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Visualizza Versione Completa : Compatibilità 440Hz 442Hz clarinetti e bocchini



guidoreed
15th March 2012, 15:14
Ciao, sono abbastanza nuovo del mondo del clarinetto, possiedo il basso che ho in firma, e mi sto guardando intorno per il soprano sib, rigorosamente usato. Ho scoperto da poco che ci sono clarinetti progettati per i 440Hz e per i 442Hz. Mi piacerebbe sapere quanto prima dagli esperti alcune cose:

1) da noi si dovrebbe suonare a 440 o 442 Hz?
2) se si suona a 440Hz, come sembra, perchè usiamo molti clarinetti francesi che sono quasi tutti a 442 Hz?
3) si puo montare un bocchino 440Hz (vandore seri 13) su clarinetti nati a 442Hz?
4) posso comprare un bocchino 440Hz non sapendo necessariamente se lo userò su un 440 o su un 442Hz?
5) il bocchino 440Hz è solo fisicamante un po' più lungo del 442Hz o è proprio diverso?
6) indipendentemente dalle risposte delle domande qui sopra stiamo parlando di differenze importanti o tracurabili?

(p.s. i bocchini vandoren profilo 88 sono più proiettivi di quelli tradizionali? altre differenze?)

Grazie dell'attenzione ciao

alerar
15th March 2012, 21:40
1) In teoria a 440 spesso anche a 442 reali (parlando di orchestre e ambiti classici)
2) me lo chiedo anche io comunque credo per motivi di mercato anche perchè il clarinetto ha la fama di essere uno strumento tendenzialmente calante anche se non è detto che sia così
3) Si, anzi in genere è auspicabile per avere un'intonazione nella norma, poi ci sono anche altri bocchini con intonazione a 440
4) se ti interessa l'aspetto dell'intonazione è importante trovare il giusto abbinamento-clarinetto bocchino tenendo conto che si possono facilmente trovare anche barilotti di diverse lunghezze con i quali compensare
5) si se il modello è lo stesso (tipo serie13 VS normale)
6) sono differenze importanti se devi suonare in un contesto che ti costringe a tenere lo strumento col barilotto e gli altri pezzi tirati fuori: in pratica dipende dal tuo modo di suonare, dal tuo setup e dalla possibilità degli altri di adattarsi alla tua intonazione.

i bocchini vandoren profilo 88 hanno un becco più basso e ti permettono di tenere la bocca un pò più chiusa a parità di quantità di bocchino in bocca

Anche qui (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=67&t=16239&start=15) si parlava di clarinetto, imboccature e intonazione
Cosa ti interessa del clarinetto? In che contesti lo userai?

guidoreed
15th March 2012, 23:17
Grazie alerar per le puntuali ed esaurienti risposte, al momento sto solo studiando in casa, al massimo posso fare qualche duetto com mia moglie che suona l'arpa e canta, in futuro è possibile che entri nella banda del paese, e/o in una big band swing.

Mi piace sapere le cose, sono curioso, mi piace trovare il setup migliore possibile indipendentemente dalle mie capacità di suonatore che sono piuttosto limitate.

Mi è rimasto il dubbio se il profilo 88 sia solo un fattore ergonomico esterno lasiando invariata la camera del bocchino, o se il bocchino con profilo 88 abbia il tetto della camera più basso con conseguente maggior proiezione e potenza del suono.

Altro quesito: cosa significa il simbolo Lyra in alcuni modelli di bocchini Vandoren? Ho acquistato un B40Lyra ma non mi convince, mi sembra troppo scuro e tappato, però il mio giudizio è assolutamente inattendibile perchè lo sto usando con un clarinetto in resina B&C B12 che suono da pochi giorni, inoltre vengo da anni di imboccatura aperta con il sax tenore e anche sul clarinetto basso ho una apertura generosa per cui con il B40 del clarinetto soprano mi sembra di soffiare in una cosa tappata.

alerar
16th March 2012, 03:03
Fai benissimo ad essere curioso!

Per quanto ne so io il profile 88 cambia solo esternamente (e non di molto) però non ho mai fatto un confronto diretto dello stesso modello.
Per quanto riguarda la lira rappresenta un modello con stessa camera e forma dei binari ma diverso facing (e di conseguenza con apertura più o meno grande)
Per il setup migliore dipende da come suoni: che tipo di imboccatura adotti?
Anche a me i vandoren sembrano tappati soprattutto in quelle aperture, ma se vuoi rimanere su questa marca potrai sicuramente trovare più suonabili il B45lira (apertura 1,27 mm) e il 5JB (1,47 mm). Queste aperture si trovano solo a 442.
442 (http://www.vandoren.fr/en/mentonniere.html)
440 (http://www.vandoren.fr/en/serie13.html)
Se cerchi bocchini di produzione americana sicuramente riesci a trovare aperture adeguate con camere più larghe e intonazione a 440.

Comunque il clarinetto è uno strumento parecchio carogna, bisogna dedicargli qualche anno di vita per capire come funziona...
Il B12 tienitelo stretto: canneggio largo e meccanica pronta e robusta. L'ideale per ottenere un bel suonone se devi suonare all'aperto.
Per i contesti non classici (e anche per la banda) andrà benone sempre che sia in condizioni buone.
Giora Feidman ne usa uno trasparente nei suoi concerti! :yeah!)
Uno strumento in legno non è strettamente necessario in certi contesti: io ho un Selmer Recital che riposa nella sua custodia mentre tutti i giorni uso un Holton di plastica (praticamente il classico Vito della Leblanc) meccanica robustissima, buona intonazione e bel suono anche se diverso dall'ebano...

Ps: hai chiesto il parere di un esperto ma non mi considero tale quindi prendi il tutto col beneficio del dubbio: ti dico quel poco che so e resto a disposizione per altri chiarimenti. ;)

guidoreed
16th March 2012, 09:57
Tutto chiaro alerar GRAZIE! :D

digos80
17th March 2012, 23:26
Mi è rimasto il dubbio se il profilo 88 sia solo un fattore ergonomico esterno lasiando invariata la camera del bocchino, o se il bocchino con profilo 88 abbia il tetto della camera più basso con conseguente maggior proiezione e potenza del suono.

Altro quesito: cosa significa il simbolo Lyra in alcuni modelli di bocchini Vandoren? Ho acquistato un B40Lyra ma non mi convince, mi sembra troppo scuro e tappato, però il mio giudizio è assolutamente inattendibile perchè lo sto usando con un clarinetto in resina B&C B12 che suono da pochi giorni, inoltre vengo da anni di imboccatura aperta con il sax tenore e anche sul clarinetto basso ho una apertura generosa per cui con il B40 del clarinetto soprano mi sembra di soffiare in una cosa tappata.


tra gli standard e i profile 88 dovrebbe cambiare solo la geometria esterna, quindi l'ergonomia del bocchino
il B40 lira è leggermente meno aperto e con facing + lungo del B40 standard, anche a me non è piaciuto per niente, così come detesto sia gli M30 e M30 lyra (che sembrano andare tanto di moda tra tanti studenti di conservatorio) sia i nuovi bocchini della serie Masters, costosi, chiusi e dal suono chiaro ed esile (sebbene l'endorser Carbonare dichiari di usare il CL5 in orchestra e il B40, secondo me molto + sonoro, per fare musica da camera)
il B45 lyra dovrebbe essere un ottimo compromesso per te che sei abituato a bocchini aperti, ha una sonorità scura e morbida simile al B40 classico ma con i pro e i contro dell'apertura maggiore; se punti a usare il clarinetto in solo in banda o in un contesto swing puoi provare il 5JB, ha un volume pazzesco e un timbro brillante ma non chiaro e sguaiato come ci si potrebbe aspettare da un becco dichiaratamente jazz

guidoreed
27th March 2012, 15:22
Ho misurato con cura la lunghezza di due bocchini Vandoren recenti, un B40Lyra serie 13 (440Hz) e un B45Lyra (442Hz). La misura l'ho rilevata sia nella lunghezza massima, sia sullo scalino che si appoggia sul barilotto, che è la vera lunghezza, risultato:

LUNGHEZZE IDENTICHE

Suonando non riesco a capire se uno cresce o cala rispetto all'altro.

in questa storia c'è qualcosa che non mi torna :mha...:
avrei giurato che quello 440Hz fosse leggermente più lungo.
Come si spiega l'utilizzo di questi anelli distanziatori che fornisce la Vandoren
:-leggi-: http://www.vandoren.fr/fr/fprod/pdfs%20 ... s%20it.pdf (http://www.vandoren.fr/fr/fprod/pdfs%20it/Accessoires%20it.pdf) "Tunig Ring"?

non riesco a spiegarmi dove possa essere la differenza tra i due bocchini, l'unico neo della prova è che il confronto è stato fatto tra due bocchini non identici (un B45Lyra e un B40Lyra), teoricamente il volume interno della camera potrebbe essere diverso e quindi condizionare la lunghezza del bocchino (volume maggiore = calante; vulume minore=crescente)

Ho parlato con due riparatori superqualificati (uno è anche diplomato in clarinetto) e mi hanno dato risposte evasive o minimizzanti. E' ovvio che stimo parlando di cose che possono essere superflue, ma è proprio questo che vorrei sapere, il bello è sviscerare un problema fino in fondo per poi eventualmente ignorarlo. Potrebbe anche essere una trovata commerciale questa storia della serie 13 (440 Hz), mi pare che molti clarinettisti, smentitemi se non è vero, non sappiano neanche se lo strumento in cui soffiano sia stato forato per stare intonato con LA a 440 o 442 Hz. Vi pare cosa da poco?

alerar
28th March 2012, 00:12
Potrebbe anche essere una trovata commerciale questa storia della serie 13 (440 Hz), mi pare che molti clarinettisti, smentitemi se non è vero, non sappiano neanche se lo strumento in cui soffiano sia stato forato per stare intonato con LA a 440 o 442 Hz. Vi pare cosa da poco?

Hai perfettamente ragione: non è una cosa da poco anche se è un aspetto che spesso viene ignorato sia dai musicisti che dai costruttori.
Io ho trovato delle differenze di intonazione tra la serie normale e la "13" ma ho fatto solo qualche prova sporadica in quanto non possiedo un bocchino di questa serie. La cosa di cui sono certissimo è che la serie normale suona tendenzialmente "alta". Ciò non toglie che potrebbe essere una trovata commerciale.
La prova del nove la puoi fare suonando con la stessa emissione (prova suonando f o mf) e ancia con risposta simile le stesse note ma davanti all'intonatore perchè ad orecchio non è facilissimo sentire la differenza soprattutto con un cambio di bocchino in mezzo.
Il problema è che sono anche bocchini con un'apertura sensibilmente diversa 1,17 VS 1,27 mm e quindi rispondono in maniera diversa alla stessa ancia di conseguenza forse ti conviene fare le prove con ance che ti diano una resistenza simile...
Un'altra prova che puoi fare è chiudere la finestra dei bocchini (ad esempio con dello scotch) e misurare la loro cubatura interna riempendoli d'acqua fino all'orlo e confrontando quanto liquido contengono svuotandoli in due contenitori uguali e confrontando il livello raggiunto.
Il fatto che la lunghezza sia uguale come già hai detto tu non è detto che sia significante: sia perchè produrre due blank di diversa lunghezza è più costoso che allargare più o meno una camera sia perchè la serie 13 è orientata (teoricamente) al mercato americano dove non solo l'unica intonazione utilizzata è a 440 ma i bocchini per clarinetto (e i clarinetti stessi) sono notoriamente a cameratura più larga rispetto a quelli di tradizione francese.
Per quanto riguarda gli anelli distanziatori (nella brochure indirizzati ai bocchini master che non hanno un equivalente nella serie 13) mi sanno proprio di trovata commerciale anche se probabilmente funzionano. Di solito se ne usano (eventualmente) nell'innesto del barilotto in modo che tenendolo un pò fuori non si crea una camera d'aria che interrompe la colonna d'aria pur aumentando la lunghezza totale dello strumento. Qui (http://www.clarinetpages.net/stuff-phil-recommends/barrels-tuning-rings) spiega come funzionano e come costruirseli, tra l'altro bellissimo sito zeppo di ottime informazioni! :slurp:

guidoreed
28th March 2012, 18:20
grazie :smile: ,
in effetti, suonando la stessa frase melodica con attenzione e relax, di fronte all'accordatore, sembra che il serie13 abbia un pitch un po' più basso.

frenkkk
30th March 2012, 15:33
Senza leggere il resto della discussione,

In Italia e in maggior parte dell'europa si suona a 442 (ossia il LA del pianoforte ha 442 vibrazioni al secondo), conviene quindi prendere strumento e bocchino a 442,

li si può prendere anche a 440 e usare un barilotto più corto,

anche se questo sballa leggermente l'intonazione tra un intervallo e l'altro

alerar
31st March 2012, 01:16
In Italia e in maggior parte dell'europa si suona a 442 (ossia il LA del pianoforte ha 442 vibrazioni al secondo), conviene quindi prendere strumento e bocchino a 442,

Il problema è che se usi uno strumento e un bocchino intonati a 442, anche se nominalmente sei a 442 suoni intonato a malapena nei primi 5 minuti poi a caldo raggiungi tranquillamente i 445 o anche più e questo si verifica facilmente con l'intonatore.

Poi magari dipende anche dal modo di suonare ma io vedo che anche con strumenti a 440 si fatica un pochino a intonarsi correttamente e a volte è necessario usare accorgimenti come barilotti e bocchini adatti. Comunque in orchestra, in ambiti classici, e ovunque (tranne che si stia facendo della musica in maniera filologica con strumenti antichi) si suona o si dovrebbe a 440 al massimo si toccano i 442 (reali però).

guidoreed
31st March 2012, 14:09
questa storia, che sembra una elucubrazione priva di reale sostanza, non è per niente semplice, lo dimostra questo topic: due esperti, due opinioni. Sarebbe interessante, ma chiaramente esula dalla possibilità di questo contesto, fare un sondaggio tra un buon numero di docenti e suonatori di clarinetto per capire:
a) quanti sono consapevoli di questa faccenda
b) se ne sono consapevoli quanto peso gli danno e quanto lo divulgano agli studenti
c) di fatto come si comportano e che clarinetto usano (440 o 442 ammesso che lo sappiano)

grazie del vostro contributo ciao