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Visualizza Versione Completa : Klosé vs Londeix



Dac
26th May 2012, 20:44
Necessito di un bel ripassone, dopo tanti anni di nullafacenza, ho riesumato dalla mia libreria due metodi
il primo H. Klosé - Complete Method for all saxophones (di cui non ho trovato info sul forum)
il secondo J.M. Londeix - Il sassofono nella nuova didattica (diciamo dalla seconda parte in poi la prima mi pare abbastanza elementare)

Li avete mai usati?
Che ne pensate?

Ah poi ho trovato anche questo che non mi ricordo di aver mai usato: J.M. Londeix - Les gammes conjointes et en intervalles. Ad occhio fa scale e relativi intervalli in tutte le salse. Sempre ad occhio sprigiona noia ad ogni rigo :shock:

L'obiettivo è quello di riprendere bene dimestichezza sui fondamentali e poi a settembre tornare a lezione :saputello

LisaBee
26th May 2012, 21:29
J.M. Londeix - Les gammes conjointes et en intervalles. Ad occhio fa scale e relativi intervalli in tutte le salse. Sempre ad occhio sprigiona noia ad ogni rigo :shock: :saputello

Sì, ti fa lavorare su tutte le scale e relativi intervalli (senza tralasciarne nessuno) per tutta l'estensione, è un po' palloso e faticoso, ma te le/li fa studiare in modo molto accurato.

Dac
28th May 2012, 09:23
Tra l'altro, ho dato un'occhiata, ma il metodo per studiarlo non mi è chiarissimo ad ogni scala devo associarci una delle variazioni che ci sono nella seconda pagina. :BHO:
Me l'aveva dato il mio professore ma non l'ho mai apprezzato, anzi non mi ricordavo nemmeno di averlo :mha...:

LisaBee
28th May 2012, 09:42
Mi sembra di ricordare che per ogni scala c'è una serie di variazioni ritmiche e poi il lavoro per intervalli, anche se è un po' che non lo apro più. Quello che mi ricordo e che mentre lo studi ti ci ammazzi sopra, ma poi certe cose le puoi dare per "automatizzate" perchè è uno studio molto approfondito.

Aktis_Sax
28th May 2012, 09:50
Il Londeix n. 1, seppur apparentemente elementare, ha delle formule di studio molto interessanti. I brani proposti non mi erano piaciuti molto, ma le formule sono veramente molto utili, e dalla metà del libro in poi diventano anche difficilotte a mio avviso.

Per quanto riguarda il libro delle scale, è una Bibbia: sarà noioso quanto vuoi (non credere che qualcuno si diverta :mha...: ), ma è completissimo. Le scale sono da fare, quindi a questo punto è bene farlo su un metodo come si deve.

LisaBee
28th May 2012, 10:01
Per quanto riguarda il libro delle scale, è una Bibbia: sarà noioso quanto vuoi (non credere che qualcuno si diverta :mha...: ), ma è completissimo. Le scale sono da fare, quindi a questo punto è bene farlo su un metodo come si deve.

sono d'accordo con Aktis, tanto, appunto, questo lavoro prima o poi va fatto, su questo testo almeno te lo trovi già sistematizzato e "pronto all'uso"..

Nous
28th May 2012, 11:48
J.M. Londeix - Les gammes conjointes et en intervalles. Ad occhio fa scale e relativi intervalli in tutte le salse. Sempre ad occhio sprigiona noia ad ogni rigo :shock: :saputello

Sì, ti fa lavorare su tutte le scale e relativi intervalli (senza tralasciarne nessuno) per tutta l'estensione, è un po' palloso e faticoso

Ma povero, pensare che era uno dei miei preferiti :cry: !!

LisaBee
28th May 2012, 12:04
:lol:
mi dispiace... :lol: ma per noi poveri profani è un testo doloroso!!

Dac
29th May 2012, 12:04
Ma povero, pensare che era uno dei miei preferiti :cry: !!

:shock: allora forse potresti spiegarmi bene come va studiato?

Gli ho dato un'occhiata però non mi è molto chiaro, non vorrei mai poi scoprire di aver capito male il metodo proposto e doverlo reiniziare :BHO:

David Brutti
29th May 2012, 13:18
Il testo del Londeix è davvero molto accurato e completo. Fornisce esercizi per curare emissione, suono, legato e meccanica. Pone in sostanza le fondamenta per acquisire una solida tecnica di base.

Ogni lezione andrebbe studiata in una settimana di lavoro ed è divisa in 4 principali parti, a parte le prime 2-3 nelle quali spiega l'emissione e la postura.

1) emissione, nella quale il Londeix fa praticare diverse note lunghe e, a partire dalla ottava lezione (se non erro) suoni filati (suoni che partono dal piano salgono progressivamente al forte e tornano al piano in modo simmetrico)

2) Scale, da praticare a memoria. Si inizia a studiare le scale su 2 ottave per poi arrivare ben presto a integrare tutta l'estensione dello strumento. E' una metodologia che fa abituare l'allievo a considerare i suoni "estremi" del sax come note normali e no a considerarli delle note "aliene".

3) meccanica, legato e cura del suono. Viene affrontata proponendo una serie di esercizi meccanici composti da 2-3-4 note. Tali esercizi vanno studiati almeno per un minuto di seguito (respirando quando serve ovviamente) rigorosamente con il metronomo e curando la qualità del legato, l'omogeneità del suono e la regolarità ritmica. Dapprima si inizierà a studiare tali esercizi ad un tempo molto molto lento per poi accelerare nei giorni di studio al tempo finale (76 alla semiminima);

4) le suddette formule meccaniche sono tratte dai passi del brano musicale proposto.i brani scelti sono nella prima parte non eccezionali dal punto di vista musicale e nemmeno accattivanti. Quando si passa alla seconda parte si inizia ad affrontare brani di grandi autori che hanno fatto la storia della musica e che ci aiutano a capire l'evoluzione del discorso musicale.
Se si saranno studiate bene le formule meccaniche e la relativa scala, lo studio del brano risulterà facilitato.
Questo testo insegna quindi anche un metodo di studio per affrontare lo studio di brani di difficoltà adeguata: prima si lavora sulle scale utilizzate nel brano, poi si isolano i singoli passaggi in formue meccaniche che vanno interiorizzate e praticate finchè non si sia raggiunta la padronanza completa delle suddette; poi si inizia a studiare il brano, magari a piccoli pezzi.

Purtroppo tale testo non può essere secondo me affrontato in modo serio senza l'aiuto di un bravo insegnante che sorvegli che tutto venga fatto a modo, in quanto, soprattutto se si è alle prime armi il senso critico non è mai sviluppatissimo.

Tale testo ha purtroppo delle mancanze che vanno colmate con l'integrazione di esercizi volti a sviluppare l'orecchio, in quanto se non abbiamo coscienza dei suoni che usciranno dal nostro sax immaginandoli, non suoniamo uno strumento a fiato ma siamo dei dattilografi della musica. Consiglio pertanto di integrare specifici esercizi (ad esempio cantare la scala prima di suonarla).

...e non perderti il RADUNO (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=17&t=24470) durante il quale queste cose verranno approfondite

Dac
29th May 2012, 13:39
Purtroppo tale testo non può essere secondo me affrontato in modo serio senza l'aiuto di un bravo insegnante che sorvegli che tutto venga fatto a modo, in quanto, soprattutto se si è alle prime armi il senso critico non è mai sviluppatissimo.


Grazie per le dritte David, comunque non si tratterebbe di uno studio da zero, in realtà questo lo avevo già studiato in parte anni fa seguito dal mio prof, prima di appendere il sax al chiodo, ora lo sto riprendendo da solo per ripassare in vista di tornare a lezione a settembre.

Il testo che non so bene come affrontare è l'altro Londeix, "Les gammes conjointes et en intervalles" che pur avendolo tra i libri non l'ho mai utilizzato ai tempi, mi pare di capire per ogni scala va associato un altro esercizio tra quelli nella seconda pagina. :BHO:


...e no perderti il RADUNO (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=17&t=24470) durante il quale queste cose verranno approfondite

Per il Raduno ho visto, purtroppo, però non riesco a partecipare, il 23 ho un matrimonio (non il mio né! :ghigno: ).

David Brutti
29th May 2012, 13:44
Delle scale se ne parla QUI (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=23&t=10675&start=15&hilit=scale+londeix)

Dac
29th May 2012, 14:15
Grazie, me l'ero perso!

ps: proposta, si potrebbe pensare ad un topic dove vengono linkati tutti questi post didattici, così da formare una sorta di indice dei "consigli utili/fondamentali per lo studio" di facile consultazione, non so la butto li né.