PDA

Visualizza Versione Completa : POsso farcela secondo voi?



22nd November 2007, 17:43
Salve, sono in crisi musicale. non esco piu' dalla mia stanza. queste due cose non c'entrano tra loro ma sono strettamente legate alla mia storia, non lunga e calda come alcune, ma breve e smilza.

Ho iniziato a suonare il sax da qualche mese, prendendo lezione da un maestro di jazz, ma non sono portato per lo studio, ne per le note da leggere, ne per le regole armoniche e melodiche.. io metto la bocca in quella fessurina così tenera e ci suono dentro, solo questo interessa a me: suonare.

ma così facendo, avendo molto tempo a disposizione (anche 16 ore al di) posso riuscire da solo a suonare il sax jazz??? senza insegnamento ne studio della teoria?

Nous
22nd November 2007, 17:47
No, sarebbe come pretendere di scrivere endecasillabi giambici senza sapere leggere.

22nd November 2007, 18:09
diretto e brutale.

come diceva troisi: non ci resta che piangere, oppure.. potrei chiedere all'insegnante di seguire uno studio meno tradizionale e piu' conforme al mio tipo di crisi..

pizzic77
22nd November 2007, 19:31
Ma cosa ti fa fare il tuo insegnante?

Lanjazz
22nd November 2007, 20:10
Secondo me se ti metti a posto l'imboccatura e impari a leggere un pò di note e cominci con brani semplici e via via sempre più "neri" di note, se non hai pretese di diventare un dio, ce la fai.... Secondo me è la passione a spingere questo nostro corpo e questa nostra anima.... SE non hai passione puoi andare dal miglior maestro del mondo e rimarrai sempre uno che strimpella... se la musica la senti dentro, allora appena hai un minimo di capacitÃ*, la tiri fuori.... Soffia accidenti, soffia dentro quel cavolo di tubo.......
In bocca al lupo... :cool:

23rd November 2007, 01:22
Secondo me se ti metti a posto l'imboccatura e impari a leggere un pò di note e cominci con brani semplici e via via sempre più "neri" di note, se non hai pretese di diventare un dio, ce la fai.... Secondo me è la passione a spingere questo nostro corpo e questa nostra anima.... SE non hai passione puoi andare dal miglior maestro del mondo e rimarrai sempre uno che strimpella... se la musica la senti dentro, allora appena hai un minimo di capacitÃ*, la tiri fuori.... Soffia accidenti, soffia dentro quel cavolo di tubo.......
In bocca al lupo... :cool:

lanjazz, ti voglio bene, tante parole appiccicose di miele passionale. ;)
Voglio solo far uscire da quel diavolo di tubo le diavolo di note che sento nella testa, che squizzano e zampillano, si ribaltano e sparaquizangolano all'insegna del Papppudubu DA' DA' Daa, tubaribippi un ttaaa
ma temo che sapendo solamente il nome delle mie dita, allora chiedo, se è possibile, se è consigliabile avere un maestro vero e proprio o se per suonare davvero, devo lasciarmi ispirare dalla mia musa gola.. ecco
non voglio leggere le note, non voglio sapere un ***** di nulla, voglio solo suonare le mie note segrete.. in un vicolo della genova male o in cima ad un cucuzzolo per far sentire a dio, che la sua voce non conta un *****.

posso essere parassita e succhiare l'esperienza ad un maestro, ma mi crea angoscia, questo è il problema, vorrei imparare, ma perdo quel nervo infiammato che vuole contorcersi su una base in terzine.. temo che il domatore possa farmi perdere la mia libertÃ*.. consigliami ti voglio bene lanjazz

cordialmente saluti da uno che stÃ* per andare a letto zzz

23rd November 2007, 16:33
Io ti consiglierei di andare almeno per un po' da un maestro almeno per imparare come ci si soffia dentro e come si devono muovere le dita e poi puoi liberarti di questo peso!

23rd November 2007, 17:41
cambia maestro.

Se l'insegnamento ti pare una gabbia e temi possa frustrare il tuo "sentire", forse è perchè questo particolare insegnante col suo metodo non è adatto a te.

Io prendo lezioni da poco più di un anno, e ora che sto imparando gli accordi e i modi... beh, mi si spalanca davanti un mondo meraviglioso e affascinante.
Puoi vivere la bellezza della musica anche senza sapere i nomi delle note e le relazioni fra le stesse, sì, ma quando impari ti impadronisci degli strumenti per esplorare questo mondo con maggiore consapevolezza, per goderne fino in fondo, e per meglio esprimere quello che senti. Il sapere non può essere un limite, al contrario, è il modo per superarli, i limiti.

buona fortuna :-)

Lanjazz
23rd November 2007, 19:29
Grazie per il "bene" che mi vuoi.....
Io ti dico solo una cosa come esempio.... Suono da 25 anni il piano e non so suonare niente delle note che ho in testa.... Ho studiato 4 anni la tromba ma era ostica... Ho scoperto il sax e ora con molta umiltÃ* sto cominciando a "fare le note che sento", ma per farle devi avere un minimo idea della strada da prendere... poi ti ci perdi in quella strada, perchè odio i "matematici" della musica, perditi, perdi i sensi e suona.... ma qualche piccola regola fissa ci vuole, soprattutto se suoni con altra gente... credimi, suonare con gli altri ti porta molto in alto, molto di più che sopra al cucuzzolo dal quale vuoi rompere le scatole a Dio, o nel vicolo dove i marinai rimorchiano prostitute e ti spaccani il sax in testa perchè li disturbi..... Dai retta al nonno.. :grin:

Danyart
23rd November 2007, 19:37
concordo in pieno con lanjazz! Studia un pò, un bel pò, magari a modo tuo, senza dover per forza seguire dei programmi di studio tipici delle scuole (che a me piacciono veramente poco, sono autodidatta..), impara le cose essenziali per poter suonare con gli altri, è bellissimo e ti fa crescere, mica puoi vivere sempre da solo! E poi lanciati, sperimenta, cerca di suonare tutto quello che hai in mente..se stai attento ti renderai conto che per suonare certe cose che senti, avrai bisogno di studiare delle tecniche, ascoltare tanto i grandi e impegnarti, perchè, alla fin fine, è la pigrizia il fattore più importante che ci porta a non voler studiare! Vai, non disperarti e vedrai che otterrai tante soddisfazioni con lo strumento più bello del mondo!

Nous
23rd November 2007, 19:38
Edit : sbagliato a leggere, studia che ti diverti di più :cool:

Lanjazz
23rd November 2007, 19:42
No, io ho detto che deve studiare abbastanza da capire in "quale strada deve andare".... poi, da quel momento può perdersi nel suo girovagare.... A meno che non voglia fare della musica il suo lavoro, ma non credo.. E comunque Ornette, ascolta i consigli di tutti, sommali e poi decidi con la tua testa... Altro consiglio da nonno....

Nous
23rd November 2007, 19:43
No, io ho detto che deve studiare abbastanza da capire in "quale strada deve andare".... poi, da quel momento può perdersi nel suo girovagare.... A meno che non voglia fare della musica il suo lavoro, ma non credo.. E comunque Ornette, ascolta i consigli di tutti, sommali e poi decidi con la tua testa... Altro consiglio da nonno....

Infatti ho capito rileggendoti, ho modificato il mio post..ma tu mi hai giÃ* risposto :lol:

Lanjazz
23rd November 2007, 20:07
Nema problema... :grin:
ciao

24th November 2007, 00:56
coon, c'è ancora una speranza, se hai una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.quando non conosci la strada, ti perdi guardando quanto bello è il paesaggio..

i cucuzzoli si domano, ma il bastardo mi sente anche dal porto!
non lo so per ora mi limito a violentare carnalmente la mia ancia rico 3 regalatami da un sassofonista austriaco su un treno che non era jets, ma che è diventato jez, tra una lezione in vagone ristorante e una birra piena di bollicine.
porca putt pensavo che il sax servisse solo a cuccare belle donne in centro. e invece suona pure..

per ora mi prendo una grande pausa di 4 quarti sul mio pentagramma dell'anima..
nonno coon. ti saluto con un bel peto intonato in fa# (;

Lanjazz
24th November 2007, 12:50
Ti ho sentito..... eri un po calante... era più un fa naturale.... :lol:

AndreamarkVI
24th November 2007, 13:33
coon, c'è ancora una speranza, se hai una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.

Da "la leggenda del pianista sull'oceano" :cool: .......uno dei film più belli e commoventi che mi sia capitato di vedere ........ roba che solo a parlarne ... :cry: :cry: :cry:

Lanjazz
24th November 2007, 14:00
"Perchè perchè perchè....MI sa che voi uomini sulla terra passate tutta la vita a chiedervi il perchè delle cose........."

Daccordissimo con AndreamarkVI

AndreamarkVI
24th November 2007, 14:34
mi è venuta una voglia incredibile di riguardarmelo :cool: li conto sulle dita di una mano i film che mi hanno emozionato così tanto.......

juggler
24th November 2007, 19:09
Ornette...forse insegui una "sorta" di "identificazione animica" con...Coleman! Neanche Ornette Coleman...a quanto sembra sa leggere una partitura "regolare"...scrive solo le altezze...non le durate! Lee Konitz fu costretto a "trascriversi"...in modo regolare...certi temi di Ornette mentre li eseguiva...durante una collaborazione avuta con Coleman in seno ad un festival qualche anno fa...

E allora...impara almeno le "altezze" dello strumento e considera che esso è traspositore...queste 2 piccole nozioni...di sicuro non ti consumerÃ* molti...neuroni!

Cercati qualche amico che viva la musica e i suoni con la tua stessa "intensitÃ*" o che possiate trovare delle "intese...ideali" per dei "percorsi musicali"....non devi dimostrare niente a nessuno....esprimi quello che senti...cerca di trovare la tua "coerenza"....e soprattutto esci da quella stanza....la vita, per quanto possa apparirci deludente e senza senso in certi momenti, val sempre la pena di essere vissuta nella sua varietÃ*...la solitudine è solo una dimensione...ci sono gli amici, le fighette, una buona birra, concerti, un bel film...basta cambiare angolazione e molte cose che ci sembrano "monocromatiche" possono nascondere un arcobaleno di emozioni...che non conoscevamo...buon divertimento!

24th November 2007, 22:07
Ragazzi, andrò un po off topic, lo so, ma, sinceramente, a voi piace Ornette Coleman???
Lasciando perdere il fatto che lui abbia innovato e che sia il padre del free jazz, ma secondo voi può essere considerato davvero un grande musicista?
Senza presunzione, avrei potuto inventare anche io il free-jazz. Avrei potuto suonare melodie stonate e strampalate, su accordi strani e dissonanti come ha fatto Ornette...sarei diventato famoso???
L'innovazione a mio parere c'è quando si ha coscienza di ciò che si fa...ma se uno nn sa scrivere su un pentagramma nè tantomeno conosce la durata delle note, mi sapete dire cosa innova?
E poi una cosa del genere l'avevano giÃ* fatta in tempi non sospetti i futuristi eppure nessuno se ne ricorda...
Che senso ha suonare il sax, strumento che può emettere suoni celestiali, come lo suona ornette? A chi piacerebbe avere un suono come il suo?
Ditemi allora, mi sbaglio se la penso così? Sono io che non capisco la sua musica? Non ho mai sentito nessuno dire: uÃ* il mio saxofonista preferito è Ornette Coleman...quindi spero che nessuno si offenda se dico queste cose, ce le avevo sullo stomaco!
Scusatemi ancora per l'off topic...

Lanjazz
24th November 2007, 22:15
Io amo il jazz in maniera molto profonda, ma venendo dalla classica se un brano non ha una connessione armonica riconoscibile la mia ignoranza mi porta a non definirlo "brano" ma insieme di note... Poi ci sono cultori che mi metteranno al rogo.... :lol:

juggler
24th November 2007, 23:15
E...cosa dovrebbero dire allora trombettisti e violinisti di Ornette? Dovrebbero essere + inc...dei sassofonisti...
Miles diceva piu' o meno le stesse cose di Pas...Su Ornette hanno "litigato" fior di musicologi, storici, musicisti, critici musicali...
La sua teoria "armolodica"...ha un senso? Boh...per me non significa nulla: è la piu' grande aporia che sia stata inventata nell'intera storia della musica! Potrebbe racchiudersi nel teorema iniziale del "Trattato di musica" scritto da Ezra Pound: "ogni suono o gruppo di suoni può succedere ad ogni suono o gruppo di suoni se viene ben misurata la distanza temporale dei medesimi"...in fondo, anche questa affermazione significa tutto e niente...

Tuttavia, è ineludibile che Ornette sia un innovatore...

1) Perchè è stato il primo "matto" ad organizzare la musica in un modo che nessuno prima di lui era venuto in mente...

2) Per la tenacia...o se volete per la testardaggine o faccia tosta, chiamatela come la volete...con cui ha "seguito" la sua strada...nonostante
una volta, gli sia accaduto, durante una delle sue prime esibizioni, che un gruppo di facinorosi, stufi della sua maniera di suonare...gli abbiano rotto la testa e pure il sassofono! A chiunque altro ciò sarebbe bastato per concludere la propria carriera...

3) Perchè è stato in grado di far comprendere ad altri musicisti ciò che voleva...i suoi "unisoni" con Don Cherry rimangono ancora per molti un mistero...ovvero come facevano ad "attaccare"...ad un certo punto...i temi?

4) "Tommorrow is the question"
"The shape of jazz to come"
"Change of the Century"....rimangono delle pietre miliari, dei classici nella sua discografia...i dischi piu' belli...il tanto decantato "Free Jazz" è un po' "affettato" e inconcludente...se paragonato ad esempio ad "Ascension"
di Coltrane...

5) Coleman è stato apprezzato in primis da musicisti di area colta, come Bernstein, Gunther Schuller...piu' che da jazzisti...

6) Nella sua musica traspare una grande ironia...almeno nei primi dischi su citati...alcuni temi sono davvero comici ed irriverenti...con il passaggio al Prime Time ha aumentato il livello di anarchia sonoriale rendendo il tutto maggiormente insopportabile...successivamente, c'è stato un disco con Pat Metheny molto interessante...

7) Talvolta, si diventa famosi per tenacia e coerenza...

8) La componente timbrica ed un flusso ritmico indifferenziato possono essere identificate come le "sue matrici"...

9) E' un fenomeno tipicamente americano...anche Charles Ives era considerato un "pazzo antimusicale"...

Nous
25th November 2007, 00:16
Io amo il jazz in maniera molto profonda, ma venendo dalla classica se un brano non ha una connessione armonica riconoscibile la mia ignoranza mi porta a non definirlo "brano" ma insieme di note... Poi ci sono cultori che mi metteranno al rogo.... :lol:

Quoto in toto, non dico che non si debba essere liberi di fare quello che si vuole con l'arnese tubolare d'ottone...ma a me non piace soffiare dentro sperando di fare uscire qualcosa di sensato, prima o poi.

juggler
25th November 2007, 06:07
Fate attenzione a non confondere lucciole per lanterne...Ornette va considerato piu' come compositore che come improvvisatore...i suoi temi sono presenti nel Real Book e sono stati suonati da tutti i migliori strumentisti del jazz contemporaneo (Petrucciani, Zorn, Brecker ecc.) e poi...Haden, Higgins, Tony Williams, Dolphy, Metheny ecc. che hanno collaborato con lui sono...delle "mezze pippe"...anche loro? Credete davvero...che se fosse stato un "bluff totale" questi musicisti...avrebbero concesso i loro..."favori"? Si può dire che Coleman non ha collaborato con nessuno...ma che i migliori del jazz d'avanguardia...hanno collaborato con lui...o dalle sue concezioni hanno tratto nuove "direzioni" per poter sviluppare la loro musica...

Detto ciò, è vero...è il sassofonista piu' "stonato" della storia del jazz...ma anche questa categoria nel suo caso è sbagliata...perchè è solo interessato alle "intonazioni naturali"...a liberare i suoni da qualsiasi gabbia concettuale, stilistica...in tal senso, è piu' vicino all'"anarchismo" di Cage o a "categorie estetiche" non-occidentali...la sua è una poetica espressionista: ora ironica, ora profondamente tragica...non è una musica che descrive o racconta...ma che si definisce di volta in volta...è come camminare per una metropoli...migliaia di persone che camminano verso una direzione ignorandosi a vicenda...ognuna avrÃ* un passo, dei pensieri, un respiro diversi...l'"utopia" colemaniana è un po' questa...

Danyart
25th November 2007, 09:11
"non è una musica che descrive o racconta...ma che si definisce di volta in volta...è come camminare per una metropoli...migliaia di persone che camminano verso una direzione ignorandosi a vicenda...ognuna avrÃ* un passo, dei pensieri, un respiro diversi...l'"utopia" colemaniana è un po' questa..." E' proprio così, il mistero è l'incontro improvviso e imprevedibile che avviene tra i musicisti, come nella realtÃ* tra persone che si trovano per caso e un qualcosa li unisce. E' certo difficile il concetto, per apprezzare Coleman (che a me non piace granchè), ma soprattutto il free in generale (che invece mi piace da morire), bisogna eliminare preventivamente come metri di giudizio e punti fermi, certe caratteristiche di suono e organizzazione che vengono considerate essenziali nella musica "ortodossa", sia classica che popolare, che comunque ha subito l'influenza europea, compreso lo stesso jazz fino al bebop e post free, d'altronde anche la scala blues è stata europeizzata, vista che terzo e settimo grado sono stati inquadrati perfettamente, mentre originalmente erano delle note per noi stonate, indefinibili su di un pianoforte.. Siamo usciti fuori topic, ora basta! Ornette suona, divertiti e non ti abbattere!
_________________

ropie
25th November 2007, 12:45
Ragazzi, andrò un po off topic, lo so, ma, sinceramente, a voi piace Ornette Coleman???
Lasciando perdere il fatto che lui abbia innovato e che sia il padre del free jazz, ma secondo voi può essere considerato davvero un grande musicista?
Senza presunzione, avrei potuto inventare anche io il free-jazz. Avrei potuto suonare melodie stonate e strampalate, su accordi strani e dissonanti come ha fatto Ornette...sarei diventato famoso???
L'innovazione a mio parere c'è quando si ha coscienza di ciò che si fa...ma se uno nn sa scrivere su un pentagramma nè tantomeno conosce la durata delle note, mi sapete dire cosa innova?
E poi una cosa del genere l'avevano giÃ* fatta in tempi non sospetti i futuristi eppure nessuno se ne ricorda...
Che senso ha suonare il sax, strumento che può emettere suoni celestiali, come lo suona ornette? A chi piacerebbe avere un suono come il suo?
Ditemi allora, mi sbaglio se la penso così? Sono io che non capisco la sua musica? Non ho mai sentito nessuno dire: uÃ* il mio saxofonista preferito è Ornette Coleman...quindi spero che nessuno si offenda se dico queste cose, ce le avevo sullo stomaco!
Scusatemi ancora per l'off topic...

prima di fare affermazioni del genere, mi chiuderei un paio di settimane nella mia stanzetta e mi ascolterei l'opera omnia di ornette a ripetizione.
poi ne riparliamo... a chi piacerebbe avere un suono come il suo? a me per esempio. uno dei suoni di alto più belli di sempre. e lo dicono personaggi non sospetti, come pat metheny. ma, mi chiedo, cosa hai ascoltato di ornette? tu pensi di essere in grado di scrivere un tema (e ne sparo una qualunque) come "lonely woman"? io ho qualche dubbio a riguardo. avresti potuto anche tu inventare il free jazz? ma fammi un piacere. ornette non ha certo "inventato" dal nulla il free jazz, così giusto per fare una cosa originale. è stato un processo lungo e sofferto (e non ancora concluso, per fortuna) che gli ha fatto fare la fame, e grazie a dio coleman ha trovato un mentore (john lewis, pianista del modern jazz quartet, l'antitesi del free jazz) che ha capito la grandezza della sua musica e l'ha presentato ai boss dell'atlantic. le tue affermazioni mi ricordano quelle di certe signore impellicciate che davanti ad uno "scarabocchio" di picasso o di mirò si prendono la libertÃ* di dire "questo sono capace di farlo anch'io!".
quando parli di "melodie stonate e strampalate su ACCORDI strani (strani? che vuol dire?) e dissonanti" a che disco ti riferisci? se parliamo del periodo classico di coleman gli accordi li troviamo solo nel primo disco, suonati da un pianista -don payne- tra l'altro molto "mainstream". poi di accordi, almeno fino ai disco col prime time, non c'è l'ombra...
documentarsi, documentarsi, documentarsi. ascoltare, valutare, POI parlare.

p.s. chi ha detto che ornette non sa leggere e scrivere la musica? ma se ha scritto per orchestra sinfonica! (Skyes of America vi dice nulla?)

Alessio Beatrice
25th November 2007, 13:00
Possiamo aprire un post sulla musica free e su Coleman, sarebbe molto interessante.

juggler
25th November 2007, 16:45
Alessio...credo sia opportuno...apri pure il nuovo topic...partendo dallo "sfogo" di Pas...nella speranza che le argomentazioni vadano al di lÃ* della pura invettiva e di preconcetti/pregiudizi aprioristici e superficiali....

Lanjazz
25th November 2007, 17:29
Secondo me la musica deve essere armonicamente sincronizzata con la mia anima... non mi interessa assolutamente niente se qualcuno mi dice che un'artista è bravo se la sua musica stona dentro di me.... per me è bravo chi suona accordato a me.... Poi l'esperienza e la maturazione faranno il resto, ma non sopporto che mi impongano di vedere o sentire bravo un artista che non sento e non vedo bravo.

juggler
25th November 2007, 22:44
Nessuno ti impone niente...ma affermazioni del tuo tipo sono la quintessenza della chiusura culturale e intellettuale per tutto ciò che è "diversitÃ*"...complimenti vivissimi...e applausi! Argomentare è sempre piu' faticoso...che rinchiudersi nelle proprie false certezze/sicurezze... del"
o siete come me...o siete contro di me..." Che pena!

juggler
26th November 2007, 00:40
Per ropie
Skyes of America...è di Coleman indubbiamente...scritto da materiale che Coleman aveva accumulato in un arco di tempo molto lungo e che prevedeva una scrittura su "unisoni" di una certa complessitÃ*...ma l'orchestrazione non è sua...scusa, ma non ricordo di chi è...e tuttavia ciò non toglie nulla al fascino complessivo dell'opera...e anche il fatto dei "problemi scritturali" è reale...credo che l'elaborazione della sua concezione "armolodica" lo abbia portato nel tempo a non considerare il "problema scritturale" in termini tradizionali, ma ad elaborarne uno suo "personale"...anche Braxton scrive la sua musica usando un "sistema scritturale" simile a quello dei compositori strutturalisti...i problemi naturalmente si pongono quando si deve comunicare ad altri il proprio...linguaggio! I brani di Coleman presenti sul Real Book...sono un'approssimazione di come originalmente sono...

Faccio una piccola digressione...per chi ha "contorcimenti" di pancia o altri malesseri a causa di Coleman...

Gershwin...non sapeva "modulare"...stranezza vero? Ebbene, sì componeva tutto in F e aveva un sistema complesso per passare ad altre tonalitÃ*...lessi questo su un testo di musicologia a lui dedicato diversi anni fa...magari qualcuno sapendo questo tra un po' dirÃ* che anche lui avrebbe scritto la "Rapsodia in blu"... dico ciò per affermare che è altamente "distorto" il concetto di musicalitÃ* così come è accademicamente inteso e come ancor oggi viene perpetuato attraverso le varie didattiche...l'uomo è di per sè "musicale"...ma c'è un "mistero" di come ciò avvenga in ogni singolo individuo che non è stato ancora svelato e non so se mai si potrÃ* fare...rimane l'amara constatazione che la "musicalitÃ*" almeno in Occidente diventa adattamento a ciò che "culturalmente" è stato definito musicale...e non all'apertura percettiva che ogni singolo può avere verso i suoni e ai tipi di "intelligenza" che ciò può generare...

Lanjazz
26th November 2007, 18:42
Per quello che riguarda la mia chiusura mentale sono daccordo... Infatti ho saltato tappe fondamentali quali il rock e il blues.... però vorrei dire una cosa.... chissenefrega!!! piuttosto che fare come un sacco di miei amici che arrivati al blues si sono fermati li, preferisco la mia chiusura mentale che mi porta all'emozione tra le note di Debussy o quelle di Coltrane o Petrucciani o chi per loro.. comunque la mia era una considerazione strettamente personale, non ho detto che tu sei scemo perchè ascolti free, cosa che invece trasuda dalla tua risposta nei miei confronti... Viva la sperimentazione e viva chi apprezza, io resto nella mia stanzetta ad ascoltare quello scarso di Miles Davis.......

Lanjazz
26th November 2007, 18:45
..... tra l'altro ho avuto il piacere di ascoltare Coleman dal vivo a Bologna molti anni fa.... e devo dire che mi ha dato una gran carica.... ma se devo dire che mi ricordo di lui quando elenco i miei musicisti preferiti.... questo no.

juggler
26th November 2007, 23:53
Ognuno ha le sue..."contraddizioni"...non ascolto solo Coleman...tuttavia, chiamare "sperimentale" un autore che è un "classico"...giÃ* un pezzo di storia del jazz...mi sembra anacronistico e fuorviante...per la cronaca Coleman quest'anno ha vinto il premio Pulitzer per la musica...
le "sperimentazioni" oggi vanno in tutt'altre direzioni...