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Visualizza Versione Completa : Stefano Di Battista, "trouble shootin', L'avete ascolta



10th November 2007, 08:57
Qualcuno ha gia' avuto modo di ascoltare il nuovo cd di S.D.B. intitolato " truoble shootin " ??

Ciao A.

Alessio Beatrice
10th November 2007, 11:14
Recensione tratta da "ILGIORNALE.IT"

Tra i grandi del jazz, c’è Stefano Di Battista. C’era da ragazzo, quando ha iniziato a suonare il sassofono con il maestro Massimo Urbani. C’era in Francia, quando condivideva il palco con Michel Petrucciani ed Elvin Jones. E c’è stasera, ospite dell’Auditorium nell’ambito del Roma Jazz Festival, tra le leggende Lee Konitz e Maceo Parker. Classe e talento, per una musica ricca di vitalitÃ*.

Il suo nuovo album, «Trouble shootin’», trasmette grande energia e fa trasparire un’immutata passione per la musica. È il suo modo di essere musicista?

«Sì, ma è anche la caratteristica specifica di questo album, registrato in un solo giorno. È quasi un live. Volevo recuperare la tradizione dei dischi incisi per la Blue Note negli anni ’60. D’altronde la fredda perfezione e l’assenza di difetti possono anche annoiare».

Il titolo del disco si riferisce ai problemi della vita quotidiana. La sua musica è una risorsa per affrontarli sempre con il sorriso?

«Per la veritÃ* è il messaggio di errore che mi dÃ* il computer quando si impalla. Ma è anche il mio modo per dire di non fare drammi davanti a piccoli imprevisti».

Nel disco ci sono omaggi più o meno espliciti a Ellington, Brubeck, Adderley. Il jazz attraverso la sua lente di ingrandimento.

«Non sono omaggi premeditati, nascono spontaneamente mentre scrivo. Mi vengono in mente colori che portano ad altri brani, ad altri artisti. Echoes of Brazil racconta il mio rapporto con Ivan Lins e con la musica brasiliana, che sa essere semplice pur essendo molto complicata».

Dopo un intero album dedicato a Roma, un omaggio a uno storico jazz club romano.

«L’Alexanderplatz è la culla del jazz romano, un posto divertente, caldo, dove a volte non riesci neanche a entrare. Un posto che a volte è lento, altre volte è veloce. Proprio come il brano che gli ho dedicato».

Ha avuto il piacere di suonare con vere leggende del jazz. Quanto è importante confrontarsi con queste grandi personalitÃ*, per costruire la propria?

«Il confronto è fondamentale. L’esperienza con Elvin Jones è uno dei più grandi regali che si possa fare a un jazzista. Mi ha insegnato ad avere una visione della musica molto ampia, senza schemi. Una musica di visioni, quasi di trance, come quella che creava con John Coltrane. Un giorno, in aereo, gli ho chiesto cosa fosse il jazz. Mi ha risposto di guardare fuori dal finestrino, ha indicato il sole e le nuvole e ha detto "quello è il jazz". Da lui ho imparato che è necessario studiare, ma che prima di tutto c’è bisogno dell’uomo, del sentimento. Posso parlare un italiano perfetto ma dire stupidaggini, oppure sbagliare i verbi e dire cose interessanti. Quincy Jones ed Herbie Hancock, invece, mi hanno insegnato l’insicurezza. Con loro ho capito che sono libero di sbagliare e di imparare dai miei errori».
Il jazz italiano è in buona salute?
«Il jazz italiano è sempre amato. Ora è divulgato meglio anche negli ambiti più commerciali, a piccole dosi. I ragazzi però hanno l’occasione di scoprirlo. Anch’io l’ho scoperto per caso. Non lo capivo ma avevo i brividi. Mi sono innamorato e ora è la mia vita».

PallaDiCannone
14th November 2007, 13:19
Ieri sera alla Feltrinelli, l'ho visto e non ho resistito, l'ho comprato. Adesso devo cercare un po di tempo da dedicare per un ascolto come si deve :grin:

Alessio Beatrice
14th November 2007, 18:24
E poi ci farai sapere spero! :grin:

PallaDiCannone
14th November 2007, 19:37
Spero di si...anche perchè vorrÃ* dire che l'ho ascoltato :roll: Questo è un periodo pazzesco :evil:

PallaDiCannone
15th November 2007, 15:50
Ho ascoltato il nuovo disco di Di Battista, anche se in maniera un po superficiale a causa dello scarso tempo disponibile :evil:
Cominciamo col dire che io sono un gran fan di Di Battista, è uno dei miei altoisti preferiti, quindi....sono di parte :lol:
Nel cd ci sono 11 brani: 8 inediti e 3 cover. Di Battista spazia tra più generi, dal be-bop al funky al jazz-rock al samba al blues.
Il disco si apre con un pezzo in cui il soprano di Di Battista duetta alla meraviglia con chitarra ed organo Hammond. Si prosegue con la prima cover: Midnight Blue di Burrell: l'uso dell'Hammond al posto del basso, in questo pezzo come in tutto il disco a mio parere da una spinta in più, dando un'aria molto funkeggiante a tutto il lavoro.
La tromba di Bosso ed il flauto di Stilo ben si sposano al sax di Di Battista, creando piccole sinfonie che il nostro orecchio non può che apprezzare.
Gli omaggi ai grandi del jazz ci sono, ma Di Battista, da grande qual è, riesce a non essere mai banale, grande tecnica e grande musicalitÃ* contraddistinguono i suoi soli.
La band è degna di tal lavoro: l'Hammond è davvero fantastico, e come ho giÃ* detto, da qualcosa in più al disco; la batteria riesce a giocare con l'organo, e non si può far a meno di rimanere coivolti dai pezzi più scatenati.
In conclusione: a me il disco piace tantissimo e non vedo davvero l'ora di avere un po di tempo per godermelo completamente :yeah!)
ciao

just
25th January 2009, 14:26
Davvero un bel lavoro....
molto ma molto bello: variegato, orecchiabile, suadente....
consigliatissimo :yeah!)
mi permetto di 'linkare' questo brano particolarmente melodico il cui tema, per chi ama il soprano, si presta facilmente ad essere provato ed improvvisato
http://www.youtube.com/watch?v=9jpOi806Vvs

ALE21
25th January 2009, 15:21
adoro stefano di battista lo conosco personalmente ed è una persona fantastica......... oltre ad essere un sassofonista eccezionale.......... :yeah!) :yeah!) trouble shootin è stato il primo cd che ho comprato..... adesso ne ho altri ma questo mi è piaciuto molto forse perchè mi piace il suo suono e tutto...................ottimo cd e ottimo sassofonista.................... :yeah!) :yeah!)

GeoJazz
15th April 2011, 16:11
Riesumo sto post per dare il mio parere, naturalmente positivo, su questo lavoro di Stefano DiBattista, che sto riascoltando adesso.
Ad essere sincero, non ce n'è uno dei suoi cd che non mi piaccia, qui forse come generi spazia di più.
Grande Di Battista!

adriana
23rd August 2011, 02:04
Ho comprato "Trouble shootin'" l'altro ieri su Itunes (qua è impossibile trovare dei cd italiani che non siano della Pausini o di Nek) e, anche se l'ho ascoltato solo superficialmente per ora, mi è piaciuto molto. Bellissimo il brano di The Mission, di Morricone.
Bella anche la tromba di Bosso!
Spero che mettano presto su Itunes anche il nuovo lavoro di Di Battista, dedicato alle donne. Mi incuriosisce tanto da quello che avete scritto qua sul forum.