In A Sentimental Mood: versioni

[zkalima]

Quale delle due?

[youtube3:1wdxzl4e]http://www.youtube.com/embed/AiZxOhVQnGY[/youtube3:1wdxzl4e]

[youtube3:1wdxzl4e]http://www.youtube.com/embed/sCQfTNOC5aE[/youtube3:1wdxzl4e]

Ellington e Trane sono certamente al vertice di ogni poesia, ma non potrei mai fare a meno del soprano di Dex e del piano di Orace Parlan.

[phatenomore]

Dex

[zkalima]

Non bisogna dimenticarsi di quest'altre due... dubbi amletici

[youtube3:eoedei13]http://www.youtube.com/embed/JCwHtwmm33g[/youtube3:eoedei13]

[youtube3:eoedei13]http://www.youtube.com/embed/Vurmz6pC2WQ[/youtube3:eoedei13]

anche se nella seconda non c'è un sax, è certamente una delle mie preferite, per originalità e delicatezza nel trattare questo tema immortale, il bridge è miracoloso, il fatto poi che non si avventuri nell'improvvisazione mi convince che ci sono temi che vanno avvicinati con ogni cautela.

[gene]

anche in queste due versioni, c'è molto feeling .....

http://www.youtube.com/watch?v=ezx5B5B52q8

http://www.youtube.com/watch?v=9YTXxRWtZ70

[phatenomore]

Abdullah

[zkalima]

Si Gene, sono belle, molti musicisti hanno dato molto su questa canzone, ma io stavo parlando dei vertici, sentite questa ad esempio, non fa una nota in più del puro tema, ma è insuperabile

[youtube3:3ujih2xg]http://www.youtube.com/embed/l-GVrExLj-Q[/youtube3:3ujih2xg]

[KoKo]

non la conoscevo questa versione con dolphy...è stupenda!

[zkalima]

Mi ha lasciato basito, quattro note suonate così, praticamente una pentatonica senza altro intorno, ma direttamente dall'anima, e un arrangiamento prodigioso.
E' evidente che nel jazz nessuno vince, come dice Sonny, il jazz è come la vita, ogni giorno è diverso.

[KoKo]

ti lascio questa versione, non credo ti farà impazzire.
pero' è da ascoltare
[youtube3:1l4msivz]http://www.youtube.com/embed/3694AGofxF4[/youtube3:1l4msivz]

[Sax O' Phone]

Questo è il bello: i veri e grandi musicisti Jazz reinventano un pezzo ogni volta che lo suonano, nel momento stesso in cui lo suonano! Rispettano l'originale ma lo reinventano usando la propria voce e con le loro 'parole' facendone una composizione istantanea.

Ellington e Coltrane hanno tagliato una gemma in modo perfetto, ed anche se trovo interessanti e pregevoli le altre versioni, per me quella è la definitiva.

[GeoJazz]

Ellington e Coltrane hanno tagliato una gemma in modo perfetto, .
E' proprio vero Sax O' Phone! A me impressionò molto la versione di Archie Shepp quando l'ascoltai la prima volta, e anche quella di Dolphy è davvero notevole.
C'è anche da dire che quando un pezzo è un capolavoro, si può suonare con qualsiasi strumento, in qualsiasi stile, e verrà fuori sempre bene. Un mio amico che suona ska, tempo fa mi consigliò di ascoltare questa versione:

[youtube3:q6fpg6d9]http://www.youtube.com/embed/7vluanKj6rc[/youtube3:q6fpg6d9]

in cui viene un po' stravolta l'elegia e la poesia del pezzo, ma resta sempre bellissimo.

[Sax O' Phone]

E' vero che è un po' stravolta l'elegia, ma essenzialmente è una buona reinterpretazione che rispetta l'originale mantenendo la propria firma stilistica (SKA): divertente e riuscita.
Meglio questa di altre esecuzioni che pur basandosi su un pezzo così rifinito e definito, si limitano ad eseguire il tema dove poi svogliatamente e meccanicamente il musicista cerca di aggiungere o suggerire altre interpretazioni senza riuscir a far trasparire il vero feeling del pezzo, perchè a lui stesso rimane incompreso, e quindi non può neppure contraddirlo/confutarlo/trasformarlo/evidenziarlo: si ha come l'impressione di un bambino che recita a memoria I Fiori Del Male, ovviamente senza capire quello che sta dicendo...

[Danyart]

la versione di Coltrane, come la suona lui, è talmente bella che mi da fastidio...mi piace anche la scelta della tonalità, anche io la suono così da anni

[Sax O' Phone]

OK, queste magari hanno poco a che fare con il sax, ma sono sicuramente delle versioni di riferimento:

[youtube3:vxefv7pu]http://www.youtube.com/embed/1gOij0El_IY[/youtube3:vxefv7pu]

[youtube3:vxefv7pu]http://www.youtube.com/embed/E_sshOaBqnM[/youtube3:vxefv7pu]

[youtube3:vxefv7pu]http://www.youtube.com/embed/JV2XjRwNIiY[/youtube3:vxefv7pu]

[darionic]

Sono stato sempre ipnotizzato da questa versione di Rollins che ho sempre preferito alle altre versioni...

[youtube3:354cilbu]http://www.youtube.com/embed/ZUKZSN-h6BA[/youtube3:354cilbu]

[Sax O' Phone]

sentite questa ad esempio, non fa una nota in più del puro tema, ma è insuperabile

Dolphy alla sua prima registrazione: fantastico!

L'arrangiamento mi sembra richiamare Django... forse per l'archetto.

[GeoJazz]

Sono stato sempre ipnotizzato da questa versione di Rollins che ho sempre preferito alle altre versioni...

Dario, come non darti ragione, quando l'ho sentito dal vivo due anni fa l'ha suonata e mi ha toccato nel profondo, tanto che ancora ce l'ho nel cervello,

[fcoltrane]

che dire Sax O' Phone ha detto tutto.
quoto e riquoto e triquoto ecc....

[Sax O' Phone]

Molto bella la versione di Rollins che ha sempre sostenuto il teorema che il pezzo originale 'va rispettato!' e lui lo può ben dire, essendo un'enciclopedia vivente degli spettacoli di Broadway, del Blues e di quant'altro passato o presente.
Abdullah Ibrahim (aka Dollar Brand, che ebbi il piacere di ascoltare il secolo scorso ad un Bergghem de Hura Jazz Festival)) lasciando 'libere' le corde del suo piano riesce a diffondere 'la magia' di questo brano: trovo notevole anche la sua versione.

[zkalima]

Volevo inserire la versione di Rollins, ma secondo me non è la sua migliore, ne ascoltai una su una compilation sconosciuta della DeAgostini che va messa tra le prime, vedrò di recuperarla.

Ricapitolando, è evidente che Duke e Trane sono l'alfa e l'omega e la loro versione è quella che sta sopra tutte le altre, praticamente è un miracolo, dopo viene, secondo me, Abdullah Hibrahim, poi Shepp, per l'amore sconfinato che ha per Ellington e che nella sua versione dimostra, poi Dexter e Dolphy su cui non riesco a decidermi, poi Sonny e dopo tutti gli altri.

Mi viene da dire qualcosa su questo pezzo, duke presenta il tema con una scala pentatonica, questo è la più chiara dimostrazione del fatto che questa musica non era sua, ma lui apparteneva totalmente a quella musica, come tutti i più grandi è stato uno strumento in mano allo spirito africano, alla musica naturale, a cui ha fatto da contenitore contribuendo con un'eleganza che non ha paragoni.