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Visualizza Versione Completa : come studiare due triadi



fcoltrane
4th January 2012, 15:18
fa la do ,sol si re, la do fa , si re sol ecc.... primo modo.
le triadi di fa e di sol.
ora trasporto su tutte le altre tonalità e la prossima settimana spero di poter proporre il secondo modo.
si ricomincia a studiare. :saxxxx)))

lucaB
4th January 2012, 15:39
grande fra! io ti suggerisco non solo di proseguire in linea (1-3-5) ma anche non in linea tipo 1-5-3 (col tre che torna indietro rispetto al 5)

fcoltrane
4th January 2012, 15:47
e ma tu sei già avanti.
ho le mie difficoltà a combinare due accordi perchè sono abituato solo su una tonalità su tutto il registro e già devo rieducare le mie dita e l'orecchio.
prima devo combinare tutti gli altri accordi con questo metodo e poi proseguo con il secondo.

Mad Mat
4th January 2012, 16:29
.... sono abituato solo su una tonalità su tutto il registro e già devo rieducare le mie dita e l'orecchio.


Fra, se alterni queste due triadi rimani sempre su una sola tonalità.

La coppia di triadi FA e SOL si usa infatti sugli accordi di G7 se si vuole ottenere la stessa sonorità di G misolodio. infatti la somma delle note di cui sono composte queste due triadi ti da una scala G misolidia senza il VI grado (E).

Più precisamente su un accordo di V7 si usano le due triadi costruite sul I e sul VII grado dell'accordo per ottenere una sonorità non alterata. Da lì si parte e con altre coppie di triadi c'è tutto un mondo da esplorare per le scale alterate.

Il vol.7 del Bergonzi Hexatonics tratta proprio dell'utilizzo delle coppie di triadi. Testo "monumentale" :yeah!)

Mad Mat
4th January 2012, 16:43
Per padroneggiare gli arpeggi ci sono altri esercizi importantissimi che non si limitano a due triadi ma che permettono di studiare tutti gli arpeggi contenuti in una scala.

ad esempio in tonalità di DO suonare la successione di tutte le triadi costruite su ogni grado della scala utilizzando soltanto le note contenute in quella scala:

Do mi sol, re fa la, mi sol si, fa la do, sol si re, la do mi, si re fa, do mi sol .... e poi avanti di nuovo su tutta l'estensione dello strumento

Poi stessa cosa discendente

Do la fa, si sol mi, la fa re, sol mi do, fa re si, mi do la, re si sol, do la fa ..... ecc.

Poi si passa a fare lo stesso esercizio ma con il primo rivolto

Do mi la, re fa si, mi sol do, fa la re ..... ecc

Poi stessa cosa discendente.

Poi secondo rivolto

Do fa la, re sol si, mi la do ..... ecc

Stessa cosa discendente

chiaramente questi esercizi vanno fatti in tutte le 12 tonalità delle tre scale principali del sistema tonale: maggiore, minore melodica, e minore armonica (studiando queste tre scale si studiano 'automaticamente' i 21 modi da esse derivati)

Dopo le triadi si passa agli arpeggi di quattro note e si ricomincia tutto da capo. :saxxxx)))

fcoltrane
4th January 2012, 16:57
si hai ragione.
solo che sono abituato a studiare diversi arpeggi di quattro note su una tonalità e due semplici triadi mi appaiono quasi sconosciute :muro((((.


il primo esempio forse intendevi do mi sol al posto di do re mi , quindi re fa la
(questo modo di studiare la triade è quello che ho più utilizzato ed è la causa della attuale necessaria rieducazione)

Mad Mat
4th January 2012, 17:01
Si ho sbagliato a digitare ed ora ho corretto. Grazie.

Se hai sempre studiato le triadi della scala, che problemi possono darti le coppie di triadi?
Vedrai che in poche ore di studio te le bevi come niente fosse!

phatenomore
4th January 2012, 17:02
L' uso delle triadi appaiate, IMMO, se non esplorato per lunghi anni, rappresenta uno strumento espressivo parecchio "meccanico" (a differenza dell' armonizzazione delle scale descritto da Mad qui sopra)

Mad Mat
4th January 2012, 17:07
@phate l'uso del ritmo fa la differenza!

Suonando infinite sequenze di ottavi o sedicesimi è facile finire a suonare da dattilografi.

È però un pericolo abbastanza comune con qualsiasi 'device' melodico.

phatenomore
4th January 2012, 17:46
E' vero Mad, ma dal mio punto di vista, le triadi appaiate si prestano particolarmente alla dattilografia e spiego perchè:
a me viene spontaneo usarle quando voglio suonare fuori, scegliendo un intervallo adeguato. Per suonare fuori in modo credibile, però, la forma delle celle deve essere rigorosamente simmetrica (se no pare che stai suonando "a c*lo") da qui, la meccanicità di cui parlo. E' evidente che se ci hai lavorato su degli anni (come invece non ho fatto io) riesci ad usare celle complesse ed il risultato è tutt'altro che meccanico.

re minore
4th January 2012, 23:26
Per padroneggiare gli arpeggi ci sono altri esercizi importantissimi che non si limitano a due triadi ma che permettono di studiare tutti gli arpeggi contenuti in una scala.

[omissis]

Dopo le triadi si passa agli arpeggi di quattro note e si ricomincia tutto da capo. :saxxxx)))

Io lo so che sta cosa va fatta, e la iniziero' a breve... pero' a pensarci un pochino e facendosi due conti...

Ci sono 12 note, per ogni nota ci sono 3 scale, per ogni scala tre rivolti da fare a salire e a scendere. Anche ammesso di dedicare solo un'ora ad ogni rivolto di una scala in una direzione viene fuori:

12 note * 3 scale * 3 rivolti * 2 direzioni * 1 ora = 216 ore. Studiando un'ora al giorno sono 7 mesi senza fare nient'altro.

Poi si affrontano le quadriadi ed intanto scorrono i kalpa, l'umanita' conquista le stelle, il sole si trasforma in nova...

Eppure la cosa va fatta, ed entro un paio di settimane la iniziero'. :zizizi)) E, conoscendomi, capace che alla fine mi ci diverto pure :yeah!)

Cannibale
5th January 2012, 00:22
Ecco, il più grande nemico, il tempo, un'ora al giorno......

Mad Mat
5th January 2012, 01:16
In realtà se si mette il metronomo a 60 bpm e si suona ogni triade come terzina di ottavi su tutta l'estensione naturale del sassofono, ogni esercizio dura 14 secondi. Infatti partendo da Si basso ed arrivando fino a Si con il portavoce (quindi ultimo arpeggio SI RE FA con le palmari) sono 14 triadi; ogni triade viene suonata in un quarto; ogni quarto dura un secondo a 60bpm. Facendo esercizio ascendente e discendente si arriva a 28 secondi. Se si coprono le tre scale (mag, min arm e min mel) siamo a circa 2 minuti, mettendoci le pause tra un esercizio e l'altro. Studiando tre tonalità al giorno sono 6 minuti. Se poi all'inizio c'è necessità di suonare più lentamente, anche scendendo e suonando ogni triade come terzina di quarti rimangono pur sempre 12 minuti per tre tonalità. L'importante è essere focalizzati e non perdere tempo.

re minore
5th January 2012, 10:00
Siamo su due pianeti diversi :lol:

Se gia' lo sai fare e' come dici te, ma io devo imparare a farlo. Il tempo che citavo io e' per impararlo, non per eseguirlo.

Ho preso come riferimento un esercizio medio del cocker, per preparare il quale impiego circa due ore. L'esercizio del cocker e' piu' difficile perche' se anche ha un pattern piu' semplice va fatto in tutte e 12 le tonalita' (con trasposizione fatta "a mente" e all'istante).

Pero' e' vero, forse un'ora e' tanta. Diciamo mezz'ora, ma quella ci vuole.

Mad Mat
5th January 2012, 10:32
Ma questi sono esercizi sulla scala, quelli del Cooker sono modulanti. Molto più semplici.

Se parliamo di una velocità a 60 bpm con terzine di quarti parliamo di una velocità da lumaca adattissima all'apprendimento.

Un pianista, del quale non faccio il nome, con il quale studiavo tanti anni fa (e che per altre tesi attinenti alla didattica odiavo) mi diceva che questo tipo di esercizi sulle scale si possono imparare come le tabelline o le preghiere e che, pertanto, vanno (o possono essere) studiati e ripassati mentalmente in ogni momento di buco mentale della giornata: quando si va a dormire alla sera, quando si guida la macchina, quando si aspetta l'autobus, quando si fa la fila alla posta ed ora posso aggiungere ....... quando tua moglie ti rompe le p@lle e tu devi far finta di ascoltarla per non essere impalato! :lol:

re minore
5th January 2012, 11:09
Questa cosa che diceva il tuo pianista gia' la faccio regolarmente e proprio come dici te, in metropolitana etc. Con la moglie pero' non ci ho mai provato... mi hai dato un'altra buona idea! :cool:

Ho fatto proprio poco fa le prime prove sulle triadi, ed in effetti e' parecchio piu' semplice di quello che pensavo. :smile: Avendo fatto il cocker le ho gia' sulle dita, almeno in parte.

phatenomore
5th January 2012, 11:49
Quoto e rimando al 3D dell' anno scorso sull' "air saxophone" che continuo ad usare. Funziona.