Visualizza Versione Completa : Jam session & Cuttin' contest
darionic
30th January 2012, 15:20
Da "Jazz foto di gruppo" di Arrigo Arrigoni..la competizione, implicità nella logica della jam session, favoriva il confronto diretto sullo stesso strumento, sassofonisti con sassofonisti, trombettisti con trombettisti che tentavano di superarsi in un esercizio virile di abilità creativa. Il cuttin’ contest allude a una sfida cruenta, adombra un duello rusticano, dove lampeggiano non più spade e pugnali, ma sassofoni e trombe, che presenta tutti i caratteri di una sfida rituale e di un rito di passaggio. Rito di passaggio per venire riconosciuto come membro della comunità, cooptato nella confraternita dei musicisti di jazz. Sfida rituale, sublimazione della lotta per la supremazia nel gruppo, nella comunità dei musicisti di jazz.."
http://www.youtube.com/watch?v=ltmwT7Ak ... ture=share (http://www.youtube.com/watch?v=ltmwT7AktnA&feature=share)
cagliostro70
30th January 2012, 22:34
è forse l'aspetto che ho sempre odiato di più nella musica,a nzi in un certo atteggiamento di certi musicisti. Per me la musica è modo per stare bene con gli altri, per comunicare, per scambiarsi idee..e frasi.... e pensieri..
darionic
30th January 2012, 23:01
Mah cagliostro non liquiderei la faccenda così superficialmente. Innanzi tutto non confondiamo le jam di adesso, con quelle di allora. Le jam di allora nascono come after hours....nel senso che i musicisti dopo aver lavorato tutta la sera con l'orchestra si riunivano in locali come il Sunset Crystal Palace, il Reno Club di Kansas city, poi più avanti nei locali della 52esima di NY e in questa atmosfera di sana competizione elaboravano nuovi schemi armonici, sostituzioni stilemi etc. Servivano anche a preparare giovani musicisti a una tradizione musicale che non era formalmente insegnata nelle scuole di musica o nelle istituzioni accademiche..non esisteva internet, you tube, band in a box ecc...., un vero e proprio training on the job, un'opportunità di tramandare una tradizione prevalentemente orale a nuove generazioni di musicisti. Se non ci fossero state le jam di kansas non ci sarebbe stato lo swing, se non ci fossero state le jam di new york al minton's non ci sarebbe stato il bebop....ecc...ecc....
cagliostro70
31st January 2012, 11:55
no mi riferivo a situazioni SIMILI che vedo a tutt'oggi
docmax
31st January 2012, 13:33
Perdere una sfida alle jam session allora poteva far molto male...
Mi pare di aver letto di una sfida vinta da Lester: Prez aveva annichilito tutti (Hawks compreso) ed allora non è che c'erano limiti per ferire l'avversario perchè in Changes nei contest venivano suonati in tutte le tonalità... chi s'inciampava perdeva.
Il filmato credo riproduca una sfida simile, solo che Handy (un pelino troppo magro) è più credibile di Redman (troppo poco storto il sax e troppo irruento... anche se mostruoso come sempre) nel personaggio incarnato.
GeoJazz
31st January 2012, 13:41
Non so doc se la sfida a cui ti riferisci tu è quella tra Lester Young e Chu Berry, in cui Lester Young annichilì tutti! Riporto qui sotto il racconto nelle parole di Billie Holiday (tradotte naturalmente dalla sua autobiografia):
« (...) quella sera Benny Carter suonava insieme con Bobby Henderson, il mio accompagnatore al piano. E lì c'era Lester, col suo piccolo e vecchio sassofono, tenuto insieme con del nastro adesivo e degli elastici. Seduto lì vicino c'era anche Chu, e tutti cominciarono a discutere su chi fosse il migliore dei due, cercando di far nascere una gara tra Chu e Lester. Benny Carter sapeva che Lester avrebbe potuto brillare in un duello di quel genere, ma per tutti gli altri l'esito di quella gara non era dubbio: Chu avrebbe spazzato via Lester in un baleno. Chu possedeva un bel sassofono dorato, ma non l'aveva con sé in quel momento. Benny Carter non si diede per vinto. Era con me: aveva fiducia in Lester. Così si offerse di andare a prendere lo strumento di Chu. Andò e tornò. Allora Chu Berry propose di suonare 'I got rhythm'.(...) Chu ce la mise tutta, poi venne la volta di Lester. Suonò almeno quindici "chorus", proprio ben fatti, nessuno eguale all'altro, e ciascuno migliore di quello precedente. Quando l'ultimo fu terminato, Chu Berry era liquidato. »
...e oggi noi ci facciamo tante pippe mentali su quale sax suona meglio, la lastra, la manifattura, il fusto, etc. etc., e Lester Young suonava il sax tenuto insieme da elastici e nastro adesivo!!!!!!
docmax
31st January 2012, 14:34
Non ricordavo bene Geo: la sfida che citavo è proprio quella che dici tu.
cagliostro70
31st January 2012, 14:38
vabbè era LESTER !!! e poi all'epoca credoci fossero molti meno saxofonosti, molto più tempo per studiare e molte meno pretese sulal qualità di vita (trodotto potevi anche morire di fame ma te ne fregavi e stavi a suonare tutto il giorno!)
darionic
31st January 2012, 22:19
Perdere una sfida alle jam session allora poteva far molto male...
Mi pare di aver letto di una sfida vinta da Lester: Prez aveva annichilito tutti (Hawks compreso) ed allora non è che c'erano limiti per ferire l'avversario perchè in Changes nei contest venivano suonati in tutte le tonalità... chi s'inciampava perdeva.
Il filmato credo riproduca una sfida simile, solo che Handy (un pelino troppo magro) è più credibile di Redman (troppo poco storto il sax e troppo irruento... anche se mostruoso come sempre) nel personaggio incarnato.
oppure ti riferivi a questo...
"......quando improvvisavano insieme, Hawk faceva di tutto per metterlo a terra, senza mai riuscirci. Nel '34, giù in Kansas, avevano tirato avanti fino al mattino: Hawk, ormai in canottiera, che cercava di farlo scoppiare con quel suo tenore enorme, ciclonico, mentre Lester se ne stava abbandonato su una sedia, lo sguardo distante, il fraseggio ancora leggero come un soffio di brezza, dopo otto ore di musica. Quei due sfiancarono tutti i pianisti, uno dopo l'altro, finchè non ne rimase più nessuno. Hawk allora scese dal palco, getto il sassofono sul sedile posteriore della macchina e corse sparato a St. Louis per il concerto della sera.."
docmax
1st February 2012, 00:27
Ok prometto che cercherò tra i miei libri e vi dirò.
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