è fondamentale (per i miei gusti) più di una scala Superlocria fatta ai duecento all'ora.

Blue Train
20th December 2007, 22:05
p.s.: La nutella, piace a tutti gli esseri senzienti e sani di mente. :yeah!)

Perfetto!! Ma se vuoi rientrare a pieno titolo nella categoria, oltre alla crema alla nocciola spalmabile, affrettati ad apprezzare J.C.!!!

Scherzo ovviamente, ma neanche poi tanto ...

Olatunji
21st December 2007, 01:54
Beh sentiti il Coltrane di Kind of Blue allora :E

AndreamarkVI
28th December 2007, 15:52
se non ti piace coltrane..........nn è che sbagli :roll: .......non devi fartelo piacere per forza "solo" perchè è considerato un grande.....tutti noi sentiamo delle cose diverse quando ascoltiamo la musica....quindi non esiste che perchè uno è considerato un gradissimo mi deve piacere ;)........(a me per esempio,nn piace david sanborn,anche se da molti è considerato un dio in terra :roll: )...anchio la pensavo come te,ma sentendolo ho cominciato ad apprezzare quasi tutto quello che fÃ*!........ci ho fatto l'orecchio! :grin: ed ora mi piace molto coltrane :cool: non dico tutto,ma certi pezzi sono stupendi!! se vieni dall'ascolto del jazz di getz,hawkins,mulligan l'ascolto di coltrane ti può un attimo sconvolgere........ma vedrai che ti ci abituerai,o quanto meno riuscirai a sentire il contributo che ha dato al jazz....i più grandi tenoristi che sono venuti dopo di lui ne sono stati influenzati in maniera molto importante..........parlo di brecker,berg ecc.... ;)
PS.se a qualcuno, per disgrazia,non dovesse piacere la nutella si faccia avanti che poi decidiamo cosa farne :lol: :lol:

Saxmachine
9th January 2008, 15:27
io penso che Coltrane sia un autore di difficile interpretazione, nel senso che se ti piace il jazz "classico" lo devi ascoltare in un periodo della sua vita ed in determinati album se ti piace l'avanguardia (e penso che sia il tuo caso visto il tuo nick) ne devi ascoltare altri.
pensa che quando Coltrane cambiò genere e iniziò a sperimentare nella musica atonale aritmica e priva di forme perse gran parte del suo pubblico nonostante fosse famosissimo, ma la sua voglia di ricerca non lo fece fermare.
alcuni album sono davvero pesantucci come quando suona con due contrabbassi o quando tutto il gruppo si lancia in improvvisazioni collettive, ma restano cmq un'espressione musicale che ha una sua valenza aldilÃ* dei gusti soggettivi di ognuno di noi, perchè è stata una delle scintille che ha innescato tutto un movimento musicale il che non è da poco.
per farti un'idea del coltrane giovanile e più digeribile non posso che sottoscrivere quello che hanno detto gli altri, ascoltati:
Ballads
Kind of Blue (anche se non è un disco a suo nome rappresenta un'altra grande innovazione musicale cioè il jazz modale)
Giant steps (questo lo devi tenere sul comodino ed ascoltarlo in ginoccho sui ceci ogni mattina pensando "non suonerò mai così bene" :lol: )
A love Supreme (gia più complesso come album ma di una bellezza quasi mistica)
buon ascolto


cmq non deve piacerti per forza coltrane ma a me piace e vorrei farlo piacere anche a te :)

AndreamarkVI
9th January 2008, 15:40
Giant steps (questo lo devi tenere sul comodino ed ascoltarlo in ginoccho sui ceci ogni mattina pensando "non suonerò mai così bene" :lol: )
:)

quoto! :lol: :lol: :lol: :lol:

9th January 2008, 17:03
Quoto in pieno tutto ciò che è stato detto da Saxmachine e da AndreaMarkVI(anche se devo dissentire sulla questione "Sanborn" :lol: ).

Anche a me all'inizio non piaceva Coltrane...poi ho imparato ad apprezzarlo ed infine ad amarlo.
Il disco che devi assolutamente ascoltare è "A love supreme"...è quasi "ultraterreno"...da li si può apprezzare Coltrane...
E poi se continuerÃ* a non piacerti non fa niente, ognuno ha i propri gusti musicali... :grin:

claudiogiambruno
19th January 2008, 17:29
Consiglio?? Ti do soli due brani..

My favourite things al soprano (dopo steve lacy è stato il miglior suono esistente)

Naima (avere un intonazione pazzesca con quello strumento e suonare cn quel lirismo è un'impresa impossibile)...

Vedrai che lo apprezzerai in seguito..

zeprin
19th January 2008, 17:50
A love supreme e' un capolavoro ma non e' un disco facile, uno finisce di sentirlo e si deve asciugare il sudore.
Un mio amico anni fa mi consiglio "Out of Lunch" di E.Dolphi , al primo ascolto l'ho trovato duro e spigoloso, adesso a distanza di anni lo apprezzo.
Io credo che l'ascoltatore evolve attraverso differenti gradi, per esempio ascolto cose che anni fa ritenevo improbabili ma nello stesso tempo faccio veramente fatica a digerire certe cose del free.
Tornando a Trane, Kind of Blue e un' altro album di ballads sono tra i miei cd preferiti.
E' triste pensare che sassofonisti come Bird, Trane e Dolphi ci hanno lasciato sulla soglia dei 40 anni (o meno) ma giustamente ancora adesso si rende rispetto alle loro rivoluzioni musicali.

E a Kenny G non viene neanche il raffreddore!
Ops..
;)

20th January 2008, 00:32
Ragazzi Coltrane è dio!

Alessio Beatrice
21st January 2008, 00:26
Ragazzi Coltrane è dio!

Parole sagge! :grin:

Lanjazz
21st January 2008, 20:19
Coltrane è Dio ma studiava 36 ore al giorno.... gente come Miles Davis (che gli è servito come esempio) o Chet Baker, andava in giro a farsi e non aveva neanche lo strumento quando si presentava in palco (se si presentava), eppure anche suonando poco hanno fatto scuola e cambiato la musica jazz drasticamente... So di andare controcorrente, ma provate ad ascoltare quache solo di Chet senza pensare che sia uno che suona la tromba... Poesia pura... Non fate l'errore che ho fatto io di ascoltare solo trombettisti negli anni in cui studiavo quello strumento...

claudiogiambruno
22nd January 2008, 01:04
MAMMA MIA SEI UN GRANDE LA BATTUTA SU KENNY G E' PAZZESCA AUUUAHAHAHAHA :-)


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Ragazzi avete mai provato a pensare al parallellismo tra lui e Brecker ?? O meglio..tra Brecker e lui..ci mancherebbe..se sentite i soli di michael su Delta City Blues o The man and hizcaine ci sono gli stessi pattern d trane..tali e quali..mamma mia che brividi..

Alessio Beatrice
26th January 2008, 01:58
Delta city blues... :grin: La prima volta che l'ascoltai: :cry:

Novazione77
26th January 2008, 10:39
Se ascolti jazz da poco è normale che non ti piaccia Coltrane in quanto è un innovatore...il jazz classico alla parker per intenderci non lo trovi in Coltrane, per capire Coltrane ci vogliono anni di ascolto jazz e cmq devi anche immedesimarti nell'animo Coltrane!
Per me è stato amore a primo ascolto anche se all'inizio aprezzavo più Parker proprio perchè più "melodico"(scrivo melodico tra virgolette).
In definitiva per me non esiste nessuno come Coltrane il numero 1 di sempre!

26th January 2008, 13:10
Io sinceramente sto ascoltando molto Coltrane in questo periodo e pur non essendo un "musicista" tutta questa difficoltÃ* e questo rigetto non lo sto trovando, anche se le prime volte rimanevo abbastanza estraneo a quello che ascoltavo. Ad oggi "A love supreme" gira costantemente nel mio autoradio. Forse si tratta solo di ascoltarlo più volte, all'inizio lasciandosi andare, prima piano, poi completamente, infine facendo un po' di attenzione, cercando, appunto, di "capirlo". L'arte è qualcosa di interiore. Ti fa sentire qualcosa nelle viscere, poi quella cosa esplode in tutto il corpo e solo dopo arriva al cervello, che può provare a ragionarci su (secondo me dopo molto tempo che si ascolta quel tipo di musica). Come per un libro, un quadro, una fotografia o un film. A me in questa maniera Coltrane piace di più ad ogni ascolto e ad ogni ascolto, istintivamente, riesco a capirci qualcosa in più.

3rd February 2008, 11:58
io ho praticamte deciso di cominciare a suonare il sax dopo essermi innamorato della musica di coltrane.
Tra i miei pezzi preferiti ci sono afroblue, a love supreme (tutte le quattro parti della suite), my favorite things, equinox, olè, aisha, naima, crescent, alabama, wise on ecc.
In ogni caso la musica è qualcosa di molto soggettivo, a me ad esempio charlie parker non mi dice molto, anche se so che è stato un grande e che ancora oggi è un punto di riferimento per molti musicisti.

Lanjazz
3rd February 2008, 13:35
Sempre dall'alto della mia ignoranza sassofonistica penso che , per il mio gusto, sia più importante la qualitÃ* di ogni singola nota piuttosto che la quantitÃ* totale delle note... Per questo Parker non lo sopporto proprio.... bravissimo ma........

darionic
7th February 2008, 00:38
Inizia con il Coltrane dei dischi di Miles Davis parlo dei cd della Prestige Relaxin, Workin, cookin etc. Lì troverai il coltrane più lirico e "orecchiabile, poi passa al quartetto con Monk e a Kind of Blue sempre con Miles e se comincia a piacerti seguilo nella suo corsa verso il free.....
Comunque a non tutti i sassofonisti piace il suono chiaro e il modo prolisso quasi baracco di suonare di Coltrane, può darsi che sei per un suono più scuro tipo Gordon, Mobley, Rollins e un linguaggio più bop.
Stiamo però pur sempre parlando di mostri sacri dello strumento...
W il jazz!! :grin:

gaetano952
12th February 2008, 17:04
Sempre dall'alto della mia ignoranza sassofonistica penso che , per il mio gusto, sia più importante la qualitÃ* di ogni singola nota piuttosto che la quantitÃ* totale delle note... Per questo Parker non lo sopporto proprio.... bravissimo ma........

Dici bene....ma il bello di Parker è proprio questo...anche se fa 2000 note....sono tutte una piu bella dell'altra...(armonicamente....come pronuncia...linguaggio etc etc)...
Scherza con i Fanti....ma non scherzare con i Santi....
Ciao... :smile:

Lanjazz
12th February 2008, 19:51
Io penso che se tutti ci fossimo fermati a Parker non avrei mai scelto di suonare il sax.. e lo dico conscio del fatto che era e rimane un Gigante... sarÃ* che vengo dalla classica, ma una pausa di silenzio la considero fondamentale in un brano... messa al momento giusto.... è come se uno vi leggesse un libro a folle velocitÃ*, con dizione perfetta... ma senza pause o rallentamenti, la storia dopo un pò perderebbe (parlo sempre per me..) di interesse.... questo vale anche per la musica... è il discorso che facevo su un'altro topic sulla gente che prima di guardare un quadro cerca la firma del pittore e da quella decide se è bello o no....

gaetano952
13th February 2008, 10:18
Nessuno sta dicendo di suonare come lui (....magari!!)...pero penso che difficilmente si possa suonare jazz senza averlo studiato per benino...anche io vengo dalla classica...c'entra poco questo....poi si parla di stile be-bop....non solo parker ma quasi tutti i boppers avevano questa caratteristica...vedi Gillespie...Clifford Brown....etc...etc...quasi sicuramente i musicisti che oggi piacciono a te...hanno studiato Parker...fatti il tuo bagaglio....e poi suona come vuoi...con questo chiudo il discorso...anche perchè alla fine ognuno èlibero di pensarla come vuole...di fare le sue scelte...
Saluti
Gaetano

10th March 2008, 04:22
stò iniziando ad apprezzare...
e mi stò preoccupando, perchè devo avere qualche malattia strana:
mi piace tutto, dalla musica classica ai rumori di una ditta che fa materiale plastico... tutto tutto tutto.. tutto ciò che ha ritmo tutto ciò che ha suono.
"Se potessimo sentire tutti i veri suoni del mondo, impazziremmo immediatamente"

Sono pazzo. sono pazzo di tutto, e il sax è il mio elettroshok, le mie medicine, le mie ignezioni.
Stò anche pensando di suonare il basso.... e suono un fottio di altri strumenti...
Finalmente anche io ho trovato la mia paura.. Se dovesi morire adesso, non me lo perdonerei mai.. :lol:

Sax O' Phone
10th March 2008, 17:25
[...] sarÃ* che vengo dalla classica, ma una pausa di silenzio la considero fondamentale in un brano... messa al momento giusto.... è come se uno vi leggesse un libro a folle velocitÃ*, con dizione perfetta... [...]
:lol:
Sei grande caro Lan, ed anch'io per anni la pensavo come te! E così la pensava Louis Armstrong, e quasi tutti i jazzisti che venivano dallo Swing contemporanei di Parker/Gillespie, al punto da denigrare il dialetto, come se fossero degli ignoranti che non sapevano parlare la lingua! Infatti fu chiamato BeBop in senso denigratorio: suonavano un po' Be ed un po' Bop (e mai nel modo giusto)... Loro in realtÃ* sapevano benissimo cosa stavano facendo e dove stavano andando: quelli che non capiscono veramente il genere, ma non osano più denigrarlo, ti diranno che Parker è un mostro di tecnica che suona ad oltre 300bpm, ma a lui non è mai importato nulla di ciò! Ti consiglierei di ascoltare un paio di CD della Dreyfus Jazz Reference (di ottima qualitÃ*, relativamente ai masters da cui sono stati digitalizzati): Charlie Parker - Ballads dove potrai magari seguirlo meglio confrontandolo con gli standard e i 'canzunett', e Charlie Parker - April In Paris dove troverai anche dei brani delle famose e famigerate (forse le conoscerai giÃ*) sessioni con archi (qui veramente l'arrangiamento a volte è scarsino, ma Bird è veramente melodico e stupendo); visto che poi anche tu, come me, ascolti molti altri strumentisti, per ampliare la comprensione del BeBop, dovresti orientarti sui pianisti (Bud Powell e Tadd Dameron su tutti), e naturalmente sulle trombe di Gillespie, Kenny Dorham e Fatz Navarro, e non farti mancare il trombone di JJ Johnson! :cool:
Ciao

AndreamarkVI
10th March 2008, 21:18
"Se potessimo sentire tutti i veri suoni del mondo, impazziremmo immediatamente"

"e questo deve essere pazzo"... parker nel film bird...riferito a stravinsky. :grin:

10th March 2008, 21:43
Nel film fa vedere anche quando si fermò davanti a casa sua, suonò il campanello e igor, con vestaglia e pipa, guardò 2 secondi e richiuse la porta...

Jacoposib
28th November 2008, 17:30
io ho sempre cercato di ascoltare i grandi anche se al primo impatto non magari non li apprezzavo... mi fidavo dei giudizi di chi li considerava Dei... e 9 volte su 10 più tardi davo ragione a loro!!! Coltrane compreso... mi piaceva moltissimo nei suoi primi dischi da solo o con Miles ma non digerivo My Favorite Things, A Love Supreme e altri (ti parlo di 5 o 6 anni fa', più o meno all'etÃ* di 14, 15 anni)... poi a forza di ascolti "forzati" e studio sono riuscito ad avvicinarmi ad esso e comprenderlo fin nel profondo! Per me è stato per esempio fondamentale Stefano Zenni (docente di siena jazz di teoria e analisi delle forme) che nelle sue lezioni di teoriaII e analisiII ha analizzato nel profondo la musica di Coltrane, il suo percorso stilistico musicale, ecc. facendomi scoprire nuove chiavi di lettura e di conseguenza mondi nuovi!!! ora uno dei miei dischi preferiti di Coltrane è "Interstellar Space" in duo con Rashied Ali... energia allo stato puro...
Zenni stesso dice di non fidarsi del proprio orrecchio, perchè il nostro cervello tende ad apprezzare solo le cose che si conoscono isolando quelle che si conoscono meno! ;)
Comunque a neanche Dave Liebman è subito piaciuto Coltrane!!! Pensava che fosse alle prime armi!!! :lol:

pumatheman
28th November 2008, 17:37
.... uno dei miei dischi preferiti di Coltrane è "Interstellar Space" in duo con Rashied Ali... energia allo stato puro...

siamo in 2!!! ù
disco incredibile il suono è talmente denso che si può tagliare a fette :half:

Mad Mat
28th November 2008, 19:59
.... uno dei miei dischi preferiti di Coltrane è "Interstellar Space" in duo con Rashied Ali... energia allo stato puro...

siamo in 2!!! ù
disco incredibile il suono è talmente denso che si può tagliare a fette :half:

Siamo in 3!!!!! Anch'io adoro "Interstellar Space"

L'unico disco free di Coltrane che proprio considero brutto è "OM". Non riesco a sentire nessun tipo di sviluppo. Mi pare un magma compatto dall'inizio alla fine.
Ascension (sia la vers.1 che la vers. 2) sono invece tutta un'altra storia! Lì anche nei momenti di massimo casino c'è sempre un potente interplay e la musica va in una direzione precisa.

pumatheman
28th November 2008, 20:20
in effetti OM è davvero allucinato... può pure essere vera la faccenda dell'lsd che sperimentò per quella seduta... però ha un fascino davvero magico perverso mi fa sempre un effetto tra l'angoscia e l'urlo primordiale molto primitivo & hardcore per me una leccornia :lol: :ciuccio:: :yeah!)
tra i non ben riusciti aggiungerei Live in Seattle che tra l'altro è con lo stesso gruppo di OM (registrato il giorno dopo)

Ascension davvero spettinerebbe Kojak ...è disumano & intensissimo... m'arrapa sempre... è un'esperienza incredibile ogni volta :half:

28th November 2008, 22:30
miles davis, suonava come non ho sentito nessun'altro.. forse cliffod brown..ma apparte questo!

il mio non è un discorso paritario sui gusti, dico solo che se comunque è considerato uno dei migliori sassofonisti, ci sarÃ* un motivo, e io non ce lo vedo. i consigli sono utilissimi, ne farò tesoro e ascolterò passo dopo passo.. per esempio coltrane di kind of blue, mi fa impazzire, lo amo. vedremo,,

p.s.: La nutella, piace a tutti gli esseri senzienti e sani di mente. :yeah!)
Ascolta i suoi pezzi in ordine cronologico e confrontali con altri grandi di quel periodo e ti renderaiconto del perchè è stato un grandissimo, tolto Cannonball gli altri erano mooooolto indietro.

2nd December 2008, 02:22
Il mondo è bello perchè vario, ognuno ha i suoi gusti ed è così nella musica come in moltissime altre cose.
Devo dire che finora non ho mai ascoltato tanto jazz a dire la veritÃ* e prometto di rimediare, dovrei ascoltare anche tante altre cose come la musica classica in effetti che è la base di tutto...
Ho ascoltato qualcosa di Sonny Rollins niente più, un musicista fantastico, veramente un grande!
Però il jazz non mi coinvolge più di tanto e così come altri generi.
A me piace la musica napoletana, sarÃ* che sono napoletano ma la amo molto e non solo quella classica ma anche quella moderna (neomelodica).
Credo che poi il sassofono calzi veramente a pennello nella musica napoletana di oggi, non essendo stato possibile nella musica classica (almeno non nella prima parte quando il sassofono ancora non esisteva e neanche nella seconda fermo ancora a New Orleans).
Bè chi lo avrebbe mai detto, mi ha avvicinato al sassofono la musica neomelodica. Strana la vita è? :smile:

ps. per quanto riguarda Coltrane per me è un grande giÃ* solo per aver detto testuali parole: "Credo che la cosa più importante per un musicista sia quella di trasmettere a chi lo ascolta un'immagine di tutte le cose meravigliose che sente e avverte nell'universo".

juggler
2nd December 2008, 07:13
Nella musica, come nella vita, non esistono percorsi nè lineari, nè obbligatori...vi sono "esperienze" in cui ci troviamo quasi per caso o per predestinazione e quelle che decidiamo di percorrere...ciò che non ci piace in un momento, in un altro ci appare sotto un'altra luce...possono piacerci degli stili, delle tradizioni, delle personalitÃ*...ma non è detto che ci piacciano, ad esempio, in ogni momento della giornata!
La musica è come un viaggio e si può deciderlo di farlo in tanti modi...ognuno di noi decide il modo a lui piu' congeniale!

fcoltrane
3rd December 2008, 01:57
si
:ghigno: :ghigno: :ghigno:
ciao fra

puffosky
3rd December 2008, 07:51
di questo "salto" creativo mi sembra si trovi poca traccia nella musica di oggi, neanche nel jazz.
personalmente coltrane lo trovo grande in alcune cose, ma un mostro sacro un po' isolato, che
non ha fatto molta scuola.

il jazz per me è soprattutto Miles. E con Miles, Coltrane ha fatto tra le cose migliori.

ciao, pace a voi
:saxxxx)))

Mad Mat
3rd December 2008, 10:22
Ascension davvero spettinerebbe Kojak ...è disumano & intensissimo... m'arrapa sempre... è un'esperienza incredibile ogni volta :half:

Dopo aver letto questo post, sabato pomeriggio mi sono riascoltato Ascension ed.1. E' sempre un'esperienza fantastica. Tra l'altro mia moglie era fuori e sono riuscito a godermelo con le casse a palla (cosa abbastanza difficile quando ascolto free - le cuffie evitano il divorzio e la rottura di oggetti contundenti sulla mia povera testa :lol:).
So ... thanks Puma che hai risvegliato il friettaro assopito che c'è in me :bravo:.

Mad Mat
3rd December 2008, 10:26
...... coltrane lo trovo grande in alcune cose, ma un mostro sacro un po' isolato, che
non ha fatto molta scuola.


Personalmente la tua affermazione non mi sembra molto corretta.

Io direi piutosto che Coltrane dal 1965 in poi ha influenzato almeno il 70% dei tenoristi e sopranisti che fanno jazz

Però posso sbagliarmi

pumatheman
3rd December 2008, 10:57
grande Mad, così si fÃ*! :lol:
la mì moje invece ha sempre resistito alle mie più feroci playlist... OM, ayler, f. wright, brotzman, bad brains, minor threat... queste sono tra le cose per cui la stimo di più! :lol: :lol: :lol: :\\: :\\: :\\:

puffosky le tue saranno considerazioni personali, per esempio io la penso in modo diametralmente opposto a te, cioè perso che Trane e particolarmente la roba dal '65 in poi (che io amo in modo folle & morboso, molto +della roba hard bop) abbia influenzato IL MONDO e abbia fatto scuola non solo sassofonisticamente ma molto di +... UNIVERSALMENTE

musicalmente influenzando la maggior parte dei musicisti non importa quale strumento suonino lui è andato mooolto + al di lÃ* della mera sfera sassofonistica...

dal 64' in poi è difficile parlare di genere con Trane... quella è musica universale, per parafrasare le note di A love Supreme: ha tutto in se e in se si trova tutto...
è roba molto seria ... roba vera ... roba spirituale ... senza inutili canoni estetici... più simile alla preghiera di un santo che alla musica di un musicista "intrattenitore".

gaetano952
3rd December 2008, 12:02
...... coltrane lo trovo grande in alcune cose, ma un mostro sacro un po' isolato, che
non ha fatto molta scuola.


Personalmente la tua affermazione non mi sembra molto corretta.

Io direi piutosto che Coltrane dal 1965 in poi ha influenzato almeno il 70% dei tenoristi e sopranisti che fanno jazz

Però posso sbagliarmi

Non ti sbagli, oltretutto ha influenzato anche trombettisti...chitarristi e pianisti...se non ha fatto scuola lui...allora non l'ha fatta nessuno.
p.s
Aggiungerei anche contraltisti...esempio illustrissimo...Kenny Garrett

puffosky
3rd December 2008, 13:52
mi umilio a chiedere scusa a tutti i coltraniani, ma soprattutto al maestro Coltrane.
confesso di avere avuto qualche noia, alle sue cascate di note, ma devo ammettere che
ha fatto scuola, ed essendo io un contraltista ho forse sentito meno la sua influenza.

mi avete fatto voglia di riascoltare "a love supreme", mi ricordo che io e un mio amico rimanemmo
incantati...

buona musica a tutti
:saxxxx)))

5th December 2008, 01:22
mmmmmmm..."non mi piace coltrane, sbaglio?"...si sbagli!!!
forse sarò un estremista, un intollerante!!! però credo che la musica sia in qualche modo sinonimo di rinascita, di evoluzione. per esempio non riesco a trovare un senso in coloro che si limitano agli standard tutta la vita. gli standard sono fondamentali ma la loro utilitÃ* sta semplicemente nel fatto di porre limiti che in qualche modo vanno trasgrediti, allargati, dilatati fino a non percepirne più i contorni. questo è coltrane. è considerato un genio, un innovatore tanto che a volte sembra quasi che il sax fosse esistito per essere suonato da lui e non il contrario. è un musicista prima di essere un sassofonista. coltrane ha assimilato come una spugna tutto quello che anche solo sfiorava di sfuggita, lo ha tritato, lo ha trasformato in note e lo ha restituito. ha incantato ed emozionato con poche note (Psalm, Alabama) per poi stordirci poco dopo con album come Interstellar Space!!!
ha una discografia che fa spavento, ma non per il numero di dischi prodotti ma piuttosto per la loro varietÃ*. non penso che lo stesso si possa dire di mostri sacri come Gerry Mulligan che però gira e rigira erano sempre la stessa identica cosa trita e ritrita anno dopo anno.
coltrane ha posto un solo limite nella sua vita con il quale qualunque musicista dovrÃ* sempre scontrarsi lungo tutta la sua evoluzione..."nel jazz non ci possono essere esecutori, ma solo sangue, sudore e anima".
l'altra cosa che devo dire che spesso mi infastidisce è che nel jazz come nella musica classica troppo spesso ci troviamo a piangere sull'eccellenza del passato senza vedere quanti grandi musicisti contemporanei ci sono intorno a noi oggigiorno...Joshua Redman, James Carter, Ken Vandermark, Mats Gustafsson, Evan Parker, Peter Brotzmann, David Liebman etc etc etc
personalmente amo tutto ciò che ha fatto coltrane, specialmente le uscite sotto Impulse.
però troppo spesso ci dimentichiamo di grandi musicisti come Eric Dolphy, Pharoah Sanders, Archie Sheep, Albert Ayler, Sun Ra Orchestra. forse quello che si è perso è di trovare la gioia nella ricerca di qualcosa di nuovo, di ardito!!!
forse la veritÃ* è che abbiamo perso il coraggio di sperimentare, ma di farlo sul serio!!!
Coltrane questo coraggio non l'ha mai perso e forse questo è l'unico vero motivo per amarlo incondizionatamente.
poi ognuno è libero di ascoltare ciò che vuole...però essendo ben conscio del fatto che ascoltando sempre le stesse tre cose non si va da nessuna parte, perchè non si conosce mai abbastanza!
trovare la propria voce nel silenzio non serve a nulla...l'unico modo è riconoscerla in mezzo ad altre migliaia!!!

LA MESSA è FINITA! ANDATE IN PACE!!!
:DDD:

ps - mancavo da un po' sul forum...ma ho l'impressione che mi caccerete presto!!! ehehe

pumatheman
5th December 2008, 09:17
ALLELUJA FRATELLO!!! :pray:

ANCHE TU HAI VISTO LA LUCE!!! :saputello

ROCCE'n'ROOOO!!!! :yeah!)

juggler
5th December 2008, 10:20
Si dimentica troppo spesso che Coltrane amava la musica indiana alla follia...tanto che ha chiamato suo figlio, Ravi, in onore del grande sitarista Ravi Shankar! La sua seconda moglie, Alice, dopo la sua morte, ha adottato un "nome iniziatico" e soggiornava in India per lunghi periodi...probabilmente, Alice lo ha "avvicinato" ad una nuova maniera di intendere la musica!

Quanti degli "adoratori di Coltrane"...ascoltano o si sono preoccupati di comprendere la complessitÃ* e profonditÃ* di questa grande millenaria cultura musicale? Fra i sassofonisti conosciuti e suoi "emuli", sicuramente Liebman...

Gli altri...mi sembrano che vadano verso una pedissequa imitazione del suo stile strumentale senza comprenderne la profonditÃ*, se non per un virtuosismo che ormai è diventato manieristico e fuori dal tempo...

Se Coltrane fosse vivo, non credo apprezzerebbe tutti questi "falsi imitatori" che oggi ci sono in giro...perchè Lui non ha imitato nessuno!

gaetano952
5th December 2008, 14:30
Hai ragione...però non ci andrei così pesante...nel senso che essere influenzato da un musicista non necessariamente vuol dire imitarlo o copiarlo...( a volte è un processo inevitabile),prendi per esempio due nomi illustri...Brecker e K.garrett....la matrice coltraniana è ben evidente..però poi hanno proseguito per la loro strada...con risultati eccellenti..a mio avviso....d'altronde di Coltrane non ne nascono più..è una catena..anche lui ha avuto i suoi maestri....anche se indiretti...la musica è bella anche per questo..

juggler
5th December 2008, 15:21
Punti di vista...quel che mi sembra incontestabile è che i musicisti come Coltrane e alcuni altri della sua generazione, avevano uno sguardo "transculturale"... in tal senso, oggi, c'è molta "regressione"...e un "celebrazionismo da altarino" fine a se stesso che personalmente trovo insopportabile...

Sax O' Phone
5th December 2008, 15:40
Vero: il problema rimane forse perchè se ai tempi in cui il Trane ha iniziato il suo percorso, esisteva ancora la trasmissione diretta, ovvero non esistevano scuole di jazz; rimane comunque evidente il fatto, almeno per me, che Coltrane ebbe da subito un suono ed un approccio allo strumento del tutto originale e ben distinto; per i contenuti della sua musica, si rimboccò le maniche ed andò a far legna prendendo spunti ed esplorando dalle sorgenti più disparate, cercando il suo percorso, e non limitandosi alla teoria musicale, ma abbracciando filosofie e concezioni che vanno ben oltre il puro aspetto della composizione. Mi sembra che l'influenza della musica Indiana vada più considerata sotto questo punto di vista, che non nella struttura, ma forse mi è sfuggito qualche pezzo particolare, juggler?
Rimane il fatto che io considero Coltrane un caposcuola, così come Parker, sopratutto se li consideriamo relativamente allo strumento specifico, ma ovviamente non solo quello: anche nelle concezioni musicali. Però i veri creatori di forme nel jazz, credo vadano cercati più in Morton, Ellington e Monk.
Sembrerebbe poi assodato, ma si continua a ripeterlo: nel Jazz la mera imitazione non è considerata accettabile, e non è apprezzata come un traguardo del musicista, ma un punto di partenza, semmai.
Che qualcuno pensi che Coltrane non abbia influenzato i tenoristi, è del tutto infondato: nel periodo in cui suonava e componeva istantaneamente, nessuno era immune; è assodato che tutti i tenoristi, anche quelli tra i migliori, dovettero fare i conti con la musica che usciva da quella campana. Forse meno evidente, ma anche sul Soprano si ebbero forti ripercussioni, sebbene musicisti come Lacy erano probabilmente un po' più avanti di lui, sullo strumento.
Detto nelle parole di Rollins, se all'inizio Coltrane venne fatto a pezzi dal Colossus, in seguito Sonny andò in crisi, quando si rese conto dei passi da gigante che Trane aveva fatto: la loro amicizia non ne fu per nulla turbata, perchè il loro interesse era nella musica!

pumatheman
5th December 2008, 16:40
gaetano952 hai perfettamente ragione.
in musica non mi piace analizzare in dettaglio gli approcci le epoche gli stili ecc ecc+
ne è il caso di creare fazioni di tipo hard bop contro free contro modali e musica indiana... si rischia di finire tutti allo stadio...
sono tutte epoche/stili/invenzioni importanti... è troppo restrittivo dire che mi piace solo il periodo free o solo quello bop o solo quello modale ecc... non è solo questione di gusti ma è un problema di chi lo dice xchè dimostra che è limitato è ha il para occhi...
se l'artista rimane FEDELE e UMILE alla sinceritÃ* nella ricerca e nelle crescita musicale le cose che produrrÃ* sono SEMPRE +che degne di rispetto e attenzione al pari di quelle +orecchiabili che può aver fatto nel passato... semplicemete se qualcuno non le riesce ad apprezzare purtroppo il limite è suo...
secondo me, gira gira ... alla domanda:
Non mi piace Coltrane, sbaglio?
la risposta è semplicemente SI
e aggiungerei che non è colpa di nessuno!! semplicemente sei troppo legato all'estetica musicale per poter apprezzare chi l'ha abbondantemente superata per cercare un nuovo linguaggio.

juggler
5th December 2008, 17:46
Rispetto alla musica indiana, Coltrane non aveva "esigenze ripropositive" o filologiche...credo che la musica indiana lo abbia stimolato a portare avanti una "sperimentazione improvvisativa" in grado di elaborare "idee generative"...probabilmente, suggestionato dal fatto che un musicista indiano è in grado di suonare per ore sempre sulla stessa scala (i musicisti indu' in questo senso "esagerano"...per certi versi, preferisco quelli musulmani tipo Vilayat Khan...un po' piu' "stringati").

Riguardo ai "creatori di forme", credo che ai musicisti citati da Sax'O...vadano aggiunti i nomi di Charlie Mingus e George Russell...e probabilmente, Dolphy se fosse vissuto di piu'...ci sono delle "partiture orchestrali" inedite che furono rifiutate da varie case discografiche, che furono affidate dai genitori di Eric a Gunther Schuller...se ce le facessero ascoltare in qualche modo...capiremmo altri "dettagli" del complesso "mondo espressivo" del caro amico di Coltrane...

Jacoposib
18th December 2008, 21:03
Il problema secondo me di chi ha imitato molto profondamente Coltrane (Dave Liebman, Michael Brecker, Steve Grossmann, musicisti che io adoro, soprattutto Brecker :half: ) è il fatto che Trane era fantastico non solo per quello che faceva ma soprattutto COME lo faceva! Egli ha sempre cercato il perfetto equilibrio tra freddezza logico- compositiva e Calore espressivo, aveva un impatto sul pubblico (soprattutto sulle donne) pazzesco! trasmetteva più di ogni altra cosa ENERGIA!!! (e non dico per finta! nel pubblico sussultavano tutti allo stesso momento!!!). Se giÃ* solo i dischi provocano effetti a tutti noi noti pensate che cosa poteva essere dal vivo... Coltrane aveva questa capacitÃ* (fondamentale) più unica che rara che purtroppo non è possibile copiare come le note che faceva (che hanno copiato i GRANDI citati sopra in parentesi) . Nessuno ha mai suonato, suona e mai suonerÃ* come Coltrane. Stesso discorso per Miles Davis.

fcoltrane
19th December 2008, 01:12
tutti i sassofonisti che hai citato sono tra i miei preferiti.
l'energia alla quale fai riferimento si trasmette con il suono.
non è un caso che Trane riuscisse a suonare ad un volume sostenuto .(e non solo)
sul "come "concordo in parte (se con questo termine ti riferisci ad esempio alla capacitÃ* di improvvisare su di un pezzo per più di un quarto d'ora.)

mi sembra però che tu non abbia colto nel segno ,(sui Grandi) i sassofonisti che hai citato hanno ciascuno per suo conto preso qualcosa dagli insegnamenti di Trane.
(che poco a a che vedere con il copiare le note).
basti pensare solo alla tecnica sassofonistica.
ciao fra

Cesare
19th December 2008, 01:47
direi di sì

Jacoposib
21st December 2008, 01:29
infatti io non ho parlato di suono, i miei non erano giochi di parole, coltrane aveva veramente qualcosa in più oltre al suono, alla ecnica, allo stile (un po' come i grandi leder del jazz che innanzi tutto erano persone speciali prima di essere grandi musicisti). non ho detto che queste cose sono trascurabili e che non siano importanti e/o non abbiano influenzato i musicisti citati precedentemente (che, ribadisco, adoro profondamente) e tutti gli altri, anzi, sostengo proprio il contrario! non è una cosa facile da capire perchè mi pare che nessuno di noi lo abbia mai ascoltato dal vivo ma quello che ho scritto prima me l'aveva spiegto molto bene Stefano Zenni a Siena Jazz e mi dispiace di non essere capace a spiegarlo e quindi di essere frainteso.

fcoltrane
21st December 2008, 01:45
anche io ritengo che Trane fosse una persona speciale e questo lo si vede ancora più da come suona.
credo che il suono (la tecnica lo stile ecc...) siano un indice di questa specialitÃ*.
in pratica si può mentire con i comportamenti con le parole ecc. ma suonando appari per quello che sei .

ciao fra

17th April 2009, 15:32
penso che far innervosire le persone che lo ascoltano sia un pò il suo obbiettivo...molti lo pensano...ascoltandolo costantemente vedrai che poi non ne potrai fare a meno!!

27th April 2009, 19:33
dopo tutto questo tempo..
posso dirlo.

sono diventato coltrane dipendente. spesso lo metto nella playlist con beethoven, ne esce un cocktail gustosissimo.
:ghigno:

Blue Train
27th April 2009, 19:46
Un anno e 4 mesi, neanche tanto per cambiare idea!
Benvenuto nel club.

PallaDiCannone
27th April 2009, 22:12
Era inevitabile :ghigno:

28th April 2009, 05:23
no ma in effetti la scintilla era scattata subito, ma c'è voluto tempo per apprezzare a pieno.
e posso affermare che coltrane ha portato il Jazz ad un livello intellettuale e mistico al pari di bach, e la sua sperimentazione degna di un paragone con stravinskij.

cmq per quanti hanno risposto numerosi alla domanda: sbaglio..? ci tengo a precisare che il titolo originale non era quello (lo hanno cambiato), figurarsi se faccio una domanda simile.
so benissimo e non ci sono errori nel gusto. piuttosto evolve col tempo.

zkalima
10th May 2009, 21:26
Io credo che Coltrane abbia esplorato sempre il limite; del suono, delle possibilitÃ* sue e dello strumento, ma non l'ha fatto da anatomopatologo, ma col cuore, con quell'infezione che accompagna il jazz dalle sue origini fino alle provocazioni del free, cioè il blues.
Detto questo, non è obbligatorio che qualcuno piaccia, e neanche che per amare un musicista si debba capirlo, io che lo adoro, non ne capisco che il, forse, 15%, ma tutto ciò che faccio in musica risuona in qualche modo del suo spirito anche se non delle sue note.
Forse per capire il posto che ha nella storia del jazz bisogna ascoltare uno dei dischi-laurea che Duke Ellington registrò con alcuni musicisti, tra cui Louis Armstrong e Mingus, quello con Coltrane, infatti è il confronto con la tradizione che mostra come le radici dei grandi musicisti jazz, dal new orleans al free siano le stesse.
Il mio consiglio è di non insistere, prima o poi ascoltando per caso una sua frase ti si aprirÃ* la sua ampiezza, come uomo e come musicista.

bigdogsax
3rd June 2009, 11:44
Se vuoi ascoltare la bellezza delle armonie e delle melodie negli assoli di Coltrane, ciò che mi viene in mente subito da consigliarti è di mettere nel lettore " 'round midnight " suonata dal quintetto di Miles Davis, " Naima " e con il soprano il superlativo " my favorite things"...Poi probabilmente comincerai a cambiare idea su Coltrane...
...però, se ti piace Rollins...giÃ* va bene...

big dog

toneking
11th August 2009, 10:34
:ghigno: benvenuto allora!! :ghigno:

docmax
11th August 2009, 11:50
Vado leggermente OT ma volevo condividere un problemino diciamo... di gusti.
E' molto brutto quando i tuoi cari ti dicono che non vogliono più ascoltare Coltrane! Anzi non vogliono più ascoltare jazz!!! La mia famiglia è stata compattata dalla musica Jazz, unificata nel giudizio negativo nei miei confronti. Se non vuoi isolarti, se non li vuoi calpestare e quindi farli fuggire, DEVI togliere Coltrane e compagnia... è una brutta storia davvero!
Ecco l'effetto che fa a volte amare un genere musicale così coinvolgente come il jazz, e nel jazz sicuramente un perno cruciale è Coltrane, tanto da cambiare le mie vecchie "prospettive" musicali ampliandole notevolmente.
Qual'è la mia soluzione?
Essa, purtoppo, prevarica i miei pazienti, poverini, i quali debbono caricarsi l'onere dell'ascolto passivo dei fraseggi Coltraniani (forse serve anche alla loro guarigione... vista la profusa energia emanata da una simile musica). Sì, ascolto Coltrane solo in studio, o quando sono in casa o in auto da solo.
Ritornando, in tema, al gradimento o meno di Coltrane (ma non solo), se affronti il problema solo dall'ascolto musicale, come ti ci cacci nei fraseggi forsennati e disperati di Ascension (ché tra Coltrane e Sanders non so cosa sia più arduo da ascoltare)? Credo quindi che non si possa prescindere dall'amare l'argomento, studiarlo approfondirlo e considerare tutta la parabola della vita e della produzione dell'artista.
Comunque, per me, è un brutto periodo... un brutto periodo!

fcoltrane
11th August 2009, 13:26
non ho capito se non viene apprezzato tutto Coltrane o solo il periodo impulse o addirittura tutta la musica jazz.
se fosse la seconda ipotesi potresti proporre alcuni brani dal facile ascolto.
se invece fossero le altre ipotesi ..... è meglio che non dico nulla...
ciao fra

docmax
11th August 2009, 13:41
Caro fra la cosa è davvero dura perchè ho una marea di dischi, facili meno facili... ha girato di tutto, ma ora tutto tace!

Chopin75
24th April 2010, 12:54
Io da quando studio il sax ho riscoperto il Trane sotto una luce diversa, anche alcuni brani che prima nn mi piacevano ora li adoro...ma i suoi piu belli che adoro di piu sono "my favorite things" e "Giant Steps" anche se quest'ultimo è molto veloce da fare per me... :amore::