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Visualizza Versione Completa : Conoscete la marca "Special" della Cecoslovacchia?



Mariva Conti
1st May 2012, 20:28
Ciao! Vorrei sapere se qualcuno conosce una marca di sassofono contralto SPECIAL provenienza Cecoslovacchia ? Ne ho visto uno in un mercatino a Budrio (Bologna) prezzo 160,00 Euro....
Grazie!!
Mariva

re minore
1st May 2012, 21:06
Sicura che sia la marca e non il modello? Mi sembra che ci fosse un amati special e amati e' di produzione ceca... o no?

Mariva Conti
2nd May 2012, 14:18
No non sono sicura e..non lo era nemmeno la sig.ra che lo metteva in vendita!!
Grazie per interessamento e buona musica!!
Mariva

saxterni
2nd May 2012, 14:22
ti consiglierei visto che è il primo sax, di prendere un buon grassi di questi di ultima produzione a 5 o 600 euri; li ho provati e non sono niente male.... ciao e buon studio

SteYani
2nd May 2012, 19:26
ti consiglierei visto che è il primo sax, di prendere un buon grassi di questi di ultima produzione a 5 o 600 euri; li ho provati e non sono niente male.... ciao e buon studio

1) si dice euro e non euri;

2) a quella cifra c'è sicuramente di meglio;

3) e soprattutto, sei totalmente fuori argomento.

SteYani
2nd May 2012, 19:38
Ciao! Vorrei sapere se qualcuno conosce una marca di sassofono contralto SPECIAL provenienza Cecoslovacchia ? Ne ho visto uno in un mercatino a Budrio (Bologna) prezzo 160,00 Euro....
Grazie!!
Mariva

1) è sicuramente un Amati.
2) è senz'altro stato costruito prima del 1993 (visto che porta la scritta Cecoslovacchia).
3) e se è in ottimo stato è sicuramente meglio di un qualsiasi Grassi nuovo fatto in Cina.

il nero
2nd May 2012, 19:41
ciao
se fosse un Amati Special,troveresti scritte le due cose oltre al Made in ...non è difficile per la venditrice leggere tutto ciò che è scritto sul sax,fatti fare una foto e controlla tu stessa e,se fosse un amati special e fosse in condizioni di funzionamento potrebbe valere la pena acquistarlo per quella cifra.
il nero :saxxxx)))

JackGregory
4th May 2012, 00:04
Se ti serve per oggetto d'arredamento puoi acquistarlo, se ti serve per suonare no.

Il_dario
4th May 2012, 00:53
Strano che nessuno le abbia ancora detto che imboccatura e ancia comperare ::saggio::
:ghigno: :ghigno:

niky sax
4th May 2012, 07:49
Io ho appena revisionato il mio AMATI CLASSIC di quegli anni là,
adesso inizio ad averci il suono giusto, è intonato e con le giuste correzioni ora suona in modo omogeneo su tutte le note.

Il particolare è che essendo stato in cantina per molti anni è mezzo scromato e la scritta amati non la vedi se non vai proprio là con attenzione, ammala pena si vede la scritta CLASSIC e czekoslovakkia.

Per quel prezzo non è male, il problema è la messa a posto , ho speso 300 euro per la muta completa, più i ritocchini che ho deciso di fare io man mano che lo suono,
Non è male credimi, oltretutto gli strumenti fino a 20 anni fà erano più robusti.

Comunque così ridotti e senza il marchio che si legge, posso spacciarlo per un vintage di valore ahah

bobby
4th May 2012, 13:28
ti consiglierei visto che è il primo sax, di prendere un buon grassi di questi di ultima produzione a 5 o 600 euri; li ho provati e non sono niente male.... ciao e buon studio

1) si dice euro e non euri;



Lira/Lire
Dollaro/Dollari
Peso/Pesos
Leu/Lei
Dracma/Dracme
Franco/Franchi (e Ciccio Ingrassia)
Marco/Marchi..................................... EURO/EURI!

niky sax
4th May 2012, 13:37
Franco = Franchi
Cioccio = Ingrassia

bobby
4th May 2012, 14:26
Era gia scritta!

SteYani
5th May 2012, 08:36
ti consiglierei visto che è il primo sax, di prendere un buon grassi di questi di ultima produzione a 5 o 600 euri; li ho provati e non sono niente male.... ciao e buon studio

1) si dice euro e non euri;



Lira/Lire
Dollaro/Dollari
Peso/Pesos
Leu/Lei
Dracma/Dracme
Franco/Franchi (e Ciccio Ingrassia)
Marco/Marchi..................................... EURO/EURI!

Il plurale di EURO è EURO: è un termine invariato. E sei andato fuori argomento anche tu... o per caso hai pure tu qualche Grassi da vendere?

bonnygonfio
8th May 2012, 20:34
Scusate...cosa c'entra il grassi da vendere con il titolo del topic? (detto da me poi! :ghigno: )

bonnygonfio
8th May 2012, 20:57
Comunque...ritornando in tema, si e' capito che mooooolto probabilmente è un amati di almeno 20 anni fa se non di piu'.
Pero' cara amica, lasciando perdere chi si improvvisa consigliere per gli acquisti della giornata (lo fa gia' giorgio mastrota) senza aver visto e provato tale strumento non si puo' sapere se puo' essere un buon acquisto. Se sulla campana c'era scritto selmer ma poi dentro non sai distinguere se c'è la lamina marcia hai voglia aver fatto l'affare comprando un selmer a 160 euro!
Il consiglio che posso dare io è:
1-Munisciti di amico sassofonista che suona da un po' di tempo, non importa un guru come tanti qui sul forum, basta uno che sappia distinguere se il sax suona, puo' suonare con una modica spesa, puo' suonare con fior di quattrini in riparazioni o non suona e non potra' suonare.
2- Decidi quale e' il tuo budget massimo di spesa e decidi se è il caso di prenderlo o no.
3-L'80% dei sax moderni vengono costruiti in oriente (cina, taiwan ecc..) per un discorso di costi. Le case costruttrici devono fare utili e non sono delle onlus che vanno in perdita solo per far piacere a qualche fighetto di dire "io ho lo strumento made in europa/america e tu no! ". Fino a 10 anni fa le condizioni di mercato non permettevano all'amatore di avere uno strumento semi pro / pro ad un prezzo accessibile. C'era lo strumento da studio e poi il selmer. Da qualche anno ormai si hanno strumenti qualitativamente molto molto buoni, con vasta scelta di marche e finiture, a dei prezzi irrisori rispetto alle potenzialita' espresse dallo strumento. Non importa tanto DOVE lo strumento viene assemblato ma COME lo strumento è fatto.
Se lo strumento è stato concepito bene, che ci sia scritto cecoslovacchia o francia o germania poco importa.

bonnygonfio
8th May 2012, 20:59
OT - http://www.youtube.com/watch?v=djNnPcy9d1E

SteYani
8th May 2012, 22:57
Fino a 10 anni fa le condizioni di mercato non permettevano all'amatore di avere uno strumento semi pro / pro ad un prezzo accessibile. C'era lo strumento da studio e poi il selmer. Da qualche anno ormai si hanno strumenti qualitativamente molto molto buoni, con vasta scelta di marche e finiture, a dei prezzi irrisori rispetto alle potenzialita' espresse dallo strumento. Non importa tanto DOVE lo strumento viene assemblato ma COME lo strumento è fatto.
Se lo strumento è stato concepito bene, che ci sia scritto cecoslovacchia o francia o germania poco importa.

Ma non è vero per niente: l'offerta è molto più povera sia quantitativamente che qualitativamente. Prova a fare il conto dei produttori europei che hanno smesso di costruire sassofoni e delle fabbriche che hanno chiuso. Ma quel che è forse peggio in previsione futura è che la tendenza è verso una produzione sempre più massificata e soprattutto sempre più uniformata.

smoketrains
8th May 2012, 23:16
Comunque...ritornando in tema, si e' capito che mooooolto probabilmente è un amati di almeno 20 anni fa se non di piu'.
Pero' cara amica, lasciando perdere chi si improvvisa consigliere per gli acquisti della giornata (lo fa gia' giorgio mastrota) senza aver visto e provato tale strumento non si puo' sapere se puo' essere un buon acquisto. Se sulla campana c'era scritto selmer ma poi dentro non sai distinguere se c'è la lamina marcia hai voglia aver fatto l'affare comprando un selmer a 160 euro!
Il consiglio che posso dare io è:
1-Munisciti di amico sassofonista che suona da un po' di tempo, non importa un guru come tanti qui sul forum, basta uno che sappia distinguere se il sax suona, puo' suonare con una modica spesa, puo' suonare con fior di quattrini in riparazioni o non suona e non potra' suonare.
2- Decidi quale e' il tuo budget massimo di spesa e decidi se è il caso di prenderlo o no.
3-L'80% dei sax moderni vengono costruiti in oriente (cina, taiwan ecc..) per un discorso di costi. Le case costruttrici devono fare utili e non sono delle onlus che vanno in perdita solo per far piacere a qualche fighetto di dire "io ho lo strumento made in europa/america e tu no! ". Fino a 10 anni fa le condizioni di mercato non permettevano all'amatore di avere uno strumento semi pro / pro ad un prezzo accessibile. C'era lo strumento da studio e poi il selmer. Da qualche anno ormai si hanno strumenti qualitativamente molto molto buoni, con vasta scelta di marche e finiture, a dei prezzi irrisori rispetto alle potenzialita' espresse dallo strumento. Non importa tanto DOVE lo strumento viene assemblato ma COME lo strumento è fatto.
Se lo strumento è stato concepito bene, che ci sia scritto cecoslovacchia o francia o germania poco importa.

quoto.
non fosse altro che quando ho cominciato (più di 20 ann fa, passando dal clarinetto al sax) ho preso un selmer dopo aver provato poca altra roba (ma era tutta quella che si trovava in giro "facilmente") che era un disastro , e poco tempo fa ho comprato un sax cinese che costa un decimo del selmer ed una volta registrato (non ho dovuto fare grossi interventi, solo spessori e vitine di regolazioni) suona molto bene.

il nero
9th May 2012, 09:56
:shock:
non so chi è Giorgio Mastrota.
si parla di un sax in vendita a 160 euro:che non sia il miglior sax possibile mi pare che non serva sottolinearlo,lo dice il prezzo...ma,se funziona,può essere un sax per cominciare,perché no? Certo se uno ha da mille euro minimo in su trova altri strumenti. A me non è mai successo d'aver visto un sax con la lastra marcia e ne ho uno che ha centoundici anni,ma una lastra marcia si dovrebbe vedere,mi pare più facile trovarlo con le viti bloccate o rovinate sul taglio da goffi tentativi di smontaggio,dopotutto il sax è uno strumento meccanico:se assolve alla sua funzione primaria,cioè suonare,a seconda del prezzo e di quel che se ne vuole trarre,si può dire se va bene oppure no:io non sono bravo,ma se la nostra amica o chiunque altro abiti vicino a me,ha bisogno di sentire "se" un sax suona io sono qui :smile: con le mie modestissime conoscenze(altrimenti avrei scritto "come" un sax suona) e,credo,che cinque minuti per sentire se un sax suona li potrebbe trovare chiunque.
il nero :saxxxx)))

bonnygonfio
9th May 2012, 20:13
Ste yani visto che non me ne vengono in mente ci puoi dire a me e a smoke nel 2000 con 1 milione di lire (piu' o meno gli attuali mille euro) cosa si poteva comprare in un negozio di strumenti musicali che non fosse selmer o yamaha (che era considerato al tempo come le attuali "cineserie" made in taiwan) di nuovo, non usato e non da studio...vorremmo marche (visto che erano cosi' tante e vasta la scelta) e modello.
Si pero' roba che si trovava facile nei negozi con distribuzione capillare, non che ti dovevi far 200 km per andare nel distretto attorno a milano nelle botteghe artigiane. Grazie!

bonnygonfio
12th May 2012, 13:24
:D-:

bonnygonfio
12th May 2012, 13:24
:D-:

il nero
13th May 2012, 00:20
ciao
non mi piacciono le polemiche e,qui,siamo O.T.parlando d'altro che non sia la marca Special della Cecoslvacchia,però questa precisazione serve solo,se possibile,per ricordare,a me per primo,in quali condizioni eravamo negli anni passati...Dunque,circa 35 anni fa,anno più o meno,nei negozi,si trovava Selmer,Yamaha,grassi, orsi,borgani,una non meglio precisata produzione coreana(che a dir il vero poteva anche essere già cinese o taiwan) ed i "tedeschi dell'est"(che per esempio erano famosi per i flauti alti e bassi altrimenti molto cari e per i tromboni:ho ancora un B.S. del 1981 veramente pregevole). Erano molti,allora i professionisti del flauto che compravano a scatola chiusa,preferibilmente di contrabbando, i bassi dell'est ad un decimo del prezzo. Ricordo,oltre al sopranino curvo(oggi di certo superato),un soprano curvo della Orsi....gli strumenti di Ida Maria Grassi che oggi rivalutiamo,allora erano in vendita normalmente meno cari dei selmer ma non così deprezzati come oggi . Borgani era meno apprezzato,ne ho ancora uno di quei tempi non intonatissimo ma molto sonoro e "personale".Purtroppo niente ricordo di Rampone e Cazzani,marca che conoscevo per gli usati come Saporetti e cappelli ed altri,ma credevo fosse una fabbrica chiusa)...Devo dire che la differenza più rimarchevole tra "ora" ed allora,è la possibilità che ora c'è di comprare per posta cosa che consente di risparmiare sui prezzi allora molto alti anche per strumenti modestissimi come i "coreani" di cui parlavo più sopra(purtroppo non ricordo la marca ma credo sia ininfluente:il mio lo vendetti quasi subito).Ero,allora,a conoscenza per motivi di lavoro,di sax costruiti in URSS,ma non mi sono mai parsi niente di particolare e non erano nel "giro" dei negozi. E l'usato? c'era un fiorente mercato e già si sapeva,si mormorava della(pretesa) superiorità dei sax "americani" e ricordo persone che pensavano che il Selmer mark 6 fosse un sax americano e che dicevano superiore a qualsiasi francese che,pure,c'era in vendita..."aspetta,come si chiama? ah,sì,Buffet e crampon...". D'altra parte,in certi mark che allora si trovavano all'usato,c'era stampato New York London Elkart....Quindi erano americani...o inglesi...mah,chi lo sa...ma son meglio degli altri,certo! nemmeno le voci,i si dice, sono cambiati:la produzione del nuovo "cara" era Selmer,poi la produzione italiana,meno cara (e ritenuta inferiore),quella della germania est ancora meno cara (tra questi anche se non erano tedeschi,venivano annoverati anche gli Amati) e,da ultimo,i coreani .Già si sapeva che i marchi veramente americani non erano più americani!
Questi sono i fumosi ricordi miei,se qualcuno ricorda qualcosa d'altro lo dica e vediamo se tra tutti ricordiamo un po' meglio.
un saluto
il nero :saxxxx)))

niky sax
13th May 2012, 10:02
tornando all'amati. . . .

io l'ho preso usato da un ragazzo della banda a suo tempo e al negozio di zona aveva quello poi qualcosa di meglio tipo yamaha e poi su ordinazione selmer, trovavi i blessing che erano i più scadenti all'epoca ma i negozi piccoli avevano esposti i sax , allora il negozio era l'unico modo per comprare uno strumento o un amico - parente che viveva in città,
oggi con internet vai a vedere la disponibilità dell'importatore di qualsiasi marca,
con i forum leggi i confronti tra le diverse mache, poi puoi andare alla ricerca di chi lo vende e a che prezzo, insomma non si può paragonare la disponibilità di 20 anni fà ad oggi, magari molti marchi lavoravano bene ma non c'era possibilità di reperirli o confrontarli.

Tornando all'amati, ho suonato con un russo che ne aveva uno argentato, usava ance reciclate e manteneva un cuscineto con un elastico, visto che l'ago era spezzato,
non aveva un grandissimo suono ma era intonato.
I pochi ricordi che ho quel sax non era stonato.
A mio avivso quindi, prendere questo a meno d 200 euro, considerando le eventuali 250 - 300 ri riparazione e registrazione,
secondo me un tenore usato a 500 euro è peggio di questo.

parere mio ovviamente, quindi per iniziare la reputo una buona spesa, il suono poi è pastoso, non è proprio malvvagio.

il nero
13th May 2012, 12:21
ciao
e,secondo me,fai bene,registralo o fallo registrare e,se è necessario,cambia quei due o tre tamponi che proprio non si volessero regolare ma non spendere molto non ti conviene farlo arrivare a 500 euro.
buon divertimento
il nero :saxxxx)))

bonnygonfio
15th May 2012, 15:06
Grazie al nero per le delucidazioni, sempre molto esaustivo. Condivido che fino a 500 euro è una spesa piu' che accettabile da sostenere per quello strumento. Con 200 euro in piu' se uno vuole imparare a suonare il sax ci sono degli ottimi jupiter in vendita che magari sono anche piu' immediati nell'emissione. Mia personale opinione: potrebbe valer la pena metterlo a posto in quanto strumentone vintage da suonare ogni tanto e da affiancare a strumento magari piu' recente.

niky sax
15th May 2012, 22:28
il mio ha un suonone. tecnica da farmi male alle mani ma a suono c'è, un bel vintaggino ahah