Visualizza Versione Completa : Bocchino "tuttofare"
giuseppeelides
10th February 2012, 01:45
Ciao, mi rivolgo a voi esperti: sto provando in questo periodo un pò di bocchini (sugal, aizen, phil barone e lunedì un mio amico mi farà provare un vecchio morgan in ebanite, un guardala MB I e un drake) ma a me piace quasi in egual misura e per motivi diversi sia il suono chiaro che quello scuro...ora la domanda è: esiste un bocchino che possa, studiandolo a dovere e cogliendone tutte le sfumature, essere utile in diversi contesti oppure dovrei utilizzarne più di uno in base appunto al contesto? preferirei averne uno, come da oggetto, "tuttofare"...Ciao e grazie!
Albysax
10th February 2012, 01:59
JODY JAZZ HR...o anche il V16 per l'ebanite...per il metallo vabbè anche il Berg Larsen come il mio...ma è un terno al lotto...questo in base alla mia esperienza...sul tenore
giuseppeelides
10th February 2012, 02:03
Il jody jazz ce l'ho ma non mi soddisfa a pieno...
Albysax
10th February 2012, 02:09
tu hai un ESP,io parlo di HR...
giuseppeelides
10th February 2012, 02:10
Ho anche quello Albysax...
Albysax
10th February 2012, 02:15
scusa io vedevo la firma...che dire io l'HR lo considero uno dei più versatili che abbia mai trovato,l'unica cosa che ti posso dire è di
provare il Drake...ne parlano molto bene e anch'io sono curiosissimo di provarlo..psemmai fammi sapere..
tzadik
10th February 2012, 02:15
Ogni bocchino ha un suo range dinamico che dipende da tante cose (da come è fatto internamente/esternamente e dall'apertura) e che bocchini diversi si comportano diversamente per quanto riguarda la variazione del suono alle diverse dinamiche...
Ogni bocchino però ha un suono "centrale" si muove intorno a quel range.
Per quello che ho verificato io... il bocchino è tanto più "variabile" quanto più le superfici interne sono continue.
In generale un bocchino con un baffle roll-over lungo generalmente permette una buona flessibilità.
Poi, molto dipende da cosa uno intende per tutto fare... spesso alcune cose conviene modificarle agendo non tanto sul bocchino quanto su ancia e legatura.
giuseppeelides
10th February 2012, 02:22
Tza per tuttofare intendo affrontare vari generi musicali... per capirci a me piacciono tanto Brecker e Berg quanto Rollins e Gordon...inoltre perdona la mia ignoranza ma puoi fare qualche esempio di bocchini con superfici interne continue e con un baffle roll-over lungo?
tzadik
10th February 2012, 02:46
Beh... sempre di jazz si tratta... quindi non sono nemmeno "generi" diversi, ma semplicemente suoni diversi, che sono espressione di artisti diversi.
Se il problema è lì... di problemi non ce ne sono. :D
Credo che con un buon bocchino STM Florida-style riusciresti a ottenere quello che vuoi... proprio in termini di flessibilità.
Senti qua Brecker con un Otto Link:
http://www.youtube.com/watch?v=K9bbFw_aoGU
http://www.youtube.com/watch?v=K9bbFw_aoGU
(il fatto che poi è passato a bocchini più spinti era per via dei suoi problemi alla laringe).
Per superfici interne continue intendo bocchini senza spigoli netti.
Per baffle roll-over lunghi... intendo baffle tipo questi:
http://img2.fotoalbum.virgilio.it/v/www ... 230-vi.jpg (http://img2.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-3/216/216226/452627/SDC11230-vi.jpg)
http://img2.fotoalbum.virgilio.it/v/www ... 423-vi.jpg (http://img2.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-3/216/216226/524822/SDC13423-vi.jpg)
http://img3.fotoalbum.virgilio.it/v/www ... 892-vi.jpg (http://img3.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-5/216/216226/502993/SDC12892-vi.jpg)
http://img4.fotoalbum.virgilio.it/v/www ... 896-vi.jpg (http://img4.fotoalbum.virgilio.it/v/www1-6/216/216226/502993/SDC12896-vi.jpg)
http://sakshamamouthpieces.com/images/banner/slide2.png
(sono immagini esclusivamente esemplificative)
Comunque, come ho scritto in altri thread/post... un passo importante lo fai anche con un chiver differente, visto che hai un Serie I, anche quella è una strada da prendere in considerazione, visto e considerato che i musicisti che hai citato usano tutti un Mark VI, strumento diverso dal tuo.
giuseppeelides
10th February 2012, 03:06
I Drake possono rientrare in una di queste categorie?
Federico
10th February 2012, 08:31
Lo spero tanto anch'io, ho il tuo stesso problema, a giorni dovrebbe arrivarmi il Drake speriamo bene :pray:
10th February 2012, 10:03
Tzadik ha già anticipato quanto segue ma,
un conto è la ricerca di un becco adatto a generi/situazioni diverse, ad esempio riferendosi ad un quartetto jazz piuttosto che ad un gruppo rock o funk in situazioni di alto volume,
un conto è, invece, ricercare un "hardware" che ti possa facilitare ad avere sia il suono di Brecker che di Rollinis (di quale periodo poi? ultimo?)...che di fatto è raggiungibile solo dopo anni di studio e lavorando esclusivamente sull'emissione.
Brecker aveva il suo suono in qualsiasi contesto suonasse, con qualsiasi setup. Quando registrò l'album "Nearness of You: The Ballad Book" utilizzò un becco in ebanite (presumibilmente un Otto Link T.E.), per immedimarsi di più in un disco di sole ballad (lo riferisce Pat Metheny). Se si ascolta quel disco Michael al suo solito suono e non cambia di una virgola così come sempre nel corso della sua carriera.
Certo, esistono soluzioni che vanno di più verso una direzione piuttosto che un'altra, ma prima dovresti capire bene dove vuoi andare, messa in questi termini invece la questione è molto opaca.
Personalmente ti consiglio di utilizzare un becco medio e neutro, adatto allo studio, di lavorare sulla tua emessione e poi, con il tempo, cercare di capire cosa hai veramente in testa per il tuo suono, poi, eventualmente, mettere in discussione il setup per trovare ciò che potrà facilitarti nei tuoi intenti.
giuseppeelides
10th February 2012, 10:11
NYN e quale potrebbe essere un becco neutro? Sicuramente ho ed avrò tanto da lavorare, è proprio questo il bello!
10th February 2012, 10:26
Per mia esperienza:
Vandoren V16
Theo Wanne Amma
Berglarsen in metallo m2s
Anche un buon Link STM o anche un buon Otto Link TE
Il JJ HR lo è ma non ti piace
Mouthpiececafè Slant Bergonzi
Lebayle jazz o anche LR
Ognuno ha le sue esperienze in merito, queste sono le mie, nessuno di quelli facenti parte l'elenco è estremo, il meno costoso è forse il V16, ed ha davvero una gran resa.
fcoltrane
10th February 2012, 11:01
il bocchino che considero neutro per eccellenza è il link stm 7 stella o ancora meglio un florida.
(quoto Tza) .
per Newyork: consideri anche l'amma un bocchino neutro?
per l'idea che mi ero fatto lo consideravo un bocchino orientato (comprime il suono in alto tipo gli altri scalinati).
Zeppellini Matteo
10th February 2012, 11:05
io molto neutro trovo il STM 7*... magari usato con una legatura FL che compensa un pò la sua mancanza di volume...
Secondo me l'STM è un bocchino veramente versatilissimo... ci escono dei soffiati fantastici e un bel suono nasale... che a me piace parecchio....
zkalima
10th February 2012, 11:13
Ho sempre pensato che fosse sbagliato adeguarsi al genere, e che si dovesse invece adeguare il genere a se, secondo le proprie capacità espressive.
Non è che pavarotti cambiasse laringe se doveva cantare "Mamma" o se doveva interpretare Rossini, aveva la sua voce con tutti i pregi e limiti, e in alcune cose andava bene(Mamma) e in altre meno (Rossini).
Per quello che vale, il mio consiglio è quello di trovare il tuo setup, la tua voce e affrontare i diversi generi con quella, piuttosto usa ance diverse, se il tuo suono è da Ottolink, in una situazione funk ti prendi un'ancia Bari di plastica e in una situazione più soft le ance di canna che ti vanno meglio, ma essere se stessi è sempre la cosa migliore, anche perchè non sarai mai allo stesso livello in tutti i generi, ci sarà sempre il tipo di musica che ti è più congeniale.
tzadik
10th February 2012, 11:13
I Drake possono rientrare in una di queste categorie?
Secondo me... i bocchini che hanno un baffle con quella conformazione (delle foto) ti danno poca compressione (poi comunque se spingi il suono si comprime sempre) e ti possono avere una grande escursione.
Poi comunque se i bocchini sono fatti diversamente, hanno un timbro di partenza diverso.
Il Drake "Jazz" (e probabilmente anche il "NY Jazz") per quello che ho verificato io sono bocchini iper versatili, bisogna usarli correttamente.
... e comunque non sono gli unici. :zizizi))
Brecker aveva accesso a tecniche di registrazione molto sofisticate (che di solito in studi europei non si applicano)... il risultato sonoro è "controverso".
La realtà dei fatti è che quando non era più fisicamente in grado di generare il suono "spinto" con bocchini "non spinti" (suonando costantemente in overblowing) è passato a bocchini che gli permettessero di ottenere quasi lo stesso suono, senza suonare in overblowing.
Secondo me, poi, non bisogna dimenticarsi dell'ergonomia!
@fcoltrane: anche per me l'Amma è un bocchino "compresso"... però in cui comprime il suono è molto positivo, per quanto riguarda la resa complessiva ed è un comportamento (per me piacevole) visto anche su altri bocchini.
Certo è che avvicinarsi a una pasta sonora Brecker-style con un Wanne è un po' complicato. :zizizi))
gene
10th February 2012, 11:15
Io un bocchino che trovo fantastico e del quale nessuno parla, assai versatile, è il F. Louis Spectruoso (è finità la moda dei Louis, adesso è il tempo dei Drake).
Ho un ML 280 e mi trovo benissimo, altamente consigliabile ......
10th February 2012, 11:23
@ fcoltrane. Sì, l'Amma l'ho trovato neutro, molto plasmabile e adatto ad essere "lavorato" dall'esecutore, uno di quei becchi dal quale puoi tirarci fuori di tutto, e molto sensibile alla propria emissione.
fcoltrane
10th February 2012, 11:30
sono dell'idea che i musicisti di quel livello abbiano un controllo del timbro e del suono in generale tale per cui possono cambiare molti bocchini ma la resa sonora sarà "quasi "identica.
è su quel quasi che bisogna intendersi.
ciò che rileva (ed è un fatto di comune esperienza ) è anche l'utilizzo di una ancia rispetto ad altra.
in pratica cambiando anche l'ancia oltre al bocchino si riesce ad ottenere quello che si desidera.
alcuni aspetti del suono si percepiscono con maggiore facilità ed immediatezza dal vivo.
tzadik
10th February 2012, 11:44
Secondo me... i Wanne sono costruiti in modo tale per garantirti lo stesso timbro (uniforme) anche a dinamiche molto diverse... sono compressi in quel senso.
Per quanto riguarda la resistenza, sul Wanne la genera tutta la sua legatura (che poi alla lunga deforma anche il bocchino, danneggiandolo).
Per quello che ho verificato io sull'Amma... lo riusciva a usare solo con ance di media durezza con la sua legatura, sta cosa succede anche con altre legatura, su bocchini non Wanne.
Usando legatura più efficiente di quella originale, sull'Amma si aprivano molto possibilità, ma comunque il timbro rimaneva "quello".
Su un bocchino del genere... quel comportamento è comunque un plus. :zizizi))
ginos77
10th February 2012, 11:49
Quoto l'stm come becco con cui si può fare tutto....meglio ancora se puoi spendere un Theo Wanne Gaia
jasbar
10th February 2012, 11:57
Tza, in che modo la legatura del Wanne rovina/deforma il becco? Parli di quelli in ebanite o di quelli in metallo?
Mi fai preoccupare :pray:
10th February 2012, 12:08
Quando ho avuto l'Amma, apertura 9, l'ho usato con la legatura FL Ultimate, con la sua orginale non ci cavavo nulla, poi invece con il FL si è letterlmente esploso.
Personalmente l'ho trovato neutro, non saprei definirlo altrimenti. Non troppo scuro ma nemmeno troppo chiaro, molto sensibile alle mie "direzioni".
tzadik
10th February 2012, 12:17
Parlo della legatura di quelli in metallo.
La legatura è ancorata al bocchino mediante due vitine di inox.
Il "telaio" della legatura è molto molto rigido... e non si deforma nemmeno se lo martelli!
Succede che quando stringi la legatura tutta la tensione che genera la vite sull'ancia viene scaricata su una superficie piccolissima... quindi nella superficie di contatto tra i fondo della vite e il fondo del foro (dentro cui è la punta della vite) c'è una pressione altissima (tensione = pressione = forza / area).
Dopo qualche di tempo quel foro si deforma (lo vedi vivisamente) e alla lunga la zona intorno al foro si snerva... e da quel momento, se la zona deformata si estendende... va a modificare la planarità della tavola.
In realtà se stringi tanto forte la legatura... sta cosa può succede anche dopo pochissimi "svita e avvita".
Questo è un classico esempio di cattiva progettazione non tanto della legatura in sè (anche della legatura)... quando dell'ancoraggio della legatura sul bocchino.
Per esempio se al posto delle viti, c'era una slitta posizionata un poì più in su... questi problemi non ci sarebbero stati
Per dire... io con la legatura originale, l'Amma #9 non riuscivo a suonarlo con più dura di una #3, una gabbietta "X" lo suonavo senza nessuna fatica con una #3,5 (e il suono ne guadagnava perchè comunque il bocchino oppone poca resistenza. Come te lo spieghi questo? Semplice, la legatura originale generava una grandissima resistenza... poi è una cosa personale preferire che la resistenza sia generata dal bocchino, dalla legatura o dall'ancia: personalmente preferisco sia l'ancia a creare resistenza (e credo che molte persone la pensino allo stesso modo).
fcoltrane
10th February 2012, 13:36
l'amma non lo conosco il gaia in metallo molto bene.
lo considero un bocchino poco orientato (non più di un link double ring) .
in realtà basta davvero poco per modificare il timbro .
tra i bocchini che ho provato la sua caratteristica maggiore è quella di legare i suoni ed uniformarli a prescindere dal registro).
anche la scelta della posizione della legatura influisce sul suono in maniera esponenziale.
per l'utilizzo di una ancia dura o relativamente resistente credo invece che sia la stretta a fare la differenza non la legatura .
tzadik
10th February 2012, 13:50
Fidati, fcoltrane.... se su un generico Wanne in metallo, provi una legatura più efficiente di quella originale (vedi la FL Ultimate che ha usato NYN... ma pure con la gabbietta da 5€ con cui ho fatto la verifica io)... a parità di ancia la differenza la senti "di brutto".
La resistenza è è generata da ancia, legatura e bocchino (e strumento ovviamente). Su quale sia la distribuzione migliore per ottenere il suono che vogliamo... beh, è molto soggettivo. :zizizi))
Usando un'ancia dura e stringendo di più... non si fa altro che ridurre l'apertura "reale" su cui lavora l'ancia e automaticamente il bocchino "si chiude" ha bisogno di meno aria per generare suono: in questo modo però si perdono sia i benefici dell'ancia dura, sia i benefici dell'ancia "dura", sia i "benefici" dell'apertura effettiva del bocchino.
Secondo me... è sempre bene utilizzare un'ancia che sia gestibile con naturalezza, succede la durezza dell'ancia che riusciamo a gestire con naturalezza dipende in parte anche dalla legatura: tutto qui.
fcoltrane
10th February 2012, 14:01
teoricamente il tuo discorso fila ma praticamente non ho alcun riscontro.
(il gaia lo ho provato proprio per curiosità con un paio di legature diverse una fl ed una rovner ed una bg)
le differenze ci sono ma la migliore è la sua originale.
per verificare l'utilità di una legatura rispetto ad un altra considero il suono generabile senza l'utilizzo di alcuna legatura. (la considero la materia prima )
é stato alla master class di Quarna che David Brutti (se ricordo bene) ci ha spiegato un interessantissimo giochino per ascoltare il suono della migliore vibrazione dell'ancia.
(intendendo per migliore non la più raffinata da una sapiente stretta ed emissione ma la vibrazione quasi senza alcuna interferenza)
giuseppeelides
10th February 2012, 14:13
Beh, a questo punto le varianti in gioco iniziano ad essere tante, io volevo semplicemente sapere se con un unico becco potevo affrontare situazioni diverse, suonare per intenderci tanto, ad esempio, Killer joe quanto, sempre ad esempio, Some skunk funk...è ovvio poi che si possa utilizzare una legatura o un'ancia piuttosto che un'altra...
tzadik
10th February 2012, 14:41
@fcoltrane: personalmente (e insieme da altri amici) ho verificato che quando è l'ancia a creare più resistenza della legatura si hanno un serie di vantaggi non indifferenti (suono più omogeneo), resistenza distribuita meglio, complessiva maggiore facilità... insomma si valorizzano alcune peculiarità di base (oggettive) del bocchino
Se poi vuoi prendere un Otto Link in ebanite e generare alla Brecker... siamo fuori dal dominio di uso normale del bocchino... e a sto punto vale la pena di valutare se ha senso generare certi suoni con certi bocchini: per me non ha mai senso... snaturare il suono per cui il bocchino è stati concepito e realizzato. Preferisco valorizzare le caratteristiche del bocchino... e di conseguenza usare bocchini differenti quando ho bisogno di suoni differenti.
Io riesco a suonare TUTTO (quello che suono: roba acustica, pop/rock, gospel e r'n'b... per ogni set servono suoni leggermente differenti, purtroppo!) con tutti i bocchini che ho... però non per tutti i suoni ho la stessa qualità di suono.
Se per "migliore" intendi la legature che genera più resistenza... la legatura originale del Wanne è sicuramente quella che da più resistenza.
Altro fattore da prendere in considerazione il piattello (da quanto e da come il piattello tocca l'ancia... e di conseguenza dalla superficie di contatto.
E dipende pure dell'ancia (canna o sintetica, tipo di taglio)...
Il suono del bocchino tendendo ferma l'ancia manualmente è un suono possibile... ma praticamente inrealizzabile (il sax va suonato con due mani). :lol:
Anche ricercare la migliore vibrazione dell'ancia mi sembra un esercizio teorico utile... ma alla fine bisogna ricerca un equilibrio complessivo che dipende da un'insieme di cose... e l'unico giudice è il nostro gusto personale! ;)
@giuseppeelides: le variabili sono sempre tante! :D
Da un timbro di base devi comunque partire... e un timbro simil-STM (e successive evoluzione) è sempre il miglior compromesso (vedi i video di Brecker del '78 postati) per quello che vorresti tu. http://www.saxforum.it/forum/images/smilies/zizizi.gif
Consiglio personale: se puoi compra bocchini già efficienti all'origine (Drake, Sakshama, Warburton, Wanne, Jody Jazz...), spendi di più... però hai molte garanzie in più!
fcoltrane
10th February 2012, 14:52
l'ancia non deve essere tenuta manualmente.
l'esercizio-giochino consiste proprio nel sostenere l'ancia con il labbro trovando il punto di minima interferenza del suono che però ti consenta di far vibrare l'ancia.
per questo lo prendo come riferimento.
se riesci a far suonare una ancia senza legatura capisci quale è questo punto.
è chiaro che poi l'abitudine può portare il sassofonista a scegliere una legatura rispetto ad una altra e a valutare quale sia la posizione migliore per lui .
però con questo semplice espediente (suonare senza legatura tenendo l'ancia con il labbro ) si riesce a capire quale è la migliore vibrazione quella con la minima interferenza.
in genere capire questo aspetto non è semplice per chi abbia un modo unico di tenere il bocchino (poco flessibile dal punto di vista della posizione della bocca) o che abbia una abitudine alla stretta inadeguata.
Filippo Parisi
10th February 2012, 14:53
Tra un pò potrei mettere in atto un bel giochino "scoperto", ossia in video. Otto Link 8 refaced, GAIA metal 9, con le legature originali, con le FL, con le Rovner e mischiare pure ance in canna e come sintetiche Hahn e Signature.... ;)
P.S.: A me comunque le FL non piacciono proprio.
giuseppeelides
10th February 2012, 14:53
Lunedì proverò un drake (non so che modello però) un guardala MBI handmade e un vecchio morgan in ebanite, sono tre becchi che non ho mai provato ma se ne dice un gran bene, spero di trarre spunti positivi in modo tale da avere poi un riferimento fisso su cui costruire e far maturare il mio suono...alternerò ance rigotti 3 e 3.5 medium e rico royal 2.5 e 3, per le legature non ci capisco un tubo...
fcoltrane
10th February 2012, 14:57
il mb 1 è vintage handmade o laser trimmed?
se non li conosci per capirne le potenzialità ti serve davvero tanto tempo (almeno una settimana).
anche perchè due di quelli che hai nominato sono agli antipodi
giuseppeelides
10th February 2012, 15:02
...è un vintage, no laser trimmed... infatti spero che quest'amico (un collega del mio maestro che lo sostituisce) possa permettermi di provarlo qualche giorno...
tzadik
10th February 2012, 15:03
@Filippo Parisi: questo è parlare! :yeah!)
@giuseppeelides: provali tutti, senza preconcetti... verifica modelli e aperture però. Come hai già detto fai una prova con ance diverse... per quanto riguarda la legature: verifica anche su un solo bocchino cosa varia da un legatura all'altra, nel caso tu abbia diverse legature che calzano sullo stesso bocchino...
Per esempio sui Drake "stretti" e sul Morgan Excalibur calzano le stesse legature, sul Guardala invece ci va un'altra misura).
jasbar
10th February 2012, 15:20
Domani controllo i fori del Gaia! :shock:
Io lo suono con ance 3- 3.5 e mi ci trovo bene, vero anche che ci puoi tirare fuori il suono che vuoi, note tirate alla Webster e corposità e decisione alla Dexter, lo trovo versatile quindi non con un carattere ben definito.
mansax
11th February 2012, 00:56
Otto Link Tone Edge
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