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Visualizza Versione Completa : Martin "The Martin Tenor" matricola 196xxx del 19



15th November 2007, 01:12
Sentite ragazzi , ho urgente bisogno di sapere le caratteristiche di questo pezzo .
Tutti dicono che i Martin sulle basse ( e io adoro le basse specie per le ballads calde ..pastose...lush...fat) sono corposissimi e potenti come nessun altro sax......

che mi dite ?...avete consigli su Sax che facciano al caso mio ?
insomma : esiste un Sax per me ?

grazie cari

15th November 2007, 19:14
Si ...

Inanzitutto lascia perdere i Martin con i loro suoni oleosi, giganteschi e con poca proiezione e vai dritto sul Conn Chu Barry o 10M transitional o l'introvabile 30M, dal suono più moderno e con la meccanica leggermente più curata ;)

Oppure proverei un King super20 (se na le basse questo!), sempre se hai la fortuna di trovarlo :roll:

Vedrai di tutto ... e non solo le basse :cool: :!:

Anche io suono con un Dick Stabile 7 gran bel becco, non mi fÃ* assolutamente rimpiangere l'Ottolink Florida 6*

Ros! ;)

Danyart
15th November 2007, 19:37
Ros credo abbia più o meno ragione, ma forse il Martin gli costa di meno! Poi, vabbè, io non gli ho provati quindi mi sto zitto...

leovictory
16th November 2007, 19:09
Io un paio di martin degli 30-40 li ho provati e suonavano di brutto (ogni sax ha una propria storia però...)
La cosa buona dei martin è il loro rapporto qualitÃ*-prezzo.
Se non hai tanti soldi da spendere, non li scarterei a priori

bb
17th November 2007, 17:21
secondo me non c'è molto da dire, piuttosto c'è da ascoltare...nel senso che il timbro ed il "feeling" di uno strumento vanno giudicati da chi suona, perchè totalmente soggettivi.Ti dico questo perchè i sax matrin (anzi i "the martin" come il logo dice) sono molto particolari.Qualcosa di oggettivamente vero si puo' dire pero',generalmente (ricorda che nel vintage ogni strumento è un caso a se e molti strumenti non sono niente di straordinario) sono molto scuri e presenti sulle basse.il suono è assolutamente vintage,a me sembra uscire da un film in biaco e nero.Purtroppo la meccanica ti costringe ad una postura alla edward mani di forbice.se trovi un modello scuro,ma al tempo stesso presente e pronto nel suono vedrai che lo apprezzi,ma se non è cosi' tutte quelle basse possono "impappare" per cosi' dire il suono e lo rendono anche un po' confuso.Io preferisco timbicamente i mark VI,con piu' proiezione e sicuramente anche piu' nasali del martin,ma sono strumenti di filosofia diversissima.ammetto pero' che la voce del martin è unica e veramente affascinante.Cercerei un bocchino un po' "spinto" che stemperi un po' tutte quelle basse guadagnando in proiezione e chiarezza.per la meccanica studiaci tanto,altrimenti ti vengono i crampi alle mani quando improvvisi su cherokee!!!Ciao

6th December 2007, 12:31
Credo che l'utente bb abbia ragione circa i Martin di quel periodo. Io ho acquistato da poco un Lyric by Wurlitzer della Martin del '53 e devo dire che ha un suono potente e scuro per i bassi, limpido e rotondo per gli alti.
Il problema è nella diteggiatura. Lo devo suonare in punta di dita per riuscire a chiudere le chiavi dei mignoli (specie il sol diesis). Devo dire che con l'esercizio continuo le cose cominciano ad andare.
Ho suonato per anni con il Mark VII della selmer ed ultimamente (dopo aver smesso per 10 anni) ho ricominciato con un Orsi professional. Be! il Martin è un'altra cosa per il suono. Potrei fare un paragone clarinettistico :
Il Martin sta al Buffet-Crampon (suono rotondo e classico) come il mark VII al selmer (ad es.) serie 9.
Con questo non voglio fare paragoni con altri sax, anche perchè è troppo individuale il tipo di suono che piace o che si riesce ad emettere, volevo solo portare una piccola esperienza in più.