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Visualizza Versione Completa : Suonare il sax in banda: a volte può essere un incubo!



seethorne
15th February 2012, 13:33
Intendiamoci, adoro la banda. Sono in una buona banda con gente molto simpatica con dei bravi consiglieri ed un maestro che stimo molto. Il problema sono io.

Il sax è uno strumento creato per tirar giù i muri con la sua pudèèééanza, mentre in banda tocca suonare pianissimo.
D'altro canto suono in una band folk-rock dove se non tiro giù i muri il mio microfono si rifiuta di buttar fuori qualcosa (e ad alzare il microfono va tutto in larsen e buonanotte).
Attualmente sto suonando con un becco di apertura 8* con ance vandoren 3 nel gruppo, nel quale devo entrare in modalità semi-turbo-compressore.
A questo giro in banda ci troviamo con un repertorio nel quale ci sono dei pezzi pieni di staccati da eseguire in pianissimo. Per me questo è un autentico incubo. In banda uso un altro becco di apertura 7* e quell'ancia vandoren 3 di cui sopra. Mi è stato chiesto di usare il becco selmer s80 (ne ho uno c**) che è chiusissimo ed avendo la tendenza ad uniformare i suoni ottengo un suono che è il parente povero di quello che ottengo con gli altri becchi ed inoltre tendo ad impastare i suoni tirando fuori spesso la seconda ottava al posto della prima e degli armonici quando suono il re e il sol della seconda ottava. Tutto ciò è un vero incubo e mi viene voglia di mollare la banda per non avere più il problema della differenza di setup (ma non intendo farlo, in realtà).

Non so cosa mi aspetto inviando questo post, spero forse in un po' di umana comprensione... Scusatemi lo sfogo!

barisax94
15th February 2012, 13:54
Secondo me puoi migliorare il problema utilizzando delle ance che hanno poco volume come le Rico Grand Concert... Hanno un suono chiuso, sono ideali per questi casi, ti consiglio di provarle...

francesco 62
15th February 2012, 14:05
Piena solidarietà, capita anche a me in una delle due bande dove suono, e se è richiesto dal tipo di pezzo ok al ppp, ma a volte mi viene chiesto un pianissimo dove proprio non c'entra con le dinamiche stabilite dall'autore/arrangiatore(una volta con l'altro tenorista praticamente si è fatto finta di suonare e il maestro ci ha detto"ok così"....).
Se ti trovi bene nel gruppo tieni duro e aspetta tempi migliori per dare sfogo alla natura....(potrebbe essere comunque un buon esercizio di controllo il tenere certe dinamiche).

STE SAX
15th February 2012, 14:18
beh, dipende dalla padronanza dello strumento e dalla propria tecnica individuale. E' possibilissimo suonare pianissimo e con staccati cesellati anche con aperture elevate e con ance normalissime.

ciak
15th February 2012, 14:40
secondo me imparare a suonare piano può dare molte soddisfazioni... curare il suono più che l'intensità. E poi suonare insieme è anche aver rispetto del suono altrui no?

Placebo
15th February 2012, 14:53
Quando ero in banda il mio maestro diceva che la cosa più difficile da imparare è suonare piano. Lo so... la tentazione di "farsi sentire" è irresisitibile.

seethorne
15th February 2012, 15:05
beh, dipende dalla padronanza dello strumento e dalla propria tecnica individuale. E' possibilissimo suonare pianissimo e con staccati cesellati anche con aperture elevate e con ance normalissime.

ok, io non ho queste abilità tecniche, non suono più in banda?
(tra l'altro il becco che sto usando con la banda è il kanee j26 che mi hai venduto tu, il mio pianissimo è considerato mezzo forte dalla banda...)

io adesso i 32esimi (ma anche i 16esimi) staccati in pianissimo non riesco a farli, sono tentato di non farli e basta...

STE SAX
15th February 2012, 15:43
no, no, certamente. E' chiaro che io parlavo in generale. Poi ognuno ha le proprie capacita', ci mancherebbe. Capisco le tue difficolta'.

docmax
15th February 2012, 15:46
Calma Tristano prova con le capacità che hai e pian piano affinerai la tecnica del pianissimo. Con ance adeguate l'attacco nel ianissimo è più facile... ;)

seethorne
15th February 2012, 15:48
quali consigli doc?

seethorne
15th February 2012, 15:52
abbiamo un pezzo dove c'è uno staccato tutto sul mi e il re della seconda ottava (tutte note puntate da un ottavo) mi pausa re pausa mi pausa re pausa mi pausa re pausa mi pausa re pausa mi pausa re pausa mi pausa re pausa mi pausa re pausa mi pausa re pausa che va avanti per circa 30 battute.... grrrrr

docmax
15th February 2012, 15:52
Le ance dure si gestiscono male nel registro basso e nel pianissimo. A volte suonare troppo "duri" nuoce.

Aktis_Sax
15th February 2012, 15:53
Io vedrei l'aspetto positivo della questione invece, e cioè che grazie a questa vicenda stai approfondendo un aspetto del tuo strumento fino ad oggi a te sconosciuto (o comunque non applicato insomma)...

fcoltrane
15th February 2012, 16:48
hai provato a ridurre l'emissione e suonare con il setup aperto.
in questa maniera magari si sentirà solo il suono della lingua , o con una presenza di soffio fastidiosa, ma eviti di far fischiare il sax e uniformi (ti mimetizzi ) comunque il suono con gli altri .

seethorne
15th February 2012, 17:36
@Doc ha centrato una questione: la durezza dell'ancia mi rende complicatissimi gli staccati (per quella che è la mia capacità di gestirla) specie a basse dinamiche. Ho iniziato ad aumentare la durezza dell'ancia proprio per gestire meglio volumi molto alti irrobustendo il suono su tutta l'estensione, ma questo ha una controindicazione che avevo sottovalutato, ed ora l'ho individuata. Ho provato prima a suonare con l's80 c** e a parte il fatto che continuo a ritenerlo un suono finto, gli staccati a bassi volumi riesco a farli. mi sa che ho poche alternative, se voglio suonare con la banda al momento devo accontentarmi di un suono che proprio non mi piace (tanto difficilmente chi è fuori ne capirà qualcosa - e anche chi è dentro).

@Atkis mia dolce Atkis, probabilmente devo vederla così... potrebbe aiutarmi a scacciare la frustrazione...

@fcoltrane è quello che facevo di solito ma l'ultima volta ero l'unico sax tenore (di solito siamo due), il risultato è stato ben udibile agli altri purtroppo e questo mi ha fatto incazzare come una iena :ghigno:


ehiehiehi io non avevo scritto incavolare, avevo scritto incazzare! grrrr

red
20th February 2012, 02:26
ti faccio una domanda forse un po scema.....gli staccati li hai studiati a dovere? intendo con un metodo (libro) adeguato? il Detachè lo stai studiando? quella è la Bibbia dello staccato e una volta che ti spacchi le ossa su quel libro lo staccato diventa prassi normale con qualsiasi ancia e setup (più o meno) ;)

ginos77
20th February 2012, 09:39
Confermo che e' solo una questione di padronanza...quando avrai la padronanza completa potrai suonare in banda anche con un 9*...il mio consiglio e' di non cambiarr becco per levarie situazioni....ma di utilizzare sempre lo stesso fino al raggiungimento della padronanza...prenderai cazziatoni all'inizio...ma poi vedrai che andra' meglio

ModernBigBand
20th February 2012, 13:51
Il sax è uno strumento creato per tirar giù i muri con la sua pudèèééanza, mentre in banda tocca suonare pianissimo.
D'altro canto suono in una band folk-rock dove se non tiro giù i muri il mio microfono si rifiuta di buttar fuori qualcosa (e ad alzare il microfono va tutto in larsen e buonanotte).

Il problema non è che in banda si suona "pianissimo", semplicemente nella banda sei soltanto un elemento di un gruppo strumentale più o meno ampio e devi adattarti alle sue "dinamiche" (in tutti i sensi).
Partendo dal presupposto che con tutti i setup puoi fare praticamente (quasi) di tutto, devi entrare nell'ottica che se intendi mantenere il tuo attuale setup in banda devi sforzarti molto di più (ergo devi studiare molto di più) per cercare di padroneggiarlo. Per rendere l'idea, se vuoi andare in giro per i vicoli del centro di Roma può essere "fico" farlo a bordo di una Lamborghini Murciélago, ma forse alla luce delle peculiarità del territorio sarebbe preferibile una piccola Smart per una lunga serie di motivi...
Per tornare al setup, il vero problema è che certi bocchini possono risultare ostici in certi frangenti, per cui sarebbe preferibile utilizzarne uno meno spinto, anche se il suono che riesci ad ottenere non ti soddisfa al 100% (in banda sei solo un tassello puzzle e devi adattarti ad esso, meglio avere il suono "giusto" per la banda che però non piace a te, piuttosto che avere il suono alla Sanborn - per dirne uno a caso - e far rivoltare nella tomba Verdi, Rossini, Puccini, Bizet, ecc...).

E' facile capire quindi che l'"incubo" ovvero il problema non è la banda, ma chi si approccia ad essa in maniera non del tutto adeguata.


..Il problema sono io...

;)

seethorne
21st February 2012, 12:05
mi ero perso le ultime risposte.
in queste ultime due settimane ho studiato molto meglio ed il risultato è migliorato decisamente. e senza cambiare becco.
probabilmente un becco tipo soloist mi faciliterebbe... ma per ora ho tagliato i fondi per cambi setup a tempo indeterminato.

the chef
24th February 2012, 22:14
...come ti capisco.. in più io suono da relativamente poco e quindi la mia padronanza del sax (nel mio caso alto ) è ancora ben lontana dall'essere buona.. e quindi sui pianissimo e sugli staccati non ti dico che cinema...

SteYani
29th February 2012, 14:30
In banda è così: nel suo organico i sax ci sono, ma è come se non dovessero esserci, visto che bisogna suonarli in modo che non spicchino in alcun modo.

~Torque~
29th February 2012, 14:40
Dai non generalizziamo però tutto... Perché allora se la mettiamo su una questione di volume allora gli ottoni avrebbero ancor più problemi di noi, però in genere li ho sentito poche volte lamentarsi!

Certo dipende molto dal suonatore, dal maestro, dall'organico, dal genere che si sta suonando... quest'ultima è una cosa che influisce moltissimo... per molti brani classici soprattutto è normale che il sax abbia ruoli scomodi in quanto ancora non esisteva all'epoca della creazione della partitura!

Al contrario se si fa musica contemporanea o melodie jazz allora è tutta un altra samba :)

Lo dico sulla base della mia esperienza almeno, suonando in tre differenti bande, con repertori e organico differente! Credo infine influsica il sax stesso... il grassi che avevo prima di compare il lemon legava molto di più nelle parti classiche e aveva un volume molto più contenuto!

SteYani
29th February 2012, 23:47
Dai non generalizziamo però tutto... Perché allora se la mettiamo su una questione di volume allora gli ottoni avrebbero ancor più problemi di noi, però in genere li ho sentito poche volte lamentarsi!


Il punto è che come parte il sax tenore si appiattisce sui flicorni baritoni e tenori, il sax baritono sui flicorni bassi, il soprano non lo suona mai nessuno, e i contralti... boh, tanto non si sentono!
A me sembra che in generale in una banda i sax siano "pleonastici", un po' come i quartini rispetto ai clarinetti :lol: :fischio:
In altre parole, gli ottoni e i clarinetti sono essenziali, i sax no!

~Torque~
1st March 2012, 13:27
Eh proprio perchè per molte parti, specie le classiche non ci sarebbero le parti... i contralti prendono le parti del corno o del genis, e il soprano quelle dei clarinetti o + spesso dell'oboe!

Poi sinceramente con il tenore spesso mi sono molto divertito su parti dove assieme al flic. baritono avevo le melodie... certo vanno fatte con la giusta energia

Alla fine pure il sax basso si diverte parecchio perché prende le parti del clarinetto basso

francesco 62
1st March 2012, 22:31
Aspettiamo con fede e pazienza il repertorio moderno-pop-jazz-latino ecc. e diamo sfogo alla natura profonda del tubo storto!!
Ma suoniamo ovviamente con impegno e rispetto anche il resto, la musica è sempre musica e ogni cosa ti migliora, di qualsiasi livello si parli.

andreavezzoli
11th March 2012, 22:28
da compositore posso fare le seguenti considerazioni: il sax in banda se c'è a volte non si sente ma se manca l'amalgama generale ne risente fortemente, spesso il ruolo del sax in banda è quello di fare le parti delle viole o dei violoncelli nell'orchestra d'archi. quindi spesso si tratta di parti di ripieno d'armonia, che non mancare ma che non devono coprire chi fa il canto.
A volte capita di dover raddopiare delle parti melodiche e li il sassofonista si sfoga.

Il problema del pianissimo non è soltanto per i sax tenori, ma anche per gli ottoni e l'ottavino.
Ma d'altronde la banda è formata da 50 strumentisti e quindi ognuno deve suonare in funzione di tutti gli altri.

Io sono primo clarinetto di spalla in una banda, e devo faticar non poco a far si che la mia sezione suoni i pianissimi veramente come devono essere, cioè appena sussurati, ma devo faticar anche a far capire che i segni di dinamica non sono opzionali ma sono parte integrante della partitura.

Fare le note staccate piano richiede molto esercizio sugli strumenti ad ancia, bisogna fare le scale le note ribattute a 2, a 3, a 4 e aumentare progressivamente la velocità e sforzarsi di suonare piano.

Un utlimo consiglio, cerca di capire cosa stai suonando e capirai l'importanza del suonare piano,
non serve fare solo le note, ma è importante capire se si sta suonando una melodia, un controcanto o un accompagnamento, in modo da intepretare al meglio i segni sulla partitura.
dipende molto anche da che genere stai suonando, se si suona Mozart si dovrebbe utilizzare un tipo di articolazione in cui gli staccati non sono staccatissimi, ma quasi legato staccato, se invece stai suonando un pezzo swing le articolazioni vanno "esasperate" per ottenere un miglior effetto.
cosi come se si suonano pezzi d'opera.

tzadik
12th March 2012, 13:46
Bisogna anche fare i conti con un organico variabile... ma di fondo particolare.

Se il rapporto tra un sax tenore e i clarinetti fosse di 10 clarinetti contro un sax tenore... probabilmente anche non andando a dinamiche estremamente basse, il sax tenore (per esempio) assolverebbe la sua funzione.
Nella realtà però spesso il rapporto è di 2/3 clarinetti per sax tenore... e di conseguenza il "p" deve necessariamente diventare "ppp".

Il problema penso sia fondamentalmente questo.
È chiaro che dovendo rispettare l'altezza delle voci (con conseguenti range)... il compositore non può fare approssimazioni.
Il limite viene fuori quando la banda sceglie di acquistare un brano pensato per un organico (con una distribuzione degli strumenti ben definita) che non ha... proprio per via di scompensi tra le varie sezioni della banda.
È chiaro che un brano pensato per 20 clarinetti e 2 sax tenori... se suonato da un organico con 10/15 clarinetti e 4 sax tenori non potrà avere la sonorità che aveva immaginato il compositore.

andreavezzoli
12th March 2012, 23:41
si questo è vero, ma qui sta nella capacità del maestro di banda a scegliere le giuste partiture